TESTO AGGIORNATO AL 1° MARZO 2011
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con la nota datata 27 luglio 2007 avente ad oggetto «Trattamento economico di missione», il Comando Regione Carabinieri Lazio diramava agli enti dipendenti l'invito ad adottare le opportune azioni di competenza per ricondurre l'attività di concessione e liquidazione del trattamento economico di missione nell'ambito della normativa vigente;
in particolare il Comando Regionale, in sede di verifica contabile amministrativa ha rilevato irregolarità nella concessione e nella successiva liquidazione dei certificati di viaggio rilasciati al personale dipendente, riscontrando un notevole aggravio economico per l'amministrazione militare, conseguente alle richieste di rimborso di indennità non dovute e di fatture irregolari -:
a quanto ammonti la cifra spesa in difformità dalle disposizioni amministrative sul trattamento economico di missione del personale militare;
se il Ministro interrogato abbia disposto azioni volte al recupero delle maggiori somme liquidate e non dovute a titolo di indennità di missione e rimborsi di fatture o ricevute fiscali al personale titolare dei certificati di viaggio;
se abbia provveduto a segnalare i nominativi di coloro che si sono resi responsabili dei fatti accertati dal Comando Regione Carabinieri Lazio alle autorità giudiziarie competenti;
se il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno, nell'ottica di una razionalizzazione e riduzione della spesa pubblica, disporre immediatamente la cessazione della concessione del trattamento economico di missione con il regime forfettario e nel contempo l'aggregazione del personale dell'Arma dei carabinieri, ovvero quello delle altre Forze armate, comandato in servizio isolato, presso le strutture e gli Enti militari di cui dispone il ministero della Difesa sul territorio nazionale.
(4-03584)
il sito internet www.effettotre.com è un portale di informazione gestito dai luogotenenti Rizzo, Bonavita, Di Carlo, in servizio presso la Legione Carabinieri Sicilia, delegati della rappresentanza militare, X mandato, ai tre livelli Cocer-Coir-Cobar;
i tre «compari», così si autodefiniscono i militari che gestiscono il citato sito internet, pubblicano e distribuiscono, tramite lo stesso sito internet, un periodico mensile autonomo d'informazione porta a porta intitolato «Effettotre» dove riportano notizie che, a parer loro sono rilevanti per il personale che assumono di rappresentare;
risulta all'interrogante che sul numero 22 - Anno il mese di luglio 2009 - in un articolo pubblicato a pagina 13, dal titolo «la rivolta del reparto celere della
polizia azzeriamo i sindacati di polizia sono inconcludenti» si faccia un esplicito invito alla disobbedienza;
in particolare l'autore dell'articolo rivolgendosi agli appartenenti della Polizia di Stato afferma: «Ai Colleghi della Celere consiglio di attuare il sistema "Pino" il giorno in cui dovete andare a tutelare l'ordine pubblico al G8, lasciate che ci vadano le "Ronde" di Maroni, Voi con tutti i mezzi a disposizione che avete, fatevi un bel giretto a sirene spiegate e lampeggiatore acceso intorno ai Palazzi del Potere, mettetegli strizza, aggiungendo poi, in termini estremamente grevi, che tale atteggiamento avrebbe comportato l'immediato accoglimento di ogni richiesta della categoria;
è opinione dell'interrogante che quanto affermato nell'articolo citato, pubblicato sul sito internet www.effettotre. com sia una palese istigazione alla disobbedienza e che attraverso tale sito si svolga una attività palesemente sediziosa;
risulta anche che i tre militari promuovano diverse iniziative, anche di tipo economico, invitando il personale dell'Arma dei carabinieri a versare le relative quote di adesione sul conto corrente IBAN IT 41 a 03069 04630 100000000180, a loro stessi intestato -:
se i Ministri interrogati siano a conoscenza dell'opera che i tre militari citati in premessa svolgono da diversi anni;
se risulti che i luogotenenti Rizzo Di Carlo e Bonavita svolgano l'attività connessa alla gestione del sito durante le attività di servizio;
se sia stato avviato un accertamento da parte della polizia postale con referimento ai contenuti di tale sito;
quali azioni intenda intraprendere nei confronti dei tre militari in argomento che, si sono resi autori di una simile attività di incitamento alla disobbedienza e in particolare se ritenga opportuno disporre delle indagini atte verificare se, nella gestione delle numerose attività pubblicizzate sul sito internet curato dai militari in premessa, si celino illeciti amministrativi o disciplinari e, nel caso, quali provvedimenti intenda adottare;
qualora i fatti citati corrispondano al vero e si rilevino profili di rilevanza disciplinare;
se non ritenga opportuno disporre l'immediata sospensione da ogni funzione di delegato della rappresentanza militare dei luogotenenti Rizzo, Bonavita e Di Carlo.
