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CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 6 luglio 2022
826.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 72

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Mercoledì 6 luglio 2022. — Presidenza della presidente Vittoria CASA.

  La seduta comincia alle 13.30.

Programma di lavoro della Commissione per il 2022 – Insieme per un'Europa più forte.
(COM(2021)645 final).
Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nell'anno 2022.
(Doc. LXXXVI, n. 5).
Programma di diciotto mesi del Consiglio dell'Unione europea (1° gennaio 2022-30 giugno 2023) – Portare avanti l'agenda strategica, elaborato dalle future presidenze francese, ceca e svedese e dall'Alto rappresentante, presidente del Consiglio Affari esteri.
(14441/21).
(Parere alla XIV Commissione).
(Esame congiunto, ai sensi dell'articolo 126-ter, comma 2, del Regolamento e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame congiunto dei provvedimenti in oggetto.

  Vittoria CASA (presidente) comunica che l'ordine del giorno reca l'esame congiunto del Programma di lavoro della Commissione per il 2022 – Insieme per un'Europa più forte (COM(2021)645 final), della Relazione programmatica sulla partecipazionePag. 73 dell'Italia all'Unione europea nell'anno 2022 (Doc. LXXXVI, n. 5) e del Programma di diciotto mesi del Consiglio dell'Unione europea (1° gennaio 2022-30 giugno 2023) – Portare avanti l'agenda strategica, elaborato dalle future presidenze francese, ceca e svedese e dall'Alto rappresentante, presidente del Consiglio 'Affari esteri' (14441/21). Ricorda che la Commissione è chiamata a esprimere su di essi un parere alla XIV Commissione, la quale, a sua volta, a conclusione dell'esame congiunto, procederà all'approvazione di una relazione per l'Assemblea, avente ad oggetto i predetti atti.
  Dà quindi la parola alla relatrice, on. Iorio, per l'illustrazione dei documenti in esame.

