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Resoconti stenografici delle audizioni

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XVIII Legislatura

Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario e finanziario

Resoconto stenografico



Seduta n. 58 di Giovedì 1 luglio 2021

INDICE

Comunicazioni:
Ruocco Carla , Presidente ... 3 

Sulla pubblicità dei lavori:
Ruocco Carla , Presidente ... 3 

Audizione dei rappresentanti della Banca Agricola Popolare di Ragusa:
Ruocco Carla , Presidente ... 3 
Schininà Arturo , Presidente Banca agricola popolare di Ragusa ... 4 
Ruocco Carla , Presidente ... 6 
Continella Saverio , Direttore generale Banca agricola popolare di Ragusa ... 6 
Ruocco Carla , Presidente ... 11 
Continella Saverio , Direttore generale Banca agricola popolare di Ragusa ... 11 
Ruocco Carla , Presidente ... 13 
De Bertoldi Andrea  ... 13 
Ruocco Carla , Presidente ... 14 
Perosino Marco  ... 14 
Ruocco Carla , Presidente ... 15 
Continella Saverio , Direttore generale Banca agricola popolare di Ragusa ... 15 
Ruocco Carla , Presidente ... 17 
Giorgianni Letizia , Consulente della Commissione ... 17 
Continella Saverio , Direttore generale Banca agricola popolare di Ragusa ... 17 
Ruocco Carla , Presidente ... 18 
Continella Saverio , Direttore generale Banca agricola popolare di Ragusa ... 18 
Ruocco Carla , Presidente ... 18 

Comunicazioni della Presidente sull'istituzione di un sistema di segnalazione dei disservizi bancari, in collaborazione con la Guardia di Finanza:
Ruocco Carla , Presidente ... 18 

Allegato 1: Documenti depositati da Banca Agricola popolare di Ragusa ... 19 

Allegato 2: Documenti d'intesa per la cooperazione tra la Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario e finanziario e la Guardia di Finanza ... 40

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE
CARLA RUOCCO

  La seduta inizia alle 14.10.

Comunicazioni.

  PRESIDENTE. Ricordo che per ragioni di sicurezza sanitaria il foglio firme non verrà portato dall'assistente, ma lasciato a disposizione sul tavolino davanti al banco della Presidenza.
  Comunico inoltre che la Banca Agricola Popolare di Ragusa, in vista dell'odierna audizione, ha trasmesso della documentazione in regime libero, già inviata per email ai commissari e comunque oggi in distribuzione.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso e la trasmissione in diretta streaming sperimentale sulla web-tv della Camera dei deputati.
  Ricordo che, a seguito delle recenti deliberazioni della Giunta per il Regolamento in merito al possibile utilizzo di sistemi di videoconferenza per lo svolgimento delle sedute, nella riunione dell'Ufficio di presidenza dell'11 novembre 2020, si è convenuto circa l'opportunità che questa Commissione, in considerazione della delicatezza delle materie trattate, nonché delle esigenze di riservatezza che le stesse possono comportare, continui a svolgere le audizioni formali con la presenza fisica in aula sia degli auditi che dei Commissari.
  Al fine di garantire il rispetto del distanziamento interpersonale e delle altre norme connesse all'emergenza epidemiologia, ho formulato l'invito ai Rappresentanti dei Gruppi ad adoperarsi affinché la partecipazione alle sedute sia limitata ad un solo commissario per Gruppo, per quanto possibile e ferma restando la facoltà dei Vicepresidenti di partecipare in presenza.
  Inoltre, per garantire che la più ampia parte possibile dell'audizione si svolga in seduta pubblica i soggetti chiamati in audizione sono informati circa la necessità che le richieste di segretazione siano limitate allo stretto necessario e formulate, per quanto possibile, nella parte finale della seduta.

Audizione dei rappresentanti della Banca Agricola Popolare di Ragusa.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'audizione dei rappresentanti della Banca Agricola Popolare di Ragusa. La Commissione ha avviato un'attività di analisi ricognitiva circa le attività poste in essere dal gruppo bancario Banca Agricola Popolare di Ragusa nell'ambito del più generale esame circa il rispetto, da parte delle banche locali non quotate, delle regole di comportamento in fase di collocamento dei propri aumenti di capitale e dell'effettività del diritto degli azionisti ad avere assicurata una reale possibilità di cessione di dette azioni, nonché, più specificamente, alla luce delle segnalazioni ricevute e in base a quanto riportato anche dalla stampa economica.
  Con riferimento all'odierna audizione, per conto della Banca Agricola Popolare di Ragusa sono presenti il dottor Arturo Schininà, presidente, accompagnato dal dottor Saverio Continella, direttore generale, e dal dottor Raimondo Maggiore, consigliere di amministrazione, che ringrazio di essere qui presenti. Pag. 4
  Quanto all'oggetto dell'odierna audizione, è stato richiesto di illustrare le seguenti tematiche.
  PARTE PRIMA – analisi su base annua e relativa agli ultimi 5,5 anni di operatività (periodo 2016-giugno 2021):

   Aumenti di capitale effettuati (controvalore complessivo, tempistiche, numero di sottoscrittori, prezzo di emissione compreso l'eventuale sovrapprezzo di emissione, ecc.) nonché modalità di determinazione del valore delle diverse emissioni di azioni, compreso l'eventuale sovrapprezzo di emissione.

   Modifiche apportate dagli Organi statutari della banca (ivi compreso quelle in corso di definizione/approvazione) allo Statuto o ai regolamenti interni, con particolare riferimento: i) alla disciplina del diritto di recesso da parte degli azionisti; ii) all'acquisto di azioni proprie da parte della banca; iii) ai servizi di negoziazione sulle azioni proprie.

   Attività poste in essere dalla banca in termini di riacquisto di azioni proprie nonché procedure definite dalla stessa banca per assicurare la parità di trattamento tra gli azionisti, specificando in particolare: le tempistiche; il numero di azioni complessivamente riacquistate dalla banca; i corrispettivi minimi e massimi; i prezzi medi praticati; il numero di richieste di riacquisto presentate dagli azionisti e le azioni effettivamente riacquistate dalla banca.

   Scelte effettuate in termini di ammissione alle negoziazioni delle azioni nonché risultati registrati in ordine alla complessiva operatività sulle azioni di propria emissione (date aste, numero contratti conclusi, prezzi medi, tempi medi di attesa/esecuzione, numero contratti non eseguiti/da eseguire, etc.).

   Numero di reclami ricevuti, specificando in particolare: il numero di reclami ricevuti; quelli composti e le aree di criticità operativa segnalate maggiormente dalla clientela alla banca.

  PARTE SECONDA – relativa all'ultima data disponibile (a titolo esemplificativo al 31 dicembre 2020 o data successiva):

   Descrizione degli azionisti in termini di: i) numero complessivo di azioni emesse; ii) controvalore complessivo delle azioni emesse; iii) numero di azionisti; iv) tipologia di investitori (se retail o se professionale) suddividendoli anche per fasce di partecipazione azionaria pari a 10.000 euro e successivi multipli (fino a 10.000 euro, fino a 20.000 euro, fino a 30.000 euro, etc.).

   Numero complessivo di clienti con particolare evidenza della tipologia degli stessi (retail o professionale) aventi la duplice «qualifica» sia di azionisti sia di destinatari di interventi di finanziamento da parte della banca.

   Sintetico resoconto dei procedimenti giudiziari e arbitrali, nonché dei contenziosi in corso, evidenza delle controparti, del petitum avanzato dalle stesse e gli eventuali accantonamenti disposti.

   Qualità del portafoglio crediti della Banca coi relativi tassi di recupero delle sofferenze e delle inadempienze probabili nonché le previsioni effettuate – anche considerando le recenti moratorie concesse e i nuovi finanziamenti garantiti dallo Stato – in termini di possibile deterioramento della qualità del credito, con un conseguente possibile aumento delle sofferenze/incagli (NPL/UTP).

   Le strategie e le operazioni svolte dalla Banca per ridurre la propria esposizione in NPL/UTP.

  Invito quindi i rappresentanti della Banca Agricola Popolare di Ragusa a svolgere la relazione in un tempo massimo di quaranta minuti. Seguirà quindi il dibattito in Commissione.

