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CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 8 febbraio 2022
737.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 118

RELAZIONI AL PARLAMENTO

      Martedì 8 febbraio 2022. — Presidenza della presidente Vittoria CASA.

      La seduta comincia alle 12.10.

Relazione sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
Doc. CCLXIII, n. 1.
(Esame, ai sensi dell'articolo 124 del regolamento, e rinvio).

      La Commissione inizia l'esame della relazione.

      Gianluca VACCA (M5S), relatore, intervenendo da remoto, ricorda preliminarmente che il decreto-legge n. 77 del 2021, che ha definito la governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza, ha tra l'altro previsto (articolo 2, comma 2, lettera e)) che la Cabina di regia per il PNRR costituita presso la Presidenza del Consiglio dei ministri debba trasmettere alle Camere ogni sei mesi una relazione sullo stato di attuazione del Piano, comprensiva di vari elementi di informazione. La relazione deve dare conto dell'utilizzo delle risorse del programma Next Generation EU e dei risultati raggiunti e indicare le misure necessarie per accelerare l'avanzamento dei progetti e per una migliore efficacia degli stessi rispetto agli obiettivi perseguiti.
      Quella che viene esaminata a partire da oggi è la prima relazione semestrale e dà conto degli obiettivi e traguardi il cui raggiungimento era previsto per la fine del 2021, sui quali l'Italia, come gli altri Paesi, deve dare conto alla Commissione europea ai fini del pagamento della prima rata. Pag. 119Come sappiamo, infatti, l'erogazione delle rate – che sono contributi a fondo perduto o prestiti – è subordinata al conseguimento, da parte di ogni Paese, entro date scadenze, di un certo numero di milestones (traguardi) e di target (obiettivi) relativi alle varie misure.
      La relazione in esame contiene innanzitutto un'analitica descrizione del sistema di governance del Piano in Italia, degli obblighi di rendicontazione nei confronti dell'Unione europea e degli istituti e strumenti che sono stati posti in essere dal Governo per l'attuazione del Piano, anche in termini di informazione e assistenza agli enti territoriali e alle imprese. Il Piano prevede la realizzazione di 134 investimenti e 63 riforme, organizzati in sei Missioni e sedici Componenti. Tutte le azioni (sia gli investimenti che le riforme) sono scandite secondo un calendario di attuazione e un elenco di risultati da realizzare entro date definite. I risultati si dividono in traguardi (milestone) e obiettivi (target). I traguardi sono fasi essenziali finalizzate al raggiungimento degli obiettivi, che sono indicatori misurabili di un risultato. Nel complesso i risultati da raggiungere sono 527. La rendicontazione finale è prevista entro il 2026.
      Ad esempio, l'Investimento 1.4 della Missione 4, Componente 1, è finalizzato a contrastare la povertà educativa e la dispersione scolastica. L'azione d'investimento – che beneficia di un finanziamento di 1,5 miliardi – prevede due obiettivi con relative scadenze: la prima è alla fine del 2024, entro cui dovremo aver realizzato attività di tutoraggio per 470.000 giovani a rischio e per 350.000 giovani che hanno lasciato la scuola; la seconda scadenza è alla metà del 2026, quando dovremo aver ricondotto il tasso di abbandono scolastico in Italia al dato della media UE del 2019 (ossia 10,2 per cento). Per raggiungere il risultato, occorre preliminarmente identificare le aree su cui concentrare le risorse sulla base di indicatori di povertà educativa e abbandono scolastico; occorre poi individuare percorsi di tutoraggio per un numero di studenti pari a quello del target; e definire strumenti efficaci per ottenere la riduzione permanente del tasso di abbandono scolastico.
      In generale, l'erogazione delle rate, da parte dell'Unione europea, è subordinata al conseguimento di un certo numero di traguardi o obiettivi (milestone e target) relativi alle varie azioni o misure. Quasi un terzo degli obiettivi o traguardi (154 su 527) richiede l'approvazione di «riforme». Più di un terzo di queste riforme (59 su 154) richiedono l'approvazione di disposizioni legislative. Nel 2022, per esempio, sono previste come obiettivo 66 riforme, di cui 23 richiedono atti legislativi. Tra queste riforme da attuare entro il 2022 ce ne sono almeno due di interesse della VII Commissione: la riforma della carriera degli insegnanti (da completare entro il 30 giugno 2022) e l'istituzione di un sistema di formazione di qualità per le scuole (entro il 31 dicembre 2022). Va da sé che l'approvazione delle riforme legislative è solo il primo passo, perché poi occorre, negli anni successivi, adottare le misure attuative, spesso anch'esse di natura normativa, e attuare gli investimenti veri e propri o comunque le azioni per il raggiungimento degli obiettivi misurabili prefissati.
      La prima rata, prevista per il 31 dicembre 2021, è subordinata al raggiungimento di 51 traguardi o obiettivi, a fronte di un contributo finanziario di 11,5 miliardi e di un prestito di 12,6 miliardi, per un totale di 24,1 miliardi di versamenti europei. Da questa cifra va detratta, in proporzione, la quota di prefinanziamento (13 per cento) già ricevuta dall'Italia. L'erogazione della prima rata, pari a 21 miliardi di euro, avverrà a seguito della valutazione positiva, da parte dell'Unione europea, dell'avvenuto conseguimento dei 51 traguardi e obiettivi.