  Marianna IORIO (IPF), relatrice, riferisce che il programma di lavoro della Commissione europea per il 2022, presentato il 19 ottobre 2021, si concentra sulle sei tematiche già definite negli orientamenti politici della Presidente Ursula von der Leyen ad inizio del mandato dell'attuale Commissione europea: 1. Un Green Deal europeo; 2. Un'Europa pronta per l'era digitale; 3. Un'economia al servizio delle persone; 4. Un'Europa più forte nel mondo; 5. Promuovere lo stile di vita europeo; 6. Un nuovo slancio per la democrazia europea. Il programma è corredato di cinque allegati che riportano, rispettivamente: le nuove iniziative (Allegato I); le iniziative REFIT (Allegato II); le proposte prioritarie in sospeso (Allegato III), nonché le proposte che si intende ritirare (Allegati IV e V). Nel suo programma di lavoro la Commissione esordisce dichiarando la volontà di conservare quello stesso slancio che, negli anni passati, le ha consentito di reagire rapidamente ai problemi causati dalla pandemia di COVID-19, nonché agli effetti dei cambiamenti climatici e della crisi ambientale, dedicando un'attenzione particolare alle giovani generazioni, grazie alla proposta di proclamare il 2022 Anno europeo dei giovani. In particolare, la Commissione dimostra la propria determinazione a far sì che l'UE possa uscire dalla pandemia più forte di prima, ad accelerare la duplice transizione verde e digitale e a costruire una società più equa, più resiliente e coesa, in linea con l'Agenda 2030 delle Nazioni Unite e con l'accordo di Parigi. Nel ricordare le iniziative di maggiore rilievo assunte durante lo scorso anno – tra le quali vengono citate la presentazione del pacchetto «Pronti per il 55%», l'ideazione di una «bussola per il digitale» e l'adozione del piano d'azione sul pilastro europeo dei diritti sociali –, la Commissione evidenzia che tutto ciò è stato realizzato nel perdurare della pandemia e, dunque, in una situazione di eccezionalità che ha richiesto di porre in essere un'azione di portata senza precedenti sia per proteggere la salute dei cittadini che per ridurre al minimo gli effetti socioeconomici più gravi dalla medesima provocati. L'impatto sociale ed economico della pandemia, in particolare, è stato affrontato – si ricorda – dall'Unione e dagli Stati membri con una serie di programmi e strumenti ambiziosi e di vasta portata tra cui l'iniziativa NextGenerationEU e il programma REACT-EU. Queste iniziative, unitamente alle risorse del bilancio a lungo termine dell'UE e all'attivazione della clausola di salvaguardia generale del patto di stabilità e crescita e del quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato, hanno contribuito a salvaguardare la stabilità e a consentire la ripresa economica dei Paesi dell'Unione, duramente messi alla prova dalla crisi pandemica. A causa dell'invasione russa dell'Ucraina, l'Unione si è trovata a dover affrontare delle ulteriori sfide. In particolare, per via delle pressioni al rialzo sui prezzi delle materie prime – energetiche ed alimentari – e delle interruzioni del relativo approvvigionamento, sono state riviste al ribasso le prospettive di crescita dell'UE e al rialzo le sue previsioni di inflazione.
  Con riferimento al Programma di diciotto mesi del Consiglio dell'Unione europea, ricorda che la presidenza del Consiglio è esercitata a turno dagli Stati membri dell'UE ogni sei mesi. Gli Stati membri che esercitano la presidenza collaborano strettamente a gruppi di tre e, per tale ragione, vengono comunemente denominati «trio». Il trio fissa obiettivi a lungo termine e prepara un programma comune che stabilisce i temi e le questioni principali che Pag. 74saranno trattati dal Consiglio in un periodo di 18 mesi. Sulla base di tale programma, ciascuno dei tre Paesi prepara un proprio programma semestrale più dettagliato. Il trio di presidenza attuale è formato dalla presidenza francese, da quella ceca e da quella svedese.
  Quanto alla relazione programmatica del Governo, ricorda che la sua presentazione è disciplinata dall'articolo 13, comma 1, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, il quale prevede, per l'appunto, che entro il 31 dicembre di ogni anno venga presentata una relazione che indichi gli orientamenti e le priorità che il Governo intende perseguire nell'anno successivo con riferimento agli sviluppi del processo di integrazione europea. Riferisce che la relazione programmatica per il 2022 è stata trasmessa al Parlamento il 16 maggio 2022 e, dunque, con un ritardo di quasi cinque mesi rispetto al termine di presentazione previsto dal comma 1 del citato articolo 13. La relazione programmatica è articolata in quattro parti. La prima parte riguarda lo sviluppo del processo di integrazione europea; la seconda parte è dedicata alle priorità italiane nel quadro delle politiche strategiche, quali: la sostenibilità ambientale e la crescita economica; l'innovazione e la digitalizzazione; la coesione sociale con riferimento alle politiche attive del lavoro e alle politiche educative per la transizione, nonché alla promozione dei valori comuni europei; la terza parte illustra gli orientamenti del Governo in materia di politica estera e di sicurezza comune, politica di allargamento, vicinato e di collaborazione con Paesi terzi; la quarta parte è dedicata all'azione di coordinamento nazionale delle politiche europee, nonché di comunicazione e formazione sull'attività dell'Unione europea. In linea con la precedente relazione, il contenuto delle varie parti è strutturato in schede, che descrivono gli obiettivi, le azioni e i risultati attesi riconducibili ai vari interventi.
  Precisa che nella relazione si soffermerà sui contenuti dei tre documenti concernenti i settori di competenza della VII Commissione e che, per chiarezza espositiva, esporrà le diverse previsioni raggruppandole in ambiti tematici: ricerca, cultura, formazione, sport, editoria.
  Ricerca: nel programma di diciotto mesi del Consiglio dell'Unione europea si evidenzia che le tre presidenze proseguiranno le discussioni sullo sviluppo dello Spazio europeo della ricerca. Contribuiranno alla definizione e all'attuazione della politica in materia di ricerca e innovazione per affrontare le sfide sociali ed economiche esistenti a vantaggio dei cittadini dell'Unione. L'obiettivo è rafforzare il panorama delle infrastrutture di ricerca e lo sforzo di ricerca (fondamentale, applicata e innovativa) nell'Unione. Più in generale, in materia di politica spaziale, il programma del trio di presidenza del Consiglio sottolinea l'importanza di rafforzare le relazioni funzionali tra i principali attori dell'Unione per assicurare un'attuazione efficace del programma spaziale dell'UE. Si afferma l'intenzione di sostenere la ricerca, lo sviluppo e le applicazioni industriali, di promuovere in tutto il mondo i programmi faro dell'UE Galileo e Copernicus, di sviluppare possibili nuove iniziative, compresa la connettività spaziale sicura, e di continuare a promuovere un comportamento responsabile nello spazio, in particolare nell'ambito delle Nazioni Unite.
