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Resoconto dell'Assemblea

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XIX LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di Mercoledì 5 aprile 2023

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli
nella seduta del 5 aprile 2023.

  Albano, Ascani, Barelli, Bellucci, Benvenuto, Bignami, Bitonci, Braga, Cappellacci, Carloni, Cecchetti, Cirielli, Colosimo, Enrico Costa, Sergio Costa, Delmastro Delle Vedove, Donzelli, Ferrante, Ferro, Fitto, Foti, Frassinetti, Freni, Gava, Gebhard, Gemmato, Giachetti, Giglio Vigna, Giorgetti, Guerini, Gusmeroli, Leo, Lollobrigida, Lupi, Magi, Mangialavori, Maschio, Mazzi, Meloni, Minardo, Molinari, Mollicone, Molteni, Mulè, Nordio, Osnato, Nazario Pagano, Pellegrini, Pichetto Fratin, Prisco, Rampelli, Richetti, Rixi, Roccella, Rosato, Angelo Rossi, Rotelli, Scerra, Schullian, Francesco Silvestri, Rachele Silvestri, Siracusano, Sportiello, Tajani, Trancassini, Tremonti, Zaratti, Zucconi.

Annunzio di proposte di legge.

  In data 4 aprile 2023 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:

   MANZI: «Riconoscimento della personalità giuridica e concessione di un contributo in favore dell'Istituto nazionale Ferruccio Parri – Rete degli istituti della storia della Resistenza e dell'età contemporanea» (1073);

   BAGNAI: «Modifiche all'articolo 132 del codice in materia di protezione dei dati personali, di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, concernenti l'acquisizione di dati relativi al traffico telefonico e telematico per esigenze di tutela della vita e dell'incolumità fisica del soggetto interessato» (1074);

   MESSINA: «Disposizioni concernenti il mantenimento in ruolo di dirigenti scolastici di cui all'articolo 1, comma 87, della legge 13 luglio 2015, n. 107» (1075).

  Saranno stampate e distribuite.

Annunzio di proposte di legge
d'iniziativa regionale.

  In data 4 aprile 2023 è stata presentata alla Presidenza, ai sensi dell'articolo 121 della Costituzione, la seguente proposta di legge:

   PROPOSTA DI LEGGE D'INIZIATIVA DEL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO: «Disposizioni per l'esenzione dall'imposta sul reddito delle società degli esercizi commerciali ubicati nei comuni periferici con popolazione residente inferiore a 3.000 abitanti» (1076).

  Sarà stampata e distribuita.

Adesione di deputati a proposte di legge.

  La proposta di legge SPERANZA ed altri: «Disposizioni concernenti l'organizzazione dell'assistenza sanitaria primaria» (504) è stata successivamente sottoscritta dalla deputata Ferrari.

  La proposta di legge DE MONTE ed altri: «Ratifica ed esecuzione della Carta europea delle lingue regionali o minoritarie, fatta a Strasburgo il 5 novembre 1992» (742) è stata successivamente sottoscritta dalla deputata Ferrari.

  La proposta di legge MASCHIO ed altri: «Disciplina del volo da diporto o sportivo» (822) è stata successivamente sottoscritta dalla deputata Marchetto Aliprandi.

  La proposta di legge VARCHI ed altri: «Modifica all'articolo 1 della legge 7 ottobre 1969, n. 742, in materia di sospensione feriale dei termini processuali» (863) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Palombi.

Ritiro di sottoscrizioni
a proposte di legge.

  In data 4 aprile 2023 il deputato Roscani ha comunicato di ritirare la propria sottoscrizione alla proposta di legge:

   RAMPELLI ed altri: «Disposizioni per la tutela e la promozione della lingua italiana e istituzione del Comitato per la tutela, la promozione e la valorizzazione della lingua italiana» (734).

Assegnazione di progetti di legge
a Commissioni in sede referente.

  A norma del comma 1 dell'articolo 72 del Regolamento, i seguenti progetti di legge sono assegnati, in sede referente, alle sottoindicate Commissioni permanenti:

   I Commissione (Affari costituzionali):

  RAMPELLI ed altri: «Modifica alla legge 3 marzo 1951, n. 178, in materia di revoca delle onorificenze dell'Ordine “Al merito della Repubblica italiana”» (886) Parere della II Commissione.

   II Commissione (Giustizia):

  GRIMALDI ed altri: «Modifiche al codice civile, alla legge 19 febbraio 2004, n. 40, e altre disposizioni in materia di vita familiare delle coppie formate da persone dello stesso sesso, di stato giuridico dei figli, di accesso all'adozione e alla procreazione medicalmente assistita per le persone di stato libero, nonché delega al Governo per l'adeguamento della legislazione vigente» (330) Parere delle Commissioni I, V, XII (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento) e XIV;

  ENRICO COSTA: «Modifiche all'articolo 114 del codice di procedura penale, in materia di pubblicazione delle ordinanze che dispongono misure cautelari» (653) Parere delle Commissioni I e VII;

  PAVANELLI ed altri: «Modifiche alla legge 4 maggio 1983, n. 184, e altre disposizioni in materia di disciplina dell'adozione dei minori e dell'accesso alle informazioni sull'identità dei genitori da parte del figlio adottato o non riconosciuto alla nascita» (728) Parere delle Commissioni I, III, V, XI e XII.

   III Commissione (Affari esteri):

  «Ratifica ed esecuzione dell'Accordo sullo spazio aereo comune tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e l'Ucraina, dall'altra, firmato a Kiev il 12 ottobre 2021» (1001) Parere delle Commissioni I, II, V, VI, VIII, IX, X, XI e XIV.

