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Resoconti stenografici delle audizioni

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XVIII Legislatura

Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario e finanziario

Resoconto stenografico



Seduta n. 33 di Martedì 1 dicembre 2020

INDICE

Comunicazioni:
Ruocco Carla , Presidente ... 3 

Sulla pubblicità dei lavori:
Ruocco Carla , Presidente ... 3 

Audizione dell'amministratore delegato di Prelios Credit Servicing Spa, Riccardo Serrini, in merito ai modelli di business degli operatori attivi nel mercato degli NPL e degli UTP:
Ruocco Carla , Presidente ... 3 
Serrini Riccardo , amministratore delegato di Prelios Credit Servicing Spa ... 4 
Ruocco Carla , Presidente ... 8 
Pesco Daniele  ... 8 
Serrini Riccardo , Amministratore Delegato di Prelios Credit Servicing ... 8 
Pesco Daniele  ... 8 
Serrini Riccardo , Amministratore Delegato di Prelios Credit Servicing ... 8 
Pesco Daniele  ... 8 
Ruocco Carla , Presidente ... 8 
Lannutti Elio  ... 8 
Ruocco Carla , Presidente ... 9 
Serrini Riccardo , Amministratore Delegato di Prelios Credit Servicing ... 9 
Ruocco Carla , Presidente ... 11  ... 11 

ALLEGATO: Documentazione consegnata da Prelios Credit Servicing Spa ... 12

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE
CARLA RUOCCO

  La seduta comincia alle 12.10.

Comunicazioni.

  PRESIDENTE. Ricordo che per ragioni di sicurezza sanitaria il foglio firme non verrà portato dall'assistente, ma lasciato a disposizione sul tavolino davanti al banco della Presidenza.
  Comunico che Prelios Credit Servicing Spa, in vista dell'audizione che si terrà oggi, ha trasmesso della documentazione in parte coperta da segreto. La parte non segretata è stata trasmessa per e-mail ai commissari ed è comunque oggi in distribuzione. La documentazione completa comprensiva delle parti segretate è a disposizione dei commissari e degli altri soggetti autorizzati, che potranno consultarla presso l'archivio della Commissione nei modi e nei limiti stabiliti dal Regolamento interno.
  Comunico inoltre che, all'esito dell'esame della lettera del Presidente della Camera del 6 novembre ultimo scorso, rivolta ai deputati e ai Presidenti di organi parlamentari e relativa alle più recenti determinazioni della Giunta del Regolamento in merito alla possibile estensione dell'applicabilità della modalità di partecipazione alle sedute da remoto tramite sistemi di videoconferenza, nella riunione dell'Ufficio di Presidenza dell'11 novembre si è convenuto circa l'opportunità che questa Commissione, in considerazione della natura e della particolare delicatezza delle materie trattate, nonché delle esigenze di riservatezza che le stesse possano comportare, continui a svolgere le audizioni formali con la presenza fisica in aula sia degli auditi che dei Commissari.
  Al fine di garantire lo scrupoloso rispetto del distanziamento interpersonale e le altre norme connesse all'emergenza epidemiologica, ho formulato un invito ai rappresentanti dei gruppi ad adoperarsi affinché la partecipazione alle sedute sia limitato a un solo commissario per Gruppo, per quanto possibile, e ferma restando la facoltà dei Vicepresidenti di partecipare in presenza.
  Inoltre, per garantire che la più ampia parte possibile dell'audizione si svolga in seduta pubblica, sarà mia cura e degli uffici della Commissione informare gli auditi che le richieste di segretazione, tanto delle relazioni scritte quanto delle audizioni, dovranno essere limitate allo stretto necessario.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso e la trasmissione in diretta streaming sperimentale sulla web-tv della Camera dei deputati.

Audizione dell'amministratore delegato di Prelios Credit Servicing Spa, Riccardo Serrini, in merito ai modelli di business degli operatori attivi nel mercato degli NPL e degli UTP.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'audizione dell'Amministratore Delegato di Prelios Credit Servicing Spa, Riccardo Serrini, in merito ai modelli di business degli operatori attivi nel mercato NPL e UTP. La Commissione intende acquisire elementi conoscitivi in merito ai modelli di business adottati dagli operatori attivi nel mercato Pag. 4degli NPL e degli UTP, anche al fine di promuovere eventuali iniziative di carattere legislativo.
  Con riferimento all'odierna audizione è presente il dottor Riccardo Serrini in qualità di amministratore delegato di Prelios Servicing Spa.
  Quanto all'oggetto dell'odierna audizione, è stato richiesto di predisporre una relazione informativa finalizzata a evidenziare le seguenti aree tematiche:

