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Resoconti stenografici delle audizioni

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XVII Legislatura

Commissione parlamentare di inchiesta sul livello di digitalizzazione e innovazione

Resoconto stenografico



Seduta n. 34 di Martedì 23 maggio 2017

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Coppola Paolo , Presidente ... 3 

Audizione del direttore dell'area amministrazione di Agea, Concetta Lo Conte:
Coppola Paolo , Presidente ... 3 ,
Lo Conte Concetta , direttore dell'area amministrazione di Agea ... 3 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 4 ,
Lo Conte Concetta , direttore dell'area amministrazione di Agea ... 4 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 5 ,
Lo Conte Concetta , direttore dell'area amministrazione di Agea ... 5 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 5 ,
Lo Conte Concetta , direttore dell'area amministrazione di Agea ... 5 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 5 ,
Lo Conte Concetta , direttore dell'area amministrazione di Agea ... 5 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 5 ,
Lo Conte Concetta , direttore dell'area amministrazione di Agea ... 5 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 5 ,
Lo Conte Concetta , direttore dell'area amministrazione di Agea ... 5 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 6 ,
Lo Conte Concetta , direttore dell'area amministrazione di Agea ... 6 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 6 ,
Lo Conte Concetta , direttore dell'area amministrazione di Agea ... 6 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 7 ,
Lo Conte Concetta , direttore dell'area amministrazione di Agea ... 7 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 7 ,
Lo Conte Concetta , direttore dell'area amministrazione di Agea ... 7 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 8 ,
Fragomeli Gian Mario (PD)  ... 8 ,
Lo Conte Concetta , direttore dell'area amministrazione di Agea ... 8 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 8 ,
Lo Conte Concetta , direttore dell'area amministrazione di Agea ... 8 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 9 ,
Lo Conte Concetta , direttore dell'area amministrazione di Agea ... 9 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 9 ,
Lo Conte Concetta , direttore dell'area amministrazione di Agea ... 9 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 9 ,
Lo Conte Concetta , direttore dell'area amministrazione di Agea ... 9 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 9 ,
Lo Conte Concetta , direttore dell'area amministrazione di Agea ... 9 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 9 ,
Lo Conte Concetta , direttore dell'area amministrazione di Agea ... 9 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 9 ,
Lo Conte Concetta , direttore dell'area amministrazione di Agea ... 9 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 9 ,
Lo Conte Concetta , direttore dell'area amministrazione di Agea ... 9 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 10 ,
Lo Conte Concetta , direttore dell'area amministrazione di Agea ... 10 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 10 ,
Lo Conte Concetta , direttore dell'area amministrazione di Agea ... 10 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 10 ,
Lo Conte Concetta , direttore dell'area amministrazione di Agea ... 10 ,
Fragomeli Gian Mario (PD)  ... 11 ,
Lo Conte Concetta , direttore dell'area amministrazione di Agea ... 11 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 11 ,
Lo Conte Concetta , direttore dell'area amministrazione di Agea ... 11 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 11 ,
Lo Conte Concetta , direttore dell'area amministrazione di Agea ... 11 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 11 ,
Lo Conte Concetta , direttore dell'area amministrazione di Agea ... 11 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 11 ,
Lo Conte Concetta , direttore dell'area amministrazione di Agea ... 11 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 11 ,
Lo Conte Concetta , direttore dell'area amministrazione di Agea ... 11 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 12 ,
Lo Conte Concetta , direttore dell'area amministrazione di Agea ... 12 ,
Barbanti Sebastiano (PD)  ... 12 ,
Lo Conte Concetta , direttore dell'area amministrazione di Agea ... 12 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 13 ,
Lo Conte Concetta , direttore dell'area amministrazione di Agea ... 13 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 13 ,
Lo Conte Concetta , direttore dell'area amministrazione di Agea ... 13 ,
Barbanti Sebastiano (PD)  ... 13 ,
Lo Conte Concetta , direttore dell'area amministrazione di Agea ... 13 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 13 ,
Lo Conte Concetta , direttore dell'area amministrazione di Agea ... 14 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 14 ,
Lo Conte Concetta , direttore dell'area amministrazione di Agea ... 14 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 14 ,
Lo Conte Concetta , direttore dell'area amministrazione di Agea ... 14 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 14 ,
Lo Conte Concetta , direttore dell'area amministrazione di Agea ... 14 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 14 ,
Lo Conte Concetta , direttore dell'area amministrazione di Agea ... 14 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 14 ,
Lo Conte Concetta , direttore dell'area amministrazione di Agea ... 14 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 15 ,
Lo Conte Concetta , direttore dell'area amministrazione di Agea ... 15 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 15 ,
Lo Conte Concetta , direttore dell'area amministrazione di Agea ... 15 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 16 ,
Lo Conte Concetta , direttore dell'area amministrazione di Agea ... 16 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 16 ,
Lo Conte Concetta , direttore dell'area amministrazione di Agea ... 16 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 17 ,
Lo Conte Concetta , direttore dell'area amministrazione di Agea ... 17 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 17 ,
Lo Conte Concetta , direttore dell'area amministrazione di Agea ... 17 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 17 ,
Lo Conte Concetta , direttore dell'area amministrazione di Agea ... 17 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 17 ,
Lo Conte Concetta , direttore dell'area amministrazione di Agea ... 17 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 17 ,
Lo Conte Concetta , direttore dell'area amministrazione di Agea ... 17 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 18 18 ,
Lo Conte Concetta , direttore dell'area amministrazione di Agea ... 18 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 18 ,
Lo Conte Concetta , direttore dell'area amministrazione di Agea ... 18 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 18 ,
Lo Conte Concetta , direttore dell'area amministrazione di Agea ... 18 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 19 ,
Lo Conte Concetta , direttore dell'area amministrazione di Agea ... 19 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 19 

(La seduta, sospesa alle 12, è ripresa alle 12.05) ... 19 

Audizione della presidente di SIN, Speranzina De Matteo:
Coppola Paolo , Presidente ... 19 ,
De Matteo Speranzina , presidente di SIN ... 19 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 19 ,
De Matteo Speranzina , presidente di SIN ... 19 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 20 20 ,
De Matteo Speranzina , presidente di SIN ... 20 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 20

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
PAOLO COPPOLA

  La seduta comincia alle 10.50.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante trasmissione diretta attraverso impianti audiovisivi a circuito chiuso, la trasmissione diretta sulla web-tv e, successivamente, sul canale satellitare della Camera dei deputati.

  (Così rimane stabilito).

Audizione del direttore dell'area amministrazione di Agea, Concetta Lo Conte.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'audizione del direttore dell'area amministrazione di Agea, Concetta Lo Conte, che ringrazio per la presenza.
  Avverto la nostra ospite che della presente audizione sarà redatto un resoconto stenografico e che, facendone espressa e motivata richiesta, in particolare in presenza di fatti illeciti sui quali siano in corso indagini tuttora coperte da segreto, consentendo la Commissione, i lavori proseguiranno in seduta segreta, invitando comunque a rinviare eventuali interventi di natura riservata alla parte finale della seduta.
  Si tratta di un'audizione di natura prettamente conoscitiva, volta ad approfondire alcuni aspetti della gestione del SIAN negli ultimi anni.
  Ricordo ai commissari che la dottoressa Lo Conte è direttore dell'area amministrazione di Agea dal 2015, mentre fino a quel momento era titolare dell'ufficio monocratico organismo pagatore.
  La prima domanda che vorrei porle, dottoressa, è se Lei è a conoscenza delle linee guida di sviluppo del nuovo sistema informativo dell'agricoltura e se sa chi le ha scritte.

