Scarica il PDF
CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 10 marzo 2015
403.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
Pag. 60

SEDE CONSULTIVA

      Martedì 10 marzo 2015. — Presidenza del presidente Pierpaolo VARGIU.

      La seduta comincia alle 13.45.

Modifiche al codice penale in materia di prescrizione del reato.
Nuovo testo C. 2150 Ferranti e abb.

(Parere alla II Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

      La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

      Pierpaolo VARGIU, presidente, ricorda che la Commissione è convocata, in sede consultiva, per il parere alla II Commissione (Giustizia), sul nuovo testo della proposta di legge C. 2150 Ferranti, e abb. recante «Modifiche al codice penale in materia di prescrizione del reato» che è iscritto nel calendario dell'Assemblea a partire da lunedì 16 marzo.
      Dà, quindi, la parola, al relatore Patriarca per lo svolgimento della relazione.

      Edoardo PATRIARCA (PD), relatore, ricorda che la II Commissione Giustizia ha adottato lo scorso 14 gennaio come testo base per il proseguo dei lavori l'ulteriore nuovo testo della proposta di legge C. 2150 e che il testo su cui esame esprimere il parere è quello risultante dall'approvazione di alcuni emendamenti nella seduta del 4 marzo scorso.
      Il testo è composto di sei articoli che recano disposizioni atte ad aumentare la
durata dei termini di prescrizione per i reati di corruzione e sospendono gli stessi per un periodo determinato in caso di condanna ancorché non definitiva.
      La XII Commissione è chiamata ad esprimere un parere in relazione al solo articolo 2.Pag. 61
      Fa presente che tale articolo modifica l'articolo 158 del codice penale, che individua il momento a partire dal quale il termine di prescrizione decorre. Inserendo un ulteriore comma, il provvedimento prevede che per i reati indicati dall'articolo 392, comma 1-bis del codice di procedura penale – ovvero per i reati di maltrattamenti in famiglia (articolo 572 c.p.), tratta di persone (artt. 600, 601 e 602 c.p.), sfruttamento sessuale di minori (artt. 600-bis, 600-ter, 600-quater, 600-quater.1, 600-quinquies) e violenza sessuale (artt. 609-bis, 609-quater, 609-quinquies, 609-octies, 609-undecies) e stalking (articolo 612-bis c.p.) – se commessi in danno di minori, il termine di prescrizione decorre dal compimento del quattordicesimo anno di età della vittima, salvo che l'azione penale non sia stata esercitata in precedenza; in quel caso il termine di prescrizione decorre dall'acquisizione della notizia di reato.
      Rileva che con questa disposizione si dà attuazione in modo parziale alla Convenzione di Istanbul, contro la violenza nei confronti delle donne, ratificata dall'Italia con la legge n.  77 del 2013.
      La Convenzione richiede agli Stati di adottare le misure legislative necessarie per garantire che il termine di prescrizione per intentare un'azione penale relativa ai reati di violenza sessuale «sia prolungato per un tempo sufficiente e proporzionato alla gravità del reato, per consentire alla vittima minore di vedere perseguito il reato dopo aver raggiunto la maggiore età» (articolo 58).
      Sottolinea che con le modifiche che si intendono apportare con il citato articolo 2 si attribuisce alla vittima un congruo tempo per denunciare il fatto, avendone compresa, almeno in parte, la gravità e avendo superato un'eventuale dipendenza morale e materiale dall'autore del reato, garantendone la punibilità stante la decorrenza posticipata del termine prescrizionale.
      È infatti di tutta evidenza come, diversamente da altre fattispecie criminose, spesso maltrattamenti, abusi e gravissimi reati sessuali commessi nei confronti di minorenni vengano alla luce solamente molti anni dopo il fatto, anche attraverso problematiche individuate in diversi ambiti – come in quello scolastico, ma non solo in quello – rendendo di fatto impossibile giungere ad una condanna del reo per il compimento della prescrizione e la conseguente estinzione del reato.
      Rileva che la vittima minorenne è chiaramente in una situazione di particolare fragilità, non ha ancora la maturità necessaria per comprendere ciò che è accaduto, né la capacità di raccontarlo, si chiude in se stessa, prova ansia e timore. È pertanto più che opportuno un intervento normativo volto a evitare che il reo possa sfruttare indirettamente tale debolezza per evitare una condanna.
      Osserva, poi, che le disposizioni del testo in esame, ed in particolare il citato articolo 2, possono dunque costituire un valido strumento per favorire l'emersione di gravi reati commessi nei confronti dei minorenni e renderne possibile l'effettiva punibilità.
      Ricorda che l'articolo 5 prevede che le disposizioni di cui alla presente legge si applicano ai fatti commessi dopo l'entrata in vigore della medesima.
      Preannuncia, pertanto, una proposta di parere favorevole che si riserva di integrare alla luce del dibattito in Commissione.

