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Resoconti stenografici delle indagini conoscitive

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XVII Legislatura

Commissione parlamentare di controllo sull'attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale

Resoconto stenografico



Seduta n. 28 di Mercoledì 16 dicembre 2015

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Di Gioia Lello , Presidente ... 3 

INDAGINE CONOSCITIVA SULLA GESTIONE DEL RISPARMIO PREVIDENZIALE DA PARTE DEI FONDI PENSIONE E CASSE PROFESSIONALI, CON RIFERIMENTO AGLI INVESTIMENTI MOBILIARI E IMMOBILIARI, E TIPOLOGIA DELLE PRESTAZIONI FORNITE, ANCHE NEL SETTORE ASSISTENZIALE

Audizione del presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei Giornalisti, Vincenzo Iacopino.
Di Gioia Lello , Presidente ... 3 
Iacopino Vincenzo , Presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti ... 3 
Di Gioia Lello , Presidente ... 6 
Iacopino Vincenzo , presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti ... 6 
Di Gioia Lello , Presidente ... 6 
Iacopino Vincenzo , presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti ... 7 
Di Gioia Lello , Presidente ... 7 

ALLEGATO: Elenco dei documenti depositati dal Presidente dell'Ordine dei giornalisti Iacopino ... 8

Testo del resoconto stenografico
Pag. 3

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE LELLO DI GIOIA

  La seduta comincia alle 8.45.

  (La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso.
  (Così rimane stabilito).

Audizione del presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei Giornalisti, Vincenzo Iacopino.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulla gestione del risparmio previdenziale da parte dei fondi pensione e casse professionali, con riferimento agli investimenti mobiliari e immobiliari, e tipologia delle prestazioni fornite, anche nel settore assistenziale, del Presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei Giornalisti, dottor Vincenzo Iacopino.
  Avverto che il dottor Iacopino è accompagnato dal dottor Ennio Bartolotta, direttore generale del Consiglio nazionale dell'Ordine dei Giornalisti.
  L'audizione odierna ci è stata sollecitata dall'Ordine dei giornalisti poiché ci sono problemi che riguardano la Cassa dei giornalisti.
  Do quindi la parola al dottor Iacopino perché ci dia un'informativa generale sulle questioni segnalate, in maniera da poter portare avanti l'approfondimento che abbiamo iniziato già qualche settimana fa della vostra Cassa.

