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XVIII Legislatura

Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati

Resoconto stenografico



Seduta n. 162 di Mercoledì 18 maggio 2022

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Vignaroli Stefano , Presidente ... 3 

Audizione di Vera Corbelli, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto, sul tema dell'Ilva di Taranto (l'audito sarà in presenza):
Vignaroli Stefano , Presidente ... 3 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 3 
Vignaroli Stefano , Presidente ... 7 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 7 
Vignaroli Stefano , Presidente ... 9 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 9 
Vignaroli Stefano , Presidente ... 9 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 9 
Vignaroli Stefano , Presidente ... 11 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 11 
Vignaroli Stefano , Presidente ... 11 
Vianello Giovanni (Misto-A)  ... 11 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 11 
Vianello Giovanni (Misto-A)  ... 11 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 12 
Vianello Giovanni (Misto-A)  ... 12 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 12 
Vianello Giovanni (Misto-A)  ... 12 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 12 
Vianello Giovanni (Misto-A)  ... 12 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 12 
Vianello Giovanni (Misto-A)  ... 13 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 13 
Vianello Giovanni (Misto-A)  ... 13 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 13 
Vianello Giovanni (Misto-A)  ... 13 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 13 
Vianello Giovanni (Misto-A)  ... 13 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 13 
Vianello Giovanni (Misto-A)  ... 13 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 13 
Vianello Giovanni (Misto-A)  ... 14 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 14 
Vianello Giovanni (Misto-A)  ... 14 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 14 
Vianello Giovanni (Misto-A)  ... 14 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 14 
Vianello Giovanni (Misto-A)  ... 14 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 15 
Vianello Giovanni (Misto-A)  ... 15 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 15 
Vianello Giovanni (Misto-A)  ... 15 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 15 
Vianello Giovanni (Misto-A)  ... 15 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 15 
Vianello Giovanni (Misto-A)  ... 15 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 15 
Vianello Giovanni (Misto-A)  ... 15 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 15 
Vianello Giovanni (Misto-A)  ... 15 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 15 
Vianello Giovanni (Misto-A)  ... 15 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 15 
Vianello Giovanni (Misto-A)  ... 16 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 16 
Vianello Giovanni (Misto-A)  ... 16 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 16 
Vianello Giovanni (Misto-A)  ... 16 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 16 
Vianello Giovanni (Misto-A)  ... 16 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 16 
Vianello Giovanni (Misto-A)  ... 16 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 16 
Vignaroli Stefano , Presidente ... 17 
Nugnes Paola  ... 17 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 17 
Vianello Giovanni (Misto-A)  ... 17 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 17 
Vianello Giovanni (Misto-A)  ... 17 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 17 
Vianello Giovanni (Misto-A)  ... 17 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 17 
Vianello Giovanni (Misto-A)  ... 17 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 17 
Vianello Giovanni (Misto-A)  ... 18 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 18 
Vianello Giovanni (Misto-A)  ... 18 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 18 
Nugnes Paola  ... 18 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 18 
Vianello Giovanni (Misto-A)  ... 18 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 18 
Vianello Giovanni (Misto-A)  ... 18 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 18 
Nugnes Paola  ... 18 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 18 
Nugnes Paola  ... 18 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 18 
Nugnes Paola  ... 19 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 19 
Nugnes Paola  ... 19 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 19 
Nugnes Paola  ... 19 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 19 
Nugnes Paola  ... 19 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 19 
Nugnes Paola  ... 19 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 19 
Nugnes Paola  ... 19 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 19 
Vianello Giovanni (Misto-A)  ... 19 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 19 
Vianello Giovanni (Misto-A)  ... 19 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 19 
Vignaroli Stefano , Presidente ... 19 
Briziarelli Luca  ... 20 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 20 
Briziarelli Luca  ... 20 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 20 
Briziarelli Luca  ... 20 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 21 
Briziarelli Luca  ... 21 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 21 
Briziarelli Luca  ... 21 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 21 
Briziarelli Luca  ... 22 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 23 
Briziarelli Luca  ... 23 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 23 
Briziarelli Luca  ... 23 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 23 
Briziarelli Luca  ... 23 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 24 
Briziarelli Luca  ... 24 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 24 
Briziarelli Luca  ... 24 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 24 
Briziarelli Luca  ... 24 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 24 
Nugnes Paola  ... 24 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 24 
Nugnes Paola  ... 24 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 24 
Nugnes Paola  ... 24 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 24 
Nugnes Paola  ... 24 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 25 
Vignaroli Stefano , Presidente ... 25 
Vianello Giovanni (Misto-A)  ... 25 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 25 
Vianello Giovanni (Misto-A)  ... 25 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 25 
Vianello Giovanni (Misto-A)  ... 26 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 26 
Vianello Giovanni (Misto-A)  ... 26 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 26 
Vianello Giovanni (Misto-A)  ... 26 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 26 
Vianello Giovanni (Misto-A)  ... 26 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 26 
Vianello Giovanni (Misto-A)  ... 26 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 26 
Vianello Giovanni (Misto-A)  ... 26 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 26 
Vianello Giovanni (Misto-A)  ... 27 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 27 
Vianello Giovanni (Misto-A)  ... 27 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 27 
Vianello Giovanni (Misto-A)  ... 27 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 27 
Vianello Giovanni (Misto-A)  ... 27 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 27 
Vianello Giovanni (Misto-A)  ... 27 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 27 
Vianello Giovanni (Misto-A)  ... 27 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 28 
Vianello Giovanni (Misto-A)  ... 28 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 28 
Vianello Giovanni (Misto-A)  ... 28 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 28 
Vianello Giovanni (Misto-A)  ... 28 
Vignaroli Stefano , Presidente ... 28 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 28 
Vianello Giovanni (Misto-A)  ... 28 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 28 
Vianello Giovanni (Misto-A)  ... 28 
Vignaroli Stefano , Presidente ... 28 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 29 
Vignaroli Stefano , Presidente ... 29 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 29 
Vignaroli Stefano , Presidente ... 29 
Vianello Giovanni (Misto-A)  ... 29 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 29 
Vianello Giovanni (Misto-A)  ... 29 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 29 
Vianello Giovanni (Misto-A)  ... 29 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 29 
Vignaroli Stefano , Presidente ... 30 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 30 
Vignaroli Stefano , Presidente ... 30 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 30 
Vignaroli Stefano , Presidente ... 31 
Corbelli Vera , già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto ... 31 
Vignaroli Stefano , Presidente ... 32

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
STEFANO VIGNAROLI

  La seduta comincia alle 13.40.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante l'attivazione degli impianti audiovisivi a circuito chiuso e la trasmissione streaming sulla web-tv della Camera dei deputati.

  (Così rimane stabilito).

Audizione di Vera Corbelli, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto, sul tema dell'Ilva di Taranto.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'audizione di Vera Corbelli già commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Partecipano il dottor Gennaro Capasso e l'ingegnere Raffaele Velardo, i dirigenti che hanno curato l'attività sull'area SIN e l'area di crisi ambientale di Taranto a supporto del commissario straordinario. L'audizione rientra nell'ambito dell'approfondimento che la Commissione sta svolgendo sul tema sull'Ilva di Taranto. Comunico che gli auditi hanno preso visione della disciplina relativa al regime di pubblicità del resoconto stenografico della seduta. Invito la nostra ospite – ha portato delle slide – a relazionarci sull'attività svolta in passato e poi eventualmente faremo qualche domanda di approfondimento.

