Camera dei deputati

Vai al contenuto

Sezione di navigazione

Menu di ausilio alla navigazione

MENU DI NAVIGAZIONE PRINCIPALE

Vai al contenuto

Resoconti delle Giunte e Commissioni

Vai all'elenco delle sedute >>

CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 4 agosto 2020
421.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 78

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 4 agosto 2020. — Presidenza della presidente Vittoria CASA – Interviene la sottosegretaria di Stato per l'istruzione Anna Ascani.

  La seduta comincia alle 14.05.

DL n. 83/2020: Misure urgenti connesse con la scadenza della dichiarazione di emergenza epidemiologica da COVID-19 deliberata il 31 gennaio 2020.
C. 2617 Governo.

(Parere alla XII Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Patrizia PRESTIPINO (PD), relatrice, nel riferire che il decreto-legge in esame detta nuove disposizioni urgenti per contenere la diffusione dell'epidemia di Covid-19, ricorda che esso è stato adottato a seguito dell'estensione al 15 ottobre 2020 dello stato di emergenza, che sarebbe cessato altrimenti il 31 luglio. L'estensione dello stato di emergenza, come noto, è stata dichiarata dal Consiglio dei ministri il 29 luglio scorso, dopo l'informativa resa dal presidente del Consiglio dei ministri alle Camere. Il decreto-legge in esame serve innanzitutto a prorogare l'efficacia delle disposizioni contenute nei decreti legge n. 19 del 2020 e n. 33 del 2020, che hanno stabilito, rispettivamente, le misure per contrastare l'epidemia e il loro graduale allentamento in rapporto all'evolversi della situazione. Il decreto in esame proroga inoltre i termini di efficacia di alcune disposizioni dettate in ragione dell'emergenza, e precisamente di quelle elencate nell'allegato al decreto.
  Avverte che gli aspetti di interesse della VII Commissione si trovano nell'articolo 1 e nell'allegato e che si tratta, in sostanza, di proroghe di misure già disposte per la fase di emergenza. In particolare, il comma 1 dell'articolo 1 estende al 15 ottobre 2020 il potere del presidente del Pag. 79Consiglio dei ministri di adottare decreti contenenti le misure per contrastare i rischi sanitari elencate dall'articolo 1, comma 1, del decreto-legge n. 19 del 2020. Ricorda che – per quanto di interesse di questa Commissione – si tratta della limitazione o sospensione degli eventi culturali e sportivi e della sospensione delle attività didattiche in presenza nelle scuole e nelle università. A sua volta, il comma 2 dell'articolo 1 estende al 15 ottobre 2020 il potere di adottare le misure di cui al decreto-legge n. 33 del 2020.
  Ricorda che questo secondo decreto-legge ha regolato il progressivo allentamento dei divieti e dei vincoli imposti nella fase più acuta dell'emergenza, cancellando varie previsioni limitative imposte dal citato decreto-legge n. 19: questo a decorrere dal 18 maggio e fino al 31 luglio, data in cui era inizialmente prevista la cessazione dello stato di emergenza. Per quanto di interesse della VII Commissione, è stata ammessa la partecipazione del pubblico a eventi e spettacoli culturali o sportivi, a condizione che l'andamento dei dati epidemiologici lo consenta e che le persone rispettino la distanza interpersonale di almeno un metro.
  Precisa che, in base al comma 5 dell'articolo 1, nelle more dell'adozione dei nuovi decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, che comunque deve intervenire entro 10 giorni, continua ad applicarsi il decreto del 14 luglio 2020. Questo ha prorogato al 31 luglio quanto stabilito dal decreto del presidente del Consiglio dei ministri dell'11 giugno, che – per quanto riguarda i settori di competenza di questa Commissione – ha permesso la ripartenza, nel rispetto dei protocolli di sicurezza, delle attività di musei, cinema, teatri e concerti, con obbligo di mascherina e di distanziamento sociale e con un numero massimo di spettatori (1000 per gli spettacoli all'aperto e 200 per quelli in luoghi chiusi); ha inoltre consentito la ripresa delle competizioni sportive di interesse nazionale a porte chiuse e l'attività sportiva, a condizione che si tenga la distanza minima di 2 metri, mentre per gli sport di contatto non di interesse nazionale è stata prevista la riapertura dal 25 giugno, con l'accordo delle regioni. Il citato provvedimento ha inoltre confermato, come noto, la sospensione dell'attività in presenza delle scuole e delle università, ferma restando la didattica e gli esami universitari a distanza. Il comma 3 dell'articolo 1 proroga al 15 ottobre i termini previsti dalle disposizioni legislative elencate nell'allegato del decreto. Il comma 4 chiarisce invece che i termini previsti da altre disposizioni legislative non sono modificati, e la loro scadenza resta quindi riferita al 31 luglio 2020.
