Allegato B
Seduta n. 97 del 3/12/2008


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LAVORO, SALUTE E POLITICHE SOCIALI

Interrogazione a risposta orale:

CASTIELLO. - Al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
in Italia sono circa 3 milioni i portatori di patologie dell'acufene (ronzii agli orecchi) ed oltre 2 mila di questi sono riuniti ed iscritti finanche in diverse associazioni onlus;
tale disturbo, apparentemente banale, tende a creare un vero e proprio stato invalidante coinvolgendo l'assetto psicologico ed emozionale del malato, la sua vita di relazione, le attitudini lavorative, inducendo e potenziando stati ansiosi e depressivi, interferendo in maniera grave nella qualità della vita;
in innumerevoli casi, la persistenza dell'acufene nel tempo e la sua dimensione invalidante ha indotto a stati di estrema depressione fino alle più drammatiche conseguenze;
sino ad oggi, questa patologia non ha ottenuto l'attenzione che forse meritava, tanto che non sono stati condotti studi e ricerche finalizzate a debellarne le cause e le ripercussioni indotte -:
quali iniziative si intendano adottare al fine di riconoscere pienamente tale patologia e affinché si possa finalmente dare avvio, attraverso le diverse organizzazioni sanitarie nazionali, a studi specifici ed a ricerche scientifiche adeguate ad affrontare in maniera risolutiva un problema che coinvolge e colpisce milioni di cittadini italiani.
(3-00266)


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Interrogazioni a risposta in Commissione:

CAPARINI, FEDRIGA, MUNERATO e BONINO. - Al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
lo scorso 18 settembre i lavoratori della sanità privata di tutta Italia hanno tenuto uno sciopero nazionale per protestare contro il mancato rinnovo del contratto nazionale di lavoro, scaduto da 33 mesi;
la sanità privata - che opera in regime di accreditamento con il Servizio Sanitario Nazionale - sempre più ha assunto nel nostro Paese una funzione insostituibile in quanto consente di erogare ai cittadini prestazioni sanitarie programmate in tempi rapidi, contribuendo a snellire le lunghe liste d'attesa delle strutture pubbliche;
per monitorare le problematiche relative ai rapporti con l'ospedalità privata, anche al fine di prevenire gravi situazioni di ritardo nei rinnovi contrattuali, è stato istituito in Conferenza Stato Regioni un tavolo di consultazione permanente;
dopo circa tre anni di complessa e spinosa trattativa, nel corso dei quali i lavoratori interessati giacevano in una situazione di vacanza contrattuale, si è giunti in data 28 febbraio 2007 alla sottoscrizione del rinnovo, da parte delle principali organizzazioni datoriali del settore (AIOP e ARIS), per il biennio economico 2004-2005 del contratto collettivo nazionale di lavoro 2002-2005;
nonostante tale svolta positiva datata oltre un anno fa, permangono ancora situazioni di grave vacanza contrattuale per la categoria, ovvero la mancata sottoscrizione del contratto collettivo nazionale di lavoro 2006-2009 e la mancata sottoscrizione del rinnovo per il biennio economico 2008-2009 del contratto collettivo nazionale di lavoro 2006-2009;
è indubbio che tali ritardi e mancanze ricadono negativamente sui circa 150.000 operatori che a vario titolo esercitano la propria attività lavorativa all'interno di tali strutture e che non vedono rivalutato il proprio salario al reale costo della vita;
è vero, altresì, che il mancato rinnovo del contratto dipende anche dal mancato adeguamento da parte delle Regioni delle tariffe delle prestazioni erogate in regime di convenzione -:
se e quali iniziative il Governo intenda intraprendere affinché possa superarsi l'impasse in cui si trova la sanità privata ed addivenire così ad una soluzione in tempi rapidi e certi.
(5-00723)

