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CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 2 agosto 2016
683.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Programma pluriennale di A/R n. SMD 01/2015, relativo a sviluppo, sperimentazione, industrializzazione e produzione di un nuovo velivolo da addestramento basico, denominato High Efficiency Trainer (Atto n. 314).

PARERE APPROVATO

  La IV Commissione (Difesa),
   esaminato il Programma pluriennale di ammodernamento e rinnovamento n. SMD 01/2015, relativo a sviluppo, sperimentazione, industrializzazione e produzione di un nuovo velivolo di addestramento basico denominato High Efficiency Trainer;
  rilevato che:
   il Documento programmatico pluriennale per la difesa per il triennio 2016-2018 prevede, tra i programmi della componente aerea, il programma T-345 HET, finalizzato allo studio e allo sviluppo di un nuovo sistema di addestramento basico dei piloti militari, destinato a sostituire quello realizzato con i velivoli T-339A e T-339CD nell'ambito del Sistema addestrativo integrato della Scuola internazionale di Lecce;
   il programma prevede l'acquisizione iniziale di 45 velivoli, del relativo supporto logistico integrato (per la durata di dieci anni), di un dispositivo di addestramento a terra Ground Based Training System (GBTS) e delle apparecchiature di terra Aircraft Ground Equipment (AGE), in sostituzione di 137 velivoli T-339 ormai giunti al limite di vita operativa;
   il velivolo 345 HET rappresenta un prodotto di eccellenza a livello mondiale nel settore dei velivoli da addestramento basico, nei confronti del quale diverse Aeronautiche militari straniere hanno già mostrato interesse; più in generale, nella produzione dei velivoli da addestramento la produzione italiana rappresenta una nicchia di eccellenza che sarebbe opportuno valorizzare ulteriormente;
   l'Aeronautica militare italiana rappresenta, a sua volta, un'eccellenza a livello internazionale nel settore dell'addestramento dei piloti militari al volo, come dimostra la circostanza che già oggi diverse nazioni si stanno avvalendo, per il proprio personale, delle strutture italiane per l'addestramento finalizzato al conseguimento della qualifica di pilota militare e che cresce l'interesse di altri Paesi per questo tipo di collaborazione;
   il programma si inquadra quindi in un contesto in cui l'Italia ha già un ruolo leader e si prefigge di contribuire alla valorizzazione di tale ruolo, anche in un'ottica di futura maggiore integrazione europea nella difesa, come puntualmente rilevato nella relazione illustrativa del Governo, nella quale si sottolinea che successivi potenziamenti incrementali della flotta potrebbero garantire all'Italia il conseguimento di una posizione di assoluto rilievo internazionale nel settore dell'addestramento al volo dei piloti militari;
   i nuovi velivoli consentiranno di ridurre i costi di formazione di un pilota militare, attraverso la riduzione delle ore di volo necessarie (grazie all'utilizzo anche di simulatori a terra) e dei costi per ora di volo, nonché attraverso la riduzione dei costi di gestione, che per gli assetti attualmente impiegati risultano elevati a causa dei frequenti cicli di attività manutentiva Pag. 107necessari per il mantenimento dei velivoli in efficienza;
   i ritorni industriali del programma appaiono rilevanti, dal momento che l'attività di sviluppo potrebbe impegnare l'azienda italiana capofila del programma per circa 2 milioni di ore interne, tra impiegati, tecnici e operai, cioè complessivamente circa 1.300 unità equivalenti in 6 anni, oltre a coinvolgere per una parte considerevole l'indotto nazionale;
   visti i rilievi deliberati dalla Commissione Bilancio sulle conseguenze di carattere finanziario del provvedimento;
   esortato il Governo ad adoperarsi nelle relazioni internazionali con le Forze armate dei Paesi alleati per consolidare il ruolo dell'Aeronautica militare italiana quale leader nel servizio dell'addestramento al volo dei piloti militari,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con la seguente condizione:
   il Governo tenga conto dei rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario deliberati dalla Commissione Bilancio nella seduta del 26 luglio 2016.

Pag. 108

ALLEGATO 2

Programma pluriennale di A/R n. SMD 03/2016, relativo all'evoluzione B1 NT del programma FSAF/PAAMS (Atto n. 315).

