Sulla pubblicità dei lavori:
Casa Vittoria , Presidente ... 3
Audizione della Ministra dell'università e della ricerca, Maria Cristina Messa, nell'ambito dell'esame del testo unificato C. 1063 Ungaro, C. 2202 De Lorenzo, C. 3396 Tuzi, C. 3419 Invidia e C. 3500 Di Giorgi recante: Istituzione e disciplina dei tirocini curricolari
(articolo 143, comma 2, del Regolamento)
:
Casa Vittoria , Presidente ... 3
Messa Maria Cristina , Ministra dell'università e della ricerca ... 3
Casa Vittoria , Presidente ... 5
Ungaro Massimo (IV) ... 5
Bucalo Carmela (FDI) ... 6
Aprea Valentina (FI) ... 6
Di Giorgi Rosa Maria (PD) ... 6
Tuzi Manuel (M5S) ... 7
Casa Vittoria , Presidente ... 7
Messa Maria Cristina , Ministra dell'università e della ricerca ... 7
Casa Vittoria , Presidente ... 8
Sigle dei gruppi parlamentari:
MoVimento 5 Stelle: M5S;
Lega - Salvini Premier: Lega;
Partito Democratico: PD;
Forza Italia - Berlusconi Presidente: FI;
Fratelli d'Italia: FdI;
Italia Viva: IV;
Coraggio Italia: CI;
Liberi e Uguali: LeU;
Misto: Misto;
Misto-Alternativa: Misto-A;
Misto-Azione-+Europa-Radicali Italiani: Misto-A-+E-RI;
Misto-MAIE-PSI-Facciamoeco: Misto-MAIE-PSI-FE;
Misto-Centro Democratico: Misto-CD;
Misto-Europa Verde-Verdi Europei: Misto-EV-VE;
Misto-Noi con l'Italia-USEI-Rinascimento ADC: Misto-NcI-USEI-R-AC;
Misto-Manifesta, Potere al Popolo, Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea: Misto-M-PP-RCSE;
Misto-Minoranze Linguistiche: Misto-Min.Ling.
PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE
DELLA VII COMMISSIONE VITTORIA CASA
La seduta comincia alle 13.10.
Sulla pubblicità dei lavori.
PRESIDENTE. Avverto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata, oltre che attraverso il resoconto stenografico, anche attraverso la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.
Audizione della Ministra dell'università e della ricerca, Maria Cristina Messa, nell'ambito dell'esame del testo unificato C. 1063 Ungaro, C. 2202 De Lorenzo, C. 3396 Tuzi, C. 3419 Invidia e C. 3500 Di Giorgi recante: Istituzione e disciplina dei tirocini curricolari.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca, ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del Regolamento, l'audizione della Ministra dell'università e della ricerca, Maria Cristina Messa, nell'ambito dell'esame del testo unificato della proposta di legge Camera 1063 Ungaro e abbinate, recante istituzione e disciplina dei tirocini curricolari. Ricordo, che l'odierna audizione sarà svolta consentendo la partecipazione da remoto in videoconferenza dei deputati, secondo le modalità stabilite nella riunione della Giunta per il Regolamento del 4 novembre 2020. Darò prima la parola alla Ministra per la sua relazione e poi ai colleghi che ne hanno fatto richiesta e quindi di nuovo alla Ministra per la replica. Anche a nome della Presidente della XI Commissione della Camera, Romina Mura e di tutti i colleghi delle Commissioni riunite, ringrazio la ministra e le cedo immediatamente la parola.
MARIA CRISTINA MESSA, Ministra dell'università e della ricerca. Buongiorno. Un saluto alle signore presidenti, agli onorevoli deputati. Sono lieta di poter condividere con voi alcune considerazione sul tema dei tirocini curricolari per l'orientamento e la formazione dei giovani. Durante questa breve relazione vorrei sia far emergere i profili di pregio, sia condividere con voi alcuni elementi che credo conosciate bene e che vanno approfonditi ulteriormente.
