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Resoconti delle Giunte e Commissioni

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CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 3 agosto 2017
867.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
Pag. 25

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 3 agosto 2017. — Presidenza del vicepresidente Cristian INVERNIZZI. — Interviene il viceministro dell'interno, Filippo Bubbico.

  La seduta comincia alle 11.05.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Cristian INVERNIZZI, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche attraverso impianti audiovisivi a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-12044 Toninelli ed altri: Sul presidio delle forze di pubblica sicurezza nei comuni di Mirano e Santa Maria di Sala (Venezia).

  Emanuele COZZOLINO (M5S) illustra l'interrogazione in titolo, di cui è cofirmatario, volta a conoscere gli orientamenti del Governo in merito all'ampliamento della presenza delle forze dell'ordine nel territorio di Mirano e Santa Maria di Sala, che è stato anche un argomento di dibattito nella recente campagna elettorale.

  Il viceministro Filippo BUBBICO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Emanuele COZZOLINO (M5S), replicando, ringrazia il viceministro per la risposta che conferma però la preoccupazione per l'orientamento del Governo in Pag. 26ordine alla non necessità di ampliare l'organico della stazione dei Carabinieri del territorio. Ritiene, infatti, essenziale una diversa gestione della sicurezza del territorio in oggetto, anche in virtù dell'adesione dei due comuni al protocollo di vicinato.

5-12045 Costantino e Maestri: Sulla situazione del centro di accoglienza di Cona (Venezia).

  Andrea MAESTRI (SI-SEL-POS), rinuncia ad illustrare l'interrogazione in titolo, di cui è cofirmatario.

  Il viceministro Filippo BUBBICO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Andrea MAESTRI (SI-SEL-POS), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto. Condivide, infatti, con il Governo l'obiettivo del superamento della logica emergenziale delle politiche di accoglienza, ma deve però constatare che la realtà è ben lontana dal conseguimento di tale obiettivo. Ritiene che con il decreto-legge n. 13 del 2017 si sia persa un'occasione e si sia rimasti all'interno di una logica emergenziale, con centri di accoglienza con grandi numeri di migranti ospitati nei quali spesso si verificano lesioni dei diritti della persona. Sul centro di accoglienza oggetto dell'interrogazione, ritiene che la riduzione della capienza non sia sufficiente e che sussista ancora un sovraffollamento di 400 o 550 unità, cosa intollerabile sia per i migranti che per i cittadini di quel territorio. Ribadisce quindi la necessità di garantire il rispetto dei diritti umani all'interno del centro di accoglienza di Cona.

5-12046 Sisto e Laboccetta: Sulle perquisizioni presso il domicilio di Bruno Contrada.

  Amedeo LABOCCETTA (FI-PdL) illustra l'interrogazione in titolo, di cui è cofirmatario, concernente le perquisizioni effettuate presso il domicilio di Bruno Contrada. Ritiene che il Ministro dell'interno dovrebbe invitare Bruno Contrada al Ministero e rivolgergli le sue scuse e provvedere, poi, al suo reintegro nei quadri della Polizia di Stato e alla ricostruzione della sua carriera. Ritiene altresì che il Ministro debba assumere pesanti iniziative contro la questura di Reggio Calabria per il suo operato nei confronti di Bruno Contrada. Non sono giustificabili, infatti, gli atteggiamenti persecutori di tale Questura, anche dopo l'assoluzione di Contrada, giunta dopo venticinque anni. In questa chiave persecutoria si pongono le perquisizioni alle 4 del mattino nella casa di un uomo di età avanzata ed anche in presenza della moglie malata di questi. Si attende una puntuale risposta del Governo alle questioni poste con l'interrogazione in titolo.

  Il viceministro Filippo BUBBICO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Amedeo LABOCCETTA (FI-PdL), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta del rappresentante del Governo, che nel contempo ringrazia per il suo garbo. Afferma di nutrire grande rispetto per la Polizia di Stato, ma ritiene che le modalità di azione della Polizia, su delega della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, siano in questo caso censurabili e che si sia andati oltre i limiti delle proprie competenze. Gli dispiace contraddire il rappresentante del Governo, ma a lui risulta, da colloqui avuti direttamente con Bruno Contrada, che non sia stata assolutamente verificata la disponibilità di Contrada medesimo alla perquisizione. In merito ai fatti criminosi oggetto dell'indagine della Direzione distrettuale antimafia, fa presente che all'epoca in cui furono commessi Bruno Contrada era rinchiuso in isolamento nel carcere romano di Forte Boccea e la sua corrispondenza era sottoposta a controllo. Ritiene che se si vuole continuare ad intimidire Bruno Contrada dopo venticinque anni lo si dica apertamente oppure lo Stato ponga fine a questa persecuzione egli rivolga le sue scuse.

