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CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 14 gennaio 2014
156.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
Pag. 53

SEDE CONSULTIVA

      Martedì 14 gennaio 2014. — Presidenza del presidente Elio VITO. — Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Gioacchino Alfano.

      La seduta comincia alle 9.05.

DL 136/2013: Disposizioni urgenti dirette a fronteggiare emergenze ambientali e industriali ed a favorire lo sviluppo delle aree interessate.
Nuovo testo C. 1885 Governo.

(Parere alla VIII Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

      La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

      Elio VITO, presidente, segnala che è pervenuta la richiesta affinché della seduta odierna sia data pubblicità mediante l'attivazione degli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
      Ricorda che la Commissione, in data 18 dicembre, si è espressa favorevolmente sul testo iniziale del disegno di legge in titolo, formulando un'osservazione e condizioni. Nel richiamare che il provvedimento è calendarizzato presso l'Assemblea a partire da oggi pomeriggio, segnala, quindi, che il testo licenziato ieri dall'VIII Commissione contiene rilevanti modifiche su questioni di competenza di questa Commissione. Anche alla luce dell'intenso lavoro svolto in sede referente sulla proposta di legge C. 833 Russo, vertente su materia analoga a quella trattata nelle norme modificate dalla Commissione di merito, evidenzia l'opportunità che questa Commissione torni ad esprimere il proprio parere sul provvedimento, pur nella ristrettezza dei tempi disponibili.

      Rosanna SCOPELLITI (NCD), relatore, osserva che il nuovo testo del provvedimento Pag. 54in esame evidenzia il totale recepimento, da parte della Commissione di merito, delle condizioni apposte al parere favorevole, espresso dalla Commissione difesa lo scorso 18 dicembre e che è stata recepita, seppur parzialmente, anche l'osservazione riguardante l'inserimento del dicastero della Difesa tra le Amministrazioni chiamate a fare parte del Comitato interministeriale incaricato di determinare gli indirizzi per l'individuazione o il potenziamento di azioni e interventi di prevenzione del danno ambientale e dell'illecito ambientale, monitoraggio, anche di radiazioni nucleari, tutela e bonifica nei terreni della Regione Campania.
      Con riguardo a tale osservazione, osserva che, per effetto di un ulteriore emendamento approvato, tale Comitato è incaricato della predisposizione di una relazione con cadenza semestrale, da trasmettere al Parlamento, avente ad oggetto il quadro aggiornato delle procedure di bonifica e di messa in sicurezza dei siti inquinati, dello stato di avanzamento specifico dei lavori e dei progetti, nonché il rendiconto delle risorse finanziarie impiegate e quelle ancora disponibili. Non è invece prevista la partecipazione del Ministero della difesa alla Commissione di cui all'articolo 2, comma 2.
      Quanto alle condizioni sulla combustione illecita di rifiuti, ricorda ai colleghi che esse riguardavano la necessità di quantificare nel numero massimo di 850 le unità di personale militare delle Forze armate poste a disposizione dei prefetti nell'ambito delle operazioni di sicurezza e di controllo del territorio prioritariamente finalizzate alla prevenzione dei delitti di criminalità organizzata e ambientale, nonché la necessità di prevedere l'attribuzione alle stesse di funzioni di agenti di pubblica sicurezza (articolo 3, commi 2 e 2-bis).
      Fa presente, quindi, che, secondo quanto richiesto da questa Commissione e auspicato dal gruppo del Movimento Cinque Stelle, il nuovo testo dispone anche che tale personale sia posto a disposizione dei prefetti interessati fino al 31 dicembre 2014 e che con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri tale termine possa essere prorogato per un periodo non superiore a mesi sei, ulteriormente prorogabile una sola volta per un periodo non superiore a sei mesi, previo parere delle competenti Commissioni parlamentari (articolo 3, commi 2-ter e 2-quater).
      Inoltre, agli ufficiali, sottufficiali e militari di truppa delle Forze armate compresi nei contingenti è attribuita una indennità onnicomprensiva, determinata con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con i Ministri dell'interno e della difesa. La predetta indennità onnicomprensiva, aggiuntiva al trattamento stipendiale o alla paga giornaliera, non comunque può superare il trattamento economico accessorio previsto per il personale delle Forze di polizia.
      Rileva, poi, che durante l'esame in Commissione di merito all'articolo 3 è stato anche inserito un comma 2-quinquies che prevede – al fine di dare attuazione a quanto previsto dall'articolo 1, comma 2, nonché garantire adeguati livelli di tutela agroambientale con particolare riferimento al monitoraggio del territorio rurale e alla lotta alla combustione dei rifiuti in aree a vocazione agricola anche attraverso l'impiego della flotta aerea del Corpo forestale dello Stato – l'integrazione di 2,5 milioni di euro, a decorrere dall'anno 2014, del Programma «Interventi per soccorsi» dello stato di previsione della spesa del Ministero delle politiche agricole alimentari.
      Segnala, infine, l'inserimento del Corpo delle capitanerie di porto tra gli enti di cui si possono avvalere i soggetti preposti alle indagini tecniche, finalizzate della mappatura dei terreni regionali da destinare all'agricoltura.
      Alla luce, dunque, di questa disamina desidera ringraziare tutti i colleghi presenti specificando che grazie alla pervicace azione dei colleghi – in particolare dell'onorevole Paolo Russo presentatore della proposta di legge C. 833, ma anche dei colleghi del Movimento Cinque Stelle, che, presso la Commissione ambiente, hanno presentato e caldeggiato proprie proposte Pag. 55emendative di identico tenore rispetto al testo del parere licenziato dalla Commissione – è stato possibile conseguire tale risultato, a sostegno del lavoro svolto da questa Commissione.
      Auspica, in conclusione, che il provvedimento possa contribuire a dare soluzione all'annosa questione della Terra dei fuochi, corrispondendo alle aspettative della popolazione locale e dando soddisfazione all'impegno di chi, come il parroco Don Maurizio Patricello, lotta da anni in prima linea per ristabilire la legalità nelle terre devastate dai veleni della camorra.
      Propone pertanto che la Commissione si esprima favorevolmente sul provvedimento in titolo, sulla base della proposta di parere che illustra (vedi allegato).

