AUDIZIONI INFORMALI
Martedì 25 febbraio 2020.
Audizioni, nell'ambito dello schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2017/2102, recante modifica della direttiva 2011/65/UE sulla restrizione dell'uso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche, ai sensi dell'articolo 1, comma 1, della legge 4 ottobre 2019, n. 117, atto 146, di rappresentanti dell'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) e dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA).
Le audizioni si sono svolte dalle 12.20 alle 13.05.
INDAGINE CONOSCITIVA
Martedì 25 febbraio 2020. — Presidenza del presidente Alessandro Manuel BENVENUTO.
La seduta comincia alle 13.05.
Pag. 46Indagine conoscitiva nell'ambito dell'esame della proposta di legge C. 1428 Pellicani recante «Modifiche e integrazioni alla legislazione speciale per la salvaguardia di Venezia e della sua laguna».
Audizione del Primo procuratore di San Marco, Carlo Alberto Tesserin.
(Svolgimento e conclusione).
Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna è assicurata anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.
Introduce, quindi, l'audizione.
Carlo Alberto TESSERIN, Primo procuratore di San Marco e Don Fabrizio FAVARO, Vicario Episcopale per gli Affari Economici del Patriarcato di Venezia, svolgono una relazione sui temi oggetto dell'audizione.
Intervengono, per formulare quesiti e osservazioni, i deputati Paola DEIANA (M5S), Nicola PELLICANI (PD), Sergio VALLOTTO (LEGA) e, a più riprese, Renato BRUNETTA (FI).
Carlo Alberto TESSERIN, Primo procuratore di San Marco, risponde ai quesiti posti fornendo ulteriori precisazioni.
Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, ringrazia Carlo Alberto TESSERIN, Primo procuratore di San Marco, e Don Fabrizio FAVARO, Vicario Episcopale per gli Affari Economici del Patriarcato di Venezia, per il loro intervento e dichiara concluso lo svolgimento dell'audizione.
Audizione del Presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico settentrionale di Venezia, Pino Musolino.
(Svolgimento e conclusione).
Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna è assicurata anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.
Introduce, quindi, l'audizione.
Pino MUSOLINO, Presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico settentrionale di Venezia, svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.
Intervengono, per formulare quesiti e osservazioni, i deputati Nicola PELLICANI (PD), a più riprese, Paola DEIANA (M5S) e Ketty FOGLIANI (LEGA).
Pino MUSOLINO, Presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico settentrionale di Venezia, risponde ai quesiti posti fornendo ulteriori precisazioni.
Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, ringrazia Pino MUSOLINO, Presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico settentrionale di Venezia, per il suo intervento e dichiara concluso lo svolgimento dell'audizione.
Audizione del Comandante provinciale della Guardia di finanza, Generale di brigata Giovanni Avitabile.
(Svolgimento e conclusione).
Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna è assicurata anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.
Introduce, quindi, l'audizione.
Giovanni AVITABILE, Comandante provinciale della Guardia di finanza, svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.
Pag. 47Intervengono, per formulare quesiti e osservazioni, i deputati Nicola PELLICANI (PD), Giorgia ANDREUZZA (LEGA), Tullio PATASSINI (LEGA), Vania VALBUSA (LEGA) e Sara CUNIAL (MISTO).
Giovanni AVITABILE, Comandante provinciale della Guardia di finanza, risponde ai quesiti posti fornendo ulteriori precisazioni.
Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, ringrazia Giovanni AVITABILE, Comandante provinciale della Guardia di finanza, per il suo intervento e dichiara concluso lo svolgimento dell'audizione.
La seduta termina alle 15.10.
N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.
SEDE CONSULTIVA
Martedì 25 febbraio 2020. — Presidenza del presidente Alessandro Manuel BENVENUTO.
La seduta comincia alle 18.10.
DL n. 6/2020 – Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19.