   VI Commissione (Finanze):

  CENTEMERO ed altri: «Modifiche all'articolo 127-sexies del testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria, di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, in materia di emissione di azioni a voto plurimo da parte delle società con azioni quotate in mercati regolamentati» (906) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento) e XIV;

  STEFANAZZI ed altri: «Disposizioni per la promozione e il sostegno delle start-up e delle piccole e medie imprese innovative mediante agevolazioni fiscali e contributive» (1061) Parere delle Commissioni I, II, V, VII, X (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento), XI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, relativamente alle disposizioni in materia previdenziale) e XIV.

   X Commissione (Attività produttive):

  GUSMEROLI ed altri: «Incentivi per l'acquisto di grandi elettrodomestici ad elevata efficienza energetica con contestuale riciclo degli apparecchi obsoleti» (855) Parere delle Commissioni I, V, VIII e XIV.

   XI Commissione (Lavoro):

  RICHETTI ed altri: «Istituzione della retribuzione oraria minima» (1053) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), X e XIV.

Trasmissione dal Consiglio nazionale
dell'economia e del lavoro.

  Il Presidente del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro (CNEL), con lettera in data 29 marzo 2023, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 28, comma 2, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, il parere n. 296, approvato dall'assemblea del CNEL nella seduta del 21 marzo 2023, concernente una riforma del semestre europeo.

  Questo documento è trasmesso alla V Commissione (Bilancio) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

Annunzio di sentenze
della Corte costituzionale.

  La Corte costituzionale, in data 31 marzo 2023, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 30, secondo comma, della legge 11 marzo 1953, n. 87, copia della seguente sentenza che, ai sensi dell'articolo 108, comma 1, del Regolamento, è inviata alla XIII Commissione (Agricoltura), nonché alla I Commissione (Affari costituzionali):

   Sentenza n. 57 del 9 febbraio – 31 marzo 2023 (Doc. VII, n. 112), con la quale:

    dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 3, comma 1, lettere h) e i), della legge della Regione Sardegna 11 aprile 2022, n. 6 (Sostegno e promozione della coltivazione e della filiera della canapa industriale);

    dichiara inammissibili le questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 2, comma 2, lettera c), della legge della Regione Sardegna n. 6 del 2022, promosse, in riferimento agli articoli 3 e 4 della legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 3 (Statuto speciale per la Sardegna) e all'articolo 117, commi secondo, lettera h), e terzo, della Costituzione dal Presidente del Consiglio dei ministri;

    dichiara non fondate le questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 1, comma 5, della legge della Regione Sardegna n. 6 del 2022, promosse, in riferimento agli articoli 3 e 4 della legge costituzionale n. 3 del 1948 e all'articolo 117, secondo comma, lettera h), della Costituzione, dal Presidente del Consiglio dei ministri;

    dichiara non fondate le questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 2, comma 2, lettere a), numeri 1) e 6), e b), della legge della Regione Sardegna n. 6 del 2022, promosse, in riferimento agli articoli 3 e 4 della legge costituzionale n. 3 del 1948 e all'articolo 117, commi secondo, lettera h), e terzo, della Costituzione, dal Presidente del Consiglio dei ministri;

    dichiara non fondate, nei sensi di cui in motivazione, le questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 8 della legge della Regione Sardegna n. 6 del 2022, promosse, in riferimento agli articoli 3 e 4 della legge costituzionale n. 3 del 1948 e all'articolo 117, commi secondo, lettera h), e terzo, della Costituzione, dal Presidente del Consiglio dei ministri;

    dichiara non fondata la questione di legittimità costituzionale dell'articolo 9 della legge della Regione Sardegna n. 6 del 2022, promossa, in riferimento all'articolo 81, terzo comma, della Costituzione, dal Presidente del Consiglio dei ministri.

  La Corte costituzionale ha depositato in cancelleria le seguenti sentenze che, ai sensi dell'articolo 108, comma 1, del Regolamento, sono inviate alle sottoindicate Commissioni competenti per materia, nonché alla I Commissione (Affari costituzionali):

   Sentenza n. 58 dell'8 febbraio – 3 aprile 2023 (Doc. VII, n. 113), con la quale:

    dichiara inammissibili le questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 4, commi 1, 2 e 5, della legge della Provincia autonoma di Trento 2 maggio 2022, n. 4, recante «Misure per la promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo delle fonti rinnovabili previsti dal decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 199 (Attuazione della direttiva (UE) 2018/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 dicembre 2018, sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili), e modifiche di disposizioni connesse», promosse, in riferimento agli articoli 4 e 8 del decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1972, n. 670 (Approvazione del testo unico delle leggi costituzionali concernenti lo statuto speciale per il Trentino-Alto Adige), e all'articolo 117, commi primo, secondo, lettera s), e terzo, della Costituzione, dal Presidente del Consiglio dei ministri;

    dichiara inammissibili le questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 5 della legge della Provincia autonoma di Trento n. 4 del 2022, nella formulazione antecedente all'integrazione disposta con l'articolo 19, comma 2, della legge della Provincia autonoma di Trento 6 luglio 2022, n. 7, recante «Riforma delle comunità: modificazioni della legge provinciale 16 giugno 2006, n. 3 (Norme in materia di governo dell'autonomia del Trentino), e della legge provinciale per il governo del territorio 2015. Modificazioni della legge provinciale sulle fonti rinnovabili 2022», promosse, in riferimento agli articoli. 4 e 8 dello statuto speciale e all'articolo 117, commi primo e secondo, lettera s), della Costituzione, dal Presidente del Consiglio dei ministri;

    dichiara inammissibili le questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 7, commi 1, 2 e 3, della legge della Provincia autonoma di Trento n. 4 del 2022, promosse, in riferimento agli articoli 4 e 8 dello statuto speciale e all'articolo 117, commi primo e secondo, lettere s) e m), della Costituzione, dal Presidente del Consiglio dei ministri;

