Allegato B
Seduta n. 193 del 25/6/2009

TESTO AGGIORNATO AL 1° LUGLIO 2009


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INFRASTRUTTURE E TRASPORTI

Interrogazioni a risposta scritta:

ALESSANDRI. - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro per i beni e le attività culturali. - Per sapere - premesso che:
l'Emilia Romagna costituisce un territorio strategico (un vero e proprio «cuore trasportistico») per il Paese, sia come sistema-cerniera della mobilità Ovest-Est e Nord-Sud, sia come sistema economico e sociale fra i più densi e dinamici dell'intero Paese e nel quadro europeo;
per tali ragioni l'area regionale sostiene un carico di traffico eccezionale, anche sotto il profilo ambientale, e che le


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infrastrutture, in vari tratti sono in condizione di vera e propria emergenza;
la struttura produttiva della regione si articola in numerosi e significativi distretti produttivi industriali, agricoli e turistici, e contribuisce a formare circa il 10 per cento del prodotto interno nazionale;
l'economia della regione risulta particolarmente proiettata verso l'esportazione nei mercati nazionali, europei e mondiali, e la competitività di questo sistema si basa significativamente sull'efficienza e sui costi delle infrastrutture e dei sistemi di trasporto;
il reticolo delle comunità urbane e metropolitane della regione si presenta particolarmente ricco e qualificato, sia per il rilievo socio-economico, sia per quello storico-culturale e turistico;
la domanda di trasporto e di attrezzature logistiche, all'interno e all'esterno della regione, non risulta ancora adeguatamente soddisfatta, sia sotto il profilo quantitativo, sia qualitativo, come nel caso della strada statale n. 63 a Reggio Emilia, asse strategico per l'intera comunità montana;
sul territorio della regione Emilia Romagna è dunque indispensabile adeguare, in maniera equilibrata e sostenibile, la dotazione infrastrutturale per la mobilità e per la qualificazione territoriale, così come previsto dal Piano regionale integrato dei trasporti (PRIT) 1998-2010 approvato dal Consiglio regionale il 22 dicembre 1999, anche alla luce del fatto che una parte significativa del deficit infrastrutturale, per il suo rilievo sociale ed economico, riveste carattere di vera e propria «emergenza» e assume pertanto la configurazione di «preminente interesse nazionale». Vi è inoltre un ulteriore fabbisogno infrastrutturale in situazioni di «criticità» e di «priorità» rispetto al quale appare opportuna una cooperazione tra lo Stato e la Regione Emilia Romagna;
in considerazione di tali circostanze, con intesa generale quadro del 23 novembre 2003, è stata sottoscritta una collaborazione tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e la Regione Emilia Romagna, che ha previsto tra le infrastrutture interessanti il territorio emiliano romagnolo comprese nel Programma approvato dal CIPE il 21 dicembre 2001, anche il collegamento, in provincia di Reggio Emilia tra la tangenziale Est cittadina (Variante di Canali) recentemente aperta al traffico (costo 12 milioni di Euro) e la tangenziale Sud di Puianello, in costruzione (costo 8/9 milioni di Euro (tratto definito: Variante alla strada statale n. 63, Puianello-Canali);
tale collegamento centrale, prescelto e approvato dalla Provincia di Reggio Emilia nel 1999, tra numerose opzioni, unendo direttamente la pianura alla collina e alla montagna reggiana, riveste carattere di «preminente interesse strategico», sia a livello nazionale che regionale ed è necessario per l'ammodernamento a valle della strada statale 63 del Valico del Cerreto, per l'allontanamento del traffico dai centri abitati soffocati dai gas, per l'abbattimento dei tempi di percorrenza di migliaia di pendolari e per lo sviluppo dell'economia montana, turismo incluso. Costo dell'opera, indicato sull'intesa generale quadro sopraccitata, 17,3 milioni di Euro del 2003, ma non coperto ai sensi della predetta delibera CIPE;
attualmente la provincia di Reggio Emilia sosterrebbe di non potere costruire quest'opera (fondamentale e davvero di «preminente interesse» per la viabilità al collasso della strada statale n. 63 (nel tratto Puianello/Reggio Emilia) poiché essa sarebbe di esclusiva competenza Anas, cui dunque spetterebbe ogni decisione sulle modalità di realizzazione; per questo il progetto, benché a suo tempo richiese notevoli risorse umane e finanziarie è da tempo congelato;
in alternativa o affiancamento a tale intervento, con analogo intento di decongestionare il traffico proveniente dalla montagna e dalla Pedemontana (aumentato rispettivamente del 62 per cento e 112 per cento in 10 anni), la stessa Provincia


