Allegato B
Seduta n. 72 del 27/10/2008

TESTO AGGIORNATO AL 22 FEBBRAIO 2012


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SVILUPPO ECONOMICO

Interrogazioni a risposta in Commissione:

GATTI e LULLI. - Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
l'azienda Galileo Vacuum Systems, con sede a Prato, nasce negli anni '30 come Divisione Alto Vuoto della società fiorentina Officine Galileo, ora Selex Galileo, per far fronte alla richiesta di quest'ultima di processi di deposizione sotto vuoto per i propri sistemi di ottica di precisione;
a partire dagli anni '70 il grande sviluppo tecnologico della Divisione Alto Vuoto ha portato ad allargare l'attività della Divisione includendo applicazioni industriali, quali gli impianti di metallizzazione continui e discontinui, le taglierine e i sistemi e i componenti a vuoto. Nel 1989 la Divisione Alto Vuoto viene incorporata in una società separata - la Galileo Vacuum Tec, interamente di proprietà Officine Galileo che nel 1994 viene venduta alla società torinese Fata Group Spa, ora Fata in liquidazione (gruppo Sogepa - Finmeccanica) e trasferita a Prato. Nel 2004 la società Fata cedette il 75,1 per cento delle proprie azioni ai due manager dell'azienda tramite un management buy out;
l'azienda è attiva in più di 40 paesi, ha venduto fino ad ora oltre 500 impianti in tutto il mondo ed, attualmente, occupa 53 dipendenti, di cui 3 dirigenti. A tali cifre, vanno sommati almeno altri 200 lavoratori dell'indotto, di cui circa l'80 per cento sul solo territorio regionale toscano;
la Galileo Vacuum Systems è un'azienda con prospettive future di prodotti innovativi in vari campi e con un portafoglio ordini di circa 14 milioni di euro, ma, attualmente, è nell'impossibilità di produrre quanto acquisito per la grave mancanza di liquidità che perdura ormai da troppo tempo;
negli ultimi mesi l'azienda versa in condizioni economico-finanziarie particolarmente critiche per una grave mancanza di liquidità, che non solo la pone nell'immediata impossibilità di proseguire la produzione, ma si ripercuote negativamente anche sui lavoratori, che da settembre non percepiscono lo stipendio;
se non ritengano, per quanto di propria competenza, di dover intervenire per salvaguardare l'attività dell'azienda in oggetto ed i posti di lavoro che, al momento, versano in una reale condizione di rischio -:
quali iniziative intendano adottare, di fronte alla grave crisi economica in atto, che si traduce nell'impossibilità per le aziende di medie dimensioni di accedere al credito bancario, affinché soggetti produttivi, quali la Galileo Vacuum Systems, che vanta un'importante presenza sul mercato nazionale ed internazionale, possa far fronte ad una temporanea mancanza di liquidità finanziaria senza mettere a rischio la produzione ed i posti di lavoro ad essa collegati.
(5-00509)

COMPAGNON. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
il prezzo del petrolio incide non solo sul comune cittadino ma anche su tutto il ciclo produttivo comprensivo delle piccole


