XVII LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di Giovedì 10 marzo 2016

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli nella seduta del 10 marzo 2016.

      Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Alfreider, Amendola, Amici, Artini, Baldelli, Baretta, Bellanova, Bernardo, Dorina Bianchi, Bindi, Biondelli, Bobba, Bocci, Bonafede, Bonifazi, Michele Bordo, Borletti Dell'Acqua, Boschi, Brambilla, Bratti, Bressa, Brunetta, Bueno, Calabria, Caparini, Capelli, Casero, Castiglione, Catania, Causin, Censore, Centemero, Antimo Cesaro, Cicchitto, Cominelli, Costa, D'Alia, Dadone, Dambruoso, Damiano, De Micheli, Del Basso de Caro, Dell'Orco, Dellai, Di Gioia, Luigi Di Maio, Epifani, Faraone, Fedriga, Ferranti, Ferrara, Fico, Fioroni, Gregorio Fontana, Fontanelli, Franceschini, Galati, Garofani, Gelli, Gentiloni Silveri, Giacomelli, Giancarlo Giorgetti, Gozi, Guerra, Kronbichler, La Russa, Lauricella, Locatelli, Lorenzin, Losacco, Lotti, Lupi, Madia, Manciulli, Marazziti, Mazziotti Di Celso, Merlo, Meta, Migliore, Nicoletti, Orlando, Pes, Piccoli Nardelli, Piepoli, Gianluca Pini, Pisicchio, Polverini, Portas, Rampelli, Ravetto, Realacci, Rigoni, Rosato, Domenico Rossi, Rughetti, Sanga, Sani, Scalfarotto, Scanu, Scotto, Sereni, Speranza, Tabacci, Tofalo, Valeria Valente, Velo, Venittelli, Vignali, Vignaroli, Villecco Calipari, Zanetti, Zolezzi.

(Alla ripresa pomeridiana della seduta).

      Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Alfreider, Amendola, Amici, Artini, Baldelli, Baretta, Bellanova, Bernardo, Dorina Bianchi, Bindi, Biondelli, Bobba, Bocci, Boccia, Bonafede, Bonifazi, Michele Bordo, Borletti Dell'Acqua, Boschi, Brambilla, Bratti, Bressa, Brunetta, Bueno, Calabria, Capelli, Casero, Castiglione, Catania, Causin, Censore, Centemero, Antimo Cesaro, Cicchitto, Cominelli, Costa, D'Alia, Dadone, Dambruoso, Damiano, De Micheli, Del Basso de Caro, Dell'Orco, Dellai, Di Gioia, Luigi Di Maio, Epifani, Faraone, Fedriga, Ferranti, Ferrara, Fico, Fioroni, Gregorio Fontana, Fontanelli, Franceschini, Galati, Garofani, Gelli, Gentiloni Silveri, Giacomelli, Giancarlo Giorgetti, Gozi, Guerra, Kronbichler, La Russa, Lauricella, Locatelli, Lorenzin, Losacco, Lotti, Lupi, Madia, Manciulli, Marazziti, Mazziotti Di Celso, Merlo, Meta, Migliore, Miotto, Molea, Orlando, Pes, Piccoli Nardelli, Piepoli, Gianluca Pini, Pisicchio, Polverini, Portas, Rampelli, Ravetto, Realacci, Rigoni, Rosato, Domenico Rossi, Rughetti, Sanga, Sani, Santerini, Scalfarotto, Scanu, Scotto, Sereni, Speranza, Tabacci, Tofalo, Valeria Valente, Velo, Venittelli, Vignali, Vignaroli, Villecco Calipari, Zanetti, Zolezzi.

Annunzio di proposte di legge.

      In data 9 marzo 2016 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:
          ZOLEZZI ed altri: «Disposizioni per il recepimento della direttiva 2009/148/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 novembre 2009, sulla protezione dei lavoratori contro i rischi connessi con un'esposizione all'amianto durante il lavoro, per la bonifica dell'amianto e dei materiali contenenti amianto nei locali pubblici o aperti al pubblico, per la progressiva sostituzione dei materiali in amianto con altri prodotti di uso equivalente, nonché in materia di eguaglianza nell'accesso ai benefìci previdenziali per i lavoratori esposti all'amianto» (3664);
          DADONE: «Modifica all'articolo 14 della legge 21 marzo 1990, n.  53, in materia di soggetti competenti all'autenticazione delle firme per la presentazione di liste elettorali e candidature e per la richiesta di referendum» (3665);
          BERNARDO: «Disposizioni concernenti la comunicazione e la diffusione delle competenze di base necessarie per la gestione del risparmio privato nonché istituzione di un'Agenzia nazionale per la loro promozione» (3666).