GRIMOLDI e GOISIS. - Al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, al Ministro per le politiche per i giovani. - Per sapere - premesso che:
è stato recentemente lanciato sul mercato italiano il nuovo prodotto «spumante per bambini Winx Club Party», introdotto nel segmento delle bevande per feste e sponsorizzato da soggetti di cartoni animati;
la bevanda in oggetto, che, come riportato dall'etichetta, è «adatta a tutte le feste dei ragazzi», rischia di diventare un mezzo di fidelizzazione per bambini, che non si sentiranno più esclusi dai brindisi degli adulti e si abitueranno sin da piccoli a stappare una bottiglia in occasione delle feste;
la bevanda contiene composti chimici, tra cui edulcoranti, conservanti e coloranti, molto pericolosi per la salute, peraltro indicati solo per mezzo di sigle;
in particolare, l'E950 o Acesulfame potassico (edulcorante artificiale) che può causare il cancro negli animali da esperimento ed aumenta il rischio di tumore nell'uomo;
l'E952 o Acido ciclamico (edulcorante artificiale) che è noto per causare emicrani, può essere cancerogeno ed ha causato danni ai testicoli delle cavie da esperimento.


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È vietato negli Stati Uniti e in Gran Bretagna a causa del forte rischio di cancro;
l'E954 o Saccarina (docificante artificiale) che, fin dalla sua introduzione, è stata al centro di preoccupazioni sul suo potenziale cancerogeno;
l'E211 o Benzoato di Sodio (conservante) che causa orticaria e aggrava l'asma ed è collegato a danni nel DNA ed all'iperattività nei bambini. Coca Cola light è da poco stata obbligata a rimuoverlo dagli ingredienti;
l'E122 o Cocciniglia (colorante di sintesi) che può causare reazioni gravi ai soggetti asmatici o allergici all'aspirina. È vietato in Svezia, Stati Uniti, Austria e Norvegia;
l'E131 Blu patent V (colorante) che è vietato in Australia, Stati Uniti e Norvegia;
la Fenilanalina (aminoacido essenziale) che, nel caso di soggetti affetti da una malattia denominata fenilchetonuria, può determinare problemi neurologici -:
quali iniziative intendano adottare i Ministri in relazione alle suddette caratteristiche del prodotto ed in particolare se i Ministri non intendano, qualora siano accertati rischi per la salute dei cittadini, assumere iniziative volte a far ritirare il prodotto dal mercato o, in alternativa, rendere nota agli acquirenti, attraverso opportune misure, l'elevata nocività del prodotto.
(5-00729)

Interrogazioni a risposta scritta:

ROSATO, LENZI, SBROLLINI, STRIZZOLO e BOSSA. - Al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
anche in base a quanto recentemente dichiarato alla stampa dal Presidente di Farmindustria Sergio Dompé, l'industria farmaceutica sta attraversando una crisi che, entro la fine del 2008, produrrà 2.500 esuberi, di cui mille tagli solo negli ultimi 30 giorni, con stime che portano a un saldo di 10mila lavoratori in meno a fine 2010;
già in altre circostanze il settore, centrale per la crescita dell'economia della conoscenza, innovazione e ricerca, è stato colpito da misure penalizzanti che hanno creato non pochi problemi a tutta la filiera produttiva del settore con pesanti tagli di personale, soprattutto tra gli informatori scientifici del farmaco;
sempre secondo la valutazione del Presidente Dompé, come riferita dalla stampa, in Italia diverse Regioni hanno imposto programmi sanitari che di fatto limitano la possibilità per gli informatori scientifici di accedere ai medici, laddove il trend internazionale va nella direzione della riduzione dei costi e dell'incremento della ricerca;
il 18 novembre 2008 è stato istituito presso il Ministero dello sviluppo economico un tavolo permanente - cui partecipa il ministero stesso, Farmindustria e organizzazioni sindacali del settore - inteso a valutare «la situazione del settore dal punto di vista economico e con un'attenzione particolare ai riflessi occupazionali, per porre in atto politiche attive per il comparto»;
nella riunione tenutasi il 20 novembre 2008 presso il Ministero dello sviluppo economico, Farmindustria, Filcem, Femca e Uilcem Nazionali hanno sottoscritto un accordo con il quale si è convenuto di dotare il settore di uno «strumento operativo, a carattere volontario, aggiuntivo rispetto agli strumenti contrattuali e di legge disponibili, utile a realizzare soluzioni di Welfare to work», denominato Welfarma;
nell'accordo si riconosce che «la delicata situazione di riorganizzazione delle aziende e di ristrutturazione del mercato farmaceutico sta producendo un grave impatto occupazionale, in particolare sulla figura professionale dell'informatore scientifico del farmaco»;


