XVII LEGISLATURA


Resoconto stenografico dell'Assemblea

Seduta n. 293 di giovedì 18 settembre 2014

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PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROBERTO GIACHETTI

      La seduta comincia alle 15.

      ANNA MARGHERITA MIOTTO, Segretario, legge il processo verbale della seduta dell'11 settembre 2014.
      (È approvato).

Missioni.

      PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Bonifazi, Capezzone, Catania, Guerra, Manciulli, Portas, Sanga e Speranza sono in missione a decorrere dalla seduta odierna.
      I deputati in missione sono complessivamente novantadue, come risulta dall'elenco depositato presso la Presidenza e che sarà pubblicato nell’allegato A al resoconto della seduta odierna.

      Ulteriori comunicazioni all'Assemblea saranno pubblicate nell’allegato A al resoconto della seduta odierna.

Preavviso di votazioni elettroniche (ore 15,05).

      PRESIDENTE. Poiché nel corso della seduta potranno aver luogo votazioni mediante procedimento elettronico, decorrono da questo momento i termini di preavviso di cinque e venti minuti previsti dall'articolo 49, comma 5, del Regolamento.

Annunzio di petizioni.

      PRESIDENTE. Invito il deputato segretario di Presidenza a dare lettura delle petizioni pervenute alla Presidenza, che saranno trasmesse alle sottoindicate Commissioni.

      ANNA MARGHERITA MIOTTO, Segretario, legge:
          SALVATORE ACANFORA, da Roma, chiede:
              l'introduzione nel codice penale del reato di omicidio stradale (716) – alla II Commissione (Giustizia);
              nuove norme penali a tutela delle Forze dell'ordine (717) – alla II Commissione (Giustizia);
              l'introduzione dell'insegnamento dell'educazione sessuale nelle scuole (718) – alla VII Commissione (Cultura);
              norme per la piena applicazione dell'articolo 67 della Costituzione (719) – alla I Commissione (Affari costituzionali);
              interventi contro la pornografia e l'uso delle sostanze stupefacenti (720) – alle Commissioni riunite II (Giustizia) e XII (Affari sociali);
              l'inasprimento delle pene per gli autori di reati a carattere sessuale (721) – alla II Commissione (Giustizia);
          MORENO SGARALLINO, da Terracina (Latina), chiede:
              l'introduzione dell'insegnamento dell'educazione familiare nelle scuole (722) – alla VII Commissione (Cultura);Pag. 2
              norme per favorire il finanziamento delle imprese da parte dei privati cittadini (723) – alla VI Commissione (Finanze);
              nuove norme in materia di identificazione degli stranieri per contrastare l'immigrazione clandestina (724) – alla I Commissione (Affari costituzionali);
              disposizioni in materia di controlli sulle caratteristiche nutrizionali dei legumi (725) – alla XII Commissione (Affari sociali);
              l'attivazione di strumenti telematici per la presentazione di denunce alle Forze dell'ordine (726) – alla I Commissione (Affari costituzionali);
          FRANCESCO DI PASQUALE, da Cancello e Arnone (Caserta), chiede la sospensione dei pignoramenti disposti da Equitalia nei confronti di anziani, minori, malati e disabili e per le famiglie meno abbienti (727) – alla VI Commissione (Finanze);
          MARINO SAVINA, da Roma, chiede disposizioni in materia di libertà di informazione, tramite la creazione di un apposito canale televisivo, da parte del personale del comparto sicurezza (728) – alla VII Commissione (Cultura);
          FRANCO FASCETTI, da Roma, chiede:
              interventi per aumentare il trattamento economico degli operai (729) – alla XI Commissione (Lavoro);
              norme per promuovere le attività economiche connesse alla raccolta di funghi (730) – alla XIII Commissione (Agricoltura);
          SAMO PAHOR e ANTON FERI, da Trieste, chiedono nuove norme in materia di tutela di tutte le minoranze linguistiche (731) – alla I Commissione (Affari costituzionali);
          ELENA BOCCINO, da Roma, chiede nuove norme in materia di fine vita per la tutela della dignità dei pazienti (732) – alla XII Commissione (Affari sociali);
          TOMMASO BADANO, da Sassello (Savona), chiede che i proprietari di immobili possano pagare le imposte sulla casa attraverso la cessione di quote di proprietà all'Agenzia delle entrate (733) – alla VI Commissione (Finanze);
          VALERIO FEDERICO, da Milano, e altri cittadini chiedono nuove norme in materia di fiscalità energetica e ambientale, con destinazione delle relative risorse alla riduzione delle imposte su lavoratori e imprese (734) – alla VI Commissione (Finanze);
          LUIGI RE, da Roma, chiede che le funzioni del Presidente della Repubblica in caso di impedimento siano esercitate dal Presidente della Camera dei deputati (735) – alla I Commissione (Affari costituzionali);
          PASQUALE DE MAIO, da Genova, chiede interventi a favore degli invalidi (736) – alla XII Commissione (Affari sociali);
          GIUSEPPE MAMMOLA, da Torre Annunziata, (Napoli) chiede che i redditi da lavoro dipendente o autonomo confluiscano in conti correnti presso l'Agenzia delle entrate, per contrastare l'evasione fiscale e contributiva (737) – alla VI Commissione (Finanze);
          ANTONIO MINARDI, da Piane Crati (Cosenza), chiede che sia obbligatoria la figura di un amministratore esterno anche per i condomìni di minori dimensioni (738) – alla II Commissione (Giustizia);
          LUCIANO GRECO, da Fuscaldo, (Cosenza) chiede un provvedimento di amnistia e di indulto per i reati con pene fino a sei anni e altri interventi per il superamento dell'emergenza carceraria (739) – alla II Commissione (Giustizia);
          GIUSEPPE PORCELLI, da Tivoli (Roma) chiede interventi per garantire la piena occupazione e la fissazione di minimi e massimi stipendiali (740) – alla XI Commissione (Lavoro); Pag. 3
          MATTEO LA CARA, da Vercelli, chiede:
              l'istituzione di una corsa ciclistica Roma-Berlino, per cementare l'amicizia tra i popoli italiano e tedesco (741) – alla VII Commissione (Cultura);
              iniziative per rafforzare il ruolo dell'Unione europea nel Mediterraneo (742) – alla III Commissione (Affari esteri).

Sull'ordine dei lavori (ore 15,07).

      PRESIDENTE. Secondo quanto convenuto nell'odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo, passiamo al punto 7 dell'ordine del giorno, che reca il seguito della discussione dei disegni di legge di ratifica nn.: 2273, 2274, 2125, 2271.
      Si passerà successivamente al punto 9 dell'ordine del giorno, che reca il seguito della discussione dei progetti di legge di ratifica nn.: 2080-A ed abbinata, 1923, 2086 e 2419.

Seguito della discussione del disegno di legge: S. 1216 – Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo di Jersey sullo scambio di informazioni in materia fiscale fatto a Londra il 13 marzo 2012 (Approvato dal Senato) (A.C. 2273) (ore 15,09).

      PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del disegno di legge, già approvato dal Senato: Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo di Jersey sullo scambio di informazioni in materia fiscale, fatto a Londra il 13 marzo 2012.
      Ricordo che nella seduta del 15 settembre 2014 si è conclusa la discussione sulle linee generali ed il relatore ed il rappresentante del Governo hanno rinunciato ad intervenire in sede di replica.

(Esame degli articoli – A.C. 2273)

      PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli articoli del disegno di legge di ratifica.
      Poiché non sono stati presentati emendamenti, li porrò direttamente in votazione.
      Però, non essendo ancora decorso il termine di preavviso per lo svolgimento delle votazioni con il procedimento elettronico, sospendo la seduta, che riprenderà alle ore 15,25.

      La seduta, sospesa alle 15,10, è ripresa alle 15,25.

      PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 1 (Vedi l'allegato A – A.C. 2273), al quale non sono state presentate proposte emendative.
      Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Amendola. Ne ha facoltà.

      VINCENZO AMENDOLA. Signor Presidente, anche per facilitare i lavori, è evidente che le due prime ratifiche (Italia-Governo di Jersey e Italia-Governo delle Isole Cook) riguardano una fattispecie concreta dell'OCSE, cioè il Tax information exchange agreement, che è una fattispecie per cui la Repubblica italiana e queste entità territoriali determinano uno scambio di informazioni in materia fiscale. Si tratta di accordi, costruiti in sede OCSE, che riguardano proprio quei Paesi che non hanno un interscambio commerciale rilevante e, quindi, che non ratificano una convenzione contro le doppie imposizioni come invece noi abbiamo fatto varie volte.
      Ci muoviamo nell'articolo 117 della Costituzione che impone al Parlamento di prendere atto e di ratificare questi documenti e, ringraziando tutti i componenti della Commissione esteri che li hanno ratificati, sottolineo, come abbiamo fatto anche in altre occasioni, che si tratta di accordi siglati anche anni fa. Quindi l'Italia ha il problema di ratificarli urgentemente per dar corso a quelli che sono gli obblighi internazionali.Pag. 4
      In questo caso l'obbligo che noi andiamo a sancire permette anche trasparenza, permette anche chiarezza e pure l'apertura dei segreti bancari che in questi casi, come l'Unione europea impone con le white list, danno una mano al nostro Paese per una lotta concreta all'evasione.
      Tengo anche a sottolineare non solo il contesto dell'articolo 117 della Costituzione, secondo comma, lettera a), ma anche il fatto che questi Accordi, quello citato e quello successivo, non hanno oneri per lo Stato, per l'attuazione degli accordi medesimi, sussistendo al contrario la possibilità di un contrasto all'evasione che, invece, determinerà degli introiti per il nostro Paese.
      Quindi dichiaro, a nome del gruppo del PD, proprio per ratificare speditamente questi atti, che noi sui simili Accordi, Italia-Governo di Jersey e Italia-Governo delle Isole Cook, esprimiamo un giudizio positivo per il lavoro fatto dal relatore. Anche in Commissione esteri non abbiamo riscontrato grandi approfondimenti nel senso di grandi contrasti perché questi atti sono rilevanti anche per la trasparenza. Cito anche alcuni tra questi tredici articoli, soprattutto l'articolo 5 che è quello del superamento del segreto bancario. Insomma, con queste ratifiche noi procediamo sulla trasparenza e sugli accordi internazionali che vanno a merito del nostro Paese (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).

      PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
      Avverto che è stata chiesta la votazione nominale mediante procedimento elettronico.
      Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 1.
      Dichiaro aperta la votazione. Colleghi, in questa votazione attendiamo un po’ e poi andremo più spediti.
      (Segue la votazione).

      Giuliani, Marroni.... dobbiamo accelerare, abbiamo la votazione aperta da alcuni minuti... abbiamo votato tutti ? Zardini... Fioroni... Martino... Binetti... Valente...
      Dichiaro chiusa la votazione.
      Comunico il risultato della votazione:

            Presenti e votanti     393            
            Maggioranza     197            
                Hanno votato   393.

      La Camera approva (Vedi votazioni).

      (Il deputato Censore ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole).

      Passiamo all'esame dell'articolo 2 (Vedi l'allegato A – A.C. 2273), al quale non sono state presentate proposte emendative.
      Passiamo dunque ai voti.
      Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 2.

