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CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 13 giugno 2017
837.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-09530 Argentin: Sull'attuazione della legge n. 112 del 2016 (cosiddetta «Dopo di noi»).

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con riferimento all'atto parlamentare dell'onorevole Argentin – inerente allo stato di attuazione della legge n. 112 del 2016 (cosiddetta Dopo di noi) – passo ad illustrare quanto segue.
  In attuazione di quanto previsto dall'articolo 3, comma 2, della predetta legge, il Ministro del lavoro – di concerto con il Ministro della salute e quello dell'economia e delle finanze – ha emanato il decreto ministeriale 23 novembre 2016 che fissa i requisiti per l'accesso alle prestazioni a carico del Fondo per l'assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare, stabilendo altresì la ripartizione tra le Regioni delle risorse per l'anno 2016 pari a 90 milioni di euro. Il predetto decreto è stato registrato alla Corte dei conti lo scorso 13 febbraio e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il successivo 23 febbraio.
  Ai fini dell'erogazione del finanziamento, le Regioni adottano – ai sensi dell'articolo 6, comma 1, decreto ministeriale 23 novembre 2016 – le linee di indirizzo dei programmi (indirizzi di programmazione) per l'attuazione degli interventi e dei servizi per l'assistenza alle persone con disabilità grave prive di sostegno familiare, da sottoporre. Tali indirizzi di programmazione sono comunicati al Ministero del lavoro che – all'esito di una attenta e accurata istruttoria – procede all'erogazione delle risorse spettanti a ciascuna Regione.
  Il Ministero del lavoro ha pertanto richiesto alle Regioni di predisporre gli atti di programmazione di competenza da far pervenire allo stesso entro la fine di febbraio 2017 ai fini dell'esame. Informo, al riguardo, che, ad oggi, tutte le Regioni, fatta eccezione per la Valle d'Aosta, hanno provveduto all'invio degli indirizzi programmatici richiesti e che il Ministero del lavoro ha concluso positivamente le istruttorie relative alle programmazioni di 16 Regioni alle quali, pertanto, ha erogato le relative risorse per un importo totale di euro 86.040.000,00 pari ad al 95,6 per cento delle risorse complessivamente stanziate per l'anno 2016 (90 milioni di euro).
  In particolare – in relazione alle cinque tipologie di interventi previste dall'articolo 5, comma 4, del decreto ministeriale 23 novembre 2016 – le Regioni hanno destinato oltre il 27 per cento delle risorse complessivamente erogate ai percorsi di accompagnamento per l'uscita dal nucleo familiare di origine e agli interventi di supporto alla domiciliarità in soluzioni alloggiative con determinate caratteristiche; circa il 14 per cento di tali risorse ai percorsi di accrescimento della consapevolezza e di sviluppo delle competenze per la gestione della vita quotidiana e per il raggiungimento del maggior livello di autonomia possibile; oltre il 27 per cento a interventi per la realizzazione di innovative soluzioni alloggiative e, in via residuale, circa il 4 per cento a interventi per la permanenza temporanea al di fuori del contesto familiare.
  Faccio inoltre presente che – al fine di accelerare le procedure e di scongiurare soluzioni di continuità – i Ministeri interessati hanno elaborato – sulla base dei criteri sperimentali previsti per l'anno 2016 – il decreto di riparto, per l'anno 2017, delle risorse del Fondo per le persone con disabilità grave prive del sostegno Pag. 54familiare, per un importo complessivo di 38,3 milioni di euro. Su tale decreto – attualmente alla firma dei Ministri concertanti – è stata acquisita, il 20 aprile 2017, l'intesa della Conferenza Unificata. Una volta perfezionato il decreto, il Ministero del lavoro – nell'ambito della istruttoria finalizzata al trasferimento delle risorse alle Regioni – terrà conto anche della raccomandazione formulata in sede di Conferenza Unificata che prevede procedure semplificate per quelle Regioni che abbiano presentato indirizzi di programma in continuità con quelli già approvate nell'anno precedente.
  Da ultimo, tengo a precisare che l'articolo 6, comma 5, decreto ministeriale 23 novembre 2016 stabilisce che le informazioni sulla presa in carico e gli interventi attivati per l'assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare siano messe a disposizione del Casellario dell'Assistenza, istituito presso l'INPS, anche al fine di migliorarne la programmazione, il monitoraggio e la rendicontazione. Tali informazioni sono utilizzate ai fini della validazione del numero complessivo dei soggetti beneficiari delle misure a carico del Fondo per l'assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare. Parimenti – ai sensi dall'articolo 3, comma 6, del decreto ministeriale 26 settembre 2016 di riparto delle risorse del Fondo nazionale per le non autosufficienze, per l'anno 2016 – le informazioni sulla presa in carico e le prestazioni erogate alle persone con disabilità gravissima, assistite nei territori regionali, sono trasmesse al Casellario dell'Assistenza da tutti gli enti erogatori degli interventi e sono utilizzate ai fini della validazione del numero complessivo di tali soggetti.

