XVIII LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di Mercoledì 5 dicembre 2018

TESTO AGGIORNATO AL 6 DICEMBRE 2018

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli nella seduta del 5 dicembre 2018.

      Battelli, Benvenuto, Berlinghieri, Bitonci, Bonafede, Claudio Borghi, Brescia, Buffagni, Cardinale, Carfagna, Castelli, Castiello, Ciprini, Cirielli, Colucci, Cominardi, Davide Crippa, D'Incà, D'Uva, Sabrina De Carlo, De Maria, Del Barba, Delrio, Luigi Di Maio, Di San Martino Lorenzato Di Ivrea, Di Stefano, Durigon, Fantinati, Ferraresi, Fidanza, Fioramonti, Gregorio Fontana, Lorenzo Fontana, Fraccaro, Galli, Gallinella, Gallo, Garavaglia, Gava, Gebhard, Gelmini, Giaccone, Giachetti, Giorgetti, Giorgis, Grande, Grillo, Grimoldi, Guerini, Guidesi, Lollobrigida, Lorefice, Losacco, Lupi, Manzato, Micillo, Migliore, Molinari, Molteni, Morelli, Morrone, Picchi, Rampelli, Rixi, Rizzo, Rosato, Ruocco, Schullian, Carlo Sibilia, Sisto, Spadafora, Spadoni, Tofalo, Vacca, Valente, Vignaroli, Villarosa, Raffaele Volpi, Zoffili.

Annunzio di proposte di legge.

      In data 29 novembre 2018 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:
          FRASSINI ed altri: «Concessione di un credito d'imposta in favore delle imprese agricole che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi» (1404);
          ALESSANDRO PAGANO ed altri: «Incentivi per il rientro dei lavoratori, dei docenti e dei ricercatori dall'estero e per il trasferimento della residenza da parte di soggetti esteri in Italia, nonché disposizioni per l'accertamento o il riacquisto della cittadinanza da parte degli italiani emigrati all'estero e dei loro discendenti» (1405);
          MARCHETTI: «Abrogazione del comma 21 dell'articolo 23 del decreto-legge 6 luglio 2011, n.  98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n.  111, concernente l'addizionale erariale sulla tassa automobilistica per le autovetture e gli autoveicoli destinati al trasporto promiscuo di persone e cose, aventi potenza superiore a 185 chilowatt» (1406).
          VINCI: «Norme in materia di facoltatività dei corsi di formazione periodica per i soggetti che esercitano professioni regolamentate» (1407).

      In data 30 novembre 2018 è stata presentata alla Presidenza la seguente proposta di legge d'iniziativa del deputato:
          BELOTTI: «Modifiche alla legge 27 luglio 2011, n.  128, in materia di disciplina del prezzo dei libri» (1410).

      In data 3 dicembre 2018 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa del deputato:
          MINARDO: «Disciplina del possesso e della detenzione di cani da presa e da difesa» (1411);
          MINARDO: «Norme per il potenziamento dell'attività sportiva per contrastare l'obesità infantile» (1412).

      In data 4 dicembre 2018 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:
          BELLUCCI ed altri: «Istituzione del servizio di psicologia scolastica» (1413);
          ASCANI ed altri: «Modifica all'articolo 4 della legge 2 agosto 1999, n.  264, e altre disposizioni in materia di orientamento e di accesso ai corsi universitari, di edilizia universitaria e di contratti di formazione specialistica dei medici» (1414).

      Saranno stampate e distribuite.

Trasmissione dal Senato.

      In data 30 novembre 2018 il Presidente del Senato ha trasmesso alla Presidenza i seguenti progetti di legge:
          S. 886. – «Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 23 ottobre 2018, n.  119, recante disposizioni urgenti in materia fiscale e finanziaria» (approvato dal Senato) (1408);
          S. 871. – Senatori PATUANELLI e ROMEO: «Delega al Governo per l'adozione di disposizioni integrative e correttive dei decreti legislativi adottati in attuazione della delega per la riforma delle discipline della crisi di impresa e dell'insolvenza, di cui alla legge 19 ottobre 2017, n.  155» (approvata dal Senato) (1409).

      Saranno stampati e distribuiti.

Assegnazione di progetti di legge a Commissioni in sede referente.

      A norma del comma 1 dell'articolo 72 del Regolamento, i seguenti progetti di legge sono assegnati, in sede referente, alle sottoindicate Commissioni permanenti:
          I Commissione (Affari costituzionali):

      SANDRA SAVINO: «Istituzione dell'onorificenza della medaglia al merito dei donatori di sangue» (846) Parere delle Commissioni IV (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento), V, XI e XII.
          II Commissione (Giustizia):

      S. 871. – Senatori PATUANELLI e ROMEO: «Delega al Governo per l'adozione di disposizioni integrative e correttive dei decreti legislativi adottati in attuazione della delega per la riforma delle discipline della crisi di impresa e dell'insolvenza, di cui alla legge 19 ottobre 2017, n.  155» (approvata dal Senato) (1409) Parere delle Commissioni I, V e X.
          VI Commissione (Finanze):

      RAMPELLI ed altri: «Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema del credito e sulla gestione delle crisi bancarie» (772) Parere delle Commissioni I, II e V;