  VINCENZO IACOPINO, Presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti. Presidente, ringrazio lei e i membri della Commissione per questa opportunità. È qui con me il direttore dell'Ordine, Ennio Bartolotta.
  Le confesso che pur avendo antica consuetudine con le Aule parlamentari mi trovo un po’ a disagio, non certo per voi, ma per il tema del quale sono costretto dai fatti a parlare. Io non sono mai stato convinto del detto che i panni sporchi si lavano in famiglia, quando ci sono, ma sono sempre stato convinto che gli enti pubblici debbono essere un'autentica casa di vetro. Debbo registrare e dichiarare, consapevole di quello che dico, che non è così all'INPGI.
  Io faccio parte del Consiglio generale dell'INPGI nella qualità di presidente dell'Ordine e posso dire che non c’è domanda di chiarimento alla quale si riesca ad avere risposta. Ho consegnato agli uffici della Commissione una documentazione che comprende anche degli esposti presentati alla Procura della Repubblica di Roma, alla Procura della Corte dei conti e all'Autorità anticorruzione da uno dei sindaci revisore dei conti, Pierluigi Franz, che non riesce ad avere le carte, nonostante le chieda, per onorare il suo ruolo e l'incarico che gli è stato dato dai giornalisti, con un'elezione diretta su scala nazionale.
  Nella categoria c’è molta preoccupazione. A questo fine consegno anche un documento sottoscritto da alcune centinaia di colleghi che chiedono trasparenza, che chiedono di capire che cosa stia accadendo al nostro Istituto, e non solo in relazione Pag. 4alla sconcertante vicenda Sopaf, una società gestita dai signori Magnoni, che è emerso dopo fosse in collegamento con il presidente dell'INPGI Camporese, che riceveva del denaro da società collegate a Sopaf, segnatamente dalla Società Adenium. Una società è riuscita a guadagnare con un click, su 30 milioni di euro investiti, 7,5 oppure – ci sono due versioni – 6 milioni, ma ve lo dirò in corso d'opera.
  La situazione dell'INPGI attualmente è questa: per ogni 100 euro che incassa ne spende 130 in pensioni erogate. L'INPGI ha 210 dipendenti che hanno un costo medio di 74.000 euro l'anno. L'Ordine dei giornalisti ne ha 19, il cui costo medio è di 43.615,05 euro. Non si capisce che cosa sia accaduto, non si riesce a sapere come a questo si sia arrivati.
  Il compenso formale del Presidente dell'INPGI è di 255.728 euro. Il Presidente dell'Ordine, per 251 giorni di presenza certificati nel 2014 ha percepito – parlo di cifre lorde – 37.650 euro. I dati dell'Ordine sono sul sito dell'Ordine dal 2007, la «Casa di vetro»; i dati dell'INPGI, dopo una polemica durata mesi e mesi, sono stati pubblicati alcune settimane fa.
  Il direttore generale dell'INPGI percepisce 208.906 euro; spero che il direttore dell'Ordine non mi faccia causa, perché ne percepisce 108.743. È il paese di Bengodi.
  L'INPGI spende in welfare 40 milioni (i dati sono quelli conclusivi del 2014). C’è un rapporto – è un dato che credo sia già emerso – tra riserve e prestazioni che nel 2014 è di 4,029 annualità, mentre dovrebbero essere 5. Il dato sta precipitando: era 4,87 nel 2007, 4,62 nel 2010, e nel 2015 non sapremo che cosa accadrà. Chi ha una competenza specifica superiore alla mia sostiene che si andrà sotto i 4. Questi parametri sono tendenti allo sbilanciamento.
  Il bilancio 2014 che viene esibito è stato chiuso con un avanzo di 17 milioni. Che cos’è accaduto ? Hanno trasferito parte del patrimonio immobiliare a un fondo interamente controllato dall'INPGI, dando un valore ai singoli immobili che chi ha un minimo di esperienza sostiene sia molto fuori dal mercato.
  Vi prego di considerare il fatto che per essere iscritti all'INPGI occorre essere giornalisti. Mi rendo conto che possa apparire un'ovvietà, ma vi prego di capire il perché io mi sento a disagio: mi trovo a dare voce alla valanga di segnalazioni, di commenti, di considerazioni che ci è precipitata addosso dopo che si è saputo che era stata fissata questa audizione.
  Sono state determinate plusvalenze contabili per 105 milioni. Il Collegio sindacale cerca di capire qualcosa, chiede documentazioni – lo trovate negli atti – ma non si riesce a sapere nulla. Non si riesce ad avere informazioni sul patrimonio, che pare abbia un valore di 1.800 milioni per 2.200 alloggi, 1.500 dei quali a Roma. Non pochi di questi alloggi sono non occupati da tempo immemorabile, perché l'INPGI chiede dei canoni di locazione che li ha messi fuori mercato e i colleghi abbandonano le case dell'INPGI per rivolgersi sul libero mercato, risparmiando dal 20 al 30 per cento. Il risultato è che il patrimonio dell'INPGI non frutta nulla, se non tasse, in parte, da anni e anni.
  C’è solo un bilancio ufficiale; non ci sono dati chiarimenti, neanche forniti ai sindaci che li chiedono. Sono state fatte segnalazioni – lo trovate nella documentazione – al Ministero dell'economia, alla Corte dei conti, alla COVIP, alla magistratura di Roma e di Milano, all'Autorità anticorruzione. L'altro ieri c'era a Milano, davanti al GUP Santangelo, un'udienza nella quale il magistrato avrebbe dovuto pronunciarsi sulla richiesta di rinvio a giudizio di varie persone, e tra l'altro del Presidente dell'INPGI, nei confronti del quale il Procuratore della Repubblica ha elevato l'ipotesi di truffa ai danni dell'INPGI e corruzione, da mesi.
  Il Presidente dell'INPGI però continua a stare al suo posto, non si astiene neanche dall'ufficio per ragioni di opportunità. Stiamo parlando di una richiesta di rinvio a giudizio, non di un rinvio a giudizio. Per uno dei misteri della magistratura italiana, la difesa del Presidente Camporese ha ricusato il dottor Santangelo perché si era pronunciato in un procedimento parallelo Pag. 5a quello. È uno dei misteri della fede, come possa un magistrato non accorgersene. Non so se si precipiterà verso la prescrizione o se questo sia il disegno.
