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CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 25 giugno 2014
260.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (VII e X)
COMUNICATO
Pag. 22

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 25 giugno 2014. — Presidenza del presidente della X Commissione, Ettore Guglielmo EPIFANI, indi della vicepresidente della VII Commissione Manuela GHIZZONI. – Intervengono il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario FRANCESCHINI e il sottosegretario dei beni e delle attività culturali e del turismo Francesca Barracciu.

  La seduta comincia alle 14.40.

DL 83/2014: Disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio di turismo.
C. 2426 Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 24 giugno 2014.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, comunica che sono stati presentati alcuni ricorsi avverso le inammissibilità pronunciate nella seduta di ieri.
  In relazione a tali ricorsi le Presidenze ritengono di rivedere i giudizi di inammissibilità delle seguenti proposte emendative:
   l'emendamento Pizzolante 1.38, limitatamente al secondo periodo in cui introduce novità in materia di gestione dei beni culturali di appartenenza pubblica;
   gli emendamenti Costantino 1.10, 1.13, 1.11, 1.12 e 1.14, che prevedono la destinazione al MIUR (ma probabilmente il riferimento deve essere al MIBACT) di risorse finalizzate a finanziare un Fondo per interventi a favore dei beni culturali;
   l'emendamento Costantino 1.52 che reca modifiche alla disciplina del credito d'imposta per il rilancio del sistema musicale italiano;
   gli emendamenti Costantino 5.3, diretto ad esentare le fondazioni lirico- Pag. 23sinfoniche dal pagamento dell'IRAP. Sono conseguentemente riammessi gli analoghi emendamenti Carocci 5.29, Abrignani 5.42 e Chimienti 5.18 e l'articolo aggiuntivo Tidei 5.02;
   l'emendamento Rampi 6.3 diretto a consentire l'utilizzo di fondi per la promozione della produzione musicale. È conseguentemente riammesso l'identico emendamento Palmieri 6.9;
   l'emendamento Benamati 6.4 che riconosce un credito d'imposta alle imprese cinematografiche per il restauro e l'adeguamento tecnologico delle sale;
   gli identici emendamenti Fanucci 10.27, Vignali 10.51, Abrignani 10.13, che prorogano il termine per realizzare gli interventi di prevenzione incendi nelle strutture ricettive, sino al quindicesimo mese successivo alla data di pubblicazione del decreto che stabilirà le regole per l'accesso ai benefici per la ristrutturazione; sebbene non risulti presente la materia della prevenzione incendi, la norma consente di utilizzare i fondi previsti dall'articolo 10 anche per l'adeguamento antincendio delle strutture ricettive; la riammissione riguarda altresì, di conseguenza, gli analoghi Alfreider 10.6, Prataviera 10.78 e Bini 10.84;
   l'articolo aggiuntivo Crippa 10.016, che, sebbene attingendo da altre agevolazioni fiscali, consente l'efficientamento energetico delle strutture ricettive; analogamente, l'emendamento Allasia 10.69, che reca disposizioni riguardanti la detrazione delle spese sostenute per riqualificazione energetica degli edifici previste dalla legge finanziaria per il 2007 anche alle strutture ricettive;
   l'articolo aggiuntivo Benamati 10.012, che istituisce il Fondo per la promozione del turismo nello stato di previsione del MIBACT utilizzando risorse provenienti dall'attività di contrasto alle frodi fiscali e l'analogo articolo aggiuntivo Prodani 13.018, che istituisce il Fondo per la promozione del turismo alimentato dagli introiti derivanti dal recupero dell'IVA sui prodotti tax free;
   l'articolo aggiuntivo Mucci 11.015 che contiene disposizioni di favore per le start-up con oggetto sociale la promozione di offerta turistica nazionale attraverso l'uso di tecnologie e software originali.

  Comunica altresì che, per un mero disguido, nella seduta di ieri non è stata dichiarata inammissibile la parte consequenziale dell'emendamento Pizzolante 10.48, nell'inciso in cui reca disposizioni relative alla riclassificazione alberghiera.
  Le Presidenze ritengono invece di confermare i giudizi di inammissibilità sulle altre proposte emendative oggetto di ricorso.
  Ricorda che il termine per le segnalazioni è fissato alle ore 16 odierne; informa che, in relazione ai lavori serali, le Commissioni si intendono convocate 15 minuti dopo la fine della seduta pomeridiana dell'Assemblea.

  Luigi GALLO (M5S), a nome del proprio gruppo, dichiara di voler sottoscrivere gli emendamenti Bray 2.5 e 2.7.

  Mara MUCCI (M5S), a fronte della riammissione degli emendamenti Fanucci 10.27, Vignali 10.51, Abrignani 10.13, chiede per quale motivo non siano stati riammesse alcune sue proposte emendative che riguardano l'abbattimento delle barriere architettoniche in luoghi turistici, storico-artistici e di interesse pubblico e inseriscono tra gli ambiti disciplinari e propedeutici della classe di laurea in Architettura e Ingegneria edile la materia denominata «Progettazione universale». Chiede altresì per quale motivo sia stata confermata l'inammissibilità del proprio articolo aggiuntivo 11.016, che prevede un progetto per lo sviluppo dell'intermodalità bici-treno, dal momento che sono stati dichiarati ammissibili altri emendamenti che si riferiscono a progetti; a titolo di esempio gli emendamenti Sereni 7.46 e 7.23 relativi al «Programma Italia 2019» nell'ambito delle candidature italiane a Capitale europea della cultura per l'anno 2019, in cui sono previste norme concernenti la mobilità turistica.