La proposta di legge prevede, oltre a una disciplina generale sulla finalità e modalità di attivazione di tirocini curricolari, un regime di tutele che devono circondare lo svolgimento del tirocinio. Si tratta, in particolare, della durata del tirocinio, dell'impegno orario e delle disposizioni in materia di salute e sicurezza dello studente tirocinante, dell'indennità e del rimborso spese. Intervenire, da questo punto di vista, con una disciplina normativa specifica, che dia un assetto chiaro all'istituto del tirocinio curricolare, è senza dubbio un aspetto molto positivo di questa proposta di legge, al quale il Ministero dell'università guarda con favore. Infatti è indubbio che ci sia una frammentarietà di interventi normativi e regolamentari, che sono stati fatti in questi anni, che non hanno contribuito a delineare al meglio la funzione di questo istituto, sul quale invece il sistema universitario, soprattutto in questi ultimi anni, sta puntando con forza. Anche in ordine all'introduzione di meccanismi di monitoraggio del fenomeno e quindi valutazione, introduzione dell'obbligo della comunicazione, una più precisa definizione dei compiti di tutor formativo, anche se costituiscono un certo aggravio per l'università, ritengo che il sistema universitario ne saprà farsi carico Pag. 4con senso di responsabilità, perché sono strumenti orientati al raggiungimento dei migliori livelli di qualità dell'istituto. Al riguardo posso assicurare che è interesse specifico delle università, che già lo fanno, vigilare sul corretto svolgimento dei tirocini, assicurandosi che essi siano esclusivamente orientati al percorso formativo del discente. Per questo motivo valutiamo con favore ogni disposizione che va nella direzione della tracciabilità dei tirocini e della loro valutazione, in modo che il livello dei soggetti ospitanti sia progressivamente sempre più elevato e sempre più elevato ne risulti il conseguente progetto formativo.
Fatta questa premessa devo segnalarvi come questo intervento arrivi in un momento storico molto particolare per il sistema universitario. Un momento nel quale, volendo investire come si è fatto sulle lauree abilitanti e su quelle professionalizzanti, l'istituto del tirocinio assume una valenza centrale e un carattere sostanzialmente obbligatorio in tali corsi di laurea. Con molti interventi, che conoscete meglio di me, che sono fatti in totale sinergia con il Parlamento, si sono volute semplificare le procedure per l'accesso all'esercizio di determinate professioni, che richiedono normalmente l'iscrizione a un ordine professionale. A tal fine si è scelto di svincolare l'abilitazione professionale dallo svolgimento dell'esame di Stato e di collegarla al conseguimento dell'esame finale del corso di studi, che si accompagna alla previa acquisizione di crediti formativi attraverso tirocini pratici. Questo processo coinvolge innanzitutto le lauree in ambito sanitario, la cui strada è già stata percorsa da tanti anni per le professioni infermieristiche e adesso anche per la professione di medico. Con la legge numero 163 del 2021 si è provveduto a riconoscere il valore abilitante anche di altre aree abilitanti in ambito sanitario, come quello magistrale a ciclo unico in odontoiatria e protesi dentaria, LM46, in farmacia, farmacia industriale, medicina veterinaria e in psicologia. Siamo pronti, in uno step successivo, a rendere abilitanti anche quelle di fisica, chimica e biologia. Questo meccanismo poi potrà essere attivato in futuro, secondo una logica di sistema, anche per molte altre classi di laurea. Al riguardo segnalo che, subito dopo l'entrata in vigore della legge sulle lauree abilitanti, sono pervenute al nostro ministero numerose istanze degli ordini professionali tra le quali, in particolare, quella degli ordini degli ingegneri e degli architetti. Da ultimo si è intervenuti anche in materia di riforma e di reclutamento della scuola, il cui percorso abilitante pure prevede un necessario segmento di tirocinio. Questo tipo di semplificazione dell'accesso alle professioni, che si rivela di fondamentale importanza per il perseguimento di un più stretto rapporto di strumentalità tra la formazione universitaria e il mondo del lavoro, prevede un momento di applicazione teorico-pratica funzionale all'apprendimento dei contenuti della professione di riferimento, che tuttavia difficilmente è assimilabile all'attività lavorativa, essendo esclusivamente strumentale alla crescita formativa del discente. Altro aspetto da fare rilevare è che, per effetto di questa impostazione, i tirocini diventano di fatto una