  Nel programma di lavoro della Commissione si dichiara che la ricerca e l'innovazione svolgeranno un ruolo cruciale nel rispondere alle sfide a cui dobbiamo far fronte oggi. Ricerca e innovazione contribuiranno a realizzare la ripresa dell'Europa, sulla base di una crescita economica in grado di guidare le transizioni verde e digitale. Ciò sarà essenziale per una crescita economica equa a vantaggio di tutte le regioni e di tutti i cittadini, anche nelle zone rurali. È importante adoperarsi per fare in modo che l'Europa rimanga all'avanguardia nella scienza e in prima linea nell'innovazione. Con riferimento alla tematica 2.2 «Un'Europa pronta per l'era digitale», nel programma di lavoro si prevede, tra l'altro, l'avvio di un sistema di comunicazione sicuro globale dell'UE basato sulla tecnologia spaziale (secondo trimestre 2022), per fornire connettività a banda larga in quei luoghi dell'UE in cui Pag. 75ancora non esiste e garantire comunicazioni indipendenti sicure per gli Stati membri. L'allegato del programma annuncia anche la presentazione, nel secondo trimestre del 2022, di una Strategia dell'UE per la gestione del traffico spaziale (avente carattere non legislativo). La Commissione presenterà inoltre un'iniziativa sulla fuga dei cervelli e sull'attenuazione dei problemi legati al calo demografico, che esaminerà i diversi fattori determinanti, le conseguenze a lungo termine e le possibili soluzioni per arrestare o addirittura invertire il processo di fuga di cervelli.
  La relazione programmatica annuncia che, nel 2022, il Governo intenderà proseguire nella sua azione di coordinamento e di promozione della partecipazione dell'Italia al programma quadro di ricerca e innovazione. Tale azione si svolgerà sia tramite la partecipazione a grandi progetti che richiedono un cofinanziamento nazionale, sia attraverso azioni finalizzate alla diffusione della conoscenza del programma presso tutti i soggetti, pubblici e privati, che possano partecipare ad esso. L'azione del Governo sarà finalizzata a promuovere una partecipazione coordinata da parte dei soggetti residenti nel territorio nazionale, in modo tale da migliorare i risultati di performance, con particolare riguardo al tasso di successo finanziario. I risultati attesi sono, secondo la relazione, un incremento dei risultati di performance rispetto al programma precedente (Horizon 2020), con particolare riguardo ai bandi dello European Research Council, e un buon posizionamento nell'ambito dei bandi dello European Innovation Council, di nuova istituzione. Il Governo annuncia, infine, che intende favorire il dialogo in materia di ricerca e innovazione con i Paesi extra-europei, sia con quelli ad alto tasso di sviluppo, sia con i Paesi in via di sviluppo e con contingenze di crisi. Al fine di favorire il dialogo con i paesi extra-europei in materia di ricerca e innovazione, il Governo intende promuovere iniziative tese a diffondere i valori della libertà di ricerca garantiti dall'UE e stimolare l'apertura reciproca nella cooperazione in materia di ricerca e di innovazione, sia con paesi ad alto tasso di sviluppo, sia con paesi in via di sviluppo e con contingenze di crisi.
  Cultura: le tre presidenze prepareranno e inizieranno ad attuare il nuovo piano di lavoro per la cultura, concentrandosi in particolare sull'importanza della cultura per l'economia, sulla libertà artistica e sugli effetti della digitalizzazione nel settore culturale. A tale riguardo, promuoveranno la cultura e i media come fondamento del modello europeo, nonché investimenti nei settori della cultura e del patrimonio culturale. Inoltre, il trio sottolineerà l'importanza di garantire una remunerazione equa per i creatori e un ambiente sostenibile per i media indipendenti. In particolare, darà seguito al piano d'azione per i media e l'audiovisivo.
  La relazione programmatica specifica che il Governo, per la filiera culturale, creativa e del patrimonio culturale, intende avvalersi delle risorse del PNRR e della politica di coesione Programma Nazionale Cultura – FESR per sostenere i settori culturali e creativi nel contribuire concretamente alla transizione ecologica e al contrasto ai cambiamenti climatici. Si intende sostenere la ripresa nei settori del patrimonio culturale, delle imprese culturali e creative, moda, design e creatività in senso innovativo e sostenibile in termini ambientali e sociali. Si punterà a ridurre le emissioni di gas clima-alteranti, i consumi energetici e di materie prime e a promuovere la de-carbonizzazione del patrimonio storico costruito, il riuso di spazi e materiali, l'eco-efficienza nei siti culturali, la selezione di materiali sostenibili nelle attività di restauro, la rigenerazione urbana e paesaggistica a base culturale. Il Governo intende inoltre fare leva sul ruolo esercitato da cultura, creatività e patrimonio culturale nell'influenzare i modelli di consumo al fine di promuovere modelli di economia circolare. Al fine di incrementare l'efficienza energetica dei luoghi della cultura, l'esigenza di adeguamento al quadro macroeconomico mondiale rende indispensabili misure finalizzate all'efficientamento energetico delle strutture dei cinema e teatri, affinché le oscillazioni del mercato non abbiano un impatto negativo sui costi Pag. 76da sostenere per i proprietari e gestori. Il Governo intende supportare il settore cinema-teatri in tale congiuntura, allineandolo alle politiche nazionali orientate verso il risparmio energetico e l'impiego di fonti rinnovabili che siano in grado di sostituirsi, nel tempo, agli idrocarburi. In quest'ottica si inserisce l'avviso del dicembre 2021 relativo alla presentazione delle proposte di intervento per la promozione dell'eco-efficienza e riduzione dei consumi energetici nelle sale teatrali e nei cinema, pubblici e privati. La relazione programmatica del Governo, in materia di digitalizzazione per la tutela, l'accesso e la partecipazione alla cultura, riferisce che Con le risorse del PNRR il Governo ridisegnerà infrastrutture e sistemi digitali per la cultura e i beni culturali mettendo a punto piattaforme integrate che ridurranno inefficienze e costi di gestione attraverso l'approccio cloud, la dematerializzazione degli archivi cartacei e la digitalizzazione delle procedure. Si garantirà la conservazione di lungo periodo delle risorse digitali; si semplificherà il rapporto tra autorità pubbliche, cittadini e imprese; si migliorerà il monitoraggio della vulnerabilità dei beni culturali e dei luoghi della cultura rispetto a emergenze e calamità; si favorirà la crescita di un mercato dei servizi culturali per le piccole e medie imprese e le start-up innovative; si favoriranno ricerca, sviluppo e innovazione. Sarà potenziata la capacità del personale di gestire la transizione digitale. Si punterà a rafforzare la competitività delle imprese creative e della filiera cinematografica e audiovisiva, potenziando gli asset infrastrutturali e i servizi digitali offerti da Cinecittà e della Cineteca Nazionale. Attraverso il PNRR e il Programma Nazionale Cultura (FESR) si contribuirà al rilancio sociale, culturale ed economico del Paese con un sistema organico di misure mirate alla più estesa accessibilità ai luoghi della cultura e del patrimonio culturale; all'ampio coinvolgimento delle comunità locali nelle iniziative per la rigenerazione a base culturale dei luoghi; a intercettare i bisogni delle fasce più deboli; a promuovere un più esteso ricorso a modalità collaborative tra pubblico e privato, in particolare nell'ambito della gestione. In coerenza con tali obiettivi sarà sostenuta la nuova edizione dell'iniziativa Capitale italiana della cultura. Si interverrà per valorizzare il patrimonio materiale e immateriale dei piccoli centri dall'enorme valore paesaggistico-culturale e dal grande potenziale di crescita economica. Si attuerà un piano di interventi preventivi mirato a ridurre il rischio, le perdite e i costi connessi alle calamità naturali, con particolare riguardo alla sicurezza sismica dei luoghi di culto e ai siti di ricovero transitorio per le opere d'arte a rischio. Si potenzierà il Piano strategico Grandi attrattori culturali e si punterà a valorizzare parchi e giardini storici. Ancora, al fine di favorire le relazioni culturali internazionali per rafforzare l'Europa nel mondo, il Governo è impegnato a