  Passando al dettaglio delle disposizioni elencate nell'allegato che interessano la VII Commissione, riferisce che il numero 17 dell'allegato proroga al 15 ottobre 2020 l'efficacia dell'articolo 100, comma 2, del decreto-legge n. 18 del 2020, che ha disposto la proroga dei mandati dei componenti degli organi degli enti pubblici di ricerca in scadenza nel periodo dello stato di emergenza. Dalla proroga era già stato escluso l'ISTAT. La disposizione in esame riguarda, dunque, i 14 enti pubblici vigilati dal Ministero dell'università e della ricerca (MUR) e 5 enti vigilati da altri Ministeri. Si prevede inoltre la proroga al 15 ottobre 2020 della sospensione delle procedure di nomina dei presidenti e dei membri di designazione governativa dei consigli di amministrazione degli enti pubblici di ricerca vigilati dal Ministero dell'università e della ricerca.
  Il numero 18 dell'allegato proroga le disposizioni di cui all'articolo 101, commi 2, 3, 4, 5, 6-ter e 7 del decreto-legge n. 18 del 2020, che sono state dettate per assicurare la continuità dell'attività formativa delle università e delle istituzioni dell'AFAM. In sostanza si proroga al 15 ottobre la validità delle attività formative svolte a distanza ai fini del computo dei crediti formativi universitari (CFU), previa verifica dell'apprendimento. Si proroga inoltre l'efficacia delle disposizioni che riconoscono a professori e ricercatori universitari, ai fini dell'attribuzione degli scatti biennali e della valutazione per l'attribuzione della classe stipendiale successiva, le attività svolte o erogate a distanza nel Pag. 80periodo di sospensione della frequenza delle attività didattiche. Le attività svolte o erogate a distanza sono computate anche ai fini della valutazione dell'attività svolta dai ricercatori a tempo determinato di tipo A, ai fini della proroga del contratto, nonché ai fini della valutazione per il passaggio dei ricercatori di tipo B al ruolo di professore associato. La proroga al 15 ottobre riguarda anche le disposizioni dettate per le istituzioni dell'AFAM.
  Il numero 21 dell'allegato proroga al 15 ottobre 2020 l'efficacia delle disposizioni già previste per garantire l'operatività del gruppo di lavoro operativo per l'inclusione a livello di istituzione scolastica. In sostanza, si prevede la proroga della possibilità di svolgere in videoconferenza le riunioni del gruppo di lavoro operativo per l'inclusione a livello di istituzione scolastica.
  Il numero 22 dell'Allegato proroga al 15 ottobre 2020 l'efficacia delle disposizioni che prevedono un termine ridotto di sette giorni – derogatorio rispetto a quello ordinario di venti giorni – per l'espressione dei pareri del Consiglio superiore della pubblica istruzione (CSPI). Ricordo che il Consiglio esprime pareri sugli indirizzi in materia di definizione delle politiche del personale della scuola; sulle direttive del Ministro in materia di valutazione del sistema dell'istruzione; sugli obiettivi, indirizzi e standard del sistema di istruzione definiti a livello nazionale nonché sulla quota nazionale dei curricoli dei diversi tipi e indirizzi di studio; sull'organizzazione generale dell'istruzione.
  Il numero 24 dell'allegato proroga al 15 ottobre 2020 l'efficacia di una disposizione dettata per garantire la continuità degli organi delle università e delle istituzioni dell'AFAM. In particolare, ancora fino al 15 ottobre, qualora titolari di organi monocratici siano nell'impossibilità di proseguire nell'incarico, subentra loro il sostituto individuato dalla legge o dallo statuto ovvero, in mancanza, il decano dei professori di prima fascia delle strutture interessate. I soggetti che subentrano nell'incarico esercitano a qualsiasi titolo le funzioni degli organi fino al subentro dei nuovi titolari, anche in deroga alle durate previste per i singoli mandati nelle università e nelle istituzioni AFAM, nonché alle disposizioni di legge o statutarie che prevedano limitazioni alle relative funzioni.
  Il numero 34 proroga al 15 ottobre 2020 quanto disposto dall'articolo 232, comma 4, del decreto-legge n. 34 del 2020, che autorizza gli enti locali a procedere al pagamento degli stati di avanzamento dei lavori per interventi di edilizia scolastica, anche in deroga ai limiti fissati per gli stessi nell'ambito dei contratti di appalto.
  Inoltre è prorogata proroga l'efficacia di alcune previsioni speciali dettate per accelerare l'esecuzione degli interventi di edilizia scolastica. In particolare, si prevede la proroga della previsione in base alla quale, per tutti gli atti e i decreti relativi a procedure per l'assegnazione di risorse in materia di edilizia scolastica, i concerti o i pareri da parte di altre pubbliche amministrazioni centrali sono acquisiti entro 10 giorni dalla relativa richiesta formale. Si tratta di un regime derogatorio, in quanto nel regime ordinario i pareri devono essere resi dalle amministrazioni competenti entro trenta giorni dalla richiesta.
  In conclusione, propone di esprimere parere favorevole sul provvedimento.