Pag. 24

  Stefano ALLASIA (LNA), nell'esprimere apprezzamento per la riammissione di alcuni emendamenti presentati dal proprio gruppo, chiede di poter differire il termine già fissato alle ore 16 della giornata odierna per la segnalazione delle proposte emendative da parte di ciascun gruppo in considerazione del fatto che la seduta è iniziata in ritardo e i gruppi avranno a disposizione minore tempo per decidere in merito alle segnalazioni.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, con riferimento alla richiesta di sottoscrizione avanzata dall'onorevole Gallo, sottolinea che è necessario chiedere preliminarmente il consenso all'onorevole Bray, primo firmatario degli emendamenti 2.5 e 2.7.
  Si riserva di approfondire il contenuto degli emendamenti Sereni 7.46 e 7.23, dichiarati ammissibili e conseguentemente di valutare l'eventuale riammissione dell'articolo aggiuntivo Mucci 11.016. Precisa che l’ articolo aggiuntivi Mucci 10.05 è stato dichiarato inammissibile perché modifica la disciplina inerente le barriere architettoniche, prevedendo anche una modifica degli ambiti disciplinari e propedeutici della classe di laurea in Architettura e Ingegneria edile, mentre gli emendamenti Fanucci 10.27, Vignali 10.51, Abrignani 10.13, prorogano solamente il termine per realizzare gli interventi di prevenzione incendi nelle strutture ricettive.

  Mara MUCCI (M5S) sottolinea che sarebbe disponibili ad una riammissione parziale del proprio articolo aggiuntivo 10.05.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, sospende la seduta.

  La seduta sospesa alle 15 riprende alle 19,10.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, in relazione alla richiesta avanzata nella seduta pomeridiana dalla collega Mucci, dichiara che, in seguito ad ulteriore valutazione, le Presidenze hanno ritenuto di rivedere il giudizio di inammissibilità relativamente all'articolo aggiuntivo Mucci 11.016 relativo al sostegno intermodale bici-treno.
  Avverte inoltre che i relatori hanno formalizzato la presentazione di alcune proposte emendative riferite agli articoli 1, 2 e 4 che sono in distribuzione e per le quali, se non vi sono obiezioni, è fissato il termine per i subemendamenti alle ore 20.45 di questa sera.
  Invita quindi i relatori ad illustrare brevemente il contenuto degli emendamenti testé presentati.

  Maria COSCIA, relatrice per la VII Commissione, ritiene che il contenuto degli emendamenti presentati dai relatori tenga nella giusta considerazione la sostanza di gran parte delle proposte emendative formulate agli articoli 1, 2 e 4 dai parlamentari.
  In particolare le modifiche proposte all'articolo 1 rispondono all'esigenza di meglio precisare la formulazione originaria delle disposizioni e chiariscono la portata del meccanismo del credito d'imposta introdotto dall'articolato estendendo la possibilità che la gestione dei beni culturali siano destinate ad enti non commerciali.
  Sottolinea con rammarico di non aver potuto accogliere le sollecitazioni in materia di estensione del campo di applicazione delle agevolazioni fiscali ma, nel confronto con il Governo, è stato chiarito che occorre aspettare la prima fase applicativa della norma per poter prevedere ulteriori agevolazioni.
  Infine, l'emendamento presentato dai relatori recepisce la condizione prevista dal parere espresso dalla Commissione Bilancio sul testo base del provvedimento.
  Con riferimento all'articolo 2 chiarisce che l'emendamento presentato dai relatori mira a regolare più efficacemente le misure previste per la realizzazione del Progetto Pompei. La proposta disciplina in modo più dettagliato le ipotesi di deroga introdotte dal decreto-legge.Pag. 25
  L'emendamento tiene conto altresì del parere espresso dalla Commissione Ambiente sul decreto-legge in esame.
  Infine segnala che l'emendamento presentato all'articolo 4 introduce ulteriori modifiche al comma 1-ter dell'articolo 52 del Codice dei beni culturali e del paesaggio per meglio chiarire le finalità della disposizione, definire i soggetti e le procedure da attuare. L'emendamento affronta anche il tema dell'indennizzo riconosciuto agli esercenti prevedendo che il limite massimo sia fissato in base alla media dei ricavi annui dichiarati negli ultimi cinque anni di attività.

  Emanuele CANI (PD) dichiara di ritirare gli emendamenti a sua prima firma 9.28 e 10.60.

  Antonio PALMIERI (FI-PdL) nel preannunciare un opposizione costruttiva per il prosieguo dei lavori, condivide il termine preannunciato dal presidente per la presentazione dei subemendamenti agli emendamenti dei relatori presentati nella seduta odierna.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, sospende la seduta che riprenderà quindici minuti dopo la scadenza del termine per la presentazione dei subemendamenti agli emendamenti delle relatrici.