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ALLEGATO 2

5-11181 Valiante: Sulle strutture destinate al «Dopo di noi» nella regione Campania.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Passo ad illustrare l'atto parlamentare dell'onorevole Valiante, inerente alle iniziative relative alle strutture residenziali destinate al «Dopo di Noi», con particolare riferimento alla Regione Campania.
  Preliminarmente, è opportuno ricordare che, con decreto dirigenziale del 17 dicembre 2017, la Regione Campania ha indetto l'avviso pubblico per la presentazione delle domande ai fini dell'erogazione – a valere sul Fondo Nazionale per le politiche sociali – dei contributi per l'anno 2002, con contestuale impegno di spesa a valere sul bilancio gestionale 2007.
  Con successivo decreto dirigenziale del 15 maggio 2008, la predetta regione ha istituito una apposita commissione di valutazione per l'esame dei progetti pervenuti sulla base dell'avviso pubblico e ha altresì riformulato l'impegno di spesa per l'apertura di nuove strutture residenziali destinate al «Dopo di Noi».
  Successivamente, con decreto dirigenziale del 14 gennaio 2009, la Regione Campania ha provveduto all'approvazione della graduatoria dei progetti ammessi ai contributi tra i quali quello presentato dall'associazione Unione Italiana Ciechi, sezione provinciale di Salerno. Con il medesimo atto inoltre la Associazione Temporanea di Scopo (ATS) – composta da Unione Italiana Ciechi, sezione provinciale di Salerno (in qualità di capofila), dal Comune di Casal Velino (SA) e dalla cooperativa sociale Casa Nazaret – è risultata assegnataria del contributo per un importo totale di 332.874,00 euro, per il progetto denominato «La certezza del dopo».
  Con decreto dirigenziale del 5 agosto 2009, si è provveduto a liquidare un acconto di 33.287,40 euro, pari al 10 per cento dell'importo totale del contributo concesso in favore dell'associazione Unione Italiana Ciechi, sezione provinciale di Salerno, per il progetto «La certezza del dopo».
  Successivamente – a seguito della rinuncia di Unione Italiana Ciechi, sezione provinciale di Salerno, al ruolo di capofila della ATS per il progetto «La certezza del dopo» e dell'uscita della cooperativa sociale Casa Nazaret – la giunta regionale ha autorizzato la cooperativa sociale Cilento service 2000 ad assumere il ruolo di capofila della nuova ATS per l'attuazione del progetto. Tale ATS risultava, pertanto, essere composta da Unione Italiana Ciechi, sezione provinciale di Salerno, dal Comune di Casal Velino (Salerno) e dalla stessa Cilento Service 2000.
  Con decreto dirigenziale del 9 settembre 2016, la Regione Campania ha liquidato alla cooperativa sociale Cilento service 2000, l'importo di euro 93.387,29 relativamente alle attività dalla stessa svolte dall'agosto 2013 al giugno 2014. Le ulteriori somme occorrenti per il pagamento dei successivi SAL (Stato Avanzamento Lavori) in favore della Cilento Service 2000 sono state colpite da perenzione amministrativa. L'amministrazione regionale ha pertanto provveduto a richiederne la reiscrizione in bilancio.
  Lo scorso 13 marzo, la Cilento Service 2000 ha diffidato la Giunta e il Consiglio regionale ad adottare tutte le misure per Pag. 56la reiscrizione in bilancio delle predette somme, ravvisando una competenza di tipo politico e non amministrativo.
  Ciò posto, con specifico riferimento alla questione posta dall'interrogante, faccio presente che, con il decreto del 23 febbraio 2017 – emanato in attuazione della legge n. 112 del 2016 (cosiddetta Dopo di Noi) – sono state ripartite tra le regioni le risorse, relative al 2016, del Fondo per l'assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare complessivamente pari a 90 milioni di euro. Nello specifico, con il predetto decreto, sono state destinate alla Regione Campania risorse per un importo pari a euro 9.090.000,00.
  Ai fini dell'erogazione del finanziamento, la Regione Campania ha elaborato, in conformità alla normativa vigente, le linee di indirizzo dei programmi (indirizzi di programmazione) per l'attuazione degli interventi e dei servizi per l'assistenza alle persone con disabilità grave prive di sostegno familiare ivi compresi quelli relativi alle soluzioni alloggiative per le persone con disabilità grave prive del sostegno familiare. I predetti indirizzi di programmazione sono stati sottoposti all'esame del Ministero del lavoro che, all'esito di una attenta e accurata istruttoria, li ha ritenuti coerenti con le finalità del decreto del 23 febbraio 2017, ammettendoli pertanto al finanziamento. In ogni caso, la concreta individuazione degli interventi da finanziare – ivi compresi quelli relativi alle soluzioni alloggiative – spetterà a ciascuno degli ambiti territoriali chiamati a dare concreta attuazione agli atti di programmazione regionale, ai quali la Regione Campania ripartirà le risorse del Fondo.
  Da ultimo, per quanto riguarda il trasferimento delle risorse dal Ministero del lavoro alla Regione Campania, quest'ultima ha reso noto che sono in corso di predisposizione gli atti per l'acquisizione in bilancio delle stesse. Tali risorse sono comunque vincolate alla realizzazione di determinati progetti e non possono essere utilizzate per far fronte a pagamenti relativi alle annualità precedenti.