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Innanzitutto, grazie per questa occasione Presidente, saluto tutti i componenti della Commissione per ricordare quello che è stato fatto a Taranto negli anni in cui ho svolto il ruolo di Commissario straordinario. Già ho avuto modo qualche anno fa di rappresentarvi dei pezzi di queste azioni in relazione a quello che era il mondo Cemerad rifiuti radioattivi. Sono stata chiamata a fare il Commissario straordinario nel luglio del 2014, mi sono state fornite delle documentazioni relative ad a degli interventi da fare su siti specifici, in particolare, come vediamo dopo, su quelle che sono le scuole, il cimitero, una parte del Mar Piccolo, il PIP di Statte e altri interventi relativi all'area portuale. Il sito di Taranto, sia il sito, sia l'area di crisi ambientale si colloca in quello che è il distretto dell'appennino meridionale che un'area naturale fisica, riconosciuta a livello comunitario, attraverso la quale vengono affrontati tutti i processi relativi alle acque, al suolo, tra cui anche le questioni di inquinamento. Come vediamo ricade nell'arco ionico tarantino, l'area di crisi ambientale è un territorio vasto di 560 chilometri, il SIN (Siti di interesse nazionale) 117 chilometri quadrati, di cui 73 a mare e 44 sulla terra. Attraverso l'accordo del 2012 furono individuati degli interventi prioritari che, come dicevo prima, riguardavano delle zone specifiche del territorio del SIN e dell'area di crisi ambientale. Successivamente con il decreto-legge del 2015, in seguito a tutta una serie di valutazioni fatte come commissario e portate poi all'attenzione del presidente del Consiglio dei ministri si estese l'attenzione da quelle che erano le due aree, sia in mare, sia in terra Pag. 4all'area di crisi ambientale. In più ci fu inserito, in questo percorso di elevata valenza, anche la questione della Cemerad, cioè la rimozione e allontanamento dei rifiuti radioattivi. Perché tutto questo? Perché, come noi sappiamo, non solo a Taranto ma anche i comuni adiacenti, sono presenti numerose pressioni, numerosi bersagli e quindi abbiamo degli impatti notevoli, impatti su quello che è il sistema fisico e su quello che è il sistema ambientale, e chi ci vive in quel territorio. Per cui nacque l'esigenza di dire: «Spostiamo anche l'attenzione su quella che è l'area di crisi ambientale». Quindi facendo due percorsi, aggiungendo Cemerad sono tre: da un lato andando a realizzare quegli interventi ritenuti prioritari e nello stesso tempo andando a configurare questi stessi interventi in un'area di crisi ambientale per comprendere quale erano le altre necessità da porre in essere e anche capire attraverso un controllo quale era, quale sarà e quale è stata, l'efficienza e l'efficacia degli interventi posti in essere. Quindi abbiamo interventi prioritari, il decreto-legge 129 del 2012, area di crisi ambientale e decreto-legge 15: tutti e due confluiscono in quella che è un'azione di grande significatività che è la bonifica, riqualificazione e valorizzazione di un'area ad alta complessità ambientale. Una che conosciamo abbastanza bene adesso e che rappresenta anche altre situazioni presenti sul territorio nazionale. Per cui anche tutto quello che è stato fatto costituisce un know-how su questa area in termini tecnico, scientifici, gestionali e operativi. Qua abbiamo riportato gli interventi prioritari che sono stati avviati, sono stati anche realizzati, una parte ancora era in corso quando io sono andata via e riguarda le scuole del quartiere Tamburi, il PIP di Statte, l'area portuale, il Mar Piccolo. Nel 2012 veniva identificata nel Mar piccolo come area una piccola parte, una piccolissima parte dell'area 170. Poi vediamo che cos'è il Mar Piccolo e perché c'è stata necessità di estendere questo intervento a tutto il Mar Piccolo per comprendere quali erano e quali sono le dinamicità che caratterizzano questo sistema di grande valenza ambientale e quindi porre in essere delle azioni strutturali e non strutturali per affrontare queste criticità e contribuire alla rigenerazione di questo sistema che costituisce il perno dell'area di Taranto, il perno ambientale, il perno culturale, il perno sociale. Sull'area di crisi ambientale contestualmente, quindi su tutto quello territorio che abbraccia cinque territori comunali abbiamo avviato ed è stata realizzata una valutazione di tutto il sistema fisico-ambientale dei bersagli che dicevamo prima, degli impatti di queste pressioni. Siamo giunti a fare una zonazione sull'area di crisi ambientale. Per la prima volta in Italia avviene tutto questo ed è stato fatto con grandi esperti in materia provenienti poi dai vari istituti di ricerca scientifici del nostro territorio. Gli interventi prioritari, che sono stati realizzati, sono stati inizialmente individuati attraverso quell'accordo di programma, poi, restituito e raffigurato in quello che è il decreto-legge del 2012. Le scuole sono state riqualificate da un punto di vista energetico, è stato fatto l'adeguamento per quanto riguarda la prevenzione degli incendi, è stato realizzato anche un impianto fotovoltaico. Ma cosa è stato realizzato di importante in queste scuole al di là dell'intervento strutturale? Come sappiamo tutti, queste sono cinque scuole che sono ubicate nel rione Tamburi, dove ci sono delle condizioni, non solo ambientali, ma anche sociali particolari. Facendo la riqualificazione di queste scuole ci siamo resi conto che bisognava avviare anche un'azione di quella che è una sensibilità ambientale, faccio questo esempio perché poi è importante per rappresentare quello che viene dopo. Quando entrammo in queste scuole i bambini, delle scuole elementari e superiori, vedevano Taranto come il quartiere Tamburi e la ciminiera dell'Ilva. Dopo un anno di lavori nelle scuole che abbiamo fatto con i bambini, con i genitori, coinvolgendo le famiglie, li abbiamo portati anche in giro facendogli girare, rivoltare e girare verso il Mar Piccolo, verso una dimensione diversa, hanno rappresentato Taranto sì con le ciminiere, ma con lo sguardo e l'orizzonte verso il Mar Piccolo. Questo sta a significare quanto sia importante, chiedo scusa se lo ribadisco, la sensibilità ambientalePag. 5 per affrontare un domani meglio quelli che sono queste questioni che affliggono i nostri territori. È stato completato tutto il lavoro sulle scuole. Abbiamo dedicato più tempo anche in termini di interventi, perché qualcuno di voi l'ha visitato. Abbiamo realizzato anche quella che era la stanza informatica, quella che era la palestra che non c'era, quello che era l'ambiente esterno alla scuola per far vivere meglio i bambini in questo sistema. Mi è stato chiesto di fare anche la reazione delle scuole. Questo è avvenuto successivamente dopo qualche anno abbiamo realizzato anche questo, bisognava fare la parte del collaudo da parte del comune che credo sia avvenuto dopo che sono andata via. Il cimitero San Brunone è stata una questione che spesso ho rappresentato in varie occasioni, molto complessa. Chiedemmo all'inizio di spostare il cimitero, lasciarlo come luogo storico, culturale, come identità di un popolo ma non c'è stata data la possibilità di farlo, per cui abbiamo affrontato la questione, e attraverso delle indagini capimmo che l'inquinamento non interessava solo i primi strati, come era stato definito dalle relazioni che trovai, ma andava oltre gli 1,5-2 metri. Quindi, siamo stati costretti a rivedere tutta la progettazione ipotizzata inizialmente. Abbiamo trovato una marea di salme da rimuovere, in particolare quello che ci ha addolorato in quel momento sono stati i corpi dei bambini. È stato un processo lungo, perché c'è stata l'identificazione. Avevamo pensato alla fine di sostituire quegli 1,5 metri, due metri con materiale compatibile e poi abbiamo anche creato uno spazio per conservare tutte quelle salme che abbiamo incontrato e dargli un posto degno, che meritavano. Il PIP di Statte è una vecchia discarica nella quale sono state abbandonate, stoccate per anni siti di tutti i tipi. Perché fu identificata un'area privata da bonificare nel 2012? Perché si pensava che quest'area, soggetta a forte pressione, fosse quella che alimentasse, quindi era la sorgente di inquinamento del Mar Piccolo. Facemmo delle indagini, mi fu chiesto di verificare questa situazione, era un'area privata, 37 milioni investimenti dello Stato, Perché? Facemmo delle indagini profonde e scoprimmo che sulla falda galleggiava un olio altamente inquinante, definito il surnatante. Per cui c'era bisogno di intervenire, perché compromettendo la falda, parliamo di una dinamica sotterranea dell'acqua, avrebbe comportato un eventuale inquinamento in altre parti. Ci fu un approfondimento su questa situazione, il PIP di Statte lo articolammo in due interventi: una messa in sicurezza di emergenza che agiva sulla falda e una messa in sicurezza permanente per isolare quel corpo di rifiuti con interventi efficaci ed efficienti. Perché parlo di efficaci ed efficienti? Di isolamento di un corpo rifiuto se ne fanno tanti in Italia. Quell'area presentava e presenta delle caratteristiche geologiche strutturali particolari. Abbiamo dei calcari fortemente fratturati, per cui qualsiasi intervento, che era stato ipotizzato di isolare, avrebbe avuto dei problemi perché sotto in alcune aree avevamo di fori, dei vuoti di oltre un metro. È stato rifatto tutto il progetto, è stato presentato. Noi rappresentavamo tutto al tavolo istituzionale che a volte anche adottava, condivideva delle azioni. Poi, si proseguiva con il confronto con tutti le istituzioni interessate, in particolar modo con il Ministero dell'ambiente. Perché non è stato pensato di rimuovere e allontanare i rifiuti? Parliamo di rifiuti che equivalgono alla produzione di rifiuti di un anno della Regione Campania, una vastità enorme, rifiuti di tutti i tipi. Mi fu detto, e noi abbiamo la relazione poi se vuole Presidente la lascio alla Commissione, già inizialmente prima della mia entrata come commissario, il Ministero e l'Ispra si espressero entrambi per non rimuovere i rifiuti, ma fare una bonifica isolando quel corpo di rifiuti, si espressero negativamente sulla rimozione. Quindi io subentrai, rividi tutto il progetto, perché il progetto era stato affidato a una società di Milano, Montana, la quale non aveva spinto le indagini a una profondità tale da caratterizzare anche quello che era il substrato, quindi c'erano dei problemi che non aveva considerato. A dire la verità fu molto corretta perché quando, poi, ci incontrammo ammise che non aveva approfondito la questione come dovevasi.Pag. 6
  Per quanto concerne le azioni sulle aree portuali noi facevamo semplicemente da supporto come circuito finanziario, però da parte del commissario si è cercato di avere un rapporto tale da poter andare in osmosi con le analisi che si facevano per queste opere, in modo tale che i prodotti di quelle analisi costituissero un elemento di valutazione nell'ambito dell'area di crisi ambientale e dell'area SIN. Questo è quello che vi ho rappresentato, poi se vogliamo ci ritorniamo, cosa è stato fatto per il PIP di Statte. Si era arrivati a determinare un progetto, anche innovativo, con la tecnica del jet grouting. Però cosa succedeva? Abbiamo cercato, insieme con gli esperti, di creare proprio una barriera utilizzando la stessa matrice rifiuti, e automaticamente si isolava tutta quella parte alta da quello che era il calcare fortemente fratturato. Il Mar Piccolo di Taranto, come dicevo prima, nel 2012 fu individuata una piccola porzione nell'area 170 verso la città antica, la vecchia Taranto. Andando a studiare il Mar Piccolo, partendo da quell'ipotesi che l'inquinamento provenisse dal PIP di Statte, quindi andando a lavorare, ad approfondire il sistema fisico ambientale. Taranto ha un sistema fisico molto complesso, pensate che parliamo di una serie di bacini idrografici, anche se come sappiamo non abbiamo i grandi fiumi in Puglia, ma abbiamo dei bacini idrografici che drenano e, in momenti di particolare intensità piovosa, tutte quelle parti dei sedimenti inquinati vengono portati giù e vanno ad alimentare quello che sono i fondali del Mar Piccolo. Ma non solo, grazie al contributo, all'aiuto e alla collaborazione dei pescatori mi fecero intendere che il Mar Piccolo era una dimensione completamente diversa da quello che io riuscivo a vedere dagli elaborati consegnati. Mi chiesero apertamente in Prefettura: «Dottoressa non faccia una colata di cemento sul Mar Piccolo, perché il Mar Piccolo è il cuore di Taranto e per noi è elemento moltiplicatori di beni, di beni sociali e di beni economici materiali». Da qui quindi cominciammo a lavorare e ad approfondire sempre dietro valutazione con il tavolo, con la presidenza del Consiglio dei ministri, cominciammo ad approfondire la situazione del Mar Piccolo. Le indagini che erano state fatte, tre sondaggi se non erro, prima del mio ruolo di Commissario del lavoro, si fermavano a una certa profondità ed erano stati realizzati solo su una piccola area, non era possibile comprendere quale era realmente la situazione da un punto di vista fisico, meccanico dei terreni sottostanti. Poi c'era e c'è la questione della grande valenza ambientale di Taranto, di questa biodiversità animale e vegetale di cui bisognava tenere conto. Per cui il lavoro sul Mar Piccolo, da quello che era un piccolo intervento di bonifica puntuale, è stato rivisto completamente con un approccio multiscalare e multidisciplinare tenendo conto di tutte quelle che erano le potenzialità e che sono le potenzialità di quel sistema, capendo quali erano le pressioni, gli impatti che si erano registrati negli anni e quindi dando una mano non solo alla bonifica, ma alla rigenerazione di un mare, alla rigenerazione di un sistema che costituisce un elemento di pregio del nostro territorio. Sono stati individuati, come voi potete vedere, furono declinati dodici interventi, questi interventi cosa prevedevano? Prevedevano l'abbattimento dell'inquinamento che proveniva dall'immissioni di scarichi, molti dei quali chiusi con la Guardia di finanza, da quello che era il trasporto di sedimenti contaminati, da quello che c'era sui fondali del Mar Piccolo. Noi abbiamo trovato, tra la tanta immondizia e sporcizia, anche cento autovetture a doppio fondo. Per cui c'era bisogno di bonificare, di ripulirlo questo mare. In più però questo mare possedeva delle valenze, flora e fauna di grande valore. Che si faceva? Si faceva un intervento andando a colpire quelle che erano le presenze? No, abbiamo studiato tutto quello che c'era, dai cavallucci marini alle pinne nobilis e abbiamo fatto, attraverso sempre l'aiuto di esperti universitari, dell'università del politecnico di Bari e del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), una valutazione di questo sistema e abbiamo fatto una traslocazione dal Mar Piccolo, seno uno al seno due, per evitare di compromettere il sistema naturale. Questo non si realizza in un mese e non si realizza nemmeno bonificando il sito, togliendo la Pag. 7rimozione delle macchine. Dicevo sempre: «A buttare una macchina nel Mar Piccolo ci vogliono cinque minuti», c'era una discesa ad hoc, per rimuovere una macchina ci abbiamo messo un anno, perché bisognava fare l'analisi del sedimento, capire nel momento in cui si solleva una macchina qual è la compromissione di quel sistema e di quella idrodinamica del mar Piccolo. Sono state fatte valutazioni, monitoraggi, che di volta in volta consegnavamo non solo al tavolo, ma ai Ministeri competenti. Sono state fatte indagini, come vediamo dopo, a grande profondità.

  PRESIDENTE. Se ho Capito bene il cavalluccio marino è stato preso dall'ambito dove stava ed è stato portato nell'altro seno?

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Sì. E c'è una questione Presidente, mi scusi se apro una parentesi, i cavallucci marini, non lo sapevo ero ignorante in materia l'ho acquisito là, quando gli cambi la casa tendono a ritornare nella propria casa. Come capire che i cavallucci marini che avevamo spostato erano quelli che, poi, sarebbero ritornati là? Abbiamo dovuto studiare che collarino mettere, i cavallucci marini sono così piccoli, massimo arrivano a dieci centimetri. Abbiamo capito alla fine, dopo vari esperimenti, che il migliore collarino era di colore grigio, perché il rosso attirava gli altri pesci e quindi diventavano preda. È stata una questione durata oltre sei mesi e l'abbiamo fatta con l'università di Bari, in questo ci ha seguito il professore Tursi, un biologo esperto in queste materie. Cosa abbiamo fatto poi sul Mar Piccolo? Abbiamo realizzato una campagna geognostica, abbiamo dovuto capire prima dove farla in questo c'è stato di grande aiuto il politecnico di Bari. Abbiamo definito un modello geologico, morfologico, sedimentario e morfodinamico. Capire quest'acqua che viene di bacini superficiali, l'idrogeologia. A Taranto ci sono dei complessi idrogeologi, le cosiddette Murge, di grande valore e tutta questa acqua che viene dall'altra parte di Taranto poi si riversa nella parte dell'arco ionico tarantino e in particolare nel Mar Piccolo attraverso le sorgenti. Ecco perché il Mar Piccolo in particolare il primo seno è di grande valore di qualità delle acque, perché noi abbiamo una dinamica alimentata da quella che è l'acqua del mare a quelle che sono le acque delle sorgenti, che hanno degli sfiori, per le condizioni geologiche strutturali, proprio nel Mar Piccolo, il Citrello, il Citro e il Galeso. Ecco perché la potenzialità, questa coltivazione di cozze, di mitili che abbiamo nel Mar Piccolo, perché la combinazione ambientale, fisica idrogeologica ha dato seguito a un sistema di grande valore, anche da un punto di vista qualitativo delle acque. Abbiamo fatto delle indagini, abbiamo prelevato 1.933 campioni, su cui sono stati fatte circa 20 mila prove di laboratorio, di cui 380 per caratterizzare il terreno da un punto di vista fisico meccanico. Come si comporta il terreno se io là sopra vado a costruire qualcosa? Come reagisce il terreno? Poi abbiamo fatto circa 19.300 prove per la caratterizzazione ambientale di questo sistema. Perché abbiamo fatto tutto questo? Per capire dove erano i problemi, attraverso quello che dicevo prima dei modelli innovativi siamo arrivati a una zonazione ambientale che ha articolato e quindi suddiviso il Mar Piccolo in queste zone. Parlo di seno uno, zona uno che è l'area che presenta alte criticità, la zona due che presenta delle criticità medio alte non tanto di inquinamento ma come caratteristiche fisico meccaniche scadenti. La zona 2B, critica da un punto di vista ecologico e chimico, però meno critica rispetto alla zona 1. La zona 3 è quella che ha criticità bassissime. Per tutta una serie di questioni, di alimentazione e idrodinamica delle acque. Che sta a significare? Che il Mar Piccolo necessita di interventi, ma diversi da zona a zona. Quindi uno dei 12 interventi ipotizzato, era quello di adottare delle migliori tecnologie per dare una risposta in termini di interventi diversi alle varie zone zonate. Questa innovazione è stata caratterizzata anche da una innovazione amministrativa giuridica. Abbiamo utilizzato, in Pag. 8relazione al Codice degli appalti il decreto legislativo n. 50 del 2016, anche un percorso diverso, cioè abbiamo messo in atto una procedura per la realizzazione degli interventi innovativa, che vedeva e ha visto la partecipazione dei privati non solo in termini tecnico e scientifici, perché qui è stata molto articolata la questione, ma anche in termini economici. La prima applicazione di questo articolo, l'articolo 65 del decreto 50 è successa a Genova, ma in un sistema fisico è stata la prima volta adottata in Italia e in particolare a Taranto. Tant'è che per Bagnoli ci fu chiesto da Invitalia di seguire la stessa procedura. Si è tenuto conto della filiera della mitilicoltura, per dare una mano non solo in termini di valutazione dello stato di inquinamento del Mar Piccolo e delle risposte da dare, ma creare un percorso per aiutare la mitilicoltura a sollevarsi da quel grigiore in cui era caduta. Abbiamo fatto un lavoro con la Guardia di finanza per capire quali erano le concessioni abusive. Questa è stata anche presentata più volte al tavolo che la Prefettura a Taranto ha fatto. Vado molto veloce poi lascio tutta la documentazione, ce n'è a disposizione tanta altra. Bene perché poi fu creato l'osservatorio Galene? I pescatori vedevano che il lavoro stava andando avanti, che loro venivano coinvolti, allora mi chiesi: «Forse è il caso di dare uno strumento ai coltivatori e non solo per capire cosa succede oggi nel Mar Piccolo, ma per tenerlo controllato negli anni, per monitorarlo». Fu creato l'osservatorio Galene, dove partecipano tutte le istituzioni ad eccezione del Commissario, perché il Commissario era esterno, doveva essere controllato sul lavoro che veniva fatto. Certamente, considerate tutte le pressioni che vi dicevo che agiscono lungo questo mare, si pensò nell'ottica di quello che mi veniva chiesto la valorizzazione e rigenerazione dell'area di crisi ambientale. Mettemmo su con tutte le amministrazioni presenti anche un'attività di rivalorizzazione e riqualificazione delle coste e qui poi si capì il problema dell'attracco che avevano i pescatori per cui non avendo un punto di sbarco non potevano accadere a dei finanziamenti. Quale era la questione che ostacolava questo intervento? Questo punto di sbarco? Era il mercato ittico galleggiante, un mercato costruito circa negli anni duemila, affondato dopo un anno, 95 milioni di interventi. Questa infrastruttura creava dei problemi seri, per cui fu fatto un progetto, è stato realizzato, abbiamo avuto tutti i pareri. Fu avviato, poi io sono andata via e credo sia stato completato. È stato un percorso per fare un anello di congiunzione tra il seno uno e il seno due, andando a utilizzare quelle che erano le potenzialità dell'area e anche andando a riannodare dei sistemi sociali che si erano polverizzati negli anni. C'è stato in questo il progetto il verde amico. Il presidente della Regione, Michele Emiliano, mi chiamò un giorno disse: «Dottoressa Corbelli cerchiamo di fare un'azione per impiegare anche dei lavoratori disoccupati» che facevano parte di un progetto della provincia, disse: «Cosa pensi di fare?». Mi chiamò anche il sindaco di allora. Lavorando un po' sull'area, proposi di far fare, una volta formati, un lavoro che definii bonifica leggera non sapevo come fare per dire: «Andiamo a rimuovere tutta l'area che è soggetta a depositi di rifiuti di tutti i tipi che vanno ad alimentare quell'inquinamento già presente nel Mar Piccolo e creiamo dei percorsi di valorizzazione che si connettono a quello che era il progetto – che facevo vedere – prima di valorizzazione delle aree con termini il seno uno e il seno due». In tutto questo si innesta la questione Cemerad. Nella valutazione che avevamo fatto i primi mesi di quello che era il sistema fisico territoriale, come si presentava? Camminando individuammo che c'era questo capannone nel territorio di Statte, sul recinto sul quale c'era scritto «Pericolo, divieto di avvicinarsi». Mi chiesi che cosa era. Andammo al Comune di Statte ci fu detto che era un deposito che conteneva materiale radioattivo, 16 mila e 500 fusti. Venni qui alla Commissione, allora c'era Bratti, il quale fu molto lieto di affrontare questo tipo di discorso perché questo capannone era sotto sequestro da venti anni, quindi anche da lì, poi, partì tutta l'azione. La Presidenza del Consiglio dei ministri mi invitò a individuare nei fondi messi a disposizionePag. 9 del commissario anche una quota da destinare agli interventi per Cemerad.