    dichiara inammissibili le questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 10 della legge della Provincia autonoma di Trento n. 4 del 2022, promosse, in riferimento agli articoli 4 e 8 dello statuto speciale e all'articolo 117, commi primo e terzo, della Costituzione, dal Presidente del Consiglio dei ministri;

    dichiara non fondata la questione di legittimità costituzionale dell'articolo 5 della legge della Provincia autonoma di Trento n. 4 del 2022, nella formulazione antecedente all'integrazione disposta con l'articolo 19, comma 2, della legge della Provincia autonoma di Trento n. 7 del 2022, promossa, in riferimento agli articoli 4 e 8 dello statuto speciale e all'articolo 117, terzo comma, della Costituzione, quest'ultimo in relazione all'articolo 6 del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28 (Attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE), dal Presidente del Consiglio dei ministri:

  alle Commissioni riunite VIII (Ambiente) e X (Attività Produttive);

   Sentenza n. 59 del 7 febbraio – 4 aprile 2023 (Doc. VII, n. 114), con la quale:

    dichiara inammissibile la questione di legittimità costituzionale dell'articolo 10 della legge della Regione Puglia 4 marzo 2022, n. 3, recante «Modifiche alla legge regionale 6 agosto 2021, n. 29 (Disciplina dell'enoturismo), modifiche alla legge regionale 20 dicembre 2017, n. 59 (Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma, per la tutela e la programmazione delle risorse faunistico-ambientali e per il prelievo venatorio) e modifica alla legge regionale 30 novembre 2021, n. 39 (Modifiche alla legge regionale 31 maggio 1980, n. 56 (Tutela ed uso del territorio), disposizioni in materia urbanistica, modifica alla legge regionale 27 luglio 2001, n. 20 (Norme generali di governo e uso del territorio), modifica alla legge regionale 6 agosto 2021, n. 25 (Modifiche alla legge regionale 11 febbraio 1999, n. 11 – Disciplina delle strutture ricettive ex articoli 5, 6 e 10 della legge 17 maggio 1983, n. 217 delle attività turistiche ad uso pubblico gestite in regime di concessione e delle associazioni senza scopo di lucro e disposizioni varie) e disposizioni in materia di derivazione acque sotterranee», promossa, in riferimento all'articolo 97 della Costituzione, dal Presidente del Consiglio dei ministri;

    dichiara non fondate le questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 10 della legge della Regione Puglia n. 3 del 2022, promosse, in riferimento agli articoli 3, 9 e 117, commi secondo, lettera s), e terzo, della Costituzione, nonché al principio di leale collaborazione, dal Presidente del Consiglio dei ministri:

  alla VIII Commissione (Ambiente).

Trasmissione dal Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri.

  Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 30 marzo e 3 e 4 aprile 2023, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, commi 4 e 5, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, le seguenti relazioni concernenti progetti di atti dell'Unione europea, che sono trasmesse alle sottoindicate Commissioni:

   relazione in merito alla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo a misure commerciali eccezionali applicabili ai paesi e territori che partecipano o sono legati al processo di stabilizzazione e di associazione (codificazione) (COM(2022) 503 final), accompagnata dalla tabella di corrispondenza tra le disposizioni della proposta e le norme nazionali vigenti – alla III Commissione (Affari esteri), alla X Commissione (Attività produttive) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea);

   relazione in merito alla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (UE) 2019/1009 per quanto riguarda l'etichettatura digitale dei prodotti fertilizzanti dell'Unione europea (COM(2023) 98 final), accompagnata dalla tabella di corrispondenza tra le disposizioni della proposta e le norme nazionali vigenti – alla XIII Commissione (Agricoltura) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea);

   relazione in merito alla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante modifica del regolamento (UE) 2019/833 che stabilisce le misure di conservazione e di esecuzione da applicare nella zona di regolamentazione dell'Organizzazione della pesca nell'Atlantico nord-occidentale (COM(2023) 108 final), accompagnata dalla tabella di corrispondenza tra le disposizioni della proposta e le norme nazionali vigenti – alla XIII Commissione (Agricoltura);

   relazione in merito alla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio, che modifica il regolamento (UE) 2019/1020 e la direttiva (UE) 2019/904 e che abroga la direttiva 94/62/CE (COM(2022) 677 final), accompagnata dalla tabella di corrispondenza tra le disposizioni della proposta e le norme nazionali vigenti – alla VIII Commissione (Ambiente), alla X Commissione (Attività produttive) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea);

   relazione in merito alla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (CE) n. 1272/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alla classificazione, all'etichettatura e all'imballaggio delle sostanze e delle miscele (COM(2022) 748 final) – alla XII Commissione (Affari sociali) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

Annunzio di progetti di atti
dell'Unione europea.

  La Commissione europea, in data 4 aprile 2023, ha trasmesso, in attuazione del Protocollo sul ruolo dei Parlamenti allegato al Trattato sull'Unione europea, i seguenti progetti di atti dell'Unione stessa, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi, che sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle sottoindicate Commissioni, con il parere, se non già assegnati alla stessa in sede primaria, della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea):

   Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sul funzionamento del sistema di controllo delle risorse proprie tradizionali (2019-2021) a norma dell'articolo 6, paragrafo 3, del regolamento (UE, Euratom) 2021/768 del Consiglio, del 30 aprile 2021, che stabilisce misure di esecuzione del sistema delle risorse proprie dell'Unione europea (COM(2023 180 final), corredata dal relativo allegato (COM(2023 180 final – Annex), che è assegnata in sede primaria alle Commissioni riunite V (Bilancio) e XIV (Politiche dell'Unione europea);

   Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sull'attuazione nel biennio 2019-2020 del regolamento (CE) n. 561/2006 relativo all'armonizzazione di alcune disposizioni in materia sociale nel settore dei trasporti su strada e della direttiva 2002/15/CE concernente l'organizzazione dell'orario di lavoro delle persone che effettuano operazioni mobili di autotrasporto (31ª relazione della Commissione sull'attuazione delle disposizioni in materia sociale nel settore dei trasporti su strada) e sui controlli effettuati ai sensi della direttiva 96/53/CE del Consiglio che stabilisce, per i veicoli pesanti, le dimensioni massime autorizzate e i pesi massimi autorizzati (COM(2023) 183 final), che è assegnata in sede primaria alle Commissioni riunite IX (Trasporti) e XI (Lavoro).

  Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 4 aprile 2023, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, commi 1 e 2, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, progetti di atti dell'Unione europea, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi.

  Questi atti sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle Commissioni competenti per materia, con il parere, se non già assegnati alla stessa in sede primaria, della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

  Con la predetta comunicazione, il Governo ha inoltre richiamato l'attenzione sui seguenti documenti, già trasmessi dalla Commissione europea e assegnati alle competenti Commissioni, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento:

   Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio – Protezione temporanea per le persone in fuga dalla guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina: un anno dopo (COM(2023) 140 final);

   Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio recante norme comuni che promuovono la riparazione dei beni e che modifica il regolamento (UE) 2017/2394 e le direttive (UE) 2019/771 e (UE) 2020/1828 (COM(2023) 155 final);

   Proposta di decisione del Consiglio relativa alla proroga dell'accordo di cooperazione scientifica e tecnologica tra la Comunità europea e il governo degli Stati Uniti d'America (COM(2023) 176 final);

   Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all'omologazione e alla vigilanza del mercato delle macchine mobili non stradali circolanti su strade pubbliche, che modifica il regolamento (UE) 2019/1020 (COM(2023) 178 final).

Trasmissione di documenti connessi
ad atti dell'Unione europea.

  Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 4 aprile 2023, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 4, commi 3 e 6, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, le relazioni predisposte dalla Rappresentanza permanente d'Italia presso l'Unione europea, riferite al periodo dal 20 al 24 marzo 2023.

  Questi documenti sono trasmessi alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) e alle Commissioni competenti per materia.

Annunzio di provvedimenti concernenti amministrazioni locali.

  Il Ministero dell'interno, con lettera in data 27 marzo 2023, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 141, comma 6, del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, il decreto del Presidente della Repubblica di scioglimento del consiglio comunale di San Vito di Cadore (Belluno).
  Questa documentazione è depositata presso il Servizio per i Testi normativi a disposizione degli onorevoli deputati.

Trasmissione dalla Difensora civica
della regione Valle d'Aosta.

  La Difensora civica della regione Valle d'Aosta, con lettera pervenuta in data 31 marzo 2023, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 16, comma 2, della legge 15 maggio 1997, n. 127, la relazione sull'attività svolta nell'anno 2022 (Doc. CXXVIII, n. 4).

  Questa relazione è trasmessa alla I Commissione (Affari costituzionali).

  La Difensora civica della regione Valle d'Aosta, con lettera pervenuta in data 31 marzo 2023, ha trasmesso la relazione sull'attività svolta in qualità di Garante per l'infanzia e l'adolescenza nell'anno 2022.

  Questa relazione è trasmessa alla XII Commissione (Affari sociali).

Atti di controllo e di indirizzo.

  Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell'Allegato B al resoconto della seduta odierna.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Intendimenti in materia di riconoscimento della genitorialità nel caso di ricorso a tecniche di procreazione medicalmente assistita praticate all'estero, nel quadro della tutela del preminente interesse del minore – 3-00306

   MAGI. — Al Ministro per la famiglia, la natalità e le pari opportunità. — Per sapere – premesso che:

   con sentenze n. 32 e n. 33 del 2021, la Corte costituzionale aveva riscontrato la sussistenza di un grave vuoto di tutela dell'interesse del minore, poiché, seppur non vietato, non è garantito il riconoscimento dei legami affettivi del minore nato da procreazione medicalmente assistita praticata all'estero da una coppia dello stesso sesso. Alcuni bambini, quindi, rischierebbero di essere «non riconoscibili», subendo una compressione dei diritti da far valere nei confronti delle due persone che si sono assunte la responsabilità procreativa, tra cui i diritti al mantenimento, all'educazione, all'istruzione, nonché quelli successori, soprattutto in caso di inadempimento e di crisi di coppia;

   nelle stesse sentenze, la Corte costituzionale aveva rivolto un netto monito al legislatore, affinché colmasse il vuoto di tutela, concludendo che «non sarebbe più tollerabile il protrarsi dell'inerzia legislativa, tanto è grave il vuoto di tutela del preminente interesse del minore»;

   recentemente il Ministero dell'interno ha diffuso la circolare 3/2023, ritenendo che la pratica perseguita da alcuni sindaci della trascrizione degli atti di nascita formati all'estero, e a maggior ragione la registrazione, debba essere interrotta;

   nella medesima circolare – richiamando la sentenza della Corte di cassazione n. 38162 del 30 dicembre 2022 – si afferma che l'adozione rappresenterebbe l'alternativa che consentirebbe di dare riconoscimento giuridico al legame di fatto con il partner del genitore genetico che ha condiviso il disegno procreativo e concorso nel prendersi cura del bambino dal momento della nascita;

   la Corte costituzionale, nelle sentenze richiamate, aveva evidenziato l'inadeguatezza, in taluni casi, della «adozione in casi particolari» quale soluzione alternativa, considerato che potrebbe essere impraticabile nelle situazioni più delicate per il benessere del minore, quali la crisi della coppia e la negazione dell'assenso del genitore biologico o legale, visto che opera in ipotesi circoscritte, producendo effetti limitati, e che non assicura la creazione di un rapporto di parentela tra l'adottato e la famiglia dell'adottante e non interrompe i rapporti con la famiglia d'origine –:

   se non ritenga necessario, per quanto di competenza, intervenire sulla normativa al fine di stabilire che le due persone che si sono assunte la responsabilità procreativa siano in ogni caso riconosciute quali genitori, al fine di garantire ai nati a seguito di tecniche medicalmente assistite, inclusa la gestazione per altri, praticate ai sensi della normativa di un Paese estero o comunque al di fuori delle condizioni previste dalla normativa italiana, la tutela del diritto inviolabile all'identità, nonché la facoltà di far valere i diritti nei confronti di chi si è assunto la responsabilità di procreare.
(3-00306)


