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XVIII Legislatura

IX Commissione

Resoconto stenografico



Seduta n. 21 di Giovedì 24 giugno 2021

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Paita Raffaella , Presidente ... 2 

Audizione, in videoconferenza, del Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, sull'aggiornamento per gli anni 2020-2021 del contratto di programma 2017-2021 – parte investimenti tra il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili e Rete ferroviaria italiana Spa (ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del Regolamento):
Paita Raffaella , Presidente ... 2 
Giovannini Enrico , Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (intervento da remoto) ... 2 
Paita Raffaella , Presidente ... 4 
Gariglio Davide (PD)  ... 4 
Paita Raffaella , Presidente ... 5 
Ficara Paolo (M5S)  ... 5 
Paita Raffaella , Presidente ... 6 
Rixi Edoardo (LEGA)  ... 6 
Paita Raffaella , Presidente ... 8 
Giovannini Enrico , Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (intervento da remoto) ... 9 
Paita Raffaella , Presidente ... 10 

ALLEGATO: Presentazione informatica illustrata dal Ministro Enrico Giovannini - Investimenti per le infrastrutture ferroviarie sostenibili ... 11

Sigle dei gruppi parlamentari:
MoVimento 5 Stelle: M5S;
Lega - Salvini Premier: Lega;
Partito Democratico: PD;
Forza Italia - Berlusconi Presidente: FI;
Fratelli d'Italia: FdI;
Italia Viva: IV;
Coraggio Italia: CI;
Liberi e Uguali: LeU;
Misto: Misto;
Misto-L'Alternativa c'è: Misto-L'A.C'È;
Misto-Centro Democratico: Misto-CD;
Misto-Noi con l'Italia-USEI-Rinascimento ADC: Misto-NcI-USEI-R-AC;
Misto-Facciamo Eco-Federazione dei Verdi: Misto-FE-FDV;
Misto-Azione-+Europa-Radicali Italiani: Misto-A-+E-RI;
Misto-Minoranze Linguistiche: Misto-Min.Ling.;
Misto-MAIE-PSI: Misto-MAIE-PSI.

Testo del resoconto stenografico
Pag. 2

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE
RAFFAELLA PAITA

  La seduta comincia alle 14.05.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera e la trasmissione diretta sulla web-tv.

Audizione, in videoconferenza, del Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, sull'aggiornamento per gli anni 2020-2021 del contratto di programma 2017-2021 – parte investimenti tra il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili e Rete ferroviaria italiana Spa.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca, ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del Regolamento, l'audizione, in videoconferenza, del Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, sull'aggiornamento per gli anni 2020-2021 del contratto di programma 2017-2021 – parte investimenti tra il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili e Rete ferroviaria italiana Spa.
  Saluto i colleghi che parteciperanno alla seduta da remoto, ai quali rivolgo l'invito a tenere spenti i microfoni per consentire una corretta funzione dell'audio. Ringrazio il Ministro per aver accettato l'invito della Commissione.
  Avverto che dopo la relazione del Ministro si svolgeranno gli interventi dei deputati. Sarà data la parola inizialmente ad un deputato per gruppo; saranno successivamente consentiti interventi degli altri deputati in relazione ai tempi disponibili per consentire la replica del Ministro. Invito pertanto i rappresentanti dei gruppi a comunicare alla presidenza gli iscritti a parlare.
  Cedo dunque la parola al Ministro Giovannini per lo svolgimento della relazione, salutandolo e ringraziandolo. Prego, Ministro.

