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Resoconto dell'Assemblea

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XVII LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di Venerdì 19 luglio 2013

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli nella seduta del 19 luglio 2013

  Angelino Alfano, Alfreider, Amici, Archi, Baretta, Berretta, Bocci, Boccia, Michele Bordo, Borletti Dell'Acqua, Bray, Brunetta, Carrozza, Casero, Castiglione, Cicchitto, Cirielli, D'Alia, Dambruoso, De Girolamo, Dell'Aringa, Dellai, Di Lello, Epifani, Fassina, Ferranti, Fico, Fontanelli, Formisano, Franceschini, Gebhard, Alberto Giorgetti, Giancarlo Giorgetti, Kyenge, La Russa, Legnini, Letta, Lorenzin, Lupi, Merlo, Migliore, Moretto, Orlando, Pisicchio, Pistelli, Realacci, Sani, Santelli, Sereni, Speranza, Vezzali, Vito.

Annunzio di proposte di legge.

  In data 17 luglio 2013 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:
   MINARDO: «Concessione di agevolazioni e contributi creditizi per l'estinzione e il consolidamento di passività onerose delle imprese agricole» (1367);
   CARNEVALI: «Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori sanitari e sulle attività e condotte illecite nell'ambito del Servizio sanitario nazionale» (1368);
   SBROLLINI: «Modifica all'articolo 7 del decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2012, n. 189, in materia di limiti all'apertura di sale da gioco e di orari di funzionamento degli apparecchi per il gioco lecito» (1369);
   OLIVERIO: «Disposizioni per il risanamento e lo sviluppo della città di Crotone» (1370);
   NASTRI: «Modifiche agli articoli 8 della legge 18 aprile 1975, n. 110, e 251 del codice di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, concernenti i requisiti per il rilascio delle autorizzazioni di polizia in materia di armi e per la prestazione di servizio armato presso enti pubblici o privati» (1371);
   NASTRI: «Disposizioni concernenti l'imbarco e l'utilizzazione di armi per lo svolgimento di servizi di vigilanza privata a protezione delle navi mercantili nazionali contro gli atti di pirateria» (1372);
   LUPO ed altri: «Disposizioni per la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa» (1373).

  In data 18 luglio 2013 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:
   TIDEI: «Ratifica ed esecuzione della Convenzione delle Nazioni Unite per la protezione di tutte le persone dalla sparizione forzata, adottata a New York il 20 dicembre 2006» (1374);
   LOCATELLI ed altri: «Disciplina dell'attività di panificazione e norme per la tutela del pane nazionale di alta qualità» (1375);
   POLVERINI: «Norme in materia di rappresentanza sindacale nei luoghi di lavoro, di rappresentatività delle organizzazioni sindacali e di efficacia dei contratti collettivi di lavoro, nonché delega al Governo per l'introduzione di disposizioni sulla collaborazione dei lavoratori alla gestione delle aziende, in attuazione dell'articolo 46 della Costituzione» (1376);
   ROSATO ed altri: «Modifiche alla legge generale sul libri fondiari, di cui al regio decreto 28 marzo 1929, n. 499, in materia di notificazione degli atti tavolari nonché di comunicazione dei medesimi all'Agenzia del territorio» (1377);
   CAPARINI ed altri: «Modifiche all'articolo 2 della legge 30 dicembre 1986, n. 936, in materia di composizione del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro» (1378);
   CAPARINI ed altri: «Disposizioni per semplificare la sottoscrizione delle liste elettorali, delle candidature e delle richieste di referendum mediante l'impiego della posta elettronica certificata» (1379);
   CAPARINI ed altri: «Modifica all'articolo 9 del testo unico di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, concernente il rilascio del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo» (1380);
   CAPARINI ed altri: «Istituzione del Nucleo operativo centrale speciale di sicurezza della Polizia di Stato» (1381);
   CAPARINI ed altri: «Istituzione del Dipartimento per la polizia privata e dell'Albo nazionale degli agenti di polizia privata presso il Ministero dell'interno» (1382);
   CAPARINI ed altri: «Modifica dell'articolo 661 del codice penale, concernente l'abuso della credulità popolare, e introduzione dell'articolo 421-bis del codice penale, concernente l'abuso della buona fede con intimidazione» (1383);
   CAPARINI ed altri: «Modifica all'articolo 10 del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, in materia di deducibilità dei premi di assicurazione per la responsabilità civile per i veicoli a motore» (1384);
   CAPARINI ed altri: «Disposizioni per favorire la bonifica degli immobili pubblici e privati dall'amianto» (1385);
   CAPARINI ed altri: «Modifica all'articolo 41 del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, in materia di segnalazione acustica o tattile degli attraversamenti stradali per agevolare i soggetti portatori di handicap» (1386);
   CAPARINI ed altri: «Disposizioni per la valorizzazione delle attività artigianali di interesse storico e degli antichi mestieri» (1387);
   CAPARINI ed altri: «Modifiche alla legge 11 gennaio 1979, n. 12, recante norme per l'ordinamento della professione di consulente del lavoro» (1388);
   CAPARINI ed altri: «Attribuzione di una quota del prelievo erariale unico sugli apparecchi da divertimento e intrattenimento con vincita in denaro all'Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro» (1389);
   CAPARINI ed altri: «Concessione di un contributo all'Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro per la riqualificazione dei lavoratori che hanno subìto infortuni sul lavoro o malattie professionali» (1390);
   CAPARINI ed altri: «Disciplina della medicina omeopatica» (1391);
   CAPARINI ed altri: «Disposizioni sull'adozione di presìdi medici di sicurezza contro le punture accidentali, a tutela degli operatori sanitari» (1392);
   CAPARINI ed altri: «Disposizioni per assicurare l'informazione dei consumatori sul livello dell'indice glicemico dei prodotti alimentari» (1393);
   CAPARINI ed altri: «Norme per la tracciabilità dei prodotti in commercio e per il contrasto della contraffazione dei prodotti italiani» (1394);
   VARGIU: «Norme per la prevenzione della fetopatia alcolica» (1395).

  Saranno stampate e distribuite.

Modifica del titolo di proposte di legge.

  La proposta di legge n. 283, d'iniziativa dei deputati PAGANO ed altri, ha assunto il seguente titolo: «Delega al Governo per l'istituzione dell'Agenzia per il controllo della spesa pubblica».

  La proposta di legge n. 550, d'iniziativa dei deputati ANTEZZA ed altri, ha assunto il seguente titolo: «Nuovo ordinamento della professione di assistente sociale».

Adesione di un deputato a una proposta di legge.

  La proposta di legge BERSANI ed altri: «Modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n. 91, in materia di acquisto della cittadinanza» (463) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Antezza.