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5-12043 Plangger ed altri: Sul comitato di solidarietà vittime dell'estorsione e dell'usura.

  Riccardo NUTI (Misto) illustra l'interrogazione in titolo, di cui è cofirmatario, concernente il fondo di solidarietà per le vittime del racket e dell'usura, fondo che nel 2016 ha già erogato oltre 9 milioni di euro. L'interrogazione parte dalla constatazione dell'eventualità di possibili conflitti d'interesse, data la presenza, all'interno del Comitato solidarietà vittime dell'estorsione e dell'usura titolato alla gestione del fondo, di rappresentanti di associazioni interessate, tramite loro associati, alle elargizioni del fondo medesimo. Ricorda come il presidente onorario della FAI, Federazione delle associazioni antiracket e antiusura italiane, Tano Grasso, abbia avuto modo di affermare che, anche se è possibile un conflitto d'interesse, il fondo deve essere autogestito. Con l'interrogazione in titolo si chiede al Governo l'elenco dei componenti del Comitato solidarietà vittime dell'estorsione e dell'usura nonché se sia stato rispetto il principio di rotazione stabilito dalla legge e quali iniziative, anche legislative, si intende assumere per assicurare la trasparenza e l'assenza di conflitti di interessi all'interno del suddetto Comitato.

  Il viceministro Filippo BUBBICO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Riccardo NUTI (Misto), replicando, si dichiara del tutto insoddisfatto della risposta del rappresentante del Governo. Ritiene infatti fuori di ogni logica che la composizione del Comitato e l'elenco dei beneficiari del Fondo siano segreti, quando si tratta di persone che si sono già esposte pubblicamente con le loro denunce. È, a suo avviso, del tutto assurdo perché si tratta di soldi pubblici che sfuggono ad ogni controllo, come d'altronde anche il rispetto del principio di rotazione e l'eventuale presenza di conflitti d'interesse. Si tratta, lo ribadisce, di più di 9 milioni di euro già elargiti nel 2016 sui quali il Governo non fa una bella figura, gettando ombre anche su chi fa attività antiracket e antiusura.

5-12042 D'Attore ed altri: Sulle iniziative per garantire la sicurezza dell'edificio dell'ex fabbrica di penicillina a Roma.

  Roberta AGOSTINI (MDP) illustra l'interrogazione in titolo, di cui è cofirmataria, che riguarda una ex fabbrica sita nella zona Tiburtina a Roma, inaugurata negli anni cinquanta e fiore all'occhiello per molti anni dell'industria farmaceutica romana. La fabbrica è stata abbandonata a metà degli anni novanta ed è diventata oggetto di numerose occupazioni da parte di persone senza dimora, alle quali hanno fatto seguito molti sgomberi da parte delle forze di polizia. Sottolinea inoltre come la ex fabbrica sia stata scena di episodi di violenza, quali lo stupro di una giovane donna. Si tratta di un edificio di proprietà pubblica la cui attuale condizione può danneggiare la sicurezza pubblica, anche a livello ambientale, cosa che ovviamente esula dalle competenze del Ministero dell'interno. Si chiede, quindi, al Governo quali iniziative si intendano assumere, di concerto con il Comune di Roma, per garantire la sicurezza pubblica nell'area oggetto dell'interrogazione.

  Il viceministro Filippo BUBBICO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Roberta AGOSTINI (MDP), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta del rappresentante del Governo. Concorda con il viceministro che nell'affrontare le occupazioni abusive da parte di persone senza dimora occorrono non solo azioni repressive, ma anche interventi di politica sociale. Prende atto della complessità del problema della messa in sicurezza dell'edificio, ma ritiene che il Comune di Roma debba intervenire anche con pressioni sui proprietari dell'edificio stesso. Chiede quindi di continuare a monitorare la situazione, con l'obiettivo della messa in sicurezza dell'area della ex fabbrica.

  La seduta termina alle 11.50.

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