      Nella relazione il Governo sottolinea che intende assicurare il dialogo con il Parlamento per definire una trattazione organica delle riforme nel rispetto delle scadenze, evitando il più possibile il ricorso alla decretazione d'urgenza.
      Per quanto riguarda il 2021, il Governo riferisce che l'Italia ha rispettato gli impegni e conseguito tutti i 51 traguardi e obiettivi da raggiungere entro il 31 dicembre, Pag. 120per cui ha proceduto a chiedere all'Unione europea il versamento della prima rata.
      La relazione presenta quindi un elenco (nella tabella 2) e una sommaria descrizione dei 51 traguardi o obiettivi del 2021, nella quale vengono sintetizzate, per ciascuna amministrazione titolare, anche le iniziative attivate per rispettare le scadenze future.
      Per quanto riguarda l'ambito delle competenze della VII Commissione, i traguardi o obiettivi 2021 riguardano tutti il Ministero dell'università e della ricerca. La relazione li elenca nel paragrafo 4.8. Un primo traguardo raggiunto è l'adozione delle riforme del sistema di istruzione terziaria previste per migliorare i risultati scolastici: parliamo di lauree abilitanti, di classi di laurea e di riforma dei dottorati. Le iniziative mirano a rendere più flessibili i percorsi curricolari, per renderli più rispondenti alla domanda del mercato del lavoro, e a velocizzare l'accesso alle professioni. Alla base delle iniziative c'è l'obiettivo di coinvolgere maggiormente le imprese e stimolare la ricerca applicata (M4C1-1). Un secondo traguardo è quello relativo agli alloggi per gli studenti universitari: il traguardo 2021 è consistito nella revisione della normativa vigente per consentire l'emanazione di un primo bando di finanziamento per la realizzazione di 7.500 posti entro il 2022. È il primo passo di una riforma che ha lo scopo di incentivare i privati alla realizzazione di strutture di edilizia universitaria, per arrivare a ridurre il divario di dotazione dell'Italia rispetto alla media europea (M4C1 – 27). Un terzo traguardo 2021 è stata la revisione del quadro di regolazione delle borse di studio, con la previsione di un aumento dell'importo e del numero dei beneficiari (M4C1-2). Questo traguardo è finalizzato a garantire la parità di accesso alle borse di studio e ad agevolare l'accesso all'istruzione terziaria agli studenti con difficoltà economiche. Il traguardo è intermedio rispetto alle scadenze future dell'Investimento 1.7, che prevede l'erogazione di borse di studio ad almeno 300.000 studenti nei prossimi anni.
      La parte finale della relazione in esame presenta succintamente le iniziative adottate dalle varie amministrazioni per conseguire le scadenze dall'anno 2022: questa parte della relazione consiste di schede che espongono le misure di competenza delle singole amministrazioni.
      Per il Ministero dell'istruzione, la scheda riporta che le risorse PNRR stanziate ammontano a 17,59 miliardi di euro a fronte di 6 riforme e 10 investimenti, da conseguire attraverso 20 traguardi o obiettivi, dei quali nessuno con scadenza nel 2021. Tra le principali iniziative intraprese dal Ministero per scadenze successive al 2021, la scheda riporta quelle nei seguenti ambiti: edilizia scolastica, organizzazione scolastica e formazione del personale; didattica digitale, didattica e orientamento, formazione professionale terziaria.
      Per l'edilizia scolastica, le iniziative riguardano il piano di costruzione di nuove scuole mediante sostituzione di edifici (800 milioni); il piano per asili nido e scuole dell'infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia (4.600 milioni); il piano di estensione del tempo pieno e mense (960 milioni); il potenziamento delle infrastrutture per lo sport a scuola (300 milioni); il piano di messa in sicurezza e riqualificazione dell'edilizia scolastica (3.900 milioni).
      Per l'organizzazione scolastica e la formazione del personale, le iniziative sono la riforma dell'organizzazione del sistema scolastico (che – si legge nella relazione – è inclusa nella manovra di bilancio per il 2022); la creazione della scuola di alta formazione e formazione obbligatoria per dirigenti scolastici, docenti e personale tecnico-amministrativo (34 milioni), che è in corso di definizione; e la riforma del sistema di reclutamento dei docenti (una prima parte della quale – si legge nella relazione – è contenuta nell'articolo 59 del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, che la Commissione ha esaminato a suo tempo in sede consultiva per il parere alla XII Commissione).
      Per la didattica digitale, le iniziative riguardano la didattica digitale integrata e la formazione sulla transizione digitale del percorso scolastico (800 milioni); scuole innovative, nuove aule didattiche e laboratoriPag. 121 (2.100 milioni). Si rinvia alle schede per la descrizione delle iniziative in corso.
      Per Didattica e orientamento, le iniziative riguardano la riforma del sistema di orientamento (saranno adottate linee guida entro il 2022); l'intervento straordinario per la riduzione dei divari territoriali nella scuola di secondo grado (1.500 milioni); le nuove competenze e i nuovi linguaggi (1.100 milioni). Si rinvia alle schede per la descrizione delle iniziative in corso.