  ENRICO GIOVANNINI, Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (intervento da remoto). Grazie, presidente. Buon pomeriggio a tutte e tutti.
  Il tema, come sapete, è stato oggetto di uno degli impegni che il Paese ha assunto nei confronti dell'Unione europea nell'ambito del PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza), in particolare l'impegno a semplificare e accelerare le procedure di definizione dei contratti di programma. Questo tema ha a che fare, naturalmente, soprattutto con il contratto di programma 2022-2026, ma di questo parleremo – se la presidente è d'accordo – separatamente, in un'altra occasione. L'oggetto dell'incontro di oggi è, invece, l'accelerazione della programmazione del contratto di aggiornamento per il 2020-2021 per il contratto di programma con riferimento a RFI (Rete ferroviaria italiana). Per favore, inseriamo le slide. Grazie.
  La programmazione – come sapete – del PNRR, ma non solo, ha condotto alla definizione di un importante portafoglio di investimenti che deve essere «messo a terra»: in particolare, come dicevo prima, l'aggiornamento del contratto di programma 2020-2021, e poi soprattutto i nuovi contratti di programma. La prima informazione che vorrei darvi è che gran parte delle risorse che fanno parte dell'aggiornamento sono in realtà il frutto di decisioni Pag. 3già assunte dal Parlamento. Su 31,7 miliardi – di cui il 59 per cento è destinato al Sud – per l'aggiornamento, 24,2 sono vincolati a decisioni precedenti, legate al PNRR, al Fondo Olimpiadi, al decreto-legge «rilancio», ad altre fonti di natura europea, al decreto-legge n. 59 del 2021. Quindi complessivamente restano 7,5 miliardi di euro; ma, come vi mostrerò tra breve, in realtà sono le leggi di bilancio 2020-2021 che a loro volta definiscono degli impegni che l'aggiornamento del contratto di programma deve in qualche modo prevedere.
  In particolare, sulla base delle leggi di bilancio 2020-2021, sono previsti interventi sulle reti regionali e aree metropolitane per 1,3 miliardi; la continuità dei programmi di sicurezza, ambiente e adeguamento agli obblighi di legge; tecnologie per la circolazione, l'efficientamento e la valorizzazione delle ferrovie turistiche per 3 miliardi; gli interventi sull'ultimo miglio ferroviario per 200 milioni; la prosecuzione degli interventi sulle direttrici e il completamento della dotazione finanziaria della Palermo-Catania e del nodo di Genova, 2,5 miliardi; e infine mezzo miliardo per il completamento del finanziamento dei lotti costruttivi sulla linea alta velocità/alta capacità Milano-Verona-Padova.
  Nelle due successive slide segnaliamo, da un punto di vista geografico, dove sono previsti gli interventi. In particolare, questi sono gli interventi che riguardano la legge di bilancio 2020, che destina al Sud il 34 per cento delle risorse, pari a 3,8 miliardi, e la legge di bilancio del 2021, che ha interventi spesso complementari a quelli della legge di bilancio 2020, e di nuovo qui abbiamo il 34 per cento delle risorse destinate al Sud.
  Come dicevo, se consideriamo anche queste leggi di bilancio, gli spazi di flessibilità si riducono drasticamente. La proposta allora di novità, le uniche novità che sono previste all'interno dell'aggiornamento del contratto di programma riguardano tre progetti. Il primo concerne la prima fase del programma di cybersicurezza per la resilienza digitale delle reti, per un totale di 50 milioni di euro; l'avvio della progettazione del programma di hub intermodali, per 26 milioni di euro; e poi soprattutto 497 milioni di euro per il Fondo progetti di fattibilità. Questo è particolarmente rilevante, perché sono progetti di fattibilità che consentirebbero a Ferrovie di far partire la progettazione di interventi inseriti nel PNRR e nel Fondo complementare. Di fatto, al di là degli altri interventi che vi ho appena segnalato, abbiamo la necessità e credo l'interesse comune ad anticipare a questa fase dell'aggiornamento del contratto di programma 2020-2021 proprio questi fondi per la fattibilità.