Misure volte a contrastare il fenomeno della cosiddetta «desertificazione commerciale» nei centri urbani, in particolare attraverso iniziative volte a calmierare l'adeguamento delle locazioni commerciali all'inflazione – 3-00307

   SQUERI e POLIDORI. — Al Ministro delle imprese e del made in Italy. — Per sapere – premesso che:

   dallo studio di Confcommercio «Demografia d'impresa nelle città italiane», pubblicato a fine febbraio 2023, risulta che negli ultimi 10 anni sono sparite oltre 99.000 attività di commercio al dettaglio;

   nelle 120 città medio-grandi su cui è concentrato il rapporto, la densità commerciale è passata da 9 a 7,3 negozi per mille abitanti: un calo di quasi il 20 per cento. La riduzione di negozi è più marcata nei centri storici e la gran parte delle chiusure riguarda attività considerate storiche o tradizionali;

   nei settori dove si registra una crescita, diminuisce la qualità dell'offerta. I dati Infocamere-Movimprese, aggiornati al 31 dicembre 2022, certificano che, rispetto al pre-pandemia (2019):

    a) gli hotel diminuiscono del 2,9 per cento, ma le attività di alloggio registrano un +43,3 per cento composto da bed&breakfast e Airbnb, che vanno a ridurre la disponibilità di alloggi per i residenti;

    b) la crescita della ristorazione (+4 per cento) va imputata all'incremento delle attività che offrono cibo da asporto, veloce, ma di minore qualità;

   a frenare la caduta delle attività commerciali non sono bastati gli «aiuti Covid» dello Stato, quali i contributi a fondo perduto o il credito d'imposta per le locazioni. I crediti d'imposta energia 2022-2023 per le imprese non energivore non sono riusciti a coprire, né avrebbero potuto, gli aumenti esponenziali delle bollette elettriche e del gas;

   l'inflazione nel 2022 è stata pari all'11,3 per cento (8,1 per cento prezzi al consumo). Per il 2023 le previsioni attuali viaggiano attorno al 9 per cento. Per il commercio, all'aumento generale dei costi che ne deriva, si aggiunge la lievitazione dei canoni di locazione, parametrati al 75 per cento della crescita dei prezzi al consumo;

   i canoni di locazione commerciale, classificabili come rendita, sono a libero mercato e nel corso della pandemia non si è riusciti a calmierarli. La spirale inflazionistica li aggraverà di un 15 per cento nel biennio 2022-2023;

   questo complesso di fattori amplifica il fenomeno noto come «desertificazione commerciale», contribuendo al depauperamento del tessuto socio-economico. È significativa la perdita di 11.214 bar dal 2019: meno servizi, meno vivibilità e meno sicurezza nei centri urbani –:

   quali iniziative urgenti intenda adottare per contrastare la «desertificazione commerciale» delle città italiane e se non ritenga opportuno valutare l'adozione di iniziative temporanee volte a calmierare almeno nel 2023 l'adeguamento delle locazioni commerciali all'inflazione, contemperando i diritti connessi alla proprietà con la necessità di tutelare le piccole e medie imprese operanti nel settore del commercio.
(3-00307)


Iniziative volte a realizzare un piano straordinario per il comparto automobilistico e il relativo indotto, in particolare in relazione al processo di transizione ecologica – 3-00308

   PELUFFO, BARBAGALLO, MORASSUT, SIMIANI, DE MICHELI, DI BIASE, GNASSI, ORLANDO, BAKKALI, CASU, GHIO, FERRARI e FORNARO. — Al Ministro delle imprese e del made in Italy. — Per sapere – premesso che:

   il settore automotive e il relativo indotto è uno dei principali attori dell'economia nazionale e ha registrato nel 2021 un fatturato di 337 miliardi di euro, pari al 19 per cento del prodotto interno lordo, con oltre 1.260.000 lavoratori coinvolti;

   il 28 marzo 2023 il Consiglio energia dell'Unione europea ha adottato definitivamente, nel quadro delle iniziative «Fit for 55», il regolamento che ridefinisce, in modo più rigoroso, i livelli in materia di emissioni di anidride carbonica per autovetture e furgoni, stabiliti dal regolamento (UE) 2019/631, con il definitivo stop alla vendita di veicoli a motore endotermico dal 2035, e che include altresì un riferimento agli elettrocarburanti, prevedendo la presentazione da parte della Commissione europea di una proposta relativa all'immatricolazione, dopo il 2035, di veicoli che funzionano esclusivamente con combustibili neutri in termini di emissioni di anidride carbonica; non sono recati, invece, espressi riferimenti ai biocombustibili;

   in tale contesto risulta centrale sostenere la transizione gestendo il phase-out, mediante interventi efficaci per tutti i soggetti coinvolti – aziende, lavoratori, consumatori – facendoli approdare in maniera sicura nel nuovo sistema;

   l'auto elettrica si è già imposta come innovazione del settore e richiede un radicale ripensamento organizzativo e tecnologico delle filiere produttive: su questa linea Stati Uniti e Cina si sono già attivati in modo deciso, supportando l'industria e il mercato dei consumi con enormi investimenti;

