XVII LEGISLATURA
COMUNICAZIONI
Missioni valevoli nella seduta del 29 novembre 2013.
Angelino Alfano, Alfreider, Amici, Archi, Baldelli, Baretta, Berretta, Bocci, Boccia, Michele Bordo, Borletti Dell'Acqua, Brambilla, Bray, Brunetta, Caparini, Capezzone, Carrozza, Caruso, Casero, Castiglione, Centemero, Cicchitto, Cimbro, D'Alia, Dambruoso, De Girolamo, Dell'Aringa, Dellai, Di Gioia, Di Lello, Luigi Di Maio, Manlio Di Stefano, Epifani, Gianni Farina, Fassina, Ferranti, Fico, Gregorio Fontana, Fontanelli, Formisano, Franceschini, Galan, Giampaolo Galli, Gebhard, Alberto Giorgetti, Giancarlo Giorgetti, Kyenge, La Russa, Legnini, Letta, Lombardi, Lorenzin, Lupi, Mannino, Giorgia Meloni, Merlo, Migliore, Moretto, Nicoletti, Orlando, Picchi, Pisicchio, Pistelli, Porta, Ravetto, Realacci, Rigoni, Sani, Santelli, Sereni, Speranza, Tabacci, Tacconi, Vito.
Annunzio di proposte di legge.
In data 28 novembre 2013 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:
BRESCIA ed altri: «Modifica all'articolo 48 della legge 20 maggio 1985, n. 222, in materia di destinazione di una quota dell'otto per mille del gettito dell'imposta sul reddito delle persone fisiche a diretta gestione statale a interventi di valorizzazione e ammodernamento del patrimonio immobiliare scolastico» (1860);
REALACCI: «Istituzione del marchio “Italian Quality” per il rilancio del commercio estero e la tutela dei prodotti italiani» (1861);
TULLO e PASTORINO: «Modifica all'articolo 9 del decreto-legge 8 febbraio 2007, n. 8, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 aprile 2007, n. 41, in materia di cessione di titoli per l'accesso agli stadi e di tessere del tifoso» (1862);
AMODDIO: «Modifiche al decreto legislativo 10 marzo 2000, n. 74, concernenti sanzioni per reati in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto» (1863).
Saranno stampate e distribuite.
Annunzio di un disegno di legge.
In data 28 novembre 2013 è stato presentato alla Presidenza il seguente disegno di legge:
dal Ministro per gli affari europei:
«Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea – Legge europea 2013 bis» (1864).
Sarà stampato e distribuito.
Adesione di un deputato a proposte di legge.
Le seguenti proposte di legge sono state successivamente sottoscritte dal deputato Narduolo:
REALACCI ed altri: «Disposizioni per la tutela e la valorizzazione della bellezza nel paesaggio italiano, nell'ambiente e nella qualità architettonica e urbanistica» (64);
RUBINATO ed altri: «Disposizioni per la promozione del commercio equo e solidale e la disciplina del suo esercizio» (241);
BELLANOVA ed altri: «Disciplina delle modalità di sottoscrizione della lettera di dimissioni volontarie e della lettera di risoluzione consensuale del rapporto di lavoro» (272);
GNECCHI ed altri: «Disposizioni per la concessione di contributi previdenziali figurativi e di incrementi del trattamento di pensione per il riconoscimento dei lavori di cura familiare svolti dai genitori» (530);
BOCCI ed altri: «Modifica all'articolo 15 del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, in materia di detrazione d'imposta per spese sostenute per la realizzazione di giardini pensili nelle aree urbane, nonché istituzione del Fondo per la forestazione urbana e per gli orti urbani» (596);
GNECCHI ed altri: «Norme in materia previdenziale in favore dei lavoratori che assistono familiari gravemente disabili» (728);
FAMIGLIETTI ed altri: «Norme per la realizzazione di una rete della mobilità dolce nonché per la tutela e la valorizzazione del patrimonio stradale e ferroviario in abbandono» (1640);
IORI ed altri: «Disposizioni a sostegno e tutela dei familiari delle persone affette da dipendenza da gioco d'azzardo patologico» (1718);
GNECCHI ed altri: «Istituzione di un contributo di solidarietà ed equità previdenziale nonché disposizioni in materia di perequazione automatica dei trattamenti pensionistici e delega al Governo in materia di previdenza per le nuove generazioni» (1785).
