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CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 9 marzo 2016
607.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Ratifica ed esecuzioni di Accordi in materia ambientale. Nuovo testo C. 3512 Governo.

PROPOSTA DI PARERE DEL RELATORE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

  La XIII Commissione Agricoltura,
   esaminato il nuovo testo C. 3512 Governo, recante «Ratifica ed esecuzioni di Accordi in materia ambientale», per il parere da rendere alle Commissioni riunite III e VIII;
   valutato positivamente il contenuto normativo proposto in tema di misure per la protezione dell'ambiente;
  esprime,

PARERE FAVOREVOLE

  con la seguente osservazione:
   valuti la Commissione di merito l'opportunità di prevedere, al fine di dare piena applicazione alla nuova normativa proposta, misure di valorizzazione delle attività degli istituti di ricerca scientifica istituzionali o indipendenti, delle organizzazioni e degli esperti del settore agricolo, al fine di promuovere una programmazione degli interventi in agricoltura con riferimento ai cambiamenti climatici, come la transizione verso l'agroecologia e le pratiche resilienti, sia a livello nazionale che europeo, per sensibilizzare politicamente e tecnicamente l'Unione Europea indirizzandola nella scelta di investimenti adeguati per l'adattamento agricolo, a beneficio in primo luogo delle aree agricole europee più svantaggiate e a tutela del sistema produttivo nazionale.

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ALLEGATO 2

Norme per la limitazione degli sprechi, l'uso consapevole delle risorse e la sostenibilità ambientale. Testo unificato C. 3057 Gadda, C. 3167 Mongiello, C. 3196 Faenzi, C. 3237 Sberna, C. 3274 Nicchi, C. 3248 Mantero, C. 3191 Causin e C. 3163 Galati.

PROPOSTA DI PARERE DEL RELATORE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

  La XIII Commissione Agricoltura,
   esaminato il testo unificato delle proposte di legge C. 3057 ed abb., recante norme per la limitazione degli sprechi, l'uso consapevole delle risorse e la sostenibilità ambientale;
   considerato che il provvedimento riveste particolare interesse per il comparto primario in quanto volto alla riduzione degli sprechi alimentari, inclusi i prodotti agricoli freschi e non trasformati;
   rilevato, inoltre, che il provvedimento rifinanzia, all'articolo 10, con 2 milioni di euro per il 2016, il Fondo per la distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti ed istituisce, contestualmente, nello stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali un Fondo, con dotazione di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2016, 2017 e 2018, destinato al finanziamento di progetti innovativi finalizzati alla limitazione degli sprechi e all'impiego delle eccedenze;
   rilevato, inoltre, che, nel corso dell'esame presso la Commissione di merito è stato specificato, all'articolo 3, comma 5, che è consentita la cessione a titolo gratuito delle eccedenze di prodotti agricoli in campo o di allevamento idonei al consumo umano ed animale ai soggetti cessionari individuati dall'articolo 2, comma 1, lettera b);
   considerata con favore l'impostazione complessiva dell'intervento normativo basata prevalentemente su meccanismi di incentivazione piuttosto che di repressione;
  esprime,

PARERE FAVOREVOLE

  con la seguente osservazione:
   valuti la Commissione di merito l'opportunità di specificare, all'articolo 2, comma 1, lettera c), che per eccedenze alimentari si intendono, oltre ai prodotti alimentari, anche i prodotti agricoli ed agro-alimentari.

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ALLEGATO 3

Interrogazione 5-04757 On. Zaccagnini: Sulla crisi delle produzioni agrumicole calabresi.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Il Governo è impegnato nella tutela del reddito degli agricoltori attraverso misure concrete di intervento, nella salvaguardia dei diritti dei lavoratori, oltre che in una migliore gestione dei fondi europei. Siamo ben consapevoli della situazione di crisi del settore agrumicolo, che purtroppo non riguarda solo la zona citata dall'interrogante, e sulla quale abbiamo chiesto interventi anche in sede europea. Non c’è dubbio che il perdurare delle difficili condizioni di mercato stia creando molti problemi ai produttori calabresi, così come si sono evidenziate sul territorio evidenti fenomeni di violazione delle leggi in materia di lavoro.
  Nessuna crisi può mai giustificare lo sfruttamento degli uomini e le condizioni disumane in cui sono stati spesso costretti i lavoratori, soprattutto immigrati. Come sapete il Governo ha presentato un disegno di legge per il contrasto al caporalato in agricoltura, che insieme a un rafforzamento degli strumenti penali prevede la creazione di piani di accoglienza dei lavoratori.
  Non possiamo più pensare a baraccopoli di uomini sfruttati nei campi. Non è tollerabile e per questo siamo al lavoro con le Regioni e i sindacati da mesi per prevenire ulteriori fenomeni di questo tipo.
  Allo stesso tempo lavoriamo per accompagnare le imprese, soprattutto le piccole, verso un percorso di riorganizzazione, che passi necessariamente per l'aggregazione dell'offerta. Si tratta di uno strumento per affrontare insieme e meglio le problematiche del mercato e le eventuali crisi che si dovessero presentare, accrescendo il potere contrattuale della parte agricola.
  La normativa europea, completata da disposizioni attuative nazionali, prevede il finanziamento di programmi di attività espletate da Organizzazioni di produttori riconosciute. In tal senso, l'Organizzazione Comune di mercato (OCM) per gli ortofrutticoli, agrumi compresi, sostiene la competitività della filiera attraverso l'incentivazione dell'associazionismo quale strumento per affrontare insieme e meglio le problematiche del mercato.
  È previsto così il finanziamento di programmi di attività mediante la concentrazione dell'offerta, la riduzione dei costi, il miglioramento della qualità e delle condizioni di commercializzazione e comprende anche specifiche misure per prevenire ed affrontare situazioni di crisi di mercato.
  Tra gli interventi finanziabili nell'ambito della commercializzazione, ricordo la realizzazione di punti vendita dell'organizzazione per favorire il collocamento del prodotto sul mercato locale.
  La capacità di utilizzo di tali strumenti, tuttavia, è in stretta relazione alla tendenza ad aggregarsi dei produttori che, nelle Regioni meridionali, risulta essere ancora relativamente bassa. In tal senso, la Calabria si caratterizza per un livello di aggregazione attraverso le OP di poco Pag. 131superiore al 20 per cento, troppo basso in assoluto e in rapporto alla media nazionale, pari al 40 per cento.
  Da parte nostra continueremo a insistere perché un prodotto tradizionale e identitario come gli agrumi in Calabria possa ritrovare una remunerazione all'altezza delle aspettative dei produttori, anche attraverso una più stretta integrazione di filiera.