   l'articolo 22 del decreto-legge 1° marzo 2022, n. 17, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 aprile 2022, n. 3, ha istituito un fondo volto a favorire la transizione verde, la ricerca, gli investimenti nella filiera del settore automotive con una dotazione di 700 milioni di euro per l'anno 2022 e 1.000 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2023 al 2030, rinviando a successivi decreti del Presidente del Consiglio dei ministri la definizione degli interventi ammissibili al finanziamento e il riparto delle risorse;

   sinora sono state ripartite le risorse relative alle annualità fino al 2024 e residuano, pertanto, 6 miliardi di euro, che sarebbe opportuno incrementare e destinare a politiche industriali volte alla riconversione del comparto in vista della scadenza del 2035 –:

   se il Governo intenda attuare politiche industriali per affrontare la transizione e realizzare un piano straordinario per l'automotive, valorizzando le potenzialità nazionali di innovazione, prevedendo strumenti per la trasformazione industriale e l'innovazione e stanziando risorse adeguate per investimenti, ricerca, ammortizzatori sociali e formazione per la salvaguardia occupazionale.
(3-00308)


Iniziative, in sede nazionale ed europea, volte a innalzare i parametri di benessere animale durante il trasporto a fini commerciali – 3-00309

   EVI, ZANELLA, BONELLI, BORRELLI, DORI, FRATOIANNI, GHIRRA, GRIMALDI, MARI, PICCOLOTTI e ZARATTI. — Al Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. — Per sapere – premesso che:

   nel 2023 la Commissione europea presenterà una proposta di revisione della normativa europea sul benessere degli animali, che prevede anche una revisione del regolamento (CE) n. 1/2005 sulla protezione degli animali durante il trasporto e operazioni correlate, che regola la tutela del benessere animale durante il trasporto;

   l'Italia è un Paese interessato dal trasporto su lunga distanza di agnelli e giovani ovini, che vengono portati soprattutto nel periodo delle festività natalizie e pasquali;

   nel 2022, su un totale di 2.199.832 agnelli macellati in Italia (fonte Istat), 653.303 provenivano dall'estero, principalmente da Ungheria e Romania;

   questi trasporti spesso coinvolgono anche animali di poche settimane di vita e che viaggiano fino a 30 ore all'interno di camion. Nell'Unione europea, l'Italia è il primo importatore di agnelli vivi, davanti a Francia e Grecia;

   nel mese di marzo 2023 l'associazione Essere animali ha effettuato controlli su strada, partendo dalla località di Gonars fino alla provincia di Bologna e Firenze, per monitorare il trasporto di agnelli in arrivo da Romania, Ungheria e Slovacchia;

   in 6 camion su 7 sono state riscontrate violazioni, con casi gravi di sovraffollamento, agnelli incastrati nelle partizioni dei camion, sistemi di abbeveraggio non utilizzabili dagli animali e camion inadeguati al trasporto di questa specie;

   in un caso in particolare, il camion fermato presso Altedo (Bologna) presentava 200 animali in più rispetto al carico concesso e tre agnelli sono stati abbattuti dalle autorità italiane perché non più in grado di proseguire il viaggio;

   le problematiche riscontrate dalle associazioni come Essere animali dimostrano che le attuali normative non sono adeguate a garantire la protezione degli animali durante il trasporto, una delle fasi più stressanti e causa di sofferenza per gli animali allevati a fini alimentari;

   queste problematiche riguardano specificatamente il trasporto degli agnelli che ogni anno il nostro Paese importa dall'Europa orientale;

   il parere dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare consegnato alla Commissione europea indica la necessità di aumentare lo spazio a disposizione degli animali e di ridurre i tempi di viaggio attualmente concessi dalla normativa, anche alla luce dell'impossibilità di abbeverarli e nutrirli durante il trasporto –:

   se sia a conoscenza dei fatti sopra esposti e quali siano le iniziative di competenza che intende proporre in sede italiana ed europea per l'innalzamento degli standard di benessere animale durante il trasporto, in particolare per il trasporto di giovani agnelli e animali non svezzati in Italia.
(3-00309)


Misure a sostegno del comparto frutticolo dell'Emilia-Romagna, colpito ripetutamente da avversità atmosferiche – 3-00310

   DAVIDE BERGAMINI, MOLINARI, CARLONI, BRUZZONE, PIERRO, ANDREUZZA, ANGELUCCI, BAGNAI, BARABOTTI, BELLOMO, BENVENUTO, BILLI, BISA, BOF, BORDONALI, BOSSI, CANDIANI, CAPARVI, CARRÀ, CATTOI, CAVANDOLI, CECCHETTI, CENTEMERO, COIN, COMAROLI, CRIPPA, DARA, DI MATTINA, FORMENTINI, FRASSINI, FURGIUELE, GIACCONE, GIAGONI, GIGLIO VIGNA, GUSMEROLI, IEZZI, LATINI, LAZZARINI, LOIZZO, MACCANTI, MARCHETTI, MATONE, MIELE, MINARDO, MONTEMAGNI, MORRONE, NISINI, OTTAVIANI, PANIZZUT, PIZZIMENTI, PRETTO, RAVETTO, SASSO, STEFANI, SUDANO, TOCCALINI, ZIELLO, ZINZI e ZOFFILI. — Al Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. — Per sapere – premesso che:

   nei giorni dal 17 al 19 agosto 2022 il territorio delle province di Ferrara e Modena è stato colpito da un forte maltempo, con ondate di pioggia e forte vento, che ha distrutto, oltre a interi raccolti di frutta e verdura, vigneti, oliveti, serre, magazzini, fienili e altre strutture agricole;

   i danni più rilevanti si sono avuti alle strutture e agli alberi da frutto, prossimi alla raccolta, caduti a causa del vento impetuoso, in particolare pere abate e mele, alle colture di mais azzerate da vento e acqua, alle serre e ai tunnel divelti, ai tetti di magazzini e capannoni scoperchiati, con problemi sia per le attrezzature e i prodotti ricoverati, sia in diversi casi per gli impianti fotovoltaici rovinati;