  Segnalo che questi fondi per i progetti di fattibilità non esauriscono tutto l'investimento sulla nuova progettualità, perché il contratto di programma 2022-2026 ha risorse consistenti, coerenti con le progettualità introdotte nel PNRR, nel Fondo complementare e negli altri aspetti. La cifra dunque che è qui indicata è legata al vincolo di bilancio complessivo; questa cifra – quasi mezzo miliardo – consente comunque di attivare subito le progettazioni di quegli interventi che hanno urgenza di essere progettati, perché sono interventi che hanno una durata più lunga e quindi hanno bisogno di partire prima, in funzione dei tempi di attuazione del PNRR.
  Nelle slide successive ci sono i dettagli maggiori per le diverse voci. La prima è sicurezza, ambiente ed adeguamento a obblighi di legge per un totale di 2,2 miliardi, a valere sulle leggi di bilancio 2020-2021. Qui entra appunto questo nuovo progetto sulla cybersicurezza, per 50 milioni. Ci sono poi 116 milioni per le tecnologie, per la circolazione e l'efficientamento; ricordo che nel PNRR c'è un investimento molto forte proprio per la digitalizzazione dei sistemi di trasporto.
  Vi è poi il terzo capitolo, che riguarda la valorizzazione turistica delle ferrovie minori, e qui sono 4 milioni complessivamente. La valorizzazione delle reti regionali per 522 milioni; come vedete dalla tabella sono tutti interventi in qualche modo vincolati alle decisioni già assunte dal Parlamento. Poi c'è il gruppo 5 che riguarda le città metropolitane: qui l'unica innovazione è quella che vi dicevo, gli hub intermodali del Centro-Nord per la progettazione, Pag. 4 per 26 milioni. Poi ci sono i porti e interporti per 144 milioni, tutti interventi già in qualche modo valutati. Per gli aeroporti c'è un solo intervento, che è il collegamento ferroviario dell'aeroporto di Bergamo; ricordo che nel PNRR invece e in altri fondi ci sono molti interventi per l'ultimo miglio. Nel gruppo 8 ci sono le direttrici di interesse nazionale per lotti funzionali, e qui è tutto confermato rispetto a quello che è già stato stabilito. La stessa cosa avviene per gli investimenti realizzati per lotti costruttivi sulle diverse linee alta velocità/alta capacità. Infine, ci sono 497 milioni per il Fondo progettazioni di cui vi ho parlato, che porta a 7,5 miliardi complessivamente il valore dell'aggiornamento 2020-2021 del contratto di programma.
  Se questo è il contenuto, il Governo sta ragionando su come accelerare l'iter approvativo del contratto di programma. Come si vede in questa slide, i precedenti contratti hanno avuto una tempistica veramente molto ampia, circa due anni, l'aggiornamento 2009 e poi 2010-2011 circa tre anni; vedete le fasi successive dei diversi aggiornamenti. Questa tempistica non è compatibile con quello che ci siamo impegnati a fare per il PNRR: stiamo quindi ragionando, e naturalmente vorremmo ascoltare il parere delle Commissioni. Solo e unicamente per l'aggiornamento e questa presentazione, se volete particolarmente rilevante per dare comunque al Parlamento l'opportunità di esprimere i propri pareri, l'idea è quella di procedere secondo lo schema qui indicato, cioè la condivisione tra Ministero e il MEF (Ministero dell'economia e delle finanze) entro giugno, procedere poi alla sigla del contratto di programma, inviare il contratto di programma al CIPESS (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile), sarà luglio naturalmente, non sarà più giugno; il parere del CIPESS sarà espresso entro luglio, e poter poi sottoscrivere il contratto di programma nel più breve tempo possibile. Anche tenuto conto della procedura che stiamo di fatto portando innanzi, chiedendo comunque un parere alle Commissioni parlamentari, questa accelerazione ci potrebbe consentire – se non a luglio ad agosto, ai primi di settembre – di completare comunque l'iter con almeno sei mesi di vantaggio rispetto a un'ipotesi invece classica che, come voi sapete bene, prevede uno strano rimpallo tra CIPESS e Parlamento, ma soprattutto prevede che il Parlamento si esprima dopo la prima approvazione nell'ambito del CIPESS, con un ritorno. Noi stiamo quindi immaginando una procedura semplificata, che però valorizzi tutti i contributi; mentre – lo ripeto – non è in discussione oggi la procedura 2022-2026 che comunque sia prevedrà, anche se alcune fasi verranno semplificate, il parere del Parlamento, secondo quanto già oggi previsto dalla procedura.
  Ecco, presidente, io mi fermo qui, e naturalmente sono a disposizione dei membri della Commissione per rispondere ai quesiti e ascoltare le osservazioni. Grazie.