      Dichiaro aperta la votazione.
      (Segue la votazione).
      Dichiaro chiusa la votazione.
      Comunico il risultato della votazione:

            Presenti e votanti     392            
            Maggioranza     197            
                Hanno votato   392.

      La Camera approva (Vedi votazioni).

      Passiamo all'esame dell'articolo 3 (Vedi l'allegato A – A.C. 2273), al quale non sono state presentate proposte emendative.
      Passiamo dunque ai voti.
      Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 3.
      Dichiaro aperta la votazione. Lo decide il Presidente quando si apre la votazione (Commenti) ed è ovvio che il Presidente non dimentica di aprire la votazione: sceglie quando aprire la votazione.
      (Segue la votazione).

      Dichiaro chiusa la votazione.
      Comunico il risultato della votazione:

            Presenti e votanti     386            
            Maggioranza     194            
                Hanno votato   386.

      La Camera approva (Vedi votazioni).

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(Dichiarazioni di voto finale – A.C. 2273)

      PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni di voto finale.
      Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Gigli. Ne ha facoltà.

      GIAN LUIGI GIGLI. Signor Presidente, chiedo che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo integrale della mia dichiarazione di voto (La Presidenza lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti).

      PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Marcolin.  Ne ha facoltà.

      MARCO MARCOLIN. Signor Presidente, chiedo che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo integrale della mia dichiarazione di voto (La Presidenza lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti).

      PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Scagliusi. Ne ha facoltà.

      EMANUELE SCAGLIUSI. Signor Presidente, ci tengo a dire a nome del MoVimento 5 Stelle che, con la ratifica di questo Trattato, visto che siamo all'ultimo passo, si dovrebbe scongiurare il rischio che si verifichino nuovamente situazioni come quella che ha visto la famiglia Riva nascondere un rilevante tesoro nel paradiso fiscale del Jersey.
      Infatti, quest'isola, che è la più grande della Manica, è soprattutto un paradiso fiscale. Il Jersey, infatti, non rientra nell'Unione europea, ma nell'Area di libero scambio europea ed ha stipulato alcuni accordi internazionali. I contribuenti e le persone fisiche sono tassati secondo un'aliquota proporzionale del 27 per cento da applicare sui redditi al netto degli sconti fiscali e, se più favorevole, del 20 per cento sul loro reddito lordo.
      Sull'isola ci sono oltre duecento filiali degli intermediari finanziari più importanti del mondo ed è proprio lì che i Riva detenevano un miliardo e 900 milioni di euro transitati prima dal Lussemburgo e, quindi, schermati in quattro società delle Isole Cayman, infine protetti in otto trust dai nomi esotici, gestiti da UBS nel Jersey. Quindi, ribadisco il voto favorevole del mio gruppo, il MoVimento 5 Stelle (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

      PRESIDENTE. Sono così esaurite le dichiarazioni di voto finale.

(Votazione finale ed approvazione – A.C. 2273)

      PRESIDENTE. Passiamo alla votazione finale.
      Indìco la votazione nominale finale, mediante procedimento elettronico, sul disegno di legge di ratifica n.  2273, già approvato dal Senato, di cui si è testé concluso l'esame.
      Dichiaro aperta la votazione.
      (Segue la votazione).

      Abbiamo votato tutti ? Pilozzi.
      Dichiaro chiusa la votazione.
      Comunico il risultato della votazione:
      S. 1216 – «Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo di Jersey sullo scambio di informazioni in materia fiscale, fatto a Londra il 13 marzo 2012» (Approvato dal Senato) (A.C. 2273):

            Presenti e votanti     397            
            Maggioranza     199            
                Hanno votato     397).

      La Camera approva (Vedi votazioni).

      (La deputata Nicchi ha segnalato di non essere riuscita ad esprimere voto favorevole).

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Seguito della discussione del disegno di legge: S. 1217 – Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo delle Isole Cook sullo scambio di informazioni in materia fiscale, fatto a Wellington il 17 maggio 2011 (A.C. 2274) (ore 15,37).

      PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del disegno di legge n.  2274, già approvato dal Senato: Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo delle Isole Cook sullo scambio di informazioni in materia fiscale, fatto a Wellington il 17 maggio 2011.

(Esame degli articoli – A.C. 2274)

      PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli articoli del disegno di legge di ratifica.
      Passiamo all'esame dell'articolo 1 (Vedi l'allegato A – A.C. 2274), al quale non sono state presentate proposte emendative.
      Passiamo dunque ai voti.
      Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 1.
      Dichiaro aperta la votazione.
      (Segue la votazione).

      Gutgeld, Sgambato, Fanucci, Gallinella, Piccoli Nardelli.
      Dichiaro chiusa la votazione.
      Comunico il risultato della votazione:

            Presenti e votanti     396            
            Maggioranza     199            
                Hanno votato   396.

      La Camera approva (Vedi votazioni).

      Passiamo all'esame dell'articolo 2 (Vedi l'allegato A – A.C. 2274), al quale non sono state presentate proposte emendative.
      Passiamo dunque ai voti.
      Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 2.
      Dichiaro aperta la votazione.
      (Segue la votazione).

      Dall'Osso, Luigi Gallo, Rizzetto.
      Dichiaro chiusa la votazione.
      Comunico il risultato della votazione:

            Presenti e votanti     400            
            Maggioranza     201            
                Hanno votato     399                
                Hanno votato no     1.

      La Camera approva (Vedi votazioni).

      Passiamo all'esame dell'articolo 3 (Vedi l'allegato A – A.C. 2274), al quale non sono state presentate proposte emendative.
      Passiamo dunque ai voti.
      Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 3.
      Dichiaro aperta la votazione.
      (Segue la votazione).

      Massa, Dell'Aringa, Tartaglione, Zardini, Grassi, Paola Bragantini, Lattuca, D'Arienzo. Zardini ancora non riesce a votare: terzo settore in alto.
      Dichiaro chiusa la votazione.
      Comunico il risultato della votazione:

            Presenti e votanti     395            
            Maggioranza     198            
                Hanno votato   395.

      La Camera approva (Vedi votazioni).

(Dichiarazioni di voto finale – A.C. 2274)

      PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni di voto finale.
      Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Gigli. Ne ha facoltà.

      GIAN LUIGI GIGLI. Signor Presidente, chiedo che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo della mia dichiarazione Pag. 7di voto. (La Presidenza lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti).

      PRESIDENTE. Siccome vedo dei colleghi che sono iscritti per dichiarazione di voto su più ratifiche, magari possono comunicare alla Presidenza se rinunciano ad intervenire.
      Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Marcolin.  Ne ha facoltà.

      MARCO MARCOLIN. Signor Presidente, chiedo che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo della mia dichiarazione di voto. (La Presidenza lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti).

      PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Alli. Prendo atto che rinuncia.
      Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Amendola. Prendo atto che rinuncia.
      Sono così esaurite le dichiarazioni di voto finale.

(Votazione finale ed approvazione – A.C. 2274)

      PRESIDENTE. Passiamo alla votazione finale.
      Indìco la votazione nominale finale, mediante procedimento elettronico, sul disegno di legge di ratifica n.  2274, di cui si è testé concluso l'esame.
      Dichiaro aperta la votazione.
      (Segue la votazione).

      Grassi, Bargero, Causi, Tidei...
      Dichiaro chiusa la votazione.
      Comunico il risultato della votazione:
      S. 1217 – «Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo delle Isole Cook la sullo scambio di informazioni in materia fiscale, fatto a Wellington il 17 maggio 2011» (Approvato dal Senato) (2274):
            Presenti e votanti     400            
            Maggioranza     201            
                Hanno votato     400                

      La Camera approva (Vedi votazioni).

Seguito della discussione del disegno di legge: Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di cooperazione nel campo della cultura e dell'istruzione e dello sport fra il Governo della Repubblica italiana ed il Consiglio dei ministri della Bosnia Erzegovina, fatto a Mostar il 19 luglio 2004 (A.C. 2125) (ore 15,44).

      PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del disegno di legge n.  2125: Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di cooperazione nel campo della cultura e dell'istruzione e dello sport fra il Governo della Repubblica italiana ed il Consiglio dei ministri della Bosnia Erzegovina, fatto a Mostar il 19 luglio 2004.
      Ricordo che nella seduta del 15 settembre 2014 si è conclusa la discussione sulle linee generali e il relatore e il rappresentante del Governo hanno rinunciato ad intervenire in sede di replica.

(Esame degli articoli – A.C. 2125)

      PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli articoli del disegno di legge di ratifica.
      Passiamo all'esame dell'articolo 1 (Vedi l'allegato A – A.C. 2125), al quale non sono state presentate proposte emendative.
      Passiamo quindi ai voti.
      Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 1.
      Dichiaro aperta la votazione.
      (Segue la votazione).

      Minnucci, Rizzetto, Boccuzzi, Paolo Bernini, Zampa...
      Dichiaro chiusa la votazione.Pag. 8
      Comunico il risultato della votazione:

            Presenti e votanti     401            
            Maggioranza     201            
                Hanno votato   401.

      La Camera approva (Vedi votazioni).

      Passiamo all'esame dell'articolo 2 (Vedi l'allegato A – A.C. 2125), al quale non sono state presentate proposte emendative.
      Passiamo dunque ai voti.
      Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 2.
      Dichiaro aperta la votazione.
      (Segue la votazione).

      Tartaglione, Nizzi, Occhiuto.
      Dichiaro chiusa la votazione.
      Comunico il risultato della votazione:

            Presenti e votanti     397            
            Maggioranza     199            
                Hanno votato     397.

      La Camera approva (Vedi votazioni).

      Passiamo all'esame dell'articolo 3 (Vedi l'allegato A – A.C. 2125), al quale non sono state presentate proposte emendative.
      Passiamo dunque ai voti.
      Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 3.
      Dichiaro aperta la votazione.
      (Segue la votazione).

      Palma, Crippa, Luigi Gallo, Nesci.
      Dichiaro chiusa la votazione.
      Comunico il risultato della votazione:

            Presenti e votanti     401            
            Maggioranza     201            
                Hanno votato     401.

      La Camera approva (Vedi votazioni).

      Passiamo all'esame dell'articolo 4 (Vedi l'allegato A – A.C. 2125), al quale non sono state presentate proposte emendative.
      Passiamo dunque ai voti.
      Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 4.
      Dichiaro aperta la votazione.
      (Segue la votazione).

      Carbone, Molteni, Baroni.
      Dichiaro chiusa la votazione.
      Comunico il risultato della votazione:

            Presenti e votanti     405            
            Maggioranza     203            
                Hanno votato     405.

      La Camera approva (Vedi votazioni).

(Dichiarazioni di voto finale – A.C. 2125)

      PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni di voto finale.
      La Presidenza autorizza sulla base dei criteri costantemente seguiti la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo integrale della rispettiva dichiarazione di voto dei deputati Locatelli, Gigli e Marcolin che ne hanno fatto richiesta.
      Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Galgano. Ne ha facoltà.

      ADRIANA GALGANO. Signor Presidente, consegno questa mia dichiarazione di voto e anche le successive e chiedo che siano pubblicate in calce al resoconto della seduta.

      PRESIDENTE. Sta bene. La Presidenza lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti. La ringrazio e la ringraziano i colleghi.

(Votazione finale ed approvazione – A.C. 2125)

      PRESIDENTE. Passiamo alla votazione finale.
      Indìco la votazione nominale finale, mediante procedimento elettronico, sul disegno Pag. 9di legge di ratifica n.  2125, di cui si è testé concluso l'esame.
      Dichiaro aperta la votazione.
      (Segue la votazione).