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ha posto in essere la progettazione di due tracciati stradali sul lato opposto, (a sinistra) del Crostolo: la Tangenziale Puianello - Forche, lungo il torrente e la bretella nella frazione di Rivalta, tre chilometri più a valle (soluzioni dieci anni prima scartate dagli esperti della Provincia per inefficacia trasportistica ed eccessivo impatto ambientale);
tali opere sarebbero estranee alla Variante della strada statale n. 63 Puianello-Canali (ma di essa palese doppione che, per volontà dichiarata e per caratteristiche progettuali-localizzative, sarebbero destinate a svolgere esclusiva funzione di esclusione di attraversamento delle frazioni di Forche e Rivalta e quindi non di variante alla strada statale n. 63 con i relativi requisiti, come previsto a norma della predetta intesa Stato Regione del 23 novembre 2003, e di cui il territorio ha invece bisogno);
la tangenziale (Puianello Forche), ove realizzata, farebbe confluire un maggior volume di traffico nuovamente sulla vecchia statale, a monte di un tratto congestionato e particolarmente tortuoso, dichiarato delicato e insicuro (per l'incidenza di sinistri) già nel 1995. In effetti, per tale criticità, in quello stesso anno la provincia diede inizio agli studi per l'individuazione del miglior corridoio su cui realizzare (tra Puianello e Reggio) la nuova statale n. 63, terminati a fine 98 appunto con la scelta del tracciato Puianello-Canali, a destra del torrente Crostolo; approvato con delibera provinciale n. 38 del 13 aprile 1999. (Tracciato sulla cui validità tutti concordano ad eccezione del Comune sul cui territorio l'asse stradale dovrebbe transitare, che non ha mai recepito il tracciato sul suo PRG con il tacito consenso della Provincia);
inoltre, la realizzazione della citata struttura viaria sul lato sinistro del torrente Crostolo andrebbe a compromettere l'area di pertinenza fluviale di tale risorsa idrica (principale emergenza ambientale della zona) che per la sua particolare funzione idrogeologica non potrebbe essere distratta dalla sua naturale destinazione e perciò da tutelare da interventi di natura infrastrutturale quali quello di cui trattasi al fine di salvaguardarne al massimo la libertà di divagazione e di ridurre al minimo le interferenze nella dinamica evolutiva del corpo idrico. Tutela ancor più necessaria dopo l'intervento assai invasivo, realizzato nel tratto Puianello Sud, lungo il torrente medesimo, con ampio tratto stradale in area di esondazione in contrasto rispetto alle linee guida indicate dagli esperti della Provincia, ma con permesso di costruire, in deroga, rilasciato dalle autorità territoriali competenti;
si evidenzia in tale contesto che il lembo territoriale in questione è stato indicato a suo tempo dalla Provincia di Reggio Emilia quale risorsa ambientale strategica da riqualificare e inserire all'interno del Parco del Crostolo;
le suddette opere che si vorrebbero ora realizzare in opzione o integrazione al progetto organico e sostenibile allo scopo previsto dall'Intesa Stato Regione del 2003, sono a parere degli interrogante una evidente dissimulazione di un intervento di miglioramento infrastrutturale teso, molto probabilmente ad utilizzare in maniera surrettizia problematiche cogenti della collettività al fine di avvantaggiare interessi di pochi;
una dimostrazione di tale presunta malcelata speculazione si evidenzierebbe chiaramente considerando il fatto che contestualmente alla Tangenziale Puianello Forche, sopra citata, (il cui tracciato, fra l'altro, scorre nei pressi di un sito archeologico di età romana del III secolo D.C.), vi è in programma, come detto, la costruzione, a Rivalta, di una bretella di altrettanto dubbia efficacia nella decongestione dell'ambito viario in questione;
tale bretella, a monte della frazione, devierebbe il traffico della strada statale n. 63, in discesa dalla montagna e dalla collina, a destra della statale, verso Est, per poi, dopo due chilometri, deviare ancora verso nord, fino alla Variante di