Assegnazione di progetti di legge a Commissioni in sede referente.

  A norma del comma 1 dell'articolo 72 del Regolamento, i seguenti progetti di legge sono assegnati, in sede referente, alle sottoindicate commissioni permanenti:
   I Commissione (Affari costituzionali):
  VERINI ed altri: «Istituzione della Giornata della memoria e dell'impegno per le vittime delle mafie» (540) Parere delle Commissioni II, V e VII;
  PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE GIANLUCA PINI: «Istituzione della Regione Romagna» (1002);
  ARLOTTI ed altri: «Distacco dei comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio dalla regione Marche e loro aggregazione alla regione Emilia-Romagna, nell'ambito della provincia di Rimini, ai sensi dell'articolo 132, secondo comma, della Costituzione» (1202) Parere della V Commissione.
   II Commissione (Giustizia):
  VERINI ed altri: «Modifiche all'articolo 67 della legge 26 luglio 1975, n. 354, in materia di visite agli istituti penitenziari» (541) Parere della I Commissione;
  COCCIA ed altri: «Disposizioni per la promozione dell'attività fisica e sportiva negli istituti penitenziari» (786) Parere delle Commissioni I, III, V, VII e XII.
   VI Commissione (Finanze):
  DALLAI ed altri: «Disposizioni fiscali per il sostegno delle iniziative in favore del territorio e del patrimonio artistico, promosse dai consorzi volontari di tutela delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche tipiche, per la valorizzazione dei luoghi di provenienza dei prodotti agroalimentari» (291) Parere delle Commissioni I, II, V, VII, VIII, XIII (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento) e XIV;
  ARLOTTI ed altri: «Agevolazioni fiscali in favore dei lavoratori frontalieri» (1218) Parere delle Commissioni I, III, V, XI e XII;
  MIGLIORE ed altri: «Delega al Governo per la riforma del sistema tributario e altre disposizioni per promuovere l'equità fiscale e il contrasto dell'evasione e dell'elusione, nonché modifiche al codice civile, concernenti il reato di false comunicazioni sociali» (1339) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V, VII, VIII, X, XI, XII e XIV.
   VII Commissione (Cultura):
  GIANLUCA PINI: «Istituzione dell'università degli studi della Romagna» (920) Parere delle Commissioni I e V;
  COCCIA ed altri: «Disposizioni per la prevenzione delle discriminazioni e per l'integrazione degli alunni nella scuola dell'obbligo» (954) Parere delle Commissioni I, II, V, XI, XII e XIV;
  DISTASO ed altri: «Istituzione del “Premio biennale di ricerca Giuseppe Di Vagno” e disposizioni per il potenziamento della biblioteca e dell'archivio storico della Fondazione Di Vagno, per la conservazione della memoria del deputato socialista assassinato il 25 settembre 1921» (1092) Parere delle Commissioni I e V.
   IX Commissione (Trasporti):
  OLIVERIO ed altri: «Istituzione di un servizio di assistenza sanitaria sui treni viaggiatori a lunga percorrenza e sugli aerei a media e lunga tratta» (529) Parere delle Commissioni I, V, XI e XII (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento).
   XII Commissione (Affari sociali):
  BRUNO: «Disposizioni per la promozione della piena partecipazione delle persone sorde alla vita collettiva e riconoscimento della lingua italiana dei segni» (838) Parere delle Commissioni I, II, III, V, VII e XI.

Trasmissione dal Presidente del Senato.

  Il Presidente del Senato, con lettera in data 12 luglio 2013, ha comunicato che sono state approvate, ai sensi dell'articolo 144, commi 1 e 6, del Regolamento del Senato, le seguenti risoluzioni:
   risoluzione della 13a Commissione (Territorio) sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (UE) n. 691/2011 relativo ai conti economici ambientali europei (COM(2013) 247 final) (Atto Senato Doc. XVIII, n. 7), che è trasmessa alla V Commissione (Bilancio), alla VIII Commissione (Ambiente) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea);
   risoluzione della 9a Commissione (Agricoltura) sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alla sanità animale (COM(2013) 260 final) (Atto Senato Doc. XVIII, n. 11), che è trasmessa alla XII Commissione (Affari sociali), alla XIII Commissione (Agricoltura) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

Trasmissioni dal sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri.

  Il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, con lettera in data 15 luglio 2013, ha trasmesso copia del bollettino, predisposto ai sensi della legge 5 luglio 1982, n. 441, concernente la situazione patrimoniale di titolari di cariche elettive e direttive di alcuni enti, riferito all'anno 2012.

  Questo documento è trasmesso alla I Commissione (Affari costituzionali).

  Il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, con lettera in data 16 luglio 2013, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 8, comma 3, del Regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1998, n. 76, la relazione sull'erogazione della quota dell'otto per mille dell'IRPEF a diretta gestione statale nell'anno 2011 e sulla verifica dei risultati ottenuti mediante gli interventi finanziati negli anni precedenti (Doc. LXIV, n. 1).

  Questa relazione è trasmessa alla V Commissione (Bilancio).

Trasmissione dal Ministro della salute.

  Il Ministro della salute, con lettera in data 16 luglio 2013, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 8, comma 1, della legge 14 dicembre 2000, n.  376, la relazione sullo stato di attuazione della citata legge n. 376 del 2000, recante disciplina della tutela sanitaria delle attività sportive e della lotta contro il doping, nonché sull'attività della Commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping e per la tutela della salute nelle attività sportive, riferita all'anno 2012 (Doc. CXXXV, n. 1).

  Questa relazione è trasmessa alla XII Commissione (Affari sociali).

Trasmissione dal Ministro per i rapporti con il Parlamento e il coordinamento dell'attività di Governo.

  Il Ministro per i rapporti con il Parlamento e il coordinamento delle attività di Governo, con lettera in data 19 luglio 2013, ha trasmesso il parere reso dalla Conferenza unificata, nella seduta dell'11 luglio 2013, sul disegno di legge concernente conversione in legge del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63, recante disposizioni urgenti per il recepimento della direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 maggio 2010, sulla prestazione energetica nell'edilizia per la definizione delle procedure d'infrazione avviate dalla Commissione europea, nonché altre disposizioni in materia di coesione sociale (Atto Camera n. 1310; Atto Senato n. 763).

  Questo parere è trasmesso alla VI Commissione (Finanze) e alla X Commissione (Attività produttive).

  Il Ministro per i rapporti con il Parlamento e il coordinamento dell'attività di Governo, con lettera in data 19 luglio 2013, ha trasmesso il parere reso dalla Conferenza unificata, nella seduta dell'11 luglio 2013, sul disegno di legge concernente conversione in legge del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, recante disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia (Atto Camera n. 1248).