      Dall'Osso, Tancredi, Carra.
      Dichiaro chiusa la votazione.
      Comunico il risultato della votazione:
      «Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di cooperazione nel campo della cultura e dell'istruzione e dello sport fra il Governo della Repubblica italiana ed il Consiglio dei Ministri della Bosnia Erzegovina, fatto a Mostar il 19 luglio 2004» (2125):

            Presenti     402            
            Votanti     400            
            Astenuti         2            
            Maggioranza     201            
                Hanno votato     398                
                Hanno votato no   2.

      La Camera approva (Vedi votazioni).

Seguito della discussione del disegno di legge: S. 1166 – Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Congresso di Stato della Repubblica di San Marino sulla cooperazione per la prevenzione e la repressione della criminalità, fatto a Roma il 29 febbraio 2012 (Approvato dal Senato) (A.C. 2271) (ore 17,50).

      PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del disegno di legge, già approvato dal Senato: Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Congresso di Stato della Repubblica di San Marino sulla cooperazione per la prevenzione e la repressione della criminalità, fatto a Roma il 29 febbraio 2012.
      Ricordo che, nella seduta del 15 settembre 2014, si è conclusa la discussione sulle linee generali ed il relatore ed il rappresentante del Governo hanno rinunciato ad intervenire in sede di replica.

(Esame degli articoli – A.C. 2271)

      PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli articoli del disegno di legge di ratifica.
      Passiamo all'esame dell'articolo 1 (Vedi l'allegato A – A.C. 2271), al quale non sono state presentate proposte emendative.
      Passiamo dunque ai voti.
      Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 1.
      Dichiaro aperta la votazione.
      (Segue la votazione).

      Capua, Dell'Aringa, Bini...
      Dichiaro chiusa la votazione.
      Comunico il risultato della votazione:

            (Presenti e votanti     405            
            Maggioranza     203            
                Hanno votato     405).

      La Camera approva (Vedi votazioni).

      Passiamo all'esame dell'articolo 2 (Vedi l'allegato A – A.C. 2271), al quale non sono state presentate proposte emendative.
      Passiamo dunque ai voti.
      Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 2.
      Dichiaro aperta la votazione.
      (Segue la votazione).

      Bianconi, Dall'Osso, Milanato, Rizzetto...
      Dichiaro chiusa la votazione.
      Comunico il risultato della votazione:

            (Presenti e votanti 400            
            Maggioranza     201            
                Hanno votato     400).

      La Camera approva (Vedi votazioni).

      Passiamo all'esame dell'articolo 3 (Vedi l'allegato A – A.C. 2271), al quale non sono state presentate proposte emendative.
      Passiamo dunque ai voti. Pag. 10
      Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 3.
      Dichiaro aperta la votazione.
      (Segue la votazione).

      Rizzetto, De Micheli, Carfagna...
      Dichiaro chiusa la votazione.
      Comunico il risultato della votazione:

            (Presenti e votanti     403            
            Maggioranza     202            
                Hanno votato     403).

      La Camera approva (Vedi votazioni).

      Passiamo all'esame dell'articolo 4 (Vedi l'allegato A – A.C. 2271), al quale non sono state presentate proposte emendative.
      Passiamo dunque ai voti.
      Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 4.
      Dichiaro aperta la votazione.
      (Segue la votazione).

      Tancredi, Brescia...
      Dichiaro chiusa la votazione.
      Comunico il risultato della votazione:

            (Presenti e votanti     398            
            Maggioranza     200            
                Hanno votato     398).

      La Camera approva (Vedi votazioni).

(Dichiarazioni di voto finale – A.C. 2271)

      PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni di voto finale.
      Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Gigli. Ne ha facoltà.

      GIAN LUIGI GIGLI. Signor Presidente, chiedo che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo integrale della mia dichiarazione di voto (La Presidenza lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti).

      PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Marcolin.  Ne ha facoltà.

      MARCO MARCOLIN. Signor Presidente, chiedo che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo integrale della mia dichiarazione di voto (La Presidenza lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti).

      PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Galgano. Ne ha facoltà.

      ADRIANA GALGANO. Signor Presidente, chiedo che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo integrale della mia dichiarazione di voto (La Presidenza lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti).

      PRESIDENTE. Sono così esaurite le dichiarazioni di voto finale.

(Votazione finale ed approvazione – A.C. 2271)

      PRESIDENTE. Passiamo alla votazione finale.
      Indìco la votazione nominale finale, mediante procedimento elettronico, sul disegno di legge di ratifica n.  2271, di cui si è testé concluso l'esame.
      Dichiaro aperta la votazione.
      (Segue la votazione).

      Dichiaro chiusa la votazione.
      Comunico il risultato della votazione:
      S. 1166 – « Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Congresso di Stato della Repubblica di San Marino sulla cooperazione per la prevenzione e la repressione della criminalità, fatto a Roma il 29 febbraio 2012» (Approvato dal Senato) (2271):

            Presenti e votanti     403            
            Maggioranza     202            
                Hanno votato   403.

      La Camera approva (Vedi votazioni).

Pag. 11

Seguito della discussione del disegno di legge: Ratifica ed esecuzione del Trattato sul trasferimento delle persone condannate tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica federativa del Brasile, fatto a Brasilia il 27 marzo 2008 (A.C. 2080-A) e dell'abbinata proposta di legge: BUENO (A.C. 996) (ore 15,55).

      PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del disegno di legge di ratifica n.  2080-A: Ratifica ed esecuzione del Trattato sul trasferimento delle persone condannate tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica federativa del Brasile, fatto a Brasilia il 27 marzo 2008, e dell'abbinata proposta di legge di iniziativa della deputata Bueno n.  996.
      Ricordo che nella seduta del 15 settembre 2014 si è conclusa la discussione generale e il relatore e il rappresentante del Governo hanno rinunciato ad intervenire in sede di replica.
      La Commissione bilancio ha espresso il prescritto parere che è distribuito in fotocopia (Vedi l'allegato A – A.C. 2080-A).

(Esame degli articoli – A.C. 2080-A)

      PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli articoli del disegno di legge di ratifica nel testo della Commissione.
      Passiamo all'esame dell'articolo 1 (Vedi l'allegato A – A.C. 2080-A), al quale non sono state presentate proposte emendative.
      Passiamo dunque ai voti.
      Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 1.
      Dichiaro aperta la votazione.
      (Segue la votazione).

      Dichiaro chiusa la votazione.
      Comunico il risultato della votazione:

            Presenti e votanti     408            
            Maggioranza     205            
                Hanno votato     404                
                Hanno votato no   4.

      La Camera approva (Vedi votazioni).

      Passiamo all'esame dell'articolo 2 (Vedi l'allegato A – A.C. 2080-A), al quale non sono state presentate proposte emendative.
      Passiamo dunque ai voti.
      Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 2.
      Dichiaro aperta la votazione.
      (Segue la votazione).

      Casu... Fava...
      Dichiaro chiusa la votazione.
      Comunico il risultato della votazione:

            Presenti     406            
            Votanti     405            
            Astenuti         1            
            Maggioranza     203            
                Hanno votato     402                
                Hanno votato no   3.

      La Camera approva (Vedi votazioni).

      Passiamo all'esame dell'articolo 3 (Vedi l'allegato A – A.C. 2080-A), al quale non sono state presentate proposte emendative.
      Passiamo dunque ai voti.
      Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 3.
      Dichiaro aperta la votazione.
      (Segue la votazione).

      Luigi Gallo, Palma...
      Dichiaro chiusa la votazione.
      Comunico il risultato della votazione:

            Presenti     405            
            Votanti     404            
            Astenuti         1            
            Maggioranza     203            
                Hanno votato     401                
                Hanno votato no   3.

      La Camera approva (Vedi votazioni).

      Passiamo all'esame dell'articolo 4 (Vedi l'allegato A – A.C. 2080-A), al quale non sono state presentate proposte emendative.Pag. 12
      Passiamo dunque ai voti.
      Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 4.
      Dichiaro aperta la votazione.
      (Segue la votazione).

      Colletti, Grassi...
      Dichiaro chiusa la votazione.
      Comunico il risultato della votazione:

            Presenti     397            
            Votanti     396            
            Astenuti         1            
            Maggioranza     199            
                Hanno votato     393                
                Hanno votato no   3.

      La Camera approva (Vedi votazioni).

(Dichiarazioni di voto finale – A.C. 2080-A)

      PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni di voto finale.
      Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Gigli. Ne ha facoltà.

      GIAN LUIGI GIGLI. Signor Presidente, chiedo che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo della mia dichiarazione di voto. (La Presidenza lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti).

      PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Marcolin. Ne ha facoltà.

      MARCO MARCOLIN. Signor Presidente, chiedo che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo della mia dichiarazione di voto. (La Presidenza lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti).

      PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Galgano. Ne ha facoltà.

      ADRIANA GALGANO. Signor Presidente, chiedo che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo della mia dichiarazione di voto. (La Presidenza lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti).

      PRESIDENTE. Sono così concluse le dichiarazioni di voto.

(Coordinamento formale – A.C. 2080-A)

      PRESIDENTE. Se non vi sono obiezioni, la Presidenza si intende autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.
      (Così rimane stabilito).

(Votazione finale ed approvazione – A.C. 2080-A)

      PRESIDENTE. Passiamo alla votazione finale.
      Indìco la votazione nominale finale, mediante procedimento elettronico, sul disegno di legge di ratifica n.  2080-A, di cui si è testé concluso l'esame.
      Dichiaro aperta la votazione.
      (Segue la votazione).

      Capone, Simoni, Matarrese, Alli, Matarrese non riesce ancora a votare; bene, ha votato. Hanno votato tutti, mi pare.
      Dichiaro chiusa la votazione.
      Comunico il risultato della votazione:
      «Ratifica ed esecuzione del Trattato sul trasferimento delle persone condannate tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica federativa del Brasile, fatto a Brasilia il 27 marzo 2008» (2080-A):

            Presenti     402            
            Votanti     401            
            Astenuti         1            
            Maggioranza     201            
                Hanno votato     397                
                Hanno votato no   4.

      La Camera approva (Vedi votazioni).
      Dichiaro così assorbita la proposta di legge n.  996.

Pag. 13

Seguito della discussione del disegno di legge: Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica federativa del Brasile riguardante lo svolgimento di attività lavorativa da parte dei familiari conviventi del personale diplomatico, consolare e tecnico-amministrativo, fatto a Roma l'11 novembre 2008, con Scambio di lettere interpretativo, fatto a Roma il 28 agosto e il 12 ottobre 2012 (A.C. 1923) (ore 16,02).

      PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del disegno di legge: Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica federativa del Brasile riguardante lo svolgimento di attività lavorativa da parte dei familiari conviventi del personale diplomatico, consolare e tecnico-amministrativo, fatto a Roma l'11 novembre 2008, con Scambio di lettere interpretativo, fatto a Roma il 28 agosto e il 12 ottobre 2012.
      Ricordo che nella seduta del 15 settembre 2014 si è conclusa la discussione sulle linee generali ed il relatore ed il rappresentante del Governo hanno rinunciato ad intervenire in sede di replica.