      SANDRA SAVINO ed altri: «Applicazione dell'imposta sostitutiva nella forma della cedolare secca ai canoni di locazione di immobili censiti quali negozi e botteghe nella categoria catastale C/1» (929) Parere delle Commissioni I, II, V e X.
          VII Commissione (Cultura):

      TORTO ed altri: «Norme in materia di reclutamento e stato giuridico dei ricercatori universitari di ruolo a tempo indeterminato e dei ricercatori a tempo determinato e sulla programmazione del fabbisogno organico delle università nonché modifiche alla disciplina relativa all'assunzione del personale» (783) Parere delle Commissioni I, V, XI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, relativamente alle disposizioni in materia previdenziale), XII e XIV.
          IX Commissione (Trasporti):

      DE LORENZIS ed altri: «Disposizioni per la promozione dell'utilizzo condiviso di veicoli privati (car sharing)» (859) Parere delle Commissioni I, V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), X (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento) e XIV;

      MACCANTI ed altri: «Modifiche al codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n.  285, e altre disposizioni concernenti le caratteristiche dei veicoli, la disciplina della circolazione stradale, la tutela dei veicoli storici e il regime sanzionatorio delle violazioni» (1366) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), VII, VIII, X, XII, XIII e XIV;

      SCAGLIUSI: «Modifiche al codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n.  285, in materia di disciplina della circolazione, caratteristiche e uso dei veicoli, accertamento dei requisiti per la guida, limiti di velocità e sanzioni per le violazioni» (1368) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V, VIII, X, XII, XIII e XIV.
          XII Commissione (Affari sociali):

      PROPOSTA DI LEGGE D'INIZIATIVA POPOLARE: «Sospensione dell'obbligo vaccinale per l'età evolutiva» (1185) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V, VII, XI e XIV.
          Commissioni riunite III (Affari esteri) e VII (Cultura):

      BORGHESE: «Disposizioni per la promozione e la diffusione della lingua italiana nel mondo» (919) Parere delle Commissioni I, V e X.

Trasmissione dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.

      Il Ministero dell'ambiente della tutela del territorio e del mare ha trasmesso decreti ministeriali recanti variazioni di bilancio tra capitoli dello stato di previsione del medesimo Ministero, concernenti il Fondo da ripartire per provvedere ad eventuali sopravvenute esigenze di spesa per acquisto di beni e servizi, autorizzate, nel periodo dal 17 gennaio al 23 novembre 2018, ai sensi dell'articolo 23, comma 1, della legge 27 dicembre 2002, n.  289.

      Questi decreti sono trasmessi alla V Commissione (Bilancio) e alla VIII Commissione (Ambiente).

Trasmissione dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale.

      Il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale ha trasmesso decreti ministeriali recanti variazioni di bilancio tra capitoli dello stato di previsione del medesimo Ministero, autorizzate, in data 5, 12 e 20 novembre 2018, ai sensi dell'articolo 23, comma 1, della legge 27 dicembre 2002, n.  289, e dell'articolo 33, comma 4-quinquies, della legge 31 dicembre 2009, n.  196.

      Questi decreti sono trasmessi alla III Commissione (Affari esteri) e alla V Commissione (Bilancio).

Trasmissione dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

      Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha trasmesso un decreto ministeriale recante una variazione di bilancio tra capitoli dello stato di previsione del medesimo Ministero, di pertinenza del centro di responsabilità «Dipartimento per le infrastrutture, i sistemi informativi e statistici», autorizzata in data 8 novembre 2018, ai sensi dell'articolo 33, comma 4-quinquies, della legge 31 dicembre 2009, n.  196.
          Questo decreto è trasmesso alla V Commissione (Bilancio) e alla VIII Commissione (Ambiente).

Trasmissione dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.

      Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, con lettera in data 30 novembre 2018, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 7, comma 4, del decreto legislativo 10 agosto 2007, n.  162, il rapporto sulla sicurezza delle ferrovie italiane, predisposto dall'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie, corredato dalla relazione sull'attività svolta dalla medesima Agenzia, riferiti all'anno 2017 (Doc. CLXXX, n.  1).

      Questi documenti sono trasmessi alla IX Commissione (Trasporti).

Trasmissione dal Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri.

      Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 29 novembre 2018, ha trasmesso le seguenti relazioni concernenti il seguito dato dal Governo agli indirizzi definiti dalle Camere in merito a progetti di atti dell'Unione europea o atti preordinati alla formulazione degli stessi:
          relazioni concernenti il seguito del documento finale delle Commissioni riunite IV (Difesa) e X (Attività produttive) della Camera (atto Camera Doc. XVIII, n.  3) e della risoluzione della 4a Commissione (Difesa) del Senato (atto Senato Doc. XVIII, n.  4) sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce il Fondo europeo per la difesa (COM(2018) 476 final/2).

      Questi documenti sono trasmessi alla IV Commissione (Difesa), alla X Commissione (Attività produttive) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

      Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 3 dicembre 2018, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, commi 4 e 5, della legge 24 dicembre 2012, n.  234, la relazione in merito alla proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che adatta la direttiva 2012/27/UE del Parlamento europeo e del Consiglio sull'efficienza energetica [modificata dalla direttiva (UE) 2018/XXX] e il regolamento (UE) 2018/XXX del Parlamento europeo e del Consiglio [Governance dell'Unione dell'energia], a motivo del recesso del Regno Unito dall'Unione europea (COM(2018) 744 final).