  In una riunione di Consiglio generale dell'INPGI, il 27 novembre dello scorso anno, ho chiesto al Presidente dell'INPGI di dichiarare che avrebbe rifiutato la prescrizione. Non siamo riusciti ad avere risposta. Gli ho chiesto di chiarire a chi avesse dato i 50.000 euro che aveva percepito dalla Società Adenium in due annualità – società Adenium collegata alla rinomata ditta Magnoni – e di dire chi fossero i destinatari della beneficenza. Gliel'ho chiesto formalmente, in una riunione di Consiglio generale, il 27 novembre 2014.
  Non c’è risposta, non si riesce a sapere quali sono gli altri due Consigli di amministrazione nei quali lui risulta inserito, se ci sono anche lì dei compensi. Lo chiedi, ma non ti rispondono; lo chiedono i sindaci, ma non si risponde; lo chiede la categoria, non si sa nulla. Non si riesce a sapere quali sono le altre dieci società nelle quali sono inseriti esponenti dell'INPGI: quali ? chi ? a titolo gratuito o a titolo oneroso ? Non si riesce a sapere nulla, mai nulla. C’è un'idea proprietaria dell'Istituto, quasi da famiglia.
  In uno dei processi che si è già celebrato nei confronti dei signori Magnoni l'Ordine ha provato a costituirsi parte civile. Io proporrò al Consiglio nazionale, se ci sarà il 14 febbraio prossimo un'udienza reale, di costituirsi parte civile, perché dobbiamo tutelare gli interessi dei colleghi. C’è la vita dei colleghi all'interno dell'INPGI. L'INPGI rappresenta la vita dei colleghi.
  In quell'occasione, l'INPGI truffato, con gli imputati che avevano chiesto il patteggiamento, quindi ammettevano la truffa, ha ritenuto di non costituirsi parte civile. Anzi, alcuni membri del Consiglio di amministrazione dell'INPGI hanno fatto un documento di attacco nominativo al Presidente dell'Ordine Iacopino e al Segretario dell'Ordine Pirovano che erano in Aula per costituirsi parte civile. Nulla si deve sapere, nulla si deve toccare. Non bisogna incidere in nulla.
  Io penso che voi sappiate che cos’è successo con la vicenda Sopaf. Mi è stata fatta la cortesia di darmi il resoconto stenografico dell'audizione del Presidente Camporese pochi minuti fa, quindi non so se gli avete posto qualche problema o se lui ne ha parlato. Il Presidente dell'INPGI con un atto autonomo decide di investire 30 milioni di euro per l'acquisto di alcune quote. Il Comitato esecutivo dell'Ordine dei giornalisti, composto da nove persone, non può decidere per somme superiori a 5.000 euro. Il Presidente dell'INPGI decide, in perfetta solitudine, per un ammontare di 30 milioni di euro, in base a una delibera che gli dava la facoltà di farlo per degli interventi di emergenza. Dov’è l'emergenza nell'acquistare delle quote, per giunta da una società che non era proprietaria delle quote ? I 30 milioni vengono trasferiti sul conto privato di questa società, neanche su un conto vincolato. Abbiamo provato a chiedere chi ha fatto questo errore: non si sa.
  È la società che il giorno dopo li trasferisce sul conto vincolato, accorgendosi dell’«errore». I magistrati di Milano teorizzano un'altra cosa, cioè che la società, non proprietaria di questi fondi, sia andata con quell'estratto conto presso la società che era titolare di quelle quote e le abbiano detto «ma questo è il tuo conto privato, un minuto dopo me lo svuoti, almeno che sia un conto vincolato !», quindi hanno trasferito la somma in questo conto.
  Tutto questo avviene con una rapidità incredibile. Le quote sono 225.
  Siccome sono consapevole che quello che sto dicendo possa avere conseguenze, ho anticipato che avevo due cifre contraddittorie: una è di 7,5 milioni guadagnati con un click dalla Sopaf, l'altra, non so come determinata, è di 6 milioni e 720.000 mila euro. Con un click ! Per fare una transazione di 6 milioni e 720.000 euro su 30 milioni di investimento.
  Lo ripeto, nessuno riesce a sapere nulla e neanche oggi si riesce a sapere molto. I Pag. 6sindaci continuano a chiedere della documentazione che non viene loro data. Aspettiamo che la magistratura ci dica qualcosa.
  La delibera venne firmata in solitudine il 19 febbraio del 2009. L'INPGI 2, che era l'acquirente formale, non aveva i soldi. La liquidità fu reperita il 23 febbraio. C’è un mistero, se qualcuno è stato consultato: quasi tutti i membri della Commissione competente dichiarano di non averne saputo nulla. C’è un qualcosa di non definito, almeno non sono riuscito a capirlo, se fosse stato consultato per un parere il Presidente della Commissione. Il Collegio sindacale ha chiesto di avere questi atti, ma non li ha avuti, non riesce ad averli mai.
  Vi dicevo che i soldi per la registrazione finiscono sul conto privato della Sopaf, il n. 614722 presso la Banca Intesa, e solo il giorno dopo, per quel meccanismo ipotizzato dai magistrati.
  C’è un desaparecido in tutta questa vicenda: si chiama Giorgio Fano. Giorgio Fano è il funzionario dell'ufficio competente che doveva esprimere un parere su questo investimento. La Sopaf era chiacchierata sul mercato da alcuni mesi prima che fosse disposto quest'acquisto. Il dottor Fano sconsiglia, in un suo parere, di procedere a quest'acquisto o quanto meno di limitarne l'entità. Questo parere del dottor Fano non viene mai prodotto neanche ai membri del Consiglio d'amministrazione.
  Viene prodotto un secondo parere, che lo stesso avvocato nominato dall'INPGI, accedendo al computer in uso presso l'INPGI al dottor Fano, scopre essere quasi copia conforme di una mail inviata da un funzionario di Banca Intesa che deteneva il danaro. Il dottor Fano dice «se volete farlo, fatelo», ma dopo aver dato questo parere sparisce dall'INPGI, interrompe il rapporto.
  Abbiamo provato a chiedere «scusateci, perché ?», «scusateci, è stato incentivato ?», «scusateci, qual è l'ammontare dell'incentivo ?», «scusateci, l'ammontare dell'incentivo è nei parametri degli incentivi tradizionali o no ?».
  Il Collegio dei sindaci non è riuscito a saperlo.