  PRESIDENTE. Sottolineo che c'eravamo anche la scorsa legislatura, è stato molto particolare entrare lì dentro, era un posto surreale.

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. È stato molto difficile, è stata un'esperienza forte. Abbiamo creato un percorso per la prima volta in Italia, interessando uno dei depositi più grandi in Italia, 16 mila e 500 fusti radioattivi, che poi abbiamo trovato in condizioni pessime.

  PRESIDENTE. Nel corso degli anni qualcosa è stato portato via. Ma adesso la situazione com'è?

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Noi abbiamo portato via 11 mila e 500 fusti circa. Pensate sono fusti di un'altezza di 15 metri impilati uno dietro l'altro, togliendo i fusti che stavano davanti abbiamo trovato dei fusti dietro molto compromessi, perdevano dei liquidi. Abbiamo dovuto rinfustare tutto, poi c'è stato il periodo del Covid, sono aumentati i costi di trasporto. Ci siamo fermati perché i dieci milioni messi a disposizione erano finiti, erano stati tutti impegnati ed è stata fatta la richiesta attraverso la finanziaria approvata, di otto milioni. Questi fondi sono stati assegnati, adesso è tutto fermo purtroppo. Dentro ci stanno ancora quattro mila fusti di materiale radioattivo perché non viene definito il circuito finanziario. Questa contabilità speciale che aveva il commissario Cemerald era connessa e legata alla contabilità speciale del commissario Taranto, perché allora si decise di non definire e creare due contabilità speciali. Per cui nella proposta che facemmo, l'onorevole Vianello sa perché ci ha aiutato a fare sì che questo potesse avvenire come ulteriori risorse disponibili, chiedemmo anche di individuare una contabilità speciale, questo non è stato fatto. Per cui adesso non riescono ancora a comprendere tra i vari uffici competenti qual è il circuito finanziario da utilizzare per il trasferimento e quindi il successivo utilizzo. In merito ho fatto richieste a Palazzo Chigi molte volte, dopo circa un anno, e qualcosa, con tutta la documentazione, con una nota ci è stato chiesto di confrontarci con il Ministero dell'ambiente. Siamo ritornati al MEF (Ministero dell'economia e delle finanze) per capire come fare per attivare un circuito finanziario o una contabilità speciale, oppure qualche altro percorso che io come tecnico ignoro. Siamo ancora in attesa. Il lavoro fatto sull'area SIN e sul Mar Piccolo è stato fatto anche sull'area di crisi ambientale. Tra le varie azioni poste in essere è stato particolarmente attenzionato quello che è il sistema delle acque sotterranee. Perché di questo non si sapeva nulla, come andava l'acqua sotterranea a Taranto e nell'area di crisi, quello acquifero delle Murge che alimenta questa area, non si sapeva nulla. Per cui abbiamo dovuto incominciare ad approfondire, a fare degli studi ad attivare un monitoraggio. Questo è stato possibile anche coniugando quello che, come commissario ho fatto in questi anni nell'area, e come segretario generale del distretto, perché la Comunità Europea chiede agli stati membri, per distretto, lo stato quali-quantitativo delle acque anche nelle aree di crisi ambientale, e i riscontri che vengono dati costituiscono riferimento e quindi condizionalità per l'utilizzo dei fondi comunitari. Il Piano di gestione delle acque è un piano rivoluzionario che la Comunità Europea ha voluto e chiede ai paesi, per cui unite queste due sinergie e quindi anche tutti gli sforzi tecnici-scientifici ci hanno consentito di avere e configurare questo scenario. Abbiamo approfondito anche la questione nell'area interessata dalle attività industriali, perché prima si pensava che il flusso idrico andasse in un certo modo e in particolare verso il seno uno, abbiamo evidenziato dopo tante indagini e valutazioni, che il flusso idrico andava da altra parte e quindi abbiamo anche ipotizzato un'opera, abbiamo fatto lo studio di fattibilità tecnico-economico, un barrieramentoPag. 10 idraulico per separare e isolare la falda inquinata da quello che è il valore, quindi lo stato di qualità delle acque del seno uno. Abbiamo fatto un lavoro sui bacini idrografici, sul sistema delle gravine che portano inquinamento verso il Mar Piccolo. Abbiamo fatto un lavoro su tutto il sistema culturale, quindi quei bersagli non solo ambientali ma anche culturali territoriali, su tutte quelle che erano le attività industriali e produttive. Abbiamo fatto un lavoro con l'Arma dei Carabinieri, con i NOE (Nucleo operativo ecologico) su tutta una zona, circa 400 siti interessati da rifiuti e discariche abusive, che certamente costituivano e costituiscono una pressione, quindi inquinamento sia della falda, sia del suolo. Pensare di intervenire su Taranto con una caratterizzazione sito specifico, punto per punto, facendo dei calcoli avremmo dovuto realizzare 23 mila sondaggi con dei tempi lunghissimi e con delle risorse molto, molto significative. Allora cosa è stato fatto? Come è stato fatto nel Mar Piccolo abbiamo fatto, attraverso un approccio multidisciplinare e multiscalare, una zonazione di tutta l'area di crisi ambientale. L'area di crisi ambientale è stata zonata della suscettibilità all'inquinamento. Per cui, per ogni zona a Taranto si comprende adesso quali sono le azioni da fare. Tutto questo è stato anche oggetto di confronto con tutte le istituzioni e come grandi istituzioni con Ispra, con l'istituto superiore di sanità, con il quale poi avevamo fatto un accordo, tant'è che l'istituto superiore di sanità, questo know-how, lo voleva esportare anche in altri contesti internazionali. Monitoraggio. Fatto tutto questo lavoro sull'area di crisi ambientale ci rendemmo conto dei problemi che c'erano e di quanto a Taranto purtroppo, nonostante tante indagini fatte sito specifico, non si aveva una rete monitoraggio per capire quali erano i problemi, le pressioni e gli impatti sull'acqua e sul suolo. Questa ero lo stato della rete di monitoraggio fatta da altri soggetti inizialmente. È stata integrata con quelle attività che vi dicevo prima che abbiamo cominciato a realizzare per capire quali erano le pressioni, quali erano gli impatti nelle aree prioritarie. Si è arrivati alla fine, adesso sembra breve la cosa, ma è stato lungo il percorso, a individuare e progettare la rete di monitoraggio ambientale integrata per ogni settore, acque superficiali, acque sotterranee. Per le acque superficiali si vanno ad avere all'anno 222 mila dati sullo stato quali-quantitativo dell'acqua, per il comparto delle acque sotterranee attraverso piezometri, pozze e così via, 780 mila dati all'anno. Comparto mare un milione e 900 dati, comparto suolo 24 mila dati, matrice alimentare 6.200. Che cosa costituisce la rete di monitoraggio? La rete di monitoraggio è finalizzata a capire lo stato della compromissione che abbiamo nell'area della crisi ambientale, lo stato di compromissione dell'acqua e del suolo, abbiamo detto che sono veicoli e comportano il trasferimento del materiale inquinato e capire come questo inquinamento evolve negli anni anche in seguito a degli interventi fatti. Questa è una rete di monitoraggi in telemisura, chiunque di noi si può collegare e vedere cosa sta succedendo a Taranto, quindi è anche un'azione preventiva nei confronti di illeciti che si potrebbero verificare su questo territorio. Per fare tutto questo sono stati stipulati oltre 35 accordi di programma con tutte le istituzioni, dai ministeri all'Ispra, all'istituto superiore, all'ASL, all'Arpa, Carabinieri, Guardia di Finanza, Marina Militare e così via discorrendo. Questo era l'esempio che vi dicevo prima dell'attività di informazione e sensibilizzazione, che non si sono riferite al comparto delle cinque scuole, ma poi hanno compreso tutte le scuole dei cinque territori comunali. Alla fine mi fu chiesto di individuare delle linee strategiche di sviluppo per Taranto perché non si parlava solo di bonifica ma di rigenerazione, quindi il cambio di paradigma, Taranto non più come il centro inquinato, ma Taranto come la città industriale sostenibile. Era Taranto che si doveva connettere ed entrare in osmosi con quelle che erano le potenzialità di tutti i territori comunali. Non scendo delle specifiche delle varie linee, Presidente, qualora lo vorrà sono a disposizione. Finito il lavoro ho trasferito al Commissario Prefetto tutto quello che era stato realizzato. Mi sono incontrata con il Commissario PrefettoPag. 11 il 20 ottobre, in quell'occasione gli assicurai la massima collaborazione istituzionale per l'avvio del nuovo percorso che lo aspettava e per agevolare il passaggio di consegna, perché non si tratta di un documento, ma come vedremo di miglia di file. Il 3 novembre ricevo dal Commissario una nota nella quale mi diceva di trasmettere la documentazione prodotta. Il 5 novembre propongo al Prefetto l'organizzazione di uno specifico gruppo di lavoro tecnico amministrativo e trasmetto tutta la documentazione che era possibile trasmettere tramite file. In più gli comunico che nei giorni successivi ci sarebbe stata la documentazione promanibus di tutto quello che riguardava gli interventi e la documentazione prodotta. Il mio delegato l'ingegnere Velardo con la dottoressa Napolitano si recano in Prefettura e consegnano tutta la documentazione amministrativa degli interventi. Poi c'è stato un altro passaggio successivamente. Il 16 novembre consegno tutto questa documentazione, con l'ingegnere Velardo con la dottoressa Napolitano, cinque volumi contenenti l'elenco di oltre 105 mila documenti tecnico-scientifici e la banca dati. Questa è la banca dati, non è uno scatolo, è tutto quello che è stato fatto con i risultati, con le valutazioni e con le indicazioni sulle azioni da fare. Viene fornito un hard disk con 105 mila documenti tecnico-scientifici e banca dati, undici registri di protocollo, i registri dei decreti, gli accordi di programma che avevamo sottoscritto, i contratti e tutti i relativi atti, la contabilità speciale e la rendicontazione degli ordinativi di pagamento. Siccome c'erano tutti i documenti di gara in corso chiesi al Prefetto Commissario di procedere a una consegna con un margine di sicurezza alto, perché trasportavamo documentazione delicata. Il Prefetto delegò alcuni dei suoi funzionari che sono venuti a ritirare la documentazione che, poi, mettemmo sia sul supporto informatico che cartaceo, e consegnammo tutti in originale in termini di procedure di gare e tutta la documentazione connessa. Chiedo di avere rappresentato in linee generali, chiedo scusa presidente se ho rubato molto tempo, tutte le attività che abbiamo posto in essere. La documentazione, mi sono permessa di portare una breve relazione, le slide e poi anche tutto quello che è l'indice della documentazione trasmessa al Commissario Prefetto.

  PRESIDENTE. Sì, grazie. Poi questa documentazione la dà alla segreteria.

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Sì, certo.

  PRESIDENTE. La parola all'onorevole Vianello.