PROPOSTA DI PARERE DEL RELATORE

  La IV Commissione (Difesa),
   esaminato il programma pluriennale di ammodernamento e rinnovamento n. SMD 03/2016, relativo alla evoluzione B1 NT (Block 1 Nouvelle Tecnologie) del programma FSAF-PAAMS;
  rilevato che:
   il Documento programmatico pluriennale per la difesa per il triennio 2016-2018 prevede, tra i programmi della componente interforze, quello per l'avvio, in cooperazione con la Francia, del programma di ammodernamento del sistema missilistico antiaereo di cui all'atto in esame;
   il programma è finalizzato a migliorare la capacità antibalistica sui sistemi di difesa aerea a media portata della famiglia FSAF/PAAMS, mediante lo sviluppo di una nuova munizione con precisione di guida aumentata sui bersagli anche di tipo balistico, volto a incrementarne le probabilità di distruzione;
   lo sviluppo evolutivo è necessario per mantenere in efficienza l'attuale parco munizioni ASTER, risolvendo l'imminente obsolescenza di alcuni componenti delle stesse, e per assicurare un miglioramento prestazionale, nel senso di un'accresciuta capacità antiaerea e antibalistica, del sistema missilistico nel suo complesso;
   la mancata adesione al programma, condotto in cooperazione internazionale con la Francia, in ambito OCCAR, creerebbe una diversa configurazione dei sistemi italiani e francesi, incrementando i costi di supporto logistico e generando notevoli problemi per effetto delle obsolescenze del sistema attuale;
   i ritorni industriali attesi del programma prevedono un impegno di circa cento risorse l'anno per sei anni;
   visti i rilievi deliberati dalla Commissione Bilancio,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con la seguente condizione:
   il Governo tenga conto dei rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario deliberati dalla Commissione Bilancio nella seduta del 26 luglio 2016.

Pag. 109

ALLEGATO 3

Programma pluriennale di A/R n. SMD 03/2016, relativo all'evoluzione B1 NT del programma FSAF/PAAMS (Atto n. 315).

PARERE APPROVATO

  La IV Commissione (Difesa),
   esaminato il programma pluriennale di ammodernamento e rinnovamento n. SMD 03/2016, relativo alla evoluzione B1 NT (Block 1 Nouvelle Tecnologie) del programma FSAF-PAAMS;
  rilevato che:
   il Documento programmatico pluriennale per la difesa per il triennio 2016-2018 prevede, tra i programmi della componente interforze, quello per l'avvio, in cooperazione con la Francia, del programma di ammodernamento del sistema missilistico antiaereo di cui all'atto in esame;
   il programma è finalizzato a migliorare la capacità antibalistica sui sistemi di difesa aerea a media portata della famiglia FSAF/PAAMS, mediante lo sviluppo di una nuova munizione con precisione di guida aumentata sui bersagli anche di tipo balistico, volto a incrementarne le probabilità di distruzione;
   lo sviluppo evolutivo è necessario per mantenere in efficienza l'attuale parco munizioni ASTER, risolvendo l'imminente obsolescenza di alcuni componenti delle stesse, e per assicurare un miglioramento prestazionale, nel senso di un'accresciuta capacità antiaerea e antibalistica, del sistema missilistico nel suo complesso;
   la mancata adesione al programma, condotto in cooperazione internazionale con la Francia, in ambito OCCAR, creerebbe una diversa configurazione dei sistemi italiani e francesi, incrementando i costi di supporto logistico e generando notevoli problemi per effetto delle obsolescenze del sistema attuale;
   i ritorni industriali attesi del programma prevedono un impegno di circa cento risorse l'anno per sei anni;
   visti i rilievi deliberati dalla Commissione Bilancio;
   considerato che sarebbe opportuno che il Governo valutasse la compatibilità con il programma in esame di altri programmi analoghi,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con la seguente condizione:
   il Governo tenga conto dei rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario deliberati dalla Commissione Bilancio nella seduta del 26 luglio 2016.

Pag. 110

ALLEGATO 4

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2015 (C. 3973 Governo).