      Saranno stampate e distribuite.

Adesione di deputati a proposte di legge.

      La proposta di legge GNECCHI ed altri: «Disposizioni in materia di contributi previdenziali, rivalutazione del montante contributivo individuale, calcolo delle pensioni erogate dalla Gestione separata di cui all'articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n.  335, nonché istituzione della pensione di base e delega al Governo per la sua applicazione agli iscritti agli enti previdenziali privatizzati e ai liberi professionisti» (2100) è stata successivamente sottoscritta dalla deputata Fabbri.

      La proposta di legge CARFAGNA: «Istituzione di un Fondo di solidarietà per le vittime dei crimini violenti» (2399) è stata successivamente sottoscritta dalla deputata Brambilla.

      La proposta di legge PATRIZIA MAESTRI ed altri: «Disposizioni in materia di deducibilità e detraibilità degli oneri e delle spese sostenute per gli addetti all'assistenza personale e familiare, nonché in materia di lavoro accessorio» (3363) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Damiano.

      La proposta di legge MIOTTO ed altri: «Disposizioni in materia di alleanza terapeutica e di dichiarazioni anticipate di trattamento» (3561) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Capone.

Modifica del titolo di proposte di legge.

      La proposta di legge n.  2667, d'iniziativa della deputata CHIMIENTI ed altri, ha assunto il seguente titolo: «Istituzione di percorsi didattici e programmi di educazione alla parità di genere, all'affettività e alla sessualità consapevole nelle scuole secondarie di primo grado e nei primi due anni delle scuole secondarie di secondo grado, nonché integrazione dei corsi di studio universitari».

Ritiro di proposte di legge.

      In data 9 marzo 2016 il deputato Minardo ha comunicato di ritirare la seguente proposta di legge:
          MINARDO: «Disposizioni per favorire l'avvio di imprese artigiane da parte di giovani» (3659).

      La proposta di legge sarà pertanto cancellata dall'ordine del giorno.

Assegnazione di progetti di legge a Commissioni in sede referente.

      A norma del comma 1 dell'articolo 72 del Regolamento, i seguenti progetti di legge sono assegnati, in sede referente, alle sottoindicate Commissioni permanenti:

          VII Commissione (Cultura):
      CHIMIENTI ed altri: «Istituzione di percorsi didattici e programmi di educazione alla parità di genere, all'affettività e alla sessualità consapevole nelle scuole secondarie di primo grado e nei primi due anni delle scuole secondarie di secondo grado, nonché integrazione dei corsi di studio universitari» (2667) Parere delle Commissioni I, V, XI, XII e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

          XIII Commissione (Agricoltura):
      VALIANTE ed altri: «Disposizioni per la tutela, la valorizzazione e la promozione della dieta mediterranea» (3608) Parere delle Commissioni I, V, VII (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento), VIII, X, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

Trasmissione dal Ministero dell'economia e delle finanze.

      Il Ministero dell'economia e delle finanze ha trasmesso un decreto ministeriale recante una variazione di bilancio tra capitoli dello stato di previsione del medesimo Ministero, di pertinenza del centro di responsabilità «Guardia di finanza», autorizzata, in data 1o marzo 2016, ai sensi dell'articolo 1, comma 182, della legge 24 dicembre 2007, n.  244.

      Questo decreto è trasmesso alla V Commissione (Bilancio) e alla VI Commissione (Finanze).

Trasmissioni dal Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale.

      Il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, con lettere del 7 marzo 2016, ha trasmesso le note relative all'attuazione data agli ordini del giorno, accolti dal Governo nella seduta dell'Assemblea del 18 novembre 2015, PALAZZOTTO ed altri n.  9/3393-A/25, concernente iniziative volte a sostenere la ricostruzione della città di Kobane in Siria e la stabilizzazione dei territori a prevalenza curda, GRANDE n.  9/3393-A/30, riguardante l'eventuale reintroduzione nei futuri decreti-legge di proroga delle missioni internazionali delle disposizioni relative ai programmi integrati di sminamento umanitario, di cui alla legge n.  58 del 2001, nonché dell'ordine del giorno SIBILIA n.  9/3444-A/187, accolto dal Governo nella seduta dell'Assemblea del 19 dicembre 2015, volto a promuovere la gestione dei finanziamenti dei fondi multilaterali di sviluppo da parte del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale in coerenza con le specifiche finalità di cooperazione. Le suddette note sono a disposizione degli onorevoli deputati presso il Servizio per il Controllo parlamentare e sono trasmesse alla III Commissione (Affari esteri) competente per materia.

