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CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 16 aprile 2015
426.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea – Legge europea 2014 (C. 2977 Governo).

RELAZIONE APPROVATA

      La I Commissione (Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni),
          esaminato, per gli aspetti di propria competenza, il disegno di legge europea 2014 (C. 2977);
          preso atto, in particolare, del contenuto dell'articolo 7, che interviene sulla disciplina delle scadenze degli affidamenti diretti di servizi pubblici locali non conformi alla normativa europea, al fine di risolvere le procedure di infrazione n.  2012/2050 e n.  2011/4003;
          rilevato che la suddetta disposizione, superando la normativa vigente, precisa che gli affidamenti in essere alla data del 1o ottobre 2003 cessano alla loro naturale scadenza o, in mancanza di scadenza prevista dal contratto, il 31 dicembre 2020, purché la società affidataria del servizio sia una società a partecipazione pubblica già quotata in borsa alla data del 1o ottobre 2003 ovvero una società posta sotto controllo della società quotata alla medesima data, mentre gli affidamenti assentiti alla data del 1o ottobre 2003 che riguardano società poste sotto il controllo di una società quotata a partecipazione pubblica dopo la predetta data cessano improrogabilmente il 31 dicembre 2018 o alla scadenza prevista nel contratto se anteriore;
          considerato, altresì, l'articolo 8 del disegno di legge in oggetto, in materia di immigrazione e rimpatri, che consente il superamento della procedura di infrazione aperta dalla Commissione europea nei confronti dell'Italia (n.  2014/2235) a causa del non corretto recepimento della direttiva 2008/115/CE (cosiddetta direttiva rimpatri), in particolare per quanto concerne le modalità di esecuzione dell'espulsione forzata, che non può essere effettuata verso un Paese membro, bensì verso il Paese di origine dell'interessato, a meno che non siano intervenute intese bilaterali,

      delibera di

RIFERIRE FAVOREVOLMENTE

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ALLEGATO 2

Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea relativa all'anno 2013 (Doc. LXXXVII, n.  2).

PARERE APPROVATO

      La I Commissione (Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni),
          evidenziato che la relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea in oggetto, riguardando l'anno 2013, costituisce un documento oramai superato, alla luce dei mutamenti intervenuti nel frattempo nelle materie di rilievo per le competenze della Commissione Affari costituzionali,

      esprime

NULLA OSTA

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ALLEGATO 3

5-05346 Gigli: Iniziative volte ad intervenire sulla trascrizione nei registri dello stato civile dei matrimoni tra persone dello stesso sesso, celebrati all'estero.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

      Signor Presidente, onorevoli deputati, con l'interrogazione all'ordine del giorno l'onorevole Gigli richiama nuovamente l'attenzione sulla questione della trascrizione dei matrimoni tra persone dello stesso sesso celebrati all'estero, chiedendo al Ministro dell'interno se intenda emanare una direttiva ai prefetti, diretta a far sì che questi, a fronte dell'illegittimità di siffatte trascrizioni, promuovano l'intervento della magistratura per ottenerne la cancellazione.
      Preliminarmente, ribadisco la posizione espressa dall'Amministrazione dell'interno in occasione di precedenti atti di sindacato ispettivo, e cioè che il prefetto ha la titolarità del potere di annullamento d'ufficio delle trascrizioni di stato civile eseguite illegittimamente.
      In sostanza, confermo l'orientamento che, per l'ipotesi di illegittima trascrizione degli atti di stato civile, l'ordinamento preveda un regime binario di rimedi: da un lato, la procedura giudiziale di rettificazione di competenza del Tribunale, attivabile dai terzi oppure dal Procuratore della Repubblica; dall'altro, la procedura di annullamento gerarchico di competenza del prefetto.
      E ciò anche dopo la sentenza del 9 marzo scorso, con cui il TAR Lazio ha statuito che la trascrizione dei matrimoni omosessuali celebrati all'estero possa essere cancellata o rettificata solo in forza di un provvedimento dell'autorità giudiziaria.
      In effetti, si tratta di una pronuncia che ha efficacia limitata alle parti in causa e non ha ancora acquisito l'autorità propria del giudicato. In ordine ad essa, l'Amministrazione, come ho già avuto modo di riferire il 27 marzo scorso in risposta a un'interpellanza proprio dell'onorevole Gigli, ha in corso gli opportuni approfondimenti volti a coglierne gli aspetti problematici sotto il profilo giuridico.
      In ragione di tali argomentazioni, l'Amministrazione dell'interno ritiene che non sussistano i presupposti per l'adozione dell'iniziativa proposta dall'onorevole interrogante.
      Assicuro, comunque, che i prefetti esercitano tuttora regolarmente i compiti di vigilanza sulla tenuta dei registri di stato civile e i poteri connessi.