Assegnazione di progetti di legge a Commissioni in sede referente.
A norma del comma 1 dell'articolo 72 del Regolamento, i seguenti progetti di legge sono assegnati, in sede referente, alle sottoindicate Commissioni permanenti:
I Commissione (Affari costituzionali):
CENTEMERO ed altri: «Disposizioni transitorie in materia di province e di città metropolitane» (1854) Parere delle Commissioni V, VIII e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.
II Commissione (Giustizia):
BRUNETTA: «Modifica all'articolo 274 del codice di procedura penale, in materia di condizioni per l'adozione delle misure cautelari personali» (1847) Parere delle Commissioni I e V.
XII Commissione (Affari sociali):
GIORGIA MELONI ed altri: «Norme per la prevenzione e il contrasto del gioco d'azzardo patologico, nonché in materia di pubblicità del gioco d'azzardo, di tutela dei minori e di disciplina dell'apertura di sale da gioco» (1812) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento), VII, IX, X (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento), XI, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.
Atti di controllo e di indirizzo.
Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell’Allegato B al resoconto della seduta odierna.
INTERPELLANZE URGENTI
Chiarimenti in merito ad una circolare del Ministero dell'economia e delle finanze in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni – 2-00317
A)
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere – premesso che:
la legge 6 novembre 2012, n. 190, introduce norme in materia di prevenzione e repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione;
tra le tante deleghe ivi contenute ve ne è una all'articolo 1, comma 49, con la quale si incarica il Governo di emanare uno o più decreti legislativi di modifica delle norme in materia di attribuzione di incarichi dirigenziali e di incarichi di responsabilità amministrativa di vertice nelle pubbliche amministrazioni e negli enti di diritto privato;
a tale delega ha fatto seguito il decreto legislativo 8 aprile 2013, n. 39, recante norme in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico. In particolare, questo decreto stabilisce che tra le figure disciplinate e soggette ai vincoli di inconferibilità ed incompatibilità risultano, all'articolo 1, comma 2, lettera j), anche gli «incarichi dirigenziali interni», cioè «gli incarichi di funzione dirigenziale, comunque denominati, che comportano l'esercizio in via esclusiva delle competenze di amministrazione e gestione»;
in un articolo del Il Corriere della Sera dell'11 novembre 2013, di Sergio Rizzo, si fa riferimento ad una circolare, firmata dal capo dell'ufficio legislativo del Ministero dell'economia e delle finanze, interpretativa del citato decreto legislativo, con cui si stabilisce che i direttori delle agenzie fiscali non ricoprono ruoli dirigenziali bensì amministrativi, al pari dei loro vice-direttori, sottraendoli quindi agli obblighi imposti dalla legge;
in altre parole, si è deciso di consentire ai direttori delle agenzie fiscali di assumere incarichi all'interno degli organi di indirizzo e controllo, come ad esempio i comitati di gestione, i quali svolgono una funzione fondamentale per il corretto funzionamento dell'agenzia e contribuiscono a delinearne le linee strategiche e, quindi creando una sorta di conflitto di interessi tra controllati e controllanti;
l'articolo 2095 del codice civile, relativo alle «categorie di prestatori di lavoro», al primo comma stabilisce che «i prestatori di lavoro subordinato si distinguono in dirigenti, quadri, impiegati e operai», definendo in modo chiaro e preciso quali sono le uniche posizioni che i lavoratori subordinati possono ricoprire, senza lasciare spazio a interpretazioni discrezionali;
negli ultimi mesi, a causa delle vicende giudiziarie di Silvio Berlusconi, la legge 6 novembre 2012, n. 190, a cui il decreto legislativo citato è legato, è stata richiamata numerose volte direttamente o indirettamente ed è stata strenuamente difesa dal Partito Democratico di cui il Ministro dell'economia e delle finanze Fabrizio Saccomanni, il suo vice-Ministro Stefano Fassina e il suo sottosegretario Pier Paolo Baretta, fanno parte;