      Questa relazione è trasmessa alla X Commissione (Attività produttive) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

Annunzio di progetti di atti dell'Unione europea.

      La Commissione europea, in data 29 e 30 novembre e 3 dicembre 2018, ha trasmesso, in attuazione del Protocollo sul ruolo dei Parlamenti allegato al Trattato sull'Unione europea, i seguenti progetti di atti dell'Unione stessa, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi, che sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle sottoindicate Commissioni, con il parere, se non già assegnati alla stessa in sede primaria, della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea):
          Relazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo sullo sviluppo delle proteine vegetali nell'Unione europea (COM(2018) 757 final), che è assegnata in sede primaria alla XIII Commissione (Agricoltura);
          Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio e al Comitato economico e sociale europeo – Norme armonizzate – Migliorare la trasparenza e la certezza del diritto per un mercato unico pienamente funzionante (COM(2018) 764 final), che è assegnata in sede primaria alla X Commissione (Attività produttive);
          Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio relativa all'idoneità dell'indice dei prezzi delle abitazioni occupate dai proprietari (OOH) a essere integrato nell'indice dei prezzi al consumo armonizzato (IPCA) (COM(2018) 768 final), che è assegnata in sede primaria alla V Commissione (Bilancio);
          Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sull'attuazione della decisione n.  1608/2003/CE del Parlamento europeo e del Consiglio concernente le statistiche in materia di scienza e tecnologia (COM(2018) 769 final), che è assegnata in sede primaria alle Commissioni riunite VII (Cultura) e X (Attività produttive);
          Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, alla Banca centrale europea, al Comitato economico e sociale europeo, al Comitato delle regioni e alla Banca europea per gli investimenti – Piano di investimenti per l'Europa: bilancio e prossimi passi (COM(2018) 771 final), corredata dai relativi allegati (COM(2018) 771 final – Annexes 1 to 2), che è assegnata in sede primaria alla V Commissione (Bilancio);
          Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo, al Comitato delle regioni e alla Banca europea per gli investimenti – Un pianeta pulito per tutti – Visione strategica europea a lungo termine per un'economia prospera, moderna, competitiva e climaticamente neutra (COM(2018) 773 final), che è assegnata in sede primaria alle Commissioni riunite VIII (Ambiente) e X (Attività produttive);
          Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio – Relazione annuale sulle politiche di aiuto umanitario dell'Unione europea e sulla loro attuazione nel 2017 (COM(2018) 774 final), che è assegnata in sede primaria alla III Commissione (Affari esteri);
          Raccomandazione di decisione del Consiglio che autorizza l'avvio di negoziati per la conclusione di un accordo tra l'Unione europea e ciascuno dei paesi meridionali della politica europea di vicinato volto a stabilire i termini e le condizioni di estensione della fornitura del servizio europeo di copertura per la navigazione geostazionaria (European Geostationary Navigation Overlay Service – EGNOS) ai paesi della politica europea di vicinato (COM(2018) 776 final), corredata dal relativo allegato (COM(2018) 776 final – Annex), che è assegnata in sede primaria alla III Commissione (Affari esteri);
          Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sull'esercizio del potere di adottare atti delegati conferito alla Commissione a norma del regolamento (CE) n.  2173/2005 del Consiglio, del 20 dicembre 2005, relativo all'istituzione di un sistema di licenze FLEGT per le importazioni di legname nella Comunità europea («regolamento FLEGT») (COM(2018) 778 final), che è assegnata in sede primaria alle Commissioni riunite X (Attività produttive) e XIII (Agricoltura);
          Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sull'andamento delle spese del FEAGA – Sistema d'allarme n.  7-10/2018 (COM(2018) 779 final), corredata dal relativo allegato (COM(2018) 779 final – Annex 1), che è assegnata in sede primaria alla XIII Commissione (Agricoltura);
          Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio relativa ai dati corrispondenti all'incidenza di bilancio delle retribuzioni e delle pensioni dei funzionari dell'Unione alla luce dell'attualizzazione del 2018 delle retribuzioni e delle pensioni dei funzionari e degli altri agenti dell'Unione europea e dei coefficienti correttori ad essi applicati (COM(2018) 781 final), corredata dai relativi allegati (COM(2018) 781 final – Annexes 1 to 3), che è assegnata in sede primaria alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea);
          Proposta di decisione del Consiglio sulla posizione da assumere a nome dell'Unione europea in sede di Consiglio ministeriale della Comunità dell'energia in merito alla proroga del mandato del direttore del segretariato della Comunità dell'energia (COM(2018) 792 final), corredata dal relativo allegato (COM(2018) 792 final – Annex 1), che è assegnata in sede primaria alla III Commissione (Affari esteri);
          Secondo progetto di bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2019 – Introduzione generale (COM(2018) 900 final), che è assegnato in sede primaria alle Commissioni riunite V (Bilancio) e XIV (Politiche dell'Unione europea);
          Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla mobilizzazione dello strumento di flessibilità per finanziare misure di bilancio immediate per far fronte alle sfide attuali in materia di migrazione, afflusso di rifugiati e minacce alla sicurezza (COM(2018) 901 final), che è assegnata in sede primaria alla I Commissione (Affari costituzionali);
          Proposta congiunta della Commissione europea e dell'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza di decisione del Consiglio relativa alla posizione che dovrà essere assunta a nome dell'Unione europea nel Consiglio di partenariato istituito dall'accordo di partenariato globale e rafforzato tra l'Unione europea e la Comunità europea dell'energia atomica e i loro Stati membri, da una parte, e la Repubblica d'Armenia, dall'altra, per quanto riguarda l'adozione di decisioni relative al regolamento interno del Consiglio di partenariato, del comitato di partenariato, dei sottocomitati specializzati e di qualsiasi altro organo (JOIN(2018) 29 final), corredata dai relativi allegati (JOIN(2018) 29 final – Annexes 1 to 2), che è assegnata in sede primaria alla III Commissione (Affari esteri).

      Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 29 novembre 2018, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, commi 1 e 2, della legge 24 dicembre 2012, n.  234, progetti di atti dell'Unione europea, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi.

      Questi atti sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle Commissioni competenti per materia, con il parere, se non già assegnati alla stessa in sede primaria, della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

      Con la predetta comunicazione, il Governo ha altresì richiamato l'attenzione sui seguenti documenti, già trasmessi dalla Commissione europea e assegnati alle competenti Commissioni, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento:
          relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, alla Banca centrale europea e al Comitato economico e sociale europeo – Relazione 2019 sul meccanismo di allerta (preparata conformemente agli articoli 3 e 4 del regolamento (UE) n.  1176/2011 sulla prevenzione e la correzione degli squilibri) (COM(2018) 758 final);
          comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Il mercato unico in un mondo che cambia – Una risorsa straordinaria che richiede un rinnovato impegno politico (COM(2018) 772 final).

Trasmissione dalla regione Lombardia.

      La regione Lombardia, con lettera pervenuta in data 30 novembre 2018, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 10 della legge 2 maggio 1990, n.  102, la relazione sullo stato di attuazione della medesima legge n.  102 del 1990, recante disposizioni per la ricostruzione e la rinascita della Valtellina e delle adiacenti zone delle province di Bergamo, Brescia e Como, nonché della provincia di Novara, colpite dalle eccezionali avversità atmosferiche dei mesi di luglio e agosto 1987, riferita all'anno 2017 (Doc. CVIII, n.  1).

      Questa relazione è trasmessa alla VIII Commissione (Ambiente).

Comunicazione di nomine ministeriali.

      Il Ministro per i rapporti con il Parlamento e la democrazia diretta, con lettera in data 29 novembre 2018, ha dato comunicazione, ai sensi dell'articolo 9 della legge 24 gennaio 1978, n.  14, della nomina del dottor Enrico Ponti a componente del Consiglio di indirizzo e vigilanza dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL).

      Questa comunicazione è trasmessa alla XI Commissione (Lavoro).

      La Presidenza del Consiglio dei ministri, con lettere in data 3 dicembre 2018, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 19, comma 9, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.  165, le seguenti comunicazioni concernenti il conferimento, ai sensi dei commi 4 e 10 del medesimo articolo 19, di incarichi di livello dirigenziale generale, che sono trasmesse alla I Commissione (Affari costituzionali), nonché alle Commissioni sottoindicate:
          alla VII Commissione (Cultura) la comunicazione concernente i seguenti incarichi:
              alla dottoressa Augusta Celada, l'incarico di direttore dell'Ufficio scolastico regionale per il Veneto, nell'ambito del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca;
              al dottor Gino Famiglietti, l'incarico di direttore della Direzione generale Archeologia, belle arti e paesaggio, nell'ambito del Ministero per i beni e le attività culturali;
          alla VIII Commissione (Ambiente) e alla IX Commissione (Trasporti) la comunicazione concernente il seguente incarico nell'ambito del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti:
              al dottor Costantino Fiorillo, l'incarico di consulenza, studio e ricerca – Responsabile della prevenzione della corruzione.

Richieste di parere parlamentare su proposte di nomina.

      Il Ministro per i beni e le attività culturali, con lettera in data 27 novembre 2018, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 5 del decreto legislativo 29 gennaio 1998, n.  20, la richiesta di parere parlamentare sulla proposta di nomina della dottoressa Mariarita Sgarlata a componente del consiglio di amministrazione dell'Istituto nazionale per il dramma antico (11).

      Questa richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla VII Commissione (Cultura).

      Il Ministro per i rapporti con il Parlamento e la democrazia diretta, con lettera in data 30 novembre 2018, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 1 della legge 24 gennaio 1978, n.  14, la richiesta di parere parlamentare sulla proposta di nomina del dottor Giorgio Palmucci a presidente dell'ENIT – Agenzia nazionale del turismo (12).

      Questa richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla X Commissione (Attività produttive).

Atti di controllo e di indirizzo.

      Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell’Allegato B al resoconto della seduta odierna.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Intendimenti in ordine alle prospettive dell'alternanza scuola-lavoro, anche in relazione agli esiti del monitoraggio del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca 2017-2018 – 3-00365

      TOCCAFONDI. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
          con il disegno di legge di bilancio per il 2019, il Governo riduce significativamente le ore di alternanza scuola-lavoro nelle superiori;
          l'alternanza scuola-lavoro ha dimostrato la sua utilità perché ha aperto le porte della scuola al mondo esterno, mostrando che il lavoro oggi richiede non solo conoscenze disciplinari, ma anche competenze trasversali;
          alcuni dati utili: hanno partecipato all'alternanza scuola-lavoro il 90 per cento degli studenti dell'ultimo triennio delle scuole statali e il 76 per cento delle paritarie. Sono stati attivati ben 76.246 percorsi, coinvolgendo 6.000 scuole statali e paritarie. Le imprese hanno ospitato il 43 per cento degli studenti in alternanza scuola-lavoro, seguite da enti del terzo settore (11 per cento) e università (7 per cento). Ci sono state esperienze nelle stesse scuole (10 per cento);
          il Governo, invece che continuare in questo percorso che ha avuto un trend positivo, ha previsto un taglio delle ore minime: 90 ai licei (erano 200), 150 ai tecnici e 180 ai professionali (erano 400 per entrambi). Il calo del 58 per cento del monte-ore si applica anche ai fondi stanziati, con una riduzione pari a 56,5 milioni di euro dal 2019;
          dopo l'anno scolastico 2017-2018 era previsto un bilancio del primo triennio, da cui ricavare dati oggettivi per migliorare un'esperienza che ha già coinvolto circa 1.400.000 studenti e molti docenti. Per farlo il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca aveva creato un Osservatorio nazionale dell'alternanza scuola-lavoro. Il nuovo Governo sembra fino ad ora ignorare i dati del monitoraggio;
          invece di completare i monitoraggi, incoraggiare le migliori esperienze, si è ingranata la retromarcia, cancellando pure l'espressione «alternanza scuola-lavoro»; d'ora in poi si parlerà di «percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento»;
          la scelta lascia estremamente perplessi: si premia chi ha ignorato le norme, mortificando invece l'impegno di chi si è dato da fare per rispettarle. Non è chiaro che messaggio si sta dando agli studenti impegnati in quei percorsi;
          le competenze trasversali richiedono una maturazione che naturalmente ha tempi lunghi e chiama in causa l'intera struttura curricolare;
          il passo indietro del Governo sull'alternanza scuola-lavoro sembra un brutto segnale per gli studenti e i docenti che avevano provato ad alzare lo sguardo oltre le mura scolastiche e a dialogare con oltre 208 mila strutture ospitanti. È un indizio dell'assenza di una visione chiara di scuola del futuro per i nostri figli alla quale ispirare le politiche –:
          alla luce del monitoraggio del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca 2017/2018, che si chiede di conoscere, quale percorso il Ministro interrogato intenda perseguire. (3-00365)


Iniziative di competenza volte a salvaguardare nelle scuole le tradizioni che contraddistinguono il Natale cattolico – 3-00366

      MOLINARI, ANDREUZZA, BADOLE, BASINI, BAZZARO, BELLACHIOMA, BELOTTI, BENVENUTO, BIANCHI, BILLI, BINELLI, BISA, BOLDI, BONIARDI, BORDONALI, CLAUDIO BORGHI, BUBISUTTI, CAFFARATTO, CANTALAMESSA, CAPARVI, CAPITANIO, VANESSA CATTOI, CAVANDOLI, CECCHETTI, CENTEMERO, CESTARI, COIN, COLLA, COLMELLERE, COMAROLI, COMENCINI, COVOLO, ANDREA CRIPPA, DARA, DE ANGELIS, DE MARTINI, D'ERAMO, DI MURO, DI SAN MARTINO LORENZATO DI IVREA, DONINA, FANTUZ, FERRARI, FOGLIANI, FORMENTINI, FOSCOLO, FRASSINI, FURGIUELE, GASTALDI, GERARDI, GIACCONE, GIACOMETTI, GIGLIO VIGNA, GOBBATO, GOLINELLI, GRIMOLDI, GUSMEROLI, IEZZI, INVERNIZZI, LATINI, LAZZARINI, LEGNAIOLI, LIUNI, LO MONTE, LOCATELLI, LOLINI, EVA LORENZONI, LUCCHINI, MACCANTI, MAGGIONI, MARCHETTI, MATURI, MORELLI, MOSCHIONI, MURELLI, ALESSANDRO PAGANO, PANIZZUT, PAOLINI, PAROLO, PATASSINI, PATELLI, PATERNOSTER, PETTAZZI, PIASTRA, POTENTI, PRETTO, RACCHELLA, RAFFAELLI, RIBOLLA, SALTAMARTINI, SASSO, SEGNANA, STEFANI, TARANTINO, TATEO, TIRAMANI, TOCCALINI, TOMASI, TOMBOLATO, TONELLI, TURRI, VALBUSA, VALLOTTO, VINCI, VIVIANI, ZANOTELLI, ZICCHIERI, ZIELLO, ZOFFILI e ZORDAN. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
          negli ultimi anni, nei giorni dell'avvento, si assiste alle iniziative avviate da insegnanti e dirigenti scolastici nelle scuole per sospendere quei riti – come il presepe e i canti natalizi – che da sempre contraddistinguono il Natale cattolico, questo perché si stanno affermando, sempre più, ad avviso degli interroganti tendenze laiciste che, in nome del rispetto della libertà religiosa, impongono l'abbandono di quelle tradizioni che costituiscono, da sempre, un punto di riferimento fondamentale per le nostre radici culturali;
          lo stesso dicasi del Crocifisso che viene sempre più spesso fatto oggetto di campagne per la sua rimozione dagli uffici pubblici;
          è notizia di questi giorni che alcune maestre di una scuola elementare del Veneto avrebbero chiesto agli alunni di omettere il nome di Gesù da una canzoncina di Natale per non offendere la sensibilità dei bambini non cattolici. Un'alunna di dieci anni, però, si sarebbe «ribellata» a tale decisione e ha raccolto numerose firme tra i compagni, fino a ottenere di poter recitare la canzone nella sua versione originale;
          l'integrazione tra le diverse culture ed etnie, per essere non solo formale, ma anche sostanziale, dovrebbe fondarsi sul rispetto delle identità che contraddistinguono i singoli popoli. È necessario rispettare il sentimento religioso diffuso nel Paese ospitante, mantenendo, soprattutto nelle scuole, quelle tradizioni e quei riti che contraddistinguono le festività cattoliche, a partire dal Natale, riconoscendo alle radici cristiane un valore fondante della cultura italiana, che è importante anche per gli appartenenti ad altre religioni o per gli atei e agnostici conoscere e rispettare, senza atteggiamenti di rifiuto o aprioristica preclusione;
          voler a tutti i costi cancellare i simboli della nostra identità significa rinunciare ai principi su cui si fonda la nostra società, dato che i principi del cattolicesimo fanno parte del patrimonio storico del popolo italiano, così come sancito dall'articolo 9, paragrafo 2, primo capoverso, dell'Accordo ratificato ai sensi della legge 25 marzo 1985, n.  121, che apporta modificazioni al Concordato lateranense dell'11 febbraio 1929 tra la Repubblica italiana e la Santa Sede –:
          quali iniziative di competenza il Ministro interrogato intenda adottare affinché vengano preservati quei riti – come il presepe e i canti natalizi – che da sempre contraddistinguono il Natale cattolico, nonché tutti i simboli della nostra identità e delle nostre radici cristiane. (3-00366)


