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CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 13 settembre 2016
691.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (III e IV)
COMUNICATO
Pag. 5

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

      Martedì 13 settembre 2016. — Presidenza del presidente della IV Commissione, Francesco Saverio GAROFANI, indi del vicepresidente della IV Commissione, Massimo ARTINI.

      La seduta comincia alle 12.30.

Sugli esiti della missione svolta a Bratislava in occasione della Conferenza interparlamentare sulla politica estera e di sicurezza comune (PESC) e sulla politica di sicurezza e di difesa comune (PSDC) (2-4 settembre 2016).

      Francesco Saverio GAROFANI, presidente, riferisce sulla missione in titolo rinviando ad una relazione predisposta dai colleghi che vi hanno preso parte in rappresentanza delle Commissioni affari esteri e difesa, nonché alle conclusioni adottate dalla Conferenza in titolo (vedi allegato 1 e 2).

      Massimo ARTINI (Misto-AL-P) sottolinea come nella Conferenza interparlamentare PESC-PSDC di Bratislava sia emersa la volontà di effettuare un percorso più stringente nel settore della difesa, soprattutto con riferimento al rilancio del progetto di esercito europeo e all'attuazione del dettato del Trattato di Lisbona sulle cooperazioni rafforzate in tale ambito. Evidenzia che la Conferenza di Bratislava Pag. 6è stata la prima nel suo genere dopo il referendum sulla fuoriuscita del Regno Unito dall'Unione europea e che il venir meno dell'azione frenante del Regno Unito sul tema della difesa europea è apparsa evidente.
      Si sofferma, quindi, sul lavoro svolto nella riunione informale dei Paesi dell'area mediterranea dell'Unione europea, tenutasi a margine della Conferenza, la quale ha prodotto come esito un'importante dichiarazione congiunta concernente soprattutto il tema dei flussi migratori (vedi allegato 3). In sede di presentazione di emendamenti alla proposta di conclusioni finali della Conferenza, i Paesi dell'area mediterranea si sono mossi in modo coeso presentando una proposta unitaria di emendamento alle conclusioni della Conferenza sul tema della gestione dei profughi, incontrando la ferma resistenza dei Paesi membri di area centroeuropea. L'Italia è arrivata al punto di sollevare il veto sulle conclusioni finali se non fossero state accolte le modifiche richieste e che è stato possibile inserire anche grazie ad un intervento di mediazione da parte della delegazione ungherese. La situazione si è sbloccata grazie all'appoggio di altri Paesi, tra cui la Germania. In particolare, rileva che la delegazione italiana ha sottoposto alla valutazione dei partecipanti un testo di dichiarazione comune, incentrata sui temi dell'identità e della solidarietà europea, con specifica attenzione alla gestione comune delle questioni globali, a partire dai rifugiati e dalla sicurezza e difesa lungo i confini esterni. A parte questo, l'Italia ha sottolineato l'importanza della cooperazione militare in Europa, intesa anche come cooperazione sotto il profilo dell'industria bellica. Conclude segnalando l'accento che è stato posto durante uno dei workshop della Conferenza relativamente alla necessità di sviluppare maggiormente la cooperazione industriale nel settore della difesa.

      Marietta TIDEI (PD), associandosi alle considerazioni del collega Artini, osserva come dalla Conferenza di Bratislava appaia rafforzata la cooperazione tra i Paesi mediterranei dell'Unione europea, che va però di pari passo alla tendenza che ha associato i Paesi del cosiddetto gruppo di Visegrad a non rispettare gli impegni già assunti in sede europea e, nel caso di specie, in tema di immigrazione.
      Rileva, quindi, come, al di là del determinante appoggio dato dalla Germania all'accoglimento dell'emendamento proposte dal nostro Paese insieme ad altri sei Paesi del Mediterraneo al documento conclusivo della Conferenza, la resistenza di alcuni partner europei all'attuazione del piano di redistribuzione di 160 mila migranti tra i vari Paesi dell'Unione testimoni non solo un problema esistente in seno alle istituzioni europee, ma anche, e soprattutto, un grave rischio per la credibilità dell'Europa. Segnala quindi di avere contribuito ai lavori della Conferenza soprattutto con riferimento al tema dell'immigrazione e dell'allargamento ai Balcani occidentali, richiamati ad un esercizio di responsabilità specifico sul terreno del lotta contro il terrorismo.