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ALLEGATO 4

5-05347 Cozzolino e Dieni: Sugli elementi informativi relativi ad eventuali contatti tra organizzazioni terroristiche di matrice islamica e la criminalità organizzata italiana.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

      Signor Presidente, onorevoli deputati, con l'interrogazione all'ordine del giorno l'onorevole Cozzolino chiede di conoscere se le Autorità di pubblica sicurezza siano in possesso di elementi atti a ipotizzare la sussistenza di contatti tra organizzazioni terroristiche di matrice islamica e la criminalità organizzata italiana.
      Voglio subito premettere che le risultanze investigative non evidenziano, al momento, elementi tali da confermare l'esistenza di saldature tra le due realtà criminali.
      Si tratta comunque di un aspetto che non verrà tralasciato, perché la gravità della minaccia impone di non sottovalutare e non dare nulla per scontato. Pertanto verrà prestata la massima attenzione a ogni segnale di pericolo, anche il più tenue, rafforzando l'azione di monitoraggio e di intelligence investigativa.
      È in quest'ottica che può considerarsi convocato in permanenza il Comitato di analisi strategica antiterrorismo, operante presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, in cui interagiscono rappresentanti delle Forze di polizia e degli organismi informativi.
      Il Tavolo di alto coordinamento, tra i vari dossier informativi, non ha trascurato né trascurerà di esaminare accanto ai profili internazionali della minaccia, collegati alle diverse situazioni geo-politiche, i possibili addentellati interni, anche in riferimento alla criminalità autoctona.
      In chiave preventiva rimane strategica la cooperazione internazionale, giudiziaria e di polizia, che è stata potenziata con l'intensificazione degli scambi informativi e delle migliori prassi investigative.
      A tal proposito, segnalo che, nell'ambito semestre europeo di Presidenza italiana del Gruppo terrorismo, è stata istituita in partenariato con Europei una rete di punti di contatto antiterrorismo tra gli Stati Membri, che hanno aderito su base volontaria al fine di scambiare ogni utile informazione.
      L'impegno del Governo sul tema è testimoniato anche dal recente decreto-legge n.  7, approvato ieri in via definitiva dal Senato, con il quale sono state introdotte nuove misure che affinano gli strumenti di prevenzione specie in riferimento all'evoluzione della minaccia terroristica.
      Al riguardo, rilevo che l'attività investigativa sull'eventuale sussistenza di contatti tra il terrorismo di matrice islamica e la criminalità organizzata potrà essere agevolata dall'applicazione delle disposizioni del predetto provvedimento che attribuiscono al Procuratore Nazionale Antimafia le funzioni di coordinamento su scala nazionale proprio delle indagini relative ai procedimenti penali e di prevenzione in materia di terrorismo.
      Da ultimo segnalo che, dagli elementi pervenuti dal Ministero della giustizia, emerge la massima attenzione riservata Pag. 43dalle Procure al contrasto del terrorismo internazionale. In particolare, la Procura di Reggio Calabria ha iscritto diversi procedimenti penali per il delitto di cui all'articolo 270-bis del codice penale, che traggono origine dal monitoraggio della rete internet e dalla presenza sul territorio di soggetti con relazioni, anche indirette, con fatti o gruppi riconducibili al terrorismo internazionale.

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ALLEGATO 5

5-05348 Gelmini: Sulle misure di sicurezza previste per Expo Milano 2015.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