(Esame degli articoli – A.C. 1923)

      PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli articoli del disegno di legge di ratifica all'esame dell'articolo 1 al quale non sono riferiti emendamenti (Vedi l'allegato A – A.C. 1923).
      Passiamo ai voti.
      Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 1.
      Dichiaro aperta la votazione.
      (Segue la votazione).

      Hanno votato tutti ? Direi di sì.
      Dichiaro chiusa la votazione.
      Onorevole Rosato, non dia... per favore... grazie.

      Comunico il risultato della votazione:

            Presenti     401            
            Votanti     386            
            Astenuti       15            
            Maggioranza     194            
                Hanno votato     385                
                Hanno votato no   1.

      La Camera approva (Vedi votazioni).

      Passiamo all'esame dell'articolo 2, al quale non sono riferiti emendamenti (Vedi l'allegato A – A.C. 1923).

      Passiamo ai voti.
      Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 2.
      Dichiaro aperta la votazione.
      (Segue la votazione).

      Vedo una mano alzata...Zardini, che ora ha votato. Ci siamo ?
      Dichiaro chiusa la votazione.
      Comunico il risultato della votazione:

            Presenti     390            
            Votanti     377            
            Astenuti       13            
            Maggioranza     189            
                Hanno votato     376                
                Hanno votato no   1.

      La Camera approva (Vedi votazioni).

      Passiamo all'esame dell'articolo 3 al quale non sono riferiti emendamenti (Vedi l'allegato A – A.C. 1923).

      Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 3.
      Dichiaro aperta la votazione.
      (Segue la votazione).

      Guidesi. Bene, hanno votato tutti.
      Dichiaro chiusa la votazione.Pag. 14
      Comunico il risultato della votazione:

            Presenti     396            
            Votanti     381            
            Astenuti       15            
            Maggioranza     191            
                Hanno votato     380                
                Hanno votato no   1.

      La Camera approva (Vedi votazioni).

(Dichiarazioni di voto finale – A.C. 1923)

      PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni di voto finale.
      Prendo atto che, come nelle precedenti dichiarazioni di voto finale, gli onorevoli Gigli e Marcolin chiedono l'autorizzazione a pubblicare in calce al resoconto della seduta odierna il testo integrale della propria dichiarazione di voto. La Presidenza lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.

(Votazione finale ed approvazione – A.C. 1923)

      PRESIDENTE. Passiamo alla votazione finale.
      Indìco la votazione nominale finale, mediante procedimento elettronico, sul disegno di legge di ratifica n.  1923, di cui si è testé concluso l'esame.
      Dichiaro aperta la votazione.
      (Segue la votazione).

      Malisani, Sorial, Di Salvo, Covello, Cariello, Fraccaro, Maestri, Capelli...
      Dichiaro chiusa la votazione.
      Comunico il risultato della votazione:
      «Ratifica ed esecuzione dell'Accordo fra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica federativa del Brasile riguardante lo svolgimento di attività lavorativa da parte dei familiari conviventi del personale diplomatico, consolare e tecnico-amministrativo, fatto a Roma l'11 novembre 2008, con Scambio di lettere interpretativo, fatto a Roma il 28 agosto e il 12 ottobre 2012» (1923):

            Presenti     400            
            Votanti     383            
            Astenuti       17            
            Maggioranza     192            
                Hanno votato   383.

La Camera approva (Vedi votazioni).

Seguito della discussione del disegno di legge: Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica argentina riguardante lo svolgimento di attività lavorativa da parte dei familiari conviventi del personale diplomatico, consolare e tecnico-amministrativo, fatto a Roma il 17 luglio 2003, con Scambio di lettere interpretativo, fatto a Roma il 25 giugno 2012 e il 3 settembre 2012 (A.C. 2086) (ore 16,08).

      PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del disegno di legge: Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica argentina riguardante lo svolgimento di attività lavorativa da parte dei familiari conviventi del personale diplomatico, consolare e tecnico-amministrativo, fatto a Roma il 17 luglio 2003, con Scambio di lettere interpretativo, fatto a Roma il 25 giugno 2012 e il 3 settembre 2012.
      Ricordo che nella seduta del 15 settembre 2014 si è conclusa la discussione sulle linee generali e il relatore ed il rappresentante del Governo hanno rinunciato ad intervenire in sede di replica.

(Esame degli articoli – A.C. 2086)

      PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli articoli del disegno di legge di ratifica.
      Passiamo all'esame dell'articolo 1 (Vedi l'allegato A – A.C. 2086), al quale non sono state presentate proposte emendative.Pag. 15
      Passiamo dunque ai voti.
      Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 1.
      Dichiaro aperta la votazione.
      (Segue la votazione).

      Grassi, Gandolfi... onorevole Sannicandro !

      ARCANGELO SANNICANDRO. Sono stato chiamato !

      PRESIDENTE. Mi rendo conto, l'ho chiamata in modo vibrante, diciamo. Abbiamo votato tutti ?
      Dichiaro chiusa la votazione.
      Comunico il risultato della votazione:

            Presenti     395            
            Votanti     381            
            Astenuti       14            
            Maggioranza     191            
                Hanno votato   381.

      La Camera approva (Vedi votazioni).

      (Le deputate Bargero e Covello hanno segnalato di non essere riuscite a esprimere voto favorevole).

      Passiamo all'esame dell'articolo 2 (Vedi l'allegato A – A.C. 2086), al quale non sono state presentate proposte emendative.
      Passiamo dunque ai voti.
      Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 2.
      Dichiaro aperta la votazione.
      (Segue la votazione).

      Ascani...
      Dichiaro chiusa la votazione.
      Comunico il risultato della votazione:

            Presenti     397            
            Votanti     382            
            Astenuti       15            
            Maggioranza     192            
                Hanno votato     379                
                Hanno votato no   3.

      La Camera approva (Vedi votazioni).

      (La deputata Covello ha segnalato di non essere riuscita a esprimere voto favorevole).

      Passiamo all'esame dell'articolo 3 (Vedi l'allegato A – A.C. 2086), al quale non sono state presentate proposte emendative.
      Passiamo dunque ai voti.
      Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 3.
      Dichiaro aperta la votazione.
      (Segue la votazione).

      Nicchi, Grassi, Luigi Gallo, Nesi, Villecco Calipari... Onorevole Bruno, che facciamo ? Ha votato ? Siccome non capiamo, onorevole Bruno, ci dia un segno se è riuscito a votare. Ha votato ? Bene !
      Dichiaro chiusa la votazione.
      Comunico il risultato della votazione:

            Presenti     400            
            Votanti     385            
            Astenuti       15            
            Maggioranza     193            
                Hanno votato     383                
                Hanno votato no   2.

      La Camera approva (Vedi votazioni).

(Dichiarazioni di voto finale – A.C. 2086)

      PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni di voto finale.
      Prendo atto che gli onorevoli Gigli e Marcolin chiedono che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo integrale della propria dichiarazione di voto. La Presidenza lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
      Sono così esaurite le dichiarazioni di voto finale.

(Votazione finale ed approvazione – A.C. 2086)

      PRESIDENTE. Passiamo alla votazione finale.Pag. 16
      Indìco la votazione nominale finale, mediante procedimento elettronico, sul disegno di legge di ratifica n.  2086, di cui si è testé concluso l'esame.
      Dichiaro aperta la votazione.
      (Segue la votazione).

      Paola Bernini...
      Dichiaro chiusa la votazione.
      Comunico il risultato della votazione:
       «Ratifica ed esecuzione dell'Accordo fra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica argentina riguardante lo svolgimento di attività lavorativa da parte dei familiari conviventi del personale diplomatico, consolare e tecnico-amministrativo, fatto a Roma il 17 luglio 2003, con Scambio di lettere interpretativo, fatto a Roma il 25 giugno 2012 e il 3 settembre 2012» (2086):

            Presenti     400            
            Votanti     387            
            Astenuti       13            
            Maggioranza     194            
                Hanno votato     387                

      (La Camera approva – Vedi votazioni).

Seguito della discussione del disegno di legge: S. 1302 – Ratifica ed esecuzione del Protocollo aggiuntivo alla Convenzione tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di Corea per evitare le doppie imposizioni e per prevenire le evasioni fiscali in materia di imposte sul reddito, e relativo Protocollo, del 10 gennaio 1989, fatto a Seoul il 3 aprile 2012 (Approvato dal Senato) (A.C. 2419) (ore 16,12).

      PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del disegno di legge n.  2419, già approvato dal Senato: Ratifica ed esecuzione del Protocollo aggiuntivo alla Convenzione tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di Corea per evitare le doppie imposizioni e per prevenire le evasioni fiscali in materia di imposte sul reddito, e relativo Protocollo, del 10 gennaio 1989, fatto a Seoul il 3 aprile 2012.
      Ricordo che nella seduta del 15 settembre 2014 si è conclusa la discussione sulle linee generali e il relatore ed il rappresentante del Governo hanno rinunciato ad intervenire in sede di replica.

(Esame degli articoli – A.C. 2419)

      PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli articoli del disegno di legge di ratifica.
      Passiamo all'esame dell'articolo 1 (Vedi l'allegato A – A.C. 2419), al quale non sono state presentate proposte emendative.
      Passiamo dunque ai voti.
      Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 1.
      Dichiaro aperta la votazione.
      (Segue la votazione).

      Mura, Oliverio...
      Dichiaro chiusa la votazione.
      Comunico il risultato della votazione:

            Presenti e votanti   394            
            Maggioranza     198            
                Hanno votato     394                

      La Camera approva (Vedi votazioni).

      Passiamo all'esame dell'articolo 2 (Vedi l'allegato A – A.C. 2419), al quale non sono state presentate proposte emendative.
      Passiamo dunque ai voti.
      Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 2.
      Dichiaro aperta la votazione.
      (Segue la votazione).

      Minnucci, Nizzi...
      Dichiaro chiusa la votazione.
      Comunico il risultato della votazione:

            Presenti     392            
            Votanti     391            
            Astenuti         1            
            Maggioranza     196            
                Hanno votato     390                
                Hanno votato no   1                

      La Camera approva (Vedi votazioni).

Pag. 17

      Passiamo all'esame dell'articolo 3 (Vedi l'allegato A – A.C. 2419), al quale non sono state presentate proposte emendative.
      Passiamo dunque ai voti.
      Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 3.
      Dichiaro aperta la votazione.
      (Segue la votazione).

      Luigi Gallo...
      Dichiaro chiusa la votazione.
      Comunico il risultato della votazione:

            Presenti e votanti     389            
            Maggioranza     195            
                Hanno votato     389                

      La Camera approva (Vedi votazioni).

(Dichiarazioni di voto finale – A.C. 2419)

      PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni di voto finale.
      Prendo atto che gli onorevoli Gigli e Marcolin chiedono che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo integrale della propria dichiarazione di voto. La Presidenza lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
      Sono così esaurite le dichiarazioni di voto finale.

(Votazione finale ed approvazione – A.C. 2419)

      PRESIDENTE. Passiamo alla votazione finale.
      Indìco la votazione nominale finale, mediante procedimento elettronico, sul disegno di legge di ratifica n.  2419, di cui si è testé concluso l'esame.
      Dichiaro aperta la votazione.
      (Segue la votazione).