RELAZIONE APPROVATA

  La IV Commissione (Difesa),
   esaminato, per le parti di propria competenza, il disegno di legge recante il Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'anno finanziario 2015;
   rilevato che la Nota integrativa allegata al conto consuntivo della spesa del Ministero della difesa evidenzia come gli obiettivi fissati dal medesimo Ministero in sede di programmazione risultino conseguiti nella generalità dei casi, pur nel complesso e dinamico scenario internazionale e in presenza di una congiuntura economica sfavorevole;
   rilevato che nel corso del 2015 non sono stati emanati provvedimenti di natura normativa aventi ricadute sull'assetto organizzativo e ordinamentale del dicastero e che, nonostante tutto, la Difesa ha assicurato l'assolvimento dei compiti istituzionali e degli impegni assunti dal Paese in seno alle Organizzazioni internazionali;
   evidenziato che il conto consuntivo della spesa del Ministero della difesa per il 2015 reca quantificazioni definitive di competenza per complessivi 20.951,4 milioni di euro, con un incremento, rispetto alle previsioni iniziali, di circa 1.580,2 milioni di euro, e quantificazioni definitive di cassa per complessivi 22.401 milioni di euro, con un incremento di circa 1.663,5 milioni di euro;
   rilevato che le missioni internazionali assorbono la maggior parte della spesa complessiva del bilancio dello Stato, in termini di impegni e pagamenti;
   sottolineato, in particolare, che le più importanti variazioni di competenza interessano la missione «Difesa e Sicurezza del territorio» (a vantaggio degli impieghi per i Carabinieri per la difesa e la sicurezza e per le Forze terresti), che ha registrato un incremento di 1.663,5 milioni di euro, peraltro corretto da una diminuzione di 104,7 milioni a carico della missione «Fondi da ripartire»;
   richiamate le valutazioni formulate dalla Corte dei conti nella sua Relazione sul rendiconto generale dello Stato per l'anno 2015, dalla quale emerge, in particolare, che:
   l'esame finanziario-contabile non evidenzia, a livello generale, differenze rilevanti con quanto registrato nel corso del precedente esercizio, permanendo la tendenza alla riduzione degli stanziamenti definitivi già in corso da diversi anni;
   sono in corso di attuazione le iniziative previste dal Libro bianco per la sicurezza internazionale e la difesa ed in particolare i provvedimenti attuativi degli obbiettivi fissati con la legge n. 244 del 2012;
   le risorse finanziarie assegnate al Ministero della difesa nel 2015 in conto competenza ammontano a 20,95 miliardi di euro, di cui 18,17 miliardi di parte corrente e 2,78 miliardi di parte capitale, a cui si sommano i 2,38 miliardi iscritti nello stato di previsione della spesa del Ministero dello sviluppo economico per spese riconducibili all'ammodernamento dei sistemi d'arma,

DELIBERA DI RIFERIRE FAVOREVOLMENTE.

Pag. 111

ALLEGATO 5

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2015. C. 3973 Governo.