  Questo parere è trasmesso alla I Commissione (Affari costituzionali) e alla V Commissione (Bilancio).

Annunzio di progetti di atti dell'Unione europea.

  La Commissione europea, in data 16, 17 e 18 luglio 2013, ha trasmesso, in attuazione del Protocollo sul ruolo dei Parlamenti allegato al Trattato sull'Unione europea, i seguenti progetti di atti dell'Unione stessa, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi, che sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle sottoindicate Commissioni, con il parere, se non già assegnati alla stessa in sede primaria, della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea):
   Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla partecipazione dell'Unione al programma di ricerca e sviluppo a sostegno di una vita attiva e autonoma avviato congiuntamente da più Stati membri (COM(2013) 500 final) e relativo documento di accompagnamento – Documento di lavoro dei servizi della Commissione – Sintesi della valutazione d'impatto (SWD(2013) 252 final), che sono assegnati in sede primaria alla XII Commissione (Affari sociali). La predetta proposta di decisione è altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane per la verifica di conformità, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea, decorre dal 17 luglio 2013;
   Proposta di regolamento del Consiglio relativo all'impresa comune ECSEL (COM(2013) 501 final) e relativo documento di accompagnamento – Documento di lavoro dei servizi della Commissione – Sintesi della valutazione d'impatto (SWD(2013) 256 final), che sono assegnati in sede primaria alla X Commissione (Attività produttive);
   Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio – Programmazione delle risorse umane e finanziarie per le agenzie decentrate nel periodo 2014-2020 (COM(2013) 519 final), che è assegnata in sede primaria alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea);
   Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa ai pacchetti turistici e ai servizi turistici assistiti, che modifica il regolamento (CE) n. 2006/2004 e la direttiva 2011/83/UE e che abroga la direttiva 90/314/CEE del Consiglio (COM(2013) 512 final) e relativo documento di accompagnamento – Documento di lavoro dei servizi della Commissione – Sintesi della valutazione d'impatto (SWD(2013) 264 final), che sono assegnati in sede primaria alle Commissioni riunite II (Giustizia) e X (Attività produttive). La predetta proposta di decisione è altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane per la verifica di conformità, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea, decorre dal 19 luglio 2013;
   Proposta di decisione del Consiglio relativa alla conclusione dell'accordo tra il Canada e l'Unione europea sul trasferimento e sul trattamento dei dati del codice di prenotazione (Passenger Name Record – PNR) (COM(2013) 528 final), che è assegnata in sede primaria alla III Commissione (Affari esteri).

  Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 16 e 18 luglio 2013, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, commi 1 e 2, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, progetti di atti dell'Unione europea, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi.

  Tali atti sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle Commissioni competenti per materia, con il parere, se non già assegnati alla stessa in sede primaria, della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

Richieste di parere parlamentare su proposte di nomina.

  Il Ministro per i rapporti con il Parlamento e il coordinamento delle attività di Governo, con lettere in data 19 luglio 2013, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 37, comma 1-bis, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n.  214, e dell'articolo 2, comma 7, della legge 14 novembre 1995, n. 481, le richieste di parere parlamentare sulle proposte di nomina del professor Andrea Camanzi a presidente dell'Autorità di regolazione dei trasporti (7) nonché della dottoressa Barbara Marinali (8) e del dottor Mario Valducci (9) a componenti della medesima Autorità.

  Queste richieste sono assegnate, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla IX Commissione (Trasporti).

Richiesta di parere parlamentare su atti del Governo.

  Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, con lettera in data 12 luglio 2013, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 1 della legge 14 luglio 1993, n. 238, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di contatto di programma 2012-2014 – Parte servizi, per la disciplina del finanziamento delle attività di manutenzione della rete e delle attività di safety, security e navigazione ferroviaria, tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e Rete ferroviaria italiana Spa (21).

  Questa richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla IX Commissione (Trasporti), che dovrà esprimere il prescritto parere entro il 18 agosto 2013.

Atti di controllo e di indirizzo.

  Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell’Allegato B al resoconto della seduta odierna.

INTERPELLANZE URGENTI

Iniziative volte a ripristinare l'orario differenziato per la sede distaccata del Corpo nazionale dei vigili del fuoco di Sassari – aeroporto Olbia Costa Smeralda – 2-00123