      Per la Formazione professionale terziaria (ITS), le iniziative riguardano lo sviluppo del sistema di formazione professionale terziaria (ITS) (1.500 milioni); la riforma degli Istituti tecnici e professionali (in corso di definizione); e la riforma degli Istituti Tecnici Superiori (ITS), rispetto alla quale la scheda riporta che è all'esame della 7a Commissione del Senato il progetto di legge approvato dalla Camera per la riforma del Sistema di istruzione e formazione tecnica superiore (atto S. 2333).
      Per il Ministero dell'università e della ricerca, la scheda riporta che le risorse PNRR ammontano a 11,73 miliardi di euro, a fronte di 5 riforme e 10 investimenti, da conseguire attraverso 24 traguardi o obiettivi di livello europeo e 41 di livello nazionale, dei quali tre – come già detto – con scadenza nel 2021.
      Quanto alle principali iniziative intraprese dal Ministero per le scadenze successive, la scheda riporta quelle relative ai seguenti ambiti: orientamento attivo nella transizione scuola–università (250 milioni); alloggi per gli studenti e riforma della legislazione sugli alloggi per gli studenti (960 milioni); borse di studio per l'accesso all'università (500 milioni); didattica e competenze universitarie avanzate (500 milioni); estensione del numero di dottorati di ricerca; attuazione di misure di sostegno a ricerca e sviluppo per promuovere la semplificazione e la mobilità (riforma); fondo per il Programma nazionale della ricerca (PNR) e Progetti di ricerca di rilevante interesse nazionale (PRIN) (1.800 milioni); finanziamento di progetti presentati da giovani ricercatori (600 milioni); partenariati estesi a Università, centri di ricerca, imprese e finanziamento progetti di ricerca (1.610 milioni); potenziamento strutture di ricerca e creazione di «campioni nazionali» di ricerca e sviluppo su alcune Key enabling technologies (1.600 milioni); creazione e rafforzamento di «ecosistemi dell'innovazione per la sostenibilità» (1.300 milioni); fondo per la realizzazione di un sistema integrato di infrastrutture di ricerca e innovazione (1.580 milioni); introduzione di dottorati innovativi che rispondono ai fabbisogni di innovazione delle imprese e promuovono l'assunzione dei ricercatori da parte delle imprese (600 milioni). Si rinvia alle schede per la descrizione delle iniziative in corso. Si tratta per lo più di iniziative a carattere amministrativo. Per il finanziamento di progetti presentati da giovani ricercatori, si prevede la definizione nei primi mesi di quest'anno delle modalità normative per offrire ai ricercatori che rientrano dall'estero la possibilità di essere contrattualizzati dalle Università con un contratto a tempo indeterminato (RTDB). Poi entro giugno 2022 sarà emanato il bando di finanziamento dedicati al sostegno dei giovani ricercatori.
      Per il Ministero della cultura, la scheda riporta che le risorse PNRR ammontano a 3,255 miliardi di euro, a fronte di 9 investimenti. A queste si aggiungono 1 miliardo circa di euro dal Fondo per lo sviluppo e la coesione e 1,455 miliardi dal Piano nazionale per gli investimenti complementari. I traguardi o obiettivi sono 17, nessuno dei quali da raggiungere entro il 2021.
      Quanto alle principali iniziative intraprese per le scadenze successive al 2021, la scheda del Ministero della cultura (che è più dettagliata di altre) elenca quelle nei seguenti ambiti: strategie e piattaforme digitali per il patrimonio culturale (500 milioni); rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi (300 milioni); migliorare l'efficienza energetica, in cinema, teatri e musei (300 milioni); attrattività dei borghi (1.020 milioni); tutela e valorizzazione dell'architettura e del paesaggio rurale (600 milioni); programmi per valorizzare l'identità dei luoghi: parchi e giardini storici (300 milioni); sicurezza sismica nei luoghi di culto, restauro del patrimonio FEC e siti di ricoveroPag. 122 per le opere d'arte (Recovery Act) (800 milioni); sviluppo industria cinematografica (Progetto Cinecittà) (300 milioni); capacity building per gli operatori della cultura per gestire la transizione digitale e verde (155 milioni). Si rinvia alle schede per la descrizione delle iniziative in corso.
      Per la Presidenza del Consiglio – Dipartimento per lo sport, la scheda riporta che le risorse del PNRR ammontano a 700 milioni di euro per un investimento e due traguardi, nessuno dei quali da conseguire entro il 2021. Le iniziative in corso riguardano l'unico investimento di competenza del Dipartimento, che è il Progetto Sport e inclusione sociale. La scheda riporta che entro il primo semestre 2022 si procederà alla pubblicazione di avvisi per la presentazione di proposte progettuali, nonché a identificazione e analisi dei fabbisogni dei territori, individuazione dei partner del progetto e creazione di strumenti di supporto ai beneficiari per lo sviluppo di progetti cantierabili.
      In materia di sport – ma nel capitolo in cui dà conto delle misure in atto per il rafforzamento della capacità tecnica e amministrativa delle amministrazioni (par. 3.4) – la Relazione rileva che Sport e Salute può eseguire studi di fattibilità, progettazioni o direzioni lavori, studi di impatto ambientale e svolgere il ruolo di soggetto aggregatore in ambito sportivo, considerato che dispone di un'ampia rete di strutture territoriali e si è detta disponibile ad avere un ruolo specifico di supporto nei bandi di settore.
      Per quanto riguarda infine il settore Editoria – altro settore di competenza di questa Commissione – la Relazione non contiene nulla.