      Paolo ALLI (AP), anche alla luce della riunione dei capi di Governo svoltasi ad Atene su invito greco il 9 settembre scorso, evidenzia la portata positiva dell'iniziativa assunta dal presidente Douzinas per una coesione sulle questioni del Mediterraneo e che in questa fase ha dispiegato tutti il suo valore specifico. Si tratta di un'esperienza che potrebbe anche avere ulteriore sviluppo in un'ulteriore riunione, da tenere eventualmente anche a Roma, a valle del vertice governativo per continuare a promuovere un dialogo intra-mediterraneo. Tuttavia, alla luce delle critiche mosse dalla Germania al vertice di Atene per quanto ha riguardato le questioni economiche, invita ad una gestione attenta di tale iniziativa per scongiurare una possibile deriva isolazionista mediterranea.

      Eleonora CIMBRO (PD) interviene al fine di segnalare per il futuro l'opportunità Pag. 7di un maggior coinvolgimento del Comitato permanente per la politica estera dell'Unione europea, di cui è vicepresidente, al fine di stimolare un dibattito aperto ed ampio in vista di simili importanti appuntamenti europei e per stimolare una riflessione trasversale tra le Commissioni coinvolte.

      Massimo ARTINI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire dichiara concluse le comunicazioni all'ordine del giorno.

      La seduta termina alle 12.50.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

      L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.55 alle 15.

RISOLUZIONI

      Martedì 13 settembre 2016. — Presidenza del presidente della IV Commissione, Francesco Saverio GAROFANI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Gioacchino Alfano.

      La seduta comincia alle 19.50.

7-01083 Quartapelle Procopio e Moscatt: Sulle iniziative dell'Italia a sostegno del Governo di unità nazionale libico.
7-01084 Manlio Di Stefano e Frusone: Sulle iniziative dell'Italia a sostegno del Governo di unità nazionale libico.
7-01085 Palazzotto e Duranti: Sulle iniziative dell'Italia a sostegno del Governo di unità nazionale libico.
7-01086 Artini: Sulle iniziative dell'Italia a sostegno del Governo di unità nazionale libico.
7-01087 Gianluca Pini e Caparini: Sulle iniziative dell'Italia a sostegno del Governo di unità nazionale libico.
(Discussione congiunta e conclusione – Approvazione della risoluzione n.  8-00200).

      Francesco Saverio GAROFANI, presidente, avverte che, a seguito delle comunicazioni rese dal Governo alle Commissioni riunite Affari esteri e Difesa di Camera e Senato nella giornata odierna sugli sviluppi della situazione in Libia, sono state presentate cinque risoluzioni: per quanto riguarda i gruppi di maggioranza, la risoluzione n.  7-01083, a prima firma Quartapelle e Moscatt; per quanto riguarda invece i gruppi di opposizione, le risoluzioni n.  7-01084 Manlio Di Stefano, n.  7-01085 Palazzotto, n.  7-01086 Artini e n.  7-01087 Gianluca Pini. Avvisa che, vertendo sulla stessa materia, le predette risoluzioni saranno discusse congiuntamente.

      Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD), illustrando la risoluzione n.  7-01083 di cui è prima firmataria insieme al collega Moscatt, rileva che la risoluzione della maggioranza raccoglie gli spunti emersi nel corso del dibattito sulle comunicazioni del Governo ed evidenzia che l'operazione Ippocrate risponde alle richieste rivolte al nostro Paese dal governo di al-Sarraj, in coerenza con la risoluzione delle Nazioni Unite n.  2259 del 2015 e con la linea, peraltro sempre tenuta dall'Italia, di sostegno al governo libico legittimo e l'impegno umanitario del nostro Paese, che si è già concretizzato con l'invio di farmaci e supporti sanitari.

      Elio VITO (FI-PdL) dichiara che il suo gruppo condivide l'iniziativa di carattere umanitario che il Governo intende intraprendere in Libia, oggetto delle comunicazioni rese dal Governo oggi, ed è pertanto disponibile a votare a favore della risoluzione Quartapelle e Moscatt; chiede però che la risoluzione sia integrata, come fatto al Senato, inserendo nelle premesse un riferimento all'esigenza di passare finalmente alla terza fase dell'operazione EUNAVFOR MED Sophia, che prevede che il dispositivo militare dell'Unione europea finalizzato a smantellare le reti del traffico Pag. 8di migranti operi direttamente nel territorio libico. In sostanza, il suo gruppo chiede che nelle premesse della risoluzione sia inserito l'auspicio che si arrivi al pieno dispiegamento delle operazioni dell'Unione europea nell'area del Mediterraneo, nei termini espressi nell'ordine del giorno n.  9/03393-A/011 approvato dalla Camera il 18 novembre 2015.