A)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, per sapere – premesso che:
   l'articolo 9 del decreto del Presidente della Repubblica 7 maggio 2008 prevede che il personale operativo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, addetto alle attività di soccorso, possa svolgere, in alternativa all'articolazione 12/24-12/48, altre particolari articolazioni dell'orario di lavoro, stabilite ai sensi dell'articolo 32 (contrattazione integrativa), correlate: all'esigenza di assicurare il soccorso tecnico urgente in caso di eventi calamitosi; all'ubicazione delle sedi di servizio, con particolare riferimento ai distaccamenti insulari; a peculiari caratteristiche dei servizi di istituto e di soccorso tecnico urgente;
   tale materia è regolata in via transitoria, ai sensi dell'articolo 10 del decreto del Presidente della Repubblica citato, dalla previgente normativa contrattuale di cui agli articoli 37, 38 e 39 del contratto collettivo nazionale di lavoro, sottoscritto in data 30 luglio 2002;
   l'articolo 37 prevede che nelle cosiddette sedi disagiate sia ammesso un orario di turnazione di 24 ore consecutive di lavoro, seguite da 72 ore di riposo;
   l'articolo 39, primo comma, del citato contratto collettivo nazionale di lavoro stabilisce i criteri in base ai quali la sede di servizio è da considerare disagiata: distanza dal capoluogo; tempo di percorrenza dal capoluogo in relazione alla situazione plano-altimetrica delle vie di comunicazione stradali; mancanza di mezzi pubblici adeguati in relazione ai cambi turno; difficoltà oggettive di raggiungimento della sede in relazione all'esistenza di avverse condizioni climatiche; territorio di pertinenza della sede di servizio costituito da realtà insulari;
   ad oggi, sono 54 in Italia le sedi distaccate per le quali si applica un orario di lavoro differenziato, tra queste vi è la sede di Sassari – aeroporto Olbia Costa Smeralda cui è stato riconosciuto tale status a partire dal 2003 ed è l'unica sede per la quale è stato revocato a partire dal 2012 tale tipo di orario;
   i vigili del fuoco che operano in quella sede hanno effettuato, sino al 1o settembre 2012, un orario di lavoro che prevedeva, in un'unica soluzione, 24 ore consecutive, dalle 8 del mattino fino alle 8 del giorno successivo e 72 ore di riposo, così come previsto dall'articolo 37, primo comma, del contratto collettivo nazionale di lavoro sopra citato, con riferimento alle sedi disagiate;
   al momento di quell'autorizzazione, nel 2003, venne, tra gli altri parametri, preso in considerazione il fatto che, presso la sede di Sassari – aeroporto Olbia Costa Smeralda, era ed è presente, come ribadisce lo studio cui sotto, una percentuale molto alta, pari quasi all'80 per cento, di personale pendolare residente nelle province di Sassari, Cagliari, Nuoro, Oristano e Ogliastra che per raggiungere la sede di servizio devono percorrere, in alcuni casi, oltre 300 chilometri, con tempi di percorrenza che superano anche le 4 ore;
   nel mese di aprile del 2011 il dipartimento dei vigili del fuoco del soccorso pubblico e della difesa civile presso il Ministero dell'interno ha elaborato un studio sulla «distribuzione territoriale delle sedi distaccate del Corpo nazionale dei vigili del fuoco con orario differenziato»: il quadro che emerge è di una situazione fortemente diversificata, che in molti casi deriva da provvedimenti adottati negli anni Ottanta a seguito di eventi sismici e, in linea generale, tende a classificare la sede «disagiata» non in virtù di parametri territoriali oggettivi ed aggiornati, bensì in relazione a fattori individuali legati, in particolare, alla provenienza del personale;
   si legge testualmente: «Nella maggior parte dei casi la richiesta di riconoscimento o di conferma dello status di sede disagiata non è determinata da criteri oggettivi di difficoltà di raggiungimento della sede dal capoluogo, ma dalla esigenza di diminuire la frequenza di viaggio del personale che vi presta servizio, residente lontano dalla sede stessa»;
   al di là delle conclusioni di carattere generale che riguardano tutte le sedi disagiate, il dipartimento dei vigili del fuoco in tale relazione riconosce quali caratteristiche attuali della sede di Sassari – aeroporto Olbia Costa Smeralda il numero maggiore di personale residente fuori dalla provincia di pertinenza del distaccamento e il disagio dei lunghi tempi di percorrenza;
   in Sardegna, infatti, diversamente dalle altre regioni italiane, si rileva una distanza notevole, a volte anche di centinaia di chilometri, tra una provincia e l'altra; di conseguenza il personale, quasi tutto pendolare in servizio presso il distaccamento di Sassari – aeroporto Olbia Costa Smeralda, si trova a sostenere costi notevoli per il trasferimento giornaliero, aggravati dal fatto che non esistono mezzi pubblici di collegamento che consentano agli addetti di raggiungere in tempo la sede per il cambio turno;
   la rideterminazione dell'orario di lavoro sarebbe stata determinata anche dalla conseguenza negativa riferita all'assegnazione del personale, dal momento che, sempre per lo studio del dipartimento dei vigili del fuoco, in alcune realtà è in atto una forma di contenzioso interprovinciale poiché la presenza nel territorio di una sede disagiata eserciterebbe un effetto attrattivo di personale residente nelle province limitrofe, che sarebbe la causa dell'impedimento alle altre unità che prestano servizio presso altri comandi dei vigili del fuoco di ottenere il trasferimento presso la sede di residenza;
   tale posizione non è in alcun modo applicabile al distaccamento di Sassari – aeroporto Olbia Costa Smeralda dal momento che il personale viene assegnato presso questa sede non per scelta, ma per le carenze che si verificano ogni qual volta vi è una maggiore mobilitazione nazionale;
   il 1o settembre 2012, il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Sassari, dando esecuzione al provvedimento adottato dal capo dipartimento, ha revocato l'orario differenziato con gravi disagi per gli addetti al servizio che si trovano ora a dover affrontare trasferimenti giornalieri da e per la sede in cui prestano servizio con mezzi propri, dal momento che non vi sono mezzi pubblici che garantiscano i collegamenti e con il pericolo incombente della pericolosità delle strade dove la presenza costante di cantieri, in diverse direttrici, aumenta la probabilità di incidenti e dei tempi di percorrenza –:
   quali iniziative il Ministro interpellato abbia intenzione di porre in essere al fine di rinnovare l'autorizzazione di cui al protocollo n. 2683/87635 del 12 maggio 2010 di sede disagiata di Sassari - aeroporto Olbia Costa Smeralda;
   quali iniziative il Ministro interpellato abbia intenzione di porre in essere al fine di ripristinare l'orario differenziato per la sede di Sassari - aeroporto Olbia Costa Smeralda, scongiurando in tal modo il perdurare della condizione di forte disagio che subisce il personale pendolare proveniente dalle province di Cagliari, Sassari, Nuoro, Oristano e Ogliastra, considerato che, ad altre sedi della penisola, con analoga condizione, è stato consentito di continuare ad usufruire dell'orario di lavoro articolato in 24/72 ore.
(2-00123) «Capelli, Pisicchio».


Intendimenti del Governo in ordine alle attività di prevenzione e repressione del fenomeno degli incendi, con particolare riferimento alla Sardegna – 2-00144

B)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, per sapere – premesso che:
   condizioni climatiche, la frequente presenza di forti venti, un territorio scarsamente urbanizzato e, quindi, caratterizzato da vaste aree non presidiate dall'uomo, rendono la Sardegna una delle regioni maggiormente esposte al fenomeno degli incendi;
   nel 2012, in Sardegna, si sono registrati 2426 incendi degli 8700 complessivamente censiti nel Paese (il 28 per cento del totale) e sono stati bruciati 14446 ettari dei 33620 totali (il 43 per cento);
   gli strumenti e le modalità d'approccio alla campagna antincendi sono sostanzialmente i medesimi da decenni e la loro insufficienza determina ogni anno un vero e proprio bollettino di guerra, con morti e feriti e un patrimonio ambientale che diventa cenere;
   i pesanti tagli decisi dal Governo Monti hanno prodotto una situazione potenzialmente devastante, a partire dalla flotta di Canadair disponibili per la lotta agli incendi, ridotta dai trenta esemplari (per tutto il territorio nazionale) agli attuali 19;
   il numero di Canadair assegnati all'isola è di appena due esemplari, con base ad Olbia;
   la regione Sardegna ha deciso di rimediare dotandosi di elicotteri antincendio, nel numero di 12, capaci di una portata d'acqua pari a poco più di 1/5 della capacità di carico di un Canadair;
   gli uomini assegnati alla lotta antincendi nell'isola sono 9975 (di cui 2500 volontari);
   vanno considerate:
    a) l'insufficienza delle strumentazioni a disposizione;
    b) il fatto che già in questo principio di 2013 si sono registrati numerosi roghi che hanno prodotto un danno inestimabile al patrimonio ambientale sardo;
    c) la scarsità di risorse a disposizione per una capillare attività di controllo e prevenzione;
    d) le difficoltà di bilancio nelle quali versa il corpo dei vigili del fuoco a causa dei tagli operati in questi anni;
    e) il fatto che la rinuncia all'acquisto di un cacciabombardiere F-35 basterebbe ad acquistare 4 nuovi Canadair;
   la legge-quadro sugli incendi boschivi (legge n. 353 del 2000) nasce dalla convinzione che l'approccio più adeguato per perseguire la conservazione del patrimonio boschivo sia quello di promuovere e incentivare le attività di previsione e prevenzione, anziché privilegiare la fase emergenziale legata allo spegnimento degli incendi –:
   quali intenzioni abbia il Governo in merito alla lotta contro gli incendi nel Paese e, nello specifico, in Sardegna;
   se abbia o meno intenzione di investire una quota superiore di bilancio per l'acquisto e noleggio di ulteriori Canadair e di strumenti – quali telecamere e sistemi satellitari – atti a un migliore controllo del territorio ed a disincentivare e reprimere il fenomeno degli incendi dolosi.
(2-00144) «Piras, Zan, Pellegrino, Zaratti, Migliore».