parte obbligatoria del percorso di studi e quindi non soggetta all'autorità che può contraddistinguere altri esempi di tirocini svolti, per esempio, su impulso delle imprese. Per usare l'espressione contenuta nella proposta di legge si troveranno a essere proponenti soggetti che sono inseriti strutturalmente nei percorsi di studio dei tirocini. Fatta questa precisazione va da sé che una parte della proposta di legge, che è orientata sostanzialmente a prevenire abusi nell'indirizzo dell'istituto tirocinio curricolare, non ha ragione di essere estesa a questi tirocini, perché per essi non sussistono ragioni di possibili distorsioni applicative. Discorso in parte analogo vale anche per i corsi di laurea di natura professionalizzante: ne abbiamo pochi, ma ci sono nel nostro ordinamento e anche qui la finalizzazione formativa dell'esperienza sul campo è parte fondamentale dell'apprendimento. Direi che emerge come la finalità istituzionale del tirocinio curricolare non sia in alcun modo, e non deve essere, la sostituzione della forza lavoro, ma vi sia una specifica funzione interna al percorso formativo. Non devono dimenticarsi le specificitàPag. 5 proprie dei diversi percorsi formativi all'interno dei quali lo svolgimento dei tirocini può avere, a seconda dei casi, peculiarità ancora diverse. Si pensi, per esempio, a tirocini già attivi nei percorsi di laurea rivolti al servizio sociale e alla sociologia, che per massima parte non si svolgono presso imprese, ma presso ONG (Organizzazioni non governative) od operatori del terzo settore, o ancora i percorsi di laurea relativi alle professioni sanitarie, al cui interno i tirocini sono da sempre previsti come parte inscindibile del percorso universitario in piena sinergia con strutture pubbliche sanitarie. In tutti questi casi emerge come la maggior parte dei tirocini curricolari, esistenti ad oggi, il soggetto ospitante è un altro soggetto pubblico, in relazione al quale non si rendono necessarie tutte le cautele, anche se bisogna comunque vigilare. Fatte queste premesse, si desume come il tema delle indennità da riconoscere ai tirocinanti, come proposto nell'attuale testo unificato, rappresenti, dal nostro punto di vista, un profilo da valutare nell'ambito del sistema universitario, soprattutto sotto il profilo della sua sostenibilità economica. Chiarito che una buona parte dei tirocini curricolari ha una sua applicazione solo nell'ambito pubblico, al fine di sostenere la misura del riconoscimento dell'indennità, dovranno essere individuate le corrispondenti risorse economiche per sostenere i bilanci delle università e delle altre istituzioni pubbliche che si fanno carico di questo onere, che è essenzialmente formativo. A conferma di ciò, ricordo che quando in passato, in via transitoria, il legislatore si è fatto carico di introdurre una indennità minima per i tirocini curricolari, con il decreto-legge n. 76 del 2013, la stessa legge ha dovuto anche individuare le risorse da assegnare all'università per coprire tali oneri. Anche di recente si è intervenuti, secondo le impostazioni, con il progetto Tirocinio in PA (Pubbliche Amministrazioni), realizzato con il Ministro della pubblica amministrazione, di concerto, oltre che con il Ministero dell'Università e della Ricerca, con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, con il Ministero dell'istruzione e con il Ministero per le politiche giovanili. Tale progetto, che costituisce l'attuazione di una disposizione del decreto-legge n. 80 del 2021, nell'istituire una nuova tipologia di tirocini, rivolta alle sole amministrazione pubbliche, ha stanziato specifiche risorse a beneficio delle pubbliche amministrazioni ospitanti, in modo da poter riconoscere un'indennità di partecipazione.
Concludo, sperando di aver contribuito a un approfondimento di questi temi sottesi alla proposta di legge, che avrà necessariamente bisogno nel suo prosieguo di ricevere anche ulteriori informazioni dal MUR, dal nostro Ministero, perché possa essere valutato e stimato in maniera più precisa di quanti oneri stiamo parlando. Su questo, il nostro Ministero, è impegnato per potervi dare i dati al più presto. Grazie.
PRESIDENTE. Grazie a lei. Passiamo ora al dibattito. Il tempo disponibile è stato suddiviso tra i gruppi per metà in parti uguali e per l'altra metà in proporzione alla consistenza numerica dei gruppi stessi. Quanto all'ordine di intervento, come sempre darò la parola secondo la consistenza numerica complessiva dei gruppi, a partire dal meno numeroso. Do la parola, per due minuti, all'onorevole Ungaro, che è collegato da remoto.