  ARTURO SCHININÀ, Presidente Banca agricola popolare di Ragusa. Illustrissima presidente, onorevoli componenti della Commissione, desidero ringraziarvi anche a nome del consiglio di amministrazione di Banca Agricola Popolare di Ragusa per la possibilità Pag. 5 che ci viene concessa di essere oggi auditi in questa sede.
  L'intervento è strutturato in due parti distinte. La prima, a mia cura, è finalizzata a rendere una sintetica descrizione della Banca che ho l'onore di rappresentare. Ritengo indispensabile offrire un quadro della nostra realtà aziendale e del contesto di riferimento in cui ci muoviamo, al fine di consentire un inquadramento sistematico delle non semplici e soprattutto variegate questioni oggetto di interesse. Lascerò quindi la parola al direttore generale perché egli possa trattare in modo analitico, sia pure entro i limiti temporali che ci sono assegnati, i singoli temi posti alla nostra attenzione nella lettera di convocazione. Rimarremo ovviamente a vostra disposizione per le domande che riterrete formularci.
  Siamo qui convocati perché nella recente storia della nostra Banca si sono manifestate talune situazioni di tensione con una parte dell'azionariato, per noi tutti fonte di vivo rammarico. Alla soluzione di queste situazioni siamo costantemente e risolutamente impegnati. Per poter valutare appropriatamente lo stato delle relazioni tra Banca Agricola Popolare e i propri azionisti, non si può prescindere dal considerare l'effettiva funzione che essa svolge né si può dimenticare come l'adeguamento a una normativa severa e penetrante abbia finito per rimodellare, restringendoli, gli spazi di discrezionalità tecnica del management di ogni banca.
  È indispensabile tratteggiare le caratteristiche salienti di Banca Agricola popolare di Ragusa. La denominazione sociale è espressione della nostra missione aziendale. Banca Agricola Popolare di Ragusa è stata fondata nel lontano 1889 come banca popolare, e lo è tutt'oggi. Il suo territorio di elezione è stato finora la Sicilia orientale, un territorio a prevalente vocazione agricola. La natura di banca popolare, e quindi la scelta del tipo societario cooperativo, connota in modo determinante la Banca. Il concetto di creazione di valore supera per la nostra Banca il significato prettamente economico e abbraccia una nozione più ampia di mutualità e sviluppo sociale. Per Banca Agricola Popolare i soci rappresentano un bene fondante. La Banca è una cooperativa di servizi impegnata costantemente nella crescita di valore a favore della compagine sociale attraverso l'offerta di prodotti e servizi bancari, finanziari e assicurativi a condizioni di favore per tutti i soci e la re-immissione sul territorio della ricchezza prodotta.
  Essere banca popolare significa fornire responsabile sostegno finanziario a persone, famiglie, imprese ed enti pubblici presenti nel territorio di riferimento, con l'obiettivo di favorirne lo sviluppo economico e sociale. È superfluo ricordare che stiamo parlando di una delle aree geografiche meno industrializzate del nostro bellissimo Paese. Negli ultimi quattro anni la Banca ha sostenuto l'economia reale in modo sempre crescente. In questo contesto l'82 per cento dei crediti erogati nel 2020 ha avuto come destinatari principalmente famiglie consumatrici, società non finanziarie e famiglie produttrici. In un contesto di progressiva desertificazione bancaria, la Banca Agricola Popolare di Ragusa ha costituito e costituisce, dunque, il polmone finanziario di questo territorio.
  La compagine degli azionisti di Banca Agricola Popolare è il riflesso perfetto della natura di Banca Popolare, fortemente legata al territorio di elezione.
  La Banca è gestita con accortezza e prudenza. Questo grazie a un governo della macchina aziendale che identifica, misura e gestisce i rischi finanziari e operativi che l'attività bancaria è chiamata, per natura di cose, a fronteggiare. Ne è la riprova la capacità di resilienza che caratterizza la nostra Banca.
  Gli azionisti possono contare su robustissime condizioni patrimoniali e su indici di copertura dei crediti ampiamente cautelativi. Il bilancio di esercizio 2020 rende palese lo stato di salute della nostra azienda. Pure in un contesto macroeconomico drammatico, che ha fatto registrare pesantissime perdite in termini di prodotto interno lordo (in Sicilia meno 8,40 per cento), la Banca nel 2020: ha accordato finanziamenti a famiglie e a piccole e medie imprese per un ammontare pari a oltre 710 milioni di euro; ha proseguito nella riduzione dello stockPag. 6dei crediti deteriorati per oltre 70 milioni di euro, liberando nuove risorse per il sostegno finanziario al territorio; ha ulteriormente rafforzato la propria patrimonializzazione con un CET1 fully loaded passato dal 21,86 al 24,02 per cento. E ha deciso di avviare un progetto di ampliamento della propria presenza sull'intero territorio regionale aprendo uno sportello, pur in piena pandemia, nel capoluogo isolano.
  Il CET1 di Banca Agricola Popolare è più che doppio rispetto al Total Capital Ratio specificamente prescritto per essa. Si aggiunga che il CET1 dell'intero sistema, in base alle rilevazioni effettuate dalla Banca d'Italia a livello dell'intero sistema bancario italiano, nel dicembre del 2020 era pari al 15,5 delle attività ponderate per il rischio, sensibilmente inferiore alla patrimonializzazione espressa da Banca Agricola Popolare. E non va dimenticato che lo shock esogeno generato dalla pandemia è stato solo l'ultima manifestazione di un susseguirsi di crisi finanziarie ed economiche.
  In un simile contesto, il sistema bancario italiano ha subito notevoli ripercussioni. Alcune banche italiane non hanno retto l'urto. Ma accostare Banca Agricola Popolare a queste terribili esperienze, come purtroppo a volte si fa, non è esercizio corretto. La Banca è stata guidata con determinazione e fermezza per preservare l'integrità aziendale, l'occupazione interna e salvaguardare il patrimonio contabile e reputazionale. Questo a tutela degli interessi degli azionisti e di tutta la comunità servita. La Banca è stata capace di attraversare indenne la più grande crisi finanziaria di tutti i tempi e lo shock pandemico, e può guardare al proprio futuro in termini positivi e di sviluppo. Sia consentito citare, a tale proposito, le nuove iniziative avviate di recente in ambito fintech e ESG, tutte rivolte in favore del territorio di elezione.
  Da ultimo è doverosa un'ulteriore precisazione con riguardo alla governance aziendale, che ha visto, in data 28 aprile 2018, avvicendarsi, nelle funzioni di presidente, il sottoscritto al Cavaliere del lavoro dottor Giovanni Cartia. Inoltre, in data 1° dicembre 2018, il dottor Saverio Continella ha assunto la carica di direttore generale, sostituendo il signor Giambattista Cartia. Ed è al dottor Continella che ora lascio la parola. Desidero però prima ribadire che la Banca è oggi impegnata più che mai nell'affrontare le enormi sfide che le trasformazioni tecnologiche, economiche e sociali pongono all'intero sistema, ed è certa di poterle superare con successo. Grazie.

  PRESIDENTE. Grazie a lei. Prego, direttore.

