Allegato B
Seduta n. 174 dell'11/5/2009

TESTO AGGIORNATO AL 25 GIUGNO 2009


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DIFESA

Interrogazioni a risposta in Commissione:

VILLECCO CALIPARI, VICO, FADDA e SIRAGUSA. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
i sottufficiali ed i volontari di truppa della Marina militare italiana vengono formati ed istruiti all'interno degli Istituti di formazione della Marina a Taranto e a La Maddalena;
per l'insegnamento delle materie non militari, la Marina militare si avvale di docenti civili che prestano la loro attività d'insegnamento per la difesa da oltre trent'anni;
questi docenti sono legati all'Amministrazione difesa attraverso convenzioni annuali rinnovate in maniera continuativa regolarmente di anno in anno ai sensi della legge 15 dicembre 1969, n. 1023 e del decreto ministeriale n. 1971, modificato dal decreto ministeriale 3 gennaio 1995, n. 167;
a partire dall'anno 2006, sono state introdotte delle varianti alle convenzioni che ne hanno ridotto la durata temporale (dal 9 gennaio al 22 dicembre anziché dal 1° gennaio al 31 dicembre) e soprattutto che hanno determinato una drastica riduzione del carico orario, passato dalle 18 ore settimanali previste, alle 12 ore medie settimanali;
la diminuzione delle ore di insegnamento si risolve di fatto in un minore investimento nella formazione del personale che, invece, proprio in ragione dell'adozione del modello professionale deve essere costantemente accresciuta;
per il personale docente, che svolge la propria attività lavorativa esclusivamente al servizio della Marina militare la diminuzione delle ore lavorative ha comportato una drastica riduzione delle retribuzioni, determinando gravissime difficoltà di natura economica;
il rapporto di lavoro in atto da lungo tempo tra questo personale e l'amministrazione della difesa non dovrebbe subire variazioni così pesanti per mere ragioni di bilancio ed anzi dovrebbe essere riconsiderato alla luce dei nuovi orientamenti legislativi assunti dal Governo in tema di rapporti di lavoro nelle pubbliche amministrazioni, che prevedono la stabilizzazione del personale che ha maturato più di tre anni di servizio alla data del 26 settembre 2006;
il ministero della difesa, consapevole della rilevanza che le attività dei docenti civili rivestono per l'Amministrazione militare, ha compiuto negli anni scorsi ogni


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possibile sforzo teso ad ottenere la stabilità e la continuità del rapporto di lavoro nonché l'istituzione di uno specifico ruolo del personale in argomento attraverso l'introduzione di apposita modifica normativa -:
se non ritenga doveroso assumere immediate iniziative per ripristinare l'originario orario dei docenti a 18 ore settimanali di lezione per 52 settimane, salvaguardando così i diritti degli allievi e degli insegnanti le cui retribuzioni verrebbero ricondotte ai livelli previsti per gli insegnanti del comparto scuola, a cui i docenti convenzionati della Marina militare sono equiparati e in particolare se, e con quali modalità, il riconoscimento di «un rapporto stabile e duraturo di impiego», possa trovare finalmente, per questo personale, una concreta realizzazione in tempi brevi.
(5-01397)

VILLECCO CALIPARI, GAROFANI e VICO. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
le Forze armate italiane dispongono, per l'esecuzione di lavori di specifico interesse, dei gruppi del Genio Campale in grado di operare sia sul territorio nazionale che fuori area anche in condizioni di emergenza;
tali reparti per svolgere le loro funzioni assumono operai (cosidetti occasionali) con contratti di diritto privato, comparto edili, per l'esecuzione di lavori in amministrazione diretta;
nell'ambito dei rapporti di lavoro a tempo determinato, il decreto legge n. 112 del 2008 convertito dalla legge n. 133 del 2008, ha esteso al settore pubblico il limite di 36 mesi nell'ultimo quinquennio, introdotto per i privati con l'analoga disposizione di cui alla legge n. 247 del 2007;
contrariamente a quanto stabilito per i privati, per le amministrazioni pubbliche è quindi in atto un dispositivo normativo che impedisce ai gruppi del Genio Campale di poter operare continuando ad avvalersi di mano d'opera sperimentata, qualificata nelle peculiari lavorazioni che le vengono richieste e in possesso dei necessari requisiti di sicurezza;
si trovano quindi in condizioni di criticità funzionale i gruppi del Genio Campale che stanno al momento operando in Abruzzo nelle zone colpite dal terremoto, a Pratica di mare per eseguire lavori necessari per il G8, a Taranto per gli interventi urgenti di ripristino dell'Arsenale della Marina Militare e altri interventi programmati fuori area a sostegno delle missioni internazionali -:
se non ritenga indispensabile e urgente un intervento normativo che garantisca la piena funzionalità ai gruppi del Genio Campale dando loro la possibilità di continuare ad avvalersi di prestazioni occasionali finalizzate alla realizzazione di opere necessarie per la difesa nazionale e la protezione civile, valutando anche la possibilità di consentire la trasformazione di tali rapporti di lavoro in contratti a tempo indeterminato.
(5-01402)