Elementi ed iniziative di competenza in merito alla realizzazione della rete metropolitana dell'area milanese – 2-00136

C)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere – premesso che:
   la legge 26 febbraio 1992, n. 211, e successive modificazioni e integrazioni ha stanziato risorse per la realizzazione di interventi nel settore dei trasporti rapidi di massa, al fine di migliorare la mobilità e le condizioni ambientali nei centri urbani;
   il decreto-legge n. 112 del 2008, convertito, con modificazioni dalla legge n. 133 del 2008, «Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria», all'articolo 63, comma 12, per promuovere lo sviluppo economico e rimuovere gli squilibri economico-sociali, ha, in particolare, disposto che, per le finalità di cui all'articolo 9 della legge 26 febbraio 1992, n. 211, l'ammontare delle risorse stanziate dal decreto-legge n. 112 del 2008 per il triennio 2008/2010 per il finanziamento di nuovi interventi è pari a 141.200.000 euro;
   è, altresì, opportuno creare una graduatoria di interventi da ammettere a contributo, che sia valida anche per eventuali successivi rifinanziamenti, al fine di semplificare le procedure istruttorie per l'utilizzo immediato delle risorse disponibili;
   il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 16 febbraio 2009, n. 99, ha indicato le direttive in merito all'allocazione delle risorse di cui ai commi 12 e 13 dell'articolo 63 del decreto-legge n. 112 del 2008;
   il protocollo d'intesa tra regione Lombardia, provincia di Milano, comune di Milano, comune di Cormano, comune di Paderno Dugnano, comune di Senago, comune di Varedo e comune di Limbiate per la progettazione definitiva da Milano Comasina a Limbiate, sottoscritto in data 26 maggio 2006, ha affidato alla provincia di Milano l'elaborazione del progetto definitivo mediante esperimento di asta pubblica;
   il protocollo d'intesa del 31 luglio 2007 tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, la regione Lombardia, la provincia di Milano e il comune di Milano «per la realizzazione della rete metropolitana dell'area milanese» e l'atto integrativo al protocollo d'intesa sopra citato, sottoscritto il 5 novembre 2007 da Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, regione Lombardia, provincia di Milano e comune di Milano, considera prioritario l'intervento di riqualificazione funzionale della tranvia Milano-Limbiate;
   l'intervento infrastrutturale è inserito in un'area ad elevata domanda di mobilità e rientra nel programma di potenziamento del complessivo sistema di trasporto pubblico locale in sede protetta (metropolitane, tranvia o mezzi che viaggiano su corsie dedicate);
   l'area in questione, nell'ambito del potenziamento del suddetto trasporto pubblico, è stata interessata al prolungamento della linea metropolitana M3 sino a Comasina, inaugurato nel mese di marzo 2011, che permette un celere, frequente e regolare collegamento dell'asta dei Giovi con i principali poli di destinazione milanesi;
   alcuni comuni, attraversati dalla linea oggetto del presente accordo, sono interessati da ulteriori opere sia di trasporto in sede protetta, sia di carattere viabilistico per le quali diventa necessaria una visione coordinata;
   il costo dell'intervento della riqualificazione della linea Milano-Limbiate, sulla base del progetto definitivo, risulta pari a 167.927.290,41 euro, di cui 30.000.000,00 euro per l'acquisto del materiale rotabile;
   conformemente alle direttive previste dal decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti n. 99 del 2009 soprarichiamato, è stato individuato un primo lotto funzionale, costituito dalla tratta tra Milano Comasina e il deposito di Varedo compreso (escluso il materiale rotabile), per un costo di 98.224.972,01 euro;
   la provincia di Milano il 29 settembre 2009 ha trasmesso al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti il progetto definitivo, con la richiesta di finanziamento per la realizzazione del suddetto 1o lotto funzionale;
   la regione Lombardia, con delibera della giunta regionale VIII/10274 del 7 ottobre 2009, si è espressa favorevolmente, ai sensi dell'articolo 5 del decreto ministeriale del febbraio 2009;
   il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti il 1o febbraio 2011 ha comunicato alla provincia di Milano che, con decreto 28 dicembre 2010, n. 4107, è stato assunto l'impegno statale per un importo di 58.934.983,20 euro (il 60 per cento dell'importo di 98.224.972,01 euro) quale cofinanziamento per la riqualificazione della tranvia extraurbana Milano-Limbiate, 1o lotto funzionale Milano Comasina-Varedo deposito;
   il Cipe, nella seduta del 6 dicembre 2011, con delibera pubblicata sul supplemento n. 120 della Gazzetta Ufficiale del 15 giugno 2012, ha confermato il finanziamento statale di 58.934.983,20 euro, corrispondente alla quota del 60 per cento del costo dell'opera prevista dalla legge n. 211 del 1992, relativamente al lotto funzionale Milano Comasina-Varedo deposito;
   la restante quota di cofinanziamento di 39.289.988,80 euro, pari al 40 per cento dell'importo complessivo, pari a 98.224.972 euro, è a carico del territorio;
   l'accordo tra comune di Milano, comune di Cormano, comune di Paderno Dugnano, comune di Senago, comune di Varedo, comune di Limbiate per la realizzazione della metro tranvia Milano Comasina-Limbiate Ospedale è stato siglato in data 3 agosto 2012;
   si è appreso da fonti istituzionali, a conferma di quanto già diffuso dalla stampa locale, dell'intenzione di Expo di dirottare su altre opere i fondi stanziati per la ricostruzione delle tranvie Milano-Seregno e Milano-Limbiate;
   così si interromperebbe un iter ormai in dirittura d'arrivo, sia per la Milano-Seregno, dove è stata espletata una gara e i lavori sono stati aggiudicati; sia per la Milano-Limbiate che sta attendendo la firma definitiva dell'accordo siglato il 3 agosto 2012 –:
   se sia confermato l'impegno da parte del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti nell'assicurare la creazione dell'opera essendo necessaria secondo gli interpellanti una scelta ragionevole e ponderata a favore di queste infrastrutture, giudicate importanti dalla regione Lombardia sia per quel che riguarda i flussi di visitatori verso le aree Expo, sia come patrimonio del territorio;
   se si intenda organizzare un incontro con gli enti interessati per approdare quanto prima alla definizione dell’iter procedurale per garantire la partenza dei lavori come da accordi.
(2-00136) «Cimbro, Casati, De Rosa, Casellato, Cominelli, Civati, Cova, Crimì, Pollastrini, Castricone, Carnevali, Paola Bragantini, Brandolin, Fragomeli, Fossati, Santerini, Mauri, Scalfarotto, Marantelli, Laforgia, Bazoli, Rampi, Quartapelle Procopio, Preziosi, Porta, Sanga, Senaldi, Stumpo, Fiano, Madia, Patriarca, Caruso, Simoni, Mazzoli».