  SAVERIO CONTINELLA, Direttore generale Banca agricola popolare di Ragusa. Illustrissima presidente, onorevoli componenti della Commissione, unisco la mia gratitudine e quella degli 800 dipendenti che ho l'onore di coordinare a quella già espressa dal dottor Schininà per l'occasione che oggi ci viene offerta. È nostro vivo desiderio contribuire a rendere meglio intellegibili questioni la cui complessità discende dal tecnicismo che domina la materia bancaria. Procederò a un'illustrazione separata delle questioni che mi sono state poste seguendo l'ordine indicato nella lettera di convocazione. Vista anche la copiosità, molti dei dati sono riportati in nota; magari ometto di leggerli, ma rimaniamo a vostra disposizione per eventuali chiarimenti.
  Parto della prima domanda, che riguarda gli aumenti di capitale al prezzo di emissione. Mi sia consentito innanzitutto rammentare che, ai sensi dell'articolo 29, comma 1, del TUB (Testo unico bancario), «le banche popolari sono costituite in forma di società cooperativa per azioni a responsabilità limitata». Per effetto di ciò, alle banche popolari trova applicazione, nei limiti previsti dall'articolo 150-bis, comma 2, del Testo unico, la disciplina codicistica in materia di società cooperative. Questa disciplina, tra l'altro, è caratterizzata dal principio della variabilità del capitale sociale, e quindi dalle cosiddette «porte aperte in ingresso» e per esse possono distinguersi aumenti di capitali ordinari, anche detti «aperture di libro», e aumenti di capitale straordinari. Pag. 7
  Per andare alla domanda, nessun aumento di capitale, né straordinario né ordinario, è stato effettuato dalla Banca nel periodo di riferimento oggetto di interesse. L'ultimo aumento di capitale straordinario effettuato dalla Banca è del 2005, mentre invece l'ultima apertura di libro risale al 2011. Ciò costituisce una vera anomalia positiva all'interno del generale sistema bancario, che invece ha avuto bisogno di ripetute iniezioni di capitale fresco nel corso degli ultimi anni.
  La forza patrimoniale espressa oggi della Banca è in misura significativa, tra l'altro, frutto della capacità di autofinanziamento che l'azienda ha espresso negli anni, che ha inciso sulla patrimonializzazione attuale per oltre il 50 per cento. Senza tenere conto del fatto che BApR ha distribuito ai soci negli ultimi 40 anni utili per quasi 300 milioni di euro. In ragione di quanto esposto, non viene trattata la questione relativa alla determinazione del valore di emissione.
  La seconda domanda riguardava le modifiche statutarie e della regolamentazione interna. Nel periodo oggetto di interesse, lo statuto sociale della Banca è stato modificato due volte. La prima, con la delibera dell'Assemblea straordinaria del 26 giugno 2016, la seconda con la delibera dell'Assemblea straordinaria del 29 giugno 2020. Nella prima occasione, l'unica modifica incidente sui temi che qui hanno rilievo era espressamente richiesta dall'ordinamento. L'introduzione all'articolo 6 dello statuto della facoltà del consiglio di amministrazione della Banca, sentito il collegio sindacale, di limitare o rinviare il rimborso delle azioni del socio uscente replica alla lettera il disposto della Parte Terza, Capitolo IV, Sezione III, Paragrafo 1, della circolare Banca d'Italia n. 285 del 2013, attuativo dell'articolo 28, comma 2-ter del Testo unico bancario.
  È essenziale precisare che non si ha riferimento alla situazione degli azionisti interessati a dismettere l'investimento in azioni della Banca, ma esclusivamente alla situazione dei soci che abbiano legittimamente esercitato il recesso nei limiti tassativi che sono previsti dalla legge, ovvero siano stati esclusi dalla società, oppure ancora alla situazione degli eredi dei soci deceduti che chiedano il rimborso delle azioni della Banca cadute in successione.
  Dicevo che c'è stato un secondo intervento statutario nel 2020. Con riferimento a questo, sempre avendo riguardo ai temi che hanno qui rilievo, sono state tutte tese a rimuovere alcune limitazioni idonee a incidere sulla liquidabilità dell'investimento azionario. Si fa specifico riferimento alla disciplina del rimborso delle azioni (articolo 16); alle previsioni in tema di acquisto di azioni proprie (articolo 17); al frazionamento delle azioni (articolo 54).
  Vado a dettagliarle velocemente. Quanto al nuovo articolo 16, è stato sostituito l'obbligo di provvedere all'annullamento delle azioni in tutti i casi di rimborso statutariamente previsti, con la facoltà che è riconosciuta al consiglio di amministrazione della Banca di dare corso alternativamente o all'annullamento delle azioni oppure al riacquisto.
  Più rilevante è la modifica apportata all'articolo 17 in tema di acquisto di azioni proprie. Mentre in passato, sotto un profilo squisitamente civilistico, le operazioni di riacquisto potevano essere effettuate esclusivamente nei limiti di una riserva di bilancio appositamente dedicata, il nuovo statuto sociale mira a rendere maggiormente flessibile l'acquisto di azioni proprie, ora possibile nei più ampi limiti inderogabili dell'articolo 2529 del codice civile. Certo però non va dimenticato che per una qualsiasi società che svolge attività bancaria il riacquisto delle proprie azioni non è solo assoggettato alle previsioni civilistiche, ma anche a quelle prudenziali, e richiede necessariamente la preventiva autorizzazione delle competenti autorità di vigilanza, ai sensi degli articoli 77 e 78 del CRR e delle relative disposizioni attuative dettate dal Regolamento delegato UE n. 241/2014.
  Da ultimo, c'è il frazionamento delle azioni disposto dall'Assemblea straordinaria sempre del 29 giugno 2020, realizzato attraverso l'assegnazione di cinque azioni di nuova emissione, aventi le stesse caratteristiche delle precedenti azioni ordinarie, per ogni azione all'epoca esistente. Non sfugge l'intento che abbiamo cercato di Pag. 8perseguire: agevolare la liquidabilità degli investimenti in azioni attraverso una sensibile riduzione del valore unitario dello strumento finanziario, reso così più consono alla negoziazione su una sede multilaterale.
  Con riferimento alle modifiche apportate nella regolamentazione interna, seconda parte della domanda, rilevano tra quelle indicate nella lettera di convocazione, le tematiche concernenti l'acquisto di azioni proprie e la prestazione di servizi in negoziazione su di esse.
  Per ragione di ordine sistematico si tratta qui il tema della prestazione di servizi di investimento su azioni di propria emissione, con specifico riferimento alla distribuzione di tali strumenti da parte della Banca, e quindi all'acquisto da parte dei clienti. Poiché Banca Agricola Popolare di Ragusa ha effettuato l'ultimo aumento di capitale nel 2011, si dedica attenzione esclusivamente alle operazioni di vendita da parte della Banca di azioni di propria emissione sul cosiddetto «mercato secondario», perché sono azioni già circolanti. Si può fare riferimento solo a quelle intermediate direttamente dalla Banca.
  Ciò che conta evidenziare è che per l'intero periodo oggetto di interesse la Banca ha adottato il modello di servizio più rigoroso tra quelli resi disponibili dall'assetto normativo vigente, il modello che assicura la migliore tutela possibile all'investitore acquirente. Esso prevede l'abbinamento obbligatorio del servizio di consulenza ai servizi esecutivi, con il conseguente svolgimento di una valutazione di «adeguatezza bloccante». In virtù di questo modello di servizio, la Banca sottopone ciascuna operazione di acquisto di azioni da essa intermediata a una valutazione di coerenza rispetto al profilo del singolo cliente con riguardo a tutte le dimensioni rilevanti, in applicazione dello stringente regime previsto dall'articolo 40 del regolamento intermediari.
  L'attuale impianto normativo interno, peraltro oggetto di continui interventi di ottimizzazione e affinamento, rappresenta un valido presidio a garanzia dell'adeguatezza degli investimenti da parte della clientela della Banca, rispetto al relativo profilo soggettivo.
  Il terzo punto riguarda il riacquisto di azioni proprie, tema che richiede di essere affrontato sotto varie prospettive. Nelle società azionarie di diritto comune, le azioni danno ai relativi titolari diritto al rimborso dell'investimento solo all'atto della liquidazione della società e nel caso in cui sorga il diritto di recesso in capo al socio nelle fattispecie normativamente previste. Al di fuori di queste due ipotesi, non esiste un diritto del socio a ottenere il rimborso del proprio investimento azionario. La questione non è dissimile nel caso delle società cooperative, in cui invece si aggiungono due ipotesi, che sono il caso dell'esclusione e della morte del socio.
  Ma la Banca, in aggiunta, non è una società cooperativa di diritto comune. Essa svolge attività bancaria e, quindi, è soggetta alla disciplina prudenziale. Assumono a questo fine rilevanza gli articoli 26, 28 e 29 del CRR. Essi individuano le condizioni che devono essere soddisfate da una banca costituita in forma di società azionaria (articolo 28), e quelle aggiuntive che devono essere soddisfatte dalle banche costituite in forma di società cooperativa (articolo 29). È bene rammentare che ai sensi del successivo articolo 30, sempre del CRR, allorché le previste condizioni non siano integralmente soddisfatte, lo strumento cessa immediatamente di essere considerato strumento ascrivibile ai fondi propri. In sostanza, per l'ordinamento l'irredimibilità caratterizza intrinsecamente le azioni, e questo vale ancora di più in ragione della richiamata disciplina prudenziale per le banche indipendentemente dalla forma societaria assunta.
