Servizi di cura all'infanzia e agli anziani non autosufficienti: parte la presentazione dei Piani di Intervento per il secondo riparto delle risorse nelle regioni dell'obiettivo convergenza

10 febbraio 2015

Il 26 gennaio 2015 un decreto ha fissato le modalità di presentazione dei Piani di intervento relativi al secondo Riparto finanziario del programma Servizi di cura all'infanzia e agli anziani non autosufficienti, parte integrante del Piano d'Azione per la Coesione (PAC). Dalla data di adozione dei Formulari e delle Linee Guida, che fanno parte del decreto, decorre il termine di 90 giorni per la presentazione dei Piani di Intervento previsto dal Secondo Atto di Riparto delle risorse finanziarie.

Proprio a questo proposito,  i Comuni esprimono "grande preoccupazione per le difficoltà emerse nella fase attuativa degli interventi del Programma Servizi di Cura per infanzia e anziani non autosufficienti", e chiedono per questo "un incontro urgente per valutare gli interventi da intraprendere per accelerare la fase di attuazione dei piani approvati, nonché individuare tutte le misure di semplificazione delle procedure che si valutino utili".

Il programma Servizi di cura all'infanzia e agli anziani non autosufficienti, che è parte integrante del Piano d'Azione per la Coesione (PAC) ed è finanziato con fondi dell'Unione Europea per un totale di 730 milioni di euro, ha l'obiettivo di favorire la coesione tra le regioni dell'Unione europea riducendo le disparità esistenti. La sua attuazione è stata affidata al Ministero dell'Interno, individuato quale autorità di gestione responsabile. Le risorse stanziate sono destinate alle 4 regioni ricomprese nell'obiettivo europeo "Convergenza": Calabria, Campania, Puglia, Sicilia. I beneficiari naturali del programma sono i comuni, in quanto soggetti responsabili dell'erogazione dei servizi di cura sul territorio. I comuni possono accedere alle risorse una volta soddisfatti i requisiti organizzativi e progettuali richiesti dai piani territoriali di riparto.

L'obiettivo posto è quello di potenziare, nei territori ricompresi nelle 4 regioni, l'offerta dei servizi all'infanzia (0-3 anni) e gli anziani non autosufficienti (over 65), riducendo l'attuale divario di offerta rispetto al resto del Paese.

La dotazione finanziaria complessiva è di 730 milioni, di cui 400 per i servizi di cura all'infanzia e 330 agli anziani non autosufficienti.

Le risorse sono ripartite secondo piani regionali di intervento. I risultati attesi per i due ambiti di intervento sono i seguenti:

1) servizi all'infanzia: a) aumento strutturale dell'offerta di servizi (asili nido pubblici o convenzionati; servizi integrativi e innovativi); b) estensione della copertura territoriale e sostegno alla gestione delle strutture; c) sostegno alla domanda e accelerazione dell'entrata in funzione delle nuove strutture; d) miglioramento della qualità e della gestione dei servizi socio educativi.

2) servizi agli anziani non autosufficienti: a) aumento del numero di anziani in assistenza domiciliare; b) aumento e qualificazione dell'offerta di servizi residenziali e semiresidenziali; c) miglioramento delle competenze di manager, operatori professionali e assistenti familiari; d) sperimentazione di protocolli innovativi di presa in carico personalizzata dell'anziano socialmente "fragile".

Il primo riparto prevede l'impegno di:

Le risorse sono distribuite tra le quattro regioni applicando la formula di riparto già utilizzata per i Fondi Strutturali Europei. I comuni, beneficiari finali dell'iniziativa, potranno accedere alle risorse presentando entro 6 mesi i progetti che saranno valutati secondo priorità stabilite nei differenti piani regionali.

Il 16 dicembre 2014, l'Autorità di Gestione dei Fondi PAC ha illustrato i risultati dell'attività di valutazione del I Riparto:  190 piani per l'Infanzia sono stati approvati per un importo complessivo di 110,5 milioni di euro assegnati dall'Autorità di Gestione dei Fondi PAC ai comuni capofila sui 120 milioni stanziati dal Programma Nazionale e 170 piani per gli Anziani approvati per complessivi 110 milioni di euro assegnati sui 130 milioni stanziati. Pertanto, il 90% delle risorse è a disposizione dei territori, ha precisato l'Autorità di Gestione, e sono erogati ai comuni capofila fondi pari a 220 milioni di euro. I servizi offerti con i fondi PAC per l'infanzia interesseranno circa 23.000 bambini e offriranno 5.208.734 ore di assistenza agli anziani. Si tratta di servizi diversificati e calibrati in ragione delle diverse regolamentazioni e esigenze territoriali delle quattro regioni obiettivo Convergenza (Calabria, Campania, Puglia, Sicilia).

Il secondo riparto prevede l'impegno di:

 

Servizio Studi della Camera dei deputati

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