  PRESIDENTE. Grazie, Ministro. Cedo la parola subito ai primi iscritti a parlare. C'è l'onorevole Gariglio.

  DAVIDE GARIGLIO. Buongiorno, Ministro. Grazie, presidente. Noi comprendiamo come gruppo parlamentare la necessità di provvedere agli aggiornamenti del contratto di programma necessari per procedere con celerità ad attuare quanto previsto nel PNRR. Mi preme sottolineare che è importante che si tratti di una modifica – come ci ha rappresentato, Ministro – unicamente valida per questo aggiornamento, lasciando impregiudicate le facoltà del Parlamento di esprimersi sui contratti di programma. Da questo punto di vista capisco bene la difficoltà del Governo e l'urgenza del Ministro Giovannini di procedere a una semplificazione per questo aggiornamento; credo che sarebbe questa l'occasione anche per rivedere tutto l'iter dei contratti di programma, per capire a cosa è addebitabile questa lunghezza dei termini, perché per la piccola esperienza che abbiamo avuto in questa legislatura tale protrarsi dei tempi non è assolutamente imputabile al Parlamento. Ci sono sicuramente passaggi ministeriali e passaggi burocratici che possono essere semplificati, e io credo si debba fare: Pag. 5se no poi alla fine passa la retorica che è il Parlamento che mette delle «zeppe» all'azione dell'Esecutivo, quando questo non corrisponde al vero.
  Signor Ministro, sull'aggiornamento del contratto di programma lei ha parlato di 497 milioni per progetti di fattibilità. Poiché la slide era molto piccola ed è comparsa per un attimo, vorremmo chiederle se può declinarci meglio per quali progetti di fattibilità, e se sono solo progetti di fattibilità, vanno spesi questi 497 milioni. È una cifra grande, quasi mezzo miliardo, quindi immagino ci sia della progettazione anche esecutiva dentro. In particolare, vorrei chiederle se tra questi progetti di fattibilità vi siano anche quelli per la realizzazione del ponte sullo Stretto e per la tratta nazionale del TAV (Treno alta velocità). Noi ieri, se non erro, abbiamo licenziato un parere parlamentare in cui si faceva riferimento proprio alla necessità che il Governo si impegnasse a trovare fonti di finanziamento per procedere con la progettazione del ponte sullo Stretto e per finanziare la progettazione della tratta nazionale sul TAV Torino-Lione: che, come sappiamo, non è finanziata se non per una misura di circa 50 milioni su 1,7 miliardi, quindi in misura risibile.
  Su questo ultimo punto, cioè sulla tratta Torino-Lione, faccio notare che questa tratta interessa anche l'interporto di Orbassano, che è appunto uno degli hub intermodali e con la nuova tratta diventerebbe uno dei più importanti hub intermodali italiani: per cui auspichiamo che negli atti di programmazione si ponga fine al vulnus che vede quest'opera non finanziata, pur essendo stata coperta da tre leggi dello Stato e tre accordi internazionali. Grazie.

  PRESIDENTE. Grazie. Onorevole Ficara.