C. 2402 Governo.
(Parere alla XII Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione inizia l'esame del provvedimento in esame.
Stefania PEZZOPANE (PD), relatrice, fa presente che il provvedimento, presentato alla Camera nella giornata di domenica 23 febbraio, reca un complesso di misure urgenti per fronteggiare l'evolversi dell'emergenza epidemiologica nel nostro Paese, causata dal carattere particolarmente diffusivo dell'epidemia da COVID-19.
Il testo in esame, che si compone di cinque articoli, adotta misure necessarie al contrasto e al contenimento della diffusione del virus. La competenza della Commissione non si radica in alcune disposizioni specifiche, ma deriva dalla circostanza che il provvedimento origina da una riconosciuta emergenza di rilievo nazionale, che ha richiesto l'attivazione della Protezione civile nonché interventi conseguenti a eventi calamitosi, a partire dalla dichiarazione dello stato di emergenza per sei mesi deliberata dal Consiglio dei ministri il 31 gennaio 2020.
In particolare, l'articolo 1, comma 1, impone alle autorità competenti di adottare ogni misura di contenimento e gestione adeguata e proporzionata all'evolversi della situazione epidemiologica, nei comuni o nelle aree nei quali risulti positiva al predetto virus almeno una persona per la quale non si conosce la fonte di trasmissione o comunque nei comuni o nelle aree in cui vi è un caso non riconducibile a una persona proveniente da un'area già interessata dal contagio del suddetto virus,
Il comma 2 reca un elenco, non esaustivo, delle misure di contenimento, che riguardano, in estrema sintesi, limiti alla mobilità da o per i territori interessati, la sospensione di attività caratterizzate da aggregazioni umane, la quarantena, la comunicazione della permanenza in luoghi a rischio e la limitazione o chiusura di attività lavorative.
Nel dettaglio si prevede: il divieto di allontanamento dal Comune o dall'area interessata da parte di tutti gli individui ivi presenti (lettera a); il divieto di accesso al Comune o all'area interessata (lettera b); la sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di riunione, anche di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso (lettera c); la sospensione dei servizi educativi dell'infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, compresa quella universitaria (lettera d); la sospensione dei servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri Pag. 48istituti e luoghi della cultura (lettera e); la sospensione dei viaggi d'istruzione organizzati dalle istituzioni scolastiche del sistema nazionale d'istruzione, sia sul territorio nazionale sia all'estero (lettera f); la sospensione delle procedure concorsuali per l'assunzione di personale (lettera g); l'applicazione della misura della quarantena con sorveglianza attiva agli individui che hanno avuto contatti stretti con casi confermati di malattia infettiva diffusiva (lettera h); la previsione dell'obbligo da parte di comunicare l'ingresso in Italia da zone a rischio epidemiologico, come identificate dall'Organizzazione mondiale della sanità, tale circostanza al Dipartimento di prevenzione dell'azienda sanitaria competente per territorio (lettera i); la chiusura di tutte le attività commerciali, esclusi gli esercizi commerciali per l'acquisto dei beni di prima necessità (lettera j); la chiusura o limitazione dell'attività degli uffici pubblici, degli esercenti attività di pubblica utilità e servizi pubblici essenziali (lettera k); la previsione che l'accesso ai servizi pubblici essenziali e agli esercizi commerciali per l'acquisto di beni di prima necessità sia condizionato all'utilizzo di dispositivi di protezione individuale o all'adozione di particolari misure di cautela individuate dall'autorità competente (lettera l); la limitazione all'accesso o sospensione dei servizi del trasporto di merci e di persone terrestre, aereo, ferroviario, marittimo e nelle acque interne, su rete nazionale, nonché di trasporto pubblico locale (lettera m); la sospensione delle attività lavorative per le imprese, a esclusione di quelle che erogano servizi essenziali e di pubblica utilità e di quelle che possono essere svolte in modalità domiciliare (lettera n); la sospensione o limitazione dello svolgimento delle attività lavorative nel comune o nell'area interessata, salvo specifiche deroghe (lettera o).