  GIOVANNI VIANELLO. Grazie Presidente. La mole di informazioni che ci ha fornito la dottoressa Corbelli è tanta, quindi ci sono alcune domande che vorrei fare per capire meglio la situazione. Innanzitutto la prima fondamentale è che lei ha dichiarato che sostanzialmente gli studi precedenti erano di fatto incompleti o comunque non approfonditi. Ci ha parlato del PIP di Statte, del cimitero San Brunone, del Mar Piccolo e anche della Cemerad. Quindi, vorrei capire quali erano gli enti che avevano fatto fare questi studi, ripeto: PIP di Statte, cimitero, Mar Piccolo e Cemerad. Perché vorrei capire se un ente o più enti hanno dato da fare delle caratterizzazioni, e poi i risultati di queste caratterizzazioni in realtà sono parziali e vorrei capire chi sono questi enti e a chi hanno dato questo lavoro che poi non è stato completato. Ci ha già detto su domanda del presidente che ci fornirà i dati, i rilievi, gli studi condotti per la progettazione del piano di monitoraggio e realizzazione, che deduco siano stati realizzati da lei, il suo staff e i collaboratori che sono stati consultati bene?

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. La comunità scientifica.

  GIOVANNI VIANELLO. Quindi, quali erano gli enti che hanno fatto fare queste analisi che di fatto erano incomplete. Poi Pag. 12voglio capire meglio, per quanto riguarda la questione di questi studi, ci sono se non sbaglio 51 consulenze per questa piattaforma, vorrei capire come mai non ha affidato, invece di fare queste consulenze, questi lavori all'Ispra o all'Arpa. Per il momento mi fermo su queste due domande poi faccio altre domande in modo tale che possiamo avere chiaro ogni passaggio. La prima su chi erano gli enti che hanno fatto fare le caratterizzazioni su aree PIP di Statte, cimitero San Brunone, Mar Piccolo e Cemerad caratterizzazioni non sufficienti, non approfondite. Altre la seconda legata all'accettazione del piano di monitoraggio, realizzazione che è il frutto comunque di queste numerose collaborazioni, perché non siano stati affidati all'Arpa o all'Ispra?

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Onorevole, cerco di essere il più possibile chiara e definire i vari subpercorsi che lei mi ha chiesto. Per ogni azione ci sono delle schede. Per quanto concerne il PIP, il Mar Piccolo e anche le scuole, io quando sono stata nominata commissario ho trovato della documentazione, ma soprattutto dei verbali, perché prima c'era una sorta di cabina di regia, che si teneva tra i vari enti, Regione, Comuni, Ministeri. Quindi, attraverso questa cabina di regia poi venivano, attraverso poi quella era l'assegnazione a comuni, nel caso di PIP era il Comune di Statte che ha proceduto a fare l'affidamento a quella società di Milano, ho acquisito della documentazione che mi è stata fornita attraverso i verbali. Ho ripreso tutti quei verbali, ho estrapolato tutte le azioni relative agli interventi di cui stiamo parlando. Per quanto concerne il discorso del Mar Piccolo, facevo riferimento al 2012, in quegli elaborati che abbiamo ricevuto trovammo, credo in una commissione alla Camera, non ricordo bene se era la Commissione o meno, nella quale veniva rappresentata da un parlamentare la necessità di fare un lavoro, di intervenire sul PIP di Statte perché questo costituiva una sorgente di inquinamento. Come dicevo pocanzi, era un'area privata il PIP di Statte, e quindi c'era stato attraverso quell'accordo e con il decreto-legge del 2012 l'individuazione di un certo importo per definire e realizzare l'intervento.

  GIOVANNI VIANELLO. Mi scusi se la interrompo, giusto per chiarire meglio. Quindi questa individuazione dell'area PIP di Statte come sorgente inquinante del Mar Piccolo, perché di fatto, se ho capito bene, il materiale dell'area PIP di Statte che possiamo considerarla una discarica, è sceso in falda e di lì nei citri, ha contaminato il Mar Piccolo secondo le analisi ... .

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. No.

  GIOVANNI VIANELLO. Non ho capito.

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Non mi sono spiegata io.

  GIOVANNI VIANELLO. Secondo le analisi precedenti?

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. No, era stata un'affermazione, una valutazione, negli anni credo 2012, che quei problemi che si riscontravano nel Mar Piccolo erano dovuti a questa sorgente di inquinamento. Per cui io facendo presente questa situazione al Governo mi fu chiesto di approfondire, di capire se realmente quella fosse stata la sorgente di inquinamento del Mar Piccolo. Andando a fare le indagini scoprimmo che c'era questo livello di un metro e mezzo, che si chiudeva a becco di flauto, di inquinamento che minacciava la falda e quindi l'intervento fu reso necessario. Nonostante fosse area privata l'intervento si rendeva necessario perché c'era un'alimentazione di inquinamento verso il corpo idrico sotterraneo. Questo intervento fu affidato a questa società di Milano che incominciò a lavorare.

Pag. 13

  GIOVANNI VIANELLO. Era il Comune di Statte?

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Il Comune di Statte. Questo fu portato anche al Ministero dell'ambiente che chiese un approfondimento perché c'erano, come dicevo prima, delle discrepanze, delle discordanze e quindi fu fatto un approfondimento successivo con altre indagini si ritenne necessaria la revisione di quello progetto.

  GIOVANNI VIANELLO. Quindi, giusto per capire bene. L'ente locale aveva fatto un'affidamento a un'azienda che non ha fatto un approfondimento completo. Per cui il Governo poi le ha chiesto di approfondire ulteriormente.

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Il Governo già aveva chiesto, perché evidenziai che c'era un'area privata, PIP di Statte un'area privata, a cui erano stati assegnati dei fondi per l'intervento. Questa è stata la questione che poi ha innescato tutto, onorevole. Per cui il Governo mi chiese: «Commissario approfondisci questa situazione. Perché è stata individuata tra gli interventi da fare nel 2012 un intervento su un'area privata?». Quindi feci le indagini e capimmo dai risultati che c'era un inquinamento della falda. Quindi l'intervento doveva essere fatto, poi successivamente ci sono stati tutti quei percorsi che le dicevo prima.

  GIOVANNI VIANELLO. Non ho capito una cosa, è l'inquinamento della falda che ha inquinato il Piccolo?

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. No, abbiamo dimostrato poi che non era quello che ha compromesso il mar Piccolo.

  GIOVANNI VIANELLO. E chi è che ha il Mar Piccolo?

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Il Mar Piccolo è compromesso da varie pressioni che si sono stratificate e hanno agito per anni, perché le pressioni sono tante a Taranto, da quella che è l'attività industriale e non solo. Ricordiamoci che negli anni prima e seconda guerra mondiale Taranto è stata sede di costruzione di tutti quelli che erano gli armamenti. Poi è stata affondata una nave durante una delle due guerre. Vi dicevo che abbiamo una serie di bacini idrografici che drenano inquinanti verso il Mar Piccolo. Abbiamo il Galesio, abbiamo il Citrello, abbiamo il Santa Teresiola, uno dei piccolissimi bacini, ci circa 4 mila metri chilometri quadrati, che è fortemente compromesso. Quando facevamo i sopralluoghi trovammo anche dei bidoni. E andai successivamente per cercare di capire, di togliere, non trovai più nulla, trovammo semplicemente macchie di olio sparse dappertutto. Ecco perché poi è stato esteso l'esame all'area di crisi ambientale per capire da dove venivano queste pressioni, da dove venivano generate. I cantieri Tosi, c'è un canale, non mi sono soffermata.

  GIOVANNI VIANELLO. Quindi, Lei a un elenco di quali sono queste fonti primarie di inquinamento, cioè chi ha inquinato il Mar Piccolo?

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Sì, tutto. Tutte le analisi che abbiamo fatto ma non chi è stato, perché il PCB (policlorobifenili) proviene da varie attività, il mercurio, gli inquinanti che abbiamo trovato, identificare un solo responsabile diventa difficile. Ecco perché la rete di monitoraggio. Se io ente riesco a monitorare e a controllare un territorio quotidianamente su tutto quello che è il sistema e capire le matrici come reagiscono, si può risalire anche a quella che è la fonte o le Pag. 14fonti di inquinamento. Questo è uno dei passaggi più delicati di questa configurazione che è stata messa in atto.

  GIOVANNI VIANELLO. Quindi, premesso che posso condividere questo approccio, come mai non ha affidato all'Ispra o all'Arpa l'attività della piattaforma del sistema integrato di riqualificazione dell'area vasta di crisi ambientale, invece lo ha fatto tramite consulenze?

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Sono gli accordi che abbiamo fatto con le università. Le università hanno avuto semplicemente le risorse per le spese, i professori non hanno avuto niente. Alcune consulenze fatte erano proprio per supporto tecnico-amministrativo che serviva per dare vita a tutto quello che è stato creato. Aggiungo anche che l'Ispra e l'Arpa sono stati sempre coinvolti dal primo momento, pensi che tutto il lavoro che poi si è creato come progettazione, anche quegli altri sistemi monitoraggio, non vengono gestiti poi da altri enti, sono già andati alcuni all'Arpa e all'Ispra. Quando poi parlammo della rete di monitoraggio la stessa Arpa disse: «Non posso realizzare dottoressa Corbelli tutto quello che mi dice, ma non ho i numeri, le unità e le attrezzature per farlo». Siccome a Taranto era stato creato questo mega laboratorio grazie a dei finanziamenti statali, adesso non ricordo quali erano le origini, un laboratorio che è stato visitato da comunità di alto livello, istituzione di alto livello. L'osmosi che dicevo prima di azione anche di finanziamenti. Abbiamo utilizzato un laboratorio su cui lo Stato aveva investito e chi lo ha utilizzato? Lo stesso Stato.

  GIOVANNI VIANELLO. Quindi, sono comunque enti pubblici, università

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Sì, lei pensi che volendo affidare tutte quelle attività date alla comunità scientifica, poi là non è un affidamento, ma è una collaborazione, noi avremmo impegnato il quadruplo delle risorse. Feci pure un'analisi economica di questo tipo per cercare di capire quali erano anche gli altri benefici che il Governo otteneva da questo. Lei pensi che abbiamo fatto lavorare una marea di giovani che grazie a quell'esperienza hanno superato tutti i concorsi, adesso lavorano. È stata una combinazione di azioni che costituisce, io dico sempre, una piattaforma tecnica, istituzionale, economica, scientifica, un know-how per l'Italia, dove c'è stata una governance istituzionale tra tutti gli enti. Tutti gli enti si sono seduti intorno a un tavolo e hanno dovuto dare del loro, la Marina Militare, la Guardia di Finanza, i Carabinieri, l'Ispra, l'Arpa, l'ASL, le famiglie, i genitori dei bambini che ci hanno aiutato a risolvere i problemi delle scuole. Non abbiamo fatto perdere un giorno di scuola ai bambini. I mitilicoltori che erano insieme a noi a combattere per fare un certo tipo di lavoro sul Mar Piccolo. Mi perdoni, chiedo scusa per questa mia veemenza, ma dopo cinque anni di lavoro che veramente poteva essere esportato dappertutto, ma non lo doveva esportare la dottoressa Corbelli, la dottoressa Corbelli fa un mestiere. Poteva essere esportato dallo Stato ed essere un vanto per tutti noi, si è fermato.

  GIOVANNI VIANELLO. Giusto per capire, lei ha trovato dei dati e degli studi pregressi che a seguito di queste consulenze e della possibilità di ricerca, ha fatto ricerca, di fatto questa è ricerca, ha scoperto che in realtà tutti questi studi pregressi fatti dagli enti competenti non erano sufficienti.

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Sufficienti.

  GIOVANNI VIANELLO. Per cui con questo lavoro di ricerca che ha dato la possibilità alle università di poter, oltre a formare, avere un quadro completo di questa Pag. 15situazione. Tutta questa documentazione l'ha fornita al Prefetto.

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Tutta.

  GIOVANNI VIANELLO. Al Commissario, l'ha fornita anche all'Arpa, all'Ispra?

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Ce l'hanno tutti, perché l'Arpa e l'Ispra hanno partecipato momento per momento, perché in questo lavoro di monitoraggio, cioè andare a individuare un tipo di monitoraggio si fa secondo una valutazione, mettendo insieme tutte quelle che sono le caratterizzazioni. C'era un coinvolgimento forte da parte del Commissario. Facendo anche il piano di gestione delle acque che deve essere approvato da tutti gli enti automaticamente avveniva l'osmosi.

  GIOVANNI VIANELLO. È chiaro.

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. L'Arpa nel 2015 ci disse che non poteva realizzare, oltre a non avere tutta la strumentazione, tutto il monitoraggio perché a sua volta doveva controllare e quindi faceva controllore e controllato.

  GIOVANNI VIANELLO. Quindi, l'Arpa poi ha controllato?

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. L'Arpa poi avrebbe ricevuto questa strumentazione, quindi già ha controllato mentre facevamo il monitoraggio. È servito all'Arpa quel monitoraggio. Lei pensi che tra tante reti di monitoraggio e sondaggi che abbiamo fatto ne abbiamo realizzate anche alcune nel sito Ilva. Nel sito Ilva il controllo che veniva fatto erano i pozzi realizzati da Ilva.

  GIOVANNI VIANELLO. Quindi, anche nel sito Ilva ci sono state delle caratterizzazioni, degli studi fatti che non erano approfonditi

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Abbiamo realizzato tre sondaggi, gli studi non era competenza mia.

  GIOVANNI VIANELLO. No, no quello che era fatto pregressi perché comunque quelli erano dati che l'azienda aveva fornito al Ministero.

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Erano dei pozzi realizzati dall'azienda.

  GIOVANNI VIANELLO. Avete fatto degli ulteriori indagini?

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Sì, indagini.

  GIOVANNI VIANELLO. Avete trovato delle cose in più, inquinamento maggiore o altre cose rispetto quello che aveva comunicato l'azienda?

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Abbiamo trovato dell'inquinamento registrato e in più ci hanno aiutato a capire quali erano, attraverso la circolazione delle acque, le aree investite dall'inquinamento. Tanto è vero che prima ho detto, facendo poi dei lavori specifici nell'area industriale, ci mettiamo anche l'Eni, siamo riusciti a capire qual è l'andamento della falda. Là abbiamo due falde e una piccola falda sospesa e quindi individuare l'intervento di barrieramento idraulico per isolare quella falda inquinata dal resto del sistema che stava in buono stato di salute.

Pag. 16

  GIOVANNI VIANELLO. Ho capito.

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Poi mi ha chiesto altre cose.

