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CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 2 marzo 2022
751.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
Pag. 59

COMITATO DEI NOVE

      Mercoledì 2 marzo 2022.

Disposizioni in materia di reati contro il patrimonio culturale.
Emendamenti C. 893-B Orlando e Franceschini, approvata dalla Camera e modificata dal Senato.

      Il Comitato si è riunito dalle 9.25 alle 9.30.

COMITATO DEI NOVE

      Mercoledì 2 marzo 2022.

Pag. 60

Modifiche alla legge 26 luglio 1975, n. 354, al decreto-legge 13 maggio 1991, n. 152, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 1991, n. 203, e alla legge 13 settembre 1982, n. 646, in materia di divieto di concessione dei benefici penitenziari nei confronti dei detenuti o internati che non collaborano con la giustizia.
Emendamenti testo unificato C. 1951 Bruno Bossio, C. 3106 Ferraresi, C. 3184 Delmastro Delle Vedove e C. 3315 Paolini.

      Il Comitato si è riunito dalle 13.40 alle 14.05.

SEDE CONSULTIVA

      Mercoledì 2 marzo 2022. — Presidenza del vicepresidente Franco VAZIO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia, Francesco Paolo Sisto.

      La seduta comincia alle 14.30.

Adesione della Repubblica italiana alla Convenzione sul controllo e la marchiatura degli oggetti in metalli preziosi, con Allegati, fatta a Vienna il 15 novembre 1972.
C. 3307 Governo.
(Parere alla III Commissione).
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole).

      La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 1° marzo 2022.

      Franco VAZIO, presidente, in sostituzione della relatrice, onorevole Salafia, impossibilitata a partecipare ai lavori della Commissione, formula una proposta di parere favorevole.

      Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal presidente in sostituzione della relatrice.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e la Commissione europea sulla sede del Centro di controllo Galileo in Italia, con Allegati, fatto a Roma il 19 novembre 2019 e a Bruxelles il 28 novembre 2019.
C. 3324 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole).

      La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 1° marzo 2022.

      Franco VAZIO, presidente, in sostituzione della relatrice, onorevole Salafia, impossibilitata a partecipare ai lavori della Commissione, formula una proposta di parere favorevole.

      Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal presidente in sostituzione della relatrice.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di partenariato strategico tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e il Giappone, dall'altra, fatto a Tokyo il 17 luglio 2018.
C. 3325 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole).

      La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 1° marzo 2022.

      Franco VAZIO, presidente, in sostituzione della relatrice, onorevole Salafia, impossibilitata a partecipare ai lavori della Commissione, formula una proposta di parere favorevole.

      Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal presidente in sostituzione della relatrice.

      La seduta termina alle 14.35.

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RELAZIONI AL PARLAMENTO

      Mercoledì 2 marzo 2022. — Presidenza del vicepresidente Franco VAZIO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia, Francesco Paolo Sisto.

      La seduta comincia alle 14.35.

Relazione sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), riferita all'anno 2021.
Doc. CCLXIII, n. 1.
(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 124 del regolamento, e rinvio).

      La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 1° marzo 2022.

      Valentina D'ORSO (M5S), relatrice, evidenzia che, successivamente alla presentazione della proposta di risoluzione, è stato pubblicato il testo del decreto-legge 1° marzo 2022, n. 17, che all'articolo 33 contiene la soluzione adottata dal Governo in merito alla questione dell'incompatibilità tra l'esercizio della professione forense e l'assunzione presso l'ufficio del processo. Pertanto, riformula la proposta di risoluzione (vedi allegato) al fine di dare conto nelle premesse del fatto che i correttivi in materia di incompatibilità, anticipati in audizione dalla Ministra Cartabia, sono stati inseriti nel richiamato decreto-legge. Quanto alla parte degli impegni della proposta di risoluzione, fa presente di aver mantenuto, pur con limitati aggiustamenti, l'impegno precedentemente previsto in favore di un regime di incompatibilità su base territoriale, sul modello di quello adottato per la magistratura onoraria. Precisa infatti che su tale soluzione ha registrato la convergenza pressoché unanime delle forze di maggioranza, rammentando come in direzione analoga vada anche l'osservazione pervenuta dal gruppo di Fratelli d'Italia.

      Jacopo MORRONE (LEGA), come anticipato per le vie brevi alla relatrice, chiede che dal testo della proposta di risoluzione come riformulata venga espunto il riferimento all'incompatibilità su base distrettuale, evidenziando che in alcuni casi, quale è quello del distretto di Bologna, ciò significherebbe l'impossibilità di esercitare la professione nell'intera regione. Precisa pertanto che a suo parere sarebbe sufficiente puntare ad un'incompatibilità limitata al circondario in cui ha sede l'ufficio del processo.

