Stamina: al Senato il documento conclusivo della Commissione d'indagine conoscitiva

19 febbraio 2015

E' stato approvato ieri, 18 febbraio 2015, nella seduta n. 199 della Commissione 12a (Igiene e sanità) del Senato, il documento conclusivo (Doc. XVII, n. 2) della Commissione d'indagine conoscitiva sull'origine e lo sviluppo del cosiddetto "caso Stamina", autorizzata dal Presidente del Senato in data 13 dicembre 2013 presso la medesima Commission.

Nel corso delle procedure informative sono stati raccolti e acquisiti numerosi documenti e contributi.

Tra le proposte conclusive del documento, la Commissione ha concordato:

- di effettuare proposte legislative in merito ai provvedimenti giudiziari sui trattamenti non provati;

- di intervenire in sede legislativa per l'abrogazione dell'art. 2, co. 2 e 2-bis, del DL. 24/2013 (L. 57/3013) che ha consentito di completare i trattamenti su singoli pazienti con medicinali per terapie avanzate a base di cellule staminali mesenchimali, lavorati in laboratori di strutture pubbliche e secondo procedure idonee alla lavorazione e alla conservazione di cellule e tessuti e di promuovere, con l'impiego di medicinali basati su tali cellule, e su impulso del Ministero della salute, dell'AIFA e del Centro nazionale trapianti, lo svolgimento di una sperimentazione clinica, coordinata dall'Istituto superiore di sanità, entro 18 mesi dal 1° luglio 2013;

- di rivedere il DM Turco-Fazio, nella parte in cui potrebbe consentire che "l'uso individuale di un farmaco non approvato per il commercio" si trasformi in un "uso individuale di un farmaco non approvato";

- di dare attuazione all'art. 28, co. 2, del Regolamento CE n. 1394/2007, relativo alla disciplina di medicinali per terapia avanzata preparato su base non ripetitiva;

- di indirizzare le risorse finanziarie di cui al sopra citato art. 2 bis del DL. 24/2013 a istituire e/o rafforzare la rete di sostegno e supporto, con particolare attenzione agli aspetti della comunicazione e della informazione e di promuovere iniziative di comunicazione istituzionale tramite il sito del Ministero della salute per avvertire circa l'inesistenza di comprovati effetti terapeutici associati a terapie non approvate dalle competenti autorità sanitarie che dovessero diffondersi nella popolazione, anche a seguito pubblicità promosse a mezzo di siti web;

- introdurre nell'ordinamento italiano il cd. standard Daubert risultato di una elaborazione della Corte suprema statunitense, che impone al giudice di accertare che il metodo usato dall'esperto ammesso al dibattimento sia attendibile scientificamente;

- di adottare specifiche linee guida per il rafforzamento di tutela dei minori nel sistema dei media e per l'informazione pubblica in ambito medico-scientifico, e di rafforzare l'indipendenza dei Comitati etici.

Servizio Studi della Camera dei deputati

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