Annunzio di progetti di atti dell'Unione europea.

      La Commissione europea, in data 9 marzo 2016, ha trasmesso, in attuazione del Protocollo sul ruolo dei Parlamenti allegato al Trattato sull'Unione europea, la proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (CE) n.  539/2001 del Consiglio che adotta l'elenco dei paesi terzi i cui cittadini devono essere in possesso del visto all'atto dell'attraversamento delle frontiere esterne e l'elenco dei paesi terzi i cui cittadini sono esenti da tale obbligo (Georgia) (COM(2016) 142 final), che è assegnata, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alla I Commissione (Affari costituzionali), con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

Richiesta di parere parlamentare su atti del Governo.

      Il Ministro della giustizia, con lettera in data 4 marzo 2016, ha trasmesso, ai sensi degli articoli 1, comma 3, e 27, comma 3, della legge 31 dicembre 2012, n.  247, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto ministeriale concernente regolamento recante disciplina per il funzionamento e la convocazione dell'assemblea dell'ordine circondariale forense (285).

      Questa richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla II Commissione (Giustizia), che dovrà esprimere il prescritto parere entro il 9 maggio 2016. È altresì assegnata, ai sensi del comma 2 dell'articolo 96-ter del Regolamento, alla V Commissione (Bilancio), che dovrà esprimere i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario entro il 9 aprile 2016.

Atti di controllo e di indirizzo.

      Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell’Allegato B al resoconto della seduta odierna.

PROPOSTA DI LEGGE: MOLTENI ED ALTRI*: MODIFICA ALL'ARTICOLO 59 DEL CODICE PENALE IN MATERIA DI DIFESA LEGITTIMA (A.C. 2892-A)

* Tutti i deputati firmatari della proposta di legge hanno ritirato la propria sottoscrizione dopo la conclusione dell'esame in sede referente

A.C. 2892-A – Parere della I Commissione

PARERE DELLA I COMMISSIONE SULLE PROPOSTE EMENDATIVE PRESENTATE

NULLA OSTA

sugli emendamenti contenuti nel fascicolo n.  1.

A.C. 2892-A – Parere della V Commissione

PARERE DELLA V COMMISSIONE SUL TESTO DEL PROVVEDIMENTO E SULLE PROPOSTE EMENDATIVE PRESENTATE

Sul testo del provvedimento in oggetto:

NULLA OSTA

sugli emendamenti trasmessi dall'Assemblea:

NULLA OSTA

A.C. 2892-A – Articolo unico

ARTICOLO UNICO DELLA PROPOSTA DI LEGGE NEL TESTO DELLA COMMISSIONE

Art. 1.

      1. All'articolo 59 del codice penale è aggiunto, in fine, il seguente comma:
      «Nei casi di cui all'articolo 52, secondo comma, la colpa dell'agente è sempre esclusa se l'errore riferito alla situazione di pericolo e ai limiti imposti è conseguenza di un grave turbamento psichico ed è causato, volontariamente o colposamente, dalla persona contro cui è diretto il fatto».

PROPOSTE EMENDATIVE RIFERITE ALL'ARTICOLO UNICO DELLA PROPOSTA DI LEGGE

ART. 1.

      Sopprimerlo.
1. 1. Daniele Farina, Sannicandro.

      Al comma 1, premettere il seguente:
      01. All'articolo 52 del codice penale, primo comma, sono aggiunte, in fine, le parole: «, o che il fatto sia stato commesso per concitazione o paura».
1. 12. Gelmini, Gregorio Fontana, Ravetto, Santelli.

      Al comma 1, premettere il seguente:
      01. All'articolo 52 del codice penale, secondo comma, lettera b), le parole: «non vi è desistenza e» sono soppresse.
1. 13. Gelmini, Gregorio Fontana, Ravetto, Santelli.