  Valentina APREA (FI) è dell'opinione che da oggi al 15 ottobre non sono prevedibili novità di rilievo nella situazione sanitaria che giustifichino la proroga dello stato di emergenza e che quest'ultimo serve quindi unicamente al Governo per poter decidere in modo autoreferenziale, costringendo il Parlamento a prendere atto delle sue decisioni, che sconfinano in ogni settore e che si basano ormai sulle indicazioni dei virologi e dei tecnici, soprattutto per quanto riguarda la scuola. Dichiara quindi il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere della relatrice, anche per coerenza con la posizione presa dal suo gruppo nella discussione sulla proroga dello stato d'emergenza.

Pag. 81

  Daniele BELOTTI (LEGA) dichiara il voto contrario della Lega sulla proposta di parere, in coerenza con la posizione presa dal suo gruppo nella discussione sulla proroga dello stato di emergenza. Coglie l'occasione per sottolineare come molte categorie di lavoratori del settore dello spettacolo e dello sport siano ancora inattive, a causa dello stato di emergenza, e rimarca che in Italia, a differenza che in molti altri Paesi, la linea di prudenza continua ad essere seguita con rigidità eccessiva, con effetti penalizzanti per molti settori dell'economia. Cita, in proposito, l'esempio della Spagna, dove nei teatri è ora consentito l'ingresso di spettatori fino al limite di 800 persone, a differenza dell'Italia, dove il numero massimo dei posti è limitato a 200, e della Germania che da settembre consentirà lo svolgimento dei concerti davanti a 4.000 spettatori. Deplora quindi il fatto che l'Italia è l'unico Paese in Europa ad aver prorogato lo stato d'emergenza.
  Quanto al settore dello sport, nel rilevare che altri Paesi hanno consentito l'apertura degli stadi entro un certo limite di presenze, raccomanda al Governo – qualora intenda seguire la stessa linea in Italia – di fare in modo che le presenze siano equamente distribuite tra tifosi di squadre diverse, per assicurare la regolarità delle competizioni sportive, i cui risultati, come noto, sono condizionati anche dagli orientamenti del pubblico.