      Mura...
      Dichiaro chiusa la votazione.
      Comunico il risultato della votazione:
      S. 1302 – «Ratifica ed esecuzione del Protocollo aggiuntivo alla Convenzione tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di Corea per evitare le doppie imposizioni e per prevenire le evasioni fiscali in materia di imposte sul reddito, e relativo Protocollo, del 10 gennaio 1989, fatto a Seoul il 3 aprile 2012.» (Approvato dal Senato) (2419):

            Presenti e votanti     389            
            Maggioranza     195            
                Hanno votato     389                
      (La Camera approva – Vedi votazioni).

      Secondo le intese intercorse tra i gruppi, l'esame degli ulteriori argomenti iscritti all'ordine del giorno è rinviato ad altra seduta.

Modifica nella costituzione di una Commissione permanente (ore 16,15).

      PRESIDENTE. Comunico che nella seduta del 17 settembre 2014 la VII Commissione permanente (Cultura) ha proceduto all'elezione della deputata Flavia Piccoli Nardelli a vicepresidente, in sostituzione della deputata Manuela Ghizzoni, dimissionaria.

Sul calendario dei lavori dell'Assemblea e aggiornamento del programma.

      PRESIDENTE. Avverto che, a seguito dell'odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo, sono state apportate le seguenti variazioni al calendario dei lavori dell'Assemblea:
          domani venerdì 19 settembre non avrà luogo la prevista discussione sulle linee generali del disegno di legge n.  2093 – Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali (collegato alla legge di stabilità 2014), che è rinviata a venerdì 26 settembre, mentre il relativo seguito dell'esame avrà luogo a partire da martedì 30 settembre.Pag. 18
          lunedì 22 settembre (ore 15) avrà luogo lo svolgimento di interpellanze e interrogazioni in vece della discussione sulle linee generali delle mozioni Tinagli ed altri n. 1-00272 concernente iniziative a sostegno delle politiche di genere e Centemero ed altri n. 1-00572 e Locatelli ed altri n.  1-569 concernenti iniziative volte alla nomina di un ministro senza portafoglio competente in materia di pari opportunità, il cui esame è rinviato ad altro calendario.
          martedì 23 settembre la seduta inizierà alle ore 17 (alle ore 12 è prevista la seduta del Parlamento in seduta comune per l'elezione di due giudici della Corte costituzionale e di due membri del Consiglio superiore della magistratura) con l'esame della questione pregiudiziale presentata al disegno di legge n.  2629 – Conversione in legge del decreto-legge 12 settembre 2014, n.  133, recante misure urgenti per l'apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l'emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attività produttive (da inviare al Senato – scadenza: 11 novembre 2014).
      Seguiranno gli altri argomenti già previsti, salvo il disegno di legge n.  2616 – Conversione in legge del decreto-legge 22 agosto 2014, n.  119, recante disposizioni urgenti in materia di contrasto a fenomeni di illegalità e violenza in occasione di manifestazioni sportive, di riconoscimento della protezione internazionale, nonché per assicurare la funzionalità del Ministero dell'interno (da inviare al Senato – scadenza: 21 ottobre 2014), la cui discussione sulle linee generali, già prevista per lunedì 22 settembre, avrà luogo venerdì 26 settembre, con priorità rispetto agli altri argomenti, e il cui seguito dell'esame avrà luogo a partire da martedì 30 settembre:
          la discussione sulle linee generali dei progetti di legge prevista per lunedì 29 settembre (in concomitanza con lo svolgimento in Aula della riunione nell'ambito del semestre italiano di presidenza del consiglio dell'UE) avrà luogo venerdì 26 settembre (a.m. e p.m. con eventuale prosecuzione notturna):
          lo svolgimento di interpellanze urgenti nella settimana 22-26 settembre, avrà luogo giovedì 25 settembre al termine delle votazioni o venerdì 26 settembre dopo la discussione sulle linee generali degli argomenti previsti, in relazione all'andamento dei lavori.

      Il programma si intende conseguentemente aggiornato.

Sull'ordine dei lavori e per la risposta a strumenti del sindacato ispettivo (ore 16,18).

      PIA ELDA LOCATELLI. Chiedo di parlare.

      PRESIDENTE. Ne ha facoltà. Colleghi, vi pregherei di abbassare il tono della voce e consentire all'onorevole Locatelli di intervenire. Potete continuare le vostre conversazioni fuori dall'Aula.

      PIA ELDA LOCATELLI. Signor Presidente, trent'anni fa moriva, a Roma, Riccardo Lombardi, un socialista, un padre della patria, antifascista, membro della Resistenza, primo prefetto di Milano dopo la liberazione, deputato ininterrottamente dal 1948 al 1983, uno dei grandi uomini politici che contribuirono alla rinascita del Paese, che fece del riformismo il centro della sua vita e che di quella stagione di riforme fu protagonista: nazionalizzazione delle fonti energetiche, statuto dei lavoratori, scuola media unica, politica della programmazione.
      Lombardi era persona onesta, moralmente ed intellettualmente, nel suo profondo rigore politico ed intellettuale e nel suo costante anticonformismo ed antidogmatismo, un'onestà che lo ha portato ad avere ragione nei momenti salienti della storia della sinistra e del socialismo. Ebbe ragione nel 1948, quando si oppose al Fronte Popolare, nel 1956 contro Togliatti, per i fatti di Ungheria, e agli inizi degli Pag. 19anni Sessanta, quando concepì la politica del primo centrosinistra, capendo che nel mondo cattolico stava crescendo una sinistra aperta ad un grande disegno riformatore.
      Quando gli chiesero che cosa avesse imparato dalla vita, Riccardo Lombardi rispose: «Ad essere onesto». È questo che oggi ci manca: la sua onestà, il suo culto della dignità della persona umana. Ci manca l'Italia come avrebbe potuto essere (Applausi dei deputati dei gruppi Misto-Partito Socialista Italiano (PSI) – Liberali per l'Italia (PLI) e Partito Democratico).

      PRESIDENTE. Viceministro Pistelli, potrei consigliarle di proseguire la conversazione fuori ?

      ANDREA VALLASCAS. Chiedo di parlare.

      PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

      ANDREA VALLASCAS. Signor Presidente, intervengo semplicemente per sollecitare due risposte a interrogazioni che ho presentato. La prima, presentata il 30 maggio di quest'anno, la n.  4/04994, indirizzata al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, è inerente al problema della pesca del tonno: un tema molto importante per l'economia di alcune aree della Sardegna, in particolare del Sulcis e Carloforte. La seconda risposta, invece, è relativa all'interrogazione a risposta scritta n.  4/05224, presentata il 23 giugno 2014 e destinata alla Presidenza del Consiglio dei ministri, in merito all'area dell'ex arsenale della Marina militare.

      PRESIDENTE. Ovviamente le sue sollecitazioni saranno girate al Governo.

Ordine del giorno della seduta di domani.

      PRESIDENTE. Comunico l'ordine del giorno della seduta di domani.

      Venerdì 19 settembre 2014, alle 9:

      Svolgimento di interpellanze urgenti.

      La seduta termina alle 16,20.

TESTO INTEGRALE DELLE DICHIARAZIONI DI VOTO FINALE DEI DEPUTATI GIAN LUIGI GIGLI E MARCO MARCOLIN SUL DISEGNO DI LEGGE DI RATIFICA N. 2273

      GIAN LUIGI GIGLI. Intervengo brevemente su questo e anche sull'atto seguente vertente sulla stessa materia. Si tratta di due accordi finalizzati allo scambio di informazioni tra gli Stati che, in ragione del ridotto interscambio commerciale, non ritengono necessario stipulare una Convenzione contro le doppie imposizioni.
      Stiamo parlando dell'Isola di Jersey dipendente dalla Corona britannica, e dell'Arcipelago Cook, associato alla Nuova Zelanda
      Questi accordi si sono resi necessari in funzione dei nuovi criteri di lotta all'elusione fiscale, in particolare ai cosidetti paradisi fiscali, che impongono l'individuazione degli Stati con regime fiscale conforme agli standard di legalità e trasparenza adottati dall'Unione europea (la cosiddetta white list) con l'auspicio che da tale azione di contrasto all'evasione ne derivi un recupero di gettito fiscale aggiuntivo.

      MARCO MARCOLIN. Il Gruppo della LNA voterà a favore di entrambi i provvedimenti, come ha sempre fatto per accordi di analogo contenuto ispirati alla necessità di combattere l'evasione fiscale anche nelle sue espressioni transazionali, accordi peraltro siglati in massima parte negli ultimi anni da governi di cui abbiamo fatto parte.

TESTO INTEGRALE DELLE DICHIARAZIONI DI VOTO FINALE DEI DEPUTATI GIAN LUIGI GIGLI E MARCO MARCOLIN SUL DISEGNO DI LEGGE DI RATIFICA N. 2274

      GIAN LUIGI GIGLI. Intervengo brevemente su questo e anche sull'altro atto vertente sulla stessa materia. Si tratta di Pag. 20due accordi finalizzati allo scambio di informazioni tra gli Stati che, in ragione del ridotto interscambio commerciale, non ritengono necessario stipulare una Convenzione contro le doppie imposizioni.
      Stiamo parlando dell'Isola di Jersey dipendente dalla Corona britannica, e dell'Arcipelago Cook, associato alla Nuova Zelanda
      Questi accordi si sono resi necessari in funzione dei nuovi criteri di lotta all'elusione fiscale, in particolare ai cosidetti paradisi fiscali, che impongono l'individuazione degli Stati con regime fiscale conforme agli standard di legalità e trasparenza adottati dall'Unione europea (la cosiddetta white list) con l'auspicio che da tale azione di contrasto all'evasione ne derivi un recupero di gettito fiscale aggiuntivo.

      MARCO MARCOLIN. Il Gruppo della LNA voterà a favore di entrambi i provvedimenti, come ha sempre fatto per accordi di analogo contenuto ispirati alla necessità di combattere l'evasione fiscale anche nelle sue espressioni transazionali, accordi peraltro siglati in massima parte negli ultimi anni da governi di cui abbiamo fatto parte.

TESTO INTEGRALE DELLE DICHIARAZIONI DI VOTO FINALE DEI DEPUTATI PIA ELDA LOCATELLI, GIAN LUIGI GIGLI, MARCO MARCOLIN E ADRIANA GALGANO SUL DISEGNO DI LEGGE DI RATIFICA N. 2125

      PIA ELDA LOCATELLI. Molte sono le ragioni a favore della ratifica dell'accordo con la Bosnia Herzegovina:
          ci sono rapporti antichi e strutturati con questo Paese che vanno razionalizzati per rispondere alla forte richiesta di cultura e di lingua italiane;
          c’è la necessità di collaborare per la conservazione, la tutela, la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale e per prevenire traffici illeciti di beni culturali;
          c’è il tema della protezione e promozione dei diritti umani e insieme l'impegno contro ogni forma di discriminazione e di intolleranza.