  PAOLO FICARA. Grazie, presidente, e grazie al Ministro per la relazione, per questo quadro generale che ci ha illustrato – anche se molto sinteticamente – sui contenuti dell'aggiornamento, sulle tempistiche e sui passaggi che riguardano l'iter di approvazione di questo doppio aggiornamento, perché riguarda le annualità 2020-2021.
  Prima di entrare un po' più nel merito, le esprimo anche da parte del gruppo del Movimento 5 Stelle da un lato la comprensione – visto anche il momento che stiamo attraversando – della volontà di velocizzare l'iter di approvazione dell'aggiornamento 2021, e quindi di farlo per legge, per cercare di accorciare tutti i vari passaggi. Dall'altro, come le abbiamo anche in altre occasioni sottolineato, ci auguriamo che questo resti veramente un caso isolato, anche perché – come ricordava prima il collega Gariglio – non sono certo i 30 giorni dell'esame parlamentare a determinare questa lungaggine relativa alle tempistiche.
  Faccio un esempio. Il contratto di programma in essere, 2017-2021, arrivò in Commissione durante i primi mesi del Governo Conte I, in questa legislatura, nel settembre 2018. Parliamo dello schema di contratto 2017-2021: arrivò all'attenzione della Commissione trasporti nel settembre 2018; e nonostante in quel periodo il Governo fosse nato da poco, la maggioranza fosse formata da due forze come il Movimento 5 Stelle e la Lega che non avevano mai lavorato insieme, però nel giro di poco più di un mese le Commissioni, sia della Camera che del Senato, andarono ad esprimere il loro parere. Non è sicuramente nel Parlamento, quindi, che si perde del tempo e si determina poi questa enorme lungaggine. Andrebbe soprattutto in controsenso col fatto che questo Parlamento ha votato nella scorsa legge di bilancio, per esempio, un emendamento che va a reintrodurre il parere delle Commissioni competenti per quanto riguarda, per esempio, il contratto di servizio per media e lunga percorrenza che riguarda i famosi Intercity Giorno e Notte, che ancora oggi svolgono un ruolo molto importante dal punto di vista del servizio ferroviario e collegano i capoluoghi di provincia, quindi oltre il servizio ferroviario regionale, in tutti quei territori non serviti dall'alta velocità che connettono Nord, Sud, Est e Ovest del nostro Paese; un parere che era stato eliminato nel 2007, 2008, all'incirca, adesso non ricordo con precisione, Pag. 6 e che nello scorso Governo, nella scorsa legge di bilancio abbiamo reintrodotto. So quanto anche lei, Ministro, è attento a questo contratto di servizio, che oggi è in fase di revisione della sua durata decennale, e sul quale abbiamo anche investito 200 milioni di euro nel PNRR per il rinnovo del materiale rotabile. Quindi, ecco, inserire da un lato un parere, e poi andare magari a toglierlo su altri non avrebbe molta logica: ci auguriamo che questo sia veramente un caso isolato.
  Lei ha brevemente descritto quello che sarà anche l'intendimento futuro del Governo. Già nei vari allegati al PNRR, e anche nella tempistica legata al PNRR che abbiamo potuto vedere in questi giorni, c'è credo un timing che è dicembre 2021, la proposta di revisione: se è possibile già avere anche qualche notizia in più su come si intenda ridurre questi tempi.
  Un'altra cosa, Ministro, che vorrei sottoporle e sottolineare, è il fatto che oltre alla questione dei tempi del contratto di programma, l'altra è anche l'iter lunghissimo di approvazione dei progetti che poi il contratto di programma contiene. Anche lì molto spesso – al di là dei commissariamenti e dei vari decreti-legge «semplificazione» – non è una norma a decidere, o meglio a influire su un allungamento o un accorciamento dei tempi, ma molto spesso sono i passaggi, per esempio, dai Ministeri fino all'ultimo comune, ente locale che deve esprimere per esempio un parere. Qui il problema principale sono le risorse umane. Molti dicono che, al di là di norme sui commissariamenti o semplificazioni che rimangono sulla carta, forse la migliore semplificazione sarebbe fornire le nostre strutture pubbliche, le nostre pubbliche amministrazioni di risorse umane, di giovani e di persone qualificate; anche perché purtroppo oggi scontiamo le scelte politiche di 10, 15 anni fa che, per incidere magari sulla spesa pubblica, sono andate a tagliare o a bloccare, per esempio, assunzioni e turnover. Purtroppo, però, quelle scelte di 10, 15 anni fa le piangiamo tutti adesso. Quindi forse incidere molto di più – già si sta cominciando a fare grazie anche alle riforme legate al PNRR – sul fornire alle nostre pubbliche amministrazioni, dai Ministeri all'ultimo comune, giovani e risorse umane professionali, forse è veramente la migliore semplificazione che si possa attuare.
  Le faccio soltanto un ultimo accenno. Sono molto soddisfatto che, dalle slide che ci ha fatto vedere molto velocemente, nell'aggiornamento sia contenuto il finanziamento del lotto 4B della prima macrofase del raddoppio Catania-Palermo, quindi praticamente si completi il finanziamento della prima macrofase. Le chiedo di «attenzionare», in vista anche e soprattutto dello schema di contratto di programma 2022-2026, la seconda macrofase: che oggi prevede un generico adeguamento del binario esistente, con un fabbisogno che è all'incirca di 1 miliardo di euro. Qui però, Ministro, le chiedo veramente la maggiore attenzione possibile, perché ad oggi questo adeguamento lascia un po' di dubbi: su molte tratte avrebbe degli standard di percorrenza non adeguati al binario invece veloce che si sta ad oggi realizzando e che appartiene alla prima macrofase. Se vogliamo parlare di ottimizzazione, velocizzazione e potenziamento delle linee ferroviarie al Sud, in questo caso appunto di alta velocità/alta capacità al Sud e in particolar modo nella Sicilia, è necessario realizzare un binario nuovo come quello che si sta facendo, ma anche adeguare, e in maniera vera, quello esistente. Le chiedo quindi su questo, in particolare in vista del contratto di programma 2022-2026, veramente grande attenzione; poi da parte nostra come Commissione ci sarà chiaramente tutto l'aiuto possibile. Grazie.

  PRESIDENTE. Grazie, onorevole Ficara. Ci sono altri interventi? Benissimo, l'onorevole Rixi.