L'articolo 2, consente alle competenti autorità di adottare ulteriori misure di contenimento e di gestione delle emergenze sanitarie, rispetto a quelle indicate all'articolo 1, con poteri il cui esercizio – spiega la relazione illustrativa – «è disciplinato dall'articolo 3, comma 1, mentre gli ordinari poteri emergenziali a carattere ordinario sono regolati dal comma 2 dell'articolo 3, che comunque legittima l'esercizio dei poteri stessi nelle more dell'adozione dei decreti del Presidente del Consiglio previsti nel comma 1».
L'articolo 3 disciplina l'attuazione delle misure di contenimento.
Al comma 1 si prevede che le misure siano adottate con decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro della salute, sentiti il Ministro dell'interno, il Ministro della difesa, il Ministro dell'economia e gli altri Ministri competenti per materia, nonché il Presidente della Regione, nel caso in cui riguardino specifiche regioni, ovvero il Presidente della Conferenza dei presidenti delle regioni, nel caso in cui riguardino il territorio nazionale.
Un primo decreto attuativo è già stato adottato contestualmente al decreto-legge (DPCM 23 febbraio 2020), in particolar modo per far fronte ai casi di rapido contagio avvenuti, tra l'altro, nei comuni e nelle aree del Nord Italia.
Il comma 2 dispone che, nelle more dell'adozione di tali decreti, nei casi di estrema necessità e urgenza le misure di contenimento e gestione dell'emergenza possano essere adottate, applicando a tal fine la disciplina delle ordinanze contingibili e urgenti in materia di igiene e sanità pubblica, degli interventi d'urgenza locali in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica e della norma del Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali riguardante l'urgente necessità di superare situazioni, tra l'altro, di pregiudizio della vivibilità urbana.
Il comma 3 fa salvi gli effetti delle ordinanze contingibili e urgenti già adottate dal Ministro della salute.
Il comma 4 reca norme in materia di sanzioni penali, stabilendo che il mancato rispetto delle predette misure di contenimento sia punito ai sensi dell'articolo 650 del codice penale (Inosservanza dei provvedimenti dell'autorità).
Il comma 5 prevede che il Prefetto, informando preventivamente il Ministro Pag. 49dell'interno, possa avvalersi delle Forze di polizia e, ove occorra, delle Forze armate.
Il comma 6 dimezza (da sessanta a trenta giorni) i termini del controllo preventivo della Corte dei Conti, attribuendo comunque ai provvedimenti emanati in attuazione del presente articolo immediata efficacia.
L'articolo 4 stanzia ulteriori 20 milioni di euro per l'anno 2020, per far fronte agli oneri derivanti dallo stato di emergenza sanitaria dichiarato con delibera del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020, originariamente quantificati in 5 milioni. Lo stanziamento opera a valere sul Fondo per le emergenze nazionali previsto dal Codice della protezione civile, che allo scopo è corrispondentemente incrementato.
L'articolo 5 fissa la data di entrata in vigore del provvedimento al giorno stesso della sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Erica MAZZETTI (FI) nel preannunciare sin da ora il voto favorevole del gruppo di Forza Italia, ritenendo indispensabile la collaborazione massima tra le forze politiche oltre che tra lo Stato e le regioni, osserva che il provvedimento delinea alcune linee generali in base alle quali affrontare l'emergenza, essendo privo della disciplina di dettaglio al livello territoriale. Osserva, ad esempio, che nella città di Prato, da cui proviene, esiste una situazione particolare, con 197.000 abitanti, di cui 40.000 cinesi registrati e altri 20.000 irregolari di cui però si conosce la presenza. All'interno della comunità cinese, circa 2.000 hanno partecipato al capodanno cinese e in ragione del prossimo rientro in Italia, hanno chiesto di poter disporre di uno spazio pubblico dove osservare la quarantena, che gli è stato negato per cui si sono messi in auto quarantena. Non ritiene opportuno che si generino situazioni di panico, a differenza di come stanno facendo i media e le piattaforme social, non trattandosi di un virus con una mortalità elevata, ma eccezionale solo con riguardo alla sua capacità di diffusione.
