Camera dei deputati

Vai al contenuto

Sezione di navigazione

Menu di ausilio alla navigazione

MENU DI NAVIGAZIONE PRINCIPALE

Vai al contenuto

Resoconti delle Giunte e Commissioni

Vai all'elenco delle sedute >>

CAMERA DEI DEPUTATI
Venerdì 28 luglio 2017
863.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-11064 Piazzoni e 5-11281 Vezzali: Sull'Istituto statale per sordi di Roma (Issr).

TESTO DELLA RISPOSTA

  Le interrogazioni in discussione vertono entrambe sull'Istituto statale per sordi di Roma.
  La questione è stata già oggetto di precedenti risposte ad atti di sindacato ispettivo di analogo argomento. In particolare si ricorda il question-time dell'On.le Vezzali in relazione al quale la Ministra Fedeli, nel corso della seduta del 10 maggio 2017, ha dichiarato che, alla luce della nuova disposizione normativa di cui all'articolo 4, comma 5-bis, del decreto-legge cosiddetto «Mille proroghe», il Ministero ha prontamente riattivato la procedura per la definizione del regolamento di riordino dell'Istituto in questione.
  Si conferma, quindi, anche in questa sede, che l’iter di adozione del provvedimento che, secondo quanto previsto dall'articolo 21, comma 10, della legge n. 59 del 1997, riformerà l'Istituto in ente finalizzato al supporto dell'autonomia delle istituzioni scolastiche, sta regolarmente procedendo.
  Lo schema di regolamento verrà, pertanto, prossimamente sottoposto al preliminare parere del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (Cspi), nonché successivamente al parere del Consiglio di Stato e delle Commissioni parlamentari, secondo la procedura normativamente prevista.
  Il MIUR continuerà a seguire la questione al fine di una rapida conclusione della stessa.
  Nel contempo, si coglie l'occasione per riferire una positiva novità per quanto riguarda le risorse finanziarie di cui potrà disporre l'Istituto nei prossimi due anni. Nel corso dell’iter parlamentare di conversione del cosiddetto «Decreto-legge per il Mezzogiorno» è stato, difatti, approvato in V Commissione bilancio del Senato della Repubblica un emendamento che prevede – al fine di realizzare specifici interventi educativi urgenti nelle regioni del Mezzogiorno volti a favorire il corretto sviluppo dei processi cognitivi dei bambini sordi e la loro inclusione sociale e nelle more dell'entrata in vigore delle disposizioni di riordino degli istituti atipici di cui all'articolo 67, comma 1, del decreto legislativo n. 297 del 1994, ed al fine di consentire il funzionamento degli stessi sino all'entrata in carica dei nuovi organi direttivi – l'assegnazione a detti istituti di un contributo pari a 500.000 euro per ciascuno degli anni 2017 e 2018, mediante corrispondente riduzione del «Fondo la Buona scuola» (articolo 1, comma 202, della legge n. 107 del 2015).
  L'approvazione della norma descritta sta a dimostrare che tanto il Governo quanto il Parlamento hanno ben presente l'importanza del ruolo svolto dall'Istituto statale per sordi. Si dà assicurazione che anche in futuro verrà intrapreso ogni sforzo affinché detta istituzione possa proseguire pienamente le proprie finalità.

Pag. 140

ALLEGATO 2

5-11319 Fantinati: Sulla presenza di insetti nel complesso della Reggia di Caserta.