contribuire allo sviluppo della Strategia per le relazioni culturali internazionali dell'UE. Si intende rafforzare il coordinamento volto a rendere più efficace la presenza sui mercati internazionali delle imprese culturali e creative e del settore audiovisivo, al fine di valorizzare la diversità culturale, sostenere la produzione creativa sui mercati internazionali e promuovere il patrimonio culturale nei Paesi terzi. In particolare, il Governo è impegnato nel mettere in campo progetti e misure a sostegno del popolo ucraino e del Governo di Kiev nella situazione emergenziale determinata dalle operazioni belliche in atto. Vengono sostenute le iniziative a favore del mondo della cultura ucraino annunciate dal Commissario europeo per l'innovazione, la ricerca, la cultura, l'istruzione e i giovani, mirate a sostenere gli artisti, gli operatori e le organizzazioni culturali tramite il programma Europa Creativa e a promuovere iniziative di scambio di buone pratiche e rafforzamento delle capacità per la ricostruzione del patrimonio culturale. Il Governo contribuirà alla mobilitazione del meccanismo di protezione civile europea per la consegna di materiali utili alla tutela, conservazione e messa in sicurezza di elementi del patrimonio culturale situato in Ucraina. Nel quadro della presidenza di turno italiana del Consiglio d'Europa, di cui sono membri tutti gli Stati membri dell'Unione Pag. 77Europea, la conferenza dei Ministri della cultura tenutasi il 1° aprile 2022 ha incluso fra i seguiti la cooperazione finalizzata a un programma di rafforzamento di capacità a favore della sicurezza del patrimonio culturale ucraino, alla promozione del dialogo interculturale con le popolazioni temporaneamente rifugiate e all'istituzione di un Anno della cultura ucraina in Europa. Il Governo intende condividere protocolli operativi sperimentati sul territorio italiano in situazioni emergenziali e mettere a disposizione competenze utili ai fini della sicurezza e salvaguardia del patrimonio culturale mobile e immobile sito in Ucraina.
  Formazione: le tre presidenze daranno seguito alla comunicazione della Commissione dal titolo «Bussola per il digitale 2030: il modello europeo per il decennio digitale» e, in particolare, proseguiranno i lavori sul quadro normativo dell'UE, tra cui i lavori preparatori sull'istruzione e le competenze digitali. È intenzione del trio sviluppare ulteriormente lo spazio europeo dell'istruzione, anche attraverso la cooperazione e gli scambi nell'ambito del programma Erasmus+ e delle università europee, nonché riconoscere il ruolo fondamentale degli investimenti di qualità nell'istruzione. A tale riguardo, proseguirà i lavori sull'agenda per le competenze e, in particolare, sull'istruzione digitale efficace, inclusiva e sicura e sulla promozione delle competenze digitali nell'istruzione e formazione. Il trio sosterrà inoltre le iniziative a favore della gioventù, migliorerà il dialogo con i giovani e li incoraggerà a partecipare alle decisioni politiche. A tale proposito, il trio promuoverà in particolare le attività programmate durante l'Anno europeo dei giovani 2022. Il trio promuoverà inoltre le competenze digitali come anche scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche (STEM) nell'Unione e lo sviluppo delle zone rurali e remote.
  Nel programma di lavoro della Commissione si evidenzia che la risposta alla pandemia ha dimostrato ancora una volta che la scienza e l'istruzione sono preziose non solo per promuovere il nostro stile di vita, ma anche per preservare la nostra salute. Mentre le nostre scuole e università si stanno adattando alla rivoluzione digitale, la crisi, colpendo alcuni studenti più duramente di altri, ha messo in luce il problema dell'equità nell'istruzione. Vogliamo garantire il futuro della prossima generazione di scienziati e studiosi europei e mantenere lo status di leader mondiali delle università europee, promuovendo al contempo le loro attività di cooperazione. A tal fine presenteremo la strategia dell'UE per le università e proporremo modalità per una cooperazione transnazionale più profonda e sostenibile nel settore dell'istruzione superiore, da realizzare insieme alle iniziative volte a migliorare il digitale nelle scuole e negli istituti di istruzione superiore al fine di garantire la coerenza. Nel programma di lavoro si afferma inoltre che affinché i cittadini europei possano beneficiare appieno della tecnologia digitale, è fondamentale fornire competenze e un'istruzione digitali solide. Ciò è stato evidenziato dal fatto che l'apprendimento a distanza è diventato la norma durante la pandemia di COVID-19 ed è indicato come un obiettivo chiave nella «bussola per il digitale». Per colmare le lacune in termini di competenze e conoscenze, proporremo misure volte ad agevolare e promuovere le competenze digitali nelle scuole e nell'istruzione superiore.
  Nell'ambito della tematica 5. «Promuovere lo stile di vita europeo», il programma della Commissione richiama poi l'importanza di creare un'Unione in cui i giovani, già protagonisti della Conferenza sul futuro dell'Europea, possano identificarsi. Ricorda, al riguardo, che la VII Commissione ha approvato in data 9 dicembre 2021 la risoluzione 7-00741 Di Giorgi volta a promuovere nelle scuole e nelle università, coerentemente con le linee guida vigenti della materia educazione civica e nel pieno rispetto dell'autonomia didattica, i contenuti, gli scopi e le modalità partecipative della «Conferenza sul futuro dell'Europa» promossa dalla Commissione europea, anche al fine di coinvolgere pienamente i giovani e gli studenti italiani, attraverso iniziative tematiche promosse all'interno degli istituti scolastici e negli atenei, e superare il digital divide ancora attualmente Pag. 78presente nel nostro Paese. Il programma annuncia al riguardo la presentazione dell'iniziativa ALMA (Aim, Learn, Master and Achieve, ossia aspirare, imparare, conoscere e realizzare) volta a sostenere i giovani più svantaggiati ad acquisire esperienza professionale all'estero con il necessario sostegno sociale (si veda al riguardo la pagina sul sito della Commissione europea). L'iniziativa ALMA è stata lanciata il 19 e il 20 maggio scorsi a Lubiana nel corso di un incontro organizzato congiuntamente dal Servizio per l'impiego della Slovenia, dalla Commissione europea e dalla rete transnazionale TLN-Mobility. Nel corso del terzo trimestre del 2022 sono previste: una raccomandazione sul miglioramento dell'offerta di competenze digitali nell'istruzione e nella formazione; una raccomandazione sui fattori che favoriscono il successo dell'istruzione digitale.