  Paola FRASSINETTI (FDI), nel preannunciare il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere, in coerenza con la linea seguita in Assemblea, esprime preoccupazione per i settori di interesse della Commissione, menzionando in particolare le istituzioni dell'AFAM, le università e il mondo dello sport. Rappresenta quindi le molte difficoltà degli italiani, che non riescono a comprendere la logica delle misure restrittive quando queste non sono commisurate all'effettiva gravità della situazione sanitaria.

  Gianluca VACCA (M5S) sottolinea la necessità del provvedimento in titolo, ritenendo che, come dimostra quanto sta accadendo in altri Paesi, l'emergenza sanitaria sia ancora grave e attuale e non debba essere sottovalutata e che i pericoli connessi, che tutti sono chiamati ad affrontare, sono tuttora concreti. Preannuncia pertanto il voto favorevole del gruppo del Movimento 5 Stelle sulla proposta di parere favorevole.

  Flavia PICCOLI NARDELLI (PD), in conformità con la posizione tenuta dal suo gruppo in Assemblea nel dibattito sulla proroga dello stato di emergenza, preannuncia il voto favorevole del Partito democratico sulla proposta di parere della relatrice. Ritiene che il provvedimento in esame costituisca il giusto completamento delle misure impostate nei mesi scorsi, a tutela dell'interesse generale.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere della relatrice.

Interventi a favore del pomodoro San Marzano.
Nuovo testo C. 229 Paolo Russo.

(Parere alla XIII Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole con condizione).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Rosalba CIMINO (M5S), relatrice, riferisce che la Commissione deve esprimere il parere alla Commissione agricoltura sulle parti di propria competenza del provvedimento in titolo. Si tratta del nuovo testo della proposta di legge C. 229, come risulta dalla fase emendativa svolta nella Commissione agricoltura. Il provvedimento, composto di sette articoli, si propone la valorizzazione dei territori sui quali insistono le coltivazioni del pomodoro San Marzano, nonché il riconoscimento del carattere di patrimonio culturale nazionale per il pomodoro San Marzano dell'agro sarnese-nocerino a denominazione Pag. 82di origine protetta e per i siti di relativa produzione.
  Per i profili di interesse della VII Commissione, segnala che l'articolo 2 stabilisce che il pomodoro San Marzano dell'agro sarnese-nocerino a denominazione di origine protetta (DOP) e i territori della relativa produzione costituiscono rilevante espressione nazionale di tradizioni e di pratiche secolari, di processi storici di industrializzazione, dell'insieme di saperi, competenze e tecniche umane, della laboriosità e della creatività popolare, nonché delle straordinarie qualità e attrattività a livello mondiale dei prodotti agroalimentari italiani e rappresentano un patrimonio culturale nazionale che è necessario salvaguardare, valorizzare e promuovere. Sul punto specifico, osserva che l'attribuzione della qualifica di «patrimonio culturale nazionale» suscita qualche perplessità in quanto per un verso si scosta dalla nozione di patrimonio culturale del Codice dei beni culturali e del paesaggio e per l'altro verso suggerisce per questo interpretazioni forse non conformi all'obiettivo del provvedimento.
  Quanto all'articolo 4, riferisce che esso, in ragione della valenza culturale nazionale della produzione del pomodoro San Marzano, istituisce il circuito delle strade e delle terre del Pomodoro San Marzano, che comprende i comuni dell'agro sarnese-nocerino. Nell'ambito del circuito, le aziende agricole singole e associate possono divulgare la storia e la tradizione del prodotto sfuso e lavorato e disporne la vendita. Il comma 3 affida a un decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestale la definizione delle modalità attuative dell'istituzione delle «Strade e delle terre del Pomodoro San Marzano», inclusa la definizione dei percorsi e della relativa segnaletica.
  In base all'articolo 6, il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria prevede un'apposita linea di ricerca nell'ambito del Piano triennale 2018/2021 finalizzata a studi e ricerche sul miglioramento genetico e l'innovazione agronomica relativi alla coltivazione del pomodoro San Marzano.
  L'articolo 7 stabilisce che il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, nell'ambito delle risorse finanziarie disponibili, promuova specifiche campagne di informazione sulle qualità del pomodoro San Marzano, sulla storia del prodotto, sulle sue caratteristiche nutritive, anche in relazione alla dieta mediterranea, e sulle tecniche secolari di lavorazione e di trasformazione del prodotto.
  Conclude, formulando una proposta di parere favorevole con un'osservazione (vedi allegato 1) intesa a far sostituire la locuzione «patrimonio culturale nazionale» con «patrimonio identitario», che giudica più aderente allo spirito dell'intervento.