      Il sottosegretario Gioacchino ALFANO, nel ringraziare la relatrice per l'esaustiva illustrazione, manifesta condivisione per la proposta di parere favorevole illustrata, ricordando anche il contributo assicurato da altre proposte abbinate.
      In considerazione, quindi, della rilevanza e dell'urgenza delle problematiche affrontate dal provvedimento, auspica che il relativo iter di esame possa concludersi rapidamente, assicurando il proprio personale impegno a rendersi portavoce di tali istanze anche presso l'altro ramo del Parlamento.

      Gian Piero SCANU (PD), Domenico ROSSI (PI), Andrea CAUSIN (SCpI) e Giovanna PETRENGA (FI-PdL) preannunciano, a nome dei rispettivi gruppi, un voto favorevole sulla proposta di parere favorevole dalla relatrice.

      Emanuela CORDA (M5S) preannuncia un voto di astensione da parte del gruppo del MoVimento 5 Stelle.

      Elio VITO, presidente, rivolge un saluto all'onorevole Causin, recentemente entrato a far parte della Commissione, formulando gli auguri di buon lavoro.

      Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva quindi la proposta di parere favorevole del relatore.

      La seduta termina alle 9.20.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

      L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13 alle 13.25.

ATTI DEL GOVERNO

      Martedì 14 gennaio 2014. — Presidenza del presidente Elio VITO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Roberta Pinotti.

      La seduta comincia alle 13.30.

Schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero della difesa per l'anno 2013, relativo a contributi ad associazioni combattentistiche e d'arma.
Atto n.  73.

(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento e rinvio).

      Elio VITO, presidente, segnala che è pervenuta la richiesta affinché della seduta odierna sia data pubblicità mediante l'attivazione degli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
      Avverte, quindi, che il termine per l'espressione del parere è fissato per il 28 gennaio 2014.