      Ciro MASCHIO (FDI), parlando a nome della rappresentante di gruppo, onorevole Varchi, che ha seguito personalmente la questione, nell'esprimere apprezzamento per il fatto che la relatrice abbia inteso accogliere alcune delle osservazioni di Fratelli d'Italia, rileva tuttavia come non sia stato recepito tutto ciò che sarebbe necessario per migliorare il funzionamento del sistema giustizia. Preannuncia pertanto l'intenzione del suo gruppo di astenersi dalla votazione.

      Franco VAZIO, presidente, alla luce della riformulazione della proposta di risoluzione, ritiene più opportuno rinviare la relativa votazione ad altra seduta.

      Catello VITIELLO (IV), nel prendere atto della ventilata esigenza di un rinvio della votazione, ritiene che, nonostante la pubblicazione del decreto-legge n. 17 del 2022, sulla questione posta dalla relatrice sia opportuna una valutazione politica, prima ancora che giuridica. Quanto alla proposta avanzata dal collega Morrone, fa presente che l'ipotesi di una incompatibilità a livello distrettuale deve necessariamente essere mantenuta, dal momento che gli addetti all'ufficio del processo possono trovarsi a svolgere le loro funzioni anche presso le Corti d'appello, che hanno appunto una competenza territoriale a livello di distretto. Rileva pertanto la necessità di tenere sempre conto delle ricadute che la soluzione eventualmente prospettata potrebbe avere sul contesto generale, rammentando le conseguenze della proposta emendativa approvata nel corso dell'esame del disegno di legge di bilancio, che ha soltanto parzialmente risolto la questione. Ritiene inoltre che l'impegno contenuto nella proposta di risoluzione vada mantenuto al Pag. 62fine di rendere evidente l'ampia convergenza parlamentare sulla soluzione in esso avanzata, sottolineando in particolare che gli avvocati assunti presso l'ufficio del processo, alla scadenza del contratto a tempo determinato, si troveranno nella difficile condizione di ricominciare l'esercizio della professione. Pertanto, nel considerare triste l'immagine di un sistema che si autotutela, sollecita una soluzione immediata, a meno che non si intenda procedere a una riforma organica della legge professionale. Ringrazia in conclusione la relatrice per la sensibilità dimostrata sul tema.

      Franco VAZIO, presidente, nel far presente che il proposto rinvio dell'esame consentirà l'approfondimento delle questioni, non banali, poste dai colleghi, precisa che tra pubblico impiego ed esercizio della libera professione sussiste una incompatibilità strutturale e insuperabile. Nel ribadire pertanto l'esigenza di un'ulteriore riflessione, anche al fine di non mettere in difficoltà il Governo, fa presente come le questioni poste attengano alle finalità specifiche dell'Ufficio del processo, istituito allo scopo di potenziare gli strumenti a disposizione del sistema giudiziario per migliorarne l'efficacia. Nel ritenere pertanto che descrivere l'Ufficio del processo come un luogo di precari equivalga a dichiarare fallita la missione in partenza, esprime la convinzione che il ragionamento vada capovolto, precisando tuttavia come non spetti a lui decidere. A suo parere permane quindi la necessità di un approfondimento, al fine di evitare di licenziare un atto di indirizzo dal contenuto incoerente con le finalità della norma.

      Manfredi POTENTI (LEGA) interviene per porre una questione di metodo, rammentando come anche ieri, nel corso delle audizioni relative alla riforma dell'ordinamento giudiziario, gli sia capitato di ascoltare argomentazioni circa l'impossibilità di adottare soluzioni differenti rispetto al contenuto della legge vigente. Nel far presente pertanto che le norme, in questo caso in particolare gli articoli 19 e 20 della legge n. 247 del 2012 che dispongono in materia di eccezioni alle norme sulla incompatibilità e di sospensione dell'esercizio professionale, possono sempre essere modificate, ritiene che sulla questione debba essere svolta piuttosto una valutazione di natura politica. Analoga valutazione a suo parere andrà svolta anche con riguardo alle proposte di legge in materia di monocommittenza, all'esame della Commissione Giustizia, in relazione alla quale si dichiara personalmente favorevole alla possibilità che un avvocato possa essere dipendente di un'impresa o anche di un soggetto pubblico, come avviene in altri Paesi. Nel sottolineare che si tratta piuttosto di una questione di opportunità, rilevato che in questo caso i soggetti operano all'interno di uffici giudiziari, ribadisce che la legge professionale può sempre essere modificata.