      Gianluca PINI (LNA), nell'apprezzare la proposta del collega Vito e il conseguente accoglimento da parte della collega Quartapelle, ritiene che l'operazione militare in Libia debba rispondere a tre obiettivi sostanziali: il contrasto a Daesh, il controllo sistematico del fenomeno dei cosiddetti foreign fighters e il blocco totale dei flussi migratori illegali con l'equiparazione degli scafisti ai foreign fighters. Non riscontrando nella risoluzione presentata dalla maggioranza alcun riferimento all'ultimo di tali obiettivi, analogamente a quanto avvenuto al Senato, preannuncia l'astensione del suo gruppo qualora la risoluzione della maggioranza non venga riformulata in tal senso. Si dichiara peraltro disponibile a ritirare la risoluzione di cui è primo firmatario se, al contrario, fosse accolta tale proposta di riformulazione.

      Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD), replicando alle osservazioni del collega Gianluca Pini, che ringrazia per la disponibilità manifestata nei confronti della maggioranza, rileva tuttavia, come evidenziato nel corso del dibattito svoltosi in occasione delle comunicazioni del Governo in mattinata, che non è opportuno ampliare la portata del dispositivo dell'atto di indirizzo su temi non oggetto delle comunicazioni stesse.

      Manlio DI STEFANO (M5S), nell'illustrare la risoluzione presentata dal suo gruppo e di cui è primo firmatario, sottolinea che l'aiuto umanitario al popolo libico deve essere garantito ma senza utilizzarlo come «foglia di fico» per l'avvio di una missione militare vera e propria, quale appare essere l'intento della maggioranza. Ritiene, inoltre, incomprensibile la posizione del Governo, che da un lato afferma l'insussistenza della richiesta da parte del Governo di unità nazionale libico rispetto all'avvio della terza fase delle operazioni disposte ai sensi della risoluzione n.  2240 del 2015, e dall'altra afferma che tale richiesta è stata invece avanzata rispetto all'intervento di carattere umanitario che qui si va a deliberare. Sottolinea che il governo di al-Sarraj non ha ottenuto il riconoscimento politico e la legittimità necessaria; non rappresenta di conseguenza il popolo libico, come già affermato nel dibattito svoltosi quest'oggi in occasione delle comunicazioni del Governo. Di conseguenza, il governo di al-Sarraj non può essere considerato tale ed è pertanto inopportuno procedere ad autorizzare un'operazione anche se a carattere umanitario quale quella in discussione.

      Erasmo PALAZZOTTO (SI-SEL), nel richiamare l'intervento già svolto nel corso della odierna seduta di comunicazioni del Governo, sottolinea la delicatezza della questione oggetto delle risoluzioni presentate. Se la doverosità della questione umanitaria è fuori discussione, per il suo gruppo la realizzazione di un ospedale da campo in territorio libico sarebbe dovuta avvenire in altro modo, non con un'impronta così marcatamente militare. La delicatezza del presente snodo è insita nello stesso contesto libico, che in nessun modo può dirsi pacificato: i militari italiani, seppur con un ruolo di sostegno alla struttura ospedaliera, si troveranno ad operare in un'area di conflitto civile e a sostegno di una parte soltanto, per quanto sostenuta dalle Nazioni Unite. Ribadisce che il governo di al-Sarraj, malgrado il sostegno internazionale, non può dirsi pienamente legittimo. A ciò si aggiunge che l'intervento in questione appare avulso da una strategia generale, come evidenzia la prospettiva emersa nello scorso mese di luglio sull'utilizzo della base di Sigonella e oggi con l'invio di personale militare a protezione di un ospedale. L'assenza di una strategia complessiva rischia, in generale, Pag. 9di trascinare il nostro Paese in un pantano laddove i precedenti negativi dell'Iraq e dell'Afghanistan avrebbero dovuto insegnare ad operare in modo radicalmente diverso. Sussistono, in conclusione, ottime ragioni per assumere una posizione di dissenso rispetto all'operazione proposta dalla maggioranza.

      Il sottosegretario Gioacchino ALFANO esprime parere favorevole sulla risoluzione n.  7-01083 e parere contrario sugli altri atti di indirizzo.

