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CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 15 maggio 2019
189.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (VII e XI)
COMUNICATO
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ATTI DEL GOVERNO

      Mercoledì 15 maggio 2019. — Presidenza del presidente della VII Commissione Luigi GALLO. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca Salvatore Giuliano.

      La seduta comincia alle 11.45.

Sulla pubblicità dei lavori.

      Luigi GALLO, presidente, ricorda che è stato chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Schema di decreto del Presidente della Repubblica concernente regolamento recante le procedure e le modalità per la programmazione e il reclutamento del personale docente e del personale amministrativo e tecnico del comparto AFAM.
Atto n.  79.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole con condizione e osservazioni).

      Le Commissioni proseguono l'esame, rinviato nella seduta dell'8 maggio 2019.

      Luigi GALLO, presidente, avverte che non sono ancora pervenuti i rilievi della Commissione bilancio sui profili finanziari del provvedimento. La predetta Commissione non delibererà al riguardo, secondo quanto consta alla presidenza, prima della prossima settimana, essendo in attesa di chiarimenti dal Ministero dell'economia e delle finanze. Poiché tuttavia il termine per l'espressione del parere al Governo scade il 17 maggio e d'altra parte le Commissioni VII e XI hanno programmato di non riunirsi nella settimana entrante, Pag. 7propone – d'intesa col presidente Giaccone – che si proceda all'espressione del parere nella seduta odierna. Aggiunge che i rilievi della Commissione bilancio, una volta deliberati, saranno trasmessi al Governo, unitamente al parere delle due Commissioni, come espressamente previsto dall'articolo 96-ter, comma 5, del regolamento. Il Governo ne è informato e attenderà la trasmissione dei rilievi della Commissione Bilancio prima di procedere nell’iter di adozione del provvedimento. Prende quindi atto che non vi sono obiezioni a che l'esame si concluda nella seduta odierna.

      Alessandra CARBONARO (M5S), relatrice per la VII Commissione, presenta, anche a nome della relatrice per la XI Commissione, deputata De Lorenzo, una proposta di parere favorevole con una condizione e alcune osservazioni (vedi allegato).

      Flavia PICCOLI NARDELLI (PD), dopo aver premesso che il regolamento in schema è molto complesso e costituisce solo una prima risposta alla confusa situazione delle istituzioni AFAM, rileva che, a suo avviso, le osservazioni, soprattutto quelle di cui ai numeri 2) e 5), andrebbero rafforzate e trasformate in condizioni, in quanto le indicazioni in esse contenute devono assolutamente essere messe in atto. Richiama l'attenzione, in particolare, sull'osservazione di cui al numero 5), con la quale si invita il Governo al recepimento del parere espresso dal Consiglio di Stato relativamente alle piante organiche e alla necessità di rendere più chiaro il rapporto intercorrente fra pianta organica e piano triennale di reclutamento.

      Paola FRASSINETTI (FdI) dichiara che anche il suo gruppo è dell'avviso che si debbano trasformare in condizioni le osservazioni contenute nella proposta di parere. Si riferisce, in particolare: all'osservazione di cui al numero 1), tendente a favorire l'avvicinamento della disciplina del reclutamento nelle istituzioni AFAM a quella prevista per il settore universitario; all'osservazione di cui al numero 2), relativa alla questione della frammentazione delle procedure concorsuali; e a quella di cui al numero 5), che richiama il parere del Consiglio di Stato sulle piante organiche. Ritiene, infatti, che una revisione del provvedimento che recepisse le indicazioni del parere sui predetti punti darebbe maggiore concretezza all'impianto del regolamento, le cui disposizioni rischiano altrimenti di non risolvere i problemi stratificatisi nei venti anni intercorsi dall'entrata in vigore della legge n.  508 ad oggi. Nel caso le relatrici non intendano trasformare le osservazioni in condizioni, preannuncia che il suo gruppo si asterrà dal voto.