  La seduta sospesa alle 19.25 riprende alle 21.20.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, annuncia la presentazione – da parte delle relatrici – degli emendamenti 12.45 e 14.7 e dell'articolo aggiuntivo 12.02. Dichiara quindi inammissibile il predetto articolo aggiuntivo 12.02 delle relatrici, in quanto contenente materia estranea al contenuto del decreto-legge in esame.
  Fissa quindi il termine per la presentazione di eventuali subemendamenti agli emendamenti delle relatrici 12.45 e 14.7 alle ore 9.30 della giornata di domani.

  Davide CRIPPA (M5S), chiede conferma della dichiarazione dell'inammissibilità dell'articolo aggiuntivo 12.02 delle relatrici.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, conferma tale inammissibilità.

  Luigi GALLO (M5S) chiede di posticipare almeno alle ore 10 della giornata di domani il termine per la presentazione di subemendamenti agli emendamenti delle relatrici 12.45 e 14.7.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, si riserva di fissare eventualmente un diverso termine per la presentazione dei suddetti subemendamenti, al termine della seduta odierna della Commissione.
  La Commissione passa quindi all'esame dell'articolo 1 e dei relativi emendamenti segnalati dai gruppi.

  Maria COSCIA (PD), relatrice per la VII Commissione, esprime invito al ritiro, o, in assenza di ritiro, parere contrario, sugli emendamenti Pizzolante 1.42, Cesaro Antimo 1.47, sugli identici emendamenti Tancredi 1.40 e Schirò 1.48, sugli emendamenti Santerini 1.44, Donati 1.25, Galgano 1.45, Vargiu 1.46, Cani 1.31, Rampi 1.29, sugli identici emendamenti Rampi 1.28, Vignali 1.39, Bombassei 1.43 e Abrignani 1.51, sugli emendamenti Donati 1.26, Costantino 1.4, Schirò 1.49, Rampelli 1.34, Costantino 1.6, Pizzolante 1.38, Rampelli 1.35 e Malisani 1.23.
  Esprime quindi parere favorevole sull'emendamento Luigi Gallo 1.20, subordinatamente ad una riformulazione, diretta a prevedere che l'apposito portale in cui si associano ai soggetti destinatari delle erogazioni liberali le informazioni relative allo stato di conservazione del bene sia gestito dal Mibact, e una revisione dell'ultima parte del suddetto emendamento. Esprime altresì parere favorevole sull'emendamento Bray 1.15; invito al ritiro o, in assenza di ritiro, parere contrario sugli emendamenti Battelli 1.36, Mucci 1.30, Costantino 1.10 e 1.52, e sull'articolo aggiuntivo Battelli 1.03.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, segnala che l'emendamento delle relatrici 1.57, Pag. 26precedentemente presentato, e i relativi subemendamenti saranno votati dopo il suddetto emendamento Rampelli 1.35.

  Maria COSCIA (PD), relatrice per la VII Commissione, esprime parere contrario su tutti i subemendamenti riferiti all'emendamento delle relatrici 1.57.

  Il Ministro Dario FRANCESCHINI esprime parere conforme alla relatrice, con la precisazione di ritenere necessario unire in un solo emendamento le due proposte emendative Luigi Gallo 1.20 e Bray 1.15 le quali si integrano.
  Con riferimento poi alle restanti proposte emendative, ritiene necessario evitare di rompere un delicato equilibrio finanziario che si è realizzato con le disposizioni di cui all'articolo 1 del disegno di legge in esame, il quale prevede un credito di imposta di ben il 65 per cento delle spese sostenute per donazioni in denaro destinate ad interventi a favore della cultura. Rileva, quindi, come questa agevolazione del mecenatismo sia stata resa possibile dal fatto che i beni beneficiari delle predette erogazioni devono essere di proprietà pubblica: tale caratteristica permette sia agli enti pubblici proprietari dei beni di interesse culturale di non dover sostenere ingenti spese per la tutela e valorizzazione dei propri beni, sia di creare un significativo indotto dalla realizzazione delle relative opere. Auspica che, quando il problema del reperimento di adeguate risorse sarà stato in qualche modo risolto, si possa prevedere un analogo beneficio anche in favore di beni vincolati di proprietà privata o a favore di attività culturali in genere. Ribadisce, quindi, che eventuali ulteriori emendamenti comportanti maggiori oneri per la finanza pubblica comporterebbero problemi difficilmente risolvibili di copertura finanziaria.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, prende atto che gli emendamenti Pizzolante 1.42 e Cesare Antimo 1.47 sono stati ritirati. Constata poi l'assenza del presentatore dell'emendamento Orfini 1.55: si intende che vi abbia rinunziato. Comunica altresì il ritiro degli identici emendamenti Tancredi 1.40, Schirò 1.48, Santerini 1.44, Donati 1. 25, Galgano 1.45, Vargiu 1.46, Cani 1.31.