  EDOARDO RIXI(intervento da remoto). Grazie, presidente. Ministro, io vorrei ricollegarmi ad alcune osservazioni che faceva il mio collega poc'anzi, riguardo al fatto che noi, ovviamente, come Lega siamo per mantenere il ruolo centrale del Parlamento anche sulla revisione degli accordi di programma con Ferrovie, in particolare Pag. 7sul coinvolgimento dei territori delle regioni; e quindi andare a verificare a livello parlamentare se poi sostanzialmente gli accordi vengono o non vengono rispettati, anche sugli interventi che vengono programmati. Questo per me è uno sforzo che facciamo; condividiamo però il fatto che in questo momento ci sia la necessità di un'accelerazione, e quindi non siamo noi a bloccare questo tipo di procedura accelerata, purché sia una procedura accelerata che sia chiaro a tutti non può costituire precedente, ma è limitata al momento che è assolutamente particolare. Se poi invece il tema è rivedere magari nel prossimo decreto-legge, più avanti, il sistema di approvazioni e di revisione di quelli che sono gli accordi di programma con Ferrovie, siamo disposti a sederci a un tavolo e andare a verificare effettivamente quelle situazioni un po' paradossali a volte che si vanno a creare dei rimbalzi tra Parlamento e CIPESS, tra una Camera e l'altra; quindi trovare un modo non per eliminare la possibilità del Parlamento di intervenire, dei commissari di apportare quelle che sono le loro osservazioni rispetto agli accordi, ma andare a dotarsi di un sistema che consenta in ogni caso di essere più efficienti. Su questo siamo disponibili ad aprire un confronto con il Ministero e con le altre forze politiche. Ovviamente quello che chiediamo è che tale procedura di urgenza sia riservata esclusivamente a questo contratto e alle voci che abbiamo identificato, che sono abbastanza specifiche e su cui siamo sostanzialmente concordi.
  Devo dire che apprezzo il fatto che nell'attuale contratto di programma dovrebbe essere inserito il finanziamento completo dei 600 milioni del nodo di Genova; su questo vorrei capire se è comprensivo anche dell'intervento sul Campasso, so che c'era un problema di finanziamento su quell'intervento, e quindi capire se rientra in questo quadro o se eventualmente viene finanziato in maniera differente.
  Vedo poi con piacere che va avanti la progettazione dell'elettrificazione della linea Ivrea-Aosta, che noi riteniamo assolutamente strategica. La Val d'Aosta è sostanzialmente un'isola nel Nord Italia, irraggiungibile a livello ferroviario; mi sembra una cosa che debba essere gestita diversamente, perché è molto inerente al tema di portare i traffici turistici senza emissioni di CO2, quindi garantire a una regione che ha qualche milione di turisti l'anno la possibilità di fare come in Svizzera, in Austria o in Trentino: che si possano raggiungere le località in treno, almeno il capoluogo di regione.
  L'altro tema invece che ho apprezzato, ho visto, ma non capisco se l'entità degli importi è sufficiente, è quello dell'adeguamento dei corridoi TEN-T (Trans-European Trasport Network) a livello prestazionale, perché su questo tendo a sottolineare la stessa cosa che ho sottolineato come relatore nei commissariamenti delle opere sulla Genova-Milano: che le due opere in territorio piemontese, ossia il quadruplicamento dei binari da Tortona a Voghera e poi da Pavia a Milano, oggi nel progetto di RFI, sono ancora con standard di linee tradizionali; e questo credo vada adeguato, perché altrimenti il rischio è poi quello di dover sostanzialmente reintervenire su opere che stiamo realizzando adesso. Quindi, vorrei capire se ciò era stato preso in esame o meno, perché è uno dei temi che è emerso l'altro giorno sui commissariamenti; e poi l'altro tema che ci sarà da affrontare è quello dell'attraversamento del fiume Po tra Voghera e Pavia, che oggi non è previsto a livello né di progettazione né di realizzazione delle opere. So che Ferrovie ritiene che non sia una priorità numero uno, però potrebbe essere l'unico tratto che rimarrà da costruire da Rotterdam fino a Genova. A mio avviso, quindi, sarebbe anche quello almeno da inserire, se non nei commissariamenti, nelle programmazioni di Ferrovie, in modo da attivare tutti i progetti e tutte le programmazioni.
  Queste sono le osservazioni che mi sento di fare; poi condivido quelle avanzate dagli altri miei colleghi. Per il resto ritengo abbastanza esaustivo il documento. Non so se è stato consegnato in via informatica alla Commissione perché non sono riuscito a collegarmi prima; nel caso me lo faccio poi dare dagli uffici della Commissione. L'ho visto prima su schermo, ma me lo vorrei Pag. 8studiare in maniera un po' più approfondita. Per il resto la ringrazio della sua presenza.