   a) numero di risorse umane, qualifiche ricoperte, nonché distribuzione sul territorio delle stesse;

   b) modello di business adottato;

   c) prezzi medi applicati per l'acquisizione di portafogli NPL (secured e unsecured) e di UTP (secured e unsecured);

   d) fonti di finanziamento utilizzate per l'acquisizione di portafogli di NPL e UTP, distinguendole per durata, limiti di concentrazione, condizioni economiche applicate, modalità di rimborso eccetera;

   e) masse gestite, suddividendole tra portafogli, se assistiti o meno da GACS (Garanzia sulla Cartolarizzazione delle Sofferenze), di NPL e portafogli UTP;

   f) tempi medi di recupero dei portafogli crediti differenziati tra NPL e UTP assistiti o meno da GACS;

   g) utilizzo o meno di soggetti terzi per l'attività di recupero dei portafogli crediti, differenziati tra NPL e UTP assistiti o meno da GACS; modalità di selezione di servicer, nonché descrizione dei presidi, controlli, compiti, flussi, obblighi informativi, responsabilità per gestire i rischi connessi alle esternalizzazioni di tale attività;

   h) performance medie delle attività di recupero crediti realizzati su base annua negli ultimi cinque anni, differenziate tra NPL (secured e unsecured) e UTP (secured e unsecured), assistiti o meno da GACS;

   i) tipologie e ristrutturazione dei costi delle varie fasi operative (costi una tantum, on-going eccetera);

   j) rendimento su base annua per ogni singola operazione svolta negli ultimi cinque anni, differenziato per le varie notes emesse, suddividendole tra portafogli di NPL e UTP assistiti o meno da GACS;

   k) temi di interesse strategico per il settore, eventualmente corredati da proposte normative che si ritenga di sottoporre all'attenzione della Commissione.

  Vorrei infine ricordare che la Commissione può deliberare che l'audizione prosegua in seduta segreta su eventuale richiesta degli auditi. Come dicevo, questa facoltà deve essere conciliata con l'esigenza di svolgere il dibattito quanto più possibile in seduta pubblica. Pertanto, come ho anticipato, eventuali richieste di segretazione dovranno limitarsi allo stretto necessario ed essere possibilmente formulate nella parte finale della seduta.
  Invito il dottor Serrini a svolgere la relazione in un tempo massimo di trenta minuti. Seguirà poi il dibattito in Commissione. Prego.