  Irene MANZI (PD) sottoscrive l'emendamento Rampi 1.29 e lo ritira.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, prende atto quindi del ritiro degli identici emendamenti Rampi 1.28, Vignali 1.39, Bombassei 1.43 e Abrignani 1.51 e dell'emendamento Donati 1.26.
  La Commissione respinge l'emendamento Costantino 1.4.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, prende atto del ritiro dell'emendamento Schirò 1.49. Constata poi l'assenza del presentatore dell'emendamento Rampelli 1.34: si intende che vi abbia rinunciato.
  La Commissione respinge l'emendamento Costantino 1.6.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, prende atto che l'emendamento Pizzolante 1.38 è stato ritirato. Constata inoltre l'assenza del presentatore dell'emendamento Rampelli 1.35: si intende che vi abbia rinunciato.
  La Commissione passa quindi all'esame dell'emendamento delle relatrici 1.57 e dei relativi subemendamenti.

  Luigi GALLO (M5S) illustra la ratio del subemendamento Battelli 0.1.57.1. Rileva, in particolare, come l'originaria formulazione dell'articolo 1 del provvedimento in esame fosse maggiormente adeguata alle esigenze di finanziamento per il sostegno dei beni culturali. Ritiene infatti che aver previsto l'intermediazione delle fondazioni che poi attueranno gli interventi di salvaguardia dei beni culturali rischi di creare maggiori spese amministrative causate dall'interposizione di tali soggetti intermediari.

  Il Ministro Dario FRANCESCHINI chiarisce che le fondazioni destinatarie della norma sono intanto quelle preesistenti all'emanazione del decreto, trattandosi Pag. 27poi di enti qualificati nel settore, quali il FAI, che gestiscono pregevoli beni di proprietà pubblica. Ricorda quindi come vi sarà comunque un'adeguata pubblicità della gestione delle risorse ricevute, anche grazie all'approvazione del citato emendamento Luigi Gallo 1.20 che interviene in materia con l'istituzione di un apposito portale.

  Davide CRIPPA (M5S) chiede se tra le fondazioni interessate dalle disposizioni dell'articolo 1 vi siano anche fondazioni bancarie come la Cariplo o la fondazione San Paolo di Torino.

  Il Ministro Dario FRANCESCHINI rileva come non gli risulti che fondazioni bancarie gestiscano beni di proprietà pubblica di interesse culturale.

  Gianluca BENAMATI (PD) ritiene che anche alla luce dei chiarimenti forniti dal Governo sia condivisibile il testo dell'emendamento delle relatrici 1.57.

  Antonio PALMIERI (FI-PdL) chiede alle relatrici chiarimenti relativi all'emendamento 1.57 delle relatrici, con particolare riferimento al riconoscimento del credito d'imposta per erogazioni liberali destinate ad enti non commerciali esistenti alla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto-legge. Al riguardo, rileva che sarebbe preferibile considerare gli enti esistenti alla data di emanazione del decreto-legge medesimo.

  Il Ministro Dario FRANCESCHINI concorda con le considerazioni testé svolte dall'onorevole Palmieri.

  Maria COSCIA, (PD) relatrice per la VII Commissione, riformula in tal senso il proprio emendamento 1.57.

  Luigi GALLO (M5S) esprime perplessità in ordine al riconoscimento di erogazioni liberali in favore di enti che in realtà non gestiscano i beni culturali pubblici ai quali le risorse siano destinate.

  La Commissione respinge quindi il subemendamento Battelli 0.1.57.2.

  Ignazio ABRIGNANI (FI-PdL) illustra il suo subemendamento 0.1.57.3, precisando come lo stesso preveda di specificare la destinazione alla prevalente accessibilità e fruizione pubblica gratuita dei beni culturali pubblici, sui quali sia presente un diritto reale di godimento perpetuo di enti locali. Alla luce, tuttavia, delle considerazioni svolte dal Governo in ordine alle difficoltà di accogliere la proposta emendativa in questione, accetta l'invito al ritiro del suo subemendamento.

  La Commissione respinge, quindi, il subemendamento Gallo 0.1.57.4.

  Paolo TANCREDI (NCD) preannunzia il voto favorevole del gruppo NCD sull'emendamento 1.57 delle relatrici, tenendo a precisare come il suo gruppo, comprendendo le argomentazioni illustrate dal Ministro, abbia ritirato tutte le proposte emendative sulle quali il Governo e le relatrici hanno formulato un invito al ritiro, ivi compreso l'emendamento Pizzolante 1.38, con il quale si proponeva di riconoscere il credito d'imposta anche ai soggetti giuridici privati ai quali sia stata affidata in concessione la gestione di beni culturali ai sensi dell'articolo 115 del codice dei beni culturali.

  Antonio PALMIERI (FI-PdL) preannunzia il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento 1.57 delle relatrici.

  Il Ministro Dario FRANCESCHINI ritiene che la questione sollevata dal deputato Gallo meriti di essere approfondita. Propone quindi di accantonare l'esame dell'emendamento 1.57 delle relatrici, al fine di poter valutare una riformulazione che eviti qualunque ambiguità in merito al riconoscimento di agevolazioni fiscali per le erogazioni liberali in favore di enti che in realtà non gestiscano i beni culturali pubblici ai quali le risorse siano destinate.