va ricordato, inoltre, che questa estate, durante l’iter legislativo che ha accompagnato l'approvazione del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, meglio conosciuto come «decreto del fare», è stato approvato al Senato un articolo aggiuntivo, il 29-ter, presentato dal relatore di maggioranza, Paolo Guerrieri Paleotti del Partito Democratico, con il quale si è deciso di rinviare, forse non casualmente, l'applicazione delle norme relative proprio agli incarichi dirigenziali, vanificando ad avviso degli interpellanti il grande sforzo legislativo compiuto sino ad allora in tema di anticorruzione;
pare agli interpellanti quantomeno incoerente, quindi, difendere una legge che giustamente costituisce un importante insieme di regole a garanzia del corretto processo democratico, e successivamente introdurre una nuova norma che ne ritarda fortemente l'applicazione, sostanzialmente inibendola, sino ad arrivare a stabilire, tramite uno strumento non soggetto al controllo democratico del Parlamento, che alcuni soggetti non saranno comunque sottoposti alla legge –:
se i fatti esposti in premessa, con particolare riferimento alla notizia degli organi della stampa sull'interpretazione adottata dalla pubblica amministrazione indicata, corrispondano al vero e, qualora tali si rivelassero, se non intenda attivarsi, per quanto di competenza, per il ritiro della sopra citata circolare del 24 ottobre 2013, fornendo al contempo i dati relativi alle situazioni di incompatibilità ed inconferibilità di cui al decreto legislativo 8 aprile 2013, n. 39, che interessano le agenzie fiscali, e all'inquadramento del personale «di vertice amministrativo».
(2-00317) «Nuti, Luigi Di Maio».
Misure a favore della Sardegna, colpita dai recenti eventi alluvionali, con particolare riferimento alla sicurezza del territorio – 2-00315
B)
I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere – premesso che:
nonostante l'allarme lanciato dalla protezione civile nazionale – resta da verificare l'efficacia della diramazione della comunicazione – il passaggio del ciclone «Cleopatra» sulla Sardegna ha generato un'alluvione che ha duramente colpito la popolazione, il territorio e l'economia dell'isola; in poche ore sono caduti 460 millimetri di pioggia (e in alcune aree oltre 600), contro la media annuale italiana di circa 900 millimetri; secondo i meteorologi si è trattato di un fenomeno possibile ma inusuale, generato da una bolla di aria fredda artica, che si è caricata di umidità grazie ad un forte vento di scirocco (che ha raggiunto anche i 100 chilometri orari) e alle acque calde del Mediterraneo; i tecnici hanno confermato che si è trattato di una «piena millenaria» e di un evento, oltre che improvviso, dalla portata straordinaria;
il ciclone ha investito inizialmente tutto l'est dell'isola, in particolare il cono Olbia-Torpè, proseguendo verso la Gallura, l'Ogliastra, l'Oristanese, il Nuorese e il Medio Campidano; nella mattinata del 18 novembre 2013 la zona più colpita è stata il Campidano, nella seconda parte della giornata invece è toccato ad Oristano, Nuoro e alla Gallura; colpito anche il Sulcis;
quanto alle vittime accertate, la zona più colpita è quella attorno a Olbia, dove si contano 13 morti. In particolare, ad Arzachena ha perso la vita un'intera famiglia brasiliana; due morti si registrano in provincia di Nuoro; a Dorgali, un agente della polizia stradale, impegnato assieme ad altri tre colleghi nel trasporto di un ferito, è deceduto quando l'auto su cui viaggiavano è precipitata da un ponte; un morto si registra anche in provincia di Oristano;
tra i principali corsi d'acqua esondati vi sono il Flumendosa, il Cedrino, il Rio Manno e il Rio Mogoro, oltre a numerosi torrenti a Terralba e Uras. A rischio esondazione la diga sul Rio Posada. Sono crollati numerosi ponti stradali e altri sono stati sommersi; sono centinaia le auto trascinate via da fiumi e torrenti straripati per cui è ancora difficile fare una stima di morti e dispersi;