  RICCARDO SERRINI, amministratore delegato di Prelios Credit Servicing Spa. Grazie, signora presidente e grazie alla Commissione.
  Prelios è la piattaforma leader nel mercato italiano nell'Alternative Asset Management – adesso vi spiego meglio cos'è per noi l'Alternative Asset Management – e nei servizi immobiliari e corporate ad alto valore aggiunto.
  Per noi l'attività di Alternative Asset Management si focalizza sulle attività di Credit Servicing sia di portafogli di NPL che di portafogli di UTP, dove abbiamo circa 30 miliardi in gestione, e sull'attività di Asset Management, che viene effettuata tramite Prelios SGR, tramite fondi SICAF (Società di Investimento a Capitale Fisso), prodotti per investitori specializzati nel settore immobiliare, nel settore mobiliare e Fondi di credito.
  Prelios è una Pure Management Company. Cosa vuol dire? Vuol dire che non investe direttamente, o almeno non investe più da anni direttamente, ma gestisce per conto terzi. Noi lavoriamo con circa 150 investitori istituzionali, che sono i nostri principali clienti, sia investitori istituzionali Pag. 5italiani che investitori istituzionali globali internazionali, che decidono di investire in Italia, sia nel settore del credito deteriorato che nel settore immobiliare.
  Da dove viene Prelios? Prelios ha una storia di trenta anni; compie quest'anno trenta anni. Nasce nel 1990 dallo spin-off della parte immobiliare del gruppo Pirelli; sviluppa le aree industriali inizialmente di proprietà dell'area Pirelli; chiude alcune joint venture con investitori globali, tra cui quello principale è Morgan Stanley Real Estate Funds; cresce moltissimo da fine anni Novanta fino alla prima decade degli anni Duemila co-investendo con questi investitori in quote minoritarie.
  Ovviamente in una fase di crescita del ciclo immobiliare questo ha comportato una forte crescita della società, che nel 2002 è stata quotata alla Borsa Valori di Milano, arrivando poi a una capitalizzazione di oltre due miliardi e mezzo. Si è ritrovata, purtroppo, all'inizio della crisi finanziaria, dal 2007-2008 in poi, in una situazione di over indebitamento che ha comportato una fase di ristrutturazione molto pesante. La fase cosiddetta di «turnaround» è durata parecchi anni e ha comportato un ridimensionamento molto importante della società. La società è uscita dal gruppo Pirelli, è passata da Pirelli Real Estate a Prelios e si è focalizzata sulle attività di gestione, non più di investimenti, cercando di gestire nel miglior modo possibile, prevalentemente per i creditori, gli investimenti che non erano andati bene.
  Nel 2015 ha effettuato lo spin-off del ramo d'azienda investimenti e si è preparata per avere un cambio di azionisti perché, soprattutto gli azionisti principali di quel tempo, erano azionisti che sono diventati tali prevalentemente per una conversione di debito in equity. Nel 2017 c'è stato un processo competitivo dove Intesa Pirelli e UniCredit hanno venduto le loro quote. Ha vinto il processo competitivo un fondo di private equity americano che si chiama «Davidson Kempner», comprando poi il 44.9 per cento della società. Di conseguenza, essendo quotata, hanno dovuto lanciare un'OPA obbligatoria e poi un'OPA residuale, per cui da maggio del 2018 la società è al 100 per cento di questo fondo. La società è passata dall'avere, nel momento più difficile del turnaround, solamente trecento dipendenti ad una crescita molto importante, come vedremo tra poco, dove stiamo arrivando ad oggi a un numero di dipendenti che è più che raddoppiato.
  Quali sono stati i criteri e i punti fondamentali per la rinascita e per la crescita del Gruppo? Sicuramente il capitale umano. Questo è un business di persone: le donne e gli uomini di pregio sono stati il catalizzatore del successo della fase di turnaround. E poi sicuramente l'innovazione. È stata il first mover pioniere in vari ambiti e nel mondo del credito; è stata colei che ha gestito in Servicing le prime operazioni pubbliche con GACS effettuate nel 2016 a seguito della nuova norma, ed erano quasi dieci anni che non si facevano più operazioni pubbliche. Ha anche sviluppato una piattaforma digitale che si chiama «blinkS», che è stata portata come esempio da parte della BCE per lo sviluppo di un mercato secondario e un mercato estremamente efficiente. Quello che ci rende molto orgogliosi è che noi siamo passati dall'essere l'UTP più grosso nel mondo Real Estate del sistema bancario italiano a tornare in bonis e a essere il più grosso gestore di UTP per il mercato italiano.
  Il gruppo Prelios è suddiviso in due attività principali: l'attività di Alternative Asset Management, con Prelios Credit Servicing e con l'SGR, e l'attività di servizi immobiliari. Ciò significa che non è soltanto un'attività di gestione ad alto livello di crediti o fondi immobiliari ma anche di tutta la filiera successiva: la gestione di grandi patrimoni immobiliari, l'attività di Property Management, l'attività di Project Management, anche in parte l'attività di Facility Management, quindi urbanisti, ingegneri, architetti, che mettono la loro professionalità a disposizione per valorizzare e gestire i singoli immobili oppure i portafogli immobiliari. Abbiamo anche una grande attività di valutazioni (facciamo circa 80 mila perizie all'anno) e un'attività di brokerage (assistiamo il comparto rivenditori nella compravendita di portafogli immobiliari o di affittanze di grandi superfici). Pag. 6