  PRESIDENTE. Ringrazio l'onorevole Rixi. Ci sono altri colleghi che intendono intervenire? Se non ci sono altri, vorrei dire qualcosa io.
  Intanto vorrei ringraziare il Ministro per averci con grande chiarezza specificato il fatto che questo metodo viene richiesto in questa precisa circostanza, ma non costituirà un precedente. Lo dico in quanto è stato chiarissimo il Ministro su questo punto, giacché l'emergenza temporale si giustifica per la contingenza specifica del PNRR; quindi su questo direi – lo dico anche ai colleghi – che ci sono state parole chiarissime da parte del Ministro, sulle quali non tornerei.
  Mi sentirei di raccogliere la sollecitazione avanzata dall'onorevole Gariglio, che condivido totalmente, circa una disamina che «vivisezioni» il procedimento che comporta questa lunghezza di tempi: perché effettivamente in questo caso bisogna risparmiare tempo a prescindere, però in assoluto – lo dico al Ministro – non è il tempo parlamentare che allunga molto la procedura. Quindi, visto che stiamo intervenendo su diverse norme di semplificazione, questa può essere un'occasione per ragionare di più e meglio sull'iter complessivo, ovviamente a scopo positivo per il futuro.
  La seconda osservazione che faccio è che abbiamo bisogno di queste slide, perché sono molto chiare e ci aiutano a comprendere di più e meglio. Di solito le chiediamo sempre, quindi chiederei al Ministro di farcele avere.
  La terza osservazione è questa. Diciamoci le cose chiaramente: questa vicenda è nata in un contesto che nel frattempo è mutato, perché quando abbiamo immaginato di dare l'okay a questa procedura semplificata, noi avevamo in mente di farlo dentro un decreto-legge «trasporti» che raccogliesse tutta un'altra serie di elementi. Questa cosa la richiamo, perché so che il Ministro si è adoperato per arrivare a un decreto-legge «trasporti» completo; purtroppo per una serie di ragioni, che hanno riguardato la discussione nell'ambito di un Consiglio dei ministri, questo obiettivo non è stato possibile: non perché il Ministero non lo volesse, ma perché il Ministero si è trovato comunque di fronte ad una scaletta molto lunga di lavori che interessano il Parlamento. Quindi, noi non solo dobbiamo accettare oggi un iter non consueto, ma dobbiamo farlo in un quadro di impegno – fatemi dire così – che è mutato. Questa cosa deve necessariamente indurre a ragionare sul complesso di quei contenuti all'interno del decreto-legge, che – lo ricordo – sono stati ratificati da un ordine del giorno complessivo votato dal Parlamento, quindi sono impegni che il Parlamento vuole realizzare mediante un decreto-legge che arrivi il prima possibile. Se possiamo anche noi fare la nostra parte per cercare di arrivare al risultato, so che il Ministro è d'accordo, ci siamo anche scritti su questa cosa: lo ricordo solo come impegno complessivo.
  Avanzo infine una richiesta. Io penso che sarebbe giusto che la Commissione conoscesse nel dettaglio ogni opera che è inserita dentro il nuovo Fondo per la progettazione, perché questo sì è il minimo sindacale per un'operazione che avviene – lo ripeto – fuori dai canoni di coinvolgimento che in altre occasioni ci sarebbero stati. Lo dico in anticipo, qui devo fare anche la parte delle proposte, pur mantenendo un ruolo istituzionale: chiedo, per esempio, che tra le opere progettate rispetto al 2022-2026 ci sia un'anticipazione della progettazione della galleria di valico della Pontremolese; ma l'onorevole Gariglio ha fatto altre proposte, che peraltro condivido. Magari altri invece non le condividono: vedo già alcune sorrisi. La cosa migliore è esercitare – almeno su questo – la nostra funzione di verifica e di proposta.
  Chiederei al Ministro – e concludo su questo, ringraziandolo ancora per la disponibilità che ci ha dato oggi – di farci avere una proposta sulla quale noi si possa comunque attivare un minimo di espressione dentro la Commissione. D'altro canto, quando era stato avviato questo iter, noi avevamo pensato a due momenti, uno con l'audizione e uno di valutazione, almeno Pag. 9per salvaguardare un minimo ruolo della Commissione, visto che abbiamo accettato un percorso molto inusuale; che, però, è giustificato sia dal modo in cui il Ministro Giovannini ce lo ha presentato, sia dalla contingenza che stiamo vivendo rispetto alla necessità di dare risposte all'Europa. Grazie.
  Se non ci sono altri interventi, darei la parola al Ministro Giovannini. Prego, Ministro.