sono decine i comuni gravemente colpiti dall'alluvione, con particolare riferimento alla provincia della Gallura, di Nuoro, dell'Ogliastra, del Medio Campidano e di Cagliari, con ripercussioni in tutto il territorio sardo;
quanto alle strade: è stata chiusa la strada statale 196 (Villasor-Guspini); è impraticabile anche la strada statale 293 di Giba nel tratto compreso fra i chilometri 17 e 29; sempre nel Medio Campidano è critica la situazione tra Nuoro e Orosei; nonché sulla strada statale 129 (Trasversale sarda) dove è crollato un ponte; è chiusa anche la strada statale 389 Nuoro-Lanusei dal chilometro 27 al chilometro 40, in provincia dell'Ogliastra. La strada statale 131 (Carlo Felice) è stata chiusa al traffico in entrambe le direzioni a causa di allagamenti. Altri allagamenti con conseguente blocco della circolazione in entrambi i sensi di marcia si registrano sulla strada statale 198. La strada statale 125 (Orientale sarda) è stata chiusa per allagamenti, ivi compreso il tunnel nell'abitato di Olbia; lo stesso per la strada statale 127 (Settentrionale sarda) dove è anche crollato un ponte; sulla strada statale 387 «del Gerrei» è stato istituito un senso unico alternato a causa di una frana. Diversi ponti sono crollati sulla strada Nuoro-Oliena, mentre sulla Nuoro-Orgosolo è crollato il ponte presso la diga di Cumbidanovu in costruzione, nel territorio di Orgosolo;
disagi si registrano anche sulle reti ferroviarie dell'isola;
imponenti tratti di rete ferroviaria sono stati divelti e cancellati dalla furia dell'acqua. Risultano inagibili gran parte delle ferrovie dell'isola; i treni si sono fermati sulla tratta Decimomannu-Iglesias, tra le stazioni di Decimo e Siliqua, a causa dell'allagamento dei binari. La circolazione ferroviaria è rimasta bloccata fra le stazioni di San Gavino e Marrubiu, sulla linea Cagliari-Oristano. Dalle ore 14,10 del 18 novembre i treni non viaggiano neanche sulla Chilivani-Porto Torres, nel Sassarese, a causa della caduta dei cavi sui binari;
la violenta ondata di maltempo che ha investito la Sardegna ha creato notevoli problemi anche nei collegamenti aerei e marittimi;
la società che gestisce il servizio idrico integrato in Sardegna Abbanoa ha fatto presente che il problema di smaltimento delle acque reflue è strutturale e riguarda seimila chilometri di rete fognaria su un totale di settemila chilometri: nei decenni scorsi, infatti, non sono state costruite le reti delle acque bianche (piovane) separate da quelle nere, cioè dai reflui fognari; ogni anno questa commistione provoca ingenti costi e danni, con una media annuale di 600 impianti di sollevamento del sistema fognario che vanno in sovraccarico;
i vigili del fuoco hanno immediatamente messo in campo 350 uomini che lavorano in doppio turno e sono previste quattro sezioni operative di rinforzo dalla penisola; i vigili del fuoco nel corso della giornata del 18 novembre 2013 e della nottata successiva hanno compiuto oltre 600 interventi, mentre altre centinaia di interventi sono in corso; cinquecento sono gli uomini dell'Enel in campo fra tecnici, operai, incaricati del centro operativo, responsabili, operatori delle segnalazioni guasti e personale delle imprese esterne, che stanno riparando i guasti dovuti al maltempo;
l'Esercito, su richiesta delle prefetture competenti, ha messo in campo uomini e mezzi per concorrere alle operazioni di soccorso in Sardegna. Già dall'alba alcuni nuclei di militari (circa 85) e mezzi speciali per la ricerca di eventuali dispersi sono stati schierati nella zona di Olbia e in mattinata è entrato in azione anche un plotone speciale del genio con macchine movimento terra e mezzi speciali per l'aspirazione delle acque; la brigata Sassari ha pronti all'impiego oltre 400 soldati in caso di ulteriori richieste di cooperazione; un elicottero dell'aeronautica è decollato dallo scalo militare di Decimomannu e, dopo aver imbarcato personale del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico (Cnsas) nella piazzola dell'ospedale di Nuoro per trasferirla sul luogo dell'emergenza, ha iniziato le operazioni di ricerca aerea segnalando gli alluvionati, avvistati dall'alto, alle squadre di soccorso a terra;