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e medie imprese per le quali il costo carburante rischia di essere elemento determinante a causare il blocco delle attività;
dai giornali economici si rileva che il nostro Paese sta vivendo una vera e propria situazione emergenziale dovuta all'esorbitante aumento del prezzo del carburante. Tale rincaro finisce per incidere pesantemente direttamente e indirettamente sul bilancio finale delle famiglie: direttamente sul pieno benzina e indirettamente producendo un evidente rincaro dei prodotti alimentari in genere, nonché un incremento costante delle bollette;
su pressione di alcune associazioni di consumatori è stato sollevato il problema del ritardo con il quale il prezzo del carburante viene adeguato all'andamento del prezzo del petrolio;
rilevato infatti che il prezzo del petrolio è sceso a 67 dollari rispetto ai quasi 150 di questa estate;
il prezzo di benzina e gasolio non sono scesi in maniera simmetrica, producendo l'evidente sospetto che le compagnie stiano recuperando ciò che gli viene tolto dal Fisco;
constatato che il prezzo al dettaglio del carburante è gravato dai costi di estrazione, raffinazione, trasporto ma anche di accise ormai obsolete, superiori ai livelli minimi imposti dall'Unione Europea, molte delle quali introdotte per far fronte ad eventi straordinari ormai lontani -:
quali proposte intenda il Governo effettuare sulla base delle variazioni del prezzo internazionale del petrolio, innanzitutto per abbattere il peso delle accise sui prodotti energetici usati come carburanti ed infine per garantire l'adeguamento dei prezzi dei carburanti all'andamento della quotazione del petrolio;
quale sia stato il ruolo e quali risultati siano stati ottenuti dalla Cabina di Monitoraggio del mercato petrolifero operante presso il Ministero dello sviluppo economico al fine di rendere trasparenti le componenti del prezzo dei prodotti petroliferi.
(5-00512)

Interrogazioni a risposta scritta:

FADDA e FARINA COSCIONI. - Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
in data 22 ottobre 2008 la multinazionale farmaceutica americana Merck Sharp & Dohme ha annunciato, in un programma nazionale di taglio sul personale, la chiusura dello stabilimento di ricerca IRBM P. Angeletti, sito in Pomezia in via Pontina, che occupa oltre 196 lavoratori senza considerare l'indotto;
il sito di ricerca IRBM, fiore all'occhiello del polo di ricerca scientifica della Regione Lazio e del Paese, inaugurato da due premi Nobel italiani, Rita Levi Montalcini e Renato Dulbecco, è un posto unico nel suo genere in questo Paese, un istituto di ricerca che è riuscito ad attrarre le migliori competenze italiane ed estere per contribuire allo sviluppo di farmaci innovativi, tra questi Isentress, un farmaco che sta rivoluzionando la terapia dell'AIDS, e che ha recentemente vinto il prestigioso premio Galien, considerato come il premio Nobel per i farmaci, e Zolinza, un nuovo trattamento per le leucemie;
ben 7 ulteriori candidati, farmaci e vaccini, diretti contro malattie virali, metaboliche e tumorali, derivanti dalla ricerca IRBM sono attualmente in studi clinici sull'uomo e presto potrebbero essere a disposizione di pazienti per i quali attualmente non ci sono opzioni di cura;
per effettuare queste ricerche, l'IRBM dispone di una struttura modernissima, dotata delle più sofisticate attrezzature, oltre che di uno staff di 196 giovani ricercatori, tra loro un'alta percentuale di donne, provenienti dai migliori laboratori di ricerca del mondo, con un indotto di circa 150 tra personale amministrativo e tecnico altamente qualificato;


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oltre ai suoi indubbi successi commerciali nella ricerca applicata (nei prossimi anni i prodotti dell'IRBM contribuiranno con oltre un miliardo di dollari agli introiti della Merck), nei suoi 18 anni di esistenza l'IRBM ha generato innumerevoli brevetti italiani, ha contribuito alla formazione di dozzine di studenti e dottorandi, all'avanzamento della ricerca di base con centinaia di pubblicazioni nelle più prestigiose riviste scientifiche del mondo e all'organizzazione di decine di convegni e congressi internazionali;
nei piani della Merck, tutto questo dovrebbe essere smantellato. Le competenze uniche dovrebbero disperdersi ed un pezzo di economia reale all'avanguardia, un pezzo di Italia che funziona, dovrebbe scomparire -:
se i Ministri interrogati non intendano attivare tutte le procedure necessarie per far fronte alla grave crisi occupazionale che rischia di esplodere nell'hinterland romano e come i Ministri intendono reagire al concreto rischio di perdere un enorme patrimonio intellettuale e scientifico.
(4-01442)