  ENRICO GIOVANNINI, Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (intervento da remoto). Grazie, presidente. Naturalmente le slide, se già non lo sono state, verranno immediatamente inviate.
  Grazie per tutti gli interventi. Io ribadisco ancora una volta che questo non è un precedente; e, a conferma di questo, vi suggerisco di rivederci tra un paio di settimane in cui possiamo discutere la proposta che vi possiamo presentare di semplificazione dell'iter 2022-2026, ma più in generale dei contratti di programma, in modo da avere il vostro il feedback, le vostre opinioni per inserire questo tipo di proposta nel decreto-legge «trasporti».
  Ringrazio la presidente per aver riconosciuto l'impegno del Ministero, e poi la decisione complessiva del Governo, per assicurare la conversione del decreto-legge entro i tempi previsti, riscontrati in qualche modo con il calendario complessivo dei numerosi decreti-legge che sono all'attenzione del Parlamento. Dicevo, è intenzione del Governo, tra fine luglio e i primi giorni di agosto, approvare il decreto-legge «trasporti», comprese le parti su cui avevamo discusso unanimemente e con l'ordine del giorno e così via, in modo tale da consentire poi una discussione da parte del Parlamento dopo la pausa estiva, con i tempi previsti e corretti. Vederci intorno a metà luglio sulla proposta di semplificazione consentirebbe di trovare un punto d'incontro e di inserire questa sintesi nel decreto-legge di fine luglio.
  A metà luglio potremmo anche, se voi siete d'accordo, nella stessa audizione discutere anche dei criteri generali sulla definizione del contratto di programma 2022-2026. Naturalmente i lavori di preparazione del contratto di programma sono già in corso e noi conteremmo di proporvi il contratto il prima possibile nel mese di settembre, riconoscendo – come è stato detto sia dall'onorevole Gariglio che dalla presidente – che i ritardi sono spesso imputabili non alla discussione nel Parlamento, ma ad altri problemi. È per questo che noi vogliamo comunque accelerare al massimo, e credo che una discussione sull'impostazione del contratto di programma, sui criteri generali, sia opportuna per consentirci anche di considerare questi orientamenti nella predisposizione della proposta finale su cui, naturalmente, voi esprimerete i pareri. Il PNRR da un lato, poi la necessità di finanziare le opere commissariate (perché è chiaro che la scelta del Parlamento di aver indicato quelle opere è una finalizzazione di criteri di priorità, è evidente), e potrei continuare: ecco, vorrei una discussione, se la presidente è d'accordo, la Commissione è d'accordo, a metà luglio su questi elementi.
  Certamente, onorevole Ficara, noi stiamo ponendo attenzione anche al contratto di servizio, nella direzione da lei indicata. È in fase di revisione, a settembre probabilmente saremo in grado anche in questo caso di condividerlo, ma la discussione di metà luglio potrebbe anche prevedere questo tipo di criteri generali, anche per il contratto di servizio.
  Per ciò che concerne le osservazioni dell'onorevole Gariglio e anche della presidente, su una serie di chiarimenti vi manderemo gli approfondimenti, ma in particolare su cosa questi progetti di fattibilità dovrebbero finanziare saremo assolutamente trasparenti.
  Fatemi però aggiungere un elemento che ho espresso nella mia breve introduzione iniziale: il fatto che qualcosa non ci sia, visto che le risorse sono limitate, non vuol dire che non si voglia procedere in alcune direzioni, perché, come ho detto, anche il contratto di programma 2022-2026 avrà la componente progettazione. Questa progettazione che vi proponiamo è veramente orientata ad anticipare il più possibile una serie di opere inserite nel PNRR e nel Fondo complementare per Pag. 10guadagnare sei mesi che sono molto significativi, dati i vincoli del Piano di ripresa e resilienza. Ripeto, questo non vuol dire che poi una serie di opere – su cui, tra l'altro, vi abbiamo proposto un commissariamento, come la tratta nazionale del TAV – siano meno importanti.
  L'ultima considerazione che volevo fare ha a che fare con il rapporto complessivo tra Parlamento e Governo su questi aspetti. Il contratto di programma è certamente un momento cruciale, ed è un momento cruciale che può e deve influenzare molte scelte, non solo quelle sui fondi europei, ma soprattutto quelle sui fondi nazionali. Il quadro che emerge complessivamente dal PNRR e dal Fondo complementare è di una forte «cura del ferro», che è stata, tra l'altro, non solo auspicata dall'Unione europea, ma anche dal Governo italiano. Questo lo dico perché il nostro impegno sul contratto di programma 2022-2026 è a favore della competitività, e quindi l'ultimo miglio, e quindi l'intermodalità e così via; così come è a favore del benessere dei cittadini: penso al tema delle ferrovie regionali, dei pendolari e così via. Sono elementi cardine di tutta l'impostazione che dal primo giorno del mio insediamento credo di aver tentato di portare avanti. In questo senso i rapporti tra Parlamento e Governo spero siano veramente, totalmente sinergici e le semplificazioni non devono andare a scapito dei contenuti importanti con cui il Parlamento può e deve contribuire; anche nel senso che diceva l'onorevole Rixi, sul rispetto degli accordi di programma a livello territoriale, che, dicevo, il Parlamento deve seguire. Grazie, presidente.

  PRESIDENTE. Grazie a lei, Ministro. Attendiamo l'elenco dei progetti e le slide.
  Ringrazio dunque il Ministro per il suo intervento e per il documento depositato, di cui autorizzo la pubblicazione in allegato al resoconto della seduta odierna (vedi allegato), e dichiaro conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 14.55.

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