      Non possiamo dimenticare che le conseguenze della guerra nei Balcani sono ancora vive e le ferite ancora aperte. Non casualmente si è tenuta nel maggio scorso a Zagabria una conferenza regionale sul tema dove si è discusso di violenza sessuale nel conflitto definendola «il grande silenzio della storia»; della necessità di fare giustizia e di azioni di riconoscimento delle vittime, di riparazione per le violenze subite, di compensazioni, di riabilitazione e di garanzie che tutto ciò non si verifichi più.
      L'accordo aiuta in questo campo la ricostruzione post conflitto.
      La ricostruzione, a conflitto terminato da quasi due decenni, è ancora in essere e incontra grandi difficoltà anche a causa delle alluvioni e calamità naturali che hanno colpito il Paese.
      Un povero e sfortunato Paese, La Bosnia, con il quale vogliamo collaborare nei campi della cultura, dell'istruzione, dello sport, oltre che nel processo di integrazione europea.
      A proposito di integrazione europea, purtroppo i Ministri degli Esteri della UE solo pochi mesi fa hanno respinto la richiesta croata di assegnare uno «status speciale» alla Bosnia al fine di accelerare la sua integrazione. Siamo dispiaciuti perché noi riteniamo importante un'accelerazione dell'integrazione europea di tutti quei Paesi. Il «buco» balcanico va colmato, iniziando dalla Bosnia, un Paese che ci è caro, a partire dalla sua capitale Sarajevo, per la cui distruzione in tanti abbiamo sofferto.

      GIAN LUIGI GIGLI. Si tratta di un Accordo volto a realizzare un nuovo quadro normativo di riferimento per disciplinare ogni forma di cooperazione culturale, di istruzione e sportiva tra il Governo italiano e quello di Sarajevo. In realtà questo accordo doveva già essere in vigore: la relazione illustrativa ricorda che la Pag. 21lentezza nell'iter di ratifica dell'Accordo è ascrivibile all'esiguità delle risorse finanziarie disponibili. Peraltro, nella scorsa legislatura l'iter del relativo disegno di legge di ratifica si è interrotto dopo l'approvazione del provvedimento, in sede referente, da parte della Commissione affari esteri del Senato il 14 novembre 2012. Attraverso questa intesa diventerà più agevole operare congiuntamente per la conservazione, la tutela e la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale (inclusi archivi, musei e biblioteche), contrastando – anche mediante scambio di informazioni fra le rispettive Forze di polizia – i trasferimenti illeciti di beni culturali.
      È superfluo ricordare che l'Accordo italo-bosniaco, corollario di rapporti antichi e strutturati che si caratterizzano ancora oggi per la vivacità degli scambi e delle iniziative comuni in questi campi, è importante per il ruolo centrale che riveste il paese nei Balcani occidentali e per fornire una risposta efficace alla forte richiesta di cultura e lingua italiana in Bosnia-Erzegovina.
      Senza dimenticare che l'Accordo è volto altresì a favorire l'integrazione della Bosnia-Erzegovina nei processi d'integrazione europea e nel quadro della cooperazione regionale, incoraggiando la partecipazione bilaterale nel contesto di programmi multilaterali promossi dall'Unione europea, nonché da specifici organismi regionali quali l'Iniziativa Centro-Europea (InCE) e l'Iniziativa Adriatico-Ionica (IAI).

      MARCO MARCOLIN. L'Accordo italo-bosniaco nel settore della cultura, dell'istruzione e dello sport costituisce la base necessaria per ogni iniziativa e progettualità nel campo culturale, formativo e sportivo con questo Paese che riveste un ruolo centrale nei Balcani occidentali.
      La relatrice ci ha spiegato che l'Accordo è volto altresì a favorire l'integrazione della Bosnia-Erzegovina nei processi d'integrazione europea; nutriamo maggiori perplessità su questa prospettiva posto il momento di crisi profonda, anche e soprattutto identitaria, che l'Europa sta attraversando, ma riteniamo che, con le dovute cautele, il nostro sguardo verso i Balcani debba restare particolarmente attento e collaborativo.
      Voteremo dunque a favore del disegno di legge di ratifica.

      ADRIANA GALGANO. Signor Presidente, Onorevoli Colleghi, il disegno di legge d'iniziativa del Governo reca l'autorizzazione alla ratifica dell'Accordo di cooperazione nel campo della cultura, dell'istruzione e dello sport fra il Governo della Repubblica italiana ed il Consiglio dei Ministri della Bosnia Erzegovina, fatto a Mostar il 19 luglio 2004.
      L'Accordo in esame è volto a realizzare un nuovo quadro normativo di riferimento, teso a disciplinare ogni forma di cooperazione culturale, di istruzione e sportiva tra il Governo italiano e quello di Sarajevo, sostituendo quello precedente (firmato a Roma il 3 dicembre 1960), la cui autorizzazione alla ratifica è intervenuta con la legge n.  1865 del 1962.
      Il patto italo-bosniaco costituisce quindi la base necessaria per ogni iniziativa e progettualità nel campo culturale, formativo e sportivo con questo Paese che riveste un ruolo centrale nei Balcani occidentali.
      Principalmente, il testo definisce gli ambiti della collaborazione tra i due paesi (cultura e arte, tutela, conservazione e restauro del patrimonio artistico e culturale, archivi, musei e biblioteche, istruzione di più ordini e gradi, scambi giovanili e collaborazione in ambito cinematografico e radiotelevisivo); li impegna a sviluppare la cooperazione nei settori della musica, danza, arti visive, teatro, nonché in campo editoriale e nell'ambito della tutela dei diritti d'autore e simili; favorisce la collaborazione nel settore della stampa, nonché lo scambio reciproco di giornalisti e corrispondenti; prevede, come per altri analoghi accordi bilaterali, l'istituzione di una Commissione mista per il monitoraggio dell'attuazione dell'Accordo e la messa a punto di programmi esecutivi pluriennali.
      I rapporti tra Italia e Bosnia in questi campi sono antichi e strutturati e si caratterizzano Pag. 22ancora oggi per la vivacità degli scambi e delle iniziative comuni, anche se si rende necessaria una loro intensificazione e razionalizzazione, nella prospettiva di fornire una risposta efficace alla forte richiesta di cultura e lingua italiana.
      Attualmente, nel settore universitario l'insegnamento della lingua italiana è incoraggiato tramite l'erogazione di un contributo, fornito annualmente dal Ministero degli affari esteri, a sostegno delle attività dei lettorati e delle cattedre italiani attivi presso le università di Banja Luka, Sarajevo e Zenica.
      Questa attività di promozione ha reso, già da alcuni anni, l'italiano la seconda lingua straniera più studiata in Bosnia, dopo l'inglese.
      L'Accordo è finalizzato altresì a favorire l'integrazione della Bosnia-Erzegovina nei processi d'integrazione europea e nel quadro della cooperazione regionale, incoraggiando la partecipazione bilaterale nel contesto di programmi multilaterali promossi dall'Unione europea, nonché da specifici organismi regionali quali l'Iniziativa Centro-Europea (InCE) e l'Iniziativa Adriatico-Ionica (IA1).
      Attraverso questa intesa diventerà più agevole operare congiuntamente per la conservazione, la tutela e la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale (inclusi archivi, musei e biblioteche), contrastando – anche mediante scambio di informazioni fra le rispettive Forze di polizia – i trasferimenti illeciti di beni culturali.
      Come rilevato già nella discussione in Commissione dalla Relatrice, la ratifica di questo accordo cade in una congiuntura economica e politica drammatica per la Bosnia-Erzegovina: la situazione economica e produttiva del Paese è assai grave: il PIL pro capite a parità di potere d'acquisto dei cittadini bosniaci, di poco inferiore ai 10.000 dollari (un terzo dell'Italia, ma anche della vicina Slovenia), ne fa il quarto paese più povero del Continente europeo dopo Moldavia, Kosovo ed Ucraina, per quanto in crescita del 6,5 per cento nel 2013 dopo tre anni di stagnazione.
      A questa pesantissima situazione politico-sociale, oggetto di violente contestazioni nei mesi scorsi, si somma l'emergenza prodottasi con le alluvioni.
      È un dato positivo che la Croazia sia diventata membro dell'Unione europea, però non necessariamente è fenomeno che potrebbe rendere più veloce l'adesione della Bosnia Erzegovina: l'attuale assetto istituzionale del Paese ne rende difficile il processo di avvicinamento.
      Questo Accordo è uno strumento in più che il nostro Paese vuole offrire al vicino bosniaco, al fine di meglio cooperare in tre settori estremamente importanti, come quelli della cultura, dell'istruzione e dello sport, oltre a salvaguardare i diritti umani e lottare contro ogni forma di discriminazione e di intolleranza.
      Per tutte queste ragioni, Scelta Civica per l'Italia esprime convintamente il proprio voto favorevole.

TESTO INTEGRALE DELLE DICHIARAZIONI DI VOTO FINALE DEI DEPUTATI GIAN LUIGI GIGLI, MARCO MARCOLIN E ADRIANA GALGANO SUL DISEGNO DI LEGGE DI RATIFICA N. 2271

      GIAN LUIGI GIGLI. Il provvedimento concorre a consolidare ulteriormente i rapporti tra il nostro Paese e la Repubblica di San Marino proprio a pochi mesi dal settantacinquesimo anniversario della stipula della «Convenzione di amicizia e buon vicinato». L'accordo sancisce l'impegno dei due Paesi a rafforzare la collaborazione e la reciproca assistenza al fine di potenziare l'attività di contrasto alla criminalità organizzata internazionale, alla lotta al terrorismo internazionale, al traffico di migranti, al riciclaggio di denaro e al traffico illecito di stupefacenti.

      MARCO MARCOLIN. Signor Presidente, intervengo per annunciare il voto favorevole della Lega Nord.
      Noi siamo sempre favorevoli ad ogni norma e accordo in materia di contrasto della criminalità. Vorremmo, e lo auspichiamo, che il Governo predisponesse Pag. 23quanto prima accordi in tal senso anche con tutti i Paesi del Maghreb che si affacciano sul Mediterraneo, per scongiurare e combattere la criminalità, e proseguire poi con il coerente corollario di sottoscrivere ed applicare con la massima urgenza accordi con gli stessi Paesi per consentire ai condannati di scontare le pene nel loro Paesi d'origine. Collaborazione economica e commerciale in un contesto legale trasparente ed ordinato.

