Allegato B
Seduta n. 74 del 29/10/2008


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AFFARI ESTERI

Interrogazioni a risposta scritta:

BORGHESI. - Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:
i cittadini peruviani per poter entrare nel nostro paese devono richiedere un visto d'ingresso (turismo/per lavoro) presso la nostra ambasciata di Lima consegnando i documenti indicati. Per la consegna di tali documenti i cittadini devono fissare un appuntamento;
l'ambasciata italiana a Lima accetta le prenotazioni per tali appuntamenti attraverso internet solo se fatte presso agenzie di viaggio autorizzate dall'ambasciata stessa. La richiesta di appuntamento che non segue tale procedura risulta sostanzialmente impossibile (file lunghissime appuntamenti dati a distanza di 6 mesi);
risulta all'interrogante che tali agenzie richiedano per la singola prenotazione via internet 25 dollari in un paese dove lo stipendio medio è inferiore ai 200 dollari;
stime attendibili e prudenti (forum internet www.tuttostranieri.it/forum) quantificano il giro d'affari delle prenotazioni internet effettuate presso le agenzie autorizzate dall'ambasciata italiana di Lima intorno ai 2,5 milioni di dollari all'anno;
Francesco Rausi, recentemente nominato ambasciatore in Perù, ha dichiarato il 2 settembre al giornale La Repubblica che si sarebbe trattato di uno «spiacevole


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errore», costato tuttavia, come detto, circa 2,5 milioni di dollari all'anno a persone non certo abbienti;
come affermato dall'ambasciatore, inoltre i 25 dollari verrebbero restituiti attraverso «sconti sul biglietto aereo da parte delle agenzie»;
è lecito chiedersi rispetto a quale parametro vengano calcolati detti sconti posto che i listini sono fissati dalle stesse agenzie;
è anche legittimo rilevare che nel caso di rifiuto del visto nessuna restituzione è prevista -:
se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti sopra riportati;
con quale criterio vengono selezionate tali agenzie e come viene rilasciata l'autorizzazione;
se ritenga equa la tariffa pattuita posto che lo stipendio medio a Lima è inferiore ai 200 dollari;
se non ritenga che la restituzione dei 25 dollari sia in realtà fittizia;
come intenda procedere al fine di regolare tale situazione.
(4-01465)

FUCCI. - Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:
la tutela dei diritti umani in Iran appare sempre più in pericolo a causa dell'atteggiamento antidemocratico del governo oggi al potere sotto la guida del presidente Mahmoud Ahmadinejad;
secondo l'autorevole organizzazione «Nessuno tocchi Caino», nel 2007 in Iran ci sono state 228 esecuzioni;
nei casi più gravi la pena capitale viene inflitta, come peraltro confermato in modo sconcertante dal vice-procuratore generale dello Stato, Hossein Zebhi, anche ai minorenni;
secondo Amnesty International, la repressione della minoranza curda in Iran si va intensificando e contro di loro sono usati spesso la tortura e processi ingiusti, come peraltro sembrerebbe confermare, da ultima, l'annunciata esecuzione di sei attivisti civili curdi denunciata dalle organizzazioni non governative;
secondo il Consiglio nazionale per la resistenza iraniana - la cui presidente Maryam Rajavi ha da poco concluso una missione in Italia nella quale ha ottenuto un appoggio trasversale all'intero del Parlamento - nel 2007 ci sono stati 101 episodi di flagellazione, un caso di lapidazione, circa tremila arresti politici e 60 episodi di sabotaggio contro siti web dell'opposizione;
solo nell'ultimo anno il Parlamento europeo ha approvato - il 25 ottobre 2007, il 31 gennaio e il 24 aprile 2008 - tre risoluzioni di condanna nei confronti del regime iraniano -:
quali iniziative intenda intraprendere, nell'ambito dell'Unione europea, per promuovere a livello comunitario una sempre più concreta azione politico-diplomatica nei confronti dell'Iran sul tema dei diritti umani.
(4-01482)