  Per quanto concerne la relazione programmatica, nella parte seconda, con riferimento alla tematica 2.1 «Un green deal europeo», le schede da 42 a 48 descrivono i seguenti orientamenti del Governo: continuerà l'attuazione del programma di interventi che mira alla riconversione ecologica del patrimonio edilizio scolastico mediante la realizzazione di nuove infrastrutture e/o la messa in sicurezza di quelle esistenti, privilegiando soluzioni eco compatibili e migliorando le performance energetiche degli edifici. Si proseguirà nell'investimento in infrastrutture sicure ed efficienti dal punto di vista energetico. Nell'ambito della programmazione triennale nazionale in materia di edilizia scolastica 2021-2023 sarà data rilevanza e priorità anche ad interventi e lavori di efficientamento energetico delle scuole in grado di garantire la sicurezza e, contestualmente, un miglioramento delle relative prestazioni energetiche e una riduzione dei costi di gestione degli edifici. Con il Piano Ri-generazione Scuola il Governo intende assicurare una coerenza di sistema tra le diverse attività educative; rafforzare le buone pratiche scolastiche, fornendo alle scuole strumenti educativi sulla transizione ecologica; attuare e monitorare le attività dell'educazione civica; attuare specifici programmi di formazione dei docenti; sviluppare relazioni educative con i portatori di interesse, a partire dagli enti di ricerca. Il Governo, nel 2022, intende proseguire nella sua azione di allineamento alle iniziative programmatiche della Commissione europea correlate alla politica del Green Deal, orientando la propria missione di coordinamento e di sostegno alla formazione, alla ricerca e all'innovazione, in modo da fornire il necessario contributo di conoscenza alla transizione verde. La relazione programmatica del Governo attribuisce importanza prioritaria all'accrescimento delle competenze digitali e alla riduzione del fenomeno del digital divide. Si impegnerà in particolare a sostenere lo sviluppo del processo di transizione digitale delle scuole, in coerenza con il Piano europeo per l'educazione digitale, grazie anche all'adozione di uno specifico atto programmatorio in materia di innovazione didattica e digitale, il «Piano nazionale per la scuola digitale». Con l'approvazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, tale processo viene fortemente potenziato grazie alla linea di intervento della Missione 4, denominata «Scuola 4.0». Con le risorse del REACT-EU verranno ulteriormente potenziate la connettività e la dotazione di schermi digitali interattivi per la didattica in tutte le aule, rafforzando altresì la digitalizzazione delle segreterie scolastiche. Inoltre, il Governo si impegnerà a sviluppare e potenziare le competenze digitali del personale scolastico, dei docenti e degli studenti, coerenti con l'innovazione tecnologica, grazie alla continuazione delle azioni previste nel Piano nazionale per la scuola digitale e alle nuove attività del PNRR (Linea di intervento: «Didattica digitale integrata e formazione del personale scolastico alla transizione digitale»). Sempre con riferimento allo sviluppo delle competenze digitali dei giovani, il Governo intende promuovere attraverso l'acquisizione di competenze digitali, l'occupabilità di giovani che non studiano e non lavorano e investire sulle loro competenze per accompagnare le imprese nel mondo di Internet. Viene in particolare richiamata l'iniziativa Repubblica digitale, nel cui ambito è stata definita la Strategia Pag. 79nazionale per le competenze digitali, approvata a luglio 2020. Il piano operativo per l'attuazione della Strategia prevede azioni su quattro assi di intervento (istruzione e formazione superiore, forza lavoro attiva, competenze specialistiche ICT, competenze per i cittadini). In particolare, con riferimento alla digitalizzazione inclusiva, l'obiettivo è quello di sostenere l'alfabetizzazione digitale di base e quella avanzata, incidendo sia sulle condizioni essenziali (la disponibilità di computer o tablet), sia sul supporto allo sviluppo e al rafforzamento delle competenze digitali (ambienti digitali di autovalutazione e apprendimento, servizi di facilitazione digitale sui territori anche con il contributo del servizio civile universale, luoghi fisici di formazione e sperimentazione sulle tecnologie emergenti). Viene tra l'altro richiamato l'avvio delle seguenti azioni: l'istituzione del Fondo per la Repubblica Digitale; la ricognizione propedeutica all'ampliamento e al potenziamento della Rete di facilitazione digitale; il programma pilota del Servizio Civile Digitale. Particolare attenzione è altresì riservata all'infrastrutturazione digitale delle scuole, settore nel quale i risultati dichiarati nella relazione programmatica sono, tra l'altro: la trasformazione di almeno 100.000 classi in ambienti di apprendimento innovativi e il sostegno all'innovazione del curriculum, a partire dalla scuola primaria; la connessione alla rete, alla massima velocità disponibile sul territorio, di tutte le istituzioni scolastiche entro il 2023; l'aumento del rapporto dispositivi digitali/studenti; la dotazione del 100 per cento delle classi di lavagne digitali; la creazione, nelle scuole secondarie di secondo grado, dei «Digital Labs», laboratori per le professioni digitali del futuro. Ulteriori azioni sono previste con particolare riguardo all'acquisizione di competenze digitali da parte del personale scolastico e degli studenti. La relazione programmatica informa che il Governo italiano aderirà alle iniziative promosse nell'ambito dell'Anno europeo dei giovani, organizzandone la partecipazione a livello nazionale. Un coordinatore nazionale assicurerà il coordinamento con le istituzioni europee per la realizzazione in Italia delle attività da pianificare. Nell'ambito della tematica delle politiche strategiche, il Governo prevede le seguenti priorità di intervento: migliorare la qualità e l'inclusività dei sistemi di istruzione e formazione attraverso la riduzione della porzione dei giovani quindicenni con scarse competenze in lettura funzionale, matematica, scienze e tecnologie digitali; l'aumento della percentuale dei bambini dai 3 ai 6 anni che partecipano all'educazione e cura della prima infanzia; la riduzione dei cosiddetti early school leavers; l'innalzamento della percentuale dei giovani tra i 20-24 anni che hanno conseguito un diploma di scuola secondaria superiore; l'aumento della partecipazione ad attività di istruzione degli adulti e di apprendimento permanente. Il Governo rappresenta inoltre la volontà di continuare sulla strada dell'inclusione scolastica dei bambini e degli studenti provenienti dall'Ucraina. Continueranno, pertanto, per tutto il 2022 le attività finalizzate alla prima accoglienza, alla fase di «consolidamento e rafforzamento» delle azioni di socializzazione e di prima acquisizione di competenze comunicative in italiano, da sviluppare nel periodo estivo in concomitanza con l'attuazione del Piano estate 2022 fino ad arrivare alla terza fase di «integrazione scolastica» nell'anno scolastico 2022/2023 da realizzare con modalità diversificate in relazione i contesti particolari ed alle condizioni generali di accoglienza. Al fine di sviluppare e potenziare la filiera dell'istruzione tecnica e professionale e degli ITS, il Governo procederà con una serie di interventi finalizzati a ridefinire l'offerta formativa del settore TVET (Technical Vocational Education and Training) attraverso il necessario adeguamento dei curricoli dell'istruzione tecnica agli effettivi ed attuali fabbisogni formativi, con particolare attenzione alle innovazioni di Industria 4.0. Per gli istituti professionali si procederà a mettere in atto azioni di supporto e accompagnamento in particolare per una effettiva ed efficace implementazione dei nuovi assetti didattico-organizzativi e metodologici che puntano ad un sistema di istruzione di qualità attraverso la presa in carico dello studente e la costruzione del curricolo personalizzato,Pag. 80 attraverso la flessibilità dei percorsi al fine di rispondere alle reali esigenze delle filiere produttive di riferimento. Inoltre, attraverso il potenziamento del modello organizzativo e didattico degli I.T.S., la promozione di forme di maggiore coinvolgimento e valorizzazione della partecipazione e del contributo di più imprese nella progettazione e realizzazione dei percorsi nonché di azioni volte a rendere maggiormente visibili gli I.T.S. alle comunità e promuoverne la diffusione in tutto il territorio nazionale, si punterà alla creazione di un vero e proprio sistema di istruzione terziaria professionalizzante, all'aumento del numero degli iscritti e al raggiungimento di sempre più alti standard di istruzione e formazione, così da contribuire