  CONCETTA LO CONTE, direttore dell'area amministrazione di Agea. Le linee guida del SIAN, quelle dell'anno 2016, rinnovano le linee guida del 2008. È ovvio che io ne sia a conoscenza, perché sono stata l'interfaccia di Consip nella convenzione stipulata tra Agea e Consip per la stesura degli atti di gara. Dovevo essere il facilitatore nella trasmissione della documentazione.
  Un decreto ministeriale del 29 aprile 2015, che non è pubblicato su alcun sito del Ministero, ma è agli atti dell'amministrazione, decreta la composizione di un gruppo di lavoro per la stesura e l'aggiornamento delle linee guida per lo sviluppo del Sistema Informativo Agricolo Nazionale.
  Le linee guida hanno avuto una travagliata approvazione da parte della Conferenza Stato-Regioni. Lo schema di decreto è stato approvato dalla Conferenza Stato-Regioni, che, nell'esprimere l'intesa, ripercorre le quattro interlocuzioni che ci sono state. Viene proposto una prima volta il testo, poi viene rimaneggiato, discusso e così via, per arrivare al decreto del 16 giugno 2016. Questo documento fa parte degli atti di gara. In particolar modo, l'allegato 6, capitolo tecnico, parte generale, pagina 10 di 24 del bando della gara, riporta le linee guida del SIAN in maniera sintetica. Come atto allegato, come documentazione allegata, c'è addirittura la Gazzetta Ufficiale, Serie generale, del 5 luglio 2016. Tutti i concorrenti, quindi, avevano a disposizione questa documentazione, sia in una sintesi di una pagina e mezza, sia come Pag. 4testo complessivo, perché questo fa parte della offerta, almeno questo è quello che speriamo tutti.
  Se vogliamo entrare nel merito di queste linee guida, sicuramente ci sono dei profili abbastanza delicati quando, nelle prime pagine, nel fare la sintesi del documento, si dice una cosa molto particolare: «L'esistenza di numerosi sistemi informativi eterogenei presso regioni, province autonome e organismi pagatori comporta la realizzazione di medesime funzioni software tante volte quanti sono i sistemi informativi e costringe ad aggregare i dati sul SIAN a posteriori e solo attraverso complessi meccanismi di interscambio».
  Questo fa il paio con quella che è stata, nel 2009, una relazione specifica e speciale della Corte dei conti. La Corte dei conti si è espressa sul sistema degli organismi pagatori, nelle ultime pagine – è rintracciabile sul sito della Corte dei conti, è pubblica – invitando «l'azione politica» a decidere se diffondere gli organismi pagatori su tutto il territorio nazionale o tornare verso il centro.
  Queste linee guida cercano, fondamentalmente, di mediare fra le esigenze delle regioni, in particolar modo degli organismi pagatori regionali, che sono otto – ci sono otto sistemi informativi differenti per sette organismi pagatori, come dicono le linee guida, a pagina 86 della Gazzetta Ufficiale. C'è un invito, nelle prime pagine, a cercare di riportare in maniera condivisa, sotto un cappello, la gestione di questo servizio, che è molto complesso. Il SIAN, come viene spiegato nelle varie pagine, non è un sistema informatico, è un'altra cosa. Nel primo incontro con Consip, spiegai in maniera molto banale che noi volavamo, andavamo in campagna e poi «facevamo di conto». Questo ha determinato anche la divisione in lotti della gara. Il servizio che il SIAN offre è dare una serie di informazioni, aggregarle in un certo modo, anche in maniera «scientifica» (anagrafe delle aziende, fascicolo aziendale), ma la realizzazione di queste informazioni avviene attraverso lavori diversi. C'è l'aerofotogrammetria, che viene fatta da uno che vola, che ha gli aerei con dei sensori; c'è chi sviluppa, ortorettifica le foto prodotte, le strisciate fotogrammetriche; ci sono degli agronomi che vanno in campagna o fanno il lavoro in ufficio, fotointerpretando queste foto; poi si travasa nel sistema informativo. La gara, infatti, divisa in quattro lotti, che sono di carattere funzionale, fondamentalmente individua i tre lavori principali che fa il SIAN. Peraltro, per Agea il SIAN serve per pagare gli aiuti. Noi paghiamo gli aiuti sulla base di queste informazioni.
  Noi abbiamo dato a Consip anche l'articolo 15 della delega al Governo su semplificazione, razionalizzazione e competitività, la legge n. 154 del 2016, il cosiddetto «collegato agricolo». All'articolo 15, comma 2, lettera d), è scritto: «Riorganizzare l'Agenzia per le erogazioni in agricoltura secondo i seguenti indirizzi: sussidiarietà operativa tra livello centrale e regionale». La legge è praticamente coeva delle linee guida del SIAN. Quelle sono del 16 giugno e questa è stata pubblicata il 10 agosto, quindi è stato un esercizio quasi in contemporanea. Leggiamo poi: «Modello organizzativo omogeneo, uniformità dei costi di gestione del sistema tra i diversi livelli regionali, uniformità delle procedure e dei sistemi informativi tra i diversi livelli». Anche questo documento è stato consegnato a Consip affinché ne tenesse conto nella strategia di gara proprio per cambiare il modello attuale e farlo traghettare in qualcosa di diverso dopo nove anni.

  PRESIDENTE. Lei ha materialmente partecipato alla stesura delle linee guida o qualcuno dei suoi...?

  CONCETTA LO CONTE, direttore dell'area amministrazione di Agea. Non ho partecipato. Mi risulta che abbia partecipato materialmente il nostro dirigente dei sistemi informativi e tecnologici e del sistema integrato di gestione e controllo, il dottor Sofia, che ha contribuito, collaborato.
  Materialmente, io no, né ho partecipato a delle riunioni. Venendo, però, dall'esperienza dell'organismo pagatore, questa materia mi è abbastanza leggibile e comprensibile.

Pag. 5

  PRESIDENTE. Certamente. L'articolazione in quattro lotti è stata decisa, quindi, in accordo tra Agea e Consip?

  CONCETTA LO CONTE, direttore dell'area amministrazione di Agea. Sì, ma è stata decisa sulla base delle nuove normative. Il codice degli appalti, all'articolo 51, prevede la suddivisione in lotti. Secondo un indirizzo – credo che ci sia anche una direttiva dell'ANAC – bisogna specificare in lotti funzionali per favorire le piccole e medie imprese, ma comunque laddove ci siano attività specifiche.
  Noi lo abbiamo fatto anche sotto un altro profilo. Allo stato attuale degli atti che abbiamo, SIN gestisce soltanto la parte agronomia e informatica. C'è, invece, dal 2014, un autonomo contratto d'appalto con un altro fornitore, che si occupa dei voli e della ortorettificazione, cioè la produzione delle foto aeree leggibili.

  PRESIDENTE. Chi è questo fornitore?

  CONCETTA LO CONTE, direttore dell'area amministrazione di Agea. Questo fornitore è il consorzio Tea, i cui due grandi membri sono e-GEOS e Compagnia Generale Ripreseaeree.
  Al di là di questa riflessione fatta insieme a Consip, abbiamo avuto una sollecitazione dalla professione agronomica. Noi avevamo notato, nel corso degli anni, che c'era una certa sofferenza da parte degli agronomi a stare incapsulati sotto e dentro il sistema informativo nella società SIN, che lavora per quote, quindi ha un modo di lavorare abbastanza diverso.
  Abbiamo incontrato, su loro richiesta e d'accordo con Consip, in Agea, i presidenti dell'ordine degli agronomi, dell'albo dei periti agrari e dell'albo degli agrotecnici, i quali, in maniera esplicita e chiara, hanno spiegato la fenomenologia che aggravava la professione in questi ultimi nove anni e i loro desiderata, cioè fare in modo che ci fosse un lotto funzionale dedicato solo alla professione agronomica, in modo che la professione non venisse umiliata o sottovalutata.

  PRESIDENTE. E questo è il lotto numero?

  CONCETTA LO CONTE, direttore dell'area amministrazione di Agea. Questo è il lotto numero 2.
  Tra l'altro, quando abbiamo fatto la base d'asta, l'abbiamo suddivisa – qui ho quella di Agea – in servizi informatici, servizi che si chiamano ingegneristico-agronomici e servizi di infrastruttura, perché gestiamo un CED. Degli 81 milioni che riguardavano l'Agea, quasi 23 milioni erano di servizi ingegneristico-agronomici.

  PRESIDENTE. Non ha citato, però, il quarto lotto.

  CONCETTA LO CONTE, direttore dell'area amministrazione di Agea. Il quarto è un lotto nuovo. Tra l'altro, io ho costituito un gruppo di lavoro per costruire bene e far capire quale fosse il nostro lavoro, e hanno intervistato i dirigenti sui processi di lavoro.
  C'è un problema e un'esigenza che in particolar modo l'organismo pagatore Agea ha, ma siccome gestiamo il SIAN, è generale, di tutta l'Agenzia: rispondere a un obbligo comunitario. Secondo il regolamento n. 907 del 2014, che è una rinnovazione di precedenti regolamenti – partiamo dal 1995, la regola è sempre quella – noi dobbiamo monitorare i servizi tecnici e gli organismi delegati responsabili dell'esecuzione dei controlli; dobbiamo fare procedure di monitoraggio per prevenire e individuare le frodi; rivedere le domande; eseguire modifiche dei sistemi per migliorare i sistemi di controllo. A tutti i livelli, le operazioni quotidiane e le attività di controllo sono monitorate costantemente, per assicurare una pista di controllo sufficientemente dettagliata. Abbiamo visto che questo in Agea non c'era.

  PRESIDENTE. Non c'è il monitoraggio?

  CONCETTA LO CONTE, direttore dell'area amministrazione di Agea. È un monitoraggio diverso. Quello che fa SIN è un monitoraggio dei grandi contratti, che, secondo Pag. 6 noi, non ha prodotto i risultati che desideravamo.
  La situazione che si può descrivere è la seguente: a ogni audit comunitario viene estratto un campione di aziende da verificare: è possibile che quel campione presenti sempre dei problemi di cui non ci siamo accorti o di cui il nostro fornitore non si è accorto? Si lavora su piani paralleli. Il fornitore lavora, verifica se la fornitura è completa, se le quantità sono state eseguite, ma non fa mai la sintesi di questo. Questo è un altro mestiere. È il mestiere che fanno i certificatori di bilancio, come le grandi società di certificazione, che hanno imparato da noi un mestiere diverso, anche loro, perché noi non abbiamo il decreto legislativo n. 231 del 2001 sulla certificazione di bilancio. È tutto un altro mondo. Abbiamo bisogno di una fascia di persone che ci aiutino a fare questo e a governare i pezzi di contratto. Non è possibile che con le decisioni strategiche assunte su dove deve andare il software, su come facciamo il campione di controllo, a volte siamo fuori. Diciamo che siamo fuori spesso e volentieri.

  PRESIDENTE. Chi prende, scusi, le decisioni strategiche?

  CONCETTA LO CONTE, direttore dell'area amministrazione di Agea. Le decisioni, soprattutto quelle strategiche di software, vengono prese da SIN.

  PRESIDENTE. Scusi, la legge non impone ad Agea questa...?