  Se partiamo dai punti che sono stati richiesti nella convocazione, partiamo dal punto A: il numero di risorse umane, qualifiche ricoperte, nonché distribuzione sul territorio delle stesse. Noi oggi abbiamo 606 dipendenti a livello di gruppo. La cosa che ci rende molto orgogliosi è che da inizio anno abbiamo assunto 145 persone e durante il primo lockdown ne abbiamo assunte 50. Le persone sono prevalentemente concentrate su Milano e su Roma, anche se abbiamo poi alcune filiali sparse in zone più periferiche.
  L'attività di Credit Servicing viene svolta da due divisioni: la divisione NPL e la divisione UTP. Siamo strutturati e organizzati a livello di gestori. Noi abbiamo gestori specializzati per tipologia di crediti sottostanti che poi sono raggruppati in team, workout units e team specializzati, per esempio nel mondo degli UTP, in base alla dimensione del credito stesso, oltre ad avere una divisione specializzata nel leasing.
  Per quanto riguarda il punto B, modello di business adottato e descrizione delle fasi delle procedure aziendali utilizzate, noi non siamo investitori diretti ma assistiamo investitori istituzionali (investitori globali, banche, fondi pensione, fondi sovrani e così via) per eseguire una fase di acquisizione, una cartolarizzazione, attività che poi determinano l'acquisizione di portafogli di crediti. Le fasi sono principalmente due. C'è la prima fase di acquisizione e la seconda fase di gestione. Nella fase di acquisizione l'attività che noi svolgiamo è un'attività di analisi tecnica, di coordinamento della due diligence legale, della due diligence immobiliare, di assessment di perizie terze, di analisi delle DPO (Data Protection Officer) e abbiamo un tableau de bord per ogni credito che viene poi analizzato. Questo perché dobbiamo mettere a disposizione di un investitore o di un'operazione pubblica di cartolarizzazione un business plan che sia completo, che sia composto dalla somma dei business plan dei singoli crediti, e parliamo spesso di migliaia di crediti. Viene presentato poi all'investitore un business plan analitico, con l'output costituito dai flussi di cassa, che è dato dalla somma dei singoli business plan di tutti i singoli crediti. Completata la fase di acquisizione, se va a buon fine, abbiamo poi la fase di gestione delle posizioni. Non ripeto come siamo organizzati a livello di gestori. Siamo supportati da grandi investimenti in sistemi di IT proprietari, perché non esistono sistemi IT che possono essere comprati. Anche i nostri concorrenti sviluppano internamente i sistemi IT a supporto della gestione ma non soltanto a supporto della gestione bensì anche a supporto dell'attività di Portfolio Management, che è la parte che riguarda il portafoglio, che dice come sta andando il portafoglio e si interfaccia poi con l'investitore o con il mercato per dire che il portafoglio sta andando bene o sta andando male. Questi sono gli input che poi possono essere dati ai gestori e anche agli investitori stessi.
  Per quanto riguarda il punto E, masse gestite, suddividendo in portafogli noi abbiamo in gestione, lato crediti, 33 miliardi di euro, suddivisi in questo modo: 22 miliardi di NPL e 11 miliardi di UTP; 22 miliardi di euro di valore nominale, il cosiddetto «GBV» (Gross Book Value), di cui il 93 per cento derivante da GACS e il 7 per cento derivante da altri portafogli.
  Le GACS hanno una percentuale del 64 per cento di quota di crediti secured, con sottostante immobiliare, e il 36 per cento di quota unsecured, che pesa per 20 miliardi. La parte di crediti NPL non oggetto di struttura GACS pesa per 2 miliardi di euro circa, con il 52 per cento secured e il 48 per cento unsecured. Gli UTP che abbiamo in gestione per 11 miliardi di euro sono per il 57 per cento secured e per il 43 per cento unsecured.
  Passiamo al punto G, l'utilizzo o meno di soggetti terzi. Assolutamente sì, noi utilizziamo solo soggetti terzi perché questo è un mercato estremamente competitivo ed estremamente efficiente. Noi utilizziamo soggetti terzi nei cluster dove ci sono servicer più bravi di noi perché spesso parliamo di portafogli, perciò all'interno di portafogli c'è un po' di tutto, anche la parte di crediti molto piccola. Noi lavoriamo prevalentemente con controparti corporate, un po' perché sono i portafogli proxy italiani, per cui oltre l'80 per cento degli NPL in Pag. 7Italia è corporate e purtroppo prevalentemente di ex piccole e medie imprese. Quando si parla di piccoli crediti, noi spesso ci affidiamo a servicer esterni, perciò diamo in outsourcing parte di questa attività, mantenendo tutti i presìdi all'interno di un processo di attento monitoraggio delle attività dove vengono misurati i KPI in maniera periodica in base alle performance e in base allo svolgimento dell'attività. Ovviamente Prelios Credit Servicing è una società vigilata, perciò sottoposta alla vigilanza di Banca d'Italia con tutte le caratteristiche richieste a una società vigilata: funzione di controllo, compliance, Anti money laundering ovvero antiriciclaggio, Internal auditing e così via.