in modo sistematico a sostenere le misure per lo sviluppo economico e la competitività del sistema produttivo italiano e a superare il divario esistente con gli altri Paesi dell'Unione Europea. In continuità con le priorità strategiche del 2021, il Governo intende inoltre migliorare sotto il profilo quantitativo e qualitativo il Sistema integrato dei servizi di educazione e cura per bambini dalla nascita ai sei anni per garantire qualità ed equità di accesso, superando le disparità geografiche e contrastando la povertà educativa. In tal modo, il Governo contribuisce al sostegno alla genitorialità e al lavoro femminile, soprattutto nelle aree del Paese in cui sono maggiormente carenti i servizi educativi. Il Governo procederà nell'attuazione di Erasmus+, il programma faro dell'Unione europea per i settori dell'istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport per il periodo 2021- 2027, con la finalità di potenziare la dimensione transnazionale delle istituzioni scolastiche ed educative in una prospettiva improntata alla resilienza, all'inclusione e alla transizione verde e digitale. Con una dotazione finanziaria pari a 26,2 miliardi di euro per il settennio 2021-2027, e l'introduzione di formati di mobilità e di cooperazione più flessibili e accessibili, consentirà di ampliare la platea dei beneficiari, di conseguire gli obiettivi di un'istruzione e di una formazione permanente di qualità e inclusiva e di promuovere il multilinguismo. In sinergia con altre iniziative e programmi dell'UE, il programma sarà rafforzato nei settori «Scuola» e «Istruzione degli adulti» e consentirà alle istituzioni scolastiche ed educative di fronteggiare le sfide sociali, la transizione digitale e la transizione verso un'economia circolare, climaticamente neutra e sostenibile. A seguito dell'invasione russa del territorio ucraino, Erasmus+ 2021-2027 declinerà la sua architettura programmatica, che permane nel complesso inalterata, secondo distinte direttive. Nell'ambito della formazione, inoltre, il Governo intende promuovere azioni di sostegno specifiche dedicate a studenti e ricercatori provenienti da Paesi che si trovino in situazioni emergenziali.
  Sport: le tre presidenze sosterranno i lavori per la ripresa nel settore dello sport. In quest'ottica, ne promuoveranno il ruolo nella società e il potere di contribuire al miglioramento della salute, al benessere dei cittadini e a una società più inclusiva. Lo sport è parte integrante del programma Erasmus+ 2021-2027, in quanto attività necessaria per lo sviluppo personale, sociale e culturale della persona, nonché come leva per rafforzare i rapporti tra le varie comunità che compongono l'Unione Europea.
  In continuità con il 2021 il Governo proseguirà attivamente nell'attuazione del Programma, con l'obiettivo di rendere concreto l'intendimento dell'Unione Europea di ampliare la platea dei beneficiari delle iniziative promosse, per lo sport, a livello centralizzato, e valorizzandone la natura integrata a sostegno dell'apprendimento in tutti i contesti (formale, informale, non formale) e in tutte le fasi della vita. Inoltre, per il periodo in oggetto, il Programma è stato ulteriormente potenziato dal quadro di riferimento per l'inclusione e la diversità, i cui punti chiave sono il sostegno finanziario dedicato alle persone con minori opportunità, il sostegno su misura ai partecipanti in tutte le fasi del loro progetto, il sostegno aggiuntivo alle organizzazioni partecipanti, un'offerta formativa più flessibile, meccanismi per dare priorità a progetti di qualità che coinvolgano partecipanti con minori opportunità nonché una Pag. 81comunicazione e rendicontazione più chiara. Al fine di sensibilizzare i cittadini alla pratica sportiva, ogni anno l'Unione europea promuove, nell'ambito del programma Erasmus+, la Settimana europea dello sport. Questa ha luogo a livello europeo, nazionale, regionale e locale e prevede iniziative volte a incoraggiare i cittadini ad una maggior pratica dell'attività fisica. Il Governo, relativamente all'edizione del 2022 (che avrà luogo dal 23 al 30 settembre), si farà promotore e coordinatore dell'iniziativa sull'intero territorio nazionale, in sinergia con associazioni e società sportive italiane ed europee che vorranno collaborare nella realizzazione dei vari eventi.
  Editoria: le tre presidenze si impegnano a rafforzare il pluralismo dei media e la democrazia europea. Esamineranno le proposte della Commissione volte a tutelare l'integrità delle elezioni, incoraggiare la partecipazione democratica, garantire una maggiore trasparenza nella pubblicità politica a pagamento e promuovere la libertà dei media. Continueranno inoltre a lavorare all'attuazione delle iniziative scaturite da tutti i settori prioritari del piano d'azione della Commissione sulla proprietà intellettuale, al fine di mettere le imprese dell'UE sulla via della ripresa economica e della leadership verde e digitale dell'Unione a livello mondiale. Le tre presidenze sono impegnate a garantire la sovranità digitale dell'Unione in modo aperto e autodeterminato, a promuovere contenuti culturali e un settore dei media forte, come pure soluzioni industriali affidabili, nonché a rafforzare la ciberresilienza e la capacità di risposta dell'Unione. Sosterranno un ecosistema digitale solido e innovativo per le imprese, l'eccellenza nella ricerca nel campo delle nuove tecnologie e la digitalizzazione delle PMI. Lo sviluppo digitale deve salvaguardare i nostri valori nonché i nostri diritti fondamentali e la nostra sicurezza ed essere socialmente equilibrato. Il trio sosterrà il rafforzamento della capacità dell'UE e degli Stati membri di impegnarsi nella diplomazia pubblica e nella comunicazione strategica, nonché di contrastare la disinformazione, la manipolazione dell'informazione e le interferenze ostili, da qualsiasi parte provengano. Saranno inoltre necessari ulteriori lavori per rafforzare la resilienza dell'Unione e degli Stati membri nonché la loro capacità di contrastare le minacce ibride, compresa la disinformazione e la manipolazione delle informazioni. Il trio porterà avanti i lavori in corso sullo sviluppo di un pacchetto di strumenti ibridi.
  Nel programma di lavoro della Commissione, si sottolinea che la salvaguardia della libertà e del pluralismo dei media è alla base dei sistemi democratici. Si preannuncia l'adozione di ulteriori misure per migliorare la trasparenza, l'affidabilità e l'indipendenza riguardo alle azioni che incidono sulla libertà e il pluralismo dei media presentando una legge europea per la libertà dei media.
  Nell'ambito della parte quarta (Coordinamento nazionale delle politiche europee) il Governo segnala che nell'ambito dell'iniziativa CARE, adottata dalla Commissione per il sostegno delle persone in fuga dall'aggressione russa dell'Ucraina, si prevede di trasferire risorse a favore della priorità relativa al contrasto dell'abbandono scolastico precoce e alla promozione della parità di accesso all'istruzione, al fine di attuare interventi formativi rivolti al recupero e all'integrazione scolastica degli studenti coinvolti nell'emergenza. Infine, il Governo nel 2022, intende proseguire nella sua azione di coordinamento e di promozione della partecipazione dell'Italia al Programma quadro di Ricerca e Innovazione. Tale azione si svolgerà sia tramite la partecipazione a grandi progetti che richiedono un cofinanziamento nazionale, sia attraverso azioni finalizzate alla diffusione della conoscenza del Programma presso tutti i soggetti, pubblici e privati, che possano partecipare ad esso.
  Formula quindi una proposta di parere favorevole.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere della relatrice.