      Pierpaolo VARGIU, presidente, nessuno altro chiedendo di intervenire, osserva che, diversamente dalla prassi solitamente adottata, la Commissione potrebbe esprimere il proprio parere già nella seduta odierna.

      Marisa NICCHI (SEL) dichiara di condividere la proposta del presidente per l'organizzazione dei lavori della Commissione.

      Edoardo PATRIARCA (PD), relatore, formula una proposta di parere favorevole.

      La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

      La seduta termina alle 13.55.

Pag. 62

SEDE REFERENTE

      Martedì 10 marzo 2015. — Presidenza del presidente Pierpaolo VARGIU. – Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Luigi Bobba.

      La seduta comincia alle 14.

Delega al Governo per la riforma del Terzo settore, dell'impresa sociale e per la disciplina del Servizio civile universale.
C. 2617 Governo, C. 2071 Maestri, C. 2095 Bobba e C. 2791 Capone.
(Seguito dell'esame e rinvio).

      La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 5 marzo 2015.

      Pierpaolo VARGIU, presidente, fa presente che la Commissione prosegue l'esame degli emendamenti presentati al disegno di legge C. 2617 Governo, recante «Delega al Governo per la riforma del Terzo settore, dell'impresa sociale e per la disciplina del Servizio civile universale».
      Ricorda che nella precedente seduta del 4 marzo scorso, nel corso dell'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 4, il MoVimento 5 stelle ha presentato una richiesta di dati e informazioni al Governo, ai sensi dell'articolo 79, comma 5, del regolamento. Si tratta di una richiesta volta ad acquisire dal Governo dati quantitativi ed informazioni riguardanti l'aggiudicazione a Enti no-profit di appalti, contratti o convenzioni con pubbliche amministrazioni nei settori socio-assistenziale e sanitario, anche con riferimento al relativo volume d'affari.
      Dà, quindi, la parola al rappresentante del Governo per l'illustrazione di tali dati.

      Il sottosegretario Luigi BOBBA illustra brevemente i dati richiesti (vedi allegato), precisando che da essi si può rilevare, per ciascun settore di attività prevalente, il valore assoluto del finanziamento pubblico e privato e il rapporto percentuale tra i due.

      Pierpaolo VARGIU, presidente, osserva che per esaminare adeguatamente i dati forniti dal Governo appare opportuno rinviare ad altra seduta l'esame degli emendamenti accantonati riferiti all'articolo 4. Avverte quindi che la Commissione ora proseguirà l'esame degli articoli aggiuntivi riferiti all'articolo 2. Risultano accantonati i seguenti articoli aggiuntivi: Beni 2.01, Carnevali 2.02, Baroni 2.03, Nicchi 2.04 e Mantero 2.05, sui quali la relatrice ed il Governo hanno espresso parere contrario, e 2.06 della relatrice a cui sono stati presentati 38 subemendamenti.

      Donata LENZI (PD), relatrice, esprime parere contrario su tutti i subemendamenti relativi all'articolo aggiuntivo 2.06 ad eccezione del subemendamento Grillo 0.2.06.23, a condizione che sia riformulato nel senso di aggiungere dopo la parola «adeguate» le parole «ed efficaci», e del subemendamento Miotto 0.2.06.37. Si riserva di effettuare un approfondimento con la presentatrice in relazione ai subemendamenti Binetti 0.2.06.1, 0.2.06.2 e 0.2.06.3.

      Il sottosegretario Luigi BOBBA esprime parere conforme a quello della relatrice.

      Paolo BENI (PD) ritira l'articolo aggiuntivo a sua prima firma 2.01, pur ritenendo che un'apposita Agenzia avrebbe potuto svolgere adeguatamente le funzioni di vigilanza, promozione ed orientamento. Esprime apprezzamento per il rafforzamento del ruolo di vigilanza del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, per la previsione di strumenti di autocontrollo e dell'estensione del monitoraggio alle attività svolte dai soggetti previste dall'articolo aggiuntivo della relatrice. Invita però a non trascurare l'attività di indirizzo e promozione, per la quale il Ministero del lavoro e delle politiche sociali potrà avvalersi della rete degli Osservatori che dovrebbero poter svolgere con autorevolezza il loro compito grazie alla partecipazione Pag. 63di soggetti rappresentativi ed esperti. Rileva che l'impianto delineato potrà essere efficace solo in presenza di adeguate risorse finanziarie.

      Edoardo PATRIARCA (PD), condividendo le considerazioni del collega Beni, rileva che la relatrice ha saputo individuare un punto di mediazione importante per superare la prevista struttura di missione che si sarebbe rivelata troppo fragile rispetto ai compiti richiesti. Valuta positivamente che l'articolo aggiuntivo della relatrice preveda la collaborazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali con altri soggetti, procedure di autocontrollo e un ruolo adeguato per gli Osservatori.