  CONCETTA LO CONTE, direttore dell'area amministrazione di Agea. La legge impone ad Agea nel senso che i funzionari di Agea sono «petto alle pallottole», ma la verità è quella che, nel 2007, ha scritto il Consiglio di Stato, quando ha detto che non eravamo capaci.
  Quando hanno creato il SIN, il Ministero, nel chiedere un parere al Consiglio di Stato, ha detto: «Nella consapevolezza di tale deficienza di Agea, per la realizzazione e gestione di siffatto sistema informativo, la medesima norma – che era quella che nel 2004 consentiva di fare in modo che la gestione passasse dal Ministero ad Agea – ha delineato un particolare modulo organizzativo diretto ad assicurare il necessario patrimonio di conoscenze e tecnologie specializzate e aggiornate», tipica delle imprese private. Difatti, ha imposto ad Agea «di non attrezzarsi direttamente, ma di costituire una società pubblico-privata, individuando quale socio privato un'impresa in possesso del requisito di esperienza nel settore specifico e alta specializzazione tecnologica». Tutta quest'attività è stata, peraltro, espunta da Agea, con una delibera del 2009. Nel 2009, il commissario che era in Agenzia ha deliberato che Agea non avesse più un suo servizio tecnico, ma questi fosse delegato a SIN: la gestione degli accessi, i campioni di controllo, tutto quanto doveva essere fatto a cura di SIN. Per carità, il servizio era gratuito, però qualche problema l'abbiamo avuto.
  In attuazione dell'incarico, che cosa fa la SIN? Verifica delle modalità di trattamento degli elementi oggettivi che giustificano i pagamenti; esecuzione di altri controlli di natura tecnica di competenza dell'organismo pagatore; gestione degli accessi al sistema SIAN curando i profili e le procedure di abilitazione nonché le modalità di accesso securizzate per tutti gli utenti del sistema.
  I controlli cosiddetti di secondo livello sono uno dei punti più delicati. La Commissione europea ci chiede di controllare i soggetti che fanno dei lavori per noi, per esempio le regioni, i centri di assistenza agricola. Per questi controlli, l'estrazione del campione era nelle mani di SIN. Tra il 2011 e il 2012, c'è stata una discussione piuttosto pesante tra me, che dirigevo l'organismo pagatore, e i signori di SIN, per cui ho chiesto lo scarico della banca dati con un programma che si chiama ACL, che usa la Commissione europea, che non è altro che un elaborato Excel, e col dottor Sofia, l'unico «dirigente tecnico», abbiamo estratto il campione di controllo sui centri di assistenza agricola.
  I risultati non sono stati come quelli degli anni precedenti, perché la nostra analisi era una parte a random e una parte a Pag. 7rischio. Non sono stati gli stessi. Probabilmente, stando più vicini al problema, avevamo una maggiore sensibilità.

  PRESIDENTE. In che senso i risultati non sono stati gli stessi?

  CONCETTA LO CONTE, direttore dell'area amministrazione di Agea. Nel senso che i nostri sono stati peggiori. L'esito dei controlli ha dato un risultato più pesante. Prima, probabilmente, il tasso di errore era più basso e noi abbiamo riscontrato un tasso di errore più alto. Certo, una parte del campione era con una valutazione del rischio. Avevamo fatto un'analisi del rischio su segnalazioni che pervenivano in ufficio.
  Le dico un'altra cosa: «Supporto tecnico alla predisposizione delle circolari Agea contenente disposizioni e istruzioni operative per gli utenti del SIAN». L'ultimo comma di questo articolato dice: «In relazione a queste funzioni – cioè le circolari – è obbligatoriamente richiesta la sigla per condivisione del referente SIN». Eravamo sotto tutela dal punto di vista tecnico, ma non solo.

  PRESIDENTE. «Eravamo» perché non lo siete più?

  CONCETTA LO CONTE, direttore dell'area amministrazione di Agea. Stiamo cercando di divincolarci. La nuova gara, soprattutto con il lotto funzionale 4, cerca di portare l'amministrazione fuori da queste secche, dall'avere un rapporto quasi di sudditanza nei confronti della parte pubblica di SIN. Il quarto lotto ci dovrà dare consulenza funzionale, l'ISO 27001 e fare il monitoraggio.
  Il problema è uno: l'amministrazione, quindi Agea, si deve dotare di personale che sia nelle condizioni di governare questo processo e, per fare questo, nel mio giudizio professionale, credo sia necessario avere personale con formazione ingegneristica e informatica e rinnovare il personale – ormai, sono rimasti in quattro – con preparazione agronomica, più probabilmente del personale che viene da un'esperienza di certificazioni. Bisogna governare un sistema molto complesso. Non è banale. È un sistema che viene da stratificazioni, probabilmente dal 1994.
  Una relazione del 2013 del CNR, molto equilibrata rispetto ai litigi che ci sono stati in SIN, che dice che si tratta di un sistema particolarmente complesso, all'interno del quale si sono susseguite, nel corso degli anni, stratificazioni, con una serie di difficoltà. Ci sono delle cose che si possono migliorare, ma è il modello organizzativo che è stato scelto che ha generato questo tipo di problematiche. Il CNR fa poi delle ipotesi di soluzione.
  Rispetto agli utenti, le soluzioni sono quello che io chiamo «fare l'ultimo miglio». È un sistema complicato, consultarlo è difficile, bisogna essere dei «mandarini cinesi», perché manca proprio l'ultimo miglio. Aver stipulato un contratto di nove anni che non si è evoluto rispetto a quello che succedeva nel mondo, anche rispetto a noi funzionari... Nove anni fa, forse noi ancora non eravamo bravi nel capire determinate dinamiche. Nel corso di nove anni, come utenti di qualsiasi sistema di navigazione, abbiamo capito che si può approcciare il rapporto anche con gli utenti in maniera diversa, oltre che noi stessi. Le faccio un esempio banale. Come direttore dell'organismo pagatore, avevo una password per accedere al SIAN. Uno immagina che con quella password si navighi: nemmeno per idea. Quando sono andata via, ho scoperto che avevo una batteria di venti password. Alcune le ho utilizzate, altre non le ho utilizzate. Questa tipologia garantisce sicurezza, indubbiamente, ma non è quello che si aspetta l'utente primario, noi funzionari, né l'utente secondario, il Centro di Assistenza Agricola, la regione in periferia e l'agricoltore. Dobbiamo rispondere a esigenze diverse, contemperare le esigenze di sicurezza con le esigenze di navigabilità, con chiarezza su quello che facciamo. L'utente ha necessità di capire a che punto è la sua pratica, dov'è il suo problema, perché non è stato pagato o perché è stato pagato poco.
  Premesso che l'Agenzia, in questo rapporto con la Commissione europea, riesce a portare a casa molti soldi, quando però Pag. 8non hai pagato il 2-3 per cento, il 2-3 per cento fa un clamore infernale. Anche quando hai pagato il tuo 96-97 per cento è così. Forse, è il caso di ammodernare questo modello di comunicazione.

  PRESIDENTE. L'onorevole Fragomeli vorrebbe rivolgerle una domanda. Prego, onorevole.

  GIAN MARIO FRAGOMELI. Ascoltando la ratio dell'attività che avete svolto nella predisposizione degli atti, della documentazione di gara, dei lotti, della divisione in lotti e via dicendo, mi viene spontanea questa riflessione. Voi avete applicato l'articolo 97 della Costituzione: il rapporto tra la parte pubblica e il ricorso al mercato ottempera ai princìpi costituzionali del buon andamento, dell'efficacia e della trasparenza della pubblica amministrazione o cercate di supplire a una mancanza della domanda generale della parte pubblica?
  Mi sembra che a volte la ratio di alcuni lotti sia di sostituirsi o di trovare all'esterno una collaborazione che dovrebbe avvenire a priori, nella parte pubblica. Il quarto lotto, giustamente – lo ha enucleato adesso – ha una grande funzione, ma a monte dovrebbe perlomeno prevedere prima un maggior chiarimento dei rapporti all'interno della parte pubblica, parte pubblico-privata con SIN, del vostro rapporto con SIN, prima ancora di rivolgersi al mercato.
  Lei, giustamente, ha ribadito anche il nuovo codice degli appalti, le funzioni che ha, ma c'è una disciplina rispetto alle specificità. Fate un'indagine di mercato per capire, ad esempio, se c'è in un determinato settore di vostro interesse una proliferazione di micro, medie o piccole imprese, che si possono avvicinare a questa tipologia di gare o è solo legato a una specificità che viene costruita da voi? Mi sembra che manchi qualche elemento.
  La parte pubblica deve cercare di ottimizzare e razionalizzare anche i costi. Da questo punto di vista, quando si presenta sul mercato, deve aver già ottemperato a una serie di attività, altrimenti si rischia di disperdere delle risorse. Vanno bene i pareri del Consiglio di Stato, vanno bene tante cose che ho sentito oggi, ma non è che manca qualcosa nella parte pubblica prima di porsi davanti al privato?
  La seconda questione è un po’ più tecnica, ma forse non ho la completa informazione sul lavoro svolto. Sulle gare sugli aerofotogrammetrici o il rilascio delle ortofoto, c'è uno sviluppo ormai da almeno otto-nove anni molto avanzato anche da parte delle regioni. La mia è una domanda banale: voglio sperare che abbiate, anche qui, delle regole rispetto alla riproposizione di voli, al rilascio di ortofoto, rispetto alla tempistica. Non è che se la regione X ha fatto un anno e mezzo prima, se non ci sono particolari stravolgimenti, già una serie di rilievi, voi avete proceduto attraverso la gara a fare la medesima cosa, in queste regioni? Vorrei capire se c'è un'intesa molto chiara, perché sappiamo che stiamo parlando di voli che tendenzialmente hanno una validità perlomeno di qualche anno. Sarebbe inutile replicare costi. Capisco l'uniformità a una certa data, ma mi rendo anche conto che hanno degli importanti costi.