      Signor Presidente, onorevoli deputati, Expo 2015 costituisce una sfida particolarmente impegnativa per la sua complessità organizzativa e visibilità a livello internazionale, il cui successo è anche legato ad una efficace pianificazione dell'articolato dispositivo di ordine e sicurezza pubblica.
      L'imminente appuntamento rappresenta, inoltre, un obiettivo di assoluta priorità in termini di prevenzione e tutela della sicurezza collettiva, soprattutto alla luce dei tragici eventi internazionali richiamati dalla stessa onorevole Gelmini, nonché in ragione dell'annunciata mobilitazione di protesta di comitati ed associazioni contrarie all'avvenimento.
      Voglio assicurare, innanzitutto, che le esigenze di sicurezza della manifestazione sono oggetto da tempo della massima attenzione da parte del Ministero dell'interno, del Prefetto di Milano e, più in generale, di tutte le strutture pubbliche direttamente o indirettamente interessate.
      Evidenzio che, pur in assenza, ad oggi, di specifici elementi di conoscenza relativi alla pianificazione di azioni che diano luogo a turbative dell'ordine e della sicurezza pubblica in occasione dell'apertura dell'EXPO 2015 o del suo svolgimento, è stato impresso massimo impulso al monitoraggio dell'estremismo islamico nei luoghi e ambienti, anche virtuali, più permeabili al messaggio radicale, al fine di cogliere eventuali fattori di rischio per la cornice di sicurezza dell'evento.
      Al riguardo, in sede di Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo è stata definita la complessiva strategia di prevenzione per l'adozione di mirate iniziative di sicurezza in relazione alla possibile minaccia segnalata.
      In tale delicato contesto, si inquadra anche la complessa attività portata avanti dal prefetto di Milano.
      Già dalla metà del 2013 tale autorità ha avviato l'aggiornamento dei piani generali di emergenza, con particolare riferimento a quelli antiterrorismo, di difesa civile e di protezione civile, aggiornamento che si è concluso nei primi mesi di quest'anno.
      Sotto il profilo strettamente operativo, le esigenze di coordinamento delle attività di sicurezza dell'evento espositivo sono oggetto di costante e attenta valutazione da parte del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica sin dalla seduta del 7 maggio 2014. In tale occasione, è stato deciso tra l'altro che, per tutta la durata di Expo, sarà funzionante per 24 ore al giorno un centro operativo interistituzionale deputato al coordinamento delle misure necessarie a fronteggiare ogni eventuale criticità legata all'evento.
      In attuazione degli indirizzi generali, il Prefetto di Milano ha poi definito un articolato quadro relativo alle risorse umane di rinforzo occorrenti a garantire lo svolgimento della manifestazione in condizioni di massima sicurezza.
      Per tutta la durata dell'evento, saranno temporaneamente aggregate oltre 2.500 unità di rinforzo delle Forze di polizia, che Pag. 45concorreranno con quelle territoriali all'attuazione dei servizi di ordine e di sicurezza pubblica.
      Inoltre, sono state avviate le procedure per il potenziamento organico permanente degli Uffici della Polizia di Stato ai quali, a partire dalla seconda metà del prossimo mese di maggio, saranno assegnate ulteriori 249 unità. Ad esse si andranno ad aggiungere altre 50 unità assegnate agli uffici e ai reparti della Polizia di Stato che, in ambito regionale, saranno direttamente o indirettamente interessati dall'evento.
      Informo poi che, nell'ambito dell'Operazione Strade Sicure, è stato messo a disposizione del Prefetto di Milano un contingente di complessivi 1.238 militari appartenenti alle Forze armate impiegati per i servizi di vigilanza a siti ed obiettivi sensibili, in concorso e congiuntamente alle Forze di polizia. Di tale contingente 600 unità sono da ieri dedicate esclusivamente alla sicurezza delle aree espositive.
      L'azione di impulso e coordinamento sinora assicurata dal Ministero dell'interno è stata di recente ulteriormente implementata da una specifica direttiva del Capo della Polizia finalizzata a garantire una piena e completa sinergia tra le autorità provinciali di pubblica sicurezza interessate all'evento anche in previsione di una gestione integrata delle emergenze.
      A detta pianificazione generale seguiranno puntualmente ulteriori disposizioni, anche per le specifiche misure di tutela da adottare nei confronti delle Autorità che saranno presenti ai vari appuntamenti.
      Rispondendo alla specifica sollecitazione dell'onorevole interrogante, in merito alle misure di sicurezza approntate per la cerimonia di inaugurazione dell'evento, assicuro che saranno predisposti adeguati dispositivi di sicurezza a tutela di tutte le personalità. Analoghe misure saranno adottate per le giornate celebrative che ogni Paese organizzerà nel corso dello svolgimento dell'intero evento.
      I dispositivi saranno definiti tenendo conto del livello di rischio a cui sono esposte le singole personalità, dopo gli opportuni contatti con la Direzione centrale della polizia di prevenzione.
      Informo altresì che, per la gestione dei servizi di ordine pubblico connessi allo svolgimento della cerimonia di inaugurazione e alle preannunciate contro-iniziative dell'area antagonista, saranno assegnate congrue aliquote dei Reparti inquadrati aggiuntive al generale e articolato dispositivo di ordine e sicurezza pubblica predisposto per l'Expo 2015.
      Dal quadro di sintesi che ho appena illustrato emerge che stiamo lavorando senza soste affinché questo appuntamento di eccezionale rilevanza per l'immagine e il prestigio del Paese possa svolgersi nella massima sicurezza, garantendo a tutti la tranquillità necessaria.