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ALLEGATO 4

Interrogazione 5-04972 On. Bernini: Sull'accessibilità dei dati forniti dai sistemi di controllo agroalimentari europei.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Lo scorso 16 luglio il Ministero ha presentato apposita istanza alla Commissione durante i lavori del comitato RCOP (Regulatory Committee on Organic Production) a Bruxelles in merito all'opportunità di provvedere alla pubblicazione di una relazione dalla Commissione per gli Stati membri sulle risultanze complessive deducibili dall'insieme delle segnalazioni di sospette irregolarità registrate dal sistema OFIS. In tale contesto la Commissione ha evidenziato che: «non prevede la preparazione di un tale rapporto, che vada oltre quanto già previsto, mentre rimane disponibile a valutare i possibili miglioramenti della piattaforma informatica, con la prospettiva di implementare funzionalità di ricerca più performanti e un più facile e veloce utilizzo dei dati».
  Ad ogni modo mi preme evidenziare che in base a quanto disposto dalla normativa europea sul sistema OFIS, ogni Stato membro che, con qualunque modalità anche non ufficiale venga a conoscenza di una sospetta irregolarità a carico di un prodotto importato, deve provvedere a richiedere allo Stato membro da cui proviene il prodotto o, se proveniente da Paesi terzi, all'Organismo di controllo che ne ha autorizzato l'importazione in Europa, di indagare sul caso e di porre in essere i dovuti controlli. All'esito dei quali, lo Stato membro esportatore deve comunicare le risultanze.
  Tali comunicazioni sono rese disponibili alle Autorità competenti di tutti gli Stati membri e della Commissione proprio tramite il sistema OFIS.
  Il sistema OFIS, pertanto, nella sua sezione «irregolarità» non risulta, quindi, assimilabile al Sistema di allarme rapido RAFFS, avendo finalità del tutto diverse. Non rientra nelle finalità del sistema OFIS rendere pubbliche le informazioni non supportate da elementi certi e non destinate a garantire in alcun modo la sicurezza del consumatore ma esclusivamente quelle mirate a fornire un ulteriore elemento di miglioramento del sistema di certificazione biologico. Proprio per questo abbiamo chiesto una relazione, che dia trasparenza ai dati verificati e sottoposti regolarmente a controllo in modo che non si crei confusione a danno tanto dei consumatori e quanto dei produttori coinvolti.

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ALLEGATO 5

Interrogazione 5-07513 On. L'Abbate: Sull'operatività dei consorzi della filiera dell'olio di oliva.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Si ritiene importante sottolineare il ruolo dei Consorzi di tutela nel promuovere le politiche di qualità che, in particolare per l'olio d'oliva, possono contribuire a un rilancio del prodotto italiano. Il Ministero è impegnato in questo senso e sono già in corso le necessarie azioni per aumentare la consapevolezza degli operatori del settore rispetto a questo tema, fermo restando che non c’è alcun potere di indirizzare la volontà dei singoli nell'ambito dei consorzi di tutela.
  Con la riforma della PAC, tra l'altro, nell'ambito degli accordi intercorsi con le Regioni, l'Italia ha deciso di mantenere un sostegno accoppiato per l'olivicoltura, ai sensi dell'articolo 52 del Regolamento n. 1307 del 2013.
  In tal senso il decreto ministeriale 18 novembre 2014 ha destinato l'importo complessivo annuo di circa 43,8 milioni alle superfici olivicole in Liguria, Puglia e Calabria, coltivate secondo le normali pratiche colturali. Alle superfici che beneficiano del precedente sostegno, situate in Puglia e Calabria e caratterizzate da una pendenza media superiore al 7,5 per cento, è poi destinato l'importo complessivo annuo di circa 13,2 milioni.
  Alle superfici olivicole coltivate secondo le normali pratiche colturali, di particolare rilevanza economica, sociale, territoriale ed ambientale viene poi attribuito l'importo complessivo annuo di circa 13 milioni per premi. Tali requisiti sono soddisfatti per le superfici olivicole che aderiscono a sistemi di qualità, che il decreto ministeriale 20 marzo 2015, identifica nei disciplinari di produzione, ai sensi del Regolamento n. 1151 del 2012.
  Anche in questo caso, gli aiuti accoppiati di cui all'articolo 52, del Regolamento n. 1307 del 2013, sono stabiliti a superficie, diversamente dal sostegno specifico previsto in passato e che era stabilito per chilogrammo di olio certificato.