      Vittoria CASA, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

      La seduta termina alle 12.25.

SEDE CONSULTIVA

      Martedì 8 febbraio 2022. — Presidenza della presidente Vittoria CASA.

      La seduta comincia alle 12.25.

DL 228/21: Disposizioni urgenti in materia di termini legislativi.
C. 3431 Governo.
(Parere alle Commissioni riunite I e V).
(Esame e rinvio).

      La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

      Valentina APREA (FI), relatrice, premesso che illustrerà soltanto le disposizioni di interesse della Commissione, che sono contenute negli articoli 1, 5, 6, 7, 13, 14 e 15, riferisce che l'articolo 1, comma 1, proroga di un anno, portandolo al 31 dicembre 2022, i termini per l'assunzione di personale con rapporto di lavoro a tempo indeterminato presso le amministrazioni pubbliche e per la concessione, ove occorrente, delle relative autorizzazioni ad assumere. Lo scopo è consentire l'utilizzazione anche per il 2022 delle risorse per le assunzioni previste per anni precedenti che non siano state utilizzate nei tempi previsti.
      In particolare, per gli aspetti di competenza della VII Commissione, la disposizione in esame proroga tra l'altro le possibilità di assunzione nelle università statali di personale a tempo indeterminato e di ricercatori a tempo determinato originariamente previste per ciascuno degli anni 2010-2021, in relazione alle cessazioni dal servizio verificatesi in ciascun anno precedente e secondo i vincoli già stabiliti. In sostanza, fatte salve alcune maggiorazioni per le assunzioni di ricercatori (a tempo determinato), le assunzioni restano consentite nel limite di un contingente corrispondente ad una spesa pari rispettivamente, al 50 per cento di quella relativa al personale cessato negli anni 2009-2010; al 20 per cento di quella relativa al personale cessato negli anni 2011-2012; al 50 per cento di quella relativa al personale cessato negli anni 2013-2014; al 60 per cento di quella relativa al personale cessato nell'anno 2015; all'80 per cento di quella relativa al personale cessato nell'anno 2016; al 100 per cento di quella relativa al personale cessato negli anni 2017-2020.Pag. 123
      Gli enti pubblici di ricerca non tra quelli cui si applica la proroga, in quanto l'articolo 12, comma 4, del decreto legislativo n. 218 ha attribuito a questi enti la facoltà di reclutare il personale corrispondente al proprio fabbisogno con esclusione di ogni vincolo, fatti salvi i limiti stabiliti dall'articolo 9, commi da 2 a 4, del medesimo decreto legislativo n. 218.
      L'articolo 1, comma 7, proroga di un anno, portandolo al 31 dicembre 2022, il termine per la conclusione delle procedure concorsuali che il Ministero dell'istruzione e il Ministero dell'università e della ricerca sono stati autorizzati a bandire a valere sulle facoltà assunzionali pregresse del soppresso Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. La relazione illustrativa chiarisce che le procedure in parola stanno avendo tempi più lunghi per il loro svolgimento anche a causa dell'evoluzione della situazione emergenziale.
      Il comma 24 dell'articolo 1 proroga al 31 maggio 2022 il mandato degli organi dell'Istituto per il credito sportivo (Presidente, Consiglio di amministrazione, Comitato gestione fondi speciali e Collegio dei sindaci), laddove altrimenti il mandato sarebbe scaduto il 31 dicembre 2021, in quanto i componenti degli organi sono entrati in carica il 1° marzo 2018 e, in base allo statuto dell'Istituto, il mandato degli organi in questione finisce al termine del quarto esercizio. La relazione del Governo ricorda che la procedura di rinnovo degli organi in questione è complessa e chiarisce che la loro scadenza metterebbe a rischio il processo di trasformazione dell'Istituto in società per azioni già avviato dall'attuale dirigenza.