  PRESIDENTE. Non credo ci siano domande. Noi le possiamo dire questo: noi siamo competenti per quanto riguarda la verifica dei bilanci, perché la nostra funzione è quella di appurare che vengano garantite le pensioni agli iscritti nelle varie Casse professionali.
  Lei ci ha fatto un'ampia illustrazione di quelli che sono i problemi, che ovviamente riguardano la Magistratura. Su questo fatto specifico noi siamo a conoscenza che la Magistratura sta andando avanti. Purtuttavia, tutta la documentazione che ci ha fornito e che verrà elencata all'interno del resoconto stenografico di questa audizione pensiamo di inviarla – congiuntamente al resoconto stesso – ai Ministeri competenti, quindi sia al Ministero del lavoro sia al Ministero dell'economia e delle finanze. Dopodiché – ci consentirà – noi ci riuniremo come Commissione per valutare questa ed altre questioni. Ovviamente sarà una discussione che svilupperemo all'interno della Commissione.
  È chiaro che noi non possiamo essere la magistratura inquirente, non lo siamo. Noi siamo la Commissione che verificherà con maggiore attenzione il bilancio dell'INPGI. Ovviamente le sue osservazioni le terremo in debita considerazione per verificare se il bilancio è un bilancio corretto oppure di natura diversa. Nel caso in cui dovessimo verificare che il bilancio non è corretto, in virtù anche delle cose che lei ci ha detto, è chiaro che faremo le dovute considerazioni e adotteremo tutti i provvedimenti del caso, per quello che ci compete.

