Commissione parlamentare per le questioni regionali - Resoconto di marted́ 16 febbraio 2010


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SEDE CONSULTIVA

Martedì 16 febbraio 2010. - Presidenza del presidente Davide CAPARINI.

La seduta comincia alle 14.10.

Istituzione di un Fondo per il restauro, il recupero e la valorizzazione culturale, religiosa, turistica e sociale del complesso monastico di San Giovanni Battista del Monte Venda.
C. 2298.

(Parere alla VII Commissione della Camera).
(Esame e conclusione - Parere favorevole con osservazione).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Davide CAPARINI, presidente, in sostituzione del relatore, senatore Francesco Bevilacqua, illustra i contenuti del provvedimento in esame, concernente la predisposizione ed il finanziamento di un progetto per la realizzazione di interventi di recupero, restauro e valorizzazione del patrimonio storico, architettonico, artistico, culturale e religioso del complesso monastico di San Giovanni Battista del Monte Venda. Riferisce che il progetto, da attuarsi entro il 2014, è volto al recupero architettonico del complesso monastico; alla costituzione di un museo e di una biblioteca storica; alla costituzione di laboratori dedicati alla formazione nel campo del restauro di mobili, oggetti e arredi sacri e allo studio delle tradizioni monastiche. Osserva che l'articolo 2 prevede, per la realizzazione del


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progetto, la costituzione di un Fondo nello stato di previsione del Ministero per i beni e le attività culturali, da trasferire direttamente alla Fondazione Monte Venda ONLUS, mentre l'articolo 3 stabilisce che la Fondazione presenti annualmente, alla competente Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici, una relazione sui lavori svolti e sull'impiego del finanziamento ottenuto. Evidenzia che la disciplina recata dalla proposta di legge è riconducibile in parte alla «tutela», in parte alla «valorizzazione» dei beni culturali; fa notare che l'articolo 117, secondo comma, lett. s), della Costituzione annovera la «tutela dei beni culturali» tra le materie di competenza esclusiva dello Stato, mentre il terzo comma include la «valorizzazione dei beni culturali e ambientali e promozione e organizzazione di attività culturali» tra le materie di legislazione concorrente. Sottolinea che con riferimento al riparto di competenze, la Corte costituzionale ha affermato che la cultura corrisponde a finalità di interesse generale, il cui perseguimento fa capo alla Repubblica in tutte le sue articolazioni, anche al di là del riparto di competenze per materia fra Stato e regioni.
Formula quindi una proposta di parere favorevole con osservazione (vedi allegato 1).

Il deputato Mario PEPE (PD) dichiara il proprio voto di astensione.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

DL 195/09: Disposizioni urgenti per la cessazione dello stato di emergenza in materia di rifiuti nella regione Campania, per l'avvio della fase post emergenziale nel territorio della regione Abruzzo ed altre disposizioni urgenti relative alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ed alla protezione civile.
C. 3196 Governo, approvato dal Senato.

(Esame e conclusione - Parere favorevole con condizioni e con osservazioni).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Il senatore Gianvittore VACCARI (LNP), relatore, illustra i contenuti del provvedimento in esame, già sottoposto all'attenzione della Commissione ai fini del prescritto parere alla 13a Commissione del Senato nel corso dell'esame al Senato. Nel richiamare quanto già enunciato nella seduta del 19 gennaio 2010, segnala le modifiche di interesse della Commissione. In particolare, osserva che l'articolo 1 disciplina, per l'intera durata dello stato di emergenza, il subentro del Presidente della regione Abruzzo nelle funzioni dell'attuale Commissario delegato, ad eccezione della competenza per il completamento del progetto CASE (Complessi Antisismici Sostenibili Ecocompatibili) e degli immobili provvisori abitativi e scolastici. Rileva che con una modifica introdotta al Senato, il Commissario delegato può nominare quali sub-Commissari i sindaci e i presidenti delle province interessati, per le rispettive competenze. Sottolinea che l'articolo 2, al fine di chiudere l'emergenza rifiuti in Campania, prevede che, per garantire il subentro della regione e delle province senza soluzione di continuità nei rapporti facenti capo alle strutture del Sottosegretario all'emergenza rifiuti, vengano istituite l'Unità stralcio e l'Unità operativa che, fino al 31 gennaio 2011, attenderanno ai compiti connessi al complessivo ciclo di gestione dei rifiuti. L'articolo 4, evidenzia, definisce i compiti dell'Unità operativa, consistenti nello svolgimento delle competenze amministrative riferite agli impianti di selezione e trattamento dei rifiuti e del termovalorizzatore di Acerra, nonché alla prosecuzione degli interventi infrastrutturali, tenuto conto, nelle more del definitivo piano regionale, delle Linee guida emanate dal Sottosegretario il 20 ottobre 2009 e, secondo un emendamento introdotto al Senato, sentite le rappresentanze degli enti locali. Si sofferma sull'articolo 7, che disciplina il trasferimento alla regione della proprietà del termovalorizzatore. Riferisce che l'articolo 11, ai commi 1 e 2, prevede misure volte alla costituzione e avvio delle società provinciali, quali l'attribuzione ai


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Presidenti della provincia dei compiti funzionali alla programmazione dei gestione dei rifiuti, nonché la facoltà per le società provinciali di affidare il servizio di gestione dei rifiuti a soggetti pubblici e privati. Rileva che l'articolo 15, al comma 2, demanda ad un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, d'intesa con la Conferenza unificata, la definizione dei livelli minimi dell'organizzazione delle strutture territoriali di protezione civile. Illustra quindi il contenuto degli articoli 16 e 17; quest'ultima disposizione, in materia di interventi urgenti nelle situazioni a più elevato rischio idrogeologico e ad integrazione di quanto disposto dalla finanziaria 2010 sull'adozione di piani straordinari per contrastare il rischio idrogeologico, introduce la possibilità di nominare commissari straordinari.