  Maria COSCIA (PD), relatrice per la VII Commissione, concorda sull'opportunità di Pag. 28effettuare approfondimenti a tale riguardo.

  Davide CRIPPA (M5S) rileva l'opportunità di prevedere una precisa specificazione dell'importo esatto dell'erogazione liberale ricevuta, che dovrebbe essere destinata esclusivamente agli interventi di manutenzione, protezione e restauro dei beni culturali pubblici.

  Ignazio ABRIGNANI (FI-PdL) ritiene opportuno evitare ulteriori irrigidimenti. Ritiene, al contrario, opportuno considerare la gestione complessiva dei lavori di manutenzione, protezione e restauro, comprendente anche le spese sostenute per l'organizzazione dei lavori medesimi.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, comunica quindi l'accantonamento dell'emendamento 1.57 delle relatrici, nonché dell'emendamento Malisani 1.23, che sarebbe precluso dall'emendamento 1.57. Dà quindi conto della riformulazione degli emendamenti Bray 1.15 e Luigi Gallo 1.20 proposta dalle relatrici, che prevede di sostituire, al comma 5 dell'articolo 1, le parole: «anche con un'apposita sezione nei propri siti istituzionali», con le seguenti: «tramite il proprio sito web istituzionale, nell'ambito di una pagina dedicata e facilmente accessibile in un apposito portale, gestito dal MIBACT, in cui si associano ai soggetti destinatari delle erogazioni liberali tutte le informazioni relative allo stato di conservazione del bene, gli interventi di ristrutturazione o riqualificazione eventualmente in atto, i fondi pubblici assegnati per l'anno in corso, l'ente responsabile del bene, nonché le informazioni relative alla fruizione».

  Antonio PALMIERI (FI-PdL), ricordando il significato proprio del termine «accessibilità», riferito, come risulta anche dalla legge n. 4 del 2004, all'accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici, rileva l'opportunità di sostituire il termine «accessibile» con un'altra espressione, come ad esempio «facilmente individuabile».

  Luigi GALLO (M5S) accetta la riformulazione proposta dalle relatrici del suo emendamento 1.20, la cui approvazione consentirebbe ai cittadini di accedere facilmente alle informazioni relative al patrimonio culturale e di controllare in tal modo l'operato della politica.

  Roberto RAMPI (PD) condivide le osservazioni svolte dai colleghi in materia di accessibilità e di trasparenza.

  Gianna MALISANI (PD) chiede di sottoscrivere l'emendamento risultante dalla riformulazione, rilevando altresì l'opportunità, come descritto nel suo emendamento 1.23, sul quale ha accettato l'invito al ritiro formulato dalle relatrici, che i soggetti beneficiari delle erogazioni liberali comunichino annualmente al Ministero l'elenco dei beni culturali pubblici che necessitano degli interventi di cui al comma 1, secondo le priorità definite dagli enti medesimi, provvedendo anche a comunicare la destinazione e l'utilizzo delle erogazioni stesse.

  Il Ministro Dario FRANCESCHINI condivide le osservazioni testé svolte dall'onorevole Malisani.

  Simona Flavia MALPEZZI (PD) chiede di sottoscrivere l'emendamento risultante dalla riformulazione degli emendamenti Gallo 1.20 e Bray 1.15.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Gallo 1.20 e Bray 1.15, così come riformulati, e respinge l'emendamento Battelli 1.36.

  Mara MUCCI (M5S) insiste per la votazione del suo emendamento 1.30, raccomandandone l'approvazione, in quanto reputa necessario favorire le start up accreditate presso il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, che si occuperanno di raccogliere i fondi tra il pubblico, applicando una commissione sulla donazione.

  La Commissione respinge quindi, con distinte votazioni, gli emendamenti Mucci 1.30 e Costantino 1.10 e 1.52.

Pag. 29

  Sergio BATTELLI (M5S), intervenendo sul suo articolo aggiuntivo 1.03, ne raccomanda l'approvazione, alla luce del fatto che la piattaforma di crowdfunding ivi prevista costituisce uno strumento rivoluzionario, grazie al sostegno finanziario e sociale della comunità web.

  Simone VALENTE (M5S) rileva che la piattaforma nazionale telematica per la raccolta delle erogazioni liberali costituisce uno strumento dalla portata innovativa che potrebbe consentire un progressivo avvicinamento dei cittadini al bene comune. Raccomanda, quindi, l'approvazione dell'articolo aggiuntivo Battelli 1.03, dichiarandosi altresì disponibile ad una rettifica dell'importo di 500.000 euro necessario per la realizzazione della piattaforma.

  Antonio PALMIERI (FI-PdL), pur sottolineando il carattere innovativo dell'articolo aggiuntivo presentato dai colleghi, evidenzia che il suo contenuto appare in parte assorbito dagli emendamenti Gallo 1.20 e Bray 1.15 e che, ove esso fosse approvato, ne rimarrebbero escluse gran parte delle erogazioni liberali effettuate al di fuori di tale piattaforma telematica. Auspica, tuttavia, che il Governo apporti correttivi alla norma, consentendo in futuro di individuare il bene culturale pubblico destinatario delle erogazioni liberali.