l'intensa ondata di maltempo che si è abbattuta sulla Sardegna centrale non ha risparmiato le imprese agricole, sommerse dagli allagamenti e da torrenti trasformati in fiumi. Le situazioni più critiche si hanno nel nuorese, con particolari problemi a Oliena ed Orgosolo e nell'alta Ogliastra, come a Villagrande Strisaili, con allagamenti e strade rurali spazzate via dai torrenti in piena. Sono centinaia gli animali morti;
le organizzazioni agricole hanno rilevato che in Sardegna ben 306 comuni, pari all'81 per cento del totale, hanno porzioni del proprio territorio ad elevato rischio idrogeologico per frane ed alluvioni; più in generale, in Italia sono ben 6.633 i comuni italiani in cui sono presenti aree a rischio idrogeologico, pari all'82 per cento del totale; quanto alla popolazione, sono 6.153.860 gli abitanti esposti alle alluvioni, mentre la popolazione esposta a fenomeni franosi ammonta a 987.650 abitanti (annuario Ispra); negli ultimi 50 anni le alluvioni hanno travolto circa 1.500 centri urbani, provocando 4.200 morti e quasi mezzo milione di sfollati e causando danni per un costo stimato da Cresme e Ance, per il periodo 1944/2012, in oltre 240 miliardi di euro;
il 3 ottobre 2013 la Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera dei deputati all'unanimità ha approvato la risoluzione n. 8-00016, nella quale si chiede lo stanziamento di almeno 500 milioni di euro l'anno per la difesa del suolo, prevedendo altresì che le somme suddette siano escluse dai limiti imposti dal patto di stabilità, sia delle regioni che degli enti locali;
nella giornata del 19 novembre 2013, il Consiglio dei ministri ha deciso lo stanziamento immediato di soli 20 milioni di euro per l'emergenza –:
se i Ministri interpellati non ritengano opportuno dichiarare una giornata di lutto nazionale in segno di rispetto per le vittime della catastrofe naturale che ha colpito la Sardegna nella giornata del 18 novembre 2013;
se, ove si consideri che la tragedia che ha colpito la Sardegna abbia avuto sostanzialmente lo stesso impatto di un terremoto di forte intensità, non ritengano opportuno assumere iniziative per incrementare a 100 milioni di euro la somma da destinare agli interventi di emergenza, prevedendo un provvedimento a regime di almeno un miliardo di euro;
se non ritengano opportuno assumere iniziative per incrementare le risorse contro il dissesto idrogeologico sino a 500 milioni di euro in ragione d'anno per la realizzazione da parte del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con i soggetti istituzionali territorialmente preposti, di un piano organico con obiettivi a breve e medio termine per la difesa del suolo nel nostro Paese, come previsto dalla risoluzione n. 8-00016 illustrata in premessa, prevedendo altresì che le somme sopra citate siano escluse dai limiti imposti dal patto di stabilità, sia delle regioni che degli enti locali;
se non ritengano necessario prevedere con un'apposita iniziativa normativa urgente lo stanziamento di risorse adeguate, dalle prime stime non inferiore al miliardo di euro, per una rapida e urgente azione di risarcimento, risanamento e ricostruzione delle aree devastate dall'evento;
se non ritengano di dover individuare procedure accelerate e urgenti attribuendo in capo ai sindaci poteri emergenziali come il commissariamento o eventualmente il subcommissariamento ed affidando al presidente della regione Sardegna l'incarico di commissario governativo per l'emergenza e la ricostruzione;
se non ritengano di dover adottare urgenti provvedimenti per garantire in Sardegna il pieno utilizzo permanente dei vigili del fuoco discontinui, considerate le carenze gravissime negli organici e l'impossibilità di utilizzare apporti da altre regioni in tempi sufficienti per garantire un adeguato quanto tempestivo intervento, valutando di implementare il servizio di emergenza del soccorso insulare.
(2-00315) «Pili, Pisicchio».