Il deputato Mario PEPE (PD) valuta negativamente il contenuto del provvedimento. Contesta le previsioni di cui all'articolo 17, ravvisando l'opportunità che sia riconosciuta in capo ai comuni la competenza relativa all'adozione di piani straordinari per contrastare il rischio idrogeologico. Reputa altresì necessario che le spese sostenute dagli enti locali per interventi di contrasto dei dissesti idrogeologici siano sottratte dal computo degli oneri considerati ai fini del rispetto del patto di stabilità.

Il senatore Walter VITALI (PD) dichiara la propria contrarietà sul testo in esame, che ritiene debba essere ritirato dal Governo o profondamente modificato. Nel richiamare le ragioni di opportunità che indurrebbero il Governo a prendere atto del profondo malessere che pervade i vertici del Dipartimento della Protezione civile, evidenzia che già nel corso dell'esame del provvedimento al Senato erano emerse valutazioni critiche sul continuo ricorso al sistema delle ordinanze che dichiarano lo stato di emergenza in settori sempre più ampi ed estesi, con conseguente abuso delle procedure d'intervento in deroga alla legislazione ordinaria. Esprime quindi forti riserve sulle previsioni dell'articolo 16, del quale auspica la soppressione.

Il senatore Maurizio SAIA (PdL) fa notare che il decreto-legge in titolo contempla diverse disposizioni che assumono un particolare rilievo e che dovrebbero essere prontamente approvate, quali in particolare le previsioni che stabiliscono la conclusione dello stato di emergenza in Campania nella gestione del ciclo dei rifiuti e il trasferimento di competenze dal Commissario delegato per l'emergenza terremoto in Abruzzo al presidente della regione.

Il senatore Gianvittore VACCARI (LNP), relatore, alla luce delle considerazioni emerse nel corso del dibattito, formula una proposta di parere favorevole con condizioni e osservazioni (vedi allegato 2).

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - Legge comunitaria 2009.
C. 2449-B Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla XIV Commissione della Camera).
(Esame e conclusione - Parere favorevole con osservazioni).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Il senatore Maurizio SAIA (PdL), relatore, riferisce sui contenuti del provvedimento in esame, già sottoposto all'attenzione della Commissione ai fini del prescritto parere alla 14a Commissione del Senato ed alla XIV Commissione della Camera nel corso del precedente esame presso i due rami del parlamento. Nel richiamare quanto già enunciato nelle sedute del 23 giugno e del 7 ottobre 2009, si sofferma sulle modifiche di interesse della


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Commissione. Evidenzia che l'articolo 7, nel testo emendato al Senato, modifica la legge 4 febbraio 2005, n. 11, introducendo i due nuovi articoli 4-bis e 4-ter, al fine di rafforzare il ruolo del Parlamento nel processo di elaborazione della posizione italiana da rappresentare in sede di Unione europea e nella predisposizione dei programmi nazionali di riforma per l'attuazione della Strategia di Lisbona per la crescita e l'occupazione. Osserva che l'articolo 8, modificato nel corso dell'esame al Senato, riformula l'articolo 15 della legge 4 febbraio 2005, n. 11, prevedendo l'introduzione, oltre alla consueta relazione annuale sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, di una nuova relazione annuale contenente tutti gli elementi utili al fine di valutare la effettiva partecipazione dell'Italia al processo normativo UE, all'attività delle istituzioni europee per la realizzazione delle principali politiche settoriali ed all'attuazione delle politiche di coesione economica e sociale. Riferisce che l'articolo 17, introdotto nel corso dell'esame al Senato, enuncia i principi e criteri direttivi ai quali il Governo dovrà attenersi nel recepimento di tre direttive in materia di energia indicate nell'allegato B. Richiama quindi i contenuti dell'articolo 29, introdotto nel corso dell'esame al Senato, che contiene una delega al Governo per il riassetto della normativa nazionale in materia di pesca e acquicoltura, e dell'articolo 43, che modifica la legge n. 157 del 1992, recante norme per la tutela della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio.

Il deputato Mario PEPE (PD) ravvisa l'esigenza che, all'articolo 7, sia riconosciuto uno specifico ruolo alle regioni nel processo di elaborazione della posizione italiana da rappresentare in sede di Unione europea; ritiene peraltro opportuno prevedere una più incisiva partecipazione delle autonomie regionali nella fase di elaborazione delle politiche settoriali.

Il senatore Maurizio SAIA (PdL), nel condividere le considerazioni svolte dal deputato Pepe, formula una proposta di parere favorevole con osservazioni (vedi allegato 3).

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 14.50.