  Gea SCHIRÒ (PI) si associa all'ultima considerazione svolta dal collega Palmieri in ordine all'individuazione del bene culturale destinatario del finanziamento.

  Stefano ALLASIA (LNA) preannunzia il voto favorevole del suo gruppo sull'articolo aggiuntivo Battelli 1.03, che salvaguarda il rispetto del principio di trasparenza e la tracciabilità delle somme erogate e della loro destinazione.

  Davide CRIPPA (M5S) sottolinea come la piattaforma telematica integri solo una modalità alternativa e non esclusiva di raccolta e destinazione delle erogazioni liberali. Chiede quindi chiarimenti al Governo in ordine ai motivi del mancato accoglimento di tale proposta emendativa, suggerendo di accantonarne l'esame, in attesa che il Ministro fornisca le opportune argomentazioni.

  Il Ministro Dario FRANCESCHINI sottolineando come non vi siano problemi di copertura finanziaria in merito all'articolo aggiuntivo Battelli 1.03, segnala come l'esigenza segnalata dall'emendamento sia assolutamente condivisibile. Ribadisce tuttavia il parere contrario, perché ritiene che una simile proposta non necessiti di una disposizione di legge per la sua attuazione.

  Ignazio ABRIGNANI (FI-PdL) auspica che il medesimo metodo possa essere applicato anche alla realizzazione del portale sul turismo.

  Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Battelli 1.03.

  Maria COSCIA (PD), relatrice per la VII Commissione, tenuto conte delle osservazioni dei colleghi del M5S precedentemente intervenuti, riformula le lettere a) e c) dell'emendamento 1.57 delle relatrici (vedi allegato).

  Il Ministro Dario FRANCESCHINI concorda con la riformulazione proposta.

  Luigi GALLO (M5S) chiede per quali motivi la relatrice non abbia riformulato anche la lettera b) dell'emendamento 1.57 delle relatrici, che stabilisce che le risorse per le erogazioni liberali sono destinate direttamente all'erario che può, per esigenze specifiche, orientarle su altre urgenze.

  Maria COSCIA (PD), relatrice per la VII Commissione, sottolinea che il Ministero dell'economia è contrario ad una destinazione delle erogazioni direttamente al Ministero dei beni culturali.

  Luigi GALLO (M5S) dichiara l'astensione del proprio gruppo sull'emendamento 1.57 dei relatori come riformulato.Pag. 30
  Le Commissioni approvano l'emendamento 1.57 delle relatrici, come riformulato. È pertanto precluso l'emendamento Malisani 1.23.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, invita i relatori ad esprimere il parere sulle proposte emendative presentate all'articolo 2.

  Maria COSCIA (PD), relatrice per la VII Commissione, invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, su tutti i subemendamenti presentati all'emendamento 2.57 delle relatrici. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento 2.57 delle relatrici, la cui approvazione precluderebbe gli emendamenti Arlotti 2.52 e gli identici Arlotti 2.53, Matarrese 2.39 e Prataviera 2.17. Invita al ritiro dell'emendamento Gallo, peraltro identico al subemendamento Gallo 0.2.57.2, e dell'emendamento Allasia 2.8. L'emendamento Gallo 2.41 sarebbe precluso dall'approvazione dell'emendamento 2.57 delle relatrici. Invita al ritiro degli emendamenti Gallo 2.33 e De Rosa 2.18. Gli identici emendamenti Allasia 2.9 e Arlotti 2.54, nonché l'emendamento Arlotti 2.56 sarebbero assorbiti dall'approvazione dell'emendamento delle relatrici 2.57. L'emendamento Giancarlo Giordano sarebbe precluso dall'approvazione dell'emendamento 2.57 delle relatrici.
  Invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli emendamenti Bray 2.4 e 2.5, Mannino 2.22, De Rosa 2.21 e Orfini 2.25. Esprime parere favorevole sull'emendamento Bray 2.7 e invita al ritiro dell'emendamento Simone Valente 2.11.

  Il Ministro Dario FRANCESCHINI esprime parere conforme a quello della relatrice. Sottolinea che le disposizioni dell'articolo 2 sono volte a consentire, nel rispetto delle regole di trasparenza e legalità, una maggiore celerità di utilizzo dei fondi europei per la realizzazione del Grande Progetto Pompei. L'emendamento 2.57 delle relatrici, redatto sulla base del parere della Commissione Ambiente, introduce miglioramenti al testo ed esprime pertanto parere favorevole.

  Tiziano ARLOTTI (PD) manifesta soddisfazione per l'emendamento 2.57 delle relatrici che tiene conto del parere espresso dall'VIII Commissione e coniuga l'esigenza di celere realizzazione degli interventi con principi di trasparenza e legalità.