Iniziative volte a garantire il completamento dei lavori relativi alla strada statale 182 «Trasversale delle Serre» in Calabria – 2-00138

D)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere – premesso che:
   nell'ambito del potenziamento delle infrastrutture viarie della regione Calabria, riveste un ruolo di primaria importanza la realizzazione in nuova sede della strada statale 182 «Trasversale delle Serre», inserita da Anas spa nell'elenco delle grandi opere; infatti, la sua collocazione con orientamento est-ovest, nell'area centro-meridionale della Calabria, dove minore è il distanziamento tra la costa tirrenica e la costa jonica, insieme al potenziamento ed ammodernamento delle altre due direttrici costiere, strada statale 106 jonica e autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, costituirà il reticolo viario principale per il potenziamento degli interscambi connessi con le attività dell'area montana oggetto dell'intervento;
   la realizzazione di questa dorsale appenninica toglierà dall'isolamento le aree interne, rendendo l'intero sistema viario calabrese più armonioso;
   la nuova strada statale 182 (trasversale delle Serre), ricadente interamente nei territori provinciali di Vibo Valentia e Catanzaro, è suddivisa in cinque tronchi principali che, procedendo dalla costa tirrenica verso la costa jonica, sono così definiti:
    a) tronco 1o: dall'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria uscita Serre a Vazzano;
    b) tronco 2o: da Vazzano a Vallelonga;
    c) tronco 3o: da Vallelonga al bivio per Monte Cucco;
    d) tronco 4o: dal bivio di Monte Cucco a Chiaravalle Centrale;
    e) tronco 4o-bis: dal bivio di Monte Cucco a Serra San Bruno;
    f) tronco 5o: da Chiaravalle Centrale a Soverato;
   ciascuno dei tronchi a sua volta è suddiviso in vari lotti;
   la trasversale, che consta di 56 chilometri, e la conclusione della stessa stanno diventando ormai una vera e propria chimera, in quanto l'Anas, ad avviso degli interpellanti, forse non ha mai dedicato il giusto impegno alla realizzazione dell'opera. L'idea di mettere in cantiere una strada a scorrimento veloce in grado di collegare – attraverso l'altopiano delle Serre – lo Ionio e il Tirreno risale addirittura al 1966, anche se il primo appalto della trasversale è stato aggiudicato solo nel 1983 e nello stesso decennio sono stati aperti al traffico due lotti di 4 chilometri complessivi, di cui 2 chilometri ricadenti nel tronco 1o (lotto n. 1 «S.P. Fondo Valle Mesima-Vazzano» 1o stralcio «Viadotto Scornari-Vazzano») e 2 chilometri ricadenti nel tronco 3o (lotto n. 1 «Vallelonga-Cimbello»);
   nel 1997 Anas spa aggiudicava i lavori riguardanti l'appalto di due lotti di 4 chilometri complessivi: Chiaravalle Centrale-Argusto per 1,8 chilometri e strada provinciale per Argusto-Gagliato per 1,2 chilometri ricadenti nel tronco 5o, i cui rispettivi lavori sono stati ultimati nel 2007 per il primo, mentre il secondo è in corso di costruzione e il completamento era previsto per il 2011;
   il 25 gennaio 2006 la stessa Anas ha poi proceduto alla consegna definitiva di tutte le aree interessate dai lavori per un importo di 150.772.101,00 milioni di euro, riguardanti il tronco 4o e il tronco 4o-bis di 21 chilometri, prevedendo come termine di consegna settembre 2009. Allo stato attuale però risultano realizzati ed aperti al traffico soltanto 7,1 chilometri riguardanti l'intero tronco 4o-bis con avvenuta inaugurazione il 28 febbraio 2011; dell'altro che conta 16 chilometri complessivi, solo 10 chilometri sono stati aperti al traffico; i restanti, a causa di contenziosi interminabili con le imprese che si sono succedute, sono ancora bloccati;
   nel 2006 la regione Calabria ha destinato la somma di 44 milioni di euro a valere sui fondi del programma operativo regionale 2000-2006 (è stata stipulata tra Anas spa e regione Calabria un'apposita convenzione in cui erano stabiliti i tempi) per l'esecuzione dei lavori lungo il tronco 3, lotto n. 2 (Vallelonga-Cimbello) e per l'appalto dei lavori nel tronco 1 lotto, n. 1-2 stralcio (strada provinciale Fondovalle del Mesima - Viadotto Scornari) e lotto n. 2 (A3 - strada provinciale Fondovalle del Mesima) per i 6,3 chilometri complessivi. L'aggiudicazione dei lavori è avvenuta nel 2010, ma a tutt'oggi i lavori non sono ancora iniziati;
   nella delibera Cipe 3 agosto 2011, n. 62, relativa all'approvazione del piano per il Sud, così come è stato confermato con la delibera Cipe del 21 dicembre 2012, sono stati finanziati con un importo di 221 milioni di euro i tronchi mancanti (tronco 2o da Vazzano-Valelonga e il lotto 4 del tronco 5o) per il completamento dell'intera arteria;
   nell'allegato 10 alla nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza 2012 approvato dal Parlamento sono stati riconfermati i finanziamenti di 221 milioni di euro per il completamento dell'opera;
   i ritardi di completamento dell'opera in questione stanno determinando, per le popolazioni interessate innumerevoli disagi, vista l'importanza che tale arteria rivestirebbe in virtù soprattutto della scarsa efficienza delle altre infrastrutture, e ricadute economiche altrettanto negative per le stesse realtà territoriali interessate;
   gli interpellanti ribadiscono l'importanza che il completamento di tale arteria rivestirebbe per lo sviluppo e la crescita economica e sociale dell'intera Calabria –:
   quali iniziative il Governo intenda assumere per garantire in tempi celeri la conclusione dei lavori per i tratti non ancora consegnati e per quelli non ancora ultimati e bloccati, visto che, proprio sui lavori pubblici, punta lo stesso Governo per fronteggiare la crisi economica;
   se si intenda verificare se le risorse già stanziate siano veramente disponibili, cosa indispensabile per l'immediata esecuzione degli interventi, necessari a porre fine all'intera opera ancora incompiuta e molto attesa dall'intero territorio regionale, considerato che non si sa se dopo un quarantennio l'Anas sia in possesso della progettazione definitiva dei tronchi mancanti;
   se si intendano impartire apposite e urgenti direttive agli organismi competenti affinché si accelerino le procedure di cantierabilità dei lotti mancanti, oppure se si intenda pervenire, così come ha fatto in altre regioni, a uno specifico contratto istituzionale di sviluppo di concerto con la regione e l'Anas.
(2-00138) «Censore, Ferrari, Covello, Bindi, Dieni, D'Attorre, Aiello, Matarrelli, Melilla, Gasbarra, Franco Bordo, Palazzotto, Sannicandro, Placido, Magorno, Culotta, Damiano, Bruno Bossio, Folino, Lauricella, Stumpo, Argentin, Fanucci, Coccia, Civati, Castricone, Ragosta, Oliverio, Epifani, Cenni, Miotto, Pollastrini, Bueno, Battaglia, Lodolini, Parrini, Tidei».


