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La cooperazione interparlamentare

Il Parlamento italiano partecipa da sempre attivamente alle iniziative di cooperazione interparlamentare nell'ambito dell'Unione europea, e ne ha sempre sostenuto la razionalizzazione e il rafforzamento in tutte le sedi. La cooperazione si svolge soprattutto attraverso riunioni tra rappresentanti di tutti i Parlamenti dell'Unione (nazionali ed europeo), su temi di comune interesse, e attraverso iniziative comuni.

La Conferenza dei Presidenti dei Parlamenti dell'Unione europea

La Conferenza dei Presidenti dei Parlamenti dell'Unione europea, composta dai Presidenti delle Assemblee parlamentari degli Stati membri dell'Unione e del Parlamento europeo, opera per tutelare e promuovere il ruolo dei parlamenti e svolge funzioni di supervisione e coordinamento delle forme e degli strumenti della cooperazione interparlamentare. La Conferenza si riunisce annualmente su invito del Presidente del Parlamento che esercita la Presidenza e delibera per consenso. La Presidenza della Conferenza spetta al Parlamento dello Stato membro che ha detenuto la Presidenza dell'UE nel secondo semestre dell'anno precedente.

La Conferenza ha adottato nel 2004 Linee guida per la cooperazione interparlamentare che sono state aggiornata da ultimo nel 2021.

La Conferenza degli organi parlamentari specializzati per gli affari dell'UE (COSAC)

La Conferenza degli organi parlamentari specializzati per gli affari dell'UE dei Parlamenti dell'Unione europea si riunisce ogni sei mesi presso il Parlamento dello Stato membro che detiene la Presidenza semestrale dell'Unione europea. Composta da sei membri degli organismi specializzati negli affari europei di ogni Parlamento dell'UE (tre per Assemblea nel caso di parlamenti bicamerali) e da sei membri in rappresentanza del Parlamento europeo, la COSAC può sottoporre all'attenzione delle istituzioni dell'Unione i contributi che ritenga utili, che in ogni caso non vincolano i Parlamenti nazionali e non pregiudicano la loro posizione.

La Conferenza controllo parlamentare sulla politica estera e di sicurezza comune (PESC) e sulla politica di sicurezza e difesa comune (PSDC)

La Conferenza per il controllo parlamentare sulla politica estera e di sicurezza comune (PESC) e sulla politica di sicurezza e difesa comune (PSDC) è stata istituita dalla Conferenza dei Presidenti dei Parlamenti dell'UE di Varsavia il 19-21 aprile 2012. La Conferenza si riunisce due volte l'anno nel Paese che esercita la Presidenza semestrale del Consiglio o presso il Parlamento europeo a Bruxelles ed è composta da sei membri per ogni parlamento nazionale e 16 membri per il Parlamento europeo e 4 membri osservatori per ogni parlamento dei paesi europei appartenenti alla NATO. La Conferenza può adottare per consenso conclusioni non vincolanti.

La Conferenza sulla stabilità, il coordinamento economico e la governance nell'Unione europea

La Conferenza sulla stabilità, il coordinamento economico e la governance nell'Unione europea è organizzata in attuazione dell'art. 13 del Trattato sulla stabilità, sul coordinamento e sulla governance nell'unione economica e monetaria (c.d. Fiscal Compact), al fine di rafforzare la cooperazione tra i parlamenti nazionali e il Parlamento europeo e contribuire ad assicurare la trasparenza democratica nell'area della governance economica e delle politiche di bilancio dell'UE. La Conferenza si riunisce due volte l'anno: nel primo semestre presso il Parlamento europeo a Bruxelles, nel secondo presso il Parlamento del Paese che esercita la Presidenza semestrale del Consiglio. Ciascun Parlamento determina la composizione e la dimensione della propria delegazione. Il Parlamento della Presidenza può presentare conclusioni non vincolanti.

Le riunioni di rappresentanti delle commissioni dei Parlamenti dell'UE

Le riunioni fra i rappresentanti delle omologhe commissioni dei Parlamenti nazionali e del Parlamento europeo sono promosse dal Parlamento dello Stato membro che esercita la Presidenza di turno dell'UE o dal Parlamento europeo o, eventualmente, da altri Parlamenti. Alcune riunioni hanno, di fatto, assunto cadenza periodica, come quella dei Presidenti delle Commissioni affari esteri. Negli ultimi anni è stata inoltre introdotta la prassi di riunioni parlamentari generalmente su grandi temi di competenza di più commissioni presiedute congiuntamente dal Parlamento del paese che esercita la Presidenza dell'UE e dal Parlamento europeo.

La cooperazione interparlamentare a livello amministrativo

La cooperazione tra le amministrazioni parlamentari in ambito UE assicura un costante scambio di informazioni tra i Parlamenti su tutti i temi di comune interesse, sia in preparazione di singole iniziative o eventi interparlamentari, sia al fine di realizzare strumenti e servizi di carattere generale a supporto delle esigenze degli organi parlamentari. Tale cooperazione si esplica regolarmente soprattutto attraverso la rete dei funzionari di collegamento, che operano presso le strutture competenti per gli affari europei dei parlamenti nazionali, e dei rappresentanti dei Parlamenti nazionali, attivi presso le sedi delle istituzioni europee; forme di cooperazione coinvolgono anche gran parte dei settori delle amministrazioni parlamentari.

Nell'ambito della cooperazione amministrativa sono stati avviati, inoltre, specifici progetti comuni, tra i quali assume particolare rilievo l'IPEX (Interparliamentary EU information exchange), volto a realizzare lo scambio elettronico di informazioni in materia europea tra tutti i Parlamenti dell'UE.

Il coordinamento e la direzione della cooperazione amministrativa sono assicurati dai Segretari generali, sulla base delle indicazioni della Conferenza dei Presidenti dei Parlamenti dell'UE.

Gruppo di controllo parlamentare congiunto (JPSG) su Europol

In attuazione dell'articolo 88 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, il regolamento (UE) 2016/794 sull'Agenzia dell'Unione europea per la cooperazione nell'attività di contrasto (Europol) prevede l'istituzione di un Gruppo di controllo parlamentare congiunto (JPSG) su Europol. Il JPSG consente ai Parlamenti nazionali e al Parlamento europeo di esercitare il monitoraggio congiunto sui profili di responsabilità e trasparenza di Europol, incluso il controllo sull'impatto delle attività dell'organismo europeo sui diritti e le libertà fondamentali delle persone fisiche.

Il JPSG tiene due riunioni all'anno: nella prima metà dell'anno, nel Parlamento del Paese che esercita la presidenza di turno del Consiglio dell'UE, e, nella seconda metà dell'anno, nel Parlamento europeo.