In ultimo, si chiede come mai nell'altro ramo del Parlamento siano state attivate alcune misure di controllo sanitario che non sono invece state adottate alla Camera.
Alessio BUTTI (FDI) condivide la curiosità espressa dalla collega, non comprendendo in alcun modo un diverso approccio dei due rami del Parlamento a questa emergenza.
Un ulteriore dubbio lo esprime con riguardo al rapporto tra l'articolo 1 e l'articolo 3, comma 1. Il primo demanda l'adozione di misure per evitare la diffusione del virus alle «autorità competenti» – intendendosi evidentemente anche rappresentanti degli enti territoriali – mentre l'articolo 3 prevede che le misure dell'articolo 1 siano adottate con decreto del Presidente del Consiglio. Per di più, prima di adottare questi ultimi decreti, quando interessano l'intero territorio nazionale, deve essere sentito il «presidente della Conferenza dei presidenti delle regioni», espressione che non coincide con quella di «Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome» e che richiama una figura priva di un vero e proprio riconoscimento legislativo.
Richiede, quindi, di porre la massima attenzione alla formulazione delle norme – pur nella comprensibile ristrettezza dei tempi – per evitare che possano sorgere incertezze in sede applicativa tali da compromettere l'efficace azione dei poteri nazionali e locali.
Vincenza LABRIOLA (FI) ribadisce il senso di responsabilità del gruppo di Forza Italia sul provvedimento, nella medesima linea seguita sin dalle prime ore in cui si sono registrati contagi, ritenendo tuttavia che, una volta contenuta l'emergenza, ci si debba fermare per individuare eventuali responsabilità relativamente alla diffusione del virus. Si riferisce in particolare alla vicenda di un anziano ricoverato per dieci giorni presso una struttura ospedaliera con la diagnosi di polmonite, che successivamente al decesso è risultato positivo al virus.Pag. 50
Si chiede, inoltre, se sia prevista una qualche forma di ricompensa a favore del personale sanitario e parasanitario, ed in particolare agli infettivologi che negli ultimi giorni è stato sottoposto ad una pressione assai forte, dovendosi occupare anche di fornire spiegazioni ai cittadini poco informati. In ultimo, si chiede quindi quali misure potranno essere messe in campo per garantire una fluida ed efficace comunicazione con i cittadini con riguardo al virus.
Chiara BRAGA (PD) osserva che non sfugge a nessuno la rilevanza del provvedimento e le ragioni per cui la Commissione è chiamata ad esprimersi, trattandosi di un'emergenza di rilievo nazionale che ha richiesto interventi di protezione civile e l'attivazione dello stato di emergenza. Ritiene che l'errore di forma evidenziato dal collega Butti potrà essere oggetto di correzione nel corso di esame del provvedimento. Il decreto evidenzia lo sforzo di individuare alcune misure da adottarsi a cura delle autorità competenti, potendosi in ogni caso, nel corso dell'esame, precisare le procedure attuative.
Preannuncia, pertanto, il parere favorevole del proprio gruppo, auspicando un ampio consenso di tutte le forze politiche.
Stefania PEZZOPANE (PD), relatrice, ringrazia i colleghi, manifestando la convinzione che al di là dell'espressione formale del parere ci sia una condivisione sostanziale degli interventi recati dal provvedimento.
Con riguardo alla richiesta di precisazioni formulata dal collega Butti, evidenzia che all'articolo 1 vengono individuate le misure per contrastare il virus mentre all'articolo 3 si fa riferimento agli organi che devono mettere in campo gli strumenti di attuazione, uno dei quali è già stato adottato, come precisato nella relazione. Rassicura il collega Butti che l'errore nella dicitura formale da lui evidenziata potrà essere corretta nel corso dell'esame del provvedimento.