  Il punto K riguarda temi di interesse strategico per il settore che si ritenga opportuno sottoporre all'attenzione della Commissione. Questo è un punto molto importante perché noi dobbiamo tenere conto che gli interventi che possono essere svolti e proposti nel mondo degli NPL sono molto diversi rispetto al mondo degli UTP. Il mondo degli NPL prevalentemente come numero di controparti è corporate e le imprese, nella maggior parte dei casi, purtroppo hanno cessato l'attività senza reali prospettive di rilancio. L'attività che viene svolta nel mondo degli NPL è un'attività prevalentemente liquidatoria, perciò spessissimo dall'altra parte noi non abbiamo più un debitore ma abbiamo delle procedure: abbiamo un curatore, un amministratore straordinario o un liquidatore coatto, abbiamo una procedura giudiziaria. L'attività liquidatoria giudiziale ha tempi che sono molto lunghi e soprattutto doppi, in alcuni casi tripli, rispetto alla media europea. Ricordo che le esecuzioni immobiliari durano ben oltre i cinque anni e la chiusura di un fallimento oltre i sette anni con una standard deviation molto alta. Alcuni dei 140 tribunali italiani hanno dei tempi che vanno quasi a 20 anni e questo comporta una distruzione di valore per il proprietario del credito, perciò prevalentemente per il sistema bancario. Per questo – come vedremo nella parte secretata – i prezzi degli NPL sono particolarmente bassi, soprattutto se confrontati con altri mercati europei e non parlo soltanto della media dei mercati europei. Non parlo di mercati che potenzialmente sono più efficienti, come per esempio il mercato inglese, ma parlo di mercati come la Spagna, la Francia o la Grecia. L'intervento che noi proponiamo, non soltanto come Prelios ma anche come Confindustria Assoimmobiliare di cui ho l'onore di essere vicepresidente, riguarda prevalentemente una semplificazione della burocrazia e una velocizzazione delle procedure perché il funzionamento della giustizia è uno dei fattori più critici della competitività e attrattività di un Paese. Probabilmente se chiediamo a un investitore globale quanto pesa il funzionamento della giustizia nelle sue logiche di investimento, risponderà sicuramente che ha un peso molto importante.
  Per quanto riguarda invece gli UTP, l'obiettivo è quello di mantenere sempre vive le imprese come controparte, perché quando noi gestiamo i crediti sono imprese vive. Quando entriamo nel mondo degli UTP, parliamo di aziende che hanno un problema temporaneo, perciò dobbiamo sostenerle e aiutarle in maniera che possano tornare in bonis. Dall'inizio dell'anno noi abbiamo aiutato a riportare in bonis circa 400 aziende e questo ci riempie di orgoglio. Ovviamente tutto quello che noi proponiamo è rivolto al supporto delle imprese in UTP, prevalentemente nel cercare di estendere a queste – o almeno alle aziende in UTP che hanno firmato e stanno rispettando dei piani di ristrutturazione che prevedono un certo tempo che possono essere 18 mesi o 24 mesi – l'accesso a una serie di agevolazioni previste per la pandemia che a oggi sono riservate alle aziende in bonis.
  Con riguardo al supporto al sistema bancario, per cercare di rendere più semplice il trasferimento, il deleveraging di UTP dal loro stato patrimoniale al mondo degli investitori, delle cartolarizzazioni pubbliche e così via, lo strumento GACS è stato particolarmente efficiente nel mondo degli NPL perché il sistema Italia è stato quello più efficiente nel deleveraging. Il sistema bancario italiano è stato quello che a livello europeo ha dato i migliori risultati, quasi inaspettati, nel piano deleveraging dei non Pag. 8performing exposures. Se la GACS fosse estesa anche agli UTP, sarebbe un grande aiuto per due motivi. Il primo motivo è che si toglierebbero questi crediti dalle forche caudine della regolamentazione, soprattutto in termini di tempistica. Faccio riferimento prevalentemente al calendar provisioning. Il secondo motivo è che la gestione effettuata da operatori specializzati come il gruppo Prelios ha delle economie di scala che le banche non possono avere. Questo permetterebbe alle banche di avere più capitale disponibile – perché il capitale verrebbe liberato – destinato all'attività caratteristica della banca, perciò sostanzialmente fare finanziamenti. La gestione sarebbe data a operatori più professionali con economie di scala diverse e con tempi non stretti come quelli previsti dalla calendar provisioning.
  L'attività che viene svolta dal gruppo Prelios, soprattutto nel mondo degli UTP, è rivolta a riportare in bonis le aziende. Spessissimo questa attività è focalizzata nell'aiutare l'azienda a superare le crisi caratteristiche delle piccole e medie imprese italiane. Si tratta di crisi generazionali, per esempio, crisi dimensionali e attività di questo tipo. Io avrei concluso la parte pubblica.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di intervenire il senatore Pesco. Prego.