Iniziative normative volte ad introdurre il reato di omicidio stradale, garantendo l'effettiva espiazione della pena detentiva in carcere da parte dei responsabili – 2-00147

E)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della giustizia, per sapere – premesso che:
   la sera di martedì 10 luglio 2013, a mezzanotte circa, la sedicenne Beatrice Papetti, mentre attraversava la strada provinciale Padana Superiore a Gorgonzola, è stata investita da un'auto pirata ad altissima velocità, che ha poi continuato nella sua folle corsa senza fermarsi per prestare soccorso;
   il gravissimo incidente si è verificato a poche centinaia di metri dalla casa di Beatrice, dove la ragazza stava tornando in bicicletta, accompagnata dal cugino Giovanni, dopo aver trascorso la serata in piazzetta con altri amici;
   proprio il cugino Giovanni, anche lui investito ma miracolosamente rimasto illeso, è riuscito a chiamare i soccorsi ma, purtroppo, il destino ha voluto che sulla prima ambulanza giunta sul posto ci fosse proprio il padre di Beatrice, quella notte di turno;
   la giovane ragazza è deceduta poco dopo l'arrivo in ambulanza all'ospedale di Melzo per le gravissime lesioni interne riportate;
   la tragica vicenda di Beatrice Papetti richiama alla memoria un altro drammatico fatto di cronaca, che riguarda sempre un ragazzo giovane, Andrea De Nando, il quindicenne di Peschiera, anche egli travolto e ucciso da un'auto pirata il 29 gennaio 2011, mentre attraversava la strada a piedi all'uscita dall'oratorio;
   la madre del ragazzo, dopo aver saputo che l'investitore del figlio, già condannato in primo e secondo grado a tre anni e otto mesi, sarebbe intenzionato anche a ricorrere in Cassazione, ha espressamente protestato contro il decreto cosiddetto «svuota-carceri» proposto dal Ministro interpellato;
   è del tutto condivisibile il pensiero della madre di Andrea De Nando, ossia che solo la certezza della pena può fare da deterrente agli atteggiamenti irresponsabili di qualcuno e che il cosiddetto decreto «svuota-carceri», così come altri provvedimenti similari, rappresenta l'ennesimo schiaffo morale alle vittime e alle loro famiglie che aspettano giustizia –:
   se il Ministro interpellato sia a conoscenza dei fatti sopra esposti e quali interventi ed iniziative intenda adottare e, in particolare, se abbia intenzione di adottare iniziative per introdurre nell'ordinamento italiano il reato di omicidio stradale a carico di chi provoca incidenti mortali e di assicurare a chi si macchia di tale reato l'espiazione della pena detentiva in carcere, senza beneficiare di alcuno sconto o di pene alternative al carcere.
(2-00147) «Giancarlo Giorgetti, Rondini, Allasia, Attaguile, Borghesi, Bossi, Matteo Bragantini, Buonanno, Busin, Caon, Caparini, Fedriga, Grimoldi, Guidesi, Invernizzi, Marcolin, Molteni, Gianluca Pini, Prataviera».


Intendimenti del Governo in merito all'aumento dell'IVA e alla sospensione dell'IMU sulla prima casa – 2-00148

F)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere – premesso che:
   il 2 maggio 2013, in sede di audizione presso le Commissioni speciali riunite della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica, il Ministro interpellato si è impegnato «a presentare una nota aggiuntiva al Def 2013, nei tempi compatibili con la chiusura della procedura di disavanzo» fissata per giugno 2013, ma tale nota non è stata ancora presentata;
   anche per quanto riguarda le decisioni politiche concernenti l'aumento dell'iva e la soppressione dell'imu sulla prima casa, dopo i rinvii adottati con decreti-legge, non è chiara ancora la posizione del Governo in merito, nonostante i tempi ristretti per decidere;
   inoltre, appare evidente che non c’è dialogo ed informazione da parte del Governo nei confronti dei componenti della maggioranza;
   si tratta naturalmente di decisioni di fondamentale importanza per il Paese: l'Unione europea è pronta a valutare le decisioni finanziarie in merito, in particolare le risorse a cui si attingerà per la copertura dei provvedimenti su imu ed iva, al fine di controllare che siano rispettati comunque dall'Italia gli impegni assunti in sede europea sui saldi di finanza pubblica, onde evitare la nuova procedura di infrazione a decorrere dal mese di maggio 2014, come è stata già adottata nei confronti di Malta;
   secondo fonti di stampa i nodi irrisolti di imu ed iva hanno una grande influenza sulla tenuta del Governo in carica, nonostante le dichiarate intenzioni di sciogliere ogni riserva su tali decisioni entro i primi di agosto 2013;
   le perplessità politiche sulla «pluralità di opzioni», che verrebbe presentata, come affermato dal Ministro interpellato, ma soprattutto sulle questioni di natura processuale che coinvolgono il leader del Popolo della Libertà, che sembrano essere prioritarie in particolare sulla tenuta dell'Esecutivo, potrebbero essere la causa di ulteriori rinvii decisionali al prossimo autunno;
   nel frattempo l'agenzia Standard & Poor's nei giorni scorsi ha tagliato il rating dell'Italia, avvisando che gli obiettivi di bilancio per il 2013 sono a rischio «per il differente approccio nella coalizione di Governo» sui modi con cui coprire un disavanzo «frutto della sospensione dell'IMU e del possibile ritardo del pianificato aumento dell'IVA», sottolineando dunque il carattere di urgenza che rivestono le decisioni finora rimandate su questi argomenti;
   sempre secondo Standard & Poor's le prospettive economiche dell'Italia sono ulteriormente peggiorate e l'economia è prevista contrarsi dell'1,9 per cento nel 2013, dopo il –2,4 per cento del 2012, con un debito, stimato alla fine di quest'anno, al 129 per cento –:
   se il Ministro interpellato intenda chiarire i motivi della mancata presentazione della nota aggiuntiva al Documento di economia e finanza 2013;
   se intenda assumere iniziative per decidere definitivamente sulle questioni imu ed iva, evitando ulteriori rinvii, e con quale tempistica, in considerazione del carattere di urgenza che le suddette decisioni rivestono per il rilancio dell'economia del Paese.
(2-00148) «Sorial, Cariello, Caso, Castelli, Currò, D'Ambrosio, D'Incà, Fico, Barbanti, Cancelleri, Chimienti, Pesco, Pisano, Ruocco, Villarosa, Alberti, Artini, Baroni, Basilio, Battelli, Benedetti, Paolo Bernini, Brescia, Brugnerotto, Busto, Corda, Dall'Osso, De Rosa, Del Grosso, Di Battista, Di Benedetto, Manlio Di Stefano, Frusone, Silvia Giordano, Massimiliano Bernini, Cecconi».


