ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01377

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 411 del 21/12/2010
Firmatari
Primo firmatario: MARIANI RAFFAELLA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 21/12/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VENTURA MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 21/12/2010
MARAN ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 21/12/2010
LENZI DONATA PARTITO DEMOCRATICO 21/12/2010
QUARTIANI ERMINIO ANGELO PARTITO DEMOCRATICO 21/12/2010
GIACHETTI ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 21/12/2010
BINDI ROSY PARTITO DEMOCRATICO 21/12/2010
CECCUZZI FRANCO PARTITO DEMOCRATICO 21/12/2010
CENNI SUSANNA PARTITO DEMOCRATICO 21/12/2010
CUPERLO GIOVANNI PARTITO DEMOCRATICO 21/12/2010
DE PASQUALE ROSA PARTITO DEMOCRATICO 21/12/2010
FLUVI ALBERTO PARTITO DEMOCRATICO 21/12/2010
FONTANELLI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 21/12/2010
GATTI MARIA GRAZIA PARTITO DEMOCRATICO 21/12/2010
GIACOMELLI ANTONELLO PARTITO DEMOCRATICO 21/12/2010
LULLI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 21/12/2010
MATTESINI DONELLA PARTITO DEMOCRATICO 21/12/2010
NANNICINI ROLANDO PARTITO DEMOCRATICO 21/12/2010
REALACCI ERMETE PARTITO DEMOCRATICO 21/12/2010
RIGONI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 21/12/2010
SANI LUCA PARTITO DEMOCRATICO 21/12/2010
SCARPETTI LIDO PARTITO DEMOCRATICO 21/12/2010
VELO SILVIA PARTITO DEMOCRATICO 21/12/2010
META MICHELE POMPEO PARTITO DEMOCRATICO 21/12/2010


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 21/12/2010
Stato iter:
22/12/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 22/12/2010
Resoconto MARIANI RAFFAELLA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 22/12/2010
Resoconto MATTEOLI ALTERO MINISTRO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 22/12/2010
Resoconto VENTURA MICHELE PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 22/12/2010

SVOLTO IL 22/12/2010

CONCLUSO IL 22/12/2010

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01377
presentata da
RAFFAELLA MARIANI
martedì 21 dicembre 2010, seduta n.411

MARIANI, VENTURA, MARAN, LENZI, QUARTIANI, GIACHETTI, BINDI, CECCUZZI, CENNI, CUPERLO, DE PASQUALE, FLUVI, FONTANELLI, GATTI, GIACOMELLI, LULLI, MATTESINI, NANNICINI, REALACCI, RIGONI, SANI, SCARPETTI, VELO e META. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:
il 17 dicembre 2010 un'ondata di maltempo su gran parte della penisola ha determinato abbondanti nevicate sul Centro-Nord, che hanno prodotto gli effetti di una vera e propria calamità naturale nella regione Toscana, dove si sono verificati gravissimi disagi per migliaia di cittadini su strade, autostrade e ferrovie, rimasti intrappolati per un'intera nottata al gelo, privi di assistenza, informazioni adeguate e soccorso;

tale situazione ha, di fatto, provocato l'interruzione delle principali vie di comunicazione e la divisione del Paese in due per circa 30 ore;

la situazione verificatasi nella regione Toscana denuncia il fallimento e la superficialità della gestione del sistema della mobilità, che, da un lato, si è rivelato inefficiente a fronteggiare con un minimo coordinamento una situazione metereologica frequente nei periodi invernali italiani e, dall'altro lato, ha sottovalutato la potenziale gravità di un evento preannunciato sia dagli allerta meteo della regione Toscana con il suo centro funzionale, sia dagli avvisi della Protezione civile, emessi attraverso bollettini il giorno prima, 16 dicembre 2010, alle ore 12.56; si è così evidenziata la gravissima insufficiente organizzazione del nostro Paese, soprattutto in riferimento all'informazione ed all'assistenza dei propri cittadini;

l'area intorno alla città di Firenze si è trasformata in un grande girone infernale con treni e auto bloccati nella neve;

gravi difficoltà, provocate, a detta dei responsabili di Rete ferroviaria italiana e Trenitalia, dal gelo sugli scambi sulla linea ferroviaria tirrenica, hanno provocato la deviazione sulla linea ad alta velocità Roma-Firenze e sulla stazione Santa Maria Novella di Firenze dei treni provenienti dal Centro-Sud, innescando con un effetto domino devastante ritardi di ore e soppressione di molte corse, soprattutto a danno delle migliaia di pendolari del sistema ferroviario regionale, i quali hanno atteso inutilmente informazioni, soccorso, generi di conforto. Tale gravissimo disagio a Firenze ha indotto le autorità locali a destinare la vicina Fortezza da Basso come ricovero per i viaggiatori;

i passeggeri di un convoglio Roma-Genova sono rimasti bloccati senza luce e riscaldamento nei pressi di Livorno;

alle difficoltà che hanno riguardato il traffico ferroviario regionale e che si sono aggiunte a quelle quotidiane che i nostri concittadini patiscono ordinariamente in quanto a ritardi, scarsi servizi di pulizia e riscaldamento, insufficiente capienza delle carrozze, non è stata data nessuna risposta adeguata, né in termini di soluzioni alternative per raggiungere le destinazioni, né per il ristoro, la protezione e l'informazione dovuti, tanto da indurre il presidente della regione Toscana ad annunciare una class action contro le Ferrovie dello Stato ed a depositare presso la procura della Repubblica un esposto denuncia «in relazione al grave disagio subito nell'ambito del territorio regionale dai cittadini in conseguenza del collasso della mobilità»;

