ALLEGATO
Schema di decreto ministeriale per il riparto della quota del Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca per l'anno 2014 destinata al finanziamento premiale di specifici programmi e progetti. (Atto n. 286).
PARERE APPROVATO
La VII Commissione (Cultura, scienza e istruzione),
esaminato, nelle sedute del 5, 19 e 20 aprile 2016, l'atto del Governo n. 286;
preso atto che lo schema di decreto ministeriale è volto a ripartire la quota del Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca per l'anno 2014 destinata al finanziamento premiale di specifici programmi e progetti, mentre il precedente atto del Governo n. 180 recava la definizione dei criteri per tale riparto;
considerato quindi che l'atto n. 286 si dovrebbe porre in continuità con la definizione dei relativi criteri di cui all'atto n. 180;
ricordato che, su tale ultimo atto, la VII Commissione aveva espresso parere favorevole a patto che fossero recepite talune condizioni, con particolare riferimento al fatto che il successivo decreto di riparto indicasse precisamente le modalità di calcolo;
ritenuto che per tali motivi, nella seduta del 5 aprile 2016, il relatore ha domandato al Ministero una serie di chiarimenti, poiché l'atto sottoposto a parere denotava una serie di carenze;
constatato che, nella seduta del 19 aprile 2016, il rappresentante del Governo ha fornito taluni limitati elementi integrativi, come – per esempio – la spiegazione della difformità dell'indicatore usato nello schema di riparto rispetto a quello presente nel rapporto finale ANVUR;
preso atto ancora che l'esponente del Governo, alla domanda inerente alla presenza dell'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia in cinque progetti di ricerca, ha risposto che – in realtà – in uno di questi il medesimo istituto non rappresenta soggetto partecipante ma appare solo come ente che mette a disposizione gratuitamente la propria competenza scientifica;
osservato che è difficile valutare compiutamente l'entità delle cifre attribuite ai singoli enti a causa della differenza dei parametri utilizzati rispetto a quelli riportati nelle tabelle della valutazione della qualità della ricerca. Su questo aspetto, si richiama il Ministero a un ulteriore approfondimento che renda i parametri utilizzati conformi a quanto riportato nelle predette tabelle;
notata, inoltre, una profonda carenza di omogeneità delle cifre percentuali della quota premiale rispetto alla dotazione ordinaria: si passa da percentuali di quota premiale (rispetto alla dotazione ordinaria) del 3 (ASI) o del 5 (CNR) fino a percentuali del 15 (OGS) o del 25 (INRIM) e addirittura al 71 (INDAM). Questa grande disparità deriva dalle modalità di attribuzione del 30 per cento, essenzialmente basato sulla valutazione di programmi e proposte e dunque svincolato dalla valutazione della qualità della ricerca;
rilevata altresì una possibile difficoltà per la commissione giudicatrice di valutare progetti molto diversi tra di loro;Pag. 203
segnalata l'intenzione nella prossima tornata di esame consultivo degli atti del Governo di analoga natura di procedere ad audizioni informali dei responsabili dei procedimenti amministrativi ed eventualmente dei membri delle commissioni scientifiche di valutazione al fine di ottenere una più coerente valutazione delle attribuzioni operate,
esprime a maggioranza
PARERE FAVOREVOLE
con le seguenti condizioni:
1) rispetti il Governo il più possibile la corrispondenza tra l'anno di accantonamento dei fondi per la premialità e l'anno di effettiva erogazione;
2) rediga i prossimi schemi in modo da consentire una più immediata valutazione della qualità dell'attività svolta dai singoli enti;
3) assicuri la chiarezza nelle procedure di calcolo, anche per comprendere se siano stati introdotti correttivi delle reali assegnazioni a ciascun ente;
4) sia garantita la natura aggiuntiva dei fondi premiali rispetto a quelli ordinari,
e con la seguente osservazione:
valuti il Governo di riesaminare le quote premiali rivolte agli under 35, al fine di verificare se mantenere il criterio dell'età dei ricercatori come elemento prioritario oppure se eliminarlo e basarne l'attribuzione solo sulla base della valutazione della qualità della ricerca, eventualmente valutando di innalzarne la percentuale rispetto alla quota attribuita sulla base dei progetti e dei programmi.