  GIOVANNI VIANELLO. Sì, vorrei anche capire perché sulla base di quello che ci sta dichiarando, l'attuale Commissario ci ha detto che il Mar Piccolo andrebbe bonificato tutto e fare questa bonifica costerebbe circa un miliardo di euro. Lei si sente di condividere questa dichiarazione del Prefetto?

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Il Mar Piccolo è stato zonato, come abbiamo potuto vedere prima, questa zonazione ci permette di dire che tipo di interventi fare in ogni area. Non posso condividere, perché mentre la valutazione che abbiamo fatto si basa su dati e modelli tecnico-scientifici, tant'è che questo modello e questa interpretazione delle indagini fatte è stato riconosciuto a livello internazionale e la rivista Nature la prima al mondo, ha voluto pubblicare questo lavoro. Esalto il lavoro scientifico, in quanto è strumento per dare una risposta efficiente ed efficace a quelli che sono gli interventi da fare sul Mar Piccolo. Abbiamo fatto anche un programma di misura che mi fu chiesto dal Governo Conte all'inizio del 2020, avevamo anche ipotizzato che per fare tutto l'intervento del Mar Piccolo la cifra oscillava intorno, se non sbaglio, a 200 milioni. Perché? Perché avevamo fatto, attraverso quello che dicevo, l'accordo di partenariato, per ogni zona applicavamo tre metodologie diverse per capire quale rispondesse in maniera migliore alla mitigazione delle criticità presenti.

  GIOVANNI VIANELLO. Vorrei avere anche un ulteriore chiarimento. L'attuale Commissario ci ha detto che la bonifica totale del Mar Piccolo l'ha riscontrata sulla base degli studi condotti da Arpa Puglia nel 2014 – «Approfondimento tecnico-scientifico sull'interazione tra sistema ambientale e i flussi di contaminazione tra fonti primarie e secondarie» –, da Ispra – «Elaborazione e valutazione dei risultati di caratterizzazione ai fini dell'individuazione degli opportuni interventi di messa in sicurezza e bonifica» –, anche questo direi alquanto datato, e dal politecnico di Bari, dipartimento di ingegneria civile e ambientale del territorio di chimica – «Caratterizzazione geotecnica e indirizzi di modellazione dei sedimenti del primo seno del Mar Piccolo» –. Il Prefetto ha rilasciato dichiarazioni sulla base di questa documentazione, però lei mi sembra di capire che non le condivide.

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Il Prefetto questa valutazione l'ha basata su azioni fatte, lei stesso diceva prima, prima del 2014. Tre indagini furono fatte.

  GIOVANNI VIANELLO. Quindi, queste considerazioni il Prefetto le ha fatte sui dati vecchi e non su quelli nuovi che lei comunque ha fornito.

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Su tutte quelle indagini che abbiamo fatto vedere.

  GIOVANNI VIANELLO. Quindi, non si è rifatto al suo lavoro, mi sembra di capire, ma si è rifatto a documentazione precedente che lei aveva già valutato.

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Valutato e integrato, tanto è vero che con l'Ispra facemmo proprio questa valutazione. Poi c'è tutta la documentazione dei lavori pregressi nelle slide, troverà tutto. Onorevole, mi perdoni se faccio un paragone, può sembrare stridente e duro. Io faccio a un corpo malato un'analisi del sangue, capendo che ci sono dei Pag. 17problemi vado a indagare e faccio PET, ecografie, risonanze magnetiche, credo che i dati che io ricevo da queste analisi sono più reali e concreti della situazione di quel corpo malato.

  PRESIDENTE. La parola alla senatrice Nugnes.

  PAOLA NUGNES. Volevo avere un chiarimento, una notizia un po' più dettagliata sulla questione delle scuole, perché ho sentito parlare di ristrutturazione edilizia, energetica, sull'antincendio. Ho visto dalle slide che ci si è occupati anche del terreno intorno, volevo capire meglio il livello di bonifica di quei terreni. Devo dire che purtroppo e raramente sono d'accordo con quello che viene detto dagli auditi, anche da un punto di vista politico, però ricordo perfettamente di questa piattaforma, di questo lavoro, che con l'ex Ministro dell'ambiente Costa veniva messo in evidenza e anche del fatto che questo lavoro sarebbe dovuto essere un anello di congiunzione con il lavoro del commissario di Bagnoli, altra area ex Italsider che noi abbiamo come grande ferita. Poi questa cosa non è partita. Lei ci ha detto che non è partita, che si è fermata. Innanzitutto volevo chiederle che percentuale di lavoro lei ritiene sia stato fatto? Giusto per avere una visione della faccenda. E se lei ha delle notizie sul perché questo lavoro è stato poi interrotto.

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Sulle scuole abbiamo fatto anche le indagini sulle aree circostanti, debbo dire che la compromissione di quelle aree era poca cosa rispetto al cimitero: trenta, quaranta centimetri. Abbiamo rimosso tutto e ricostruito, ma non solo ricostruito, non so se ha visto qualche volta qualche immagine che facevo vedere dei giardini delle scuole, quindi anche dei laboratori esterni alle scuole. C'è un'immagine bellissima, delle immagini stupende, che abbiamo fatto facendo ricostruire anche su quei muri degradati quello che era il mar Piccolo, ma quella scelta l'abbiamo fatta fare ai bambini. Questo per le scuole credo di avere risposto, abbiamo fatto la bonifica. Poi magari le darò dei documenti, delle pubblicazioni che non presento oggi perché potrebbe sembrare come se volessi irretire, ma non è questa la mia intenzione.

  GIOVANNI VIANELLO. Giusto per collegarmi a quello che stava dicendo la collega, lei ha fatto gli interventi alle scuole, ha fatto il piano di aerazione in seguito alle ulteriori problematiche.

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Alla richiesta proprio delle scuole.

  GIOVANNI VIANELLO. Poi è stata sostituita, ma quell'impianto e tutto quello poi è andato in funzione?

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Io l'ho completato bisognava fare un'ultima parte del collaudo.

  GIOVANNI VIANELLO. Che era ad appannaggio di chi?

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Del Comune.

  GIOVANNI VIANELLO. Il Comune l'ha fatto questo collaudo?

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Sì, credo mesi dopo. Fortunatamente, anche il Covid è stato di grande, grandissimo aiuto. Lei lo sa perché qualche volta gliel'ho rappresentato, la devastazione che c'è stata a quell'impianto che non lo si voleva e poi l'abbiamo ricostruito più volte. L'onorevole mi chiedeva anche per il discorso della rete di monitoraggio. La banca dati e tutto quello che è stato realizzato le Pag. 18ho detto prima semplicemente delle 19 mila analisi di laboratorio certificate da istituti scientifici e avvalorati da Arpa. Sono stati fatti, avvalorati e sono stati trasmessi, non solo ma costituiscono banca dati del permisiti. Il professore Uricchio del CNR doveva, avuto quei dati, validarli e inserirli in questo permisiti, che è il sito dove tutti gli enti attingono per fare delle valutazioni.

  GIOVANNI VIANELLO. Stiamo parlando della piattaforma di monitoraggio.

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. La piattaforma e tutto il lavoro che è stato fatto sull'area di crisi ambientale. Pensi che sull'area di crisi ambientale abbiamo fatto anche indagini sugli alberi, sempre l'università. Abbiamo fatto dei carotaggi, piccoli carotaggi sugli alberi, perché gli alberi sono quelli che conservano, che hanno la memoria di ciò che è avvenuto negli anni in termini di inquinamento. Per cui attraverso questa valutazione si è capito cosa è avvenuto negli anni. Tutto questo è banca dati, tutto è stato fornito a tutti, tanto è vero che adesso anche il tavolo CIS (Contratto Istituzionale di Sviluppo) l'ho rifornito. L'altro giorno Capasso e Velardo hanno consegnato un'altra copia e hanno rappresentato a chi ce l'ha chiesto tutta una serie di passaggi. Per questo dissi all'inizio al Prefetto: «Prefetto è complesso, il passaggio di consegne non è solo carta e contenuti. È anche affrontare una metodologia di lavoro completamente diversa, per cui lei ha bisogno di un supporto».

  GIOVANNI VIANELLO. Sempre sulle scuole.

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Stavo continuando, quindi lei dice a che percentuale il monitoraggio?

  PAOLA NUGNES. No, no, anche i lavori.

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Come le dicevo prima, quella slide che lei troverà adesso in quello che vi consegniamo, tutto il lavoro dei dodici interventi sul Mar Piccolo, dieci sono stati tutti quanti completati. Era quello là il più grande, il più significativo, ma in termini di impatto anche economico, quello là del partenariato per l'innovazione, cioè zonata l'area, individuato tutto, stavamo alla seconda fase della gara, come ci dice il decreto ed è stato bloccato, quella non è andata più avanti la gara.

  GIOVANNI VIANELLO. Quale gara?

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Quella sul Mar Piccolo il partenariato per le innovazioni.

  GIOVANNI VIANELLO. Quindi, la gara non è soltanto quella sul cimitero a San Brunone che è stata sospesa c'è anche una gara sul Mar Piccolo che è stata sospesa?

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Quella sul Mar Piccolo, l'attività sul Mar Piccolo. Sì, io se vuole le do tutti i dati e sono stati consegnati anche tutti i plichi.

  PAOLA NUGNES. Quando è successo?

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. È successo nel momento stesso in cui io sono andata via.

  PAOLA NUGNES. Ma lei è andata via per fine del mandato?

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area Pag. 19di Taranto. No, perché il Governo ha voluto che io andassi via.

  PAOLA NUGNES. Il Governo Draghi?

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. No, il Governo precedente.

  PAOLA NUGNES. Precedente. E ci può dare una data?

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Il 20 agosto scadeva il mandato, veramente scadeva a luglio, poi c'è stata la prorogatio al 20 agosto. Al Governo, e vi lascio tutte le note, ho mandato più note in cui dicevo: «C'è la scadenza del mandato tutta la documentazione a chi la do?». Non ho mai avuto risposta. Lascio tutto qua.

  PAOLA NUGNES. Quindi 20 giugno del ...?

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Del 2020. Questo è il passaggio di consegne, la lettera attraverso la quale e con la quale è avvenuto il passaggio di consegne. Queste sono le note che mandavo al Governo per dire: «Io ho finito cosa dobbiamo fare? Cosa devo mettere in atto? A chi consegno?», perché come lei sa in mancanza di Commissario è il Presidente del tavolo o del Governo che assume poi questo ruolo.

  PAOLA NUGNES. Quindi, non è subentrato nessuno?

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. È subentrato dopo il Prefetto Commissario con il quale mi sono incontrata il 20 ottobre, lui ci ha comunicato i primi di novembre credo che era stato nominato.

  PAOLA NUGNES. Nel 2021?

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. 2020, parliamo sempre del 2020. Nel novembre del 2020 è stato trasferito tutto al Prefetto Commissario.

  PAOLA NUGNES. E per quanto è di sua conoscenza, i lavori poi sono andati avanti?

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Credo che questo lo sappiate meglio di me. Le posso semplicemente dire che il mercato ittico galleggiante che avevamo fatto è stato completato. Questo mi fa grande piacere. È stato completato perché era già tutto pronto.

  GIOVANNI VIANELLO. Cioè la rimozione del mercato?

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. La rimozione, certo.

  GIOVANNI VIANELLO. Che in realtà era affondato.

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Sì, era affondato, avevamo fatto tutta l'analisi perché pure là bisognava capire che danno l'intervento avrebbe procurato nella rimozione di quel mercato e quindi danno alla flora o alla fauna. Abbiamo dovuto fare sei mesi di monitoraggio ante, durante e post operam. Poi avevamo avviato la rimozione di quel materiale che le dicevo ed è stato completato per quanto io sappia.

  PRESIDENTE. La parola al senatore Briziarelli.

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  LUCA BRIZIARELLI. Sì, grazie Presidente. La premessa è che nessuno pretende di esaurire in un tempo ridotto l'analisi, l'approfondimento di tutte le questioni legate a Ilva e a tutto quello che significa sul piano ambientale, la salute, l'economia e tutte quante le implicazioni. Fatta questa premessa una prima domanda che non ho compreso rispetto a quello che lei ha illustrato. Ad un certo punto lei ha detto che i materiali erano pari all'equivalente della produzione di un anno della regione Campania. In termini quantitativi perché è una frase a effetto, per carità, però che significa in quantità di tonnellate complessivamente? È una frase a effetto, ma detta in sede di commissione bicamerale di inchiesta, lei capirà, richiederebbe un approfondimento superiore. Dopodiché lei ci ha fornito questo dato per giustificare il fatto che questo renderebbe più comprensibile la spesa del milione e 530 mila, 191,99 euro per i cinquantuno consulenti? Cioè la situazione era così grave? Quindi, io ho fatto questo esempio, tanto da giustificare le 51 consulenze. Questo è per capire il ragionamento che ci poneva. Ovviamente, mi riferisco ai dati che il Prefetto Martino ha trasmesso al Ministero dicendo che sui 20 milioni disponibili erano stati complessivamente impegnati 5 milioni 705 mila 248 euro, dei quali 1 milione 530 mila e rotti in consulenza e 2 milioni e 575 mila euro in termini di Progetto verde amico, quindi il dato lo prendo da qui. La cosa che a me colpisce non è tanto il fatto che si è arrivati a un numero tale di consulenze, anche perché l'esempio che lei ha fatto sul piano sanitario ha una sua logica. Lei dice: «Piuttosto che fare le analisi del sangue, faccio la PET, faccio comunque gli esami che sono giustificati da uno stato evidentemente grave, trova una logica». Quello che mi preoccupa è intanto che non ci sia stato un dettaglio di pari intensità, passione, anche perché si sente benissimo che lei ritiene di essere stata cacciata a torto o comunque allontanata. Tuttavia, mi aspettavo un'analisi di maggiore dettaglio delle risultanze dei lavori svolti da questi consulenti, non entro nel merito della scelta, del meccanismo di selezione, della qualità o meno dei soggetti. Prendo per buono che siano stati scelti i migliori, sono stati pagati il giusto, ma vorrei capire che cosa effettivamente hanno prodotto, soprattutto alla luce della missiva che è agli atti, che risale al 13 settembre del 2021, con la quale il Ministero risponde al Prefetto e dice, cito testualmente: «Con riguardo poi al compenso a numero 51 consulenti lo scrivente – Ministero – non essendo a conoscenza delle attività effettivamente espletate dai consulenti medesimi è nella materiale impossibilità né per altro avrebbe la competenza di valutarne la riconducibilità alle azioni previste dall'intervento finanziato, tanto si rappresenta per le valutazioni di competenza della signoria vostra alla quale si rimette, altresì, ogni determinazione in ordine alla segnalazione di tale questione nell'ambito del CIS, nonché circa l'opportunità di avviare una specifica articolata informativa alla procura della Corte dei conti». Premesso che se non è in grado il Ministero, non vedo come possa esserlo la Prefettura, però lei capisce di valutare l'effettiva corrispondenza. Questa è del 13 settembre del 2021, lei ci dice che il passaggio di consegne è avvenuto in ottobre.