      Domenico ROSSI (PI), relatore, osserva che lo schema di decreto ministeriale di cui oggi la Commissione avvia l'esame provvede al riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero della difesa per l'anno 2013 e destinato all'erogazione di contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed Pag. 56altri organismi vigilati dal medesimo Ministero.
      Ricorda, quindi, che l'articolo 32, comma 2, della legge n.  448 del 2001 (legge finanziaria 2002) prevede che i suddetti contributi siano iscritti in un'unica unità previsionale di base nello stato di previsione di ciascun Ministero interessato e che il relativo riparto tra i soggetti beneficiari, indicati nella Tabella 1 allegata alla medesima legge, deve essere annualmente effettuato entro il 31 gennaio da ciascun Ministro, con proprio decreto, adottato di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, previo parere delle competenti Commissioni parlamentari.
      Si sofferma, dunque, ad illustrare i contenuti del provvedimento rilevando, innanzitutto, che lo stato di previsione della spesa del Ministero della difesa relativo all'esercizio finanziario 2013 reca al capitolo 1352 due distinti stanziamenti: il primo (capitolo 1352/1) di 259.000 euro destinato alle associazioni di militari in congedo, d'arma e ad altri enti o associazioni che svolgono attività culturali, scientifiche, tecniche, assistenziali di interesse per le Forze armate; il secondo (capitolo 1352/2) di 674.000 euro destinato all'erogazione di contributi alle associazioni combattentistiche e partigiane vigilate dal Ministero della difesa ed elencate nella Tabella A della legge 31 gennaio 1994, n.  93.
      Segnala, inoltre, che i contributi di cui hanno beneficiato in passato le associazioni combattentistiche sono stati erogati sulla base di un'apposita autorizzazione triennale, fissata in base alla legge n.  205 del 1998, rifinanziata da ultimo per il triennio 2009-2011 dall'articolo 14, comma 7-bis, della legge n.  14 del 27 febbraio 2009, che ha convertito il decreto-legge n.  207 del 30 dicembre 2008. A partire dal 2012, al fine di evitare che la mancata assegnazione di contributi alle associazioni combattentistiche determinasse «una sperequazione da sanare in tempi rapidi» – come osservato nella scorsa legislatura dalla Commissione in sede di esame dello schema di decreto che recava il riparto dei fondi per l'anno 2012 – la legge di assestamento del bilancio per il 2012 (n.  182 del 2012) ha integrato il capitolo relativo ai contributi alle associazioni combattentistiche in misura pressoché identica a quelli erogati nel 2011, per un importo pari a 674.000 euro.
      Tale contributo è stato rifinanziato anche per l'anno 2013 dal decreto-legge di proroga delle missioni internazionali (n.  114 del 2013), che ha espressamente autorizzato il Ministero della difesa ad erogare in favore delle predette associazioni per l'appunto un contributo di 674.000 euro.
      Al riguardo, segnala che in fase di conversione del decreto-legge tali contributi sono stati vincolati alla rendicontazione e alla pubblicazione delle spese effettuate dalle medesime associazioni e ne è stato disposto l'incremento di ulteriori 300.000 euro, che il provvedimento in titolo non prende in considerazione.
      Il testo in esame ha, invece, assegnato alle 16 associazioni combattentistiche aderenti alla Confederazione delle associazioni combattentistiche e partigiane il medesimo importo erogato nel 2012, confermando che nell'allocazione dei predetti contributi è stata comunque prevista l'applicazione dei parametri prescritti dalle risoluzioni nn.  7-00129 Ascierto, 8-00038 Villecco Calipari e 7-00136 Di Stanislao, approvate dalla Commissione il 26 marzo 2009.
      Ricorda che tali risoluzioni hanno impegnato il Governo a promuovere ogni possibile iniziativa volta a favorire l'attività delle associazioni combattentistiche al fine di assicurare un più funzionale utilizzo delle risorse previste, che sono state e restano, stanziate e ripartibili a loro esclusivo vantaggio; ad avviare ogni iniziativa di propria competenza affinché siano incrementati contributi da destinare alle associazioni d'arma, anche al fine di favorire forme d'integrazione tra le associazioni medesime.
      Sarebbe, pertanto, opportuno un chiarimento da parte del Governo soprattutto sull'utilizzo del contributo incrementale di 300.000 euro, disposto da ultimo, al fine di Pag. 57conoscerne la destinazione e le modalità con cui si intende provvedere al riparto tra i destinatari per l'anno di riferimento.
      Per quanto riguarda, invece, le associazioni d'arma, le associazioni di categoria, gli enti assistenziali e gli istituti culturali, scientifici e tecnici, la relazione che accompagna il provvedimento si limita ad affermare che vi è stata un'invarianza delle richieste avanzate e che, pertanto, si è provveduto a ripartire la somma complessiva di 237.599 euro secondo le proporzioni già utilizzate per il 2012, applicando una decurtazione del 7 per cento circa rispetto alle assegnazioni dell'anno precedente in considerazione degli accantonamenti disposti dal Ministero dell'economia e delle finanze sul pertinente capitolo di bilancio.
      Segnala che mentre nel 2012 risultavano escluse dal riparto, in quanto rinunciatarie, sia l'Associazione nazionale amministrazione militare sia l'Associazione nazionale cappellani militari, lo schema di riparto in esame prevede un contributo di 2.400 euro a favore della sola Associazione nazionale amministrazione militare che, nel 2011, aveva percepito un contributo di soli euro 2.100.
      In conclusione, si riserva di presentare una proposta di parere anche alla luce dei chiarimenti del Governo e degli elementi che dovessero emergere dal dibattito.