      Sostituirlo con il seguente:
      Art. 1. – 1. All'articolo 52 del codice penale è aggiunto, in fine, il seguente comma:
          «Si considera che abbia agito per difesa legittima colui che compie un atto per respingere l'ingresso o l'intrusione mediante effrazione o contro la volontà del proprietario o di chi ha la legittima disponibilità dell'immobile, con violenza o minaccia di uso di armi da parte di una o più persone, con violazione del domicilio di cui all'articolo 614, primo e secondo comma».
      2. All'articolo 52 del codice penale, la rubrica è sostituita dalla seguente: «Difesa legittima e difesa legittima domiciliare».
(Testo alternativo del relatore di minoranza, Molteni).

      Sostituirlo con il seguente:
      Art. 1. – 1. All'articolo 52 del codice penale sono apportate le seguenti modificazioni:
          a) al primo comma, sono aggiunte, in fine, le parole: «, o che il fatto sia stato commesso per concitazione o paura»;
          b) al secondo comma, lettera b), le parole: «non vi è desistenza e» sono soppresse.
1. 14. Gelmini, Gregorio Fontana, Ravetto, Santelli.

      Sostituirlo con il seguente:
      Art. 1. – 1. I commi secondo e terzo dell'articolo 52 del codice penale sono abrogati.
      2. Dopo l'articolo 52 del codice penale è aggiunto il seguente:
          «Art. 52-bis. – (Legittima difesa nel caso di violazione di domicilio effettuata allo scopo di commettere altri reati). – Nel contrasto di una violazione di domicilio finalizzata allo scopo di commettere altri reati, si configura in ogni caso come legittima difesa la condotta di chi:
              a) vedendo minacciata la propria o l'altrui incolumità, usa un'arma legalmente detenuta o qualsiasi altro mezzo idoneo per dissuadere o per rendere sicuramente inoffensivo l'aggressore;
              b) vedendo minacciati i propri o altrui beni e constatata l'inefficacia di ogni invito a desistere dall'azione criminosa, per bloccarla usa qualsiasi mezzo idoneo o un'arma legittimamente detenuta, mirando alle parti non vitali di chi persiste nella minaccia.

      Nei casi previsti dall'articolo 614, primo e secondo comma, le disposizioni del primo comma del presente articolo si applicano anche qualora il fatto sia avvenuto all'interno di ogni altro luogo ove sia esercitata un'attività commerciale, professionale o imprenditoriale».
1. 15. Gregorio Fontana, Gelmini, Ravetto, Santelli.

      Sostituirlo con il seguente:
      Art. 1. – 1. All'articolo 52 del codice penale sono apportate le seguenti modificazioni:
          a) al secondo comma, dopo la parola: «sussiste» sono aggiunte le seguenti: «in ogni caso»;
          b) alla rubrica, sono aggiunte, in fine, le parole: «e difesa legittima domiciliare».
1. 4. Molteni, Fedriga.

      Sostituirlo con il seguente:
      Art. 1. – 1. All'articolo 52 del codice penale sono apportate le seguenti modificazioni:
          a) al terzo comma, sono aggiunte, in fine, le parole: «ovvero nelle immediate adiacenze dei luoghi indicati nel presente articolo se risulta chiara ed in atto l'intenzione di introdursi violentemente negli stessi o di volersene allontanare senza desistere dall'offesa»;
          b) dopo il terzo comma, è aggiunto il seguente: «Il pericolo di aggressione e l'assenza di desistenza di cui al secondo comma sono presunti quando l'offesa ingiusta avviene, all'interno dei luoghi indicati nel presente articolo, in ore notturne o con modalità atte a creare uno stato di particolare paura e agitazione nella persona offesa».
1. 25. La Russa.

      Sostituirlo con il seguente:
      Art. 1. – 1. All'articolo 52 del codice penale sono apportate le seguenti modificazioni:
          a) è aggiunto, in fine, il seguente comma:
              «Si considera che abbia agito per difesa legittima colui che compie un atto per respingere l'ingresso o l'intrusione mediante effrazione, anche tentati, nei luoghi, anche altrui, indicati nell'articolo 614, commessi con violenza o minaccia di uso di armi da parte di una o più persone.»;
          b) alla rubrica, sono aggiunte, in fine, le parole: «e difesa legittima domiciliare».
1. 16. Longo.