  CONCETTA LO CONTE, direttore dell'area amministrazione di Agea. Onorevole, Le vorrei evidenziare che il decreto-legge 5 maggio 2015, n. 51, è lapidario su quello che dobbiamo fare: «alla cessazione della partecipazione del socio privato alla società SIN – ricordo che è pubblico-privato, 51 Agea e 49 i soci privati, RTI – l'Agea provvede...».

  PRESIDENTE. La cessazione del socio privato era a ottobre...

  CONCETTA LO CONTE, direttore dell'area amministrazione di Agea. Il 20 settembre 2016. Poi c'è un'altra norma che dà una proroga legale, visto che Consip non è ancora arrivata all'aggiudicazione.
  Dicevo che «l'Agea provvede, in coerenza con la strategia per la crescita digitale (...) allo sviluppo del SIAN direttamente o tramite società interamente pubblica, nel rispetto delle normative europee in materia di appalti, ovvero attraverso affidamento a terzi mediante l'espletamento Pag. 9 di una procedura a evidenza pubblica ai sensi del codice dei contratti pubblici, anche avvalendosi a tal fine della società Consip». La strada data dal legislatore era: Agea direttamente, con la tipologia di persone che ha, non lo può fare. Noi siamo tutti amministrativi. Ci sono quattro agronomi, un laureato in scienze dell'informatica, dopodiché, per il resto, siamo un laureato in economia, in giurisprudenza o diplomati, e così via. Quanto alla società interamente pubblica...

  PRESIDENTE. Scusi, abbia pazienza, ma Agea, per legge, deve occuparsi del sistema informativo dell'agricoltura da che anno?

  CONCETTA LO CONTE, direttore dell'area amministrazione di Agea. Direttamente, dal 2004.

  PRESIDENTE. Dal 2004. Sono passati tredici anni.

  CONCETTA LO CONTE, direttore dell'area amministrazione di Agea. Sì.

  PRESIDENTE. In tredici anni, Agea non ha fatto un piano di assunzioni per avere al suo interno le competenze necessarie a fare una cosa che la legge imponeva di fare?

  CONCETTA LO CONTE, direttore dell'area amministrazione di Agea. Per fare le assunzioni, bisogna essere autorizzati.

  PRESIDENTE. Non avete assunto nessuno? Dal 2004 al 2017, non c'è stata neanche un'assunzione?

  CONCETTA LO CONTE, direttore dell'area amministrazione di Agea. Abbiamo assunto, nel 2011, mi pare otto persone.

  PRESIDENTE. Tutti informatici, immagino, perché servivano.

  CONCETTA LO CONTE, direttore dell'area amministrazione di Agea. Assolutamente no.

  PRESIDENTE. Ma...

  CONCETTA LO CONTE, direttore dell'area amministrazione di Agea. Assolutamente, no. Sono laureati, ma in giurisprudenza. Tra l'altro, per fare dei concorsi anche speciali, ci vogliono le autorizzazioni. Non è banale. Con il sistema delle equipollenze e delle equiparazioni, ormai tutte le lauree sono uguali, il che non funziona.

  PRESIDENTE. Il profilo, magari...

  CONCETTA LO CONTE, direttore dell'area amministrazione di Agea. In secondo luogo, nel 2012 abbiamo fatto il concorso per i dirigenti, perché eravamo rimasti senza dirigenti. La legge istitutiva di Agea prevedeva che i dirigenti a chiamata, ai sensi dell'articolo 19, comma 6, della legge sul pubblico impiego, durassero soltanto dieci anni. Nel frattempo, abbiamo fatto un concorso e siamo riusciti ad assumere dei dirigenti. Abbiamo, però, il vincolo tremendo che ci viene dato sul pubblico impiego. La Commissione europea ha rilevato formalmente – con dei documenti formali, quindi non in maniera nascosta, ma per iscritto – che bisognava potenziare l'organico, in particolar modo dell'organismo pagatore, perché a loro ovviamente interessa l'organismo pagatore, con adeguate professionalità, le risorse umane, come dice il regolamento. Non è che siamo a chiacchiere. Questa è una decisione che, però, deve essere presa agli opportuni livelli.
  Oggi, abbiamo lo stesso il problema del depauperamento delle risorse umane. Noi mandiamo il conto annuale alla Funzione pubblica: l'età media è di 53 anni, per cui siamo anche a un anno in più rispetto all'età media di tutta la pubblica amministrazione. I laureati non è che siano moltissimi. Comunque, siamo obsoleti, me compresa. Siamo tutti obsoleti. Non c'è un piano di assunzioni mirato per svolgere questo tipo di attività. Siamo in difficoltà.
  Queste difficoltà si possono sormontare soltanto con una legge. Ci sono stati incontri alla Funzione pubblica, sia da parte mia, come direttore dell'area amministrazione, sia da parte del dottor Pagliardini, il responsabile dell'organo di indirizzo: per superare questo, ci vuole una legge. Pag. 10
  La delega di cui vi leggevo prima non consente di allargare l'organico. Per allargare gli organici, ci vuole, appunto, una legge. Nel 2013, per assumere tre dirigenti in più della graduatoria, è stata necessaria una norma, quindi abbiamo dovuto...

  PRESIDENTE. Ed erano dirigenti con competenze tecniche e informatiche?

  CONCETTA LO CONTE, direttore dell'area amministrazione di Agea. Con competenze tecniche, sì. Erano un tecnico informatico e due agronomi. Noi abbiamo bisogno di queste fondamentali competenze. Non che non abbiamo bisogno anche di economisti o di laureati in giurisprudenza, ma credo che in questa funzione, sia se dobbiamo farlo direttamente sia se non dobbiamo, sia necessario attrezzare la struttura organizzativa.
  Le norme recenti e l'ANAC invitano le amministrazioni a fare l'ufficio gare e appalti. Per fare questo, facciamo circa cinquanta gare all'anno per approvvigionarci, dalle sedi a cose più complicate. Io lo faccio con tre persone. Ho un dirigente e un'altra persona. Non è banale. Non ho la possibilità di fare la rotazione per l'anticorruzione. Un ufficio gare e contratti deve avere come minimo cinque dipendenti, stavolta sì laureati in giurisprudenza e specialisti in contrattualistica e appalti, ma dopo si deve avere la possibilità di ruotarli. Tutte le parole si devono riempire e devono avere le gambe. La preoccupazione, quando Consip, a me e agli altri colleghi, ha proposto il quarto lotto, era di togliere la parte pubblica di SIN che non aveva raggiunto il suo risultato, il suo obiettivo di garantirci, e di sostituirla con dei consulenti. Questo ci ha molto preoccupato, ma non avevamo alternativa, perché o i tre lotti lavoravano da soli... Questi tre lotti vanno coordinati: c'è chi vola, chi va per terra e chi elabora. C'è un calendario strettissimo. Noi non ci possiamo fermare mai.
  Riguardo alla seconda domanda che mi ha fatto, sul telerilevamento, a marzo 2013 c'è stato un accordo di collaborazione fra Agea e il CISIS (Centro interregionale per i sistemi informatici geografici e statistici), nell'ambito del quale ci siamo impegnati – questa è l'attuazione dell'accordo, tra l'altro, rinnovato dopo quello del 2009, quindi c'è un rapporto di collaborazione di parecchi anni con le regioni – a fornire al CISIS come tramite per le regioni, ogni anno per la durata del presente atto, scaduto da poco, ma che rinnoviamo tra pochi giorni, la più recente copertura aerofotogrammetrica con pixel 20 centimetri relativa a un terzo del territorio nazionale. Noi abbiamo un accordo con la Commissione europea dal 2007, per il quale sorvoliamo tutto il territorio nazionale in tre anni, cioè facciamo 300 mila chilometri quadrati in tre anni, più o meno 100 mila l'anno, diviso per regioni. Questo ci consente di abbassare la percentuale di controlli in loco. Tra l'altro, ci consente anche di fornire supporto ad altre amministrazioni. Noi abbiamo avuto l'accordo con l'Agenzia delle entrate per gli immobili non censiti al catasto. È un lavoro che abbiamo fatto noi. Lo fa RTI, alla fine della fiera. Oggi, abbiamo in piedi l'accordo con il Demanio marittimo e il Ministero delle infrastrutture per la rilevazione delle coste, quindi degli immobili, dei manufatti che sono stati costruiti su terreni demaniali. L'ultimo che abbiamo sottoscritto è quello con Infratel, perché c'è un accordo di collaborazione tra il Mise e il nostro Ministero per normalizzare tutte le informazioni di tracciatura delle reti sul territorio nazionale.

  PRESIDENTE. Questi sono tutti accordi in cui voi fornite i dati.

  CONCETTA LO CONTE, direttore dell'area amministrazione di Agea. Noi forniamo dei dati, delle foto...

  PRESIDENTE. L'onorevole Fragomeli, invece, se non ho capito male, chiedeva il contrario: se ci sono casi in cui, anziché fare di nuovo le cose, perché magari le fa qualche altra pubblica amministrazione...