REGUZZONI e MONTAGNOLI . - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
il Gruppo Media Partners & Silva Limited, che detiene diritti televisivi internazionali per la diffusione in tutta Europa delle partite della serie A del campionato di calcio italiano, ha stipulato un contratto con la società Heikon SA di Lugano per la cessione, con diritto di subappalto, di tali diritti ad emittenti svizzere che operino secondo le concessioni accordate a tali emittenti per la copertura del territorio svizzero;
la società Heikon SA di Lugano ha ceduto i diritti della trasmissione in diretta televisiva dei posticipi domenicali del campionato di serie A italiano all'emittente svizzera di pubblico servizio TSI, che li trasmette sulla rete nazionale TS12;
le onde di trasmissione dell'emittente svizzera TS12 investono in parte la zona settentrionale del territorio italiano così come consentito dagli accordi internazionali ITU (International Telecomunication Union, Ginevra 2006 - RRC06) e dall'accordo di limitazione di alcuni emettori TV di TSI firmato dal nostro governo e da quello svizzero in data 3 settembre 2004 «Bilateral agreement on CASP and VALC»;
il responsabile della sezione sportiva della TSI, Andreas Wyden, in alcune interviste ha sottolineato come la trasmissione dei soli posticipi domenicali del campionato italiano potesse essere un buon compromesso per accontentare la comunità italofona svizzera, che ammonta a quasi un milione di persone, senza danneggiare Sky, che trasmette tutte le partite del campionato e molti altri avvenimenti sportivi offrendo la trasmissione di avvenimenti sportivi mirati sul mercato italiano nettamente superiori a quelle di TSI;
il Gruppo Media Partners, in contrasto con il contratto firmato precedentemente, ha deciso di interrompere repentinamente la fornitura del segnale televisivo per le partite di campionato italiano a TSI a partire da domenica 19 ottobre 2008;
tale decisione sembra essere scaturita dalle rimostranze inoltrate da Sky che ritiene leso il proprio diritto di esclusiva reputando la copertura del segnale dell'emittente svizzera eccessivamente estesa nel nostro Paese e sospettando inoltre che siano stati installati ripetitori sul territorio italiano per ampliare l'area di copertura;
secondo le dichiarazioni dei responsabili della TSI, avvalorate da alcuni fax che dichiarano essere in loro possesso, l'emittente Sky, facendo valere il suo fondamentale peso economico all'interno del mondo calcistico italiano e sfruttando la circostanza che la vede unica emittente satellitare sul nostro territorio, ha indotto il Gruppo Media Partners ad interrompere il contratto con la tv svizzera, dopo solo due partite di campionato trasmesse;


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la società Swisscom, che gestisce gli impianti tecnici per la diffusione del segnale televisivo su mandato dell'Ufficio federale delle comunicazioni svizzero, ha rilasciato in data 9 ottobre 2008 una dichiarazione ufficiale secondo cui la potenza di emissione dei trasmettitori dell'emittente TSI è in regola con tutte le convenzioni internazionali;
l'eventuale installazione da parte di ignoti di ripetitori sul territorio italiano per estendere i segnali provenienti dai paesi oltre confine non può essere imputata all'emittente TSI, che trasmette rispettando tutti i parametri e i relativi sistemi di antenna/ricevitori concordati fra le varie nazioni europee;
numerosi cittadini d'oltralpe hanno inoltrato accese lamentele all'emittente TSI, sottolineando l'entusiastico interesse per il campionato italiano dimostrato da tutti gli italiani residenti in Svizzera, dai grigionesi di lingua italiana e dai ticinesi che hanno un forte legame affettivo con l'Italia;
l'emittente televisiva svizzera è seriamente preoccupata che questo episodio possa essere un precedente per circostanze future in cui si potrebbe preferire la tutela degli interessi economici alla difesa dei diritti legittimi di una piccola emittente -:
se il Ministro sia a conoscenza della situazione esposta in premessa e come intenda intervenire in questa situazione sulla base degli accordi internazionali in materia, di cui sono parte sia l'Italia sia la Svizzera per tutelare i diritti e le legittime aspettative dei nostri connazionali all'estero.
(4-01445)