Chiarimenti in ordine alla posizione contrattuale e contributiva dei lavoratori impiegati negli ultimi dieci anni presso le società Ardima costruzioni e Ardima srl, quest'ultima in parte riconducibile al Ministro del lavoro e delle politiche sociali – 3-00367

      GRIBAUDO, DELRIO, ROTTA, ENRICO BORGHI, CARNEVALI, DE MARIA, FIANO, LEPRI, MORANI, PEZZOPANE, VISCOMI, SERRACCHIANI, CARLA CANTONE, LACARRA, MURA, ZAN e NOBILI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
          dall'inchiesta televisiva de Le Iene sono emerse una serie di irregolarità riguardanti l'azienda edile Ardima costruzioni, di proprietà prima di Antonio Di Maio e poi di Paolina Esposito, genitori del Ministro interrogato, e donata nel 2014 alla Ardima srl, di cui sono soci, al 50 per cento ciascuno, lo stesso Ministro e la sorella, Rosalba, mentre il terzo fratello, Giuseppe, riveste il ruolo di amministratore;
          anche dalla documentazione patrimoniale depositata presso la Camera dei deputati dall'onorevole Di Maio emerge la titolarità di una partecipazione nella società Ardima srl; tuttavia, dalla suddetta partecipazione formalmente non risultano derivare redditi;
          Le Iene hanno contattato, tra gli altri, Domenico Sposito, un lavoratore della Ardima costruzioni che dichiara di aver svolto in azienda, per diversi anni, attività lavorativa senza regolare contratto di lavoro, cui ha fatto seguito, nel 2013, l'instaurazione di un contenzioso ancora pendente presso la corte di appello di Napoli;
          alla richiesta di chiarimenti dei giornalisti della trasmissione tv, il Ministro interrogato ha dichiarato di essere all'oscuro della vicenda;
          tale affermazione necessita, a parere degli interroganti, di una verifica scrupolosa, stante la delicatezza del caso e la perplessità generata dal fatto che, al momento dell'acquisizione della proprietà dell'azienda, uno dei due soci potesse essere all'oscuro della predetta controversia giudiziale;
          oltre a questa specifica situazione, sono stati segnalati altri tre casi di operai, Salvatore Pizzo, «Giovanni» e «Stefano», che dichiarano di aver lavorato presso la medesima azienda in «nero» o in condizioni di irregolarità contrattuale e contributiva;
          a seguito di una serie di approfondimenti da parte delle maggiori testate giornalistiche italiane, anche la posizione del Ministro interrogato necessita di chiarimenti in merito all'attività svolta nel corso degli scorsi anni nell'azienda di famiglia, relativamente alla propria condizione contrattuale e contributiva, al fine di fugare possibili dubbi sulla regolarità della prestazione lavorativa svolta –:
          se non intenda fornire ogni utile informazione riguardante la posizione lavorativa e contrattuale dei lavoratori che nel corso degli ultimi 10 anni abbiano prestato attività presso le società Ardima costruzioni e Ardima srl, anche con riferimento al proprio estratto conto contributivo, chiarendo altresì se sia stato percettore di trattamenti di indennità di disoccupazione o di altri redditi per gli anni a decorrere dal 2008, in maniera tale da favorire l'attività, senza condizionamenti, degli organismi preposti all'attività ispettiva. (3-00367)