TESTO DELLA RISPOSTA

  L'Onorevole Fantinati chiede al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo notizie in merito ad una invasione di insetti, riferita in un articolo di stampa, che avrebbe interessato gli appartamenti della Reggia di Caserta.
  Riferisco in base agli elementi forniti dal Direttore della Reggia.
  Il Direttore ha evidenziato che, già nel gennaio 2017, era stata fatta un'apposita indagine di mercato per la disinfestazione degli appartamenti storici del Complesso Vanvitelliano, con aggiudicazione provvisoria ad una ditta specializzata, seguita da aggiudicazione definitiva nel successivo aprile, dopo il controllo dei documenti necessari e le verifiche richieste alle competenti Procure.
  L'intervento programmato ha avuto inizio nel maggio del 2017, anche in considerazione delle aperture straordinarie dei martedì (giornata normalmente di chiusura al pubblico).
  A seguito di quanto rilevato, agli inizi di maggio, relativamente alla presenza di insetti nelle stanze dell'ex quadreria, nelle more dell'intervento previsto, è stato realizzato un intervento di emergenza per l'eliminazione di qualsiasi situazione di rischio per le persone.
  Precisamente tale intervento di emergenza ha riguardato le stanze comunemente denominate n. 22 e 23.
  Al riguardo la Direzione della Reggia evidenzia che si è trattato di infestazione di Antreno (Anthrenus verbasci), insetti non particolarmente pericolosi o dannosi per gli esseri umani.
  La Direzione della Reggia rappresenta, inoltre, che l'intervento di disinfestazione completo degli Appartamenti Storici è stato effettuato in data 29 maggio 2017, adottando tutti gli accorgimenti del caso, quindi previa apposita comunicazione ai Vigili del fuoco e al centro controllo della Reggia per l'attivazione dell'impianto antincendio.
  Comunica, infine, che seguiranno nel breve e medio periodo interventi di disinfestazione e restauro appropriati per singoli pezzi (sedie antiche, divanetti ecc.), per eliminare qualsiasi focolaio di infestazione che potrebbe costituire punto di partenza per infestazioni ben più importanti.
  Le competenti strutture amministrative del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Onorevole Fantinati, continueranno a seguire la situazione con la massima attenzione, nella consapevolezza della rilevanza storico artistica della Reggia di Caserta ed in continuità con le iniziative intraprese per la tutela e valorizzazione del Complesso.

Pag. 141

ALLEGATO 3

5-11397 Vacca: Sulla ripartizione del FFO alle università relativa alla previsione dei costi standard.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Come è noto, con sentenza della Corte Costituzionale n. 104 dell'11 maggio 2017 è stata dichiarata l'illegittimità costituzionale dell'articolo 8 e dell'articolo 10, comma 1 – limitatamente alle parole «al costo standard per studente» – del decreto legislativo n. 49 del 2012. Le norme impugnate erano state emanate dal Governo nell'esercizio della delega legislativa conferita dall'articolo 5, comma 1, lettera b) e comma 4, lettera f), della legge n. 240 del 2010, che ha attribuito ad un atto delegato il compito di individuare gli indici da utilizzare per il calcolo del costo standard di formazione per studente in corso e la conseguente percentuale del FEO (Fondo di finanziamento ordinario) da distribuire tra gli Atenei.
  È noto, altresì, che la Corte ha ritenuto che la declaratoria di incostituzionalità sia determinata esclusivamente da vizi del potere legislativo delegato e non impedisce ulteriori interventi in merito del Parlamento e del Governo, sui quali comunque incombe la responsabilità di assicurare, con modalità conformi a Costituzione, la continuità e l'integrale distribuzione dei finanziamenti per le università statali, indispensabili per l'effettività dei princìpi e dei diritti consacrati negli articoli 33 e 34 della Costituzione.
  Ciò posto, il Governo ed il Parlamento si sono fatti carico della questione, che è stata prontamente affrontata con l'adozione di una norma specifica inserita nell'articolo 12 del decreto-legge n. 91 del 20 giugno 2017. Tale norma consente sia di salvaguardare i finanziamenti già attribuiti alle università per gli anni 2014-2016 secondo il criterio del costo standard, sia di procedere celermente con l'attribuzione dell'FFO per l'anno 2017. La medesima norma, inoltre, introduce criteri migliorativi per le modalità di calcolo del costo standard per studente, attraverso una più puntuale definizione dello stesso direttamente con norma primaria.
  La scelta di intervento tramite decreto-legge è stata effettuata anche tenendo conto che sono decorsi i termini per l'esercizio della delega. Pertanto, occorre l'immediata adozione di una norma primaria per assicurare la continuità nella distribuzione dei finanziamenti, come indicato nella sentenza della Corte.
  Nello specifico, la norma si propone i seguenti obiettivi:
   disciplinare in modo coerente ed esaustivo la materia elevando a norma primaria i criteri che erano stati determinati con i decreti ministeriali n. 893 del 2014 e n. 635 del 2016;
   assicurare il mantenimento delle assegnazioni disposte per gli anni 2014, 2015 e 2016 agli atenei, i quali hanno approvato i bilanci e assunto obbligazioni anche sulla base delle stesse;
   consentire una rapida e integrale assegnazione delle risorse per l'anno 2017, mantenendo le stesse modalità di applicazione del costo standard del 2016;
   perfezionare, dal 2018, il modello di calcolo finora utilizzato introducendo ulteriori Pag. 142criteri e indici con riferimento soprattutto ai fattori di natura perequativa collegati a quelli di contesto economico-territoriale infrastrutturale.