      Valentina D'ORSO (M5S), relatrice, con riferimento al rilievo del collega Morrone, ritiene che la chiave di lettura corretta sia quella fornita dal collega Vitiello. Evidenzia infatti che qualora un addetto all'ufficio del processo sia inserito nello staff della Corte d'appello, l'incompatibilità dovrà essere distrettuale, mentre se lo stesso fosse inserito nello staff del tribunale l'incompatibilità dovrebbe essere prevista su base circondariale, come previsto anche per la magistratura onoraria. Per tale ragione, non ritiene di dover modificare su questo punto ulteriormente la proposta di risoluzione. Quanto alle osservazioni del presidente Vazio, reputa che il problema nasca dall'introduzione del comma 7-ter dell'articolo 1 del decreto-legge n. 80 del 2021 che, non prevedendo alcuna incompatibilità per i professionisti assunti a tempo determinato per l'attuazione del PNRR, ha creato un legittimo affidamento sull'applicazione della norma anche nei confronti degli avvocati.

      Franco VAZIO, presidente, nell'apprezzare le osservazioni della collega D'Orso, precisa di non aver posto la questione del legittimo affidamento. Chiarisce infatti di aver evidenziato come vada verificato se l'incompatibilità è legislativamente superata o meno. Ritiene quindi che su tale punto sia necessario effettuare un approfondimento, sottolineando che, qualora fosse Pag. 63corretto quanto affermato dalla relatrice, la Commissione non dovrebbe rilevare un problema relativamente al legittimo affidamento ma effettuare una scelta discrezionale in merito all'atto di indirizzo da adottare. Osserva quindi che, qualora invece dall'approfondimento emergesse che l'incompatibilità non è stata superata da una norma del PNRR, la Commissione non potrebbe esprimere un indirizzo contrario.

      Valentina D'ORSO (M5S), relatrice, nell'assicurare che effettuerà gli opportuni approfondimenti, precisa che la proposta di risoluzione come riformulata è comunque suscettibile di ulteriori modificazioni.

      Catello VITIELLO (IV) ritiene che l'obiezione avanzata dal presidente Vazio sia opportuna ma segnala che, a professionalità invariate, esiste una evidente disparità di trattamento tra i 500 avvocati reclutati dal Ministero dell'economia e delle finanze – per i quali è prevista una metodologia di assunzione differente rispetto a quella stabilita per gli avvocati impegnati presso l'Ufficio del processo – e questi ultimi. Ribadisce quindi che la questione deve essere prima affrontata dal punto di vista politico e soltanto successivamente risolta giuridicamente. In proposito, sottolineando la ineccepibilità della questione dal punto di vista giuridico, in quanto le assunzioni sono regolate da due differenti decreti legge, evidenzia che il risultato che si è raggiunto è comunque quello di creare una disparità di trattamento tra avvocati che, se assunti al Ministero dell'economia e delle finanze potranno continuare a tenere aperti i propri studi e, se assunti presso l'Ufficio del processo, non avranno tale opportunità.

      Franco VAZIO, presidente, ritiene che per svolgere una corretta discussione sia prima necessario che la relatrice effettui gli opportuni approfondimenti sul tema, al fine di verificare se permanga l'incompatibilità normativa. Suggerisce quindi di aggiornare i lavori della Commissione alla settimana prossima per consentire alla relatrice e ai gruppi di effettuare una ulteriore riflessione.

      Jacopo MORRONE (LEGA) suggerisce, alla luce delle riflessioni della relatrice, di valutare allora l'opportunità di inserire nell'impegno di cui alla lettera b) anche il riferimento al circolo per la Corte d'assise.

      Giusi BARTOLOZZI (MISTO) concorda con il collega Morrone.

      Franco VAZIO, presidente, invita la relatrice a effettuare gli opportuni approfondimenti anche sulla questione posta dal collega Morrone. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

      La seduta termina alle 14.55.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

      Mercoledì 2 marzo 2022.

      L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15 alle 15.25.

AVVERTENZA

      Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

AUDIZIONI INFORMALI

Audizioni informali, in videoconferenza, di Piergiorgio Morosini, Sostituto Procuratore generale presso la Corte di Cassazione, di Armando Spataro, già Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Torino, di Domenico Airoma, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Avellino, di Giuliano Castiglia, giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Palermo, e di Eugenio Minniti, avvocato penalista, nell'ambito dell'esame del disegno di legge C. 2681 Governo e abb., recante deleghe al Governo per la riforma dell'ordinamento giudiziario e per l'adeguamento dell'ordinamento giudiziario militare, nonché disposizioni in materia ordinamentale, organizzativa e disciplinare, di eleggibilità e ricollocamento in ruolo dei magistrati e di costituzione e funzionamento del Consiglio superiore della magistratura.