  CONCETTA LO CONTE, direttore dell'area amministrazione di Agea. Il problema è che...

Pag. 11

  GIAN MARIO FRAGOMELI. Nel 2010-2012, la Lombardia ha fatto un grande database fotografico.

  CONCETTA LO CONTE, direttore dell'area amministrazione di Agea. Sì, ci ha fornito il modello digitale del terreno. Le regioni, alla fine della fiera, oltre a coordinare, ci danno i DTM e i punti fotografici di appoggio, nonché gli altri dati opportunamente certificati, che consentono la produzione di ortofoto. Non è solo la strisciata, che non basta, c'è il modello digitale del terreno. Nella scala 1:5000, cui ci obbliga il regolamento comunitario, noi ci impegniamo al pixel 20 centimetri e loro si impegnano a darci il modello digitale del terreno.
  Quando si vuole l'intero territorio nazionale, però, o hai tutti i dati disponibili o è un problema. Noi siamo stati all'Istituto Geografico Militare. Tra l'altro, per fare questo lotto, abbiamo portato Consip al centro europeo di ISPRA. Abbiamo fatto delle riunioni. Poi li abbiamo portati dall'Istituto Geografico Militare, perché il rilievo del territorio nazionale non è banale.
  L'Istituto Geografico Militare per noi fa i collaudi, e comunque ci dà delle indicazioni su come muoverci. In questo momento, su tutto il territorio nazionale, a mia conoscenza siamo solo noi a fare le foto con questo tipo di risoluzione. Poi ogni amministrazione fa anche altri rilievi per le proprie esigenze, ma non è detto. I tecnici dell'Istituto Geografico Militare ci hanno spiegato che le caratteristiche con cui svolgiamo alcune attività sono sempre utilizzabili da altre amministrazioni. Ultimamente, però, siamo molto appetiti.

  PRESIDENTE. Visto che ha parlato di risoluzione, ci sa spiegare come mai la risoluzione richiesta è a 20 centimetri, quando invece la normativa prevede 50 centimetri?

  CONCETTA LO CONTE, direttore dell'area amministrazione di Agea. Ce lo hanno chiesto le regioni. L'accordo con il CISIS è del 2013, quando in una delibera del dottor Tampieri, all'epoca organo di indirizzo, è scritto: «Realizzare nel periodo 2013-2016, tramite ortofoto scala 1:5000, con risoluzione di pixel a 20 centimetri, per l'aggiornamento del land-parcel identification system... tenuto conto degli accordi con il Centro interregionale per i sistemi informatici, l'Istituto Geografico Militare e l'Agenzia delle entrate».

  PRESIDENTE. Era giustificata la richiesta delle regioni?

  CONCETTA LO CONTE, direttore dell'area amministrazione di Agea. Probabilmente, era giustificata. Io non sono un tecnico, ma probabilmente era giustificata. A mano a mano, stiamo arrivando a una migliore conoscenza del territorio.

  PRESIDENTE. Certo, ma Lei ci dice che Agea fornisce i dati anche al CISIS, ma è una cosa in più. Non è nella mission di Agea fornire i dati...

  CONCETTA LO CONTE, direttore dell'area amministrazione di Agea. La Commissione europea è, però, molto contenta.

  PRESIDENTE. Una volta che ci sono, è chiaro che è comodo, è utile mandarlo anche alle regioni.

  CONCETTA LO CONTE, direttore dell'area amministrazione di Agea. È molto utile. È molto contenta.

  PRESIDENTE. Da qui, però, a definire i requisiti della fornitura sulla base delle richieste delle regioni, sembra un po’ troppo. È come dire: «Non solo vi do i dati che recupero nell'ambito del mio bilancio, ma anzi spendo di più perché a voi serve qualcosa di più».

  CONCETTA LO CONTE, direttore dell'area amministrazione di Agea. La spesa marginale non è poi così elevata. In secondo luogo, noi gestiamo il SIAN. Quando si gestisce il SIAN, il SIAN non si gestisce solo per Agea, ma per tutto il sistema agricolo, quindi le regioni. La norma del 1997-1998 dice che tutte le amministrazioni che si Pag. 12occupano di agricoltura, persino i comuni, devono avvalersi dei servizi del SIAN. Se ci si deve avvalere dei servizi del SIAN, il SIAN deve mettere a disposizione i servizi.

  PRESIDENTE. Certamente. Il limite imposto dalla Commissione europea era più che sufficiente.

  CONCETTA LO CONTE, direttore dell'area amministrazione di Agea. Noi avremmo potuto fare un'altra scelta, quella di non sorvolare tutto il territorio nazionale ogni tre anni, di aumentare il campione di controllo cosiddetto «a terra», cioè quando si va in campagna dall'agricoltore, fruire soltanto delle foto da satellite che manda la Commissione europea e non avere un patrimonio informativo proprio.
  Abbiamo pensato, invece, che fosse meglio avere, come è stato deciso intorno al 2007, un patrimonio informativo proprio, che ha cominciato con il metro, i 50 centimetri. Oggi, siamo a 20 centimetri, in attesa che la tecnologia dica cose più moderne.

  SEBASTIANO BARBANTI. Rimanendo su questo tema, ovviamente, voi non avete chiesto la copertura del surplus dei costi al CISIS o alle regioni... Sarà anche poco, ma visto che state dando un servizio, le regioni avrebbero potuto pensare quantomeno di colmare il gap.
  Non so poi se anticipo qualche domanda, ma il processo che fa il SIAN, dalla rilevazione fino all'istanza di pagamento, è univoco, cioè non ha nessun punto di interruzione?

  CONCETTA LO CONTE, direttore dell'area amministrazione di Agea. Per quanto riguarda i costi, le regioni ci danno il modello digitale del terreno, che costa.
  Certo. Praticamente, i surplus di costi vengono coperti dal modello digitale del terreno. Da quello che ho capito dall'Istituto Geografico Militare, bisogna andare in campagna, mettere dei punti a terra. Ci vogliono degli esperti per questo. Quello è un lavoro per cui le regioni spendono, e quella spesa è a nostro vantaggio, perché è gratis.
  Sul processo per arrivare a un'istanza di pagamento cerco di essere molto sintetica. La vedo dalla parte dell'agricoltore, poi Le dico dalla parte nostra, cercando di essere sintetica. L'agricoltore fa una domanda d'aiuto. La domanda d'aiuto si può fare con due metodologie. Una è «al buio», rispetto a una normativa complicata a piacere, cioè norme senza testo unico complicate a piacere, che anche noi, a volte, abbiamo difficoltà a capire che vogliono significare. Questa è la metodologia che abbiamo usato fino agli anni Novanta, dopodiché abbiamo detto che non potevamo andare avanti così, perché non era «guardie e ladri», ma assistenza all'agricoltore, dovevamo fare in maniera diversa. Perdevamo troppo tempo e ci costava, dopo.
  In alternativa, si può fare in modo che l'agricoltore abbia il modello della precompilazione della domanda. Bisogna tenere comunque presente che l'agricoltura non è la dichiarazione dei redditi, quindi l'agricoltore ogni anno cambia coltivazione, poi c'è una mobilità mobiliare impressionante, affittano, vendono, comprano. È più degli appartamenti quello che accade in campagna. Abbiamo pensato, allora, alla struttura del fascicolo aziendale, già nel 2007. L'avevamo pensato nel 1999. Il decreto del Presidente della Repubblica n. 503 del 1999, all'articolo 9, dice che tutte queste informazioni devono essere messe in un fascicolo aziendale. Peccato che, per arrivare alla concretezza dei dati del fascicolo, ci è voluto il 2015, perché ci voleva l'accordo della Conferenza Stato-Regioni. Comunque, è stato realizzato. Le informazioni contenute in questo fascicolo aziendale consentono di estrarre i dati per fare una domanda. C'è l'anagrafica, c'è la consistenza territoriale... Con la nuova PAC bisogna aggiungerci il piano di coltivazione, cioè chiedere agli agricoltori, ogni anno, o hai gli alberi, quindi hai colture arboree, o mi devi dire dove hai messo le tue colture.
  L'agricoltore si trova davanti un «servizio». Questo genera anche frodi. Il pericolo dell'apertura di tutto questo è che in qualche territorio qualcuno fa «lo spiritoso», Pag. 13ma abbiamo queste informazioni. Ci sono poi i controlli previsti dalla regolamentazione comunitaria, un certo numero di controlli sulla condizionalità; vengono estratte a campione delle imprese, vengono controllate, dopodiché si fanno tutti i calcoli per i pagamenti. Questo è dalla parte dell'agricoltore. Un mio collega dice che, quando si va in autostrada a 150 all'ora e tutti sono in fila, non c'è problema. Che cosa succede nel nostro sistema? Quando si buca una gomma, ci si mette nella piazzola e, prima di rientrare, ci vuole una vita. Questo è il problema quando si lavora in maniera industriale. Quando l'agricoltore non viene pagato, deve capire perché, quindi si deve mettere in piedi una struttura, un'analisi del perché non è stato pagato. Il produttore può essere non pagato per due motivi: o perché ha sbagliato lui, perché ha tentato di frodarci, o perché abbiamo sbagliato noi, che possiamo aver sbagliato il rilievo in campagna. Questa è la fotointerpretazione, uno degli elementi più complicati.
  È molto difficile che ci sia un errore nell'algoritmo di calcolo. È molto difficile. Nella mia esperienza, è accaduto una volta e, dopo un paio d'ore, se n'è accorto l'RTI, ce l'ha comunicato e ha immediatamente corretto. Per il resto, non troviamo grandi cose. L'agricoltore ha, quindi, un approccio per fare la domanda, sapere se ha pagato e innervosirsi perché non è stato pagato. Questa è la parte agricoltura. Per arrivare a questo, alla costruzione del fascicolo aziendale, c'è tutto un sistema, che noi chiamiamo progetto «Refresh», nel senso che si rinfresca il territorio, e ogni tre anni si vola su un terzo del territorio. Si scopre che l'agricoltore ha fatto un pollaio, poi si scopre che ha fatto un capannone. La cosiddetta cementificazione del suolo agricolo, con questo sistema, è lapalissiana ed evidente. Si passa un anno e non c'era nulla, dopo tre anni si sono trovati il pollaio, il capannone, la piscina, e altro.
  Si fa, quindi, questo rilievo, chi fa le foto le ortorettifica, quindi dà un prodotto già pre-lavorato, leggibile. Si passa al sistema dei fotointerpreti, i quali devono fotointerpretare, e quindi definire se effettivamente è tutto a posto. Questa è una lavorazione di tipo industriale che può generare degli errori.
  Varie volte ci siamo arrabbiati con il sistema, con i gestori del sistema: se si hanno le informazioni, soprattutto sulle colture arboree degli anni precedenti, perché non le si riconosce più? L'uliveto è uliveto, è inutile cambiare, il vigneto è vigneto, il frutteto è frutteto. Se sono state estirpate, è un discorso, quello si vede. Capisco anche io dopo tanti anni, che se si è estirpato, si vede un bel terreno piatto; se ci sono gli alberi, ci sono i puntini e si vedono.
  A volte, ci si arrabbia chiedendocisi perché non c'è un software sofisticato che dice dove ci sono gli errori, gli scostamenti. È complicato fare questi software, ma il fotointerprete va in lavorazione industriale...