  La legge di conversione del decreto-legge n. 91 è tutt'ora all'esame del Parlamento. L'Esecutivo continuerà ad adoperarsi per l'approvazione nei tempi prescritti al fine di dare corso alle prescrizioni impartite dalla sentenza della Corte Costituzionale sopra citata in tempo utile per l'attribuzione delle risorse per l'anno 2017 agli Atenei.

Pag. 143

ALLEGATO 4

5-11507 Sgambato: Sul potenziamento dell'organico della scuola dell'infanzia.

TESTO DELLA RISPOSTA

  On.le Sgambato, la questione da Lei segnalata con l'atto di sindacato ispettivo in argomento è fortemente sentita da questo Ministero che sta valutando possibili risposte alle comprensibili aspettative di questa categoria di docenti, del cui importante ruolo e contributo al sistema scolastico tutti, ed in primo luogo l'Amministrazione e i suoi rappresentanti, sono ben consapevoli.
  Come è noto, il così detto organico del potenziamento è stato introdotto dalla legge n. 107 del 2015, nella consistenza indicata nella tabella allegata alla medesima legge. È altresì noto che detta tabella non contempla posti di docenti di scuola dell'infanzia, in attesa della istituzione, attraverso lo strumento della delega conferita dalla stessa legge n. 107, di un sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino a sei anni, costituito dai servizi educativi per l'infanzia e dalle scuole dell'infanzia.
  La delega in argomento è stata esercitata con l'emanazione del decreto legislativo n. 65 del 13 aprile 2017, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale in data 16 maggio 2017. Detto decreto individua gli obiettivi del sistema integrato e detta le modalità per la sua concreta realizzazione.
  In particolare, per l'aspetto che qui interessa, viene previsto all'articolo 12, comma 7, che «Per attuare gli obiettivi del sistema integrato di educazione e di istruzione di cui al presente decreto viene assegnata alla scuola dell'infanzia statale una quota parte delle risorse professionali definite dalla tabella 1, allegata alla legge 13 luglio 2015 n. 107, relativa all'organico di potenziamento. La disposizione di cui al presente comma non deve determinare esuberi nell'ambito dei ruoli regionali».
  Tale norma, pertanto, ha consentito di estendere anche a questo segmento di istruzione la previsione di un numero di posti di potenziamento, completando così l'organico dell'autonomia in tutti i gradi di scuola.
  La norma medesima troverà applicazione a partire dall'anno scolastico 2018/2019. Ciò in quanto, il decreto legislativo n. 65 è entrato in vigore in data 31 maggio 2017, quando già erano state avviate le procedure per la determinazione dell'organico di diritto per il prossimo anno scolastico.
  Il MIUR ha diramato le istruzioni operative per l'organico 2017/2018 – con nota n. 21315 – il 15 maggio 2017, in una data successiva rispetto agli anni precedenti. A titolo esemplificativo, l'analoga circolare per l'anno in corso era stata emanata il 29 aprile 2016. Un ulteriore slittamento non avrebbe consentito di completare tutte le operazioni preordinate all'avvio dell'anno scolastico (definizione degli organici, movimenti e assegnazioni provvisorie del personale e nuove nomine in ruolo e a tempo determinato) in tempi congrui ai fini del rispetto della data fissata per l'inizio delle lezioni. Viceversa, sarà possibile avere i docenti in cattedra e avviare le novità previste dal decreto attuativo de «La Buona scuola» fin dal prossimo 1o settembre.
  L'ampliamento dell'organico del potenziamento per la scuola dell'infanzia, come detto, verrà effettuato a partire dall'anno scolastico 2018/2019, e su tali posti verranno effettuate le corrispondenti operazioni di trasferimento e di immissione in ruolo. Pag. 144
  Ad ogni modo, corre l'obbligo di rappresentare che l'Amministrazione è, inevitabilmente, in attesa della prossima decisione dell'Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato, la cui udienza si prevede per il prossimo mese di ottobre, che statuirà sul diritto o meno dei cosiddetti «diplomati magistrali» ad essere inseriti nelle graduatorie ad esaurimento. Anche alla luce della relativa pronuncia si potranno valutare le soluzioni più idonee per venire meglio incontro alle condivisibili aspettative di questa categoria di docenti, nonché le modalità e i tempi per una loro immissione in ruolo.
  Ciò si renderà necessario, altresì, per rinforzare e attivare a pieno regime il Sistema integrato dalla nascita fino a sei anni, come definito dal decreto legislativo n. 65 del 2017, che con l'adozione del Piano di azione nazionale pluriennale sarà ulteriormente potenziato.