      Valentina APREA (FI), dopo aver sottolineato che la situazione in seno alle istituzioni AFAM è a suo avviso decisamente peggiorata, ricorda che si tratta di organismi con un altissimo livello di preparazione professionale e che la qualità della preparazione degli studenti che ne escono è riconosciuta a livello internazionale, come pure la loro capacità di formare talenti. Ritiene tuttavia non si sia riusciti finora a garantire alle istituzioni AFAM, né in termini di garanzia dei finanziamenti, né di semplificazione amministrativa, la serenità necessaria per funzionare al meglio. Rileva inoltre che resta ancora in sospeso la questione relativa al valore dei titoli rilasciati, che si trovano a metà strada tra specializzazione universitaria e specializzazione non accademica. Ritenendo il regolamento tardivo e nel merito inidoneo a risolvere i numerosi problemi del settore, ritiene che le Commissioni non possano esprimere parere favorevole. Condividendo la richiesta delle deputate Piccoli Nardelli e Frassinetti di quanto meno trasformare in condizioni le osservazioni della proposta di parere, esprime l'avviso che, in ogni modo, occorrerebbe un ripensamento radicale del regolamento, la cui impostazione appare sbagliata e poco chiara nelle scelte di fondo: stigmatizza quindi il silenzio del Governo, il cui rappresentante, pur presente, ancora una volta non dà alcun Pag. 8contributo di chiarimento ai lavori parlamentari. Preannunciando in conclusione il voto contrario del suo gruppo, invita il Governo a riflettere meglio sulle sue scelte e a rinviare l'adozione del regolamento, per poter riflettere meglio ed evitare i probabili futuri contenziosi che si porterà dietro come conseguenza.

      Flora FRATE (M5S) ritiene che il lavoro delle relatrici sia stato accurato, sotto il punto di vista sia tecnico che politico. A suo avviso, la condizione contenuta nel parere racchiude tutte le osservazioni successive. Auspica quindi che il principio della tutela delle posizioni e delle aspettative dei docenti già inseriti nelle graduatorie nazionali, cui si ispira la proposta di parere in materia di reclutamento dei docenti nelle istituzioni AFAM, venga esteso anche agli altri comparti dell'istruzione. Riguardo, in particolare, agli insegnanti di religione precari, ricorda di aver presentato il 7 novembre 2018 una sua risoluzione in Commissione (7-00099), che spera venga quanto prima discussa.

      Michele NITTI (M5S), rilevato innanzi tutto che la sentenza del TAR intervenuta nel 2017 ha reso improcrastinabile l'emanazione del regolamento in esame, sottolinea che il testo riflette inevitabilmente le diverse e confliggenti istanze emerse nel corso dei vent'anni passati dall'entrata in vigore della legge di riforma del settore, durante i quali dodici Governi si sono avvicendati, con idee e intenzioni diverse. Pur ravvisando in controluce nelle osservazioni formulate dalle relatrici nella loro proposta di parere le numerose contraddizioni presenti nelle disposizioni dello schema di regolamento, ritiene che essa debba essere valutata favorevolmente in ragione dell'unica condizione posta, che mira a colmare il vulnus principale del provvedimento: ovvero la previsione di un doppio canale per il reclutamento dei docenti. A suo avviso, infatti, prevedere che la programmazione triennale del piano di reclutamento sia adottata in modo da rispettare e tutelare le posizioni e le aspettative dei docenti già inseriti nelle graduatorie nazionali, in virtù di procedure concorsuali già esperite, consentirà di evitare una pioggia di contenziosi, che avrebbe effetti deflagranti sull'intero sistema. Auspicando un rapido esaurimento delle graduatorie che possa consentire di favorire successivamente, ma in tempi brevi, anche l'ingresso dei più giovani, senza ledere i diritti già acquisiti di altri, preannuncia il suo voto favorevole.