si sono bloccate le autostrade; sull'autostrada A1, nel tratto tra Incisa e Firenze Sud e nel tratto Firenze-Bologna, molti mezzi «intraversati» hanno creato una vera e propria barriera di ferro, impedendo non solo al traffico di muoversi o di uscire per tentare altre strade, ma anche l'operatività dei mezzi di soccorso, costringendo gli automobilisti ad una nottata di gelo; la coda dei veicoli ha raggiunto i 38 chilometri; non migliore la situazione della A11 Firenze-Mare, dove gli automobilisti sono rimasti bloccati in migliaia, e sulla A12 nella tratta Rosignano-Colle Solvetti, chiusa ed impraticabile per ore;

inspiegabilmente i caselli autostradali sono rimasti aperti molte ore dopo l'annuncio dell'emergenza e dopo il blocco del traffico noto a tutti i responsabili della società Autostrade spa e delle istituzioni, impedendo soccorsi dalle corsie opposte e aumentando la dimensione già esagerata delle code; altrettanto inspiegabilmente i canali Isoradio ed i tabelloni elettronici non hanno dato informazioni corrette, né avvisi di allarme in riferimento alle tratte più a rischio di ingorgo; la principale autostrada di collegamento tra Roma e Centro-Nord è rimasta fuori dal controllo di ogni istituzione, finanche per quello che riguarda la sicurezza dei cittadini. Dalla regione Toscana si rileva, inoltre, che dalle ore 22 del 17 dicembre 2010 è stato impossibile mettersi in contatto telefonico con la società Autostrade spa e Anas e che tanti automobilisti bloccati per avere informazioni hanno chiamato la sala operativa regionale;

nessuna notizia di coordinamento, soltanto sottovalutazione, come hanno dimostrato gli scarsi mezzi messi a disposizione per la manutenzione e per il soccorso da parte della società Autostrade spa;

la superstrada Firenze-Siena, definita «auto Palio», oggetto del recente interessamento da parte di Anas e del Governo, che hanno stabilito con l'ultima manovra finanziaria il possibile pedaggiamento, ha subito pesanti effetti dalla nevicata del 17 dicembre 2010: code di circa 30 chilometri e blocchi di ore fino alla chiusura totale della tratta complessiva. Di fatto, l'assenza totale della prevenzione che doveva essere esercitata da parte di Anas, in vista delle previsioni metereologiche, a partire dallo spargimento del cloruro di sodio fino al presidio di personale presso le entrate, ha abbandonato i viaggiatori ad una pericolosissima sosta senza alcun genere di conforto e con nessuna viabilità alternativa proposta;

nella tratta Firenze-Pisa-Livorno, strada regionale di lunga percorrenza, la società di gestione della manutenzione Ati-Global service ha omesso la manutenzione invernale, rendendo.impossibile la percorribilità e costringendo le istituzioni responsabili alla chiusura assoluta per molte ore;

anche il trasporto aereo ha subito notevoli disagi: chiusi l'aeroporto Galilei di Pisa e quello di Firenze, soppressi decine di voli, migliaia di persone hanno affollato gli scali toscani;

anche la capitale ha subito l'inefficienza degli interventi dei gestori società Autostrade spa ed Anas, in particolare sulla Cassia bis e sull'autostrada Roma- L'Aquila, con chilometri di code e disagi fortissimi per i viaggiatori;

la situazione determinatasi ha evidenziato una forte sottovalutazione da parte dei soggetti gestori dei servizi autostradali, ferroviari e stradali, sia degli avvisi emessi dalla Protezione civile e dalla stessa regione Toscana, che avrebbero imposto misure di prevenzione del danno e di controllo del traffico più rigorose, sia delle difficoltà successive che hanno determinato gravissimi disagi agli utenti dei servizi di mobilità;

già nel 2005, a seguito di un simile disastro verificatosi a causa di una nevicata sulla Salerno-Reggio Calabria, il Governo Berlusconi emanò un decreto intitolato «Istituzione presso il Ministero dell'interno di un Centro di coordinamento nazionale per fronteggiare le situazioni di crisi in materia di viabilità», con il compito specifico di «disporre gli interventi operativi, anche di carattere preventivo, per fronteggiare le situazioni di crisi derivanti da avversità atmosferiche o da altri eventi che interessino la viabilità stradale e autostradale e siano suscettibili di avere riflessi sul regolare andamento dei servizi e della mobilità generale del Paese»;

nella definizione delle concessioni autostradali e nei contratti di servizio di Ferrovie dello Stato ed Anas sono da considerarsi parte saliente i capitoli inerenti la manutenzione ordinaria del sistema complessivo di mobilità, di cui fondamentale risulta essere la manutenzione invernale ed i piani antineve, che comportano investimenti di uomini e mezzi, come si dimostra nelle tratte autostradali alpine, che, soggette a più frequenti condizioni meteorologiche avverse, mostrano ben inferiore fragilità e disorganizzazione e che, a fronte dell'impegno complessivo e, soprattutto, del beneficio sulla sicurezza e sulla fluidità del sistema, comportano un impegno di spesa quantificabile in percentuali molto basse sul fatturato -:
per quali motivi, nonostante il lanciato allarme sui rischi derivanti dalle previste nevicate, non sia stato convocato il centro di coordinamento nazionale per fronteggiare le situazioni di crisi in materia di viabilità e non sia stato effettuato il previsto coordinamento di strutture nazionali e territoriali, in particolare con Anas, società Autostrade spa e Ferrovie dello Stato, al fine di evitare e gestire l'emergenza, e se, quindi, il Governo non ritenga opportuno dar conto di quanto avvenuto, in particolare in ordine alle responsabilità della situazione verificatasi nel sistema della mobilità della regione Toscana, che ha causato pesantissimi disagi, danni economici e gravi rischi per la sicurezza a migliaia di cittadini.
(3-01377)