  Paolo TANCREDI (NCD) manifesta un orientamento contrario all'emendamento 2.57 delle relatrici che non rispetta l'obiettivo di velocizzare la realizzazione degli interventi su Pompei, complicando a dismisura le procedure di appalto. Preannuncia pertanto a titolo personale l'astensione sull'emendamento 2.57 delle relatrici.

  Luigi GALLO (M5S) illustra le finalità del proprio subemendamento 0.2.57.1 volto ad abrogare le deroghe al Codice degli appalti previste alle lettere e), f), g) e h).

  Simone VALENTE (M5S) sottolinea che per il Progetto Pompei non saranno spesi i 105 milioni previsti, come ha confermato anche il Sovrintendente Osanna nell'audizione presso le Commissioni riunite. Chiede quindi al Ministro Franceschini quale sia la stazione appaltante per il progetto.

  Il Ministro Dario FRANCESCHINI sottolinea che la stazione appaltante gestisce fondi speciali e da fondi europei.

  Maria COSCIA (PD), relatrice per la VII Commissione, si dichiara dispiaciuta per interventi di alcuni colleghi che non hanno apprezzato lo sforzo delle relatrici di presentare un emendamento finalizzato a sfruttare al massimo tutte le risorse destinate al Grande Progetto Pompei, garantendo al contempo che le procedure di appalto avvengano nella massima trasparenza e legalità.

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  Le Commissioni respingono il subemendamento Gallo 0.2.57.1.

  Luigi GALLO (M5S) illustra le finalità del proprio subemendamento 0.2.57.2 volto a trasmettere all'Autorità anticorruzione e all'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici i dati relativi agli affidamenti di lavori di importo complessivo pari o superiore a 500 mila euro.

  Stefano ALLASIA (LNA) dichiara voto favorevole sul subemendamento Gallo 0.2.57.2, invitando i relatori e il Governo a una maggiore attenzione nella valutazione di proposte emendative che presentano deroghe al Codice degli appalti.

  Roberto SIMONETTI (LNA) si associa al collega Allasia e dichiara voto favorevole sul subemendamento Gallo 0.2.57.2.

  Le Commissioni respingono il subemendamento Gallo 0.2.57.2.

  Luigi GALLO (M5S), riconoscendo l'emendamento 2.57 come migliorativo del testo iniziale del decreto, dichiara il voto favorevole del suo gruppo, ribadendo comunque che nella formulazione elaborata dai relatori restano i limiti già evidenziati.

  Le Commissioni approvano quindi l'emendamento 2.57 dei relatori.

  Manuela GHIZZONI, presidente, dichiara che risultano quindi assorbito l'emendamento Arlotti 2.52 e preclusi gli identici Arlotti 2.53, Matarrese 2.39 e Prataviera 2.17, nonché l'emendamento Gallo 2.34.

  Le Commissioni respingono quindi l'emendamento Allasia 2.8.

  Manuela GHIZZONI, presidente, dichiara quindi precluso l'emendamento Gallo 2.41.

  Luigi GALLO (M5S), illustra il suo emendamento 2.33 che prevede, nel caso di rimozione del Direttore Generale, un intervento diretto dell'Autorità Anticorruzione.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Gallo 2.33.

  Davide CRIPPA (M5S), intervenendo sull'emendamento De Rosa 2.18, segnala che le responsabilità di carattere eminentemente tecnico del responsabile unico non possano essere efficacemente affidate ad altri membri della segreteria tecnica.

  Il Ministro dei beni culturali Dario FRANCESCHINI ribadisce la validità della soluzione individuata.

  Le Commissioni respingono l'emendamento De Rosa 2.18.

  Manuela GHIZZONI, presidente, dichiara quindi assorbiti dall'approvazione dell'emendamento 2.57 gli identici emendamenti Allasia 2.9, Arlotti 2.54 e Arlotti 2.56; risulta altresì precluso l'emendamento Giordano 2.47.

  Roberto RAMPI (PD), ritira gli emendamenti Bray 2.4 e 2.5 dei quali è cofirmatario.

  Luigi GALLO (M5S), ricorda di avere già espresso l'intenzione di poter sottoscrivere gli emendamenti Bray 2.4 e 2.5 sui quali c’è forte condivisione da parte del suo gruppo; dichiara altresì che non risulta la sottoscrizione del collega Rampi.

  Roberto RAMPI (PD), chiarisce di avere comunicato nel pomeriggio alle Commissioni la sottoscrizione dell'emendamento, per la quale il primo firmatario aveva espresso l'assenso. La decisione di ritirare l'emendamento è dettata dall'invito espresso dai relatori e anche dal sostanziale accoglimento dello spirito delle proposte emendative all'interno dell'emendamento dei relatori 2.57.

  Davide CRIPPA (M5S), ritiene che sia possibile da parte di membri delle Commissioni sottoscrivere emendamenti ritirati senza necessità dell'assenso del proponente e consiglia alla Presidenza meno Pag. 32fiscalità nella valutazione delle sottoscrizioni.

  Roberto RAMPI (PD), ricorda che il problema dell'assenso del primo firmatario si è posto, nella seduta pomeridiana, in relazione alle segnalazioni degli emendamenti da parte dei gruppi.