   la produzione agricola del territorio, ad esempio, era già stata messa a dura prova dalla siccità che aveva provocato stress idrico alle piante e problemi di accrescimento ai frutti che, in generale, non hanno raggiunto calibri del tutto soddisfacenti per il mercato;

   per i frutteti abbattuti vi è la necessità di mettere a dimora nuove piante, il che significa non avere frutti per 4-5 anni, fino a quando le piante non inizieranno a produrre; quindi, oltre ai danni per la mancata raccolta, andata distrutta, si vanno ad aggiungere danni per le mancate prossime produzioni;

   le associazioni che rappresentano le imprese agricole hanno segnalato l'indisponibilità delle compagnie assicurative ad assicurare i danni agli impianti frutticoli per le imprese agricole per questa tipologia di calamità;

   quella del 2022 è stata la peggior estate del decennio, con in media ben 16 fra grandinate e bufere di acqua e vento ogni giorno, con danni all'agricoltura che, per il maltempo e la siccità, superano i 6 miliardi di euro, pari al 10 per cento della produzione nazionale;

   sarebbe opportuno prevedere un provvedimento normativo di deroga per gli impianti frutticoli delle imprese agricole alle norme fissate dal decreto legislativo n. 102 del 2004, con un adeguato stanziamento finanziario, che consenta l'erogazione degli interventi compensativi del fondo di solidarietà nazionale a favore delle imprese agricole danneggiate dall'eccezionale ondata di maltempo che, al momento dell'evento, non avevano sottoscritto polizze assicurative agevolate a copertura dei rischi –:

   quali provvedimenti intenda adottare al fine di sostenere il sistema frutticolo dell'Emilia-Romagna, già provato da quattro anni consecutivi di avversità, favorendo la ripresa dell'attività economica e produttiva e il ripristino delle strutture e delle colture danneggiate.
(3-00310)


Iniziative volte ad assicurare ed accelerare l'impiego delle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza destinate al settore agroalimentare – 3-00311

   CASTIGLIONE, GADDA, DEL BARBA, ENRICO COSTA, GRIPPO, MARATTIN e SOTTANELLI. — Al Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. — Per sapere – premesso che:

   la modernizzazione del settore agroalimentare rappresenta un elemento strategico per il rilancio dell'economia italiana e per tale ragione il Piano nazionale di ripresa e resilienza prevede importanti investimenti in tale ambito;

   nello specifico, il Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste è titolare delle seguenti misure: sviluppo della logistica per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo, con una dotazione di 800 milioni di euro; parco agrisolare, con una dotazione di 1,5 miliardi di euro; innovazione e meccanizzazione nel settore agricolo ed alimentare, con una dotazione di 500 milioni di euro; investimenti nella resilienza dell'agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche, con una dotazione di 880 milioni di euro; contratti di filiera e di distretto, con una dotazione di 1,2 miliardi di euro, finanziati con risorse a valere sul Fondo per gli investimenti complementari al Piano nazionale di ripresa e resilienza;

   complessivamente, il Ministero ha dunque il compito di gestire 4,88 miliardi di euro;

   come affermato nella relazione della Corte dei conti presentata il 21 marzo 2023, procede «particolarmente a rilento l'avanzamento dei pagamenti» sulla missione «Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca», con un tasso di pagamento di appena il 10,7 per cento, influenzato negativamente dal mancato investimento per una migliore gestione delle risorse idriche in agricoltura, che, a fronte di stanziamenti annui per oltre 128,5 milioni di euro, vede impegni per soli 77,5 milioni;

   sempre secondo i dati della Corte dei conti, sull'investimento dei contratti di filiera e distrettuali non vi è ancora stata alcuna assegnazione di risorse; a quanto risulta, è stata concessa una proroga che ha fatto salire le domande che porteranno a possibili rallentamenti;

   anche sull'agrisolare non mancano i problemi; hanno suscitato polemiche la tempistica e le caratteristiche del bando, a partire dai limiti nella cumulabilità dei contributi e dal vincolo dell'autoconsumo, che hanno portato a una bassa percentuale di adesione;

   a questi problemi si aggiungono quelli procedimentali; è del 2 aprile 2023 l'annuncio della regione Sicilia della sospensione del rilascio delle autorizzazioni per il fotovoltaico;

   destano preoccupazione anche dichiarazioni, come quella del capogruppo della Lega alla Camera dei deputati, onorevole Molinari, che ventilano l'ipotesi di rinunciare a una parte dei fondi; un rischio che l'Italia non può permettersi di correre, perché significherebbe perdere una straordinaria occasione di modernizzazione e sviluppo –:

   quali urgenti iniziative di competenza intenda porre in essere per sbloccare le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza destinate al settore agroalimentare e colmare i ritardi accumulati.
(3-00311)


Chiarimenti in merito al divieto di produzione, commercializzazione e importazione di alimenti sintetici – 3-00312