      Il sottosegretario Roberta PINOTTI evidenzia che il sistema attuale ha finora previsto una sorta di automatismo per le sole associazioni d'arma e la conseguente necessità di disporre di volta in volta, su base annuale o triennale, analoghe misure per le associazioni combattentistiche. Segnala, quindi, che l'ultimo intervento, disposto in occasione del decreto-legge n.  114 del 2013, è stato finalizzato a riportare a regime la contestualità degli interventi. Quanto all'importo aggiuntivo di 300 mila euro, richiamato dal relatore, fa presente che esso è destinato ad essere allocato sul capitolo pertinente con provvedimento del Ministero dell'economia delle finanze, di cui si attende la deliberazione. Preannuncia, pertanto, l'adozione di un successivo provvedimento per il riparto anche di tale importo, su cui la Commissione sarà nuovamente chiamata ad esprimersi.

      Massimo ARTINI (M5S), alla luce di quanto ha disposto il più recente decreto-legge di proroga del finanziamento delle missioni internazionali, chiede al rappresentante del Governo se sono da prevedere novità sul piano della rendicontazione da parte delle associazioni destinatarie dei contributi. Al riguardo auspica che il parere di questa Commissione contenga un'indicazione esplicita su tale aspetto. Segnala, poi, che talune associazioni sembrano avere finalità alquanto anacronistiche o quanto meno superate e dunque solleva l'opportunità di considerare nuove modalità di contribuzione al loro lavoro, sulla base dei progetti realizzati e non solo di criteri astratti, come le finalità statutarie o il numero di associati.

      Marco MARCOLIN (LNA), in linea con le considerazioni del collega Artini, evidenzia che la Commissione sta esaminando un provvedimento riferito all'anno passato in assenza di ogni elemento riconducibile ad una sorta di rendicontazione da parte delle associazioni o di motivazione posta a sostegno di contributi ripartiti sulla base dei progetti realizzati.

      Rosa Maria VILLECCO CALIPARI (PD) ringrazia il Governo per il chiarimento dato sul tema dei maggiori importi destinati alle associazioni e non presi in considerazione dal provvedimento in esame, come auspicabilmente il parere della Commissione dovrà evidenziare. Sul tema della rendicontazione, sollevato dai colleghi finora intervenuti, osserva che tale profilo rappresenta già un obbligo di legge, cui sono soggette le associazioni in questioni, i cui bilanci sono peraltro pubblici. Evidenzia che quasi tutte le associazioni che sono parte della Confederazione delle associazioni combattentistiche e partigiane sono anche destinatarie dei contributi, con l'eccezione di quattro di esse tra cui figura anche l'associazione dei partigiani cattolici Pag. 58cristiani, la quale ha sollevato più volte la necessità di comprendere le ragioni della propria esclusione. Sussistendo già, pertanto, gli elementi per potere valutare l'operato di queste associazioni, rileva che anche quelle la cui denominazione può apparire anacronistica o la stessa ANPI, di cui ella stessa è un'associata, svolgono iniziative finalizzate alla trasmissione della memoria della nostra storia, alla conoscenza della Costituzione o alla formazione civile dei giovani, vale a dire a obiettivi che appaiono tutt'altro che fuori tempo. Auspica, infine, un impegno fattivo da parte delle associazioni ai fini dell'integrazione delle rispettive attività, ottimizzando sedi, infrastrutture e gli stessi contributi, che sono sensibilmente diminuiti rispetto al passato.