      Elena CARNEVALI (PD) ritira il suo articolo aggiuntivo 2.02, precisando di avere proposto l'istituzione di un'Agenzia soprattutto in ragione dell'inadeguatezza della struttura di missione prevista dal disegno di legge del Governo. Richiamando gli interventi dei colleghi Beni e Patriarca, osserva che la proposta della relatrice accoglie molti degli obiettivi alla base delle proposte emendative presentate. Sottolinea nuovamente il tema della necessità di individuare risorse adeguate e valuta positivamente la partecipazione degli Osservatori nella promozione ed indirizzo delle attività del Terzo settore.

      Eugenia ROCCELLA (AP) esprime il suo sostegno alla soluzione individuata dal Governo e dalla relatrice, evidenziando la positività di un'assunzione di responsabilità politica da parte del Ministero del lavoro e delle politiche sociali rispetto ad una delega di funzioni ad un soggetto terzo.

      Marisa NICCHI (SEL) ritiene che la non inclusione di un Autorità indipendente per il Terzo settore nella delega in esame costituisca un'occasione sprecata e disattenda le richieste provenienti da molti soggetti attivi nel settore. Rileva che non sono previste forme adeguate di controllo ed evidenzia i problemi causati dalla mancanza di risorse finanziarie adeguate.

      Il sottosegretario Luigi BOBBA sottolinea che le procedure di controllo previste dall'articolo aggiuntivo 2.06 vanno considerate nel quadro complessivo che si va delineando nel corso dell'esame svolto dalla Commissione e che la soluzione adottata sia adeguata al contesto in cui opera il Terzo settore nel nostro Paese e rappresenta un ulteriore tassello che assicura equilibrio al sistema. Richiama in proposito le funzioni di coordinamento affidate alla Presidenza del Consiglio, il ruolo degli Osservatori, l'interazione tra vigilanza ministeriale e forme di autocontrollo svolte in collaborazione con i centri servizi per il volontariato e il rafforzamento del monitoraggio delle attività commerciali svolte dai soggetti del Terzo settore.

      Federico GELLI (PD) evidenzia che il testo che la Commissione sta elaborando riqualifica le funzioni dei centri servizi, che si devono adeguare ai nuovi bisogni del Terzo settore, potendo rappresentare un valido ausilio per il Ministero del lavoro e delle politiche sociali grazie alla loro diffusione sul territorio. Osserva che questo passaggio rappresenta un'occasione per superare le inefficienze che si determinano in alcune realtà.

      Giulia GRILLO (M5S) dichiara, a nome del suo gruppo, di non condividere l'impostazione dell'articolo aggiuntivo 2.06, mostrandosi stupita per la scarsa attenzione rispetto all'evidente inadeguatezza delle risorse del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, sia in termini finanziari che di personale, rispetto ai compiti che gli sono affidati. Si pone interrogativi anche sulle risorse necessarie ad implementare le previste convenzioni con i centri servizi e sulla scarsa chiarezza rispetto alle responsabilità amministrative.
      Passando ad illustrare l'articolo aggiuntivo 2.03, ribadisce l'opportunità dell'istituzione di un'Agenzia indipendente i cui componenti non devono essere di nomina politica. Osserva, infatti, che devono essere individuati metodi alternativi per la designazione Pag. 64dei componenti degli organi di vigilanza che altrimenti non possono assicurare la necessaria indipendenza.

      La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli articoli aggiuntivi 2.03 Baroni, Nicchi 2.04 e Mantero 2.05.

      Pierpaolo VARGIU, presidente, ricorda che la Commissione procederà ora all'esame dei subemendamenti all'articolo aggiuntivo 2.06 della relatrice.

      La Commissione respinge il subemendamento Di Vita 0.2.06.16.

      Giulia GRILLO (M5S) raccomanda l'approvazione del subemendamento a sua prima firma 0.2.06.14, ribadendo la necessità dell'istituzione di un'Agenzia indipendente che operi in collaborazione con altri soggetti nell'attività di controllo del Terzo settore.

      La Commissione respinge, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Grillo 0.2.06.14, Baroni 0.2.06.15 e Nicchi 0.2.06.4.

      Giulia GRILLO (M5S) raccomanda l'approvazione del subemendamento Lorefice 0.2.06.32, che, ragionevolmente, mira a coinvolgere nelle funzioni di controllo le strutture regionali e comunali.

      Matteo MANTERO (M5S) si associa alle considerazioni della collega Grillo.

      Giulia DI VITA (M5S) sollecita l'approvazione del subemendamento Lorefice 0.2.06.32, giudicando inevitabile la collaborazione delle autonomie regionali e comunali nell'attività di vigilanza.