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Canali (tangenziali Est), attraverso un percorso ad avviso dell'interrogante tortuoso e irrazionale, incapace di risolvere i problemi di mobilità e di congestionamento da anni presenti nell'area, con prevedibili maggiori criticità rispetto alla Variante originale, Puianello Canali ma soprattutto andando a convogliare il traffico su aree tutelate, tra cui quella antistante la Reggia di Rivaltella, bene di rilevante interesse culturale ed architettonico a sua volta sottoposto a tutela paesaggistica, da valorizzare turisticamente non appena l'attività produttiva ivi insediata, verrà delocalizzata -:
se, in considerazione di quanto previsto nella Intesa Generale 19 dicembre 2003, di cui in premessa, il tracciato stradale tra le località di Puianello (Quattro Castella) e Canali (Reggio Emilia) che compare a destra del torrente Crostolo nel PTCP 2008 della Provincia di Reggio Emilia, sia tutt'ora opera di «preminente interesse strategico» o se ad ogni modo l'Anas ne abbia previsto la realizzazione, anche con il suo concorso e quali eventualmente sarebbero i tempi previsti dall'Anas per la realizzazione del tracciato stradale di miglioramento della strada statale n. 63;
se vi siano impegni di spesa o stanziamenti di somme, in particolare da parte dell'Anas oppure del Ministero competente, per l'esecuzione del tracciato;
se siano a conoscenza delle incidenze e degli impatti che gli interventi citati in premessa rischiano di provocare sugli equilibri naturali del territorio allo scopo interessato, con particolare riferimento all'impatto ambientale sulla sponda sinistra del Corpo idrico del Crostolo in località Puianello e all'impatto paesaggistico prodotto dall'incremento del traffico sull'area tutelata antistante il viale di ingresso della Reggia di Rivaltella e dell'intero comprensorio oggetto degli interventi programmati.
(4-03369)

SBROLLINI e CALEARO CIMAN. - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro per lo sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
da troppi anni il Nord Est, e il Veneto in particolare, mancano di infrastrutture adeguate all'importanza di un territorio fondamentale per l'intero Paese;
dall'Allegato infrastrutture al Dpef per il 2009/2013 e dalla delibera Cipe del 6 marzo 2009 risulta che il progetto preliminare della tratta Brescia-Verona è stato approvato già nel dicembre 2003, mentre quello della tratta Verona-Padova è stato approvato nel marzo 2006 (seppur suddiviso in 2 fasi);
la delibera Cipe n. 96 del 2006 ha stabilito che l'individuazione della copertura finanziaria sarà effettuata in sede di esame del progetto definitivo;
la regione Veneto ha già inserito, nel proprio piano territoriale regionale di coordinamento, il corridoio infrastrutturale indicato nel 2006 del Cipe;
a detta dei responsabili delle Ferrovie dello Stato mancherebbero i fondi necessari anche per la sola progettazione del tratto Veneto dell'alta velocità;
sembra che nella bozza di aggiornamento 2009 del Contratto di programma tra il ministero delle infrastrutture e Rfi Spa (versione ancora non definitiva) sia presente una ridefinizione delle risorse disponibili assegnate alla linea Alta Capacità Verona Padova;
su queste tematiche si sono già mosse pubblicamente le categorie economiche e sociali del territorio, con prese di posizione ufficiali di esponenti di primo piano, mentre c'è un silenzio assordante degli esponenti locali del centrodestra Veneto -:
a quanto ammontino i finanziamenti complessivi destinati alle infrastrutture dedicate al Veneto e al Nord Est;
quante siano le risorse disponibili per l'anno in corso e quante finanziabile per i futuri;