MASSIMO UNGARO(intervento da remoto). Grazie presidente. Ringrazio la Ministra Messa per questa relazione. Prendo atto di un apprezzamento favorevole del Ministero dell'Università e della Ricerca. Registro i vari punti che sono stati avanzati per migliorare anche il provvedimento, anche tenuto conto delle specificità, per quanto concerne le classi di laurea, le lauree abilitanti e le lauree professionali. Sono punti specifici molto opportuni, sui quali dovremo lavorare. Ricordo anche che avremo la fase emendativa per migliorare il testo e credo che tanti dei punti, che sono stati avanzati, potranno trovare destinazione in fase emendativa, per cercare di migliorare il testo e identificare poi quelle risorse necessarie, per fare sì che, per quanto concerne l'indennità, ci sia una copertura adeguata per tutti quei tirocinanti che andrannoPag. 6 a fare il tirocinio nella pubblica amministrazione o che provengono da taluni percorsi di laurea con complessità più legate all'erogazione dell'indennità. Quindi un riferimento sul provvedimento in generale e sui tre, quattro, punti che la Ministra ha menzionato, credo dovranno essere affrontati in fase emendativa. Grazie.
CARMELA BUCALO. Buongiorno ministra. La ringrazio per la sua dettagliata relazione. Per Fratelli d'Italia due sono i punti essenziali: il primo è che bisogna introdurre in questo testo, lo faremo con un apposito emendamento, un modulo specifico sulla sicurezza: lo riteniamo essenziale soprattutto adesso che i tirocini sono diventati obbligatori. Un modulo specifico sulla sicurezza, ma anche delle ore ben articolate e che si rifanno alla sicurezza specifica, con riferimento al tipo di tirocinio che si svolge, per fare acquisire la consapevolezza al tirocinante delle fonti di rischio e delle relative misure di prevenzione. Questo riteniamo sia un punto essenziale, un punto fondamentale da introdurre in questa proposta di legge. Per quanto riguarda il punto sull'indennità e sul rimborso spese, in parte convengo con lei sui grossi dubbi in merito alla quantificazione delle spese, visto che adesso c'è tutta la parte del tirocinio collegata al reclutamento, quindi al mondo della scuola, al nuovo decreto che è stato previsto. Però, riteniamo anche che la formazione sia un investimento: non può essere considerato solo un onere, anzi non può mai essere considerato un onere e, soprattutto, un onere da fare cadere sui tirocinanti. Si può prevedere quindi anche una forma di compartecipazione, ma riteniamo che questo elemento della formazione vada modificato e diventare realmente un investimento e non un onere. Grazie.
VALENTINA APREA. Grazie presidente. Ministra Messa, noi di Forza Italia confermiamo l'interesse e la condivisione per le tutele, quindi per la sicurezza e la qualità, anche per i tirocini curricolari, così come è stato previsto per i tirocini extracurricolari. Mentre siamo fermamente contrari all'indennità e la sua relazione ci ha confermato che è quasi impossibile prevedere un'indennità aggiuntiva per tutti i tirocinanti. Siamo fermamente convinti della validità del tirocinio nella fase formativa, tanto è vero che sosteniamo con forza anche la formazione iniziale dei docenti, che va in questa direzione, con i 60 crediti abilitanti all'interno dei cinque anni, mentre crediamo che sia una forzatura prevedere indennità. Si può anche pensare di arrivare a un compenso forfettario per i trasporti e il vitto, oltre 5 ore; ma, sinceramente, indennità di 300 euro, sanzioni pecuniarie – ci sono anche queste Ministra – da estendere alla generalità dei casi, quindi in maniera universale, perché questa diventa una misura universale, mi chiedo come si potrà fare. Ripeto: un conto sono i rimborsi spese, ma un'indennità da 300 euro in su mi sembra una forzatura e non è neanche formativo. Se il Governo, lo Stato e le istituzioni pubbliche e i privati investono sulla formazione – investono, perché la formazione è un costo, non è gratuita – la predisposizione dei tirocini, la predisposizione di un tutor, la predisposizione di una valutazione, sono già costi aggiuntivi per il soggetto proponente e per il soggetto ospitante. Quindi, noi siamo contrarissimi e confermo, soprattutto dopo la sua relazione Ministra, dopo questa audizione, che Forza Italia non voterà questa legge se verranno mantenute le indennità e le sanzioni pecuniarie. Grazie.