  Ma non è ancora tutto. A fare data dal 28 dicembre 2017, le azioni emesse dalla Banca sono negoziate sul segmento order driven azionario del sistema multilaterale gestito da Hi-Mtf. Questa è una circostanza molto rilevante perché, a seguito di questo evento, al riacquisto di azioni proprie trovano applicazioni anche le prescrizioni dettate in materia di abusi di mercato dal Regolamento UE cosiddetto «MAR» (market abuse regulation). La Banca non può Pag. 9liberamente intervenire sul mercato riacquistando azioni di propria emissione. Per farlo, deve evitare qualsiasi condotta manipolativa, fattispecie severamente sanzionata dall'ordinamento.
  Fatta questa premessa, occorre ora fornire le informazioni richieste anzitutto quanto alla regolamentazione interna adottata dalla Banca anche al fine di assicurare la parità di trattamento tra gli azionisti. Prima dell'avvio delle negoziazioni sul sistema multilaterale, che risale al primo gennaio 2018, le azioni emesse da BapR erano trattate su un sistema interno di negoziazione, il cui funzionamento era disciplinato da apposite regole interne. Agli inizi del 2016, vigevano quelle approvate dal consiglio di amministrazione della Banca il 19 dicembre 2014, entrate in vigore il primo gennaio 2015. Queste regole, tenuto conto dell'entrata in vigore del CRR, già richiamato, che limitava l'operativa in contropartita diretta della Banca, prevedevano condizioni volte ad assicurare un fisiologico e ordinato processo di negoziazione dei titoli. Le regole interne del 2015 venivano poi aggiornate prima con un'ulteriore delibera del consiglio di amministrazione del 28 luglio 2016, e poi con una delibera del consiglio di amministrazione del 31 marzo 2017.
  Infatti, considerata l'introduzione a livello normativo dei menzionati vincoli al numero di azioni riacquistabili dalla Banca, la stessa ha inteso darsi nel tempo delle regole equitative in ragione della crescente pressione sulle vendite, idonee a superare il mero criterio cronologico di ricezione di ciascun ordine di vendita, al fine di stabilire la priorità dell'esecuzione. Infatti, utilizzando il criterio strettamente cronologico, la Banca avrebbe fatalmente finito per premiare gli ordini di vendita quantitativamente più cospicui, provenienti tendenzialmente dai grandi azionisti, a danno dei piccoli soci magari interessati a dismettere partecipazioni quantitativamente più limitate. Si trattava, dunque, di applicare un criterio di uguaglianza sostanziale, e non meramente formale, tra i clienti-azionisti interessati alla vendita delle azioni.
  Con l'ammissione poi delle azioni al sistema di negoziazione Hi-Mtf già citato, la regolamentazione interna non trova più applicazione. La disciplina dell'escussione degli ordini di vendita impartiti dalla clientela è necessariamente quella prevista dalla sede di esecuzione esterna. Anche nella nuova sede multilaterale la Banca ha riacquistato azioni proprie nei limiti stringenti previsti dalla disciplina applicabile.
  Provo a raccontare velocemente alcune delle iniziative più significative che abbiamo posto in essere negli ultimi due anni. Per agevolare la liquidabilità degli investimenti in azione, la Banca ha attivato in data 24 giugno 2019 un apposito meccanismo di sostegno alla liquidità del titolo con il coinvolgimento di un intermediario terzo appositamente incaricato. È stata un'iniziativa particolarmente innovativa, posto che la Banca Agricola Popolare di Ragusa è stata la prima banca popolare in Italia ad adottare questo meccanismo, oggi assai diffuso sul mercato. L'intervento ha consentito di assorbire a più riprese quantità notevoli di azioni che altrimenti sarebbero rimaste invendute sul mercato. Esso ha richiesto la formale autorizzazione al riacquisto da parte della Banca d'Italia, anche a seguito di un percorso di confronto con la Consob, in ragione della necessità di assicurarne la conformità con le prescrizioni dettate in materia di abusi di mercato dal già citato MAR. Viene così offerto al mercato un sostegno indipendente e continuativo.
  Sempre con l'obiettivo di favorire la liquidabilità del titolo, la Banca ha dato corso in via straordinaria a un intervento sul mercato in data 25 ottobre 2019, consentito eccezionalmente in virtù dell'entrata in vigore di alcune importanti modifiche al regolamento di gestione della sede multilaterale Hi-Mtf. Anche in questo caso è opportuno precisare che l'iniziativa ha particolarmente distinto Banca Agricola Popolare di Ragusa sul mercato.
  Un'ulteriore testimonianza dell'attenzione che riserviamo agli azionisti è data dall'operatività del fondo di solidarietà che la Banca ha voluto istituire nel marzo 2018. Si tratta di un'iniziativa volta ad alleviare Pag. 10alcune situazioni di particolare disagio economico e sanitario della base sociale e connesse alla illiquidità dell'investimento in azioni. In sostanza agli azionisti, che abbiano determinati requisiti reddituali e specifiche patologie definite in un regolamento, viene concessa la possibilità di ottenere il rimborso di un numero predeterminato di azioni. Si tratta ancora di un'iniziativa particolarmente innovativa, per quanto compressa negli stringenti limiti imposti dall'obbligo di concentrazione degli scambi previsti dall'articolo 23 del MIFIR, poi anche questa replicata da altre banche.
  Proprio al fine di assicurare un corretto funzionamento del fondo di solidarietà, sono stati inoltre previsti presidi specifici a tutela della trasparenza e dell'equità delle decisioni assunte, quali la nomina nel 2019 a presidente dell'organo che sovrintende le decisioni in merito alle istanze presentate di una figura super partes, nel caso specifico un magistrato in pensione, e la scelta rimessa ai soci nel 2020 del medico legale competente. Per altro verso, stiamo monitorando sin dal mese di novembre 2020 le istanze di accesso alle iniziative pervenute, al fine di apportare eventuali affinamenti alla relativa regolamentazione che ho citato, allo scopo di ampliare ulteriormente la potenziale platea dei beneficiari, sfruttando al meglio le disponibilità sinora autorizzate dalla competente autorità di vigilanza. Concludendo sul tema, dal primo giugno 2016 al 25 giugno 2021 la Banca ha riacquistato o rimborsato azioni, impiegando a tal fine risorse per complessivi euro 65.986.961,35. In ogni caso la Banca è decisa a mettere in campo proattivamente qualsiasi soluzione che, anche in ragione dell'evoluzione della normativa, dovesse risultare legittima e sostenibile.
  Passo al quarto punto, presidente: negoziazione delle azioni. Come detto, dal 28 dicembre 2017 le azioni emesse dalla Banca sono negoziate sull'Hi-Mtf. Il passaggio a una sede ufficiale di negoziazione trova la sua giustificazione in almeno due ragioni molto importanti. La prima: la volontà della Banca di conformarsi alla cosiddetta «comunicazione MTF» adottata dalla Consob nell'ottobre del 2016. La seconda: l'allora imminente entrata in vigore della direttiva MIFID 2.
  La comunicazione MTF, quella della Consob, raccomandava agli intermediari-emittenti di avvalersi, ai fini della distribuzione degli strumenti finanziari, di una sede di negoziazione multilaterale. Quanto invece alla MIFID 2, essa prevedeva e prevede un'apposita disciplina per quelle forme di incrocio e di facilitazione delle negoziazioni che ai sensi della previgente normativa non erano invece specificatamente regolate.
  Quella della negoziazione delle azioni su un sistema multilaterale è stata una scelta dettata dall'ordinamento, cui la Banca si è conformata in modo assai tempestivo, anche allo scopo di assicurare massima trasparenza agli scambi e in linea con le scelte nel tempo effettuate da tutto il sistema. La comunicazione MTF, contrariamente a quelle che erano le aspettative delle stesse autorità di vigilanza, non ha a oggi generato gli auspicati benefici sul grado di liquidabilità dell'investimento in azioni, e rende il problema della liquidità dei titoli trattati sulla sede di negoziazione gestita da HI-MTF un tema di sistema.
  Al contempo, però, non si può sostenere che l'ammontare complessivamente scambiato sul mercato sia in termini assoluti irrilevante con riferimento a Banca Agricola Popolare di Ragusa. Anzi, le azioni della Banca costituiscono sin dal 2018, cioè dall'avvio, e a tutt'oggi le azioni emesse da banche popolari più scambiate sul sistema multilaterale di negoziazione in termini di controvalore. Ciò indiscutibilmente anche in ragione della provvista assegnata al liquidity provider, come dicevo prima, 6 milioni di euro per ciascun anno, che costituisce di gran lunga l'importo più elevato per tutti gli emittenti con azione che sono trattate su tale sistema.
  Punto quinto: i reclami. La descritta situazione di illiquidità del titolo emesso dalla Banca, caratterizzante la generalità delle azioni trattate sul sistema HI-MTF, in uno con il deprezzamento subito dal titolo, anch'esso caratteristica coerente con l'andamento dei titoli azionari bancari trattati sulla medesima sede di negoziazione (ma Pag. 11forse anche sul mercato primario, sull'MTA, sulla borsa italiana), ha generato inevitabilmente l'insorgere di tensioni con una parte della base sociale. Una chiara rappresentazione dell'effettivo stato di tali tensioni può essere colta guardando ai reclami. I dati complessivi testimoniano un fenomeno di dimensioni marginali, soprattutto se oggettivamente comparati all'ampiezza dell'azionariato e a un non breve arco temporale di lamentate liquidità del titolo, primo e principale motivo di doglianza.
  Con riguardo al loro contenuto formano in prevalenza oggetto di rilievo, oltre alla menzionata illiquidità, la conseguente idoneità dell'informativa precontrattuale sulle caratteristiche delle azioni, nonché il profilo di rischio di tali strumenti asseritamente non coerente con quello dei clienti reclamanti. Merita, peraltro, precisare che molte doglianze riguardano operazioni di acquisto assai risalenti nel tempo, così come anche la circostanza che i reclami presentati hanno contenuti spesso standardizzati, sono a volte reiterati nel tempo e in parte sono riconducibili ad alcuni nuclei familiari, generando così un effetto moltiplicativo.
  Penso, presidente, di avere concluso la prima parte delle domande, quindi passo alla parte seconda.