      L'articolo 1, comma 28, proroga la durata degli incarichi di collaborazione presso il Ministero della cultura autorizzati ai sensi dell'articolo 24, comma 1, primo periodo, del decreto-legge n. 104 del 2020. Gli incarichi sono prorogabili fino al limite di durata massima di quindici mesi, se prevedono una durata inferiore. In ogni caso, la durata dei contratti non potrà oltrepassare il 30 giugno 2022. Con la disposizione citata era stata concessa al Ministero della cultura – nelle more della pubblicazione dei bandi delle procedure concorsuali – la facoltà di autorizzare incarichi di collaborazione per la durata massima di quindici mesi e non oltre il 31 dicembre 2021 al fine di assicurare lo svolgimento nel territorio di competenza delle funzioni di tutela e di valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio degli uffici periferici. La relazione illustrativa chiarisce che l'intervento si rende necessario perché i contratti di collaborazione sono stati stipulati in molti casi solo nel 2021, e quindi sono le collaborazioni sono appena iniziate, e senza la proroga si avrebbe da una parte si perderebbero professionalità da poco acquisite e formate, dall'altra parte si lascerebbero gli uffici periferici sforniti di personale, con ricadute negative sullo svolgimento delle funzioni di tutela e valorizzazione del paesaggio e del patrimonio culturale.
      L'articolo 5, comma 1, proroga di tre mesi – cioè fino al 31 marzo 2022, termine previsto dello stato di emergenza – la validità delle disposizioni sulle semplificazioni procedurali in materia di edilizia scolastica con cui gli enti locali sono stati autorizzati, per tutta la durata dell'emergenza, a procedere al pagamento degli stati di avanzamento dei lavori anche in deroga ai limiti fissati per gli stessi nell'ambito dei contratti di appalto e ad accelerare l'esecuzione degli interventi nella fase di sospensione delle attività didattiche.
      L'articolo 5, comma 2, proroga pure di tre mesi, fino al 31 marzo 2022, la possibilità di svolgere in videoconferenza le sedute dei Gruppi di lavoro operativo per l'inclusione costituiti presso ogni istituzione scolastica per l'inclusione di alunni e studenti con accertata condizione di disabilità.
      L'articolo 5, comma 3, proroga di un anno, portandolo al 31 dicembre 2022, il termine entro il quale deve essere emanato il bando di concorso per il reclutamento di insegnanti di religione cattolica, già autorizzato dal decreto-legge n. 126 del 2019 per la copertura dei posti per l'insegnamento della religione cattolica previsti vacanti e disponibili negli anni scolastici dal 2021/2022 al 2023/2024.Pag. 124
      L'articolo 6, commi 1 e 2, proroga di un anno, rinviandolo all'anno accademico 2023/2024, l'applicazione del regolamento recante le procedure e le modalità per la programmazione e il reclutamento del personale docente e del personale amministrativo e tecnico nelle AFAM e differisce pure di un anno, portandolo al 31 dicembre 2022, il termine per l'approvazione della prima programmazione triennale del reclutamento. Viene quindi estesa all'anno accademico 2022/2023 la possibilità di attingere alle graduatorie nazionali ad esaurimento per l'attribuzione di incarichi di insegnamento a tempo indeterminato e a tempo determinato nelle medesime Istituzioni. Al riguardo, è bene ricordare che la legge n. 508 del 1999 ha previsto l'adozione di regolamenti di delegificazione per la disciplina di vari aspetti della vita delle Istituzioni dell'AFAM, tra cui quello del reclutamento del personale. Il regolamento su questo tema è stato adottato con il DPR n. 143 del 2019 e le relative disposizioni si sarebbero dovute applicare a decorrere dall'anno accademico 2020/2021, ma questo termine iniziale è stato di volta in volta rinviato. La relazione del Governo chiarisce che è in fase di approvazione un nuovo regolamento che sostituisce integralmente il DPR n. 143 del 2019. Sempre la relazione del Governo puntualizza che il rinvio comprende anche le abrogazioni disposte dal regolamento citato, le quali operano su disposizioni di legge relative a graduatorie nazionali e alla stabilizzazione del personale tecnico-amministrativo del comparto AFAM: disposizioni che consentono di garantire le assunzioni necessarie fino all'entrata in vigore del regolamento stesso.