(4-03589)
dopo 12 anni di servizio, l'Arma dei Carabinieri ha deciso di sospendere dal 1o luglio 2009 l'attività della motovedetta che, di stanza a Sultano, sul lago d'Iseo, monitorava tutto il Sebino, grazie al lavoro di controllo effettuato da due militari. La conferma arriva dai carabinieri di Chiari, i quali precisano di aver ricevuto disposizioni in tal senso dal Comando generale di Roma;
grazie alla motovedetta l'attività dei carabinieri era volta al controllo della velocità dei motoscafi, all'identificazione delle imbarcazioni ed alla verifica della regolarità dei libretti di circolazione. Inoltre si occupavano anche del controllo degli scarichi fognari e delle spiagge nonché della tutela dell'ambiente. La decisione, presa per esigenze di bilancio e per razionalizzare i servizi di vigilanza effettuati dai militari dell'Arma, ha suscitato le critiche di amministratori locali, cittadini ed associazioni ambientaliste, secondo cui, senza la motovedetta dell'Arma, verrebbe meno uno degli elementi fondamentali per garantire la tranquillità e sicurezza di chi frequenta il Sebino;
per quanto attiene alla vigilanza sul Sebino si parla di «soppressione» del servizio pluriennale, permanente ed effettivo, in forza alla Compagnia di Chiari, non di sospensione, neppure a tempo. Per
questo molti, autorità comprese, auspicano che si possa presto provvedere ad un'ulteriore valutazione della proroga del servizio, da tradurre nel futuro prossimo, nel ripristino dell'attività del natante dell'Arma. Con altrettanto auspicabile richiamo al servizio di navigazione dei due militari ora destinati alle operazioni di terra e fino a ieri impegnati nei pattugliamenti sul Sebino in tutte le stagioni dell'anno;
Riccardo Venchiarutti, neosindaco del comune che dà il nome al lago, rileva già le prime violazioni dei motoscafi che lambiscono le sponde, passando noncuranti della presenza dei bagnanti. L'associazione Legambiente denuncia che «il Comando dei Carabinieri, con una decisione sorprendente, ha soppresso l'attività della Motovedetta di stanza al circolo velico Ans. (...), dopo il grave incidente che ha interessato il «Cigarette 30» con 3 morti e in piena stagione estiva, si decide di non mantenere gli impegni presi fino alla fine della stagione. Verrà così a mancare anche il controllo ambientale sulle acque, sugli abusi urbanistici e di sicurezza per i numerosi bagnanti e turisti. Dopo l'incidente di Viareggio in cui ancora una volta si parla di mancata prevenzione in Italia, sarebbe gravissimo che si abbandonassero le attività di controllo e prevenzione in un bacino dove circolano quasi 3 mila imbarcazioni e dove gli eventi metereologici possono causare gravi danni e pericoli alle persone e all'ambiente;
il sindaco di Sarnico, Franco Dometti, parla del Sebino come di una «pista di Formula 1» da quando il servizio di motovedetta è stato sospeso. Dall'incontro avvenuto nei giorni scorsi fra i sindaci dei comuni che si affacciano sul lago d'Iseo è emersa la volontà di scrivere una lettera ufficiale da inviare alla regione Lombardia, alla provincia e alla prefettura di Bergamo, nonché ai Ministri interrogati, per denunciare la rischiosa situazione di mancanza di controlli in cui versano tutte le attività che si svolgono nelle acque e sulle sponde del lago d'Iseo. Il presidente del Consorzio, Giuseppe Faccanoni, afferma che «la sospensione del servizio motovedetta e un'iniziativa in palese contrasto sia con la sicurezza dei cittadini e degli ospiti che frequentano il lago, sia con gli impegni assunti dalle autorità competenti», volti a rafforzare il servizio di vigilanza sul lago;
per cercare di risolvere la situazione le autorità locali coinvolte, di concerto con i rappresentanti delle varie associazioni ambientaliste, propongono l'apertura di un tavolo di confronto tra il «Consorzio gestione associata dei Laghi d'Iseo, Endine e Moro», la Regione Lombardia e il Comando dei Carabinieri territorialmente competente, per sottoscrivere un accordo finalizzato a stabilizzare e potenziare il servizio di vigilanza -:
quali misure urgenti i Ministri intendano intraprendere al fine di risolvere il problema della vigilanza delle Forze dell'ordine sul lago d'Iseo.
(4-03590)