      Sostituirlo con il seguente:
      Art. 1. – 1. All'articolo 52, del codice penale sono apportate le seguenti modificazioni:
          a) è aggiunto, in fine, il seguente comma:
              «Si considera che abbia agito per difesa legittima colui che compie uno o più atti per respingere l'ingresso o l'intrusione mediante effrazione o contro la volontà del proprietario o di chi ha la legittima disponibilità dell'immobile, con violenza o minaccia di uso di armi da parte di una o più persone, con violazione del domicilio di cui all'articolo 614, primo e secondo comma.»;
          b) alla rubrica, sono aggiunte, in fine, le parole: «e difesa legittima domiciliare».
1. 6. Molteni, Fedriga.

      Sostituirlo con il seguente:
      Art. 1. – 1. All'articolo 52 del codice penale sono apportate le seguenti modificazioni:
          a) è aggiunto, in fine, il seguente comma:
              «Si considera che abbia agito per difesa legittima colui che dall'interno dell'immobile o del domicilio, inteso ai sensi dell'articolo 614, compie uno o più atti per respingere l'ingresso o l'intrusione mediante effrazione o contro la volontà del proprietario o di chi ha la legittima disponibilità dell'immobile, con violenza o minaccia di uso di armi da parte di una o più persone, con violazione del domicilio di cui all'articolo 614, primo e secondo comma.»;
          b) alla rubrica, sono aggiunte, in fine, le parole: «e difesa legittima domiciliare».
1. 5. Molteni, Fedriga.

      Sostituirlo con il seguente:
      Art. 1. – (Modifica all'articolo 55 del codice penale). – 1. All'articolo 55 del codice penale è aggiunto, in fine, il seguente comma:
          «Nei casi di cui all'articolo 52, secondo comma, la colpa dell'agente è sempre esclusa se l'errore riferito alla situazione di pericolo e ai limiti imposti è conseguenza di un grave turbamento psichico ed è causato, volontariamente o colposamente, dalla persona contro cui è diretto il fatto».
1. 23. Rubinato.

      Sostituirlo con il seguente:
      Art. 1. – 1. All'articolo 55 del codice penale è aggiunto, in fine, il seguente comma:
          «Nei casi dell'articolo 52, secondo e terzo comma, la colpa è sempre esclusa se chi ha commesso il fatto ha agito in preda alla paura, al panico ovvero ad un grave turbamento, determinati dalla situazione di pericolo».

      2. All'articolo 59 del codice penale è aggiunto, in fine, il seguente comma:
          «Nei casi dell'articolo 52, secondo e terzo comma, se l'errore si riferisce alla situazione di pericolo o ai limiti imposti dalla necessità, la colpa dell'agente è sempre esclusa qualora esso sia stato determinato, volontariamente o colposamente, dalla persona contro cui è commesso il fatto».
1. 24. Ferraresi, Agostinelli, Bonafede, Businarolo, Colletti, Sarti.

      Sostituirlo con il seguente:
      Art. 1. – 1. All'articolo 59 del codice penale è aggiunto, in fine, il seguente comma:
          «Nei casi di cui all'articolo 52, secondo e terzo comma, la punibilità non è esclusa solo se l'errore è determinato da colpa grave».
1. 19. Sisto, Santelli.

      Sostituirlo con il seguente:
      Art. 1. – 1. All'articolo 59 del codice penale è aggiunto, in fine, il seguente comma:
          «Nei casi di cui all'articolo 52, secondo e terzo comma, la punibilità non è esclusa solo se l'errore è determinato da colpa grave, tenuto anche conto della condotta della persona contro cui è diretto il fatto».
1. 20. Sisto, Santelli.

      Al comma 1, capoverso, sopprimere la parola: sempre.
1. 51. La Commissione.

      Al comma 1, capoverso, dopo le parole: è sempre esclusa aggiungere le seguenti: e si presume in ogni caso il rapporto di proporzionalità.
1. 7. Molteni, Fedriga.

      Al comma 1, capoverso, sopprimere le parole: e ai limiti imposti.
*1. 8. Molteni, Fedriga.

      Al comma 1, capoverso, sopprimere le parole: e ai limiti imposti.
*1. 21. Santelli.

subemendamento all'emendamento 1.50

      Al comma 1, capoverso, le parole: previsti dall'articolo 52 sono sostituite dalle seguenti: previsti dall'articolo 52, fatto salvo il rapporto di proporzionalità che si presume in ogni caso.
0. 1. 50. 1. Molteni.