  DANIELE PESCO. Innanzitutto grazie per l'esposizione. Sto guardando la cronologia del vostro gruppo e vedo che nel 2015 aveva 335 dipendenti e poi penso che sia cresciuto molto negli anni seguenti, giusto?

  RICCARDO SERRINI, Amministratore Delegato di Prelios Credit Servicing. Sì, è corretto.

  DANIELE PESCO. Le GACS arrivano proprio nel 2016?

  RICCARDO SERRINI, Amministratore Delegato di Prelios Credit Servicing. Certo.

  DANIELE PESCO. Le chiedo se le GACS hanno impattato sul vostro assetto societario e in che modo. Sempre a proposito delle GACS, non so se lei già faceva parte del gruppo, ma volevo chiedere se il vostro gruppo era stato interessato a livello normativo prima che venisse prodotta la legge sulle GACS, magari per un consiglio, un parere o qualcosa del genere. Sulle GACS un ruolo importante è ricoperto dalle agenzie di rating. Volevo chiedere se queste agenzie di rating sono agenzie con le quali avete sempre lavorato, sono agenzie che hanno svolto per voi anche altri tipi di servizi e se continuano ancora a lavorare per voi. Rispetto ai tempi di riscossione, a proposito delle GACS ci siamo accorti di una cosa: grazie alla garanzia pubblica sulla tranche senior e se la tranche senior viene creata in modo abbondante rispetto alle junior e alle mezzanine, ci sembra di capire che in sei anni anche senza riscuotere nulla, il fondo riceve un certo tornaconto. Questo avviene perché i paletti che sono stati inseriti nella norma istitutiva delle GACS erano paletti abbastanza blandi. Anche a voi risulta la stessa cosa? Se non sono sei anni, quanti anni ci vogliono per riuscire a uscirne indenni senza fare nulla? Un'altra questione. Sono stati inseriti dei miglioramenti nella normativa sulle GACS negli ultimi anni: le chiedo se questi miglioramenti, dal punto di vista dei conti dello Stato, secondo voi sono utili o se andrebbero ancora migliorati. Direi che posso fermarmi qua, grazie.

  PRESIDENTE. Bene, c'è il collega Lannutti. Prego.

  ELIO LANNUTTI. Buongiorno, ringrazio anch'io il dottor Serrini per l'esposizione. Anch'io volevo fare alcune domande, innanzitutto sul famoso calendar provisioning che sarà una bomba atomica per le banche italiane ed europee, in 1000 miliardi è stato stimato.
  Poi volevo sapere di più riguardo alla vostra impresa che è cresciuta moltissimo. Io ricordo quando fu conferita una parte del patrimonio immobiliare della ex Telecom, la Società italiana per l'esercizio telefonico (SIP). Io ho seguito l'Assemblea degli azionisti, quindi so che è cresciuto Pag. 9moltissimo il vostro settore, anche grazie a questa norma sulle GACS che ha ricordato adesso il senatore Pesco.
  Altre brevissime domande. Vorrei sapere quali sono state nel periodo COVID le percentuali medie di recupero dei crediti in sofferenza, sia in sede giudiziaria che extragiudiziaria; se è stato bloccato il sistema giudiziario, quindi se ne ha risentito; se si sono registrate differenze o peggioramenti nelle percentuali di recupero rispetto al periodo precedente questa sciagura della pandemia. Voi quali previsioni fate in termini di nuove sofferenze per l'Italia nel biennio 2021-2022, cioè nel periodo post COVID? Altri che in questa sede vi hanno preceduto hanno previsto un disastro sulle piccole e medie imprese, circa 800.000, anche per i fallimenti, nonostante gli aiuti economici che noi stiamo cercando di erogare.
  Comunque la ringrazio molto per la relazione. Grazie mille.

  PRESIDENTE. Se non ci sono altri interventi, risponda alle domande in maniera esaustiva. Se ha bisogno che una parte delle risposte venga segretata, proprio per dare la massima esaustività alle risposte stesse, me lo dica che la inseriamo al termine della parte pubblica. Prego.