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Senatore, mi perdoni, del 2020.

  LUCA BRIZIARELLI. Passaggio di consegne a ottobre del 2020. Questo mi preoccupa.

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Ottobre, novembre.

  LUCA BRIZIARELLI. Se a ottobre, novembre, lei ha fatto un passaggio di consegne in cui in teoria avrebbe dovuto fornire tutti gli elementi validi, perché ancora a settembre del 2021, quindi mesi dopo, quasi un anno dopo c'è ancora un carteggio fra la prefettura e il Ministero che dubita o quanto meno dichiara di non essere in grado di valutare? Neanche si parla della Pag. 21correttezza del lavoro svolto, o dei risultati, ma addirittura che gli stessi possano essere ricondotti a riconducibilità delle azioni previste all'interno del piano finanziario. Su questo può darci qualche elemento in più? Alla luce degli elementi in suo possesso a oggi che non svolge più il ruolo, quindi siamo ovviamente a maggio del 2022, la situazione è ancora di indeterminatezza? Se è sì, perché e che cosa sa di questo? L'altro elemento rispetto ai cinque milioni impegnati ce n'erano venti disponibili, complessivamente, perché poi questi sono cinque milioni rispetto a un finanziamento complessivo di venti che non sono stati impiegati perché probabilmente è mancato il tempo. Questo, ripeto, sempre i dati forniti. Il suo piano successivo che cosa prevedeva nel momento in cui si è interrotta la sua funzione? Quale idea si era fatta e verso quale direzione si sarebbe rivolta alla luce dei dati in suo possesso? Perché lei avrà avuto l'esito delle consulenze perché ha già mandato le parcelle, c'erano già le cose, magari erano avanti. Queste sono le tre grandi macrodomande che avevo.

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Senatore, cerco di rispondere in ordine a quello che mi ha chiesto. Lei mi interrompa qualora non sia esaustiva la mia risposta. Parliamo del PIP di Statte, la frase ad effetto è stata detta per non richiamare i numeri. Superficie di circa 90 mila metri quadrati, l'ho fatta vedere prima nella slide, una profondità media di 25 metri, una profondità massima di 40 metri, per cui è stato ricostruito attraverso le indagini che abbiamo fatto il volume del corpo rifiuti che equivale a un milione e 250 mila metri cubi. Sono dei calcoli fatti perché altrimenti non si poteva proseguire nella progettazione. Sono tutti elementi che necessitavano e necessitano quando si affronta un'azione in quel caso di bonifica dell'area.

  LUCA BRIZIARELLI. La posso fermare? Perché mi colpisce già un dato. Lei mi parla di un'area solo di 9 mila metri quadri?

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. 90 Mila metri quadri.

  LUCA BRIZIARELLI. 90 Mila metri quadri, quindi 9 ettari, perfetto.

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Questo lo troverà in tutta la documentazione. Poi lei mi chiedeva come mai il Commissario Prefetto a settembre del 2021 manda questa nota al Ministero dicendo quali sono i prodotti che hanno questi consulenti. Credo di non essere stata chiara prima, tutto quello che è stato realizzato, per legge abbiamo dovuto seguire le norme, ha previsto una progettazione. A base di un'operazione io devo fare tutte le analisi per fare l'operazione. Quindi, c'è stata una progettazione che se l'avessimo voluta affidare all'esterno, è stata affidato supporto alla progettazione, avremmo avuto dei costi elevatissimi. Per cui con quelle disponibilità economiche che mi erano state date non sarei stata capace di realizzare tutte le attività fatte. Cosa ho cercato di fare? Con l'aiuto di questi consulenti, di cui se volete c'è la scheda, quello che ha prodotto, come è stato valutato, in quale progetto si è inserito, ci ha dato una mano insieme alla disponibilità poi mia personale, io ho fatto il RUP (Responsabile unico del procedimento) un sacco di interventi. Alla mia idea e capacità progettuale, sono state realizzate tutta una serie di attività e per fare tutte queste attività c'è stato bisogno di avere un supporto. Se noi ci mettiamo e andiamo a fare l'analisi di tutto quello che è stato realizzato e volendolo affidare esternamente cosa avremmo impegnato come Governo, saremmo andati oltre i 600 milioni. Io avevo a disposizione 200 milioni e dovevo farci tutto con questi soldi. Ma questa azione non solo la dico adesso l'ho ripetuto più volte, è tutta documentata, tanto è vero che abbiamo avuto Pag. 22il controllo dalla ragioneria di Taranto e non abbiamo avuto problemi. Nel senso che hanno controllato, ci hanno chiesto delle integrazioni, le abbiamo mandate, ci siamo incontrati, proprio per cercare di fare comprendere meglio tutto il processo. Hanno letto tutte le carte che gli abbiamo mandato, nel momento stesso che un commissario dice: «Io non ho ricevuto nulla», quindi non ha avuto il modo di leggersi le carte se non le ne ha ricevute. Non esisteva il progetto, come fa a dire che i consulenti che sono stati coinvolti non hanno prodotto nulla? C'è qualcosa che non funziona. Se io non ho avuto le carte, non ho avuto la documentazione necessaria per valutare una serie di progetti, di attività, come faccio a dire che quelle attività non sono state fatte? O se sono state fatte sono state fatte male? Non lo so, sono un tecnico, lavoro da 25 anni, mi occupo di Mezzogiorno d'Italia, mi occupo di problemi di frane, mi occupo di problemi di alluvioni, di subsidenza, di problemi radioattivi, mi occupo di dighe. Non credo di essere la prima che si è posta là e ha incominciato a dire: «Adesso mi diverto con la mia fantasia a fare una serie di azioni». Tutto quello che io ho individuato come problematiche dall'inquinamento a quelle che erano le risoluzioni dell'inquinamento, sono frutto non solo di quella che è la valutazione di un Commissario, di un tecnico, di un dirigente dello Stato, ma è frutto di una condivisione scientifica, tecnica con le istituzioni. Le istituzioni stavano sedute intorno al tavolo con me, come è stato seduto il Ministero costantemente. Ed è stato portato tutto al tavolo CIS, se vuole ho i verbali. Sono disponibile ad approfondire punto per punto, tutto, sinceramente onorevole, sentire infangato il nome di uno che ha dato a questo Mezzogiorno e sta continuando a dare, per me è una ferita, mi fa male. Non dico di condividere le azioni che ha fatto un Commissario e la squadra che ha lavorato con un Commissario, ma se uno non li condivide deve dimostrare con la stessa documentazione ed elaborazione che quell'azione non va bene. Se lei fa un lavoro fatto per bene su un suo territorio non posso venire io che non conosco il suo territorio e dire che lei non ha fatto niente, non lo posso dire, non lo posso dire. Mi scusi questa mia veemenza, ma mi viene dal cuore, dalla mente, perché qui abbiamo creato un sistema, un lavoro a Taranto di grande rilevanza. Io dicevo sempre il nome di Corbelli deve scomparire. Non è Corbelli che ha fatto questa azione, Corbelli l'ha guidata, l'ha coordinata ma è frutto di azioni di varie comunità. Chiedo scusa. I vari passaggi, progetto per progetto e vediamo chi è stato impiegato, chi ha lavorato e chi ha dato i risultati.

  LUCA BRIZIARELLI. Io non l'ho interrotta e non ho chiesto al presidente di interromperla, però non era questa la domanda che le ponevo. È giusto o no utilizzare i consulenti? È stata seguita o meno una procedura corretta nell'individuazione dei consulenti? Quale risultato hanno dato i consulenti? Queste erano le tre cose macro, ma su questo io sono saltato oltre, le ho detto prendendo per buono tutto, come è possibile che si metta, non in discussione, ma che si dica: «Non sono in condizione di sapere se quello che hanno prodotto sia da mettere in relazione o meno con le azioni previste con il piano finanziario». Per me è una cosa che va al di là e che è, non dico surreale, ma quanto meno particolare. Non è che qui il Ministero ha fatto fare, tornando all'esempio suo, dieci risonanze a distanza l'una dall'altra di un giorno, quindi ha sprecato perché era giusto. Uno potrebbe dire: «Non era giusto ricorrere alla risonanza magnetica», per rimanere sempre con quell'esempio. E non è stato detto. «Pur essendo giusto non era giusto farne dieci». Oppure potrebbe dire: «Era giusto ricorrere alla risonanza magnetica, ne è stata fatta una, non abbiamo l'esito». Qui il discorso non era giusto, ne è stata fatta una e l'esito è questo, qui si dice: «Noi a oggi siamo nell'impossibilità di valutare se debbano essere pagati o meno questi, perché non sappiamo se quello che hanno fatto è in relazione o meno con l'attività del piano di recupero dell'Ilva». Lei capirà che mi sarei aspettato una domanda sugli altri tre punti, non da addirittura avere un carteggio. Da una parte lei ci dice: «Erano al tavolo, hanno partecipato, esistono i verbali,Pag. 23 c'è un carteggio». Dall'altro abbiamo una lettera del Ministero al Prefetto che dice: «Noi a oggi non siamo in condizione di sapere se questi hanno lavorato in quest'ambito e anche se lo sapessimo non avremmo le consulenze», questo mi permetto di censurarlo perché se non è in grado il Ministero di stabilire una cosa del genere e la chiede al Prefetto aggiungo io, ma non pretendo una risposta su questo, che anche qui ci sia un qualcosa che non va. Non so se sono stato chiaro, infatti ho detto: «Prendo per buono che la procedura di individuazione sia stata corretta, che quelli scelti sono stati i migliori e che abbia lavorato bene». Saltando a piè pari quello su cui lei mi ha risposto ma io non glielo avevo chiesto, l'aspetto che io sottolineavo era quello del contenuto del carteggio e della lettera del 13 settembre 2021 fra il Ministero e il Prefetto che, ripeto, in quel passaggio mi lascia perplesso.

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Tutti gli incarichi sono stati dati seguendo le norme. È stata fatta una short list, è stata fatta una valutazione. Ognuna di quelle persone incaricate costituisce una parte di tutto quello che è la progettazione per ogni singolo intervento. L'andiamo a vedere sia come aspetto amministrativo che come aspetto tecnico. Se prendo un progetto, un intervento realizzato dal Commissario, quel progetto l'ha costruito X, Y, Z, non so se rendo l'idea. Quindi di quel progetto io vada ricondurre tutto quello che è stato fatto. Non è che sono stati scelti così e non hanno fatto nulla, ci sono anche i prodotti realizzati da questi consulenti. Il fatto che il Ministero dice: «Io non so cosa hanno realizzato». Io al Ministero ho dato i prodotti certamente realizzati. Non ho detto: «Il prodotto è stato fatto (...)», perché sarebbe stato alquanto sciocco, ma non era adatto a quel tavolo. Il Ministero ha avuto tutto, tutte le attività svolte di volta in volta. Ogni tre mesi ho mandato una relazione a tutti del lavoro fatto, gli impegni economici che mi venivano richiesti di volta in volta al tavolo. C'era ricordo il sottosegretario che mi chiedeva ogni volta questa tabella che vi lascio allegata con tutte le specifiche. Il motivo perché l'ha fatto non glielo so dire. Lei prima mi ha fatto anche ricordo un'altra domanda, adesso mi sfugge però. Mi ha fatto anche un'altra domanda.

  LUCA BRIZIARELLI. A me sembra che delle cose che ho sollevato sostanzialmente abbia risposto a tutte.

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Tutta la documentazione che era stata fatta, tutte le attività che erano state fatte negli anni a Taranto sui siti specifici, perché venivano fatti secondo il decreto legislativo n. 152, tutta la valutazione sul sito specifico era buttata negli scantinati al Ministero dell'ambiente. Senatore sono stati presi, ho dato la consulenza, la collaborazione a due giovani, e per due anni hanno preso tutte quelle carte, le hanno valutate prima, informatizzate e io le ho consegnate a tutti, anche al Ministero dell'ambiente. Per cui quello è un patrimonio che adesso il Ministero si ritrova. Anzi avevo chiesto al Ministero: «Chiamati dei giovani, li fai lavorare pochissimo all'anno, ti fanno un lavoro del genere, loro imparano, non solo lavorano, imparano e quel percorso può servire a loro per accedere a qualche concorso». Senatore è così, così bisogna lavorare altrimenti ogni cosa se ne va per fatti propri nel rispetto delle leggi e delle norme.

  LUCA BRIZIARELLI. Che poi questi possano partecipare a un concorso con l'esperienza che si sono fatti, è una conseguenza non direttamente collegata.

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. No, certo, certo.

  LUCA BRIZIARELLI. L'ultima domanda che pongo è questa: premesso che tutta la logica credo alla base è: ma hanno o non hanno a che fare queste consulenze che possono essere le migliori possibili con la Pag. 24realizzazione della piattaforma sistema integrato riqualificazione di area vasta, di crisi ambientale? Magari questa è la cosa più importante del mondo.

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Anche per quello.

  LUCA BRIZIARELLI. E credo che sia questo....

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Anche per quello. Anche per quello.