      Al comma 1, capoverso, sostituire la parola: imposti con le seguenti: previsti dall'articolo 52.
1. 50. La Commissione.

      Al comma 1, capoverso, dopo le parole: e ai limiti imposti aggiungere le seguenti:, salvo la proporzionalità che viene sempre presunta,
1. 9. Molteni, Fedriga.

      Al comma 1, capoverso, dopo la parola: conseguenza aggiungere le seguenti: diretta e non equivoca.
1. 2. Daniele Farina, Sannicandro.

      Al comma 1, capoverso, sopprimere la parola: grave.
*1. 10. Molteni, Fedriga.

      Al comma 1, capoverso, sopprimere la parola: grave.
*1. 22. Santelli.

      Al comma 1, capoverso, sostituire le parole da: ed è causato fino alla fine del capoverso con le seguenti:, è causato, volontariamente o colposamente, dalla persona contro cui è diretto il fatto, o quando l'offesa ingiusta avviene, all'interno dei luoghi ivi indicati, in ore notturne o con modalità atte a creare uno stato di paura e agitazione nella persona offesa.
1. 26. La Russa.

      Al comma 1, capoverso, sostituire le parole: volontariamente o colposamente con le seguenti: direttamente o indirettamente.
1. 11. Molteni, Fedriga.

      Al comma 1, capoverso, sopprimere le parole: o colposamente.
1. 3. Sannicandro, Daniele Farina.

RELAZIONE SULLA CONTRAFFAZIONE NEL SETTORE TESSILE: IL CASO DEL DISTRETTO PRODUTTIVO DI PRATO, APPROVATA DALLA COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA SUI FENOMENI DELLA CONTRAFFAZIONE, DELLA PIRATERIA IN CAMPO COMMERCIALE E DEL COMMERCIO ABUSIVO (DOC. XXII-BIS, N.  2)