  PRESIDENTE. Scusi, è complicato, ma quanto costa il sistema informativo? Quanto è costato, negli ultimi nove anni?

  CONCETTA LO CONTE, direttore dell'area amministrazione di Agea. È costato 337 milioni, parte Agea.

  PRESIDENTE. È costato 337 milioni, in nove anni?

  CONCETTA LO CONTE, direttore dell'area amministrazione di Agea. Sì, poi c'è la parte Mipaaf e altre amministrazioni, e 229 milioni per la parte ingegneria.

  SEBASTIANO BARBANTI. Siamo, quindi, a 600...

  CONCETTA LO CONTE, direttore dell'area amministrazione di Agea. A 605 per il contrattato. Per Agea, 605 è il valore dei contratti e 553 è il fatturato, poi abbiamo elevato penali o quantità che non sono state completate. Questo è, ci sono i numeri.

  PRESIDENTE. Non ho capito: ci sono accordi o contratti con altre amministrazioni?

Pag. 14

  CONCETTA LO CONTE, direttore dell'area amministrazione di Agea. Ci sono contratti con altre amministrazioni, che quindi ci pagano, pagano Agea per fare questi lavori. Nel corso degli anni, ci sono stati. Attualmente, c'è il demanio marittimo e Infratel. Comunque, SIN serve anche il Ministero dell'agricoltura, mi pare Ismea, il Corpo forestale dello Stato, ora Carabinieri, e qualche regione.

  PRESIDENTE. E Lei non sa quanto costa...?

  CONCETTA LO CONTE, direttore dell'area amministrazione di Agea. No, ho questa informazione. Se aspetta un attimo, mi sono portata i dati.

  PRESIDENTE. Immagino che sarà stato necessario avere il costo totale dei nove anni per capire se...

  CONCETTA LO CONTE, direttore dell'area amministrazione di Agea. No, per fare la base d'asta. Assolutamente, per fare la base d'asta. Abbiamo i numeri. Questo è il valore degli atti esecutivi di Agea e SIN 2008-2017 e il fatturato distinto per anni: 605 milioni è il valore dei contratti; 553 milioni è il fatturato alla data di una settimana, dieci giorni fa. Dai bilanci di SIN – noi non gestiamo direttamente i contratti per altre amministrazioni, ma approviamo i bilanci di SIN essendo soci di maggioranza – il Mipaaf, nel totale dei nove anni, ha euro 146.497.607; il Corpo forestale dello Stato...

  PRESIDENTE. Scusi, 146...?

  CONCETTA LO CONTE, direttore dell'area amministrazione di Agea. Ha euro 146.497.607;
  il Corpo forestale dello Stato, 5.151.390; altri, e per altri si intendono regioni e altre convenzioni, in tutto, 30.540.000. Questa è tutta l'attività di RTI, poi c'è l'altro costo, la parte pubblica di SIN. Questi sono costi senza IVA. Li ho fatti fare senza IVA, perché l'IVA è cambiata in questi anni, quindi diventava complicato e non si sarebbe compreso, alla fine, il numero.
  Il consuntivo dell'atto di struttura, dal 2008 al 2016 – l'ho fatto fare fino al 2016 – è pari ad euro 160.693.183. La parte pubblica di SIN è costata, quindi, 160 milioni.

  PRESIDENTE. Nel senso degli stipendi?

  CONCETTA LO CONTE, direttore dell'area amministrazione di Agea. Non sono solo gli stipendi, ma anche «spese di funzionamento». Poi, un certo numero di dipendenti era distaccato, quindi alle imprese si doveva pagare lo stipendio. Nel periodo iniziale, almeno fino al 2011, sono state pagate molte licenze per il CED, di servizi informatici. Il CED è di SIN, le macchine, l’hardware, e passerà a noi dopo la gara, e saranno preoccupazioni, perché bisognerà gestire in diretta tutte queste licenze.

  PRESIDENTE. Voi dovrete gestire le licenze: quanti informatici avete che possono gestirle?

  CONCETTA LO CONTE, direttore dell'area amministrazione di Agea. Un informatico e due economi, che poi fanno le gare e altro. Questa è la struttura. Facciamo i salti mortali.
  Fatta la fotointerpretazione, il fotointerprete decide se comprende bene quello che trova sulla foto o ha delle perplessità. Ci sono zone d'Italia, soprattutto quelle dell'Appennino, montuose e così via, su cui ci sono delle perplessità, non si capisce bene che cosa c'è sul territorio. Si manda, allora, in campagna un tecnico, che fa la cosiddetta speditiva. Il tecnico non deve sapere qual'è l'azienda, ha tutto il territorio dove deve andare e cerca di controllare e di capire se quell'essenza è eucalipto, ulivi o un bosco. Questa è la speditiva. Quando l'esito è finito, i dati vengono «portati» – vengono caricati a mano a mano, il fotointerprete non aspetta – sul sistema informativo e questo consente di fare il calcolo del pagamento, che è abbastanza complesso, perché si deve pagare, ma si deve anche recuperare. Si devono gestire tutte le eccezioni che la regolamentazione comunitaria ha comportato e ha portato. Noi gestiamo, Pag. 15 ad esempio, anche i debiti dell'INPS. Abbiamo recuperato, in questi anni, 400 milioni di euro a favore dell'INPS, che non è banale, mi pare dopo il 2009, quando c'è stata la norma che ha consentito di farlo.
  È un sistema che può avere delle debolezze, attaccabile, ma che ha retto. Solo Agea ha pagato 38,7 miliardi di aiuti e ha gestito milioni di domande. L'agricoltore può fare tutte le domande che gli pare. Abbiamo gestito un milione di fascicoli. I fascicoli aziendali sono per tutta Italia.

  PRESIDENTE. Ultimamente, però, Agea ha contestato a SIN delle gravi inadempienze, se non sbaglio, relative soprattutto al calcolo dei contributi per le regioni.

  CONCETTA LO CONTE, direttore dell'area amministrazione di Agea. Agea ha un problema, in questa fase, che riguarda i Piani di Sviluppo Rurale, ed è sotto gli occhi di tutti. La nuova programmazione ha una serie di problemi.
  Le regioni, anziché diminuire il numero delle misure o omogeneizzarle, le hanno aumentate. Nella programmazione che ho gestito io c'erano 1.490 misure e 1.490 algoritmi di calcolo. Credo che siano aumentati, e questa già è una complicazione a piacere. La ripartizione del lavoro all'interno del RTI ha comportato che ci fossero delle società monocommessa, monocoltura. C'era una società che si occupava solo dei piani di sviluppo rurale. Consentitemi una riflessione personale. Il sistema dell'economia finanziaria per quote ha portato che anche la produzione fosse per quote. Quando l'RTI ha vinto la gara, si sono divisi il lavoro per quote: «Io valgo 40, tu vali 20, tu vali 10, tu vali 2». Gli agronomi valevano di meno e gli informatici, quando finiva la quota degli agronomi, dicevano: «Ora ti faccio lavorare io nella mia quota». E così è stato. Una delle società ha preso la quota e si è specializzata solo in sviluppo dei software dello sviluppo rurale.

  PRESIDENTE. Qual'è questa società?