      ADRIANA GALGANO. Signor Presidente, Onorevoli Colleghi, mi preme evidenziare come la ratifica in esame si collochi in un momento estremamente importante del rapporto tra Italia e San Marino.
      Il 13 giugno scorso, nel settantacinquesimo anniversario della stipula della «Convenzione di amicizia e buon vicinato» tra i due Paesi, il Presidente della Repubblica ha celebrato tale evento, suggellando, in tal modo, il comune rapporto di collaborazione.
      Abbiamo già ratificato un trattato per la doppia imposizione che pendeva da anni e soprattutto ha consentito di far uscire San Marino dalla black list che da 15 anni era sotto i riflettori della polemica e della politica italiana.
      L'accordo in esame sancisce l'impegno dell'Italia e di San Marino a rafforzare la collaborazione e la reciproca assistenza, al fine di potenziare l'attività di contrasto alla criminalità organizzata internazionale, alla lotta al terrorismo internazionale, al traffico di migranti, al riciclaggio di denaro e al traffico illecito di stupefacenti.
      Sappiamo bene che purtroppo la criminalità organizzata, italiana e non, utilizza San Marino come base per il riciclaggio del denaro illecito: ciò ha comportato una serie di problemi nei rapporti tra le Forze dell'ordine italiane e lo Stato di San Marino, problemi che questo accordo di cooperazione certamente riuscirà a far superare.
      Secondo un modello di cooperazione già elaborato in ambito Interpol, vengono individuati i settori in cui i Paesi collaborano, in conformità delle rispettive legislazioni, prevedendo, in particolare, l'impegno alla reciproca assistenza e collaborazione per le operazioni speciali delle «consegne sorvegliate» e delle attività sotto copertura.
      Il testo pattizio disciplina le modalità della cooperazione, oltre ad indicare l'oggetto dello scambio di informazioni, che può riguardare, unitamente ai reati previsti dall'Accordo, ogni altro elemento utile per l'attività di prevenzione generale e di controllo del territorio.
      Si rimanda, inoltre, a successive intese attuative l'eventuale pianificazione di servizi misti mirati, nonché l'individuazione degli uffici di polizia autorizzati alla collaborazione.
      Vengono assai opportunamente previsti la creazione di un canale di comunicazione tra i punti di contatto nazionale (per l'Italia, si tratta del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, Direzione Centrale della Polizia Criminale – Servizio per la Cooperazione internazionale e di polizia) e lo scambio di assistenza nel campo della formazione del personale di polizia.
      L'atto normativo regolamenta, inoltre, il trattamento dei dati personali e delle informazioni di carattere sensibile, stabilendo che siano utilizzate esclusivamente per il raggiungimento delle finalità sottese all'Accordo, nel rispetto della normativa interna e internazionale e sono altresì, disciplinati la presentazione, l'esecuzione e il diniego di una richiesta di assistenza.
      Come per altri accordi di contenuto analogo, si prevede la possibilità di convocare riunioni e condurre consultazioni per discutere e migliorare la cooperazione e vengono stabilite le modalità di risoluzione delle controversie e della ripartizione delle spese connesse all'attuazione dello stesso.
      Siamo vicini al Governo di San Marino (parliamo di un territorio che è all'interno dei confini italiani) e offriremo tutta la nostra collaborazione: con tali ratifiche – questa sulla cooperazione per la prevenzione e la repressione della criminalità e con la successiva in tema di collaborazione finanziaria – costruiamo un assetto normativo Pag. 24e bilaterale, finalizzato ad una amicizia e ad una collaborazione stabile (anche sul tema trattato da quest'Aula sui rapporti con i lavoratori transfrontalieri), nonché al miglioramento degli standard di trasparenza e legalità reciproci.
      Per queste ragioni, Scelta Civica per l'Italia esprimerà con convinzione il proprio voto favorevole.

TESTO INTEGRALE DELLE DICHIARAZIONI DI VOTO FINALE DEI DEPUTATI GIAN LUIGI GIGLI, MARCO MARCOLIN E ADRIANA GALGANO SUL DISEGNO DI LEGGE DI RATIFICA N. 2080-A

      GIAN LUIGI GIGLI. L'Accordo è finalizzato allo sviluppo della cooperazione tra Italia e Brasile nel trasferimento nello Stato di cittadinanza dei cittadini detenuti nel territorio dell'altro Stato contraente, in modo che tali soggetti possano scontare la pena comminata nel proprio Paese, secondo un modello di intesa bilaterale già sperimentata con il Regno Unito, il Canada e la Spagna.
      Le condizioni per il trasferimento, prevedono che il condannato sia cittadino dello Stato ricevente (o vi abbia la residenza permanente), che gli atti per i quali è stata inflitta la condanna costituiscano reato anche per la legge dello Stato ricevente, che la sentenza sia definitiva, che il condannato debba scontare ancora come minimo un anno di pena privativa della libertà, che alla persona condannata non sia stata comminata la pena di morte, che vi sia accordo in merito al provvedimento di trasferimento tra Stato mittente e Stato trasferente. Vi erano anche altri progetti di legge abbinati alla ratifica che differivano soltanto sul piano della valutazione degli oneri finanziari ma che hanno rappresentato uno stimolo per giungere ad una rapida approvazione di un accordo, più volte sostenuto, che semplificherebbe i complessi problemi legati al trattamento dei detenuti italiani nei penitenziari brasiliani (la cui assistenza pesa sulle ridotte risorse dei consolati italiani) e dei detenuti brasiliani in Italia, il cui rimpatrio consentirebbe – come recentemente riportato dalla stampa – un consistente risparmio per l'erario pubblico.

      MARCO MARCOLIN. La Lega Nord voterà a favore del Provvedimento perché condivide lo spirito dal quale traggono origine questo accordo e altri simili siglati con altri paesi, ed anzi ne auspica ulteriori conclusioni.
      Non possiamo tuttavia non ricordare in questa sede come permangano, in materia giudiziaria e proprio nei confronti del Brasile situazioni gravi di non collaborazione da parte del paese sud americano. Mi riferisco, come avrete capito, al caso dell'assassino Cesare Battisti sulla cui estradizione vogliamo stimmatizzare un comportamento non corretto da parte brasiliana ma anche la atavica mancanza nostrana di forza e coerenza nel rivendicare le proprie posizioni. L'ultima dimostrazione la abbiamo avuta anche in sede di ratifica di questo provvedimento laddove un nostro specifico emendamento che poneva la questione dell'estradizione di Battisti non è stato nemmeno preso in considerazione dalla commissione.

      ADRIANA GALGANO. Signor Presidente, Onorevoli Colleghi, il Trattato bilaterale sul trasferimento delle persone condannate tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica federativa del Brasile si inserisce nel quadro di una più stretta collaborazione avviata con tale Paese, già attraverso il Trattato sull'estradizione e il Trattato relativo all'assistenza giudiziaria, fatti a Roma il 17 ottobre 1989.
      L'Accordo in esame è finalizzato allo sviluppo della cooperazione tra Italia e Brasile in materia di trasferimento dei cittadini detenuti nel territorio dell'altro Stato contraente, in modo che tali soggetti possano scontare la pena comminata nel proprio Paese (secondo un modello di intesa bilaterale che già esiste, ad esempio, con il Regno Unito, il Canada e la Spagna).
      Vengono così decisamente semplificati i complessi problemi legati al trattamento dei detenuti italiani nei penitenziari brasiliani Pag. 25(la cui assistenza pesa sulle ridotte risorse dei consolati italiani) e dei detenuti brasiliani in Italia, il cui rimpatrio consentirebbe – come recentemente evidenziato dalla stampa – un consistente risparmio per l'erario pubblico (che potrebbe quindi essere destinato al potenziamento della rete consolare in Brasile).
      Come già rilevato durante il dibattito in discussione generale, l'Italia e il Brasile sono stati anche protagonisti di una querelle ancora non chiusa, rispetto ad un caso molto rilevante per la nostra coscienza e per il nostro lavoro negli anni passati: mi riferisco al caso del terrorista Battisti.
      Le condizioni umane e carcerarie dei nostri connazionali e dei detenuti di altre nazionalità nelle carceri brasiliane sono intollerabili e offensive per la dignità dell'uomo.
      Le autorità carcerarie brasiliane sottopongono infatti i detenuti a umiliazioni e a condizioni di vita, in aperto contrasto con i princìpi contenuti nella Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo e con il trattamento umanitario dei detenuti sanciti da carte e accordi internazionali.
      Nello specifico, l'articolo 3, che enuncia le condizioni per il trasferimento, prevede che il condannato sia cittadino dello Stato ricevente (o vi abbia la residenza permanente), che gli atti per i quali è stata inflitta la condanna costituiscano reato anche per la legge dello Stato ricevente, che la sentenza sia definitiva, che il condannato debba scontare ancora come minimo un anno di pena privativa della libertà, che alla persona condannata non sia stata comminata la pena di morte, che vi sia accordo in merito al provvedimento di trasferimento tra Stato mittente e Stato trasferente.
      Per effetto del trasferimento, l'esecuzione della pena è sospesa nella Parte mittente. Parallelamente, l'Autorità competente della Parte ricevente dovrà garantire l'applicazione della pena, così come determinata dalla Parte mittente. Il trasferimento non potrà avere luogo, salvo il consenso delle due Parti, se la natura o la durata della pena siano incompatibili con l'ordinamento della Parte ricevente.
      Questo testo, importante per la storia delle relazioni, costruisce un'infrastruttura relativa alle autorità che determinano il processo penale, soprattutto le risultanze dei processi penali, oltre ad avvicinare il nostro Paese al Brasile.
      Nel ribadire la necessità di procedere celermente alla ratifica di un accordo di indubbia utilità che aspettavamo da tempo, anche alla luce del grande sviluppo dei rapporti italo-brasiliani nel campo della cooperazione giudiziaria, Scelta Civica per l'Italia dichiara con convinzione il proprio voto favorevole.

TESTO INTEGRALE DELLE DICHIARAZIONI DI VOTO FINALE DEI DEPUTATI GIAN LUIGI GIGLI E MARCO MARCOLIN SUL DISEGNO DI LEGGE DI RATIFICA N. 1923

      GIAN LUIGI GIGLI. Anche in questo caso interverrò brevemente sui due provvedimenti relativi alla ratifica degli accordi italo-brasiliano e italo-argentino che disciplinano la possibilità, per i congiunti conviventi del personale diplomatico e consolare delle rispettive rappresentanze (nonché delle delegazioni presso Organizzazioni internazionali o – limitatamente al territorio italiano – presso la Santa Sede), di svolgere attività lavorativa subordinata o autonoma nel paese ricevente, su base di reciprocità. A seguito dell'autorizzazione il soggetto interessato (i coniugi non separati, e in secondo ordine i figli non coniugati minori, per il Brasile di 21 anni (o minori di 25 anni, se studenti a tempo pieno), per l'Argentina di 26 anni) potrà iscriversi, quindi, nelle liste di collocamento di uno dei Centri territoriali per l'impiego se si tratta di lavoro dipendente mentre le richieste riguardanti autorizzazione al lavoro autonomo dovranno contenere una descrizione della natura di tale attività. Previo accertamento della sua posizione, il soggetto interessato conseguirà l'autorizzazione richiesta, che non potrà Pag. 26eccedere il periodo della missione del dipendente cui il soggetto fa capo – in caso di improvvisa cessazione della missione verrà tuttavia concesso un periodo di grazia non superiore a tre mesi. L'autorizzazione non verrà concessa a soggetti che abbiano in precedenza lavorato illegalmente nello Stato ricevente, ovvero che ne abbiano violato le norme fiscali o di sicurezza sociale, o che destino perplessità con riferimento a profili di sicurezza nazionale. Tali provvedimenti seguono un modello standard la cui esigenza si va diffondendo al fine di consentire l'inserimento nel contesto lavorativo dei familiari del personale che si reca all'estero, oggi non più limitabile a funzioni di mera rappresentanza.

      MARCO MARCOLIN. Questi provvedimenti in ratifica non comportano oneri, e seguono un modello standard che risponde all'esigenza di consentire, ai familiari del personale che si reca all'estero, di svolgere attività lavorativa. Il concetto è giusto e di buon senso, con la cautela che non si abusi dello strumento, magari con circolari interpretative che superano la stessa legge, per estendere il concetto delle relazioni familiari e dei benefici a tale status associati.
      Gli accordi italo-brasiliano e italo-argentino in esame disciplinano la possibilità, per i congiunti conviventi del personale diplomatico e consolare delle rispettive rappresentanze, di svolgere attività lavorativa subordinata o autonoma nel paese ricevente, su base di reciprocità.
      Le categorie di congiunti cui si applica l'intesa in esame sono i coniugi (non separati), e in secondo ordine i figli non coniugati minori, per il Brasile di 21 anni (o minori di 25 anni, se studenti a tempo pieno), per l'Argentina di 26 anni.
      Il nostro Ministero degli esteri, travalicando, a nostro avviso, i propri poteri discrezionali, ha riconosciuto il passaporto diplomatico, misura in questi casi riservata al coniuge riconosciuto dalla normativa italiana, a cittadini stranieri partners omosessuali di addetti all'ambasciata, e addirittura trasferito lo stesso addetto d'Ambasciata a destinazioni migliori sulla sola base della volontà di tutelare la posizione del partner, in quanto straniero, e della coppia, in quanto omosessuale. Non riteniamo che queste scelte del ministero degli Esteri siano condivisibili né, a nostro avviso, legittime. Nella ratifica di questi accordi pertanto vorremmo ricevere chiarimenti ed assicurazioni dal Governo in materia.

