Camera dei deputati

Vai al contenuto

Sezione di navigazione

Menu di ausilio alla navigazione

MENU DI NAVIGAZIONE PRINCIPALE

Vai al contenuto

Comunicati stampa

23/01/2015
Ufficio Presidenza, aggiornamento sui Palazzi Marini
1765

La Camera dei deputati, come si era impegnata a fare, ieri ha riconsegnato alla società Milano 90 i cosiddetti palazzi Marini 2 e 4, rinunciando così a quasi 22.000 metri quadrati di uffici e sale riunioni; da tale decisione conseguirà un risparmio, su base annua, di quasi 25 milioni di euro, che si aggiungeranno ai risparmi già conseguiti a partire dal 2012 grazie alla dismissione del palazzo Marini 1.

Da ieri è divenuto effettivo anche il recesso della Camera dal contratto di locazione e servizi dell'altro palazzo della società Milano 90, il cd. palazzo Marini 3. Per tale Palazzo l'Ufficio di Presidenza, nella riunione odierna, ha approvato la proposta del Collegio dei Questori di sottoscrivere un accordo di temporanea occupazione e di temporanea erogazione di servizi, fino al 28 febbraio 2015. Ciò in vista della possibilità per la Camera di pervenire, entro la fine del mese di febbraio, alla stipula di un nuovo contratto, più conveniente e di maggior tutela per la Camera stessa, relativo al solo palazzo Marini 3, una volta acquisito il parere dell'Agenzia del Demanio sulla congruità del canone di locazione proposto dalla Milano 90.

Un peso determinante a favore di questa decisione ha avuto la considerazione che la temporanea utilizzazione del Palazzo, con la connessa prosecuzione dei servizi accessori e del servizio di mensa, consentirà di scongiurare fino alla fine del prossimo mese il licenziamento almeno di una parte dei lavoratori posti in mobilità dalla Milano 90, che avrebbe avuto luogo in assenza di questo intervento.

L'eventuale stipula del nuovo contratto di locazione e servizi, oltre a rendere possibile l'assegnazione di un ufficio ai deputati che ne sono allo stato sprovvisti e la disponibilità della mensa ubicata in tale palazzo, consentirà anche la prosecuzione di almeno una parte dei rapporti lavorativi in essere dei dipendenti della Milano '90.

All'unanimità dei presenti l'Ufficio di Presidenza ha ritenuto, in sostanza, che la Camera dei deputati, nelle more di una decisione su tale questione, dovesse fare la propria parte a sostegno dei lavoratori coinvolti in una crisi occupazionale tra le più rilevanti per numero di lavoratori interessati (oltre 400) e che tale considerazione dovesse prevalere su una valutazione di natura meramente economica.

Cerca comunicati stampa
VEDI ANCHE