Iniziative a sostegno dell'occupazione giovanile, con particolare riferimento al Nord Italia – 2-00118

G)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, per sapere – premesso che:
   in occasione delle comunicazioni del Presidente del Consiglio dei ministri in vista della riunione del Consiglio europeo del 27 e 28 giugno 2013, svoltesi in Assemblea il 25 giugno 2013, gli interpellanti avevano posto all'attenzione del Governo la questione della disoccupazione nel nostro Paese, deplorando gli intenti della maggioranza di reperire fondi solo per i disoccupati del Sud;
   in particolare, si lamentava lo stanziamento di un miliardo di euro solo per i disoccupati del Sud con la motivazione che erano fondi stanziati dall'Europa per quelle aree, dal momento che le aree individuate erano soltanto Calabria, Campania, Sicilia e Puglia, mentre il Governo ha incluso tutto il Mezzogiorno, tralasciato volutamente il Nord del Paese;
   in sede di replica, il Presidente del Consiglio dei ministri precisava che il Governo ancora non aveva deciso nulla, che il decreto ancora non era stato varato e che le decisioni sull'occupazione dei giovani avrebbero riguardato tutto il Paese, senza discriminazione alcuna, rivendicando, tuttavia, la necessità di intervenire con più intensità nelle aree nelle quali la disoccupazione dei giovani è più alta, cioè nelle regioni del Mezzogiorno;
   in coerenza con quanto detto, il giorno dopo il Consiglio dei ministri varava il cosiddetto «pacchetto lavoro», che – in aggiunta al miliardo già previsto e dichiarato – rifinanzia con 80 milioni di euro le misure relative all'autoimpiego ed all'autoimprenditorialità, di cui al decreto legislativo n. 185 del 2000, ma esclusivamente per le imprese del Mezzogiorno;
   secondo un'indagine del centro studi Datagiovani, incrociando i dati dell'Anagrafe degli italiani residenti all'estero (Aire) con quelli Istat sulla disoccupazione negli ultimi cinque anni, cioè quelli del picco della crisi, emerge che la disoccupazione si è fatta sentire maggiormente nelle zone settentrionali del Paese;
   l'indagine, prendendo in considerazione l'incremento percentuale della disoccupazione, regione per regione e provincia per provincia, ha concluso che le sofferenze maggiori si sono avute in Emilia Romagna – dove i disoccupati sono più che raddoppiati passando da circa 65 mila a 150 mila – ed in Lombardia, dove da 168 mila disoccupati del 2008 si è passati a oltre 346 mila nel 2012;
   secondo sempre la predetta indagine, al Nord si sono registrati aumenti che superano il 100 per cento (il 122 in Emilia Romagna), a fronte di incrementi minori al Sud, con un picco massimo della Calabria di «solo» il 59 per cento;
   a livello provinciale la maglia nera spetta al capoluogo emiliano: a Bologna il numero dei disoccupati si è triplicato, passando dagli oltre 10 mila del 2008 ai 33 mila del 2012; a Piacenza c’è stata addirittura la moltiplicazione per 4, mentre si va oltre il raddoppio a Belluno e La Spezia;
   la ricerca, peraltro, conferma un comportamento dei giovani rispetto al lavoro ed un loro approccio mentale all'occupazione in senso lato già comunemente noto, ovvero che i giovani del Nord sono pronti ad emigrare pur di cercare un posto di lavoro, mentre quelli del Sud preferiscono restare disoccupati e/o assistiti piuttosto che lasciare casa e famiglia d'origine;
   Trentino Alto Adige (+25 per cento), Lombardia (+22 per cento), Piemonte (+20 per cento), Liguria ed Emilia Romagna (entrambe a +19 per cento) sono, infatti, risultate le regioni con un boom di migranti all'estero per fronteggiare l'assenza di lavoro, con Trento (+35 per cento), Rimini e Lodi (+33 per cento) in testa alla classifica delle province, a fronte di un Sud ove la crescita dell'emigrazione si attesta intorno al 13 per cento (eccezion fatta per Oristano, che sfonda quota 33 per cento);
   tali dati, valutati alla luce delle politiche occupazionali intraprese da questo Governo, confermano con rammarico la scelta di persistere su una strada di penalizzare chi è più industrioso ed intraprendente –:
   se, alla luce di quanto esposto in premessa, il Governo non ritenga doveroso ed altrettanto urgente varare un «piano occupazione per il Nord», per scongiurare l'inevitabile processo di trasformazione del Settentrione nel «mezzogiorno d'Europa» in termini sociali ed economici;
   posto che i giovani del Nord rappresentano un patrimonio da conservare, utilizzare e valorizzare, quali strategie ed interventi mirati il Governo intenda porre in essere per frenare l'allarmante fenomeno della loro fuga all'estero.
(2-00118) «Giancarlo Giorgetti, Fedriga, Allasia, Borghesi, Bossi, Matteo Bragantini, Buonanno, Busin, Caon, Caparini, Grimoldi, Guidesi, Invernizzi, Marcolin, Molteni, Prataviera, Gianluca Pini, Rondini».