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se esista la volontà politica del Governo di procedere con la realizzazione della tratta dell'alta capacità Verona-Padova;
a che punto sia l'iter di realizzazione dell'opera in oggetto, e quali tempi si possano ipotizzare per la realizzazione.
(4-03371)

REGUZZONI. - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
la regione Lombardia - principale locomotiva economica del paese - soffre da anni di una situazione difficile dal punto di vista delle infrastrutture stradali;
dopo decenni di stallo occorre proseguire con determinazione l'opera di potenziamento delle infrastrutture lombarde, costruendo nuove strade e migliorando quelle esistenti;
i collegamenti da sud lungo la sponda lombarda del lago Maggiore sono molto carenti ed hanno compromesso per anni lo sviluppo turistico - e spesso economico - del territorio lacuale varesino;
il collegamento Vergiate (Varese) - Luino (Varese) - Zenna (Svizzera) è assicurato da tre tratti: la strada statale 396 Vergiate-Besozzo; il tratto Besozzo-Cittiglio della strada provinciale 1 e la strada statale 394 Cittiglio-confine svizzero;
l'eliminazione dei semafori a tre tempi sulla strada statale 396 Vergiate-Besozzo rappresenta un'opera importante per il sistema viabilistico varesino e lombardo in generale, e come tale è stata prevista e programmata dalla provincia di Varese e dall'Anas e assentita da tutti gli enti coinvolti già da molti anni;
la provincia di Varese ha realizzato un importante intervento che ha visto l'eliminazione di incroci semaforici, la realizzazione di un cavalcavia e di altre infrastrutture che hanno reso agevole e sicura la strada provinciale 1 nel tratto Cittiglio-Gemonio-Besozzo;
l'eliminazione degli incroci a raso attraverso la realizzazione di tratti parziali di bypass di alcuni piccoli centri cittadini sulla strada statale 394 Cittiglio-Luino rappresenta un'opera importante per il sistema viabilistico varesino e lombardo in generale, e come tale è stata prevista e programmata dalla Provincia di Varese e dall'Anas e assentita da tutti gli enti coinvolti già da molti anni;
nonostante i precisi impegni di Governo, enti locali e Anas assunti più volte in tal senso, non tutti gli interventi di competenza dell'Anas sono in fase di realizzazione;
la realizzazione completa delle opere suddette rappresenta un importante passo verso un rilancio turistico ed economico della provincia di Varese -:
quali siano gli intendimenti del Ministro interrogato in relazione a quanto esposto in premessa, con particolare riguardo alla eliminazione dei semafori a tre tempi sulla strada statale 396 Vergiate-Besozzo e all'eliminazione degli incroci a raso attraverso la realizzazione di tratti parziali di bypass di alcuni piccoli centri cittadini, sulla strada statale 394 Cittiglio-Luino;
quali siano i tempi di realizzazione;
quale sia lo stato dell'opera in termini di progetto, appalto e finanziamento;
se l'opera risulti completamente finanziata ovvero sia necessario un ulteriore finanziamento a carico del bilancio pubblico, e se sì di che importo.
(4-03379)

GRIMALDI. - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
l'ultimo numero della rivista di bordo della nuova Alitalia, Ulisse 2000, ha cancellato la Sicilia dalle carte geografiche dedicate alle rotte internazionali, arrecando un grave danno all'immagine dell'isola;
la rivista Ulisse 2000 è una rivista storica e raggiunge ogni giorno migliaia di passeggeri, potenziali utenti della Sicilia come meta turistica;


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la società Alitalia ha definito l'errore meramente tecnico, ma in realtà esso si aggiunge al ridimensionamento degli scali principali ed al costante ritardo con il quale partono e atterrano i voli della nostra compagnia di bandiera -:
se non si ritenga opportuno chiedere ad Alitalia di ritirare immediatamente dagli aeromobili e dalle sale d'attesa l'ultimo numero della rivista Ulisse 2000.
(4-03380)