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vi sono organizzazioni sindacali che denunciano come il licenziamento o la cessione di intere linee di informatori scientifici siano dovuti all'«uso strumentale delle cessioni d'azienda» da parte di multinazionali farmaceutiche, mentre associazioni di categoria esprimono forti perplessità sull'atteggiamento delle associazioni industriali -:
quali azioni urgenti, in attuazione del protocollo in materia di «Welfare to work» firmato il 20 novembre 2008, intenda promuovere il Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali al fine di affermare e salvaguardare il valore industriale e scientifico del settore e garantire al contempo i livelli occupazionali delle categorie più a rischio, quale quella degli informatori scientifici del farmaco;
se il Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali ritenga che, anche a fronte di un malessere e di una fondata preoccupazione della categoria degli informatori scientifici del farmaco sul futuro del loro posto di lavoro, le azioni da intraprendere debbano essere indirizzate a favorire l'ascolto, il raccordo e la valorizzazione di tutti i componenti della filiera del farmaco.
(4-01796)

NIRENSTEIN. - Al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:
da alcuni anni, la comunità italiana residente in Israele richiede che sia stipulata una convenzione per il riconoscimento reciproco dei contributi previdenziali versati in Italia e Israele, in modo da consentire la totalizzazione dei periodi assicurativi ai fini del conseguimento del diritto alla prestazione;
nel luglio scorso, la richiesta è stata avanzata da una delegazione del Com.It.Es Israele al Ministro degli esteri Frattini, che si è dichiarato disponibile a garantirne un pronto recepimento;
della questione, nel 2007, era stato formalmente investito l'allora Presidente del Consiglio Prodi in visita in Israele, durante un incontro con il Presidente del Com.It.Es Israele, avv. Beniamino Lazar, ma la sollecitazione non ha trovato in seguito riscontro sul piano normativo;
a fronte delle più complesse questioni poste dalle convenzioni stipulate e da stipularsi con Paesi di forte immigrazione in Italia, una convenzione su questa materia tra Italia e Israele presenterebbe, con ogni probabilità, problemi assai meno complessi, e riguarderebbe un numero di beneficiari oltremodo contenuto -:
in che tempi ritenga che sia possibile stipulare la convenzione in materia previdenziale di cui alle premesse, rispondendo così ad una esigenza ripetutamente manifestata dai nostri connazionali residenti in Israele.
(4-01799)

BORDO. - Al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
il 31 dicembre scade il termine fissato dalla Regione Puglia per la presentazione della certificazione di esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria per le prestazioni specialistiche e per la spesa farmaceutica;
il rilascio della certificazione citata è conseguente all'attestazione ed alla eventuale verifica dei requisiti previsti dalla normativa nazionale di riferimento che, nel caso di specie, è la legge n. 537 del 1993 e successive modifiche ed integrazioni;
a beneficiare dell'esenzione può anche essere il cittadino disoccupato, ovvero che ha perso la precedente occupazione, iscritto negli elenchi anagrafici del Centro territoriale per l'impiego competente per territorio ed appartenente ad un nucleo familiare con reddito complessivo, riferito all'anno precedente, inferiore e 8.260 euro,


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incrementato fino a 11.360 euro in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516 euro per ogni figlio a carico;
sulla base di tale previsione normativa, l'esenzione è garantita al cittadino di età superiore ai 14 anni che ha perso il posto di lavoro ed è iscritto al Centro territoriale per l'impiego;
le norme citate assegnano ai comuni l'onere di provvedere autonomamente alla regolamentazione delle esenzioni dal pagamento del ticket a vantaggio dei cittadini indigenti, tra i quali figurano anche gli inoccupati, vale a dire coloro che sono in cerca di prima occupazione e per tale ragione risultano iscritti al Centro territoriale per l'impiego;
le attuali condizioni finanziarie dei comuni rendono particolarmente difficile l'attuazione di misure di sostegno al reddito così ampie da ricomprendere gli inoccupati;
la capacità finanziaria dei comuni è diversa e, pertanto, ciò determina un'inaccettabile forma di discriminazione tra soggetti, che pure si trovano nella medesima condizione giuridica, solo sulla base dei luogo in cui risiedono -:
se e come il Governo intenda intervenire per eliminare la prevista distinzione tra disoccupati e inoccupati ai fini della esenzione dalla partecipazione alle spese per i farmaci e per le prestazioni sanitarie specialistiche.
(4-01801)