FRONTESPIZIO

RELAZIONE

PROGETTO DI LEGGE
                        Articolo 1
                        Articolo 2

XVIII LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

N. 1204

PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa della deputata CALABRIA

Modifiche al testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado, di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, in materia di divieto dell'uso dei telefoni mobili e di altri strumenti tecnologici nelle scuole e durante l'attività scolastica

Presentata il 27 settembre 2018

  Onorevoli Colleghi! — La presente proposta di legge si propone di sancire il divieto dell'uso dei telefoni mobili e di altri strumenti tecnologici nelle scuole e durante l'attività didattica.
  Il divieto dell'uso del cellulare nelle scuole è già sancito da una direttiva del Ministro della pubblica istruzione del 15 marzo 2007, che ha rimandato alle singole istituzioni scolastiche la regolamentazione e l'applicazione di questo divieto, per quanto non usare il telefono durante le ore di lezione dovrebbe rispondere ad un criterio di buona educazione, di rispetto e di correttezza nei confronti dell'istituzione, dei docenti e, non di meno, degli stessi studenti.
  Sulla base della citata direttiva del 2007 molte scuole si sono attivate nel corso degli anni per far rispettare questo divieto.
  Ciò nonostante riteniamo che, a questo punto, ciò non sia più sufficiente e che sia invece importante disciplinare il divieto con una norma di rango primario, per prevedere un riferimento forte e preciso. In tale senso si sono mossi da anni anche altri Paesi: nel Regno Unito, per esempio, tra il 2007 e il 2012, le scuole che hanno vietato l'uso dei cellulari sono passate dal 50 al 90 per cento.
  Il telefono cellulare è diventato ormai un oggetto di uso comune, soprattutto tra i giovani e i giovanissimi, considerato indispensabile, anche perché la tecnologia ha reso gli smartphone degli strumenti multimediali capaci di svolgere molteplici funzioni e di rispondere a diverse esigenze, non ultime quelle di poter socializzare mediante i social network e di accedere a fonti di informazioni di cui non sempre si è in grado di valutare l'attendibilità.
  In una ricerca inglese della London School of Economics si è dimostrato che negli istituti dove non è permesso l'uso dei telefonini i voti sono più alti, per una maggiore capacità degli studenti di mantenere un adeguato livello di concentrazione. Studi recenti hanno anche approfondito e dimostrato le possibili ripercussioni che un eccessivo ricorso a strumenti digitali può avere sul sistema dei neurotrasmettitori.
  Secondo recenti studi condotti negli Stati Uniti, l'uso non regolamentato dello smartphone produce effetti negativi sul meccanismo della produzione di dopamina, neurotrasmettitore che regola il «sistema delle ricompense» del cervello, ovvero che motiva le persone a compiere azioni per cui si pensa che si riceverà un premio. L'abuso del ricorso al cellulare agisce quindi con gli stessi meccanismi delle altre dipendenze.
  Nel 2016 Telefono azzurro e Doxakids hanno realizzato una ricerca su seicento ragazzi nella fascia d'età 12-18 anni in tutta Italia, dalla quale è emerso che tra gli adolescenti e giovani è in crescita la tendenza a mostrare difficoltà a staccarsi dal cellulare.
  Per indicare la patologia da dipendenza da cellulare ultimamente è stato anche coniato il termine «nomofobia», ossia la sindrome da disconnessione, derivante da una definizione in lingua inglese «no mobile phone».
  In tal senso, la presente proposta dispone che gli interventi a favore degli alunni in particolari situazione di disagio derivante da dipendenze previsti dall'articolo 326 del testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, siano estesi anche agli studenti che presentano difficoltà in merito all'uso, ma soprattutto al distacco, dal cellulare.
  A questo fenomeno si aggiunge quello del cyberbullismo, che del cellulare fa il suo strumento principale e che spesso trova nella scuola il palcoscenico di azione. Secondo un'indagine europea, quasi il 30 per cento dei ragazzi tra i 12 e i 18 anni è stata, almeno una volta, vittima di forme di bullismo digitale.
  Questa proposta prevede l'avvio, da parte delle istituzioni scolastiche, di progetti volti all'educazione, all'uso responsabile di internet e degli strumenti e delle risorse digitali, alla sensibilizzazione sui rischi dell'uso di internet e degli altri strumenti digitali e alla prevenzione del bullismo informatico.

PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.

  1. Nel capo VI del titolo VII della parte seconda del testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado, di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, dopo l'articolo 328 è aggiunto il seguente:

   «Art. 328-bis. – (Divieto dell'uso dei telefoni mobili e di altri dispositivi di comunicazione elettronica). – 1. Nelle istituzioni del sistema nazionale di istruzione, nonché negli altri luoghi in cui si svolge l'attività didattica, è vietato da parte degli alunni l'uso dei telefoni mobili e degli altri dispositivi di comunicazione elettronica, fatti salvi i casi previsti dal presente articolo.
   2. Nel rispetto dell'autonomia scolastica, i regolamenti delle singole istituzioni stabiliscono le condizioni, i casi e i luoghi in cui l'uso dei telefoni mobili e degli altri dispositivi di comunicazione elettronica è consentito per finalità didattiche o per esigenze indifferibili degli alunni.
   3. Il presente divieto non si applica all'uso dei telefoni mobili e degli altri dispositivi di comunicazione elettronica consentito agli alunni disabili dalla normativa vigente.
   4. Le disposizioni del presente articolo si applicano, secondo il relativo ordine di scuola, agli alunni delle scuole annesse ai convitti nazionali e agli educandati femminili dello Stato».

Art. 2.

  1. All'articolo 326 del testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado, di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, è aggiunto, in fine, il seguente comma:

   «22-bis. Le disposizioni di cui al presente articolo si applicano, per quanto compatibili, anche allo stato di disagio e di ansia che si manifesta in relazione all'uso o al mancato uso del telefono mobile, definito “nomofobia”».

  2. Le istituzioni scolastiche avviano progetti volti all'educazione all'uso responsabile di internet e degli strumenti e risorse digitali, alla sensibilizzazione sui rischi dell'uso di internet e degli altri strumenti digitali e alla prevenzione del bullismo informatico.

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