Pag. 145

ALLEGATO 5

Misure per favorire l'invecchiamento attivo attraverso attività di utilità sociale e di formazione permanente (Testo unificato C. 104 Binetti e abbinate).

PARERE APPROVATO

  La Commissione VII (Cultura, scienza e istruzione),
   esaminato, per le parti di competenza, il nuovo testo unificato delle proposte di legge C. 104 e abbinate, recante «Misure per favorire l'invecchiamento attivo attraverso attività di utilità sociale e di formazione permanente»;
   uditi la relazione del deputato Crimì e il dibattito svolti nelle sedute del 19 e 28 luglio 2017;
   apprezzati contenuto e finalità del testo, i quali si inseriscono in una maturazione ormai decennale relativa all'importanza della terza età, quale mediatrice didattico-culturale, in possesso di un bagaglio di esperienze, che merita di essere condiviso con la comunità di appartenenza;
   osservato, peraltro, che sia l'esperienza di fatto di molte comunità nazionali, sia i trattati internazionali riconoscono la centralità e i diritti delle persone anziane e il valore del loro ruolo sociale. In Italia, il contributo degli anziani alla comunità di appartenenza si registra sia in termini di persistente desiderio di rimanere attivi, mediante per esempio la frequenza di università popolari e associazioni di volontariato; sia in termini di concreta supplenza alle – purtroppo – non rare carenze dello Stato sociale nell'ambito dei nuclei famigliari,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con la seguente condizione:
   all'articolo 7, comma 1, sia aggiunto in fine il seguente periodo: «avvalendosi di personale qualificato in possesso di titoli professionali»;
  e con la seguente osservazione:
   valuti la Commissione di merito l'opportunità di inserire all'articolo 6 una precisazione relativa ai corsi che gli anziani potrebbero frequentare per conseguire specifici attestati di studio, con particolare attenzione per quelli aventi maggiore utilità sociale.