      Rina DE LORENZO (M5S), relatrice per la XI Commissione, dopo aver ringraziato la collega Carbonaro, relatrice per la VII Commissione, per la proficua collaborazione, osserva che la proposta di parere tiene conto delle istanze emerse dalle audizioni svolte dalle Commissioni riunite. Riconosce che sul provvedimento, per il suo contenuto, sicuramente perfettibile, e per la ristrettezza dei tempi con la quale il Parlamento è chiamato ad esprimersi, pesa il ventennale vuoto normativo evocato anche dai colleghi intervenuti, che ha causato lo stratificarsi di interessi, spesso tra loro in conflitto. Partendo da tale dato di fatto, pertanto, l'obiettivo della proposta di parere è quello di garantire la salvaguardia dei diritti acquisiti dai docenti presenti nelle graduatorie nazionali, a fronte dell'avvio dei processi di reclutamento di nuovo personale. L'esigenza di raggiungere tale obiettivo ha consigliato di inserire nella proposta di parere una condizione dal contenuto assai stringente. Sugli altri aspetti, invece, raccogliendo gli spunti di riflessione offerti dai soggetti intervenuti in audizione, si è preferito procedere con l'inserimento di osservazioni, volte a indirizzare il Governo sulle modalità ritenute migliori al fine di garantire l'eccellenza dell'offerta formativa del sistema AFAM.

      Ketty FOGLIANI (Lega) ritiene che il provvedimento in esame vada accolto con favore proprio perché arriva dopo vent'anni di attesa. Pur nella consapevolezza che probabilmente saranno necessari ulteriori atti e interventi normativi per colmare alcune lacune, considera il provvedimento in esame una buona base di Pag. 9partenza su cui lavorare. È dell'avviso che la proposta di parere sia stata formulata in modo molto costruttivo e preannuncia, pertanto, il voto favorevole.

      Sebastiano CUBEDDU (M5S) ritiene che la ragione dell'introduzione, nella proposta di parere presentata dalle relatrici, di una condizione dal contenuto estremamente preciso risieda nella necessità di garantire la tutela dei diritti acquisiti e di evitare l'insorgenza di contenziosi, da ritenersi inevitabile qualora si decidesse di introdurre disposizioni aventi efficacia retroattiva, senza la contestuale previsione di specifiche salvaguardie.

      Federico MOLLICONE (FdI), associandosi alle considerazioni della collega Frassinetti, ritiene necessario trasformare le osservazioni in condizioni, con particolare riferimento a quella di cui numero 5), relativa al parere del Consiglio di Stato: la quale si impone non tanto in ragione di una valutazione politica, ma per motivi tecnici. Afferma, quindi, che avrebbe voluto conoscere l'avviso del rappresentante del Governo sulle questioni sollevate dalla minoranza, il quale però, ancora una volta, rimane silenzioso.

      Alessandra CARBONARO (M5S), relatrice per la VII Commissione, conferma, anche a nome della deputata De Lorenzo, la formulazione della proposta di parere, rimarcando che essa tiene conto delle diverse istanze sollevate dai rappresentanti del settore.

      Valentina APREA (FI) precisa che i passati Governi, di cui anch'ella ha fatto parte, hanno più volte provato a disciplinare il settore dell'AFAM, senza riuscire però a definire una normativa che non sollevasse contenziosi. Si dice certa che anche le disposizioni del regolamento in esame daranno luogo a ricorsi alla giustizia amministrativa, stante una debolezza di fondo, che del resto si evince anche dal contenuto della condizione proposta dalle relatrici.

      Flavia PICCOLI NARDELLI (PD), dopo aver sottolineato che una disciplina del settore attesa da vent'anni avrebbe dovuto recare una revisione organica di un sistema evidentemente vetusto, riconosce la difficoltà del lavoro portato avanti dalle relatrici e preannuncia l'astensione del suo gruppo.

      Nessun altro chiedendo di intervenire, le Commissioni approvano la proposta di parere delle relatrici.

      La seduta termina alle 12.25.

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