  RICCARDO SERRINI, Amministratore Delegato di Prelios Credit Servicing. Direi che soltanto la parte del senatore Lanutti relativa alle percentuali di recupero, alle performance necessita di essere segretata. Grazie.
  Comincio dal senatore Pesco, sul tema delle GACS. Sicuramente le GACS per noi sono state un momento di forte crescita, però quello che vorrei chiarire è che noi siamo una piattaforma integrata. Questo vuol dire che noi gestiamo il credito ma anche la parte immobiliare, cioè la parte del collaterale immobiliare in una forma integrata. Questo è un punto molto importante perché dopo molte esperienze, soprattutto in banche di investimento o in investitori globali, è fondamentale vedere il ciclo immobiliare, come funzioni e dove si è nel ciclo immobiliare, in quanto le fasi del ciclo immobiliare hanno caratteristiche simili in tutto il mondo. In tutto il mondo il ciclo immobiliare parte dagli NPL, perché si sa che cosa avviene quando il mercato immobiliare scende. La fotografia del mercato italiano è molto semplice: oltre l'80 per cento dei debitori sono aziende e circa il 50 per certo dei crediti, ma come fotografia, sono secured, perciò sono garantiti da immobili. Se andate a vedere quanto è la percentuale di recupero nei flussi di cassa futuri, la parte immobiliare è una parte molto rilevante, parliamo dell'80 o del 90 per cento ed è per questo che noi cerchiamo di guardare sempre in maniera molto asettica dove siamo nel ciclo immobiliare. È per questo motivo che ci aspettavamo sarebbe arrivata questa fase necessaria in cui gestire in maniera professionale i portafogli di NPL o UTP o comunque di credito deteriorato. La Prelios Credit Servicing Spa – tra l'altro una volta si chiamava «Servizi immobiliari banche» – era il servicer di proprietà di varie banche, poi è stato acquisito e di conseguenza da oltre trenta anni è presente sul mercato. Perciò alla sua domanda se le GACS – ma non tanto le GACS, perché se non ci fossero state le GACS, ci sarebbero state altre strutture che il sistema bancario avrebbe utilizzato – non potevano rimanere con delle percentuali di NPL così alte rispetto agli impieghi rispondo che ci sono studi di tutti i tipi, a partire dal Fondo Monetario Internazionale, che dicono che grandi portafogli all'interno dei sistemi bancari vanno a limitare la crescita di un Paese ed è anche molto evidente, perché il sistema bancario è chiave nella crescita di un Paese ed è assolutamente chiave che le sue risorse, perciò il capitale, venga allocato nell'attività caratteristica, ovvero raccogliere e impiegare, perciò dare finanziamenti alle società. Se il capitale è prevalentemente focalizzato su attivi di questo tipo, non può essere utilizzato per fare altro.
  Siamo stati coinvolti nella parte legislativa? No. L'abbiamo seguita e abbiamo fatto una serie di proposte, tra cui proposte molto semplici ma anche molto efficaci, come quella nella legge n. 312 del 2015, dove abbiamo chiesto che i CTU (Consulente Pag. 10 Tecnico d'Ufficio) fossero pagati non già sulla percentuale di quello che loro congruivano ma del prezzo al quale poi gli immobili sarebbero stati venduti in un'asta pubblica, che mi sembra molto corretto, perché altrimenti è evidente che i valori sarebbe stati eccessivamente alti e magari anche pagati quando l'immobile veniva venduto. Perciò siamo stati attivi nel fare proposte che poi sono state anche apprezzate e utilizzate come spunto.
  Per quanto riguarda il rating, Prelios Credit Servicing Spa, come la maggior parte dei servicer strutturati, ha un rating. Noi abbiamo due rating con Standard & Poor's e Fitch che non reitano operazioni pubbliche con GACS, fino ad oggi non hanno mai reitato un'operazione pubblica con GACS. Le società di rating vengono utilizzate per legge sulle GACS e normalmente vanno a vedere la sostenibilità del business plan che viene presentato. L'obiettivo dell'agenzia di rating e quello che gli viene richiesto è dare un rating sulla tranche senior: se è investment grade – si entra troppo nel tecnico, però se è almeno tripla B e se l'operazione di cartolarizzazione pubblica che organizza la banca originator, perciò la banca che vuole liberarsi di parte degli NPL ha certe caratteristiche – dopo che viene emesso il rating – la banca può andare a chiedere la garanzia pubblica al MEF, alla Consap e così via. Perciò sì, noi lavoriamo, ma gli attori principali che si interfacciano con le agenzie di rating sono le banche arranger a cui le banche originator, perciò la banca che vuole vendere poi il portafoglio, si affida per massimizzare il valore della garanzia pubblica.