  La seduta termina alle 13.35.

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SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 6 luglio 2022. — Presidenza della presidente Vittoria CASA.

  La seduta comincia alle 13.35.

Disposizioni per la promozione e il sostegno delle attività teatrali negli istituti penitenziari.
C. 2933 Bruno.
(Parere alla II Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Anna Laura ORRICO (M5S), relatrice, riferisce che la Commissione è chiamata ad esprimere alla Commissione giustizia il parere sugli aspetti di propria competenza del nuovo testo della proposta di legge C. 893 Orlando, come risultante dagli emendamenti approvati dalla Commissione giustizia.
  La proposta di legge in esame, composta da 3 articoli, reca disposizioni volte alla promozione e al sostegno delle attività teatrali negli istituti penitenziari.
  Sottolinea come sia ormai riconosciuto che le attività teatrali negli istituti penitenziari svolgono un'importante funzione di collegamento con la società e aiutano i detenuti a riscoprire capacità e sensibilità personali e a veicolare le proprie emozioni attraverso modalità di espressione positive. Infatti, l'esperienza del gruppo teatrale consente di sperimentare ruoli e dinamiche diversi da quelli propri della detenzione, sostituendo i meccanismi relazionali basati sulla forza, sul controllo e sulla sfida con quelli legati alla collaborazione, allo scambio e alla condivisione. Inizialmente l'attività teatrale veniva svolta in modo sporadico e temporaneo, grazie alla collaborazione di dirigenti, di operatori e di numerosi enti e associazioni. Dagli anni Ottanta, a seguito del riconoscimento della funzione terapeutica e pedagogica dell'attività teatrale, sono sorti i primi progetti in tal senso.
  L'articolo 1 reca le finalità della legge la cui realizzazione viene affidata alla collaborazione tra l'amministrazione penitenziaria, le imprese sociali e gli enti e le associazioni presenti nel territorio. Tale collaborazione dovrebbe tendere in particolare all'attivazione di corsi di informazione, formazione, aggiornamento e di sensibilizzazione per la realizzazione delle attività teatrali negli istituti penitenziari, con particolare riguardo ai detenuti minorenni. La disposizione specifica che le attività da promuovere negli istituti penitenziari per favorire il recupero e il reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti, attraverso percorsi formativi e culturali che favoriscano l'acquisizione di nuove competenze nell'ambito dei diversi mestieri del teatro e attraverso lo sviluppo di attività laboratoriali e produttive, consistono in particolare: nella realizzazione di attività teatrali e nella loro produzione e diffusione anche all'esterno; nell'organizzazione di convegni, di seminari di studi e di tavole rotonde sulle attività teatrali; nella realizzazione, diffusione e promozione di una rivista sulle attività teatrali realizzate negli istituti penitenziari; nella realizzazione di reportage fotografici e di video-documentari sulle attività teatrali.
  Si prevede, inoltre, l'istituzione presso il Ministero della giustizia – Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria di un Osservatorio permanente sulle attività teatrali negli istituti penitenziari, anche penali minorili – all'interno del quale dovrà operare un Tavolo tecnico per lo sviluppo e la realizzazione delle citate attività, al quale partecipano rappresentanti degli enti e delle associazioni presenti sul territorio, nonché un rappresentante del dipartimento per la giustizia minorile e di comunità. In particolare, al Tavolo tecnico – che si riunisce 2 volte all'anno e deve presentare al Ministero della giustizia (Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria), un programma annuale di attività – è affidato, tra l'altro, il compito di consolidare la rete tra le diverse realtà del territorio interessate alla realizzazione di attività teatrali negli istitutiPag. 83 penitenziari, anche penali minorili, comprese le attività rivolte a minori; mantenere i rapporti con le regioni, con gli enti locali, con le compagnie e le associazioni teatrali, con il sistema universitario e con il sistema economico-produttivo, anche formulando proposte in merito ad attività e a percorsi formativi finalizzati anche al reinserimento dei detenuti; definire percorsi di confronto e di collaborazione con altre esperienze teatrali negli istituti penitenziari, anche penali minorili, a livello nazionale e internazionale prevedere modalità di intesa e di collaborazione con il sistema scolastico, i poli universitari e le scuole di arte, cinema e teatro per la realizzazione di corsi di formazione altamente qualificanti delle professionalità del teatro e del mondo dello spettacolo; valutare l'attività svolta e l'attuazione delle disposizioni della legge. All'Osservatorio sono invece riservati prevalentemente compiti di promozione della conoscenza delle attività teatrali realizzate negli istituti penitenziari sia di valorizzazione delle conoscenze e delle competenze acquisite nella formazione e nella produzione teatrali anche al fine del reinserimento lavorativo dei detenuti. Alle imprese sociali, enti e le associazioni che operano sul territorio, in collaborazione con il Tavolo tecnico è demandato il compito di promuovere la realizzazione di esperienze teatrali di qualità negli istituti penitenziari; organizzare percorsi formativi e di confronto per gli operatori penitenziari e per i soggetti esterni interessati alla realizzazione di attività teatrali negli istituti penitenziari; collaborare con altre esperienze teatrali negli istituti penitenziari a livello nazionale e internazionale, anche allo scopo di partecipare a progetti europei. Si prevede infine che un'apposita sezione della Relazione sui dati relativi allo svolgimento da parte dei detenuti di attività lavorative o di corsi di formazione professionali che il Ministro della giustizia presenta annualmente al Parlamento sia dedicata alle attività teatrali negli istituti penitenziari, alle iniziative adottate per la promozione di tali attività, nonché alla valutazione sulla disponibilità e sull'idoneità degli spazi destinati alle citate attività.
  L'articolo 2 prevede che il Ministero della giustizia – DAP, destini una quota delle risorse per gli interventi straordinari di ampliamento e ammodernamento degli spazi destinati al lavoro dei detenuti, all'individuazione, presso gli istituti penitenziari che ne sono sprovvisti, di appositi spazi da dedicare alle attività teatrali e allo sviluppo di percorsi artistici, anche sperimentali, volti all'inserimento lavorativo dei detenuti.
  L'articolo 3 prevede l'istituzione nello stato di previsione del Ministero della giustizia di un Fondo per la promozione e il sostegno delle attività teatrali negli istituti penitenziari con una dotazione pari a 2 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2021 e stabilisce la relativa copertura finanziaria. Il Fondo, in particolare, è volto a finanziare attività laboratoriali e produttive, alla realizzazione, anche all'esterno degli istituiti penitenziari, di spettacoli teatrali nonché all'erogazione di benefìci economici in favore del personale interno degli istituti penitenziari che collabora alla realizzazione degli spettacoli.
  Formula quindi una proposta di parere favorevole con due osservazioni (vedi allegato 1)