  CONCETTA LO CONTE, direttore dell'area amministrazione di Agea. La società è Sofiter, oggi in fallimento. Questa società ha avuto una serie di difficoltà, in particolar modo dal 2015, anzitutto perché è andata in fallimento, e quindi credo ci siano stati problemi anche per pagare gli stipendi. Siamo stati davanti al Ministero dello sviluppo economico per affidare i pagamenti che facevamo noi a SIN, che poi SIN ribaltava su Sofiter. Questa società ha effettivamente delle difficoltà.
  L'altra difficoltà che rallenta le operazioni, secondo me, è una cosa che la Commissione europea ha chiesto, che è buona, giusta e santa, ma è complicata. Si tratta della verificabilità e controllabilità delle misure dello sviluppo rurale. È un programma informatico che si chiama VCM. Secondo me, tra poco bisognerà dargli qualcosa per «digerire». Non è possibile mettere dentro informazioni eterogenee e aspettare la soluzione.
  La Commissione europea, dopo la prima esperienza, la prima programmazione, ha chiesto a tutti gli Stati membri che gli organismi pagatori verificassero che le misure fossero controllabili, perché ci sono state delle difficoltà. Mi spiego meglio. Me l'ha spiegato un ingegnere. La parola «adeguato» in informatica non si usa. La parola «tiepido» non si usa. Si deve dire la temperatura. Me lo ha insegnato anche un ingegnere di Consip. Non esiste. Si deve dire qual'è il range di controllo, in maniera precisa. L'organismo pagatore ha l'onere, prima che vengano fatti i bandi da parte dell'autorità di gestione, di dire se li può verificare o meno. Negli anni, ci è stato chiesto di controllare un ettaro di fiorume, ma non si sapeva dove, nell'ambito di quale area, come e perché. Abbiamo rischiato di avere le cosiddette «rettifiche finanziarie». Poi siamo bravi, i nostri dirigenti sono bravi, ma è stato molto faticoso. Tutto questo rallenta.
  C'è un piano di rientro, abbiamo investito la mandataria. Il codice degli appalti dice che, se c'è uno che fallisce o c'è uno che ha dei problemi, la mandataria si fa carico, o direttamente o insieme a tutti gli altri soci, delle problematiche. Abbiamo investito la mandataria, che facesse come le pareva, ma quelle attività dovevano riprendere. Pag. 16 Noi dovevamo consegnare alle regioni i software per la presentazione delle domande, i software per l'istruttoria di queste domande, che sono complicate, e provvedere al pagamento. Questo è il nostro servizio: il software per fare la domanda, il software per l'istruttoria a livello locale e il nostro software per pagare.
  In tutto questo si inseriscono i vari controlli a terra, in situ, in loco, a collaudo. Il problema c'è ed è reale. Stiamo tentando di affrontarlo e di rispondere...

  PRESIDENTE. Da quanto tempo?

  CONCETTA LO CONTE, direttore dell'area amministrazione di Agea. Sofiter è in sofferenza dalla fine del 2015. È in sofferenza conclamata nell'ultimo periodo. Sofferenza significa che comunque si arriva a pagare, comunque si arriva a fare... Tenga presente che, dopo l’exploit 2014-2015, che chiudeva la programmazione 2007-2013, per cui c'è stato un exploit nei pagamenti – le regioni si sono date da fare per pagare – attualmente c'è un certo rallentamento. La Commissione europea ha richiamato l'Italia, ma anche altri Paesi, chiedendo come fosse possibile che si rallentasse. Tra l'altro, la precedente programmazione era «n+2», l'attuale è «n+3»: anziché stringere, ci siamo rilassati tutti, in tutti i Paesi europei. Forse, nel 2021 la Commissione europea prenderà altre strade anche sullo sviluppo rurale. Comunque, la sofferenza c'è. Non si può negare che ci sia una sofferenza nel gestire quest'impatto. Stiamo cercando di lavorarci, in particolar modo dando la responsabilità alla mandataria di predisporre i software.

  PRESIDENTE. Io ho un'ultima domanda. Durante quest'audizione, ci ha dipinto un quadro di rapporti tra Agea e SIN del tutto insoddisfacente. Non riesco a capire come sia possibile che Agea, pur essendo socio di maggioranza assoluta dentro SIN, non sia in grado di decidere la strategia di sviluppo del sistema informativo, controllare la realizzazione e fare tutte le operazioni necessarie al buon funzionamento del sistema informativo. Cos'è che non funziona?

  CONCETTA LO CONTE, direttore dell'area amministrazione di Agea. Io credo che sia proprio il modello. Nel 2013, il CNR, in maniera equilibrata, in mezzo alla rissa che si era generata anche all'interno di SIN– c'è un contenzioso all'interno di SIN che non si è mai visto al nostro interno, tra gli amministratori, la gestione e via dicendo – analizza tutte le problematiche e dà un suo rapporto, tra l'altro finito anche alla Commissione europea, quindi diventato «quasi pubblico», redatto dall'istituto di Pisa. Analizza, nel periodo storico dal 2008 al 2014 – è di luglio 2014 – che cosa non ha funzionato e ha generato problematiche. Soltanto dal 2012, in base alla legge n. 135 dello stesso anno – legge nazionale, recante dunque norme valide per tutti, non solo per Agea – Agea ha potuto portare dei propri funzionari nel consiglio di amministrazione. Prima, le nomine erano di soggetti esterni, tanto che quando i nostri hanno finito il compito sono tornati a lavorare tranquilli, non hanno fatto ricorso.
  Nel bilancio di SIN, nella relazione allegata, c'è il ricorso di tutti gli amministratori contro la società SIN. Quando SIN, probabilmente, sarà liquidata, ci porteremo appresso tutto questo contenzioso. C'era, quindi, un'aggressività precedente, per cui noi non siamo stati espressione forte all'interno del consiglio di amministrazione.
  Peraltro, dagli atti che ho letto, in particolar modo dal bilancio, attualmente non è che il consiglio di amministrazione prenda grandi decisioni. Stabilisce decisioni di natura amministrativa: il bilancio, la vendita di un palazzo, decisioni sulle quote. Non si parla di lavoro, che fondamentalmente è «riservato» alla parte pubblica di SIN, che parla con i funzionari operativi.
  Quando sono stata direttore dell'organismo pagatore, facevamo le riunioni con parte pubblica di SIN, ma soprattutto con i distaccati dell'RTI e con l'RTI per fare capire le esigenze dell'amministrazione. Quello che è mancato, come dice il CNR, è stato il disegno organico. Non c'era, e io mi sono trovata in difficoltà con Consip, la mappatura delle applicazioni software. Pag. 17
  Noi abbiamo consegnato migliaia di pagine a Consip. Tutto è stato registrato; come si facevano i controlli in campagna, le specifiche di volo, qualsiasi cosa. Quando ci hanno chiesto la mappatura dei software, non c'era, ma questo veniva da lontano, lo aveva già detto il CNR.
  Nel 2016, anche l'AgID ha detto che mancavano gli indicatori di misurazione dei contratti, gli indicatori di qualità.
  Soltanto ora abbiamo raggiunto l'accordo per cui, al momento del subentro del nuovo fornitore, questa mappatura ci deve essere, e infatti hanno comprato un sistema che si chiama enterprise architecture e stanno facendo la mappatura, anche con interviste. L'aggregazione continua, la superfetazione...

  PRESIDENTE. Scusi, ma chi doveva farlo?

  CONCETTA LO CONTE, direttore dell'area amministrazione di Agea. La parte pubblica di SIN avrebbe dovuto fare questo. Non lo dovevamo fare noi. Noi non sapevamo che fosse necessario avere questo, non avevamo degli esperti, tanto che la gestione della gara ha visto noi bravi sui voli, noi più che bravi sull'agronomia, bravi anche sulla consulenza – avendo avuto contatto con i certificatori, con tutte queste visite comunitarie, più di dieci l'anno, abbiamo la percezione e la sensibilità – noi in difficoltà sul mostrare i software, la struttura. Fortunatamente, in Consip ci sono specialisti sia di ICT sia di consulenza.

  PRESIDENTE. Siete stati meno bravi, quindi, sul controllo di SIN.

  CONCETTA LO CONTE, direttore dell'area amministrazione di Agea. Probabilmente, la parte pubblica di SIN sull'RTI, in nove anni, non si è evoluta. È nata in un certo modo. Guardi, siamo pieni di contratti. Erano degli specialisti con degli avvocati, per cui come ci si muoveva si era fulminati. I contratti sono molto stringenti su quello che avrebbe dovuto fare la parte pubblica, ma quei contratti, stipulati nel 2006 e nel 2008, non si sono evoluti. In nove anni, il mondo cambia, cambiamo noi, cambiano le regole comunitarie, cambia anche il modo in cui controlla la Commissione europea.

  PRESIDENTE. Chi doveva far evolvere questi contratti?

  CONCETTA LO CONTE, direttore dell'area amministrazione di Agea. Avrebbe dovuto farli evolvere la «parte politica», che invece nel 2009 ha deciso di delegare tutto. Io ho fatto una battaglia...

  PRESIDENTE. Il Ministero, quindi?

  CONCETTA LO CONTE, direttore dell'area amministrazione di Agea. No, non è il Ministero. Probabilmente è l'Agea che avrebbe dovuto farlo. Scusate, l'Agea è gestore... Il Ministero fa coordinamento e indirizzo – così dice la legge – Agea fa gestione del SIAN, quindi deve rispondere dei servizi del SIAN, e lo fa attraverso la sua società partecipata pubblico-privata, che è SIN. Questa società pubblico-privata è blindata con una serie di contratti. Probabilmente, avremmo dovuto modificare i contratti, ma piuttosto che modificarli, io ho letto di litigi, cioè hanno litigato. C'è stato, come fanno i bambini all'asilo, un vedere chi occupava meglio il territorio. Prima si picchiano e poi fanno gli accordi.
  Credo che questa relazione, che vi manderò, del CNR dia contezza di questi profili e risposte anche a una serie di collaudi fatti che non sono piaciuti, a una serie di assessment, dà contezza di tutto questo e dà anche dei consigli. Sono dei consigli molto tecnici, che avrebbe dovuto fare la parte pubblica di SIN. Noi siamo stati espropriati.