  Per quello che concerne i tempi di riscossione, parliamo, come dicevo prima, di tempi lunghissimi e questo ha un impatto notevole sul valore degli NPL e degli UTP, perché un prezzo o un valore di un credito si calcola andando a fare un business plan che dice che un singolo credito ha un incasso, perciò l'importo dell'incasso stimato e quindi il quanto e il quando. Il quando è molto importante, perché il costo finanziario del tempo viene scontato tramite un tasso di sconto. Questo tasso di sconto è il «WACC», il cosiddetto «costo medio del capitale» ed è il rendimento delle varie fonti di capitale per poter fare gli acquisti. Dopo vedremo quanto rendono la senior, i mezzanine e quant'altro. Più lontano è l'incasso e meno valgono i crediti e questo ovviamente è un danno nei confronti di chi poi alla fine ha il credito a bilancio oppure lo vuole vendere.
  Per quanto riguarda le cartolarizzazioni pubbliche con GACS, come dicevo prima, con GACS o senza GACS non cambia niente, perché sono sempre cartolarizzazioni pubbliche e «pubbliche» vuol dire che, normalmente, la tranche senior ha uno o più rating, perciò i titoli possono girare soltanto tra investitori. La pandemia ha sicuramente peggiorato i flussi di cassa delle cartolarizzazioni e degli incassi dei portafogli di NPL, semplicemente perché i tribunali sono rimasti chiusi dall'inizio di marzo all'11 maggio e poi, è stata anche un po' una sorpresa, sono stati chiusi per la pausa estiva dal 27 luglio al 2 settembre e di conseguenza si sono accumulate ulteriormente delle masse di attività che erano già a livelli molto negativi. Sono convinto che i colleghi che mi hanno preceduto hanno fatto gli stessi commenti. Consideri che normalmente i business plan si fanno a dieci anni, la vita media di portafogli italiani classici è di circa cinque anni, perciò la senior ha una vita più o meno, come dice lei correttamente, intorno ai sei anni, se i flussi di cassa sono in linea con il business plan di underwriting, sennò sono un po' più lunghi. Devo dire che gli investitori ad oggi non hanno fatto grandi affari con le GACS, perché sono altamente levereggiate; se lei va a vedere, la percentuale di senior è normalmente molto alta e la parte di mezzanine e di junior, quindi la parte subordinata, è molto bassa, ma prima ha una senior talmente grande che ne risulta un'operazione estremamente levereggiata. È per quello che poi normalmente vengono collocate non alla pari ma con degli sconti, perché ovviamente gli investitori si aspettano che ci sia un rischio molto più alto e perciò si aspettano dei rendimenti potenzialmente più alti e correlati al rischio.
  Per quello che concerne i miglioramenti sulla GACS, se ne possono fare e sono stati Pag. 11fatti, nel senso che, con la nuova norma, se il servicer non funziona, c'è l'obbligo di sostituirlo. Sono norme molto più penalizzanti per il servicer e forse bisognerebbe andare a vedere la banca originator che fa operazioni continuative sulle GACS se anche loro possono avere delle agevolazioni o delle penalizzazioni, se le operazioni successive sono performanti oppure no.
  Per quanto riguarda il calendar provisioning, è sicuramente penalizzante per le banche italiane, però io sto pensando che le banche italiane non avevano una particolare spinta nel ripulire i bilanci; se poi viene fatta una norma a livello europeo che preveda dei tempi di esecuzione, o dei tempi per la chiusura di un fallimento di un'esecuzione immobiliare, di due anni, il calendar provisioning ha un effetto veramente minimo; se, invece, si hanno i tempi della giustizia italiana, sicuramente ha un impatto molto importante sulle banche italiane, un peso molto più rilevante rispetto a quello sulle banche degli altri mercati europei. È evidente che però abbia dato sicuramente una forte spinta ai banchieri per ripulire i bilanci e per creare delle banche più forti. La storia è molto chiara.
  Per quanto riguarda il COVID-19, l'impatto c'è stato. Si consideri che, sulla parte degli NPL, la parte che viene recuperata dall'atto giudiziale è la preponderante, perché prevalentemente vi è una parte molto importante di aziende che sono fallite e di conseguenza, quando i tribunali sono chiusi o non funzionano, i tempi si allungano.
  Con riguardo alla previsione di nuove sofferenze, questo è un po' come tirare la monetina. Posso dire che noi abbiamo anche un ufficio studi interno, però quello che noi guardiamo sono gli uffici studi prevalentemente di banche di investimento, di fondi e quant'altro, che hanno più sensibilità internazionale rispetto a noi. Le previsioni dicono che più o meno ci dovrebbe essere un incremento tra i 60 e i 100 miliardi, perciò circa 80 miliardi nei prossimi tre o quattro anni. Queste sono le previsioni ed è un po' il consensus di quello che viene detto dai principali uffici studi.

  PRESIDENTE. Se non ci sono obiezioni, propongo che la Commissione si riunisca in seduta segreta.

  (La Commissione concorda. I lavori proseguono in seduta segreta indi riprendono in seduta pubblica).

  PRESIDENTE. Ringrazio il dottor Serrini. Dispongo che la documentazione sia allegata al resoconto stenografico della seduta odierna.
  Dichiaro conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 13.05.

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