  Alessandra CARBONARO (M5S), nel preannunciare il voto favorevole del gruppo del Movimento 5 Stelle, sottolinea l'importanza del tema trattato dalla proposta di legge, ovvero il fondamentale ruolo sociale incarnato dalla cultura che riesce a creare momenti di condivisione. Il teatro, soprattutto, mettendo in relazione l'un con l'altro, esercita una missione sociale importante per i detenuti. Evidenzia come con la proposta in esame si lanci il segnale che attraverso l'arte e la cultura si può realizzare un sistema più che virtuoso. Ringrazia quindi la relatrice per le osservazioni inserite con le quali si chiede l'inclusione del Ministero della cultura nello svolgimento di un'azione sinergica.

  Paola FRASSINETTI (FDI) preannuncia il voto favorevole del gruppo di Fratelli d'Italia che ha sempre creduto che la funzione rieducativa del carcere passi anche Pag. 84attraverso l'arte e la cultura in un percorso che non può che procurare benefici che si riverberano su tutto il sistema carcerario.

  Flavia PICCOLI NARDELLI (PD), dopo aver preannunciato il voto favorevole del gruppo del Partito democratico, sottolinea che il teatro ha sempre avuto questo ruolo che va recuperato anche come esempio di buone prassi. È infatti tempo che si riconosca al teatro l'importante funzione di leva per il recupero sociale che assume un'importanza particolare proprio nel settore carcerario dove, comunque, queste esperienze hanno dato buoni esiti già da anni.

  Valentina APREA (FI), concordando con la deputata Piccoli Nardelli, ribadisce che esistono già buone prassi consolidate; cita, in proposito, l'esperienza teatrale portata avanti nel carcere di Opera. Sottolineando i risvolti sociali e le possibilità di recupero di queste attività, specialmente per coloro che sono condannati al carcere a vita, preannuncia il voto favorevole del gruppo di Forza Italia.

  Michele ANZALDI (IV) preannunciando il voto favorevole del gruppo di Italia viva, si dichiara molto felice per questo provvedimento che favorisce un percorso di reinserimento e di correzione dei comportamenti sbagliati che hanno portato alla condanna. È dell'avviso che si tratti di un'opera meritoria di questo Parlamento e che il servizio pubblico televisivo dovrebbe fare la sua parte rendendola nota e mostrandone i risultati al Paese che così sarebbe coinvolto in questo atto di grande civiltà.

  Federico MOLLICONE (FDI), confermando la posizione a favore del provvedimento da parte del suo gruppo, chiede di integrare la seconda osservazione contenuta nella proposta di parere della relatrice, prevedendo anche l'inclusione dei finanziamenti privati poiché molte importanti aziende già operano in questo settore collaborando con gli organi penitenziari e sarebbe opportuno che anche altri privati fossero incentivati a farlo.

  Anna Laura ORRICO (M5S), relatrice, pur condividendo l'istanza del deputato Mollicone, non ritiene di poterla inserire nella seconda osservazione in quanto questa è volta a prevedere un maggiore coinvolgimento del Ministero della cultura nell'individuazione di modalità di accesso a finanziamenti pubblici già previsti per lo spettacolo dal vivo. Propone pertanto di inserire una terza osservazione con la quale si chiede di individuare strumenti di incentivo ai privati che già supportino o intendano supportare le attività teatrali negli istituti penitenziari. Chiede quindi alla presidente una breve pausa al fine di modificare la proposta di parere.

  Vittoria CASA, presidente, accogliendo la richiesta della relatrice, sospende brevemente la seduta.

  La seduta, sospesa alle 13.45, è ripresa alle 13.50.

  Anna Laura ORRICO (M5S), relatrice, formula una nuova proposta di parere favorevole con tre osservazioni (vedi allegato 2).

  La Commissione l'approva.

  La seduta termina alle 13.55.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 6 luglio 2022.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.55 alle 14.05.