Doc. XXII-bis, n. 2 – Risoluzione

      La Camera,

          esaminata la Relazione sulla contraffazione nel settore tessile: il caso del distretto produttivo di Prato (DOC. XXII-bis, N. 2), approvata all'unanimità dalla Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione, della pirateria in campo commerciale e del commercio abusivo nella seduta del 4 agosto 2015;
          premesso che:
              la Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione, della pirateria in campo commerciale e del commercio abusivo ha scelto di approfondire il tema del distretto tessile di Prato come case study di particolare significato per il contrasto della contraffazione, in quanto l'area vasta del tessile e degli accessori personali della Toscana, costituita dai distretti di Prato per la moda, di Firenze e del Valdarno per il cuoio, la pelletteria e le calzature, di Empoli e Pistoia per il tessile, costituisce un polo di eccellenza, vanto del Made in Italy in Italia, in Europa e nel mondo;
              sia dalla missione di studio a Prato il 24 novembre 2014, sia nel corso delle audizioni svolte in Commissione è emerso uno stretto legame tra contraffazione e lavoro in nero, come testimoniato anche dalla tragica vicenda dei lavoratori cinesi morti nel rogo di un capannone-dormitorio a Prato nel dicembre 2013; dopo tale vicenda vi è stato un salto di qualità della lotta alla contraffazione, perché è emerso chiaramente il legame tra l'illegalità delle imprese, la violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro, lo sfruttamento del lavoro in nero e i legami con la criminalità organizzata e le filiere internazionali della contraffazione;
              dopo tali fatti è stato significativo constatare come tutte le istituzioni competenti – Prefettura, Forze dell'ordine, Magistratura, Regione Toscana, Comune di Prato, imprese e organizzazioni sindacali – abbiano operato in modo coordinato nell'ambito delle rispettive competenze per contrastare il fenomeno e favorire l'adozione di misure efficaci per il superamento del problema, quali il Patto per il monitoraggio delle attività produttive della provincia di Prato, siglato il 27 ottobre 2014, che ha affiancato agli strumenti ispettivi svolti «a valle» della costituzione delle imprese per controllare le irregolarità, anche controlli effettuati «a monte», al momento della costituzione delle imprese, aventi carattere multidisciplinare; oltre al coordinamento delle forze dell'ordine è stato implementato il coordinamento dei controlli amministrativi per la costituzione delle imprese, con la partecipazione alla Conferenza permanente, presieduta dal Prefetto, non solo delle Forze dell'ordine ma di tutte le istituzioni competenti in materia: Comune, Questura, Comandi provinciali dell'Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e dei Vigili del Fuoco, Camera di commercio provinciale, ASL, Ufficio provinciale del lavoro, Agenzia delle Entrate, Agenzia delle Dogane, INPS e INAIL;
              significativo è stato anche l'impegno della Regione Toscana, che ha promosso il «Patto per il lavoro sicuro» nell'ambito delle province di Firenze, Pistoia e Prato, per la sicurezza nei luoghi di lavoro, con un progetto che ha visto i servizi dell'ASL regionale formare e poi assumere, con finanziamento della regione Toscana, 70 giovani ispettori della sicurezza nei luoghi di lavoro, stipulando un protocollo d'intesa con la Procura della Repubblica di Prato e con le Procure della Repubblica di Firenze e di Pistoia, per far sì che le segnalazioni di violazione di reati penali derivanti dalle Ispezioni e inviate dalla Regione alle Procure potessero avere un'accelerazione nella trattazione in sede giudiziaria;
              Prato costituisce un laboratorio sociale di un distretto ove le specificità e le problematicità di un sistema produttivo di eccellenza del Made in Italy, interessato dalle sfide commerciali e produttive dell'economia mondiale che riguardano molti dei settori della manifattura italiana, si sommano alla particolarità di una forte presenza in loco di una imprenditoria estera, quella cinese; l'obiettivo deve essere quello di favorire l'integrazione sociale ed economica delle diverse comunità etniche, riproducendo il modello dell'integrazione realizzata in Italia negli anni ’60 e ’70 a valle dei rilevanti fenomeni di emigrazione internazionale, sulla base anche di un approccio pragmatico della questione, che tenga in considerazione l'apporto economico che tali comunità straniere possono recare all'economia locale, nonché le prospettive derivanti dallo sviluppo di rapporti economici sinergici con le comunità di origine;
              con riferimento ai fenomeni di illegalità nel lavoro legati alla realizzazione o commercializzazione di merci contraffatte, occorre segnalare le molteplici iniziative promosse dalla Regione Toscana, per concludere iniziative pattizie finalizzate a rendere più tracciabile, trasparente e sostenibile la filiera della lavorazione delle produzioni tessili e di altri settori collegati; al proposito va ricordato il «Patto in Toscana per la moda etica», riferito al comparto della pelletteria, sottoscritto il 23 dicembre 2014 dalla regione Toscana con CNA, Confindustria e le OO.SS., consistente in un accordo sulla legalità per rendere sempre più tracciabile, trasparente e sostenibile la filiera della lavorazione, attraverso: lo sviluppo di controlli incrociati da parte dei privati aderenti al protocollo e delle istituzioni e la definizione di standard per impedire la concorrenza sleale nelle subforniture;
