L'Assemblea parlamentare dell'OSCE e l'ODIHR hanno organizzato una missione di osservazione delle elezioni generali svoltesi in Bosnia e Erzegovina lo scorso 2 ottobre 2022 per la scelta dei membri della Presidenza tripartita della Bosnia Erzegovina e il rinnovo della Camera dei Rappresentanti della Bosnia Erzegovina, della Camera dei Rappresentanti della Federazione di Bosnia Erzegovina, dell'Assemblea nazionale della Repubblica Srpska, del Presidente e dei Vice Presidenti della Repubblica Sprska e delle assemblee cantonali della Federazione di Bosnia Erzegovina.
La Dichiarazione preliminare dell'OSCE/ODIHR riconosce che le elezioni sono state competitive e nel complesso ben organizzate. Tuttavia, il fallimento degli sforzi di riforma, la diffusa sfiducia nelle istituzioni pubbliche e la retorica di divisione etnica hanno continuato a caratterizzare il contesto elettorale. La campagna elettorale è stata complessivamente tranquilla e si è svolta nel rispetto delle libertà fondamentali, anche se gli osservatori hanno notato episodi di pressione sui dipendenti del settore pubblico. Il giorno delle elezioni non è stato caratterizzato da significativi disordini, anche se si sono verificati alcuni episodi di disturbo all'interno e nei pressi dei seggi elettorali. Le procedure di voto, recentemente modificate per renderle più trasparenti, sono state generalmente rispettate. Si è tuttavia rilevato che la segretezza del voto è stata talora compromessa e che si sono verificati casi di persone non autorizzate che hanno tenuto traccia dei votanti e assistito più elettori nell'espressione del voto. Gli osservatori hanno valutato negativamente le operazioni di spoglio in numerosi seggi, soprattutto a causa di irregolarità procedurali non dolose. La mancanza di un dibattito pubblico e l'uso di una retorica divisiva, che si è riflessa anche in una copertura mediatica limitata e distorta, hanno ridotto la possibilità per gli elettori di fare una scelta informata il giorno delle elezioni.
Per la Delegazione italiana all'Assemblea OSCE hanno preso parte alla missione di osservazione i deputati Mauro Del Barba, Niccolò Invidia, Emanuele Scagliusi e i senatori Luigi Augussori, Gianluca Ferrara, Francesco Mollame e Vito Vattuone, tutti dislocati a Sarajevo e dintorni ad eccezione del sen. Augussori dislocato a Banja Luka. La Delegazione italiana all'Assemblea del Consiglio d'Europa era rappresentata dai deputati Marina Berlinghieri e Alberto Ribolla, dislocati rispettivamente a Mostar e Banja Luka. Per l'Assemblea NATO erano presenti il deputato Andrea Orsini e i senatori Riccardo Nencini, Adriano Paroli e Roberta Pinotti, tutti dislocati nella città di Sarajevo e dintorni.