TESTO INTEGRALE DELLA DICHIARAZIONE DI VOTO FINALE DEI DEPUTATI GIAN LUIGI GIGLI E MARCO MARCOLIN SUL DISEGNO DI LEGGE DI RATIFICA N. 2086

      GIAN LUIGI GIGLI. Anche in questo caso interverrò brevemente sui due provvedimenti relativi alla ratifica degli accordi italo-brasiliano e italo-argentino che disciplinano la possibilità, per i congiunti conviventi del personale diplomatico e consolare delle rispettive rappresentanze (nonché delle delegazioni presso Organizzazioni internazionali o – limitatamente al territorio italiano – presso la Santa Sede), di svolgere attività lavorativa subordinata o autonoma nel paese ricevente, su base di reciprocità. A seguito dell'autorizzazione il soggetto interessato (i coniugi non separati, e in secondo ordine i figli non coniugati minori, per il Brasile di 21 anni (o minori di 25 anni, se studenti a tempo pieno), per l'Argentina di 26 anni) potrà iscriversi, quindi, nelle liste di collocamento di uno dei Centri territoriali per l'impiego se si tratta di lavoro dipendente mentre le richieste riguardanti autorizzazione al lavoro autonomo dovranno contenere una descrizione della natura di tale attività. Previo accertamento della sua posizione, il soggetto interessato conseguirà l'autorizzazione richiesta, che non potrà eccedere il periodo della missione del dipendente cui il soggetto fa capo – in caso di improvvisa cessazione della missione verrà tuttavia concesso un periodo di grazia non superiore a tre mesi. L'autorizzazione non verrà concessa a soggetti che abbiano in precedenza lavorato illegalmente Pag. 27nello Stato ricevente, ovvero che ne abbiano violato le norme fiscali o di sicurezza sociale, o che destino perplessità con riferimento a profili di sicurezza nazionale. Tali provvedimenti seguono un modello standard la cui esigenza si va diffondendo al fine di consentire l'inserimento nel contesto lavorativo dei familiari del personale che si reca all'estero, oggi non più limitabile a funzioni di mera rappresentanza.

      MARCO MARCOLIN. Questi provvedimenti in ratifica non comportano oneri, e seguono un modello standard che risponde all'esigenza di consentire, ai familiari del personale che si reca all'estero, di svolgere attività lavorativa. Il concetto è giusto e di buon senso, con la cautela che non si abusi dello strumento, magari con circolari interpretative che superano la stessa legge, per estendere il concetto delle relazioni familiari e dei benefici a tale status associati.
      Gli accordi italo-brasiliano e italo-argentino in esame disciplinano la possibilità, per i congiunti conviventi del personale diplomatico e consolare delle rispettive rappresentanze, di svolgere attività lavorativa subordinata o autonoma nel paese ricevente, su base di reciprocità.
      Le categorie di congiunti cui si applica l'intesa in esame sono i coniugi (non separati), e in secondo ordine i figli non coniugati minori, per il Brasile di 21 anni (o minori di 25 anni, se studenti a tempo pieno), per l'Argentina di 26 anni.
      Il nostro Ministero degli esteri , travalicando, a nostro avviso, i propri poteri discrezionali, ha riconosciuto il passaporto diplomatico, misura in questi casi riservata al coniuge riconosciuto dalla normativa italiana, a cittadini stranieri partners omosessuali di addetti all'ambasciata, e addirittura trasferito lo stesso addetto d'Ambasciata a destinazioni migliori sulla sola base della volontà di tutelare la posizione del partner, in quanto straniero, e della coppia, in quanto omosessuale. Non riteniamo che queste scelte del ministero degli Esteri siano condivisibili né, a nostro avviso, legittime. Nella ratifica di questi accordi pertanto vorremmo ricevere chiarimenti ed assicurazioni dal Governo in materia.

TESTO INTEGRALE DELLE DICHIARAZIONI DI VOTO FINALE DEI DEPUTATI GIAN LUIGI GIGLI E MARCO MARCOLIN SUL DISEGNO DI LEGGE DI RATIFICA N. 2419

      GIAN LUIGI GIGLI. Il Protocollo modifica la Convenzione del 1989, aggiornando l'elenco delle imposte italiane considerate nella Convenzione per vietare la doppia imposizioni tra Italia e Corea del Sud, che nella nuova formulazione saranno: l'imposta sul reddito delle persone fisiche, l'imposta sul reddito delle società e l'imposta regionale sulle attività produttive – proprio il riferimento all'IRAP costituisce la ragione dell'aggiornamento dell'elenco – ancorché riscosse mediante ritenuta alla fonte. Si prevede anche il superamento del segreto bancario, conformemente all'obiettivo prioritario della lotta all'evasione, nonché agli standard dell'OCSE in materia.
      La ratifica del Protocollo potrà sicuramente concorrere a consolidare un quadro giuridico più favorevole a nuove forme di collaborazione tra le realtà imprenditoriali dei due paesi, entrambi dotati di una forte impronta manifatturiera. Si segnala, infatti, una tendenza assai costante e positiva degli scambi commerciali italo-coreani che si è particolarmente rafforzata nel corso del 2013, con un exploit delle esportazioni italiane, in crescita dell'11,5 per cento rispetto all'anno precedente, pari a 5,38 miliardi di dollari, nuovo record storico. Rileva che le esportazioni coreane verso l'Italia sono state pari a 3,13 miliardi di dollari, in calo del 4,17 per cento. Il surplus commerciale dell'Italia nei confronti della Corea è pertanto ammontato a 2,25 miliardi di dollari, in aumento del 44 per cento rispetto all'anno precedente. Inutile dire che queste relazioni potrebbero favorire un potenziale recupero di gettito a favore dell'erario italiano, grazie alla possibile emersione di una maggiore base imponibile.

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      MARCO MARCOLIN. Il disegno di legge in esame reca l'autorizzazione alla ratifica ed esecuzione del Protocollo aggiuntivo alla Convenzione del 1989 tra l'Italia e la Repubblica di Corea finalizzata ad evitare le doppie imposizioni ed a prevenire le evasioni fiscali in materia di imposte sul reddito; si tratta di un adeguamento di un accordo già in vigore e elaborato su modelli standard che abbiamo sempre condiviso, che semplificano ed agevolano di fatto l'interscambio economico tra i due Paesi. Voteremo dunque a favore del provvedimento.
      Tra l'altro quest'anno ricorre il 130o anniversario delle relazioni diplomatiche fra l'Italia e Seul, e questa ricorrenza verrà contrassegnata da un numero importante di manifestazioni bilaterali, con un Paese con il quale abbiamo ormai un interscambio in aumento e che è misurabile in miliardi di euro.

VOTAZIONI QUALIFICATE EFFETTUATE MEDIANTE PROCEDIMENTO ELETTRONICO

INDICE  ELENCO  N.  1  DI  3  (VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 13)
Votazione O  G  G  E  T  T  O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
1 Nom. Ddl 2273 – articolo 1 393 393 197 393 84 Appr.
2 Nom. articolo 2 392 392 197 392 84 Appr.
3 Nom. articolo 3 386 386 194 386 84 Appr.
4 Nom. Ddl 2273 – voto finale 397 397 199 397 84 Appr.
5 Nom. Ddl 2274 – articolo 1 396 396 199 396 84 Appr.
6 Nom. articolo 2 400 400 201 399 1 84 Appr.
7 Nom. articolo 3 395 395 198 395 84 Appr.
8 Nom. Ddl 2274 – voto finale 400 400 201 400 83 Appr.
9 Nom. Ddl 2125 – articolo 1 401 401 201 401 83 Appr.
10 Nom. articolo 2 397 397 199 397 83 Appr.
11 Nom. articolo 3 401 401 201 401 83 Appr.
12 Nom. articolo 4 405 405 203 405 83 Appr.
13 Nom. Ddl 2125 – voto finale 402 400 2 201 398 2 83 Appr.

F  =  Voto favorevole (in votazione palese). - C  =  Voto contrario (in votazione palese). - V  =  Partecipazione al voto (in votazione segreta). - A  =  Astensione. - M =  Deputato in missione. - T  =  Presidente di turno. - P  =  Partecipazione a votazione in cui è mancato il numero legale. - X  =  Non in carica.
Le votazioni annullate sono riportate senza alcun simbolo. Ogni singolo elenco contiene fino a 13 votazioni. Agli elenchi è premesso un indice che riporta il numero, il tipo, l'oggetto, il risultato e l'esito di ogni singola votazione.

INDICE  ELENCO  N.  2  DI  3  (VOTAZIONI DAL N. 14 AL N. 26)
Votazione O  G  G  E  T  T  O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
14 Nom. Ddl 2271 – articolo 1 405 405 203 405 83 Appr.
15 Nom. articolo 2 400 400 201 400 83 Appr.
16 Nom. articolo 3 403 403 202 403 83 Appr.
17 Nom. articolo 4 398 398 200 398 83 Appr.
18 Nom. Ddl 2271 – voto finale 403 403 202 403 83 Appr.
19 Nom. Ddl 2080-A e abb. – articolo 1 408 408 205 404 4 83 Appr.
20 Nom. articolo 2 406 405 1 203 402 3 83 Appr.
21 Nom. articolo 3 405 404 1 203 401 3 83 Appr.
22 Nom. articolo 4 397 396 1 199 393 3 83 Appr.
23 Nom. Ddl 2080-A e abb. – voto finale 402 401 1 201 397 4 83 Appr.
24 Nom. Ddl 1923 – articolo 1 401 386 15 194 385 1 83 Appr.
25 Nom. articolo 2 390 377 13 189 376 1 83 Appr.
26 Nom. articolo 3 396 381 15 191 380 1 83 Appr.


INDICE  ELENCO  N.  3  DI  3  (VOTAZIONI DAL N. 27 AL N. 35)
Votazione O  G  G  E  T  T  O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
27 Nom. Ddl 1923 – voto finale 400 383 17 192 383 83 Appr.
28 Nom. Ddl 2086 – articolo 1 395 381 14 191 381 83 Appr.
29 Nom. articolo 2 397 382 15 192 379 3 83 Appr.
30 Nom. articolo 3 400 385 15 193 383 2 83 Appr.
31 Nom. Ddl 2086 – voto finale 400 387 13 194 387 83 Appr.
32 Nom. Ddl 2419 – articolo 1 394 394 198 394 83 Appr.
33 Nom. articolo 2 392 391 1 196 390 1 83 Appr.
34 Nom. articolo 3 389 389 195 389 83 Appr.
35 Nom. Ddl 2419 – voto finale 389 389 195 389 83 Appr.