PROPOSTA ALTERNATIVA DI RELAZIONE DEL GRUPPO DEL MOVIMENTO 5 STELLE

  La IV Commissione (Difesa),
   esaminato il disegno di legge recante il Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'anno finanziario 2015, relativamente alla parte di propria competenza;
   segnalato negativamente il fatto che il Rendiconto è stato presentato in ritardo (11 luglio 2016) rispetto agli obblighi di legge e questo non ha facilitato una serena e puntuale valutazione parlamentare anche in considerazione della delicatezza del contesto economico-finanziario in cui versa il Paese;
   preso atto che nelle previsioni assestate per il 2015 la dotazione iniziale di competenza è stata elevata di 1.580,2 milioni di euro, (20.951,4 milioni di euro), mentre le autorizzazioni di cassa sono state incrementate di 1.663,5 milioni, per cui l'assestamento di cassa finale per il 2015 dà un totale di 22.401 milioni di euro;
   che le più importanti variazioni di competenza interessano la Missione più rilevante, ovvero la Missione n. 5 (Difesa e sicurezza del territorio), che ha registrato un incremento di 1.663,5 milioni di euro – peraltro corretto da una diminuzione di 104,7 milioni a carico della Missione n. 33 – Fondi da ripartire;
   che anche il Programma 5.2 (Approntamento e impiego delle forze terrestri) ha visto un incremento di 366,1 milioni;
   più contenuti risultano gli aumenti a carico del Programma 5.3 (Approntamento e impiego delle forze navali, +255,5 milioni), del Programma 5.4 (Approntamento e impiego delle forze aeree, +272,7 milioni), del Programma 5.1 (Approntamento e impiego Carabinieri per la difesa e la sicurezza, +115,1 milioni) e – mentre si assiste ad una diminuzione per il Programma 5.5 (Funzioni non direttamente collegate ai compiti di difesa militare, –26,5 milioni) – il Programma 5.6 (Pianificazione generale delle Forze Armate e approvvigionamenti militari) registra un sensibile incremento di + 680,4 milioni di euro;
   nella condivisione dell'obiettivo generale di ridurre il più possibile ogni forma di discrasia tra dati previsionali e rendiconto, lavorando ad una sempre maggiore corrispondenza tra esigenze, anche sopravvenute in corso dell'anno, e risorse in previsione, nella piena valutazione dei dati relativi all'accumulo di residui passivi, utili ad una valutazione affidabile sulla performance dell'Amministrazione della difesa e sugli obiettivi di spesa;
   osservato come, secondo le analisi della Corte dei conti sul rendiconto dello Stato, permanga eccessivamente elevato lo squilibrio tra personale in servizio, soprattutto tra i marescialli, e obiettivi di forza, con un preoccupante sottodimensionamento degli organici per il personale di truppa e i sergenti, che rischia di rendere impossibile il raggiungimento dei valori previsti per il modello a 150 mila unità. La maggior parte degli stanziamenti continua ad essere incentrata sulle spese relative al personale (77,11 per cento del totale degli Pag. 112stanziamenti), in incremento sia in termini percentuali rispetto al 2013 (74,39 per cento) e al 2014 (76,29 per cento), sia in termini assoluti (95,2 milioni sul 2014), sebbene in calo rispetto al 2013 per 352 milioni;
   le spese in conto capitale per il 2015 sono al minimo storico del 13,29 per cento (erano il 13,81 nel 2014 e il 15,51 nel 2015) e le spese per i consumi intermedi sono ulteriormente scese al 7,63 per cento nel 2015 contro i già bassi valori del 7,89 e 8,38 rispettivamente nel 2014 e nel 2013;
   una criticità si osserva per l'Arma dei Carabinieri, dove, a fronte delle 114.778 unità previste nell'organico, si rileva una forza effettiva pari a 101.995 unità: carenza di organico presente anche per il personale dell'Arma assegnato ad altri Ministeri (1.900 unità contro le 3.062 in organico);
   si è proseguito, anche per il 2015, con missioni condotte fuori area – alcune in contrasto con l'articolo 11 della Costituzione – e finanziate con specifici decreti-legge di proroga, per importi pari a quasi 900 milioni (intorno al 5 per cento del bilancio della Difesa). L'impegno finanziario prevalente ha riguardato gli interventi nel Medio Oriente (Iraq, Afghanistan e Libano) e nell'area del Mediterraneo;
   il valore dei giudizi pendenti in cui è parte la Difesa è pari a poco più di un miliardo di euro. Il settore che incide maggiormente sul contenzioso pendente, in termini di valore delle cause, è quello dell'incidentistica aviatoria, di cui l'abbattimento dell'aereo DC9 dell'Itavia di Ustica costituisce la voce prevalente, mentre i giudizi relativi all'esposizione all'uranio impoverito, in tutto 57, ammontano a circa 60 milioni;
   per quanto concerne, invece, il rapporto percentuale tra le spese per la difesa e il PIL nazionale – contrariamente da quanto sostenuto dal Governo – questo è pari solo nominalmente a circa l'1,2 per cento. Il dato infatti aumenta all'1,5 per cento qualora vengano considerate anche le spese gravanti sugli altri ministeri, in particolare sul bilancio del Ministero dello sviluppo economico e della Presidenza del Consiglio (missioni militari internazionali). Il bilancio della Difesa, come precisato nella Relazione della Corte dei conti è sì lontano dalla soglia del 2 per cento del PIL auspicata in occasione del Vertice NATO di Galles del 4 settembre 2014 e ribadita, come obiettivo tendenziale, nel recente Vertice NATO di Varsavia (luglio 2016). Tale soglia però appare anacronistica ed incompatibile con la situazione economica e sociale che sta vivendo il nostro Paese;
   ritenuto opportuno valutare un meccanismo contabile in grado di consentire un'agevole lettura dei dati riferiti ai programmi d'arma, alla luce della valutazione della Corte dei conti già fatta per il rendiconto 2014, secondo cui «la concentrazione delle spese per l'approvvigionamento degli armamenti in un unico programma di spesa non consente un'agevole riconducibilità delle spese sostenute dalle singole Forze armate ai rispettivi programmi di spesa»;
   per quanto riguarda il programma F-35, dalla relazione della Corte dei conti si evince che ad oggi sono stati posti in essere contratti per l'acquisizione di 3 velivoli CTOL nel lotto di produzione LRIP 6, 3 velivoli CTOL nel lotto LRIP 7 e 2 velivoli CTOL nel lotto LRIP 8; per quanto riguarda i velivoli dei lotti di produzione 9 e 10 e i sistemi propulsivi del lotto di produzione 10, il Ministero della difesa italiano ha autorizzato la sottoscrizione dei contratti relativi all'acquisto dei soli materiali di lunga lavorazione (cosiddetti Long Lead Items) nelle quantità previste dal profilo di acquisizione precedentemente in vigore (1 velivolo CTOL e 1 velivolo STOVL del lotto 9, 2 velivoli CTOL e 2 velivoli STOVL del lotto 10);
   la Corte segnala inoltre che sarà necessario fare altri investimenti per trasformare lo stabilimento FACO di Cameri, per cui sono stati già spesi 778,14 milioni di euro, in MRO&U, Maintenance, Repair, Overhaul and Upgrade, centro di supporto Pag. 113e manutenzione per gli F-35 europei; inoltre sono già stati spesi 143,5 milioni di euro per altri programmi infrastrutturali connessi con l'entrata in servizio degli F-35;
   restano decisamente scarsi i ritorni industriali riferiti al programma F-35, con un impatto occupazionale stimato in 1.154 posti, di cui 911 di Finmeccanica, identico a quello dello scorso anno, con la cifra di 6.000 posti di lavoro potenziali decisamente lontana e forse non raggiungibile;
   nella Relazione della Corte dei conti sul rendiconto 2015 vengono inoltre sollevate osservazioni rispetto alla scelta di procedere all'aggiudicazione degli appalti per la realizzazione delle unità navali del programma navale tramite l'organizzazione europea OCCAR nonostante si tratti di un programma puramente nazionale:
   ritenuto che il Libro bianco per la sicurezza internazionale e la difesa non soddisfi le esigenze né di trasparenza, né di progettualità, di cui invece una riforma organica del nostro strumento militare nel nuovo scenario geopolitico avrebbe bisogno,