  Valentina APREA (FI) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo, anche perché è convinta dell'importanza di sostenere e difendere in ogni modo la produzione agroalimentare italiana oggi che globalizzazione consente la comparsa, sui banchi dei mercati alimentari, di molti prodotti simili nell'aspetto a quelli italiani ma inferiori per qualità. Ritiene inoltre doveroso salvaguardare non soltanto la produzione, ma anche la storia e le radici culturali di certe produzioni, che rimandano alla tipicità e all'unicità dei territori. Con riferimento ai profili di competenza della Commissione, sottolinea quindi le ragioni culturali che devono spingere a preservare gli insediamenti territoriali in cui le tradizioni si tramandano: profili che non per caso costituiranno anche uno degli ambiti di attenzione dell'educazione civica.

  Paola FRASSINETTI (FDI) preannuncia il voto favorevole sulla proposta di parere, perché condivide la finalità di valorizzazione della produzione agroalimentare italiana, che è importante sia come fattore di traino dell'economia, sia per i profili culturali associabili alla conservazione delle tradizioni territoriali.

  Alessandro FUSACCHIA (MISTO-CD-RI-+E), premesso di condividere in linea di massima il ragionamento sottostante alla Pag. 83proposta di legge, che tende alla valorizzazione dei territori e delle rispettive filiere agroalimentari, osserva che però in Italia esistono molte altre situazioni simili, che meriterebbero analoga attenzione. È dell'avviso che il Parlamento abbia motivo di dettare norme su un caso così specifico, quale quello del pomodoro San Marzano, solo a condizione che ciò costituisca la premessa per un discorso più ampio, per concepire, in prospettiva, una disciplina generale di tutela dell'agroalimentare italiano e dei suoi prodotti tipici.
  Concorda poi sul contenuto dell'osservazione contenuta nella proposta di parere, che però a suo avviso andrebbe posta piuttosto come condizione del parere favorevole.

  Gianluca VACCA (M5S) si associa al deputato Fusacchia, ritenendo che l'espressione «patrimonio identitario» sia decisamente più adeguata e consona allo spirito dell'intervento normativo, stante che l'attribuzione della qualifica di «patrimonio culturale italiano» potrebbe attivare le forme di tutela previste dal Codice dei beni culturali e del paesaggio, con effetti potenzialmente contrari rispetto agli obiettivi della proposta di legge. Concorda quindi con la proposta di trasformare l'osservazione in condizione.

  Daniele BELOTTI (LEGA), preannunciando il voto favorevole del gruppo della Lega, esprime apprezzamento per ogni iniziativa che difenda e valorizzi la produzione agroalimentare italiana, sempre più minacciata dalla aggressiva concorrenza di prodotti stranieri meno pregiati che stanno invadendo il mercato enogastronomico. Soprattutto in questo momento, ritiene quindi importante il sostegno del Parlamento ai prodotti italiani, come il pomodoro San Marzano.

  Flavia PICCOLI NARDELLI (PD) preannuncia il voto favorevole del gruppo del Partito democratico, purché l'osservazione sia riscritta come condizione, in quanto la connotazione di patrimonio culturale nazionale è tradizionalmente associabile a beni materiali di altra natura. Ritiene che la locuzione di «patrimonio identitario», proposta dalla relatrice, assolva pienamente alla funzione, senza interferire con il patrimonio culturale.

  Rosalba CIMINO (M5S), relatrice, accogliendo le istanze rappresentate, riformula la sua proposta di parere favorevole trasformando l'osservazione in condizione (vedi allegato 2).

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere della relatrice come riformulata.

  La seduta termina alle 14.50.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Martedì 4 agosto 2020.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.50 alle 15.

Pag. 84