Il Programma 6.000 campanili e le risorse del decreto "sblocca Italia" per le opere nei piccoli comuni

8 febbraio 2016

Il Programma 6.000 campanili

Con il decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti 30 gennaio 2015, pubblicato nella G.U. 82/2015, è stato approvato il primo Programma degli interventi che accedono al finanziamento di 100 milioni di euro autorizzato dal decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133 (c.d. sblocca Italia). Nell'allegato A al citato decreto è riportato l'elenco degli  interventi  finanziati nei limiti dell'importo disponibile di 100 milioni di euro, individuati  tramite scorrimento della graduatoria già predisposta in attuazione del Primo Programma «6.000 Campanili» di cui all'art. 18, comma 9, del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69.

Considerando, oltre al D.M. 30 gennaio 2015, i precedenti decreti di riparto, per il programma è stato erogato complessivamente l'importo di 250 milioni di euro.

Il Programma "Nuovi progetti di interventi"

Nella Gazzetta ufficiale del 28 aprile 2015 (n. 97/2015) è stato pubblicato il D.M. infrastrutture e trasporti 6 marzo 2015 con cui, in attuazione dell'art. 3, comma 3, del D.L. 133/2014, è stata approvata la convenzione tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT) e l'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI) che disciplina i criteri per l'accesso all'utilizzo delle risorse del programma «Nuovi progetti di interventi», quantificate in 100 milioni di euro. Alla ripartizione delle risorse, già individuata dalla tabella di riparto pubblicata sul sito del MIT, ha fatto seguito il decreto 7 agosto 2015 (pubblicato nella G.U. del 30 ottobre 2015) con cui sono stati approvati gli elenchi degli interventi ammessi a finanziamento delle risorse destinate al programma «Nuovi progetti di interventi» e il decreto del 20 novembre 2015 (pubblicato nella G.U. del 5 febbraio 2016) di approvazione degli elenchi degli interventi ammessi a finanziamento utilizzando i residui regionali delle risorse destinate al programma «Nuovi progetti di interventi».

Il citato comma 3 dell'art. 3 del D.L. 133/2014 prevede che le predette risorse siano ripartite assegnando priorità alla qualificazione/manutenzione del territorio (mediante recupero e riqualificazione di volumetrie esistenti e di aree dismesse), alla riduzione del rischio idrogeologico, nonché alla riqualificazione energetica e messa in sicurezza degli edifici pubblici. La Convenzione approvata stabilisce che possono presentare domanda di contributo finanziario, alle condizioni indicate nella medesima Convenzione, i piccoli Comuni (vale a dire quelli con meno di 5.000 abitanti), nonché le Unioni di piccoli Comuni e i Comuni risultanti da fusioni tra piccoli Comuni.

Il quadro complessivo degli interventi nei piccoli comuni

I 100 milioni di euro ripartiti dal D.M. 30 gennaio 2015 e gli altri 100 milioni del programma "Nuovi progetti di interventi" si inquadrano all'interno di una complessiva operazione, denominata "Cantieri in comune", avviata con l'art. 3, comma 2, lettera c), e comma 3, del D.L. 133/2014 (c.d. decreto Sblocca Italia).

In attuazione di tali disposizioni, con il decreto interministeriale 28 gennaio 2015, sono stati assegnati complessivamente 500 milioni di euro, ripartiti secondo la seguente tabella (che riproduce quella contenuta nel decreto interministeriale):

Interventi

Totale risorse

2015

2016

2017

2018

  1. Opere segnalate dai Comuni alla Presidenza del Consiglio dei Ministri dal 2 al 15 giugno 2014 (delibera CIPE 10 aprile 2015, n. 38

200

20

15

100

65

  1. Programma "Nuovi progetti di interventi" (art. 3, comma 3, del D.L. 133/2014) ai sensi dell'art. 18, comma 9, del D.L. 69/2013 (D.M. 6/3/2015)

100

40

30

30

-

  1. Scorrimento della graduatoria delle richieste già inviate ai sensi dell'art. 18, comma 9, del D.L. 69/2013 (D.M. 30/1/2015)

100

57

33

10

-

  1. Interventi di completamento di beni immobiliari demaniali e interventi urgenti in materia di dissesto idrogeologico, di competenza dei provveditorati interregionali alle opere pubbliche

100

10

10

30

50

Totale

500

127

88

170

115

Ulteriori risorse per il completamento delle opere incompiute segnalate dagli enti locali dal 2 al 15 giugno 2014, derivano dalla disposizione dettata dall'art. 4, comma 3, del D.L. 133/2014. Tale comma dispone infatti che i pagamenti connessi agli investimenti in opere oggetto di segnalazione, nel limite di 250 milioni di Euro per l'anno 2014, sono esclusi dal patto di stabilità interno alle condizioni indicate nel medesimo comma. L'individuazione dei Comuni beneficiari e dell'importo dei pagamenti da escludere, in attuazione del successivo comma 4, è stata effettuata con il D.P.C.M. 28 ottobre 2014.

Considerando quindi anche gli effetti di tali disposizioni relative al patto di stabilità, nonché i 150 milioni ripartiti prima del decreto sblocca Italia, l'importo complessivo delle risorse stanziate nella legislatura in corso per interventi nei piccoli comuni risulta pari a 900 milioni di euro

Per saperne di più leggi la documentazione disponibile sul sito del DIPE (Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio dei Ministri) e lo speciale "Le opere nei comuni" nel sito del MIT.

Servizio Studi della Camera dei deputati

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