DELIBERA DI RIFERIRE IN SENSO CONTRARIO
«Frusone, Basilio, Corda, Tofalo, Rizzo, Paolo Bernini».

Pag. 114

ALLEGATO 6

Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2016 (C. 3974 Governo).

RELAZIONE APPROVATA

  La IV Commissione (Difesa),
   esaminato il disegno di legge C. 3974, recante l'Assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2016, con riferimento alla Tabella n.11, recante lo stato di previsione del Ministero della difesa;
   rilevato che le variazioni disposte con atto amministrativo, già introdotte in bilancio e non soggette ad approvazione parlamentare, hanno determinato complessivamente un aumento di 316,53 milioni di euro nelle previsioni di competenza e di cassa e che il disegno di legge di assestamento prevede, per il Ministero della difesa, un'ulteriore manovra, che comporta un decremento di 748.712 euro in termini di competenza e di 3.133.125 euro nelle autorizzazioni di cassa;
   evidenziato che la missione Difesa e sicurezza del territorio presenta variazioni delle previsioni in termini di competenza in diminuzione per 21,01 milioni euro e che, nell'ambito della predetta missione, il programma Pianificazione generale delle Forze armate ed il programma Approntamento ed impiego delle forze aeree presentano variazioni in aumento (rispettivamente di 16,02 e di 3,64 milioni), mentre variazioni complessive in diminuzione si registrano negli altri programmi;
   richiamata la legge di bilancio per il 2016, che prevedeva stanziamenti in termini di competenza pari a 19.981,6 milioni di euro e autorizzazioni di cassa pari a 20.135,7 milioni;
   considerato, pertanto, che rispetto alle previsioni iniziali il bilancio assestato della Difesa reca un incremento delle previsioni di competenza di 315,7 milioni di euro e un incremento delle autorizzazioni di cassa di 313,399 milioni,

DELIBERA DI RIFERIRE FAVOREVOLMENTE.