  PRESIDENTE. Bene. Sì, prego.

  SAVERIO CONTINELLA, Direttore generale Banca agricola popolare di Ragusa. Il primo e il secondo punto li tratto insieme. Ci riferiamo ad azionisti e clienti, ho cercato di razionalizzare. Al 24 giugno 2021 la Banca aveva 28.871.850 azioni circolanti, di cui 3.318.037 depositate presso altri intermediari. Le azioni in custodia ed amministrazione presso la Banca, presso di noi, sono distribuite su 17.645 azionisti, di cui 15.374 sono soci. Non sto qui certamente a spiegare la distinzione tra soci e azionisti. Il numero medio di azioni detenuto da ciascun azionista è pari 1.386, per un controvalore corrente pari a euro 21.345. Piccoli azionisti, dunque. Posto che il 61 per cento degli azionisti ha azioni comprese nella fascia di controvalore fino a 10 mila euro, con un controvalore medio pari a euro 4.261. La compagine è costituita quasi esclusivamente da persone fisiche, clienti al dettaglio, ed è principalmente concentrata nella fascia di età superiore ai 50 anni, in linea con la stratificazione della ricchezza sia a livello nazionale che a livello locale.
  Come ho più volte detto, la Banca è una cooperativa. L'ordinamento pretende che essa rivolga primariamente i propri servizi alla base sociale. In tal senso è chiaramente anche l'articolo 3 del nostro statuto. In questo consiste la finalità mutualistica che giustifica l'esistenza delle banche popolari. Esse devono consentire l'accesso agevolato e privilegiato ai servizi bancari ai propri soci, riservando loro condizioni di favore. Non stupisce allora che 14.323 soci siano anche clienti della Banca per svariati servizi. Quanto invece ai rapporti creditizi – altra parte della domanda – il numero dei soci interessati si riduce a 3.481.
  Voglio qui fugare il dubbio che vicende passate relative ad altre banche popolari potrebbero fare sorgere. I dati riportati non nascondono alcun fenomeno di capitale finanziato. Lo dimostrano svariati elementi. Anzitutto è fondamentale l'assenza di operazioni di aumento di capitale dal 2011. Poi, ancora, la circostanza che l'accesso privilegiato ai servizi creditizi della Banca è riservato incondizionatamente a tutti i soci che abbiano un possesso azionario di sole 250 azioni. Infine, le ripetute verifiche che le funzioni aziendali di controllo hanno svolto sul tema.
  Il terzo punto della parte seconda riguarda il contenzioso. In tema di azioni della Banca sono 22 i ricorsi all'Arbitro delle controversie finanziarie promossi nel corso del 2020, due dei quali successivamente rinunciati dai ricorrenti. Dal primo gennaio al 24 giugno 2021, invece, i ricorsi presentati sono stati 20, due dei quali rinunciati. Non corrisponde al vero la circostanza lamentata da alcuni azionisti secondo cui le decisioni assunte dall'Arbitro delle controversie finanziarie non vengano adempiute dalla Banca. Tutt'altro. La Banca adempie costantemente alle decisioni dell'ACF. Quando ciò non è avvenuto – parliamo Pag. 12 di solo tre casi – è stato solo perché le decisioni, oltre che ad apparire come altre infondate nel merito, computavano il danno oggetto di risarcimento con criteri, anch'essi non corretti a nostro avviso, idonei ad arrecare un ancora più ingiustificato nocumento.
  Sempre in tema di azioni, nel corso del 2020 sono state infine notificate alla Banca nove citazioni innanzi al giudice ordinario. Per tre di tali posizioni la Banca ha definito il giudizio mediante la stipula di un atto di transazione con i clienti. I restanti sei procedimenti si trovano o in fase iniziale o in fase istruttoria. Dal primo gennaio al 24 giugno 2021 sono state notificate alla Banca sei citazioni in giudizio, ovviamente tutte ancora nella fase iniziale. Da ultimo occorre segnalare che sono in corso attività di indagine avviate dalla procura della Repubblica presso il tribunale di Ragusa. Ovviamente la Banca con i suoi organi aziendali continuerà a prestare la dovuta massima collaborazione alle indagini.
  Vado a concludere parlando degli ultimi due punti della parte seconda, che riguardano un po' il mondo degli NPL, le prospettive e le moratorie, un po' tutto. L'argomento è molto complesso e molto tecnico, ho cercato di renderlo il più chiaro possibile. Anche su questo fronte riteniamo di poter dare un messaggio estremamente rassicurante. Dopo il peggioramento della qualità del portafoglio creditizio sperimentato nel periodo che va dal 2008 al 2015, in conseguenza del lungo e profondo periodo recessivo, la Banca ha impresso una decisa inversione di tendenza all'andamento dei non performing loans, riducendo gli stock lordi dal valore di 985 milioni di euro, registrato a fine 2015, a un importo pari a 277 milioni a fine 2020: meno 72 per cento. I crediti deteriorati in rapporto agli impieghi sono diminuiti dal 28,5 per cento al 9 per cento in termini lordi.
  Nel corso degli anni la Banca ha altresì rafforzato con rettifiche e accantonamenti i livelli di copertura dei crediti deteriorati. Il cosiddetto coverage ratio degli NPL era pari al 31 dicembre 2020 al 45 per cento, in crescita di nove punti percentuali rispetto al 2015, sostanzialmente in linea con la media nazionale delle banche meno significative. Nell'arco temporale che va dal 2015 al 2020, lo stock di crediti deteriorati netti si è ridotto da 633 milioni di euro a 151 milioni di euro: meno 76 per cento. E l'NPL ratio è sceso dal 20,5 per cento al 5,2 per cento.
  Il deciso miglioramento della qualità del credito, che credo questi numeri testimonino in maniera inequivoca, è il risultato di un insieme di fattori sistemici e specifici. Sotto il profilo sistemico, nel periodo che va dal 2015 al 2020, in linea con quanto rilevato da tutto il sistema, la percentuale di crediti performing divenuta deteriorata a fine anno si è ridotta dal 5 all'1 per cento, e questo è un fatto di sistema. Da un punto di vista bank-specific, quindi che riguarda in particolare la nostra Banca, abbiamo elaborato e puntualmente attuato specifiche strategie di riduzione dei crediti deteriorati, individuando obiettivi realistici ma ambiziosi di miglioramento della qualità del portafoglio creditizio.
  Per quanto attiene alle leve gestionali, la Banca Agricola Popolare di Ragusa ha segmentato, nel rispetto delle linee guida regolamentari, il proprio portafoglio crediti deteriorati sulla base delle caratteristiche delle posizioni, opportunamente selezionando per ciascun cluster il mix di azioni ritenuto più congruo in termini di efficienza tra gestione interna, affidamento della collection in outsourcing a qualificati e specializzati servicer esterni, cessioni e cartolarizzazioni. Il portafoglio sofferenze di dimensioni medio-piccole, a prevalenza unsecured e con limitate prospettive di recupero, è stato oggetto di cessioni pro soluto a investitori esterni. Il portafoglio sofferenze di dimensioni medie, con cospicue componenti secured e medie prospettive di recupero, è stato oggetto di operazioni di cartolarizzazione, che hanno tutte beneficiato della garanzia statale GACS e che sono state condotte in prevalenza in forma multi-originator, quindi insieme in particolare a tutte le altre banche popolari. Si è infine fatto ricorso, sebbene in misura limitata, a strumenti innovativi quali le cessioni a fondi di investimento alternativi. Pag. 13
  Le predette azioni gestionali, tutte nel loro complesso, hanno consentito di ridurre lo stock di NPL nei termini che vi ho rappresentato che, letti in un'altra maniera, significano un tasso medio annuo di decremento del 27 per cento, di cui il 10 per cento dovuti ad attività interna, e il 17 per cento a operazioni di cessione. Peraltro si rimarca, ai fini delle tematiche che qui rilevano, come le politiche adottate dalla Banca abbiano consentito di contemperare i positivi risultati ottenuti con il sostanziale mantenimento dei coefficienti patrimoniali che nell'arco di tempo considerato, 2015-2020, è passato dal 24,31 al 24,01, quindi sostanzialmente stabile.
  Per quanto riguarda invece le prospettive, che era l'ultima domanda, alla luce del periodo di congiuntura sfavorevole innescato dalla crisi pandemica COVID-19, la Banca ha prontamente attivato tutte le iniziative di sostegno alle liquidità di imprese e famiglie messe in atto dal Governo, estendendo le misure già precedentemente offerte alle imprese in momentanea difficoltà nell'ambito delle iniziative ABI-MEF o su base volontaria. Non solo. Sono state attivate svariate iniziative, anche con modalità online, attraverso un apposito help desk telefonico, al fine di fornire alla clientela tutto il necessario supporto per facilitare l'accesso alle suddette misure di sostegno.
  Al fine di garantire una tempestiva ed efficace applicazione delle predette misure, nel rispetto degli orientamenti EBA in tema di moratorie, la Banca ha rafforzato i presidi organizzativi adibendo alle attività in parola a team dedicanti e coinvolgendo ampiamente le risorse della rete territoriale. Le moratorie concesse dall'inizio della pandemia a oggi ammontano a euro 733 milioni, mentre i finanziamenti accordati nello stesso periodo, comprensivi dei finanziamenti COVID, risultano pari a un miliardo e 5 milioni di euro. Si rammenta poi – questo mi piace sottolinearlo – l'iniziativa approntata dalla Banca per i propri soci, a inizio della pandemia e prima dell'attivazione delle prime misure statali, di sospensione fino a giugno 2020 del rimborso delle rate di prestiti e mutui senza alcun aggravio né in termini di costi né in termine di interesse, in coerenza con il ruolo che cerchiamo di esercitare di banca popolare.
  La Banca ha elaborato, anche in risposta alle raccomandazioni della Banca d'Italia, alcune simulazioni di stress test, ipotizzando che a partire dal secondo semestre del corrente anno, quindi da oggi in poi, una consistente parte dei beneficiari titolari delle misure di sostegno alla liquidità si possano trovare in difficoltà nel mantenere il regolare servizio del debito. Anche in queste condizioni di stress particolarmente conservative, si stima che il modello operativo di gestione dei crediti deteriorati di BapR consentirebbe di contenere entro limiti accettabili le connesse tendenze al peggioramento della qualità del portafoglio impieghi, salvaguardando sia l'equilibrio economico che l'adeguatezza patrimoniale.
  Concludo. Ciò che mi preme evidenziare è che scelte aziendali importanti credo siano state compiute per garantire, ancora più in un clima di generale e perdurante incertezza macroeconomica, una prospettiva di lungo termine alla Banca, nell'interesse di tutti i suoi stakeholders e nel fermo convincimento della rilevanza della funzione di supporto finanziario che svolgiamo a servizio dell'intero territorio siciliano.
  Nel ringraziare per l'attenzione che avete voluto dedicarci, tengo a sottolineare il grande lavoro svolto dalla Banca in particolare negli ultimi tre anni. Riteniamo che esso si sia contraddistinto per serietà, per correttezza, per rigore. Auspichiamo davvero che siamo riusciti a far trasparire questo dalle mie parole. Non lesineremo comunque, se è possibile, tutto il nostro impegno per la ricerca di soluzioni utili ad attenuare il disagio dei nostri azionisti. Grazie.