  PRESIDENTE. Quando parla di parte politica, intende il presidente di Agea o il commissario?

  CONCETTA LO CONTE, direttore dell'area amministrazione di Agea. La storia di Agea – mi ha fatto impressione – è descritta in un articolo di Terra e Vita: ogni nove mesi abbiamo avuto un cambio. Pag. 18Quando si ha una governance così debole, anche i funzionari hanno difficoltà ad agire.
  Ho portato un documento, che non vi lascio, ma vi leggo, che è terribile. Nel 2013, il dottor Tampieri, che credo molti di voi conoscano, ha fatto un comunicato nel salutarci, unico ad aver rassegnato le dimissioni. Ha ringraziato il Ministro e poi ha scritto: «Un apprezzamento a tutti coloro che hanno collaborato per rendere un servizio valido alle imprese agricole, in particolare ai lavoratori di Agea, che operano su un fronte difficile, in condizioni rese precarie da colpevoli trascuratezze e da pregiudizievoli attenzioni». Questo è alla voce «comunicati» sul sito di Agea.
  Queste parole, «colpevoli trascuratezze e pregiudizievoli attenzioni», ci hanno portano, all'inizio del 2014, a firmare in 180, me compresa, e tutti i dirigenti di Agea, un documento dopo l'audizione del generale Mainolfi in Commissione agricoltura, in cui abbiamo preso le distanze da molte cose. Lo abbiamo intitolato «Pregiudizievoli attenzioni e colpevoli trascuratezze». Hanno tentato anche di trovare il sistema di vedere se ci potevano querelare, ma il documento era asettico, diceva che cosa facevamo, quali erano le nostre difficoltà, molto chiaro e molto semplice.
  Questa è la percezione, la sensazione che abbiamo interiormente. Se si cambia governance ogni nove mesi, se ci sono difficoltà di questo tipo, se sui giornali c'è una lotta pesante, quelle che noi chiamiamo «pregiudizievoli attenzioni», si hanno difficoltà a lavorare.
  C'è stato un sistema, nato dal 1984 con le società – già nel 1984 si parlava di società pubbliche – c'è stata la decisione del Parlamento per cui o si faceva con la società pubblica o da soli o con il mercato, e ci siamo rivolti al mercato. La base d'asta è la base, anche un po’ più stringata, di quello che attualmente abbiamo speso, quindi ci aspettiamo un'offerta maggiore. Il modello è quello del contratto quadro. Stipuliamo, cioè, il contratto quadro, perché ci dovranno offrire, a parte modifiche sul servizio adeguate anche alle linee guida del SIAN, delle quantità. Ogni amministrazione farà atti esecutivi.
  Tra l'altro, abbiamo preso una decisione. Per il bilancio di previsione 2017, pubblicato questa mattina sul nostro sito, il dottor Pagliardini ha preso la decisione di dividere le spese dell'organismo di coordinamento dall'organismo pagatore, in modo che si sappia quanto costa l'uno e quanto costa l'altro. L'organismo di coordinamento costa parecchio, perché facciamo il servizio per tutti.

  PRESIDENTE. Ho un'ultima domanda, ma da rivolgerle in seduta segreta. Propongo, quindi, che il seguito dell'audizione si svolga in seduta segreta.

  (La Commissione concorda – I lavori proseguono in seduta segreta, indi riprendono in seduta pubblica).

  PRESIDENTE. Chiedo alla dottoressa Lo Conte se abbia documentazione in formato digitale da consegnare alla Commissione e quale regime di pubblicità questa debba avere, se libera, riservata o segreta.

  CONCETTA LO CONTE, direttore dell'area amministrazione di Agea. La maggioranza dei documenti è già pubblicata sul nostro o su altri siti. La relazione del CNR mi sembra un documento di utile lettura. L'abbiamo data alla Commissione europea, ma per addetti ai lavori dovremmo chiedere al CNR se ritiene di pubblicarla. Direi che va bene per la Commissione. La consegno...

  PRESIDENTE. Riservata.

  CONCETTA LO CONTE, direttore dell'area amministrazione di Agea. Riservata.

  PRESIDENTE. Le chiedo la cortesia di mandarcela in formato digitale, sia la relazione del CNR sia i documenti relativi ai costi che ci ha letto.

  CONCETTA LO CONTE, direttore dell'area amministrazione di Agea. La base d'asta e il contrattato, quei grandi tabelloni. Quelli in formato digitale. Per quanto riguarda la Pag. 19relazione CNR, è una scannerizzazione del documento: va bene?

  PRESIDENTE. Se non ce l'avete in formato digitale, allora va bene.

  CONCETTA LO CONTE, direttore dell'area amministrazione di Agea. No, non credo. Guardo negli archivi.

  PRESIDENTE. Ringrazio la dottoressa Lo Conte e dichiaro conclusa l'audizione.
  Sospendo brevemente la seduta.

  La seduta, sospesa alle 12, è ripresa alle 12.05.

Audizione della presidente di SIN, Speranzina De Matteo.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'audizione della presidente di SIN, Speranzina De Matteo, accompagnata dal direttore generale, dottor Antonio Tozzi, dal direttore esecutivo dottoressa Anna Veneziani e dal responsabile dei servizi resi a favore di Agea, signor Mariano Laghezza, che ringrazio per la presenza.
  Avverto i nostri ospiti che della presente audizione sarà redatto un resoconto stenografico e che, facendone espressa e motivata richiesta, in particolare in presenza di fatti illeciti sui quali siano in corso indagini tuttora coperte da segreto, consentendo la Commissione, i lavori proseguiranno in seduta segreta, invitando comunque a rinviare eventuali interventi di natura riservata alla parte finale della seduta.
  Si tratta di un'audizione di natura prettamente conoscitiva, volta ad approfondire alcuni aspetti della gestione del SIAN negli ultimi anni.
  Ricordo ai commissari che la dottoressa De Matteo è presidente di SIN dalla fine del 2015, confermata nel 2016.
  La società SIN Srl è stata istituita il 29 novembre 2005, ai sensi della legge n. 231 del 2005, con il compito di gestire e sviluppare il Sistema Informativo Agricolo Nazionale. SIN è partecipata al 51 per cento dall'Agea, Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura e al 49 per cento dai soci privati Agriconsulting Spa, Agrifuturo, Almaviva Spa, Green Aus Spa, Cooprogetti, IBM Italia Spa, Telespazio Spa e Sofiter Spa, scelti a seguito dell'apposita procedura di gara prevista dalla legge istitutiva.
  Nell'assemblea dei Soci del 25 agosto 2011 è stata deliberata la trasformazione della SIN in Società per azioni, con conseguente modifica dello statuto sociale.
  L'articolo 1, comma 6-bis del decreto-legge n. 51 del 2015 (convertito dalla legge n. 91 del 2015) prevede che, al fine di garantire l'efficiente ed efficace qualità dei servizi del Sistema Informativo Agricolo Nazionale (SIAN), alla cessazione della partecipazione del socio privato in SIN (19/09/2016), Agea provveda alla gestione e allo sviluppo del SIAN direttamente, o tramite società interamente pubblica, nel rispetto delle normative in materia di appalti, ovvero attraverso affidamento a terzi mediante una procedura ad evidenza pubblica, anche avvalendosi di Consip Spa.
  La procedura ad evidenza pubblica è svolta in modo da garantire la salvaguardia dei livelli occupazionali della SIN.
  L'articolo 23, comma 7, del decreto-legge 24 giugno 2016, n.113, convertito dalla legge n. 160 del 2016, dispone che Agea provveda alla gestione e allo sviluppo del sistema informativo attraverso SIN sino all'espletamento da parte di Consip della procedura ad evidenza pubblica.
  Cedo dunque la parola a Speranzina De Matteo, per lo svolgimento della relazione introduttiva.

  SPERANZINA DE MATTEO, presidente di SIN. Grazie. Presidente, chiedo di poter essere auditi in seduta segreta.

  PRESIDENTE. Dottoressa De Matteo, le posso chiedere le motivazioni della richiesta?

  SPERANZINA DE MATTEO, presidente di SIN. Le motivazioni sono che dal mio insediamento in SIN, che è avvenuto a dicembre 2015, sono stata «accolta» dalla Guardia di finanza e da alcuni esperti del CNR per delle indagini che riguardano delle Pag. 20attività sulle quali c'è ancora il riserbo, perché la magistratura sta indagando.

  PRESIDENTE. Propongo, quindi, che il seguito dell'audizione si svolga in seduta segreta.

  (La Commissione concorda – I lavori proseguono in seduta segreta, indi riprendono in seduta pubblica).

  PRESIDENTE. Chiedo alla dottoressa De Matteo se abbia documentazione in formato digitale da consegnare alla Commissione e quale regime di pubblicità questa debba avere (libera, riservata o segreta).

  SPERANZINA DE MATTEO, presidente di SIN. No, presidente.

  PRESIDENTE. Ringrazio la dottoressa De Matteo e tutti gli intervenuti e dichiaro conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 13.15.