Allargamento del SIA
2 maggio 2017
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il MEF, ha pubblicato, sulla G. U. n. 99 del 29 aprile 2017, il Decreto Interministeriale 16 marzo 2017 con l'allargamento del Sostegno per l'inclusione attiva (SIA), per il 2017.
Si ricorda che il Sostegno per l'inclusione attiva (SIA) è la misura ponte in attesa del Reddito di inclusione, la misura nazionale di contrasto alla povertà che dovrebbe essere varata entro sei mesi dall'entrata in vigore della legge 15 marzo 2017, n. 33 Delega recante norme relative al contrasto della povertà, al riordino delle prestazioni e al sistema degli interventi e dei servizi sociali (dunque entro settembre 2017).
In vista dell'attuazione della legge delega, il 14 aprile 2017, il Governo e l'Alleanza contro la povertà hanno sottoscritto un Memorandum d'intesa in merito alla legge 33/2017.
I punti d'intesa raggiunti riguardano i criteri per determinare l'accesso dei beneficiari della misura, i meccanismi per evitare che si crei un disincentivo economico alla ricerca di occupazione, i criteri per stabilire l'importo del beneficio, l'attivazione di una linea di finanziamento strutturale per i servizi alla persona, il finanziamento dei servizi, l'individuazione di una struttura nazionale permanente che affianchi le amministrazioni territoriali competenti, la definizione di un piano operativo per la realizzazione delle attività di monitoraggio continuo della misura e la definizione di forme di gestione associata della stessa.
Allargamento del SIA
Per l'accesso al beneficio economico e alle misure di inclusione previste dal SIA, queste le principali novità rispetto al decreto 26 maggio 2016:
- abbassamento della soglia di accesso relativa alla valutazione multidimensionale del bisogno, un punteggio che viene attribuito sulla base dei carichi familiari, della situazione economica e della situazione lavorativa. Per accedere al Sia basteranno 25 punti (precedentemente i punti richiesti erano 45): potranno pertanto accedere al beneficio le famiglie in cui sia presente almeno un figlio minorenne o disabile o ci sia un figlio in arrivo e che abbiano un ISEE fino a 3mila euro. Nell'ampliamento saranno inclusi anche coloro che hanno già presentato domanda per il Sia, e ne erano rimasti esclusi per il mancato raggiungimento dei 45 punti necessari. Si tratta di circa 80 mila famiglie, un numero più o meno equivalente a quelle che già percepiscono il Sia, a cui potrebbero aggiungersi le famiglie che, pur avendone diritto, non l'hanno ancora richiesto e le nuove famiglie potenzialmente beneficiarie: complessivamente, sulla base dei dati disponibili - come illustrato dal Ministero del lavoro -, i nuclei familiari che potranno potenzialmente accedere al SIA e al connesso progetto personalizzato dovrebbero essere 400 mila;
- incremento del beneficio di ulteriori 80 euro per le famiglie composte esclusivamente da un genitore solo e da figli minorenni. L'incremento si applicherà anche agli attuali beneficiari del Sia;
- in caso di presenza nel nucleo di persona non autosufficiente, come definita ai fini ISEE e risultante nella DSU, innalzamento - da 600 a 900 euro mensili - della soglia riferita al valore complessivo dei trattamenti economici, anche fiscalmente esenti, di natura previdenziale, indennitaria e assistenziale, a qualunque titolo concessi dallo Stato o da altre pubbliche amministrazioni a componenti il nucleo familiare, percepiti nel mese antecedente la richiesta del SIA.
Le risorse finalizzate alla definizione dei nuovi criteri di accesso per il SIA per l'anno 2017, sono le seguenti:
a) le risorse, pari a 959 milioni di euro, a valere sul Fondo povertà, come rideterminate per il sostegno alle fasce deboli delle popolazioni colpite dagli eventi sismici del 2016 e del 2017 (- 41 milioni di euro) dall'art. 10, comma 8, del decreto legge 8/2017 ;
b) le risorse, pari a 30 milioni di euro, di cui all'art. 1, co. 389, della stabilità 2016, stanziate per gli ammortizzatori sociali dall'art. 19, co. 1, del decreto 185/2008;
c) le risorse, pari a 150 milioni di euro, di cui all'art. 1, co. 238, della legge di bilancio 2017 (legge 232/2016) che ha disposto un incremento a regime di 150 milioni a valere sullo stanziamento del Fondo povertà;
d) le risorse, quantificate in 30 milioni di euro, finalizzate per la Carta Acquisti ordinaria dall'art. 2, co. 1, lettera c), del decreto interministeriale 26 maggio 2016, che, sulla base dello stanziamento del Fondo Carta acquisti nel triennio 2015-2017 ed in relazione al numero di beneficiari della Carta Acquisti, si rendono disponibili per l'estensione del SIA su tutto il territorio nazionale ai sensi dell'art. 1, co. 216, terzo periodo, della stabilità 2014 (legge 147/2013);
e) le risorse complessivamente finalizzate per il SIA, che alla data di entrata in vigore del decreto non siano già state erogate ovvero accantonate.
Prolungamento ASDI
Nelle more dell'introduzione del Reddito di inclusione (la misura nazionale di contrasto alla povertà), il decreto prevede, all'art. 4, infine il prolungamento nel 2017 e nelle successive annualità della sperimentazione dell'assegno di disoccupazione ASDI. Si ricorda che la proroga è stata disposta dalla legge di bilancio 2017 (art. 1, co. 238-239, della legge 232/2016).
Le risorse finalizzate alla prosecuzione della sperimentazione relativa al riconoscimento dell'ASDI, sono le seguenti: a) 118 milioni di euro nel 2017, 15.295.360 euro nel 2018, 48 milioni di euro a decorrere dall'anno 2019 come disposto dall'art. 43, co. 5, del D. Lgs. 148/2015, nonché da quanto previsto nello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali di cui all'art. 5 della medesima legge di bilancio 2017; b) quota parte delle risorse disponibili nel Fondo povertà, stimate in 65 milioni di euro nel 2018 e 32 milioni di euro a decorrere dall'anno 2019. A tal fine si dispone un corrispondente accantonamento sulle risorse del Fondo povertà a partire dall'anno 2018, al cui disaccantonamento si potrà procedere solo con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il MEF, a seguito di monitoraggio dell'andamento della spesa.
Qui il comunicato del Ministero del lavoro e delle politiche sociali
La documentazione dei servizi e degli uffici della Camera è destinata alle esigenze di documentazione interna per l'attività degli organi parlamentari e dei parlamentari. La Camera dei deputati declina orgni responsabilità per la loro eventuale utilizzazione o riproduzione per fini non consentiti dalla legge.
I contenuti originali possono essere riprodotti nel rispetto della legge, a condizione che sia citata la fonte.