              il valore della certificazione etica delle filiere come strumento essenziale per la lotta alla contraffazione è costituito dal fatto che è necessario controllare tutte le fasi della produzione e non solo quella finale; tale approccio consente non solo di diffondere il controllo a tutte le fasi di lavorazione, comprese le sub-forniture, ma anche di favorire la convergenza degli interessi degli imprenditori con quelli del mondo del lavoro, assicurando tanto la cura della qualità del prodotto e il rispetto dei diritti di proprietà industriale, quanto il rispetto dei diritti dei lavoratori, ad esempio per la sicurezza sul lavoro e la lotta allo sfruttamento del lavoro in nero e del lavoro minorile;
              è stato poi approfondito il tema della tracciabilità dei prodotti, esigenza alla quale risponde innanzitutto l'etichetta apposta sui prodotti tessili, che oltre ad attestare la composizione dei prodotti, garantendo il diritto del consumatore ad esserne pienamente informato, come previsto attualmente dalla normativa nazionale e comunitaria, può costituire uno strumento essenziale per individuare l'origine territoriale e la filiera produttiva del prodotto e contrastare le merci contraffatte; altro approccio particolarmente utile al riguardo è quello di dotare le confezioni dei prodotti di strumenti tecnologici (c.d. anti-counterfeiting systems) in grado di fornire la tracciabilità degli stessi, al fine di controllare immediatamente l'origine e la filiera di provenienza delle merci;
              con riferimento ai comportamenti illeciti connessi alla contraffazione rilevante è il tema del controllo dei canali finanziari attraverso i quali le organizzazioni internazionali criminali realizzano il trasferimento dei proventi della contraffazione all'estero; il canale principale attraverso il quale tali proventi raggiungono la Cina e gli altri Paesi extraeuropei è quello dei negozi di Money Transfer, che, in quanto sottratti alle regole antiriciclaggio del sistema bancario e finanziario, e attraverso la tecnica del frazionamento dei versamenti da parte di uno stesso cliente, per rimanere sotto la soglia della tracciabilità consentono lo spostamento di ingenti somme di denaro;
              va intrapresa un'azione per omogeneizzare i controlli nelle dogane dei diversi Paesi europei, in quanto è stato accertato che l'importazione illegale avviene non attraverso le dogane italiane, che hanno adottato standard e procedure elevate di controllo, con analisi dei rischi in ragione dei soggetti esportatori e della tipologia dei prodotti in ingresso nell'area dell'Unione europea, ma spesso passando i controlli doganali nei porti del Nord Europa, segnatamente i porti di Rotterdam o del Regno Unito, dopo di che le merci possono poi circolare liberamente e legittimamente in tutta l'area intracomunitaria;
              fa propria la Relazione sulla contraffazione nel settore tessile: il caso del distretto produttivo di Prato (DOC. XXII-bis, N. 2), approvata il 4 agosto 2015 dalla Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione, della pirateria in campo commerciale e del commercio abusivo ed impegna il Governo, per quanto di competenza, a intraprendere ogni iniziativa utile, al fine di risolvere le questioni evidenziate nella relazione, con particolare riferimento alle seguenti azioni:
                  a) favorire, in sede di coordinamento dei controlli pubblici sulle attività d'impresa, l'applicazione dei modelli di coordinamento e di stretta integrazione tra le diverse istituzioni competenti sperimentati a Prato, quali i Patti per la sicurezza finalizzati al contrasto specifico della contraffazione, con la partecipazione di tutte le istituzioni competenti, in tutti i distretti produttivi interessati da tali fenomeni, atteso lo stretto legame che sussiste tra lavoro illegale, sicurezza sul lavoro e produzione e smercio di merci contraffatte;
                  b) adottare le opportune misure, anche nella predisposizione di provvedimenti concernenti il lavoro illegale o il caporalato, per contrastare la contraffazione colpendo il lavoro in nero, in quanto l'esperienza dimostra che dove c’è contraffazione c’è sempre lavoro in nero o in violazione della sicurezza del lavoro;
                  c) promuovere la certificazione etica delle filiere produttive, favorendo, anche con forme di incentivazione ed agevolazioni per le imprese, l'adozione, a partire dalle produzioni del Made in Italy in settori di qualità come quello della moda, delle certificazioni che prevedono l'obbligo del produttore finale di verificare che i propri fornitori si conformino ai principi della responsabilità sociale e che le filiere produttive siano conformi nel complesso a tali principi;
                  d) garantire la tracciabilità dei prodotti, sia utilizzando lo strumento dell'etichettatura sia attraverso l'impiego degli strumenti tecnologici anticontraffazione (c.d. anti-counterfeiting systems) oggi a disposizione, lavorando parallelamente in sede comunitaria perché siano accresciute le tutele sull'origine dei prodotti e la protezione delle produzioni ricomprese nel concetto del Made In italiano ed europeo, a salvaguardia dalle forme di imitazione servile di prodotti che evocano falsamente la provenienza territoriale;
                  e) realizzare un efficace contrasto al fenomeno degli illeciti finanziari realizzati attraverso il canale del c.d. «Money Transfer», che ai danni arrecati dalla contraffazione alle aziende, alla tutela della concorrenza e ai consumatori aggiunge i danni del deflusso verso l'estero di rilevanti somme di denaro, causando evasione fiscale e alimentando i profitti delle organizzazioni criminali sovranazionali;
                  f) prevedere che i proventi derivanti dalle sanzioni irrogate per le irregolarità riscontrate sulla sicurezza del lavoro possano essere destinate ad interventi sul territorio per accrescere la sicurezza nei luoghi di lavoro e il contrasto della contraffazione nei territori interessati.
(6-00213) «Cenni, Catania, Gallinella, Russo, Garofalo, Franco Bordo, Pastorelli, Berretta, Baruffi, Cuperlo, Laforgia».