  VINCENZO IACOPINO, presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti. Mi permetta, presidente, di intervenire solo qualche secondo.
  Mi viene lo stimolo dalle considerazioni che ha fatto lei. Mi scuso, non mi attendo che voi facciate i supermagistrati, per l'amor di Dio...

  PRESIDENTE. Non possiamo e non vogliamo farlo.

Pag. 7

  VINCENZO IACOPINO, presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti. Uno dei capitoli – lo ha richiamato lei – inquietanti è quello delle pensioni. Con un'iniziativa recente, per cercare di far saldare i conti, si stanno penalizzando perfino i colleghi.

  PRESIDENTE. Presidente, sappiamo di questa questione perché si sta passando dal retributivo al contributivo, anche per quello che riguarda il pregresso, quindi anche su questo siamo particolarmente attenti. Volevo sottolinearle nuovamente che noi apprezziamo la vostra audizione di questa mattina. Invieremo lo stenografico ai Ministeri vigilanti, perché è giusto che sia così.
  Dopodiché la Commissione farà anche una valutazione molto più ampia che comprenderà anche le considerazioni che lei ha fatto e verificheremo quello che potremmo e dovremmo fare.
  Le ripeto con grande convinzione e determinazione che noi guarderemo con molta attenzione questo bilancio, perché è chiaro che vogliamo che ci sia la garanzia delle pensioni degli iscritti all'INPGI senza che ci siano situazioni di difficoltà. Le preoccupazioni ce l'abbiamo anche noi relativamente alla vostra Cassa. In virtù di ciò ovviamente ci muoveremo con molta determinazione e convinzione.
  Abbiamo apprezzato, come dicevo, la vostra audizione e ovviamente ci riserviamo come Commissione di fare ulteriori valutazioni per quanto riguarda gli atti che avete lasciato a nostra disposizione.
  Nel ringraziarvi, dichiaro conclusa l'audizione e dispongo che l'elenco completo della documentazione consegnata alla Commissione sia pubblicato in allegato al resoconto stenografico. Avverto altresì che la documentazione è a disposizione dei componenti della Commissione.

  La seduta termina alle 9.10.

Pag. 8

ALLEGATO

DOCUMENTI DEPOSITATI DAL PRESIDENTE DELL'ORDINE DEI GIORNALISTI VINCENZO IACOPINO NELL'AUDIZIONE PRESSO LA COMMISSIONE PARLAMENTARE DI CONTROLLO SULLE ATTIVITÀ DEGLI ENTI GESTORI DI FORME OBBLIGATORIE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA SOCIALE DEL 16 DICEMBRE 2015.

  1) Esposto alla Procura della Repubblica di Roma, alla Procura della Corte dei Conti del Lazio e alla Sezione di Controllo Enti della Corte dei Conti, del 6 agosto 2015, a firma del componente del Collegio sindacale della Fondazione Inpgi, dott. Pierluigi Roesler Franz.
  2) Esposto all'Anac, del 6 agosto 2015, a firma del componente del Collegio sindacale della Fondazione Inpgi, dott. Pierluigi Roesler Franz.
  3) Esposto all'Assessore alla Legalità del Comune di Roma, del 3 ottobre 2015, a firma del componente del Collegio sindacale della Fondazione Inpgi, dott. Pierluigi Roesler Franz.
  4) Lettera del dott. Ezio Chiodini, giornalista professionista, al Presidente del Collegio Sindacale Inpgi del 2 giugno 2015.
  5) Note depositate dal Presidente dell'Ordine dei giornalisti Jacopino «La vicenda Sopaf/Adenium/Inpgi1/Camporese» con annesse agenzie di stampa e «Inpgi-vademecum – Il film di un dramma sociale».
  6) Documento Inpgi relativo ai compensi di componenti degli organi di indirizzo politico, dei titolari di incarichi dirigenziali e dei titolari di incarichi di collaborazione e consulenza relativi al 2014.
  7) Petizione «Salviamo l'Inpgi», a firma di n. 481 giornalisti.