   FOTI, MESSINA, ANTONIOZZI, GARDINI, RUSPANDINI, CERRETO, CARETTA, ALMICI, CIABURRO, LA PORTA, LA SALANDRA, MALAGUTI, MARCHETTO ALIPRANDI e CARAMANNA. — Al Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. — Per sapere – premesso che:

   in base al principio di precauzione di cui all'articolo 7 del regolamento (CE) 178/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio del 28 gennaio 2002, che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l'Autorità europea per la sicurezza alimentare e fissa procedure nel campo della sicurezza alimentare, il Consiglio dei ministri ha approvato un disegno di legge recante «Disposizioni in materia di divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti e mangimi sintetici»;

   le norme intendono tutelare la salute umana e il patrimonio agroalimentare attraverso il divieto di produzione e commercializzazione di alimenti sintetici. Il divieto comprende sia gli alimenti destinati al consumo umano, sia i mangimi animali;

   a seguito di ciò è stata sostenuta la tesi, ad avviso degli interroganti mendace, secondo la quale in Italia si possa importare cibo sintetico: in realtà la norma vieta non solo la produzione, ma anche l'importazione, per garantire la migliore tutela della salute degli italiani e la salvaguardia degli allevamenti nazionali –:

   quali iniziative di competenza il Ministro interrogato intenda adottare per fornire ai cittadini italiani una veritiera informazione sulla vicenda al fine di tutelare al meglio la salute dei consumatori e salvaguardare un modello produttivo basato sulla centralità del rapporto che l'uomo ha con la terra e il lavoro, che in Italia ha prodotto cibo per millenni, garantendo un modello di sviluppo efficacissimo e per tale motivo emulato, senza successo, in tutto il mondo.
(3-00312)


Iniziative volte a colmare il divario tra offerta e domanda di lavoro nel settore agricolo, con particolare riferimento all'impiego dei giovani – 3-00313

   LUPI, BICCHIELLI, BRAMBILLA, CAVO, CESA, ALESSANDRO COLUCCI, PISANO, ROMANO, SEMENZATO e TIRELLI. — Al Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. — Per sapere – premesso che:

   il settore agricolo lamenta da tempo l'esigenza di colmare il divario tra offerta e domanda di lavoro;

   il 2 aprile 2023 il Ministro interrogato, in apertura di Vinitaly, ha dichiarato che «nelle campagne c'è bisogno di manodopera e i giovani italiani devono sapere che non è svilente andare a lavorare in agricoltura. Anzi, quello che non è un modello di civiltà è non andare a lavorare, stare sul divano e gravare sulle spalle altrui col reddito di cittadinanza»;

   secondo i dati contenuti nel report «Il reddito di cittadinanza in relazione agli occupati a basso reddito (working poor) e ai giovani inattivi (neet)», realizzato nell'ambito del progetto di ricerca «Monitor fase 4», frutto della collaborazione tra AreaStudi Legacoop e Prometeia, la stima dei giovani in età compresa tra 18 e 29 anni percettori del reddito di cittadinanza, o componenti di nuclei familiari beneficiari della misura, che possono rientrare nella categoria degli «occupabili» ammonterebbe ad almeno 61.000 individui;

   secondo dati comunicati recentemente da Coldiretti, sono circa 100.000 i posti di lavoro disponibili nel settore, «20.000 dei quali solamente per il settore vitivinicolo» –:

   quali iniziative, per quanto di competenza, intenda assumere al fine di colmare il divario tra domanda e offerta di lavoro nel settore agricolo, con particolare riferimento ai cittadini di giovane età.
(3-00313)


Recenti dichiarazioni del Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste sulla carenza di manodopera nel comparto agricolo e iniziative volte al rilancio del lavoro agricolo e alla promozione dell'agricoltura sostenibile – 3-00314

   FRANCESCO SILVESTRI, BARZOTTI, CARAMIELLO e CAROTENUTO. — Al Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. — Per sapere – premesso che:

   il 2 aprile 2023 il Ministro interrogato ha dichiarato che «nelle campagne c'è bisogno di manodopera» e che «non è un modello di civiltà (...) stare sul divano e gravare sulle spalle altrui col reddito di cittadinanza»;

   tali dichiarazioni dimostrano di non tenere conto delle esigenze del lavoro e della produzione nel settore agricolo, né delle condizioni dei braccianti e, in generale, dei lavoratori agricoli;

   infatti, secondo la stima preliminare dell'andamento economico del settore diffusa da Istat (gennaio 2023), l'instabilità dei mercati internazionali delle materie prime agricole e dei prodotti energetici, amplificatasi nel 2022 anche per l'effetto del conflitto russo-ucraino, ha innescato un consistente rialzo dei prezzi, con ricadute particolarmente pesanti sui costi di produzione. Inoltre, il fattore climatico ha segnato l'andamento del settore, soprattutto per la siccità: fenomeno che ha contraddistinto l'intera annata, influendo su volumi e qualità di molte colture;

   inoltre, il settore presenta caratteristiche peculiari connesse alla stagionalità e ai conseguenti cambiamenti climatici;

   è evidente, quindi, che le esigenze del primo settore produttivo del nostro Paese non possono essere ridotte e svilite a slogan né contro i poveri, né, tanto meno, nei confronti dei lavoratori del settore che, invero, devono possedere competenze adeguate alle attività svolte;

   la direzione verso cui impegnarsi deve essere quella tracciata dai regolamenti (UE) 2021/2115 e (UE) 2021/2116, con cui, per la prima volta a livello sovranazionale, nel sistema della politica agricola comune si integra il sostegno dei beneficiari con il rispetto di norme sociali che regolano il rapporto di lavoro, sia come percettori dei pagamenti diretti che di pagamenti ambientali (cosiddetta condizionalità sociale);

   per accogliere e definire il perimetro al quale si applica la «condizionalità», il Ministro interrogato ha adottato un decreto, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 44 del 21 febbraio 2023, mentre al fine di attuare il Piano nazionale di ripresa e resilienza ed il Piano nazionale complementare, nonché le politiche di coesione della politica agricola comune è stato pubblicato un decreto nella Gazzetta Ufficiale n. 47 del 24 febbraio 2023 –:

   se non intenda scusarsi per le sue dichiarazioni e quali iniziative intenda adottare, anche di carattere normativo, al fine di assicurare azioni specifiche di rilancio del lavoro agricolo, di promozione dell'agricoltura «sostenibile» (Piano nazionale di ripresa e resilienza), nonché d'immediata e piena attuazione della cosiddetta condizionalità sociale.
(3-00314)