      Massimo ARTINI (M5S) richiama la questione della trasparenza per segnalare alla collega Villecco Calipari che i bilanci delle associazioni non sono di facile reperimento. Quanto al versante della progettualità, sottolinea che di ogni iniziativa, pur meritevole nelle caratteristiche, occorrerebbe potere avere riscontri sul piano dei risultati, trattandosi di contributi pubblici.

      Marco MARCOLIN (LNA) segnala che, a suo avviso, le associazioni che riguardano gli alpini ricevono pochi contributi a fronte delle rilevanti attività che svolgono e, in generale, dell'impatto che esse hanno anche sul territorio.

      Elio VITO, presidente, auspica che il relatore possa predisporre già in occasione della prossima seduta una proposta di parere, completa degli spunti emersi in questo dibattito.

      Domenico ROSSI (PI), relatore, nel dare per acquisito il consenso tra il Dicastero della difesa e quello dell'economia e delle finanze ai fini del riparto delle somme ulteriori, fa presente l'esigenza di tenere ben distinti i profili della trasparenza e della progettualità. Quanto al secondo, si tratta di un elemento che è implicito negli statuti delle associazioni, pur valutando del tutto legittima l'istanza relativa alla necessità di documentare l'utilizzo di denaro pubblico. Sul secondo profilo, evidenzia che non è sempre facile misurare l'impatto di iniziative di marcata cifra culturale. Nel ringraziare, infine, i colleghi per l'apporto assicurato al dibattito, rappresenta un tema che la proposta di parere non potrà tacere, quale quello dell'uso temporaneo a titolo gratuito da parte delle associazioni di locali strettamente commisurati alle esigenze di funzionamento, individuati, ove disponibili, nell'ambito di immobili in uso attuale a comandi, reparti ed enti del stesso Ministero della difesa, secondo quanto già previsto da una proposta di legge esaminata da questa Commissione nel corso della XVI legislatura e presentata dall'onorevole Gregorio Fontana.

      Il sottosegretario Roberta PINOTTI ringrazia il relatore per avere anticipato alcuni suoi riscontri alle questioni sollevate dall'onorevole Artini. Evidenzia che se la rendicontazione costituisce, dunque, già un obbligo di legge, il tema dell'efficacia è questione più complessa. Sottolinea che a legislazione vigente i contributi sono ripartiti tra le associazioni sulla scorta di criteri tra cui figura la consistenza di associati ma non già la valutazione dei risultati conseguiti, occorrendo a tal fine una modifica normativa. Comprende il ragionamento condotto in ordine all'apparente carattere anacronistico di alcune associazioni, cui è però affidato il fondamentale compito di tutelare e preservare il patrimonio di memoria storica del nostro Paese. Non esclude, tuttavia, che in futuro possano essere adottati interventi di modernizzazione dell'attuale sistema nel suo complesso.

      Marco MARCOLIN (LNA) chiede al rappresentante del Governo di chiarire se la richiesta di contributi avanzata dalle associazione sia limitata all'importo indicato nel provvedimento in titolo o includa le maggiori somme disposte in loro favore con l'ultimo decreto-legge sulle missioni Pag. 59internazionali. Ribadisce che l'elemento davvero anacronistico concerne, a suo avviso, l'esame nel 2014 di una situazione riferita all'anno già trascorso.

      Il sottosegretario Roberta PINOTTI precisa che le associazioni non ricevono contributi sulla base delle proprie richieste ma di parametri tra cui le loro finalità statutarie o il numero di associati e non i progetti realizzati. Dato l'interesse suscitato, si riserva di fare pervenire nel prosieguo dei lavori documentazione di dettaglio sui rendiconti presentati dalle singole associazioni beneficiarie.

      Elio VITO, presidente, preannunciando che tale materiale sarà naturalmente messo a disposizione della Commissione, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

      La seduta termina alle 14.

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