      L'articolo 6, comma 3, differisce di un anno, portandolo al 31 dicembre 2022, il termine per l'erogazione delle somme residue di mutui concessi da Cassa depositi e prestiti (CDP) per interventi di edilizia universitaria: ciò al fine di agevolare alcune università che hanno rappresentato che non sono riuscite a completare le opere nel termine a causa della complessità degli appalti e dell'emergenza epidemiologica in corso.
      L'articolo 7, commi da 1 a 3, proroga da cinque a sette anni la durata della segreteria tecnica di progettazione costituita presso il Segretariato generale del Ministero della cultura, allo scopo di rendere più celere la realizzazione degli interventi di tutela del patrimonio culturale nei territori colpiti dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016. Si tratta dell'Ufficio del Soprintendente speciale per le aree colpite dal sisma del 24 agosto 2016, avente sede a Rieti, costituito fino al 30 settembre 2021, con la finalità di assicurare il buon andamento e la necessaria unitarietà della gestione degli interventi operativi di messa in sicurezza del patrimonio culturale, delle azioni di recupero e della ricostruzione nelle aree colpite dagli eventi calamitosi del 24 agosto 2016. Corrispondentemente, è prorogato al 2023 l'incremento di unità di personale di cui la segreteria si compone. Per l'attuazione di tali disposizioni è autorizzata la spesa massima di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023, per la quale è individuata la relativa copertura.
      L'articolo 7, comma 4, proroga al 31 dicembre 2022 le contabilità speciali intestate ai Segretariati regionali di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, per interventi di messa in sicurezza del patrimonio culturale. La disposizione – spiega la relazione introduttiva – è volta ad assicurare il proseguimento e l'accelerazione del processo di ricostruzione e il completamento degli interventi per la sicurezza del patrimonio culturale realizzati dal Ministero della cultura.
      L'articolo 13, comma 3, proroga dal 31 dicembre 2021 al 30 aprile 2022 il termine di mandato del Commissario per la gestione del piano di interventi per le finali di coppa del mondo e dei campionati mondiali di sci alpino 2020-2021 di Cortina d'Ampezzo.
      L'articolo 14, commi 1 e 2, reca disposizioni relative all'acquisizione dei servizi informativi per le pubbliche amministrazioni statali. In particolare, si istituisce una Commissione che, entro il 31 marzo 2022, deve individuare le modalità idonee a garantire la pluralità delle fonti nell'acquisizionePag. 125 di tali servizi e si proroga dal 31 dicembre 2021 al 30 giugno 2022 la durata dei contratti attualmente in essere con le agenzie di stampa per l'acquisizione dei medesimi servizi.
      L'articolo 14, comma 4, incrementa il fondo per il potenziamento dell'attività sportiva di base. Il fondo è stato istituito nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze con una dotazione iniziale di 50 milioni di euro per l'anno 2021. Tale dotazione è incrementata di 558 mila euro per l'anno 2022, 1,579 milioni per l'anno 2023, 4,514 milioni per l'anno 2024, 7,336 milioni per l'anno 2025, 5,616 milioni per l'anno per l'anno 2026 e 0,735 milioni per l'anno 2027.
      L'articolo 15 proroga al 31 dicembre 2022 la facoltà di utilizzare le risorse iscritte al capitolo del bilancio della Presidenza del Consiglio per misure di contrasto della povertà educativa: in particolare in materia di potenziamento dei centri estivi diurni, dei servizi socioeducativi territoriali e dei centri con funzione educativa e ricreativa destinati alle attività dei minori di età compresa tra zero e sedici anni, nel limite di risorse previste per 15 milioni di euro.