Iniziative volte ad affrontare la situazione emergenziale dei rifiuti in Campania, a partire dalla proposta di realizzare un termovalorizzatore in ogni provincia – 3-00368

      CONTE, MURONI, ROSTAN e FORNARO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
          la regione Campania è preda di un grave stato di emergenza rifiuti derivante dalla mancata attuazione del piano regionale dei rifiuti, tenuto conto che nessuna delle previsioni ivi previste sono state realizzate, né è stato raggiunto l'obiettivo della percentuale di raccolta differenziata stabilita (65 per cento);
          incendi hanno interessato impianti di trattamento dei rifiuti, in particolare nelle province di Napoli e Salerno, come, ad esempio, quello accaduto all'interno dello stabilimento ex Stir di Battipaglia, uno due incendi che hanno interessato nel corso del 2018 l'area tra Eboli e Battipaglia, che particolare allarme sociale hanno sollevato in relazione alla situazione ambientale dell'area;
          nell'anno 2017 la Campania ha prodotto 1,2 milioni di tonnellate di rifiuti urbani indifferenziati, di cui circa 70.000 tonnellate sono rimaste stoccate negli impianti Stir intasandoli; a questi si sono aggiunte nel 2018 almeno altre 60 mila tonnellate;
          il piano relativo al finanziamento di 450 milioni di euro concessi per rimuovere le ecoballe entro febbraio 2018 risulta attuato solo nella misura del 2 per cento e dopo 10 anni la regione ha ripreso a produrre balle di rifiuti, ricreando una nuova emergenza nelle province di Napoli, Caserta e Salerno;
          recentemente il Ministro dell'interno e Vice Presidente del Consiglio dei ministri ha proposto di realizzare un termovalorizzatore in ogni provincia a partire dalla regione Campania, proposta che ha registrato la contrarietà del Ministro del lavoro e delle politiche sociali e dello sviluppo economico nonché Vice Presidente del Consiglio dei ministri, denotando all'interno del Governo una differenza non superficiale su un argomento delicatissimo;
          è del tutto evidente che l'Italia e, in particolare, la Campania necessitano di opzioni chiare che sostengano la raccolta differenziata con nuovi impianti di compostaggio e strategie volte al riuso e alla riduzione dei rifiuti, anche con tariffe premiali delle utenze virtuose;
          si assiste, invece, al fatto che in Campania ammontano a circa 327 mila tonnellate i rifiuti destinati ad essere smaltiti al di fuori della regione e, di questi, circa 87 mila tonnellate sono state trasportate al di fuori del territorio nazionale, con costi enormi che non sono più sostenibili –:
          quali iniziative intenda assumere, d'intesa con la regione Campania, al fine di affrontare quella che ad oggi in Campania rappresenta una gravissima emergenza ambientale e dei rifiuti e, in tale contesto, se ritenga che la proposta di realizzare un termovalorizzatore in ogni provincia su tutto il territorio nazionale, a partire dalla Campania, sia da condividere. (3-00368)


Iniziative per il contrasto degli scarichi illeciti nel fiume Sacco, nel quadro degli interventi di bonifica del relativo SIN – 3-00369

      ILARIA FONTANA, ZOLEZZI, DAGA, DEIANA, D'IPPOLITO, FEDERICO, LICATINI, ALBERTO MANCA, MARAIA, RICCIARDI, ROSPI, TERZONI, TRAVERSI, VARRICA, VIANELLO e VIGNAROLI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
          il fiume Sacco si estende per circa 50 chilometri tra le province di Roma e Frosinone;
          l'area circostante al corso del fiume è classificata come Sito di interesse nazionale (Sin) ai fini di bonifica;
          la qualità delle acque e la biodiversità del fiume sono sempre più spesso messe a rischio da sversamenti illeciti di acque reflue e scarichi abusivi, fenomeni che nella provincia di Frosinone accadono ormai frequentemente e, in particolar modo, nelle giornate di pioggia intensa. Gli ultimi casi delle scorse settimane hanno riguardato ingenti quantità di schiume di natura sconosciuta, che, data la piena del fiume, si sono riversati anche su alcuni terreni circostanti, andando ad aggravare l'emergenza ambientale che ha già portato ad ordinanze sindacali tese ad interdire alcune zone per agricoltura e pascolo;
          il monitoraggio sulla qualità delle acque del Sacco, i cui risultati sono stati utilizzati per l'elaborazione dei documenti propedeutici all'aggiornamento del piano di tutela delle acque della regione Lazio, ha ulteriormente riscontrato una pessima condizione dello stato ecologico in 6 dei 14 sottobacini idrografici del fiume;
          oltre agli scarichi abusivi, anche i depuratori di acque reflue risultano essere spesso sottodimensionati, inattivi o comunque non in grado di trattare a sufficienza le acque in entrata, con la conseguenza di immettere nei corpi idrici acque aventi un carico di inquinamento ben oltre i limiti fissati dal decreto legislativo n.  152 del 2006;
          le attività industriali che scaricano le proprie acque nelle reti dei depuratori sono anch'esse soggette al rispetto dei limiti di legge e, visti i numerosi consorzi industriali e grandi impianti presenti lungo il corso del fiume, occorre verificarne il rispetto delle prescrizioni e le modalità di smaltimento dei fanghi;
          ad un'attività di indagine a danno avvenuto, serve un'azione congiunta tra gli enti competenti ed enti di controllo, quali Ispra, Arpa, azienda sanitaria locale e prefettura, al fine di prevenire in futuro il verificarsi di questi gravi fatti aumentando i controlli –:
          quali iniziative intenda promuovere al fine di contrastare i continui scarichi illeciti nel fiume Sacco. (3-00369)