  Manuela GHIZZONI, presidente, richiama le decisioni già assunte nel pomeriggio dal Presidente Epifani in merito alla necessità di acquisire l'assenso del proponente sulla eventuale sottoscrizione di un emendamento; nel caso del collega Rampi, che appartiene inoltre al medesimo gruppo del proponente, tale assenso è stato fornito; ritiene quindi che gli emendamenti possano essere da lui stesso a pieno titolo ritirati.

  Davide CRIPPA (M5S), esprime dissenso rispetto alla valutazione della Presidenza; ritiene che si possa in questa sede essere meno formali e consentire la sottoscrizione degli emendamenti che vengono ritirati, rendendone possibile in tal modo la votazione.

  Manuela GHIZZONI, presidente, essendo stati gli emendamenti ritirati, concorda in merito alla possibilità che essi possano essere sottoscritti e fatti propri da altro deputato, pur concorrendo in questo caso, in considerazione delle procedure di segnalazione seguite, ad alterare il numero degli emendamenti stabiliti per ogni gruppo.

  Gianluca BENAMATI (PD), ritiene fosse chiara la volontà del collega Bray di ritirare gli emendamenti, pur essendo assente; se si ritiene comunque possibile che un altro proponente faccia propri in maniera strumentale gli emendamenti in questione per porli in votazione dichiara il voto contrario del proprio gruppo.

  Luigi GALLO (M5S) chiarisce che non c’è alcun intento strumentale da parte del suo gruppo visto che la richiesta di sottoscrivere gli emendamenti in questione era stata avanzata molto tempo prima del loro ritiro; al contrario, vi è condivisione nel merito delle citate proposte emendative.

  Roberto RAMPI (PD), ribadisce che l'emendamento 2.57 ha assorbito lo spirito degli emendamenti 2.4 e 2.5; stigmatizza e ritiene politicamente strumentale l'operazione che stanno effettuando i colleghi del Movimento 5 Stelle, e anche disdicevole avendo come ultimo esito l'effetto di provocare il voto contrario degli appartenenti al medesimo gruppo del collega Bray.

  Simone VALENTE (M5S), ribadisce la mancanza di alcun intento strumentale.

  Stefano ALLASIA (LNA), ricorda che la prassi di far propri emendamenti ritirati durante l'esame in Assemblea è costante, in particolare da parte delle opposizioni, e ritiene quindi che non ci sia nulla da scandalizzarsi; esprime al contempo il suo voto contrario alle proposte emendative anche se hanno cambiato di posizione politica.

  Luigi GALLO (M5S), fa quindi propri gli emendamenti Bray 2.4 e 2.5, ritirati dal collega Rampi e ne chiede la votazione.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Gallo 2.4.

  Luigi GALLO (M5S), intervenendo sull'emendamento 2.5 ne raccomanda l'approvazione sottolineando che si tratta di una sorta di DASPO per le aziende corrotte.

  Ivan DELLA VALLE (M5S), ritiene questa proposta emendativa di grande rilievo e non concorda sulla valutazione effettuata dal collega Rampi che la ritiene assorbita dall'approvazione dell'emendamento dei relatori 2.57. Chiede quindi un approfondimento.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Gallo 2.5, quindi l'emendamento Mannino 2.22.

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  Luigi GALLO (M5S), intervenendo sull'emendamento De Rosa 2.21, ne raccomanda l'approvazione.

  Le Commissioni respingono l'emendamento De Rosa 2.21.

  Manuela GHIZZONI, presidente, dichiara quindi assorbito l'emendamento Orfini 2.25.

  Maria COSCIA, relatore per la VII Commissione, ribadisce il parere favorevole sull'emendamento Bray 2.7, purché sia inserita, in fine, la clausola di invarianza finanziaria.

  Roberto RAMPI (PD), dichiara il voto favorevole sull'emendamento 2.7 che ha il pregio di coniugare l'esigenza di velocità con la trasparenza delle procedure.

  Luigi GALLO (M5S), dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento 2.7 segnalando al contempo che comunque gran parte delle norme contenute nel codice degli appalti restano lunghe e farraginose.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Bray 2.7 come riformulato.

  Simone VALENTE (M5S), raccomanda l'approvazione del suo emendamento 2.11, che prevede la possibilità di reclutamento di personale specializzato per il sito di Pompei.

  Luigi GALLO (M5S), intervenendo sull'emendamento 2.11 sottolinea che la necessaria corretta manutenzione ordinaria del sito di Pompei è compromessa anche dal blocco nelle assunzioni di adeguato personale.

  Il Ministro Dario FRANCESCHINI chiarisce che il Ministero non è certo contrario alla corretta manutenzione del sito, ma precisa che le assunzioni in deroga proposte dall'emendamento non possono essere effettuate direttamente dalla Soprintendenza; il tramite resta necessariamente il MIBACT. Mantiene quindi la propria contrarietà sull'emendamento 2.11.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Valente 2.11.

  Manuela GHIZZONI, presidente, ricorda il termine per la presentazione dei subemendamenti ai nuovi emendamenti dei relatori 12.45 e 14.7 alle ore 9,30. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 23.45.

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