Presenta, quindi, una proposta di parere favorevole (vedi allegato).
Luca DE CARLO (FDI) preannuncia il voto favorevole del proprio gruppo, conscio dell'importanza che oggi rivestono le risposte che devono essere dati ai cittadini, soprattutto veneti e lombardi, che affrontano una situazione sconosciuta e pertanto passibile di generare paura e finanche panico. Ritiene che il Parlamento abbia il dovere di essere pronto e di mettere in campo tutti gli interventi che permettono di affrontare in maniera efficace l'epidemia sanitaria che si è generata.
Auspica, tuttavia, un'uniformità negli interventi, che oggi sono a macchia di leopardo tra le varie regioni, anche al fine di dare una risposta di massima efficacia da parte del Governo e del Parlamento, che oggi sta dando un forte segnale di unità e che si augura che anche in futuro non abbandoni le regioni, gli enti locali e le aziende sanitarie che si trovano in maggiore difficoltà.
Manuela GAGLIARDI (M-NI-USEI-C !-AC) dichiara il voto favorevole, ritenendo inconcepibile un atteggiamento diverso da parte delle forze politiche nella situazione data. Esorta il Governo a proseguire nell'adozione di misure necessarie e utili, da assumere in tempi rapidi, per far fronte all'emergenza in territorio nazionale che, purtroppo, sta avendo ripercussione anche sui Paesi vicini. Invita quindi a cercare il giusto equilibrio tra la ripartizione delle responsabilità tra lo Stato, in particolare nella sua componente della Protezione Civile, e gli enti regionali.
Elena LUCCHINI (LEGA) esprime apprezzamento per l'accoglimento da parte della maggioranza della richiesta avanzata dal proprio gruppo di anticipare l'esame del provvedimento, sul quale dichiara il voto favorevole. Obiettivo di tutte le forze politiche è infatti quello di adottare il prima possibile misure volte al contrasto del virus. Osserva, infatti, provenendo da una zona fortemente colpita, che il numero dei contagiati è davvero molto elevato e richiede misure rapide ed efficaci. Fa presente che il proprio gruppo ha avanzato alcune proposte di sostegno ai Pag. 51territori colpiti dal punto di vista economico e auspica che la maggioranza voglia tenerle in considerazione ed accoglierle.
Silvia FREGOLENT (IV) nell'apprezzare lo spirito collaborativo delle opposizioni, osserva che i contenuti del decreto-legge non avrebbero potuto essere diversi da quelli che sono, in ragione della ripartizione delle competenze e della necessità di rispettare le prerogative delle regioni. Si tratta di un primo decreto sul tema, che reca alcune iniziali misure di contrasto, mancando ancora le disposizioni relative ai risarcimenti economici delle aziende e a sostegno della agricoltura, come evidenziato dalla Ministra Bellanova, che saranno oggetto di ulteriori e futuri passaggi. Auspica che l'atteggiamento oggi manifestato dalle opposizioni si traduca, anche in futuro, nell'assenza di polemiche politiche. Preannuncia, quindi, il voto favorevole del proprio gruppo sulla proposta di parere della relatrice
Ilaria FONTANA (M5S) esprime il voto favorevole del proprio gruppo sul provvedimento, manifestando compiacimento per l'atteggiamento costruttivo e responsabile di tutte le forze politiche, anche di opposizione. Auspica che lo spirito di cooperazione tra gli schieramenti politici e le istituzioni di Governo sia durevole così da consentire di portare a compimento il percorso di uscita dall'emergenza, di cui il decreto-legge in esame rappresenta un primo importante passo.
La Commissione approva all'unanimità la proposta favorevole presentata dalla relatrice (vedi allegato).
La seduta termina alle 18.45.
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