Care colleghe, cari colleghi,
come sapete si celebra oggi, 12 novembre, la Giornata del ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace.
In questo giorno in cui rendiamo omaggio alla memoria di tutti gli italiani che, impegnati in diversi Paesi nelle missioni internazionali, hanno perso la vita nell'adempimento del proprio dovere, rivolgo - a nome di tutta l'Assemblea - un pensiero commosso ai caduti e alle loro famiglie.
Il loro sacrificio ci ricorda l'alto valore e il significato del servizio prestato dalle donne e dagli uomini del nostro Paese che, con spirito di abnegazione ed elevata professionalità, operano in aree del mondo martoriate dai conflitti.
Il 12 novembre di quest'anno ricorre altresì l'undicesimo anniversario della strage di Nassiriya. Si trattò del più grave attacco subito dall'esercito italiano dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, in cui vennero uccisi diciannove nostri connazionali - di cui dodici carabinieri di stanza presso la base irachena, cinque militari e due civili - che partecipavano alla missione internazionale denominata "Antica Babilonia". Rivolgo un saluto a nome dell'Assemblea ai parenti delle vittime oggi presenti nelle tribune che tra poco incontrerò personalmente.
L'attentato a Nassiriya costituisce una ferita ancora aperta che gli anni trascorsi non sono riusciti a rimarginare: un dolore mai sopito che si rinnova in questo anniversario.
Costituisce pertanto un dovere morale per noi tutti, Istituzioni, politica, cittadini, riconoscere e ricordare costantemente il valore e la ricchezza del sacrificio e l'impegno di quanti, al di fuori dei confini nazionali, sono caduti per gli stessi valori di libertà, giustizia e democrazia sui quali si fonda la nostra Costituzione.
In memoria dei nostri connazionali caduti, invito l'Assemblea ad osservare un minuto di silenzio.