  PRESIDENTE. Grazie a lei. Ci sono interventi? Prego, collega De Bertoldi.

  ANDREA DE BERTOLDI. Grazie, presidente. Io ringrazio i rappresentanti della Banca Agricola Popolare di Ragusa che sono venuti qui a illustrarci le loro posizioni. Pag. 14 Ci tengo a rappresentare che per Fratelli d'Italia è sempre un piacere confrontarsi con una banca di territorio. Noi siamo stati coloro che più hanno osteggiato la riforma della scorsa legislatura, che aveva portato le casse rurali, le banche popolari – io provengo dal Trentino, dal mondo del credito cooperativo – a trasformarsi sempre di più in gruppi nazionali. Il fatto che ancora ci siano delle banche presenti sul territorio per noi è motivo di soddisfazione, come il fatto che voi rappresentiate un'azienda anche importante con, mi pare di aver visto, oltre 800 dipendenti impegnati. Questo non può che farci piacere, come ci fa piacere anche aver appreso che adesso anche a livello di management – il dottor Continella lo ha testimoniato – vi è stata un'innovazione, sono stati fatti dei cambiamenti che possono contribuire a questa necessità di rinnovamento delle banche, anche delle piccole banche di territorio, con manager di provata esperienza e capacità.
  Detto questo, io volevo avere dei chiarimenti sulla base di quello che avete cercato di spiegarci. In particolare volevo chiedervi, per quanto possibile, qual è stata l'evoluzione della disciplina di acquisto delle azioni proprie. È il tema dell'acquisto da parte delle banche delle azioni proprie, e delle limitazioni. Io volevo poi anche chiedervi quali sarebbero i riferimenti normativi collegati a questo, ma ho visto che in parte c'è una risposta nella relazione che avete fatto. Però vorrei capire un po' meglio il percorso normativo e anche eventualmente di autorizzazioni della Banca d'Italia relativamente a questo tema dell'acquisto di azioni proprie.
  Sempre nello specifico, vorrei capire un po' meglio, se è possibile, qual è il rapporto medio tra le azioni proprie possedute da un cliente e il suo portafoglio tipico. Non so se avete potuto fare delle verifiche e avete degli indicatori che ci permettono di capire il vostro cliente medio che rapporto ha tra azioni proprie e portafoglio complessivo. Sarebbe interessante per inquadrare un po' meglio il problema.
  Sarebbe interessante capire anche una cosa per quanto riguarda il cosiddetto «mercato parallelo Hi-Mtf». Mi pare che voi abbiate investito solamente alcuni milioni in questo mercato. Volevo capire un po' meglio il rapporto che avete con questo mercato parallelo, questo mercato sul quale le azioni vengono trattate, azioni che mi pare vi impediscano di riacquistare, se ho ben capito il senso del riferimento.
  Altre cose mi pare siano state già chiarite. Un'ultima cosa che volevo capire riguarda i requisiti per poter accedere al fondo di solidarietà, se vi sono dei requisiti particolari. Anche su questo ci piacerebbe avere un qualche riscontro in più. Grazie.

  PRESIDENTE. Senatore Perosino, prego.

