Federica Mogherini (Pd), Presidente della delegazione italiana presso l'Assemblea parlamentare della Nato, è intervenuta oggi in occasione della terza Conferenza per il controllo parlamentare sulla politica estera e difesa comune dell'Ue - in corso a Vilnius - nell'ambito della sessione introdotta dal Segretario generale della Nato Rasmussen sui rapporti tra l'Alleanza Atlantica e l'Unione europea.
Anche alla luce di quanto è in corso a San Pietroburgo nella sede G20, Mogherini ha rilevato che "è la prima volta che l'Ue e la Nato concordano pienamente nel non guardare l'uno all'altra in un'ottica competitiva, ma in una prospettiva di cooperazione. E questo appare rilevante soprattutto in tempi di tagli ai bilanci sulle due sponde dell'Atlantico e dei riequilibri geopolitici che si spostano sempre di più verso l'Asia, il Pacifico e il Sud del mondo. La cooperazione tra Ue e Nato rappresenta un'enorme opportunità, probabilmente l'unica di cui disponiamo se vogliamo giocare un ruolo positivo ed efficace nell'attuale scenario mondiale. Abbiamo cominciato a lavorare per accrescere l'interoperabilità tra le nostre capacità militari e questo è un processo necessario, per quanto lungo e difficile, e noi tutti siamo fortemente impegnati per il suo successo. Tuttavia - ha proseguito Mogherini - lo sforzo sul piano militare non significa nulla se non coincidono le nostre visioni, analisi, e se non vi e' condivisione del medesimo approccio strategico. Si rischia di coordinare due debolezze politiche, a prescindere da quanto possano essere forti e integrate le nostre capacità militari. Tutto ciò appare evidente se si considera la risposta, ad oggi politicamente inadeguata, data alla crisi in Siria".