      La Commissione respinge il subemendamento Lorefice 0.2.06.32.

      Marco RONDINI (LNA), illustrando il subemendamento a sua prima firma 0.2.06.8, precisa che con questo e con altri subemendamenti si intende evitare che il controllo sui soggetti del Terzo settore sia di fatto svolto esclusivamente dall'Agenzia delle entrate.

      Donata LENZI (PD), relatrice, osserva che il problema posto dal collega Rondini ha un suo fondamento e che per superarlo si è previsto che l'Agenzia delle entrate, al di là dei controlli fiscali di competenza, operi in collaborazione con altri soggetti, a cominciare dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, in modo di applicare la normativa tenendo conto della complessità del Terzo settore.

      La Commissione respinge il subemendamento Rondini 0.2.06.8.

      Giulia DI VITA (M5S) raccomanda l'approvazione del subemendamento Silvia Giordano 0.2.06.30, che a suo avviso rappresenta un punto di mediazione, proponendo la costituzione di una task force nominata dal Ministro del lavoro in luogo dell'Agenzia indipendente.

      La Commissione respinge il subemendamento Silvia Giordano 0.2.06.30.

      Marco RONDINI (LNA) chiede chiarimenti alla relatrice in ordine al parere contrario sul suo subemendamento 0.2.06.10 che vorrebbe assicurare un coinvolgimento delle regioni nelle procedure di controllo.

      Donata LENZI (PD), relatrice, osserva che il tema della collaborazione con le regioni appare degno di attenzione ma non in relazione alle attività di vigilanza. Rileva, inoltre, che per acquisire elementi puntuali utili a processi di verifica, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali dovrà avvalersi in particolare delle strutture dei comuni.

      La Commissione respinge, con distinte votazioni, i subemendamenti Rondini 0.2.06.10, 0.2.06.7, 0.2.06.5, 0.2.06.6 e 0.2.06.9.

      Matteo MANTERO (M5S) sollecita l'approvazione del subemendamento Silvia Pag. 65Giordano 0.2.06.17, sottolineando che una collaborazione con l'Autorità anticorruzione potrebbe aiutare a prevenire il verificarsi di fenomeni illeciti. Si dichiara pertanto allibito del parere contrario espresso su tale proposta emendativa.

      Giulia DI VITA (M5S) si associa alle considerazioni del collega Mantero.

      Giulia GRILLO (M5S) sollecita una risposta della relatrice sui temi sollevati dai colleghi Mantero e Di Vita.

      Donata LENZI (PD), relatrice, ricorda di avere ripetutamente precisato che l'Autorità anticorruzione deve svolgere le funzioni che le sono proprie e non è in alcun modo titolata a vigilare sui requisiti che devono avere soggetti privati, come quelli appartenenti al Terzo settore, per essere inclusi in determinati registri. Sottolinea che tale attività rimane distinta dal contrasto dei comportamenti illeciti rispetto al quale le forze di polizia, e nel caso l'Autorità anticorruzione, possono operare secondo quanto previsto dalla legislazione vigente.

      Giulia DI VITA (M5S) sottolinea che, anche in sede di audizione presso la Commissione, l'Autorità anticorruzione ha sottolineato le difficoltà incontrate nell'individuare le sue competenze rispetto ai soggetti del Terzo settore e che pertanto questa può rappresentare una buona occasione per modificare la normativa vigente in materia di attribuzioni di competenze all'ANAC.

      Anna Margherita MIOTTO (PD) ricorda che gli enti del Terzo settore sono soggetti privati che rientrano nelle procedure di controllo dell'Autorità anticorruzione solo in relazione ad eventuali contratti di appalto con le pubbliche amministrazioni.

      Giulia GRILLO (M5S), sottolineando la propria piena consapevolezza rispetto a quali siano le funzioni proprie dell'Autorità anticorruzione, ritiene che la stessa possa in ogni caso fornire un apporto utile, con forme organizzative da individuare, per vigilare sul Terzo settore.

      La Commissione respinge, con distinte votazioni, i subemendamenti Silvia Giordano 0.2.06.17 e Lorefice 0.2.06.18.

      Pierpaolo VARGIU, presidente, in considerazione della imminente ripresa dei lavori dell'Assemblea, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

      La seduta termina alle 15.10.

AVVERTENZA

      Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

COMITATO RISTRETTO

Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone affette da disabilità grave prive del sostegno familiare.
C. 698 Grassi, C. 1352 Argentin, C. 2205 Miotto, C. 2456 Vargiu, C. 2578 Binetti e C. 2682 Rondini.

ERRATA CORRIGE

      Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n.  399 del 3 marzo 2015, a pagina 138, Allegato 1, ottava riga dell'emendamento 1.3, la parola: «macromelia» è sostituita dalla seguente «micromelia».

Pag. 66