Onorevoli Colleghi! - Il castello di Mondaino, in provincia di Rimini, situato sullo spartiacque tra Montefeltro e le terre della Signoria dei Malatesta, è un tipico borgo malatestiano con una storia che affonda le radici nel primo Medioevo.
      Nel 1069 i documenti lo indicano come un castrum, ossia un villaggio fortificato che possiede un preciso ambito territoriale e che è centro di una giurisdizione amministrativa.
      Nel 1233 Mondaino appare per la prima volta come comune, cioè come soggetto giuridico e sociale che gode di una certa autonomia.
      Alla fine del XIV secolo Mondaino comincia ad essere definito «terra», cioè grosso castello e centro di un territorio che comprende castelli più piccoli.
      Mondaino, con le sue fortificazioni castrensi e con la sua rocca, si colloca nello «scacchiere» riminese, dal XIII al XV secolo, quale presidio del confine orientale, al vertice di un cuneo territoriale che penetra nel versante sinistro della valle del Foglia, all'interno del contado di Pesaro e nelle vicinanze di una strada romana valliva che univa Pesaro a Sestino e ad Urbino.
      Per la sua posizione strategica Mondaino si trovò al centro per tre secoli della contesa fra i Malatesta (signori di Rimini) e i Montefeltro (signori di Urbino).
      Il castello di Mondaino si caratterizzava per la rocca o palatium, per la porta marina e per i «tredici torrioni» che lo cingevano a difesa delle mura castellane. Queste fortificazioni dovevano, senza dubbio, donare un aspetto imponente al complesso, tanto da essere definito dallo stesso Santi di importanza pari a quella dei castelli di Gradara, Mondavio e San Leo, oggi maggiormente noti.
      Nella sua storia, per la sua posizione strategica, Mondaino fu al centro di ben sette assedi e di due trattati di pace fra le citate casate dei Malatesta e dei Montefeltro.

 

Pag. 2


      All'interno del castello, oltre alla rocca, si trovano una serie di edifici storici (chiese, palazzi, loggiati e case), fra i quali va segnalato l'ex convento di clausura di San Bernardino e Santa Chiara.
      La struttura della rocca è costituita da un nucleo storico, malatestiano, risalente alla fine del XIII secolo e ampliato nel corso dei secoli. Questo edificio fa parte di un sistema difensivo, in parte recuperato, che comprende camminamenti ipogei (parzialmente riaperti, ma non fruibili), un fossato (parzialmente recuperato), una cinta muraria (da recuperare, in parte) e una torre portaia.
      Tale complesso, originariamente isolato, è stato integrato nell'ottocento al paese attraverso la costruzione di una piazza circolare e di un loggiato semicircolare, che lo caratterizza e lo rende unico per armonia e per originalità.
      La rocca ha subìto nel corso degli ultimi tre secoli numerose ristrutturazioni e ospita attualmente gli uffici comunali e uno dei tre musei (il Museo paleontologico) di cui Mondaino si è dotato. Le superfici coperte sono pari a circa 600 metri quadrati (di cui circa 400 metri quadrati dedicati agli uffici comunali) ed è in ottime condizioni funzionali.
      La struttura dell'ex convento di San Bernardino e Santa Chiara, situata nel comune di Mondaino, è costituita da un blocco storico risalente al XV secolo (antico hospitale) e dagli ampliamenti della seconda metà del XVIII secolo conseguenti alla fondazione del convento di clausura delle monache dell'ordine delle clarisse (rimaste nei locali fino al 1969).
      Le superfici coperte (chiesa, spazi comuni, celle delle monache e locali di servizio) possono essere quantificate in circa 2.000 metri quadrati; gli spazi aperti sono di circa 7.000 metri quadrati e sono interamente cinti da imponenti mura perimetrali, mediamente in buone condizioni.
      L'area, complessivamente di poco inferiore a un ettaro, è una parte importante del centro storico di Mondaino ed è strategica rispetto alle prospettive di sviluppo culturale, turistico ed economico del territorio del comune e di quello circostante. Tale struttura è attualmente in parte di proprietà comunale e in parte di proprietà di un privato cittadino.
      Il comune di Mondaino vuole puntare su uno sviluppo turistico-culturale che intercetti i turisti che viaggiano per storia, cultura, enogastronomia e benessere. Le potenzialità del territorio dell'entroterra riminese sono dimostrate dai trend positivi verificatisi negli ultimi dieci anni in termini di presenze turistiche, apertura di agriturismi, acquisto da parte di cittadini stranieri di edifici storici e di edifici rurali, nonché partecipazione di pubblico agli eventi organizzati dal comune di Mondaino e dalle sue associazioni (Palio de lo Daino, Fossa Tartufo & Cerere).
      Lo sviluppo permanente e significativo del turismo, anche dal punto di vista delle ricadute economiche che può garantire, deve passare in questo momento da una fase «spontaneistica» a una fase «programmata» e sostenuta dall'intervento pubblico.
      In definitiva, il turismo storico-culturale e il turismo della formazione (università, scuole secondarie di secondo grado) sono ora una concreta possibilità da praticare per immaginare un futuro produttivo per territori «marginali» dal punto di vista industriale. Tali progetti passano, però, per il recupero di spazi da dedicare a questo tipo di attività.
      In questa prospettiva e in questo quadro vi è l'interesse preminente del comune di Mondaino di riqualificare il castello nel suo complesso attraverso una serie di interventi:

          1) acquisto della parte privata dell'ex convento delle clarisse e sua ristrutturazione come centro di formazione e di produzione (università) delle arti e dei mestieri; ciò consentirebbe al comune di mettere in campo il progetto «Università delle arti e dei mestieri» mirante alla valorizzazione della tradizione musicale di Mondaino e al recupero delle arti e dei mestieri del XV-XVI secolo che hanno fatto la fortuna del Rinascimento italiano. Il costo previsto per questo intervento è di 4.000.000 di euro, di cui 1.800.000 euro

 

Pag. 3

per l'acquisto e la cifra restante per la ristrutturazione;

          2) spostamento degli uffici comunali dalla rocca in un altro edificio del centro storico al fine di renderla disponibile come spazio museale ed espositivo per mostre temporanee. Il costo previsto per questo intervento è di 700.000 euro;

          3) riapertura e restauro dei camminamenti militari. Il costo previsto per questo intervento è di 800.000 euro;

          4) ripristino del fossato e restauro delle mura e dei torrioni malatestiani. Questa ristrutturazione ridonerebbe a Mondaino l'antico aspetto di castello medievale che domina le vallate del Conca e del Foglia. Il costo previsto per questo intervento è di 4.000.000 di euro.

      La presente proposta di legge ha lo scopo di riacquisire concretamente al patrimonio comunale e di qualificare l'intera struttura del castello, reso impossibile oggi dalla mancanza dei necessari fondi. Mondaino è infatti un comune che può vantare una gloriosa storia che ha inizio in epoca romana e ha il suo acme in epoca malatestiana, ma che attualmente non raggiunge i 1.500 abitanti e ha un bilancio di parte corrente che è poco superiore a 1.100.000 euro.

 

Pag. 4