Iniziative urgenti per la messa in sicurezza dei territori colpiti dall'eccezionale ondata di maltempo verificatasi tra la fine di ottobre e l'inizio di novembre 2018 – 3-00370

      CORTELAZZO, BARATTO, BOND, BENDINELLI, CAON, MILANATO, BRUNETTA, MARIN, ZANETTIN, SANDRA SAVINO, GAGLIARDI, RUFFINO, GIACOMETTO, LABRIOLA, MAZZETTI e CASINO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
          tra fine ottobre e inizio novembre 2018, un'eccezionale ondata di maltempo ha prodotto la morte di molte persone e danni enormi alle infrastrutture, agli immobili e al patrimonio naturale di vaste aree del Paese;
          a seguito dei suddetti eventi vi è stata la dichiarazione di stato di emergenza ai sensi della delibera del Consiglio dei ministri dell'8 novembre 2018, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 15 novembre 2018;
          peraltro il maltempo, accompagnato da venti fortissimi, ha fatto strage di alberi nelle regioni Friuli Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige e Veneto. L'area con i danni maggiori è la provincia di Belluno;
          il vento ha fatto danni per circa 390 milioni di euro, schiantando a terra 12 milioni di metri cubi di boschi in Triveneto. Sono state colpite duramente anche colture pregiate come quella degli abeti rossi, nelle foreste della Val Visdende e di Paneveggio, conosciute come le foreste dei violini;
          ad acuire gli effetti del maltempo vi è molto probabilmente anche una generale mancanza di progettualità complessiva sulle opere di contrasto al dissesto idrogeologico;
          la citata mancanza di investimenti e progettualità, unita ai cambiamenti climatici in atto, può rappresentare un binomio micidiale che, se non affrontato correttamente, adottando misure e implementando gli investimenti per mettere in sicurezza le montagne, rischia di mettere in pericolo non solo i beni e il patrimonio naturale, ma la vita stessa di chi la montagna la vive;
          oggi più che mai, dopo i drammatici eventi che hanno colpito un territorio patrimonio Unesco creando danni per oltre 1 miliardo di euro, c’è bisogno di un intervento immediato e concreto con stanziamenti reali e non meramente promessi;
          il disegno di legge di conversione del decreto-legge n.  119 del 2018 in materia fiscale, prevede un fondo per le regioni colpite dagli eventi calamitosi dei mesi di settembre e ottobre 2018, con una dotazione di 400 milioni di euro. Una cifra molto inferiore a quella minima necessaria;
          non va dimenticata, inoltre, una prospettiva di medio periodo fatta di stanziamenti ancora maggiori per far fronte alle emergenze, con un risolutivo progetto nazionale di censimento e messa in sicurezza delle zone ad alto rischio climatico –:
          quali iniziative urgenti e quali risorse si intendano attivare per la messa in sicurezza dei territori di cui in premessa, posto che, in presenza di una drammatica deforestazione, vi è il rischio di nuove emergenze anche per le aree sottostanti pedemontane. (3-00370)


Iniziative in merito ai possibili rischi di dissesto idrogeologico connessi alle molteplici istanze di condono edilizio pendenti nel territorio dell'isola di Ischia – 3-00371

      LOLLOBRIGIDA, ACQUAROLI, BELLUCCI, BUCALO, BUTTI, CARETTA, CIABURRO, CIRIELLI, CROSETTO, LUCA DE CARLO, DEIDDA, DELMASTRO DELLE VEDOVE, DONZELLI, FERRO, FIDANZA, FOTI, FRASSINETTI, GEMMATO, LUCASELLI, MASCHIO, MELONI, MOLLICONE, MONTARULI, OSNATO, PRISCO, RAMPELLI, RIZZETTO, ROTELLI, SILVESTRONI, TRANCASSINI, VARCHI e ZUCCONI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
          con il decreto-legge 28 settembre 2018, n.  109, recante «Disposizioni urgenti per la città di Genova, la sicurezza della rete nazionale delle infrastrutture e dei trasporti, gli eventi sismici del 2016 e 2017, il lavoro e le altre emergenze», sono state introdotte norme per accelerare la definizione delle istanze di condono pendenti relative agli immobili distrutti o danneggiati dal sisma del 21 agosto 2017 nel territorio dell'isola di Ischia;
          in base alla norma, per le pratiche di condono troverà esclusiva applicazione la disciplina dettata dai capi IV e V della legge 28 febbraio 1985, n.  47, cosiddetto «primo» condono edilizio;
          sembrerebbe che le istanze presentate siano migliaia, rispetto a una superficie di poche decine di chilometri quadrati –:
          se e in che modo intenda vigilare sui possibili rischi di dissesto idrogeologico che potrebbero scaturire dall'applicazione della norma. (3-00371)