  MARCO PEROSINO. Grazie. Anch'io confermo personalmente, anche come gruppo di Forza Italia, che noi siamo dalla parte delle banche piccole e medie che operano soprattutto, come la vostra, in realtà che sono molto belle per tanti punti di vista, ma difficili, in quanto realtà contadine dove c'è un altro tipo di ricchezza, più difficile da contabilizzare ma geograficamente e storicamente con qualche difficoltà.
  Ho sentito, ho letto che c'è stato il cambiamento del presidente e del direttore generale, negli ultimi anni. Probabilmente c'era qualche passaggio da fare, quindi è stato fatto. Abbiamo sentito dalla relazione sugli NPL che hanno avuto un picco qualche anno fa, che voi avete abbassato dal 24-25, cifre pazzesche ma che erano tipiche di una parte del sistema in quegli anni, al 9 per cento, che è uno sforzo già titanico, ma bisogna portarli a percentuali fisiologiche, il 5 per cento. Da ex bancario un po' sabaudo, ma anche del Regno delle due Sicilie, lo ridurrei ancora. Però c'è il problema degli NPL eventuali futuri, e di questo il sistema sta prendendo atto, anche nella Commissione Finanze ne stiamo parlando. Si seguirà il mercato e su questo ci sarà la massima attenzione, come mi pare di aver sentito dalle relazioni.
  Sul meccanismo di trasferimento delle azioni, in aggiunta a quello che ha detto il collega De Bertoldi, ho sentito che il controvalore massimo è basso per azionista, 21 Pag. 15mila euro; quindi con tutto il rispetto degli euro è basso. Volevo chiedere, visto che avete affidato all'esterno il sistema di trasferimento, come avviene la formazione della quotazione. Sarà senz'altro domanda e offerta, che non è molta, però volevo qualche chiarimento se c'è.
  Ho anche la sensazione, da quello che dite, che la prova contraria è vera, perché credo che sia anche asseverato dal collegio contenuto nella relazione che deriva dagli altri atti della banca, dai bilanci e dai pareri dei revisori; quindi credo che sia chiaramente una trasposizione.
  Ho sempre detto nella mia esperienza amministrativa che la legge n. 241/90 è un'ottima legge sulla carta, perché dà a tutti la possibilità di partecipare, di conoscere la traccia di inizio della trasparenza, che poi è aumentata forse anche a dismisura; ma che a volte bastano delle situazioni locali, che io non conosco – ho letto adesso della vostra banca, ma magari basta che ci siano state due liste alle precedenti elezioni (faccio per dire, ma non credo di dire delle cose fuori dal mondo), oppure qualche famiglia, qualcuno che voglia intaccare la credibilità – per generare questi problemi.
  Pertanto io vi auguro e vi prego di continuare su questa strada, che avete intrapreso, della massima severità e trasparenza affinché i bilanci siano sani, affinché non ci sia nulla che possa intaccare la fiducia, perché le banche sono ancora cose serie, anzi serissime. Da esse probabilmente deriva tutto il resto, in termini anche di democrazia. A mio avviso, dalla vostra relazione, mi pare di aver sentito delle notizie interessanti e buone. Vi auguro ogni fortuna.

  PRESIDENTE. Prego, presidente o direttore.

  SAVERIO CONTINELLA, Direttore generale Banca agricola popolare di Ragusa. Provo a rispondere. Intanto ringrazio la Commissione. Io sono qui dalla fine del 2018, quindi è stato anche un esercizio per me molto utile di ricostruzione della storia della Banca.
  Il senatore De Bertoldi mi chiedeva sull'evoluzione delle norme e sul riacquisto delle azioni proprie. Faccio una considerazione generale. Alcune volte si ha difficoltà a credere che le norme per il riacquisto delle azioni proprie nel corso degli anni siano cambiate. Invece è esattamente proprio così. Ovviamente non mi spetta minimamente esprimere alcun giudizio, io mi limito solo a resocontare.
  Io distinguerei tre grandi fasi. La prima è ante 2011. Ante 2011 la normativa prudenziale non prevedeva limiti specifici al riacquisto di azioni proprie per le banche. I limiti erano solo quelli previsti o dal codice civile o dallo statuto. Nel nostro caso specifico, lo statuto prevedeva un limite nel fondo riacquisto di azioni proprie.
  Dal 31 dicembre 2010 al 31 dicembre 2013, è intervenuta la circolare n. 263 del 2006, che prevede per le banche la necessità di chiedere preventiva autorizzazione alla Banca d'Italia, acquisti superiori al 5 per cento. Fino al 5 per cento in autonomia, dal 5 in poi con autorizzazione della Banca d'Italia.
  Andiamo alla terza fase, dal 2014 in poi. Entra in vigore il CRR, le banche sono tenute a richiedere la preventiva autorizzazione all'Autorità di vigilanza per qualsiasi operazione di riacquisto di azioni, e la complessa disciplina è dettata dal Regolamento delegato n. 241/2014, che è sottoposto a interpretazione e controllo giurisdizionale da parte degli enti dell'Unione europea. Pertanto, dal 2014 qualunque riacquisto di azioni proprie richiede la preventiva autorizzazione, nel nostro caso, da parte della Banca d'Italia.
  Esistono per il vero poi limitati casi in cui la Banca d'Italia può dare delle autorizzazioni preventive. Mi riferisco in particolare all'articolo 29, ai commi 3, 5 e quant'altro. Ma è bene precisare che si deve trattare sempre di importi di ammontare limitato, o quanto meno non rilevante.
  Ultima notazione sul tema: gli importi che vengono autorizzati tempo per tempo dalla Banca d'Italia vanno immediatamente defalcati dai fondi propri indipendentemente dal loro effettivo utilizzo. Una volta che ci sarà stato l'effettivo utilizzo c'è Pag. 16la materializzazione, ma intanto si defalcano immediatamente. A questo proposito lei mi chiedeva una cosa. Ho ricostruito quante autorizzazioni per vario titolo la Banca d'Italia ha fornito nel periodo oggetto di analisi, e sono in tutto 9. A partire dal gennaio 2013 la Banca ha ottenuto autorizzazioni, o a riacquisto o a rimborso, per complessivi 69.034.230, di cui 30 milioni 915 per i rimborsi statutari. Questa è la seconda risposta.
  Mi chiedeva poi della concentrazione. Dal gennaio 2016 la Banca ha deciso di adottare un sistema di adeguatezza bloccante con un approccio di tipo multivariato, sicché questo controllo scaturisce da un confronto tra più variabili che afferiscono per una parte alle caratteristiche del cliente e per altra a quelle del prodotto e del portafoglio. Il superamento delle soglie percentuali massime inibisce l'esecuzione dell'operazione. In particolare, le stratificazioni sono in funzione della propensione al rischio del cliente. Se la propensione è bassa, il livello di concentrazione è addirittura zero, quindi non può comprare azioni della Banca Agricola Popolare di Ragusa. Nel caso massimo può comprare fino al 50 per cento dell'intero portafoglio.
  La terza domanda riguarda il liquidity provider. Si faceva riferimento ai limiti sull'intervento del liquidity provider sul mercato HI-MTF. Direi una prima cosa: innanzitutto i 6 milioni di euro di cui la Banca si è dotata fino adesso annualmente, in quanto all'uopo autorizzata dalla Banca d'Italia, è di gran lunga la provvista più elevata tra quelle attribuite alle emittenti azioni trattate sul sistema multilaterale Hi-Mtf. Sotto il profilo normativo, teniamo conto che parliamo di mercati regolamentati, quindi interviene la cosiddetta MAR. La MAR, più in generale l'attività di liquidity providing, fa riferimento alle prassi di mercato che la Consob tempo per tempo emana e, nel caso specifico, entra in riferimento la cosiddetta hard treshold, che consente di intervenire fino a massimo 20 mila euro quotidiani. Siccome le aste sull'HI-MTF sono settimanali, 20 per 5 fa 100 e quindi l'hard treshold per il tramite dell'intermediario terzo incaricato, che nel nostro caso è Equita SIM, è di 100 mila euro. Considerato che le settimane nell'anno sono 52, 100 mila per 52 fa 5,2 milioni. Quindi aver chiesto a Banca d'Italia per questa finalità specifica 6 milioni, è aver chiesto sostanzialmente più di quanto effettivamente noi possiamo investire per questa modalità. Spero di essere stato chiaro, perché l'argomento non è semplice.
  Poi mi si chiedeva del fondo di solidarietà. Il fondo di solidarietà è stato un'iniziativa innovativa posta in essere dalla Banca a partire dal marzo 2018, come dicevo. C'è un apposito regolamento, che tra l'altro è pubblicato sul sito Internet della Banca e quindi è assolutamente trasparente, che prevede un mix di condizioni di ISEE – quindi condizioni economiche – e delle casistiche di patologie che sono ritenute meritevoli di attenzione. Nell'ambito di questa doppia combinazione, si interviene per riacquistare un certo numero di azioni. Tenete conto che proprio in virtù della MAR, di cui parlavo prima, i riacquisti devono essere effettuati sul mercato. Quando non si fa – come in questo caso – devono essere occasionali, non ripetibili. La limitazione dell'importo riacquistabile, che è 15 mila euro, 7.500 euro, è dovuta al rispetto delle regole del mercato.
  Come ho cercato di dire prima, da ottobre-novembre del 2020 stiamo monitorando tutti i casi in cui le richieste dei soci che ricadono in questa casistica vengono accolte, e quando non vengono accolte, perché stiamo cercando di capire se ci sono delle casistiche ripetute che evidentemente potremmo valutare di inserire in un eventuale futuro ampliamento del detto regolamento. Spero di aver risposto al senatore De Bertoldi e provo a rispondere al senatore Perosino, che ringrazio innanzitutto per i suoi auspici.
  La questione delle sofferenze è chiaramente un problema importante. Abbiamo fatto un lavoro incredibile. A me piace più rappresentare non il 9 per cento lordo quanto il 5 netto, perché il 5 netto è quello che potenzialmente a oggi potrebbe incidere sulla redditività aziendale e quindi sul patrimonio. Passare dal 22 al 5 è stato veramente un lavoro incredibile, tutelando Pag. 17il patrimonio della Banca. È talmente vero questo – adesso spero di non cadere troppo nel tecnicismo – che uno degli indici più significativi, più importanti, che dal mio punto di vista si usa a questi fini è il cosiddetto Texas ratio, che è il rapporto tra gli NPL netti e il patrimonio netto, cioè quanto teoricamente incide tutto rispetto al patrimonio. Noi siamo sotto il 25 per cento, siamo al 24 virgola qualcosa.
  Ovviamente stiamo tutti monitorando con grandissima attenzione l'evoluzione del post pandemia, speriamo di poterlo chiamare definitivamente così. Proprio in questi giorni si è conclusa quest'altra importante fase della fine delle moratorie derivanti dal cosiddetto «Cura Italia», che scadevano a giugno e per cui il Governo ha previsto la facoltà di allungare al 31 dicembre ancora la moratoria, salvo gli interessi, anche se questo non è stato recepito poi in sede EBA – questo mi piace ricordarlo – ed evidentemente espone i prenditori a rischi di valutazioni di forborne e quant'altro. Chiaramente non ha la stessa valenza delle proroghe delle moratorie fatte nei mesi precedenti. Chiaramente siamo attentissimi e stiamo cercando di supportare la clientela in tutte le maniere possibili, tenendo conto della funzione sociale che riteniamo di avere e della particolare necessità di supporto che un territorio come quello della regione in cui noi viviamo necessita, territorio che ha bisogno di un supporto che sia certamente attento ma che sia soprattutto consapevole e cosciente, perché altrimenti poi si rischia di fare danni.
  Mi sembra troppo presto per esprimere giudizi. Ci auguriamo di poter rappresentare presto un sano ottimismo, non dico più di questo. Però le dicevo anche che, come tutte le banche less significant, siamo stati sottoposti a gennaio a un rigoroso esercizio di stress testing da parte della Banca d'Italia. Non abbiamo ancora avuto interlocuzioni formali sul tema con Banca d'Italia, però le nostre evidenze ci confortano moderatamente, con la giusta attenzione.
  La sua domanda poi era sul meccanismo di formazione del prezzo sull'HI-MTF, ma lei mi ha già anticipato la risposta nella sua domanda, dicendo che evidentemente è l'incrocio fra domanda e offerta. Ovviamente non può essere che non discrezionale, sulla base delle regole del mercato, che è un mercato che ha delle regole abbastanza complicate, con le aste settimanali, con dei periodi di controllo che durano due mesi e tutte le caratteristiche del mercato dell'Hi-Mtf, a cui partecipano se non ricordo male 23 banche in Italia, di cui non solo popolari ma anche casse di risparmio e banche sotto forma di Spa. È quindi un meccanismo indistinto e applicato in maniera omogenea su tutti. Spero di aver risposto.