      Vittoria CASA, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

DL 1/22: Misure urgenti per fronteggiare l'emergenza COVID-19, in particolare nei luoghi di lavoro, nelle scuole e negli istituti della formazione superiore.
C. 3434 Governo.
(Parere alla XII Commissione).
(Esame e rinvio).

      La Commissione inizia l'esame.

      Andrea ROSSI (PD), relatore, rileva preliminarmente che il decreto in esame è in parte già superato, nel contenuto, per le parti di interesse della VII Commissione, dal nuovo decreto-legge n. 5 del 2022, adottato dal Consiglio dei ministri il 2 febbraio scorso, il quale è stato presentato per la conversione alla Camera (C. 3457) ed è assegnato alla XII Commissione, del quale farà cenno in conclusione.
      Riferisce che il decreto-legge in esame (n. 1 del 2022) si compone di 6 articoli e prevede la generalizzazione, con decorrenza dal 1° febbraio 2022, dell'obbligo di vaccinazione per tutti coloro che hanno più di cinquanta anni di età nonché per il personale delle università, delle istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica e degli istituti tecnici superiori (salve, in tutti i casi, le esenzioni per specifiche ragioni cliniche). Inoltre il decreto prevede dal 15 febbraio 2022 l'obbligo di possesso della certificazione verde cosiddetta rafforzata per l'accesso ai luoghi di lavoro per le persone di età superiore ai cinquanta anni, ferma restando la certificazione verde non rafforzata per i soggetti di età inferiore. Ricorda che, per certificazione rafforzata, si intende la certificazione di avvenuta vaccinazione o guarigione, con esclusione quindi della condizione di negatività al test antigenico rapido o molecolare.
      Il decreto poi amplia il novero di attività e servizi per l'accesso ai quali serve la certificazione verde non rafforzata e detta disposizioni per lo svolgimento delle lezioni nel sistema educativo, didattico e formativo in caso di presenza di soggetti positivi al virus, nonché disposizioni per il tracciamento dei contagi nella popolazione scolastica.
      Nel dettaglio, per quanto riguarda le misure di interesse della VII Commissione, l'articolo 2 prevede l'obbligo di vaccinazione per il personale delle università, delle istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica e degli istituti tecnici superiori (salve, in tutti i casi, le esenzioni per specifiche ragioni cliniche). Il compito di assicurare il rispetto dell'obbligo vaccinale è attribuito ai dirigenti e ai responsabili delle istituzioni e delle strutture in cui presta servizio il personale delle università, delle AFAM e degli istituti tecnici superiori. In caso di accertamento dell'inadempimento, è prevista la sospensione – non oltre il 15 giugno 2022 – dal diritto di svolgere l'attività lavorativa e, per il periodo di sospensione, la sospensione della Pag. 126retribuzione e altro compenso o emolumento.
      L'articolo 4 prevede in quali circostanze, in presenza di casi di positività da virus nelle classi, si sospende l'attività nell'ambito dei servizi educativi per l'infanzia e delle scuole dell'infanzia e nelle scuole primarie, nelle scuole secondarie di primo e secondo grado e nel sistema di istruzione e formazione professionale (IeFP) si ricorre alla didattica a distanza o alla didattica digitale integrata.
      In base all'articolo 5, sino al 28 febbraio 2022, ai fini del tracciamento dei contagi nella popolazione scolastica della scuola secondaria di primo e secondo grado, è previsto che gli studenti ricevano gratuitamente i test antigenici rapidi presso le farmacie o le strutture sanitarie aderenti al protocollo d'intesa di cui all'articolo 5, comma 1, del decreto-legge n. 105 del 2021, sulla base di prescrizione medica del pediatra di libera scelta o dal medico di medicina generale.