  LUCA BRIZIARELLI. Mi fa finire la domanda? Così magari poi mi risponde se ritiene, però magari mi faccia finire.

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Mi perdoni, mi perdoni.

  LUCA BRIZIARELLI. Alla luce di tutto questo e lei sarà lì a dire che c'entrano, qualcun altro starà a dire che non c'entrano, il Ministero ha consigliato al Prefetto di rivolgersi alla Corte dei conti. Ad oggi, per quello che ci può dire, se la cosa è pubblica, lei è stata convocata alla Corte dei conti? Gli è stato chiesto di rendere conto? Visto che era il 13 settembre 2021, dal 13 settembre 2021 la lettera con la quale il Ministero consigliava al Prefetto di rivolgersi alla Corte dei conti per quello che le è dato sapere è effettivamente questo accaduto? Cioè il Prefetto si è rivolto alla Corte dei conti per quello che lei sa? Lei è stata convocata alla Corte dei conti per giustificare tutto questo, o no? Grazie.

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. No, senatore non sono stata convocata da nessuno. Come le dicevo prima tutto il lavoro è stato valutato, è stato sotto il controllo della Ragioneria, della Ragioneria di Stato di Taranto. Abbiamo consegnato tutto là e abbiamo avuto il controllo per anni. Per cui loro hanno controllato finanche la ricevuta del caffè.

  PAOLA NUGNES. Lei non ha avuto nostra richiesta formale?

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. No, qualche rilievo a dire: «Mi manca la ricevuta, non hai allegato questa ricevuta».

  PAOLA NUGNES. No, nello specifico che ha a che fare con questo scambio di e-mail?

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. No, no. Però ripeto è tutto, tutto disponibile.

  PAOLA NUGNES. La domanda che volevo fare l'ha fatta il collega, se c'erano degli atti formali e se la Ragioneria di Stato aveva fatto i rilievi e se la Corte dei conti era stata interessata da questa faccenda, ma mi sembra che la risposta è no, che la Ragioneria di Stato non ha fatto nessun rilievo. Quindi un controllo c'è stato in definitiva.

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Se vuole io le posso mandare anche la documentazione inviata, solo che parliamo di stanze di documentazione. C'è stato il controllo, non abbiamo avuto nessun rilievo, ripeto, sono state chieste delle integrazioni, ma è diverso dal rilievo. Però sono qui, sono qui a rappresentare tutto.

  PAOLA NUGNES. Lei già l'ha detto, però io lo ribadisco, che erano tutte consulenze pubbliche, poi adesso si parla anche di consulenti privati, quindi se ci dà Pag. 25l'elenco dei consulenti forse abbiamo un quadro più chiaro.

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Non si tratta di avere consulenze, sono collaborazioni, perché poi la consulenza intesa in termine scientifico, la vera consulenza è stata fatta attraverso gli accordi, tranne qualche consulenza specifica che magari non si trovava nell'università come figura e non è stato dato qualcosa ai professori, non sono stati, chiedo scusa, pagati per la prestazione fatta, ma loro hanno avuto semplicemente il rimborso spese.

  PRESIDENTE. La parola all'onorevole Vianello.

  GIOVANNI VIANELLO. Sì, vorrei fare un paio di domande. La prima è sulla questione della qualità degli studi che erano presenti. Lei ha già spiegato la motivazione o per cui ha fatto degli ulteriori approfondimenti. Non mi meraviglia neanche che ci siano delle informazioni parziali, lo abbiamo scoperto anche con le collinette ecologiche, che sono affianco, adiacenti a quelle scuole di Tamburi. Per cui le è stato dato questo incarico di mettere in sicurezza le scuole, però non gli è stato dato altro, perché le collinette ecologiche che iniziano proprio a tre metri dalle scuole, erano di proprietà dell'Ilva. Successivamente l'autorità giudiziaria con i Carabinieri del NOE, mi sembra o della Guardia di finanza, hanno scoperto che quelle collinette ecologiche, che sono lì da 45 anni che nessuno aveva fatto analizzare all'interno del perimetro Ilva, in realtà fossero contaminate. Per cui c'è questa discrepanza che sia stata messa veramente a due metri, tre metri dalle scuole. Mi sembra abbastanza chiaro che un in quadro generale c'è una frammentazione di competenze, perché le collinette ecologiche che erano dell'Ilva non erano di sua competenza, e sono state estrapolate e date poi successivamente ai commissari Ilva in AS (Amministrazione straordinaria) per la bonifica, andando a insistere con i fondi del patrimonio destinato oggetto di questi giorni che abbiamo sentito. Per cui dove si va a fare analisi mi sembra si trovino delle situazioni e questo significa che probabilmente più analisi si fanno più troviamo stati di contaminazione ovunque. Quindi, mi sembra anche opportuno estendere al massimo la caratterizzazione, perché se dopo 45 anni si viene a scoprire che le collinette ecologiche che sono a due metri dalle scuole dove vanno i bambini e dalle case, perché lì c'è un rione di 19 mila persone, sono contaminate. Dopo 45 anni mi sembra anche ovvio che il monitoraggio non è stato sufficiente. Vorrei fare una domanda, questa considerazione è legata al fatto che i bambini che mandiamo a quelle scuole o la gente che vive lì a due passi da quelle collinette ecologiche è sicura? Vorrei capire sulla Cemerad, dove c'è un lavoro importante che parte dalla scorsa legislatura, con la Commissione d'inchiesta che è già stata, ci sono ancora tre mila fusti. C'è stata una norma che permette la rimozione finale di questi 3 mila fusti? Non sono riuscito bene a capire se questa rimozione non va avanti perché il Ministero delle economie e finanze non sta dando l'okay. Qual è il problema? Perché non viene dato l'okay alla rimozione di questi 3.500 fusti? Le farò in seguito a questa risposta un ulteriore domanda. Grazie.

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Onorevole, lei ha fatto una domanda molto significativa e importante. Il fatto delle collinette, e ha detto: «Non rientra nella mia area», anzi io per estendere a tutta l'area di crisi ambientale c'è stata la necessità di un decreto. Avevo posto questa questione al tavolo: si deve indagare sulle collinette per avere un quadro unitario della situazione. Non mi è stato possibile, quindi io là non posso che dirle che c'è necessità.

  GIOVANNI VIANELLO. Mi scusi quand'è che ha posto al tavolo, al CIS intende?

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazionePag. 26 e riqualificazione dell'area di Taranto. Al CIS, sì.

  GIOVANNI VIANELLO. Quando ha chiesto?

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Ma non solo al tavolo CIS anche a un tavolo tecnico che fu fatto in Prefettura. Perché io allora proposi, dissi: «Innanzitutto incominciamo a isolare, proprio nell'immediato se c'è questa perplessità, paura dei volatili, che gli elementi volatili possono creare dei problemi, creiamo uno stato impermeabile subito anche semplice, non ha bisogno di costi elevati e incominciano a indagare», perché là bisogna rimuovere. La cosa importante è capire se quelle collinette hanno creato problemi nella falda, perché la falda, l'acqua cammina non si ferma mai, quindi questo posso dirle, poi non sono stata più coinvolta.

  GIOVANNI VIANELLO. Dai commissari Ilva in AS.

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Sì, sì, poi non so più cosa è stato fatto, ho chiesto ma non mi è stato fornito nulla. Poi mi ha chiesto per la Cemerad. I fusti da rimuovere sono circa 3 mila, come le ho detto sono in condizioni pessime. Il problema da un punto di vista tecnico è stato risolto, abbiamo presentato tutto, abbiamo fatto il Piano. Il problema è il circuito finanziario, prima i fondi venivano trasferiti sulla contabilità Commissario Taranto, essendo la stessa persona, non creammo due contabilità: adesso non è la stessa persona. Quindi, chiesi di avere la possibilità di avere un'altra contabilità, mi è stato detto: «Non è possibile».

  GIOVANNI VIANELLO. Mi scusi, al Commissario che l'ha sostituita, Commissario Prefetto che ha la contabilità, lei ha chiesto le risorse per l'ultimazione di questi fondi?

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Ma non centra niente il Commissario.

  GIOVANNI VIANELLO. Perché sono due cose?

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Sì, sono due cose diverse. Io sono commissario anche Cemerad. Adesso è una questione di circuito, dove vengono trasferite le risorse? In quale contabilità? C'è necessità di una contabilità, di aprire una contabilità speciale. Il MEF, da quanto io so, non è propenso ad aprire molte contabilità per i fatti di controllo, perché poi la contabilità speciale rispetto a un bilancio, ha un altro iter. Per cui mi sono attivata, a livello di Presidenza del Consiglio dei Ministri, perché io per Cemerad ho avuto sempre il diretto contatto con la Presidenza al Consiglio dei Ministri, per parecchio tempo non mi è stato risposto, ma per parecchio tempo non è stato risposto.

  GIOVANNI VIANELLO. Può quantificare il periodo?

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Le carte di Cemerad non le ho portate. Ho avuto la risposta dopo il cambio di Governo.

  GIOVANNI VIANELLO. Cioè quale?

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Ci rispose il segretario Chieppa. Avevo sollecitato i Ministeri, tutti, perché poi mandavo note a tutti quanti, ho avuto la risposta, Chieppa risponde dicendo: «Attivati con il Ministero dell'ambiente». Quindi, io mi sono attivata con il Ministero dell'ambiente, il quale mi dice: «Ma è un Pag. 27problema di contabilità, non riesco a risolverlo io», quindi ha rinviato il tutto al MEF. Il MEF si è già espresso, perché io ho scritto una lettera al MEF dicendo: «Che debbo fare per la contabilità?». E mi ha risposto: «Non è possibile aprire un'altra contabilità». Senza dirmi un'alternativa.

  GIOVANNI VIANELLO. Quindi, a fronte della risposta che il Ministero dell'economia e finanze gli ha fornito, noi abbiamo: legge di bilancio sono stati finanziati 8 milioni, ma questi 8 milioni non possono essere impiegati perché il MEF non sta aprendo un'altra contabilità? Sta dicendo che questo è problema?

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Perché non si è definito il circuito finanziario. Chieppa mi risponde il 2 luglio del 2021, «Il segretario della Presidenza del consiglio, con protocollo 21660, tenuto conto del carattere emergenziale ha rinnovato al Ministero dell'economia e finanze, Ufficio Gabinetto la richiesta di provvedere con le modalità più idonee», questo è il finanziamento chiedo scusa. Dobbiamo leggere il fatto della contabilità. Il Commissario ha richiesto al segretario generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Roberto Chieppa, di valutare l'opportunità di disporre lo stesso commissario di una apertura di contabilità speciale presso la tesoreria dello Stato. Il segretario generale risponde con nota con protocollo 1325 del 14/02/2022, inviata per conoscenza ai Capi di Gabinetto MEF, MITE (Ministero della transizione ecologica) e MISE (Ministero dello sviluppo economico), per la bonifica inserita (...) invitando il commissario a coordinarsi con lo stesso, quindi con il MITE, al fine di conseguire la piena operatività nell'assorbimento delle funzioni connesse all'incarico assegnato. Mi rivolgo al MITE e poi tutta la procedura. Il MEF l'ultima risposta che ho avuto l'altro giorno.

  GIOVANNI VIANELLO. Quindi, Cemerald è bloccata perché il MEF non sta aprendo la contabilità.

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Non definisce il circuito.

  GIOVANNI VIANELLO. Non definisce il circuito.

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. È una contabilità? Vuoi far passare questi fondi attraverso un Ministero e poi io rendiconto al Ministero? I circuiti finanziari possono essere di vario tipo.

  GIOVANNI VIANELLO. Ma secondo lei perché non viene fatta questo circuito?

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Non lo so, non mi faccia domande a cui non so rispondere.

  GIOVANNI VIANELLO. Le faccio un'ulteriore domanda se mi permette.

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Solo che c'è un dossier di note inviate. Ho anche chiesto alle politiche di coesione l'altro giorno di darci un supporto a risolvere questa questione perché loro si trovano ad affrontarla, anche perché come lei sa il Ministro Carfagna è Presidente del tavolo CIS.

  GIOVANNI VIANELLO. Le faccio un ulteriore domanda e concludo con questa per il momento. Lei dichiarò a fine 2017 che due massoni l'avevano minacciata di farla decadere da commissario per la questione legata al commissariamento delle bonifiche di Taranto e alla Cemerad. Di fatto non abbiamo capito quali sono le motivazioni, è successa anche di fatto, perché poi lei successivamente non è stata riconfermata, ci può spiegare meglio questa situazione? Ripeto, queste erano dichiarazionePag. 28 che lei ha rilasciato, dicembre 2017, due massoni l'avevano minacciata che il suo incarico non sarebbe stato rinnovato. Ci può spiegare meglio questa cosa?

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Non è stato così, perché uno quando parla magari non si esprime in maniera compiuta. Mi trovavo in un seminario, proprio per la divulgazione delle attività si facevano spesso seminari, venivo invitata a parlare nelle varie Rotari, Lions e così via discorrendo. Era il periodo che avevo incominciato a lavorare sulla Cemerad. Le difficoltà che avevo incontrato su Cemerad sono state elevatissime, proprio per avviare quel tipo di lavoro, dichiarai perché poi questa dichiarazione è avvenuto in seguito anche a tante altre cose, che si erano avvicinati a me prima una persona e poi un'altra dicendomi: «Dottoressa Corbelli, la ringraziamo per il lavoro che ha fatto, ma noi abbiamo in tasca – queste furono le parole che mi furono dette – di un suo incarico più prestigioso a Roma». E poi fu ribadito da una seconda persona, i nomi non li ricordo.

  GIOVANNI VIANELLO. Poi è andata comunque all'autorità giudiziaria?

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Sì, sono andata all'autorità giudiziaria a dichiarare. Prima lo dissi ai Carabinieri perché avevamo già un accordo.

  GIOVANNI VIANELLO. Quindi ha sporto una denuncia ai Carabinieri?

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Sì, andai proprio veramente a dire: «È successo questo che debbo fare?». Adesso è semplice dire, ma quando ci si trova in mezzo a tante attività non sapevo.