  PRESIDENTE. Grazie, non ci sono ulteriori richieste di intervento. Alla luce di quanto emerso, chiedo alla dottoressa Letizia Giorgianni, consulente della Commissione, di svolgere un intervento, anche in forma di domanda, ai sensi dell'articolo 21, comma 2, del Regolamento interno.

  LETIZIA GIORGIANNI, Consulente della Commissione. Una breve notazione. Lei ha citato la circolare n. 263 del 2006, che prevede che sia la Banca d'Italia a concedere o meno l'autorizzazione a rivendere. Volevo capire se era possibile visionare l'autorizzazione della Banca d'Italia a non riacquistare le azioni, perché mi sembra di capire che a un certo punto per motivi prudenziali la Banca abbia deciso di non riacquistarle. Banca d'Italia come si è espressa su questo?

  SAVERIO CONTINELLA, Direttore generale Banca agricola popolare di Ragusa. Innanzitutto la circolare n. 263 fa riferimento al periodo 2011-2013, come nella ricostruzione fatta. Oggi valgono il 77 e il 78 della CRR, e, in attuazione di tale Regolamento, gli articoli 29 e seguenti del Regolamento di esecuzione di cui parlavo prima. Le autorizzazioni che noi abbiamo chiesto fino adesso nell'ambito della sana e prudente gestione alla Banca d'Italia sono state autorizzate. Se vuole il dettaglio io ovviamente ce l'ho, ma magari lo posso fornire con una nota separata.

Pag. 18

  PRESIDENTE. Per documentazioni integrative potete fare riferimento alla Commissione e agli Uffici.

  SAVERIO CONTINELLA, Direttore generale Banca agricola popolare di Ragusa. Senz'altro.

  PRESIDENTE. Io non ho altri interventi, quindi saluto i nostri ospiti e autorizzo la pubblicazione in allegato al resoconto della seduta della documentazione da essi consegnata. Dichiaro conclusa l'audizione.

Comunicazioni della Presidente sull'istituzione di un Sistema di segnalazione dei disservizi bancari, in collaborazione con la guardia di finanza.

  PRESIDENTE. Con delibera del 7 luglio 2020 l'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei Gruppi, di questa Commissione, ha autorizzato le attività in via sperimentale di un sistema di segnalazione delle problematiche emerse nei rapporti con gli istituti bancari, gestito dalla Presidenza della Commissione, affinché i cittadini avessero la possibilità, tramite email o avvalendosi di un'apposita piattaforma informatica, di rappresentare alla Commissione, per il tramite della Presidente, le proprie doglianze. Nella riunione del 20 aprile 2021 l'Ufficio di Presidenza ha approvato il Report delle attività sino a quel momento svolte, esprimendo apprezzamento per l'utilità e l'efficacia dimostrate dal sistema sperimentale di segnalazione.
  Nel frattempo, l'elevato numero e la qualità delle segnalazioni ricevute hanno reso necessario avviare una fase di progettazione di un nuovo sistema di gestione delle segnalazioni, basato sulla collaborazione tra Commissione e Guardia di Finanza. Un sistema non più sperimentale bensì strutturalmente incardinato presso la Commissione stessa.
  Pertanto l'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei Gruppi, nella riunione del 17 dicembre 2020, mi ha autorizzato ad avviare, per conto della Commissione, apposite trattative con il Corpo della Guardia di Finanza, nella persona del Generale C.A. Giuseppe Zafarana.
  Le trattative sono giunte a buon fine e si sono concretizzate nella redazione di due documenti di intesa: un Protocollo, contenente i principi del rapporto di collaborazione tra la Commissione e la Guardia di Finanza, e un Disciplinare, contenente norme organizzative e operative di dettaglio.
  L'Ufficio di Presidenza, dopo approfondita analisi, nella riunione del 12 maggio 2021 mi ha conferito l'autorizzazione a sottoscrivere i documenti d'intesa per conto della Commissione.
  La sottoscrizione è avvenuta ieri, mercoledì 30 giugno 2021, nell'ambito di un incontro con il Generale Zafarana. I documenti d'intesa così perfezionati sono stati trasmessi per email a tutti i membri della Commissione ai fini della ratifica degli stessi
  Pertanto, se non vi sono obiezioni, i documenti d'intesa si intendono ratificati dalla Commissione.
  Sono lieta, quindi, di annunciare l'istituzione, presso la Commissione e in collaborazione con la Guardia di Finanza, del nuovo Sistema di segnalazione dei disservizi bancari.
  Il Sistema sarà reso operativo nel più breve tempo possibile, tramite l'assegnazione di personale della Guardia di Finanza ai sensi dell'articolo 2, comma 1, del Protocollo, la nomina del Coordinatore di cui all'articolo 1, comma 2, lett. e), del Disciplinare, nonché la messa a disposizione di appositi locali e strumenti informatici. Provvederò a comunicare alla Commissione la data di inizio dell'operatività del Sistema.
  Autorizzo la pubblicazione in allegato al resoconto della seduta dei documenti d'intesa.
  Dichiaro conclusa la seduta.

  La seduta termina alle 15.20.

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ALLEGATO 1

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ALLEGATO 2

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