      Sottolinea che le misure di cui ha fatto cenno con riferimento all'articolo 4 sono state riviste dal nuovo decreto-legge n. 5 del 2022, che – per quanto riguarda la gestione del Covid-19 a scuola – ha previsto quanto segue. Nelle scuole per l'infanzia, fino a quattro casi di positività, le attività proseguono in presenza, mentre dal quinto caso, le attività didattiche sono sospese per cinque giorni. Nella scuola primaria, fino a quattro casi di positività, le attività didattiche continuano in presenza, con l'utilizzo di mascherina FFP2 da parte di docenti e alunni con più di 6 anni di età, fino al decimo giorno successivo alla conoscenza dell'ultimo caso accertato positivo al Covid-19, ed è obbligatorio il test antigenico rapido o autosomministrato o molecolare alla prima comparsa dei sintomi e, per chi è ancora sintomatico, al quinto giorno successivo alla data dell'ultimo contatto. In presenza di cinque o più casi positivi, l'attività didattica prosegue in presenza, con l'utilizzo di mascherine FFP2, per dieci giorni, per quanti hanno concluso il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni o sono guariti da meno di 120 giorni o hanno effettuato la dose di richiamo; per tutti gli altri le attività proseguono in didattica digitale integrata per 5 giorni. Nella scuola secondaria di primo e secondo grado, con un caso di positività tra gli alunni, l'attività prosegue per tutti in presenza con l'utilizzo della mascherina di tipo FFP2 da parte di alunni e docenti; con due o più casi di positività tra gli alunni, l'attività prosegue in presenza con l'utilizzo di mascherine FFP2 per dieci giorni per quanti hanno concluso il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni o sono guariti da meno di 120 giorni o hanno effettuato la dose di richiamo; per tutti gli altri le attività scolastiche proseguono in didattica digitale integrata per 5 giorni.
      In conclusione, premesso che, a quanto gli risulta, la XII Commissione e il Governo stanno valutando la via migliore da seguire per coordinare il contenuto dei due decreti-legge, per gli aspetti in cui si sovrappongono, propone di rinviare l'espressione del parere sul decreto in esame ad altra seduta, in modo da avere il tempo di capire se e come il decreto in esame sarà modificato.

      Vittoria CASA, presidente, ritiene che la proposta del relatore sia condivisibile. Quindi, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

      La seduta termina alle 12.45.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

      Martedì 8 febbraio 2022.

      L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 12.45 alle 13.

AUDIZIONI

      Martedì 8 febbraio 2022. — Presidenza della presidente, Vittoria CASA. – Interviene la ministra dell'università e della ricerca, Maria Cristina Messa.

      La seduta comincia alle 13.35.

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Audizione della Ministra dell'università e della ricerca, Maria Cristina Messa, nell'ambito dell'esame della Relazione sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) (Doc. CCLXIII, n. 1).
(Svolgimento e conclusione).

      Vittoria CASA, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta sarà assicurata anche attraverso la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati. Introduce, quindi, l'audizione.

      La ministra Maria Cristina MESSA svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

      Intervengono, per porre quesiti e formulare osservazioni, i deputati Gabriele TOCCAFONDI (IV), Paola FRASSINETTI (FDI), Alessandro FUSACCHIA (M-MAIE-PSI-FE), Valentina APREA (FI), Luigi CASCIELLO (FI), Flavia PICCOLI NARDELLI (PD), Luca TOCCALINI (LEGA), Marco BELLA (M5S), Alessandro MELICCHIO (M5S) e Manuel TUZI (M5S).

      La ministra Maria Cristina MESSA risponde ai quesiti posti e fornisce ulteriori precisazioni.

      Vittoria CASA, presidente, dichiara conclusa l'audizione.

      La seduta termina alle 15.

      N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.