      Elio Massimo PALMIZIO (FI-PdL) preannuncia il voto favorevole da parte del gruppo di Forza Italia sulla risoluzione presentata dai colleghi Quartapelle e Moscatt, così come integrata per tenere conto della proposta formulata dal collega Vito, nonché sulla risoluzione presentata dal collega Gianluca Pini ed un voto contrario sulle rimanenti risoluzioni.

      Donatella DURANTI (SI-SEL) preannuncia un voto favorevole sulla risoluzione presentata dal gruppo di SI-SEL ed un voto contrario su quelle presentata dalla maggioranza e dal gruppo della Lega Nord. Preannuncia, inoltre, l'astensione sulle risoluzioni presentate dal gruppo del Movimento 5 Stelle e dal deputato Artini.

      Antonino MOSCATT (PD) preannuncia un voto favorevole da parte del gruppo del Partito democratico sulla risoluzione a prima firma Quartapelle, come riformulata, ed un voto contrario sui restanti atti di indirizzo. Evidenzia, quindi, l'importanza del lavoro svolto dalle Commissioni nella discussione odierna che non costituiva un atto dovuto ed è testimonianza della proficua collaborazione tra Parlamento e Governo su un tema così delicato quale quello delle missioni internazionali.

      Trifone ALTIERI (Misto-CR) preannuncia il proprio sostegno alla risoluzione del Partito democratico, ribadendo la posizione del proprio gruppo favorevole ad un ruolo di primo rilievo del nostro Paese sullo scenario libico. Apprezza la sollecitazione venuta dai colleghi del gruppo di Forza Italia, ritenendo che il contrasto al traffico di esseri umani debba essere perseguito con maggiore forza, dando piena attuazione alla terza fase della missione EUNAVFOR MED Sophia. Per tale ragione preannuncia un voto favorevole anche sulla risoluzione della Lega Nord e dichiara, invece, un voto contrario sulle altre risoluzioni.

      Gianluca PINI (LNA) osserva che, se obiettivo della missione militare è dipanare la caotica situazione libica, si fa fatica a comprendere come il Parlamento si autolimiti nel dare un mandato così circoscritto. In particolare, desta perplessità il fatto che gli scafisti non vengano equiparati quanto a pericolosità ai foreign fighters. Rilevando, peraltro, che una missione di questo tipo sarebbe necessaria, preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla risoluzione presentata dalla maggioranza come riformulata secondo la proposta avanzata dal collega Vito, mentre si asterrà sulla risoluzione a prima firma Artini e voterà contro quelle presentate dai gruppi Sinistra italiana – Sinistra ecologia libertà e Movimento 5 Stelle.

      Fucsia FITZGERALD NISSOLI (DES-CD), nel sottoscrivere la risoluzione presentata dai colleghi della maggioranza, preannuncia il voto favorevole del suo gruppo su di essa e il voto contrario su tutte le altre risoluzioni.

      Andrea CAUSIN (AP) preannuncia un voto favorevole sulla risoluzione dei colleghi Quartapelle e Moscatt, di cui è cofirmatario, precisando che gli impegni in essa previsti sono del tutto coerenti con il percorso intrapreso dal Parlamento e dal Governo per risolvere la crisi libica.

      Francesco Saverio GAROFANI, presidente, dopo aver dato atto delle sostituzioni comunicate alla presidenza, ricorda che le risoluzioni saranno poste in votazione secondo l'ordine di presentazione e tenendo conto delle eventuali preclusioni.Pag. 10
      Le Commissioni approvano la risoluzione n.  7-01083, a prima firma Quartapelle e Moscatt, nel nuovo testo risultante dalla riformulazione predisposta dalla deputata Quartapelle, che prende il numero 8-00200 (vedi allegato 4).

      Francesco Saverio GAROFANI, presidente, avverte che, a seguito dell'approvazione della risoluzione n.  8-00200, la risoluzione n.  7-01084 Manlio Di Stefano sarà posta in votazione senza le parole «ma a escludere l'invio di ulteriori contingenti militari a qualsiasi titolo», contenute nel primo impegno, e senza l'intero secondo impegno, che risultano preclusi.

      Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono la risoluzione n.  7-01084 Manlio Di Stefano, per le parti non precluse, nonché le risoluzioni n.  7-01085 Palazzotto, n.  7-01086 Artini e n.  7-01087 Gianluca Pini.

      Francesco Saverio GAROFANI, presidente, dichiara conclusa la discussione congiunta delle risoluzioni in titolo.

      La seduta termina alle 20.20.

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