  GIOVANNI VIANELLO. Grazie.

  PRESIDENTE. C'è stata un'inchiesta che lei sappia, un approfondimento di questa cosa?

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Non lo so, Presidente questo non glielo so dire, almeno poi non mi è più ritornato, non mi è stato chiesto, forse c'era stata una verifica, magari è stata una mia non lo so paura che un avuto, non so come definirla.

  GIOVANNI VIANELLO. Non mi era chiaro, insomma visti i tempi.

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Sì, è stato troppo all'inizio, quando incominciai a lavorare sulla Cemerald.

  GIOVANNI VIANELLO. Parliamo di quattro anni e mezzo fa. Lei ha avuto questo tipo di situazione e poi di fatto il suo ruolo non è stato rinnovato e non abbiamo ancora capito per quale motivo, volevo comprendere anche in tutto questo marasma e questa situazione, questo fatto che lei aveva dichiarato. Grazie.

  PRESIDENTE. Ho lasciato i miei validi colleghi ad affrontare alcune questioni. Il primo proposito è quello che noi anche come Commissione e anche come singoli parlamentari, oltre a dover fare una relazione, mettere in evidenza i problemi, ci piacerebbe anche poi risolverli. Quindi domando a lei, per quanto riguarda la questione dei soldi di Statte che sembra come se uno mi regalasse una macchina, una Ferrari e poi però non ti do le chiavi. Noi in che modo pensa che possiamo essere utili? I soldi ci sono, purtroppo non sono esperto di tante cose, sui bilanci ancora meno. Quindi, una considerazione che faccio anche con i collaboratori e con i membri della Commissione, visto che nella scorsa legislatura è stato anche merito nostro della Commissione, in particolare del Presidente Pag. 29Bratti, quella di aver avviato questo meccanismo virtuoso ed è un peccato, anche per la Commissione vederlo così arenato per un cavillo. Quindi, noi in qualche modo ci sentiamo in dovere di dover fare qualcosa. Quindi, domando a lei pensa che possiamo essere utili in qualche modo? Ovviamente risponderà sì. Ha qualche idea sul come? Si è fatta qualche idea visto che lei ha avuto lo scambio, possiamo andare insieme dal Governo? Non lo so. Le domando se possiamo renderci utili.

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Grazie Presidente. Lei si riferisce a Cemerad vero?

  PRESIDENTE. Sì.

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. I fondi sono sul capitolo del MITE, questi fondi gli 8 milioni che richiamava l'onorevole, sul capitolo 750316 del MITE. Non so cosa vogliono fare. Vogliono utilizzare il MITE? Dicono: «I fondi restano al Mite e il commissario di volta in volta fa gli interventi, la rimozione, l'allontanamento». Siccome collabora con il commissario, lavora la SOGIN (Società Gestione Impianti Nucleari), perché la SOGIN da norma ha seguito il commissario, e di volta in volta poi trasferisco le cosiddette fatture al Ministero e il Ministero liquida. Per me va bene, non ho problemi di questo tipo, già un lavoro del genere lo sta facendo come segretaria col Ministero dell'interno. Il Ministero degli interni io ho fatto un progetto lo realizzo e di volta in volta poi mando i giustificativi di spesa. Quindi credo che è una verifica da fare con il Ministero dell'ambiente, cosa voglia fare e penso soprattutto con il MEF. Il dottor Palamara si sta prodigando, ma è una notizia di qualche giorno, giustamente in maniera corretta sta cercando di dire: «Vediamo un attimo di risolverlo», insieme all'Agenzia di coesione. Quindi MEF e Agenzia di coesione stanno cercando di capire come poter risolvere questa questione, anche perché questi fusti sono là. Prima avevamo la vigilanza armata, il presidente lo sa. Non c'è più. Per cui noi andiamo ogni settimana, ogni quindici giorni vanno, o Capasso o Velardo, a controllare, controlliamo l'edificio, perché l'edificio è in condizioni precarie.

  PRESIDENTE. Ci possiamo mettere l'onorevole Vianello.

  GIOVANNI VIANELLO. Sono andato a visitare.

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. L'onorevole ha seguito passo, passo come lei ha fatto con i fusti, si ricorda?

  GIOVANNI VIANELLO. Sono andato a visitare, tra l'altro è fermo anche lì da un bel po' di tempo stiamo aspettando semplicemente che il MEF con l'Agenzia di coesione capiscano come col MITE erogare questi 8 milioni.

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Onorevole, noi ci siamo attivati anche per fare poi un'azione di bonifica dopo. Abbiamo attivato anche i fondi con le Politiche di coesione.

  GIOVANNI VIANELLO. Perché l'obiettivo è quello di ... .

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Uno è lasciare il sito libero da qualsiasi condizionamento. Pensai anche a una bonifica, rigeneriamo quell'area, la ridoniamo ai cittadini. Quindi, se lei ricorda ci attivammo anche con le politiche di coesione da avere dei fondi per poi destinarli a ripulire, a rinverdire, a rigenerare l'aria.

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  PRESIDENTE. Ma la mancanza della vigilanza è dovuta al fatto che non ci sono più fondi. Sempre per questo? Quindi c'è anche una questione di sicurezza? Bene, per modo di dire. Un'ultima questione che è già stata affrontata, però mi sento in dovere di chiudere. Mi perdoni un po' il paragone forse fuori luogo, non lo so, però è comunque un po' una provocazione. Quando tra marito e moglie si litiga, in genere è difficile dare torto completamente a uno di due coniugi, e qua con il dovuto rispetto e paragone tra personaggi, funzionari dello Stato e istituzioni, ho visto che ci sono due versioni completamente diverse tra lei e il Prefetto, il nuovo commissario. Capisco, mi metto anche nei suoi panni perché capisco la passione, noi è da tanto che ci conosciamo, lei è dal 2014 che si occupa di questo, io sono diventato parlamentare nel 2013. Pensando a Taranto, all'Ilva di Taranto penso a lei. Capisco benissimo anche l'amarezza, premesso che un commissario è difficile che duri come tutte le cose a vita.

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. C'è un inizio e una fine.

  PRESIDENTE. Perfetto, spesso e volentieri i commissari ruotano come se fossero schegge impazzite e questo comunque non va bene, insomma gli eccessi da una parte all'altra. Questo avvicendamento è avvenuto e quindi capisco l'amarezza e la passione, però, condita di amarezza. Faccio una provocazione, non mi stupirei se magari qualcosina, il passaggio di consegne non è stato fatto con la stessa passione con cui ha lavorato. Faccio questa provocazione. D'altro canto in qualche modo noi in Commissione dobbiamo chiarire questa cosa, se no possiamo anche limitarci a dire due posizioni completamente diverse. Io spero e mi auguro che ci sia una via di mezzo tra dare colpa a uno o all'altro. Per essere propositivo, visto che da una parte si è lamentato, adesso non vorrei mettere in bocca parole che non mi ricordo, è passato un po' di tempo a volte scordo un po' le cose. Però, insomma, questa lamentele, neanche tra le righe, alla fine è uscita fuori anche in Commissione, è il nostro lavoro, l'abbiamo un po' cercata di tirare fuori per capire. Adesso verremmo molto probabilmente a Taranto, verremo in missione a vedere di fare un incontro insieme, nel senso lei con il Prefetto e cercare in qualche modo, se c'è qualche cosa da chiarire, di trovare il modo di incontrarvi e chiarire alcune cose e se c'è da scambiare alcuni dati scambiarli, se la sente di prendere questo impegno? Comunque sia faccio fatica perché non è neanche solo il Prefetto a dire di questa fantomatica banca dati che in realtà è quella documentazione lì e non c'è altro. Siccome non viene solo da lui questa voce, sarebbe anche nostro compito quello di capire se veramente è tutto qui o meno. Visto che ci sono queste questioni che non possiamo lasciare appese così, si sente di prendere un impegno visto che ha detto che l'ultima volta avete scambiato i documenti e lei neanche c'era, c'erano i suoi collaboratori. Non pensa sia il caso di vedervi di nuovo? Se la sente di prendere questo impegno?

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Innanzitutto, mi scuso per la mia veemenza e passione. Mi scuso, ma è naturale dopo tanti anni che uno ha lavorato e ha dedicato una vita, sapete che il commissario non ha alcun compenso per questi tipi di lavoro. Dico una cosa Presidente, adesso parlo come dirigente dello Stato. Dall'altro lato c'è un Prefetto, un'istituzione. A me dispiace che sia successo questo, però questo paese non ci fa una bella figura. Non lo so perché il Prefetto Commissario dica che non ha ricevuto nulla. Ci sono le testimonianze, ci sono le note, ci sono i fatti. Le ho portato gli indici dei 105 mila file inviati. Ho consegnato proprio tutto. Il fatto che non sia andata, perché poi è stato un secondo momento che c'è stato Velardo ma è stato un secondo momento, io il 20 ottobre sono andata da lui, come dicevo stamattina, a dirgli: «Prefetto facciamo un gruppo di lavoro perché è complesso capire i meccanismi così», come Pag. 31se io volessi dire a una persona: in questa emergenza del Covid, ci sono tante di quelle implicazioni, non ti posso dire: «È successo il Covid, ed è successo per questo». C'è bisogno di un substrato, di una conoscenza, di uno spessore elevato. Parlo come dirigente dello Stato, sono stata corretta, perché io ci tengo alla correttezza istituzionale per me è un vanto. Quello è l'indice, non sono la banca dati, è l'indice della banca dati, non solo della banca dati di tutto, quello è l'indice sono cinque fascicoli. Non siamo riusciti a rilegarli. Lei dice un altro incontro? Io sono disponibile a tutti gli incontri, però gli incontri si fanno con onestà intellettuale. Lei ha fatto l'esempio di un marito e una moglie: se un marito e una moglie sono onesti, si rispettano mettano sul tavolo dicono: «Io non vado d'accordo con te perché a te piace andare a fare quello, a me piace stare a casa». Bene, ma con onestà intellettuale. Non mi sono mai permessa di accusare nessuno, mai in cinque anni a Taranto. Mai, non mi sono mai permessa di accusare nessuno, perché bisogna fare, bisogna affrontare la questione, bisogna risolverla. Essere accusata di non avere trasmesso la documentazione, mi perdoni, questa come immagine mia non è bella presidente, non va bene. Essere accusata che non ho trasmesso la documentazione, che non mi sono resa disponibile, che non ho fatto quello che bisogna fare, che bisogna mandare alla Corte dei conti la valutazione. Ben venga la Corte dei conti a valutare, ma è pesante. Non mi sarei mai permessa di accusare qualcuno. Se si vuole distruggere un'azione di un commissario che si chiama Vera, si chiama Giuseppe, come si chiama, chiama, perché ha fatto delle azioni forti su Taranto, per mettere a sistema un territorio che ha dei problemi che è bistrattato da tutti, che non ama quella città ma porta avanti solo interessi propri, allora questo è un qualcosa che va al di là dell'incontro. Io sono disponibile all'incontro con tutti quanti, ma la questione va al di là dell'incontro. Voi mi chiedevate: è successo questo? Non lo so. Ma ci chiediamo perché un intervento sul PIP deve passare da 37 a 80 milioni quindi l'Ispra e l'Arpa tanti anni fa hanno detto che non bisognava rimuovere? Perché Presidente? Io me lo sto chiedendo. Qualcuno ha chiesto al Prefetto: lei dove li porta questi materiali? «Ancora non lo sappiamo». Ma stiamo scherzando? Ma in quale paese viviamo. Abbiamo fatto indagini, valutazioni, progetti, realizzato interventi e si mette in discussione quello che è stato fatto. Allora metti in discussione quello che ha fatto la Corbelli, mettilo in discussione, ma porta dei dati di fatto. Porta dei dati di fatto. Mi perdoni presidente. Mi perdoni, ma veramente mi sembra di stare un romanzo kafkiano. Non ho capito. Non ho capito tutta la situazione. O meglio forse io l'ho capita ma non mi va di esprimerla. Mi perdoni. Mi scusi tanto. Per ribadire l'invito che lei mi ha fatto, sono disponibile non solo a confrontarmi con il Prefetto, ma a confrontarmi con chiunque, anche con i migliori esperti internazionali e bisogna chiedere però a Nature la prima rivista al mondo «Ma come mai ha voluto pubblicare il lavoro su Taranto? È impazzita? Qualcuno gliel'ha chiesto?». Io non li conoscevo nemmeno, l'anno scorso mi hanno chiamato a luglio. Mi fermo qui.

  PRESIDENTE. Va bene, nel senso non aggiungo altro e spero che eventualmente, l'incontro o meno, comunque la nostra attività possa dare un aiuto anche per fare chiarezza su queste divergenze. Mi sembra di capire, non ho ancora ben analizzato, chiedo scusa, che il nuovo commissario tende a cambiare il metodo di lavoro e i programmi giusto? Ho capito bene?

  VERA CORBELLI, già Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto. Ma ci sta che un commissario nuovo cambi. Io ho cambiato rispetto al commissario che c'era prima di me, ma non si sono permessa minimamente di attaccarlo. Quella mia nuova metodologia l'ho portata al Governo, il Governo mi ha chiesto: «Su che base mi porti questo nuovo tipo di lavoro?». E gli ho messo tutti gli esperti. Ma come potevo condannare o accusare un commissario che aveva cercato di fare del suo meglio? Perché? Perché Pag. 32questa insistenza ad attaccare il commissario? Io non ti sto dicendo nulla, fai quello che vuoi. Perché in due anni e mezzo non si è proseguito? Perché? Perché il Mar Piccolo non è stato portato avanti? Su quale base tecnico-scientifico e progettuale non è stato portato avanti? Doveva fare altri 19 mila analisi e dire: «Queste altre analisi Corbelli, Presidente e tutti quanti dimostrano che hai sbagliato», ma me lo devi dimostrare. Non puoi pensare: «Io decido perché io sono il commissario». Questo è il documento, una relazione.

  PRESIDENTE. Adesso chiudiamo ufficialmente l'audizione e poi con le segreterie vediamo la documentazione. Grazie. Dichiaro conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 16.