ROSA MARIA DI GIORGI. È chiaro che qui è stato già accolto, dalla Ministra e dai colleghi che sono intervenuti, il punto centrale, quello che crea un po' di dibattito, che lo ha creato anche nella discussione all'interno della Commissione e quindi è su questo che ancora, probabilmente, dovremo continuare a fare il punto, perché è evidente che questa legge è una legge utile, perché mette a regime ciò che era in una situazione non certamente così consolidata. Ci sono state varie iniziative e per questo ringrazio il collega Ungaro, ma anche tutti noi che abbiamo voluto presentare proposte di legge per il riordino di questo settore. Il tema delle indennità è un tema presente. Le dico, Ministra, che c'è stato Pag. 7molto dibattito anche all'interno degli stessi partiti. Ho trovato interessanti le osservazioni che lei ha fatto relativamente al quadro nuovo che si è venuto a creare, perché di questo nelle nostre proposte di legge non si teneva molto conto. In effetti, con la quantità, come lei ci ha illustrato, di lauree abilitanti che abbiamo messo in campo, prevedono una quantità di ore di tirocinio che dovranno essere messe a punto ed essere messe a disposizione di tutti i nostri studenti. Quindi credo che di queste osservazioni bisognerà tenere conto. Nella proposta di legge parliamo soltanto – ma esattamente come fa lei – di maggiorenni: il tema, inizialmente, si era posto anche per i tirocini previsti all'interno delle scuole secondarie, ma è poi stato superato; però prendiamo atto delle osservazioni e del contesto nuovo di cui lei ci ha parlato oggi, che non avevamo tenuto abbastanza in considerazione. È un tema delicato: credo che tutti ci rendiamo conto di questo. Sarà quindi necessaria una valutazione ulteriore, sia al nostro interno, sia insieme al Governo, proprio per trovare una sintesi che possa rendere giustizia, anche alle esigenze che venivano poste da tanti giovani che nella fase passata si sono sentiti sfruttati all'interno di certe aziende, nel loro momento di tirocinio, soprattutto nelle aziende private. Rispetto a questo c'è bisogno di fare una valutazione più complessa e generale, anche da parte del Governo, soprattutto se non ci fosse una condivisione in merito a questo punto. C'è da fare. Prendiamo atto e la ringraziamo davvero, noi come Partito Democratico, per queste osservazione che ci ha posto.
MANUEL TUZI. Grazie presidente. Saluto la Ministra Messa e la ringrazio per l'intervento puntuale nel merito, soprattutto anche in termini di praticità, inerente la nuova normativa attualmente in vigore. Io sono stato relatore per la proposta di legge sulle lauree abilitanti. Sono oggi relatore per il provvedimento sugli stage e i tirocini. In questo contesto, sicuramente, è una giusta osservazione, puntuale, che raccogliamo e sicuramente, nella fase emendativa, cercheremo di risolvere questa situazione. È evidente che quando avevamo fotografato, immaginato, questo percorso, lo avevamo fatto senza l'attuale contesto normativo: anche in termini numerici, i dati che avevamo di AlmaLaurea non consideravano l'aggiornamento e la revisione normativa delle lauree abilitanti. In questo contesto, nel testo della mia proposta di legge avevo inserito una specifica dicitura sulle lauree abilitanti, nella fase emendativa cercheremo di risolvere questa problematica, che penso sia stata esaurientemente spiegata. Invece, le questioni dell'indennità, della formazione e delle sanzioni, sono sicuramente punti da dirimere. La nostra principale preoccupazione oggi è cercare di fare sì che il quadro normativo attuale e quello derivante dall'approvazione di questa proposta di legge, non vada a creare problemi di qualità formativa, ma soprattutto non vada a ridurne anche il numero. In questo contesto diventa importante, a mio avviso, cercare di avere tutti i numeri delle diverse tipologie di tirocinio, i diversi settori e ambiti, su cui agire per poter effettuare opportune modifiche normative in grado di attuare quei correttivi, che sono sani e utili, affinché il testo di legge non vada a impattare eccessivamente sia nel quadro aziendale, sia nel quadro della pubblica amministrazione, ma soprattutto non vada a ridurre eventuali tirocini o a modificarne effettivamente il percorso. Quindi diventa prioritario avere questi dati da parte del suo dicastero, in maniera tale da poter formulare gli emendamenti necessari. Grazie.
PRESIDENTE. Grazie Onorevole Tuzi. La parola alla ministra per la replica, prego ministra.
MARIA CRISTINA MESSA, Ministra dell'università e della ricerca. Vi ringrazio, perché avete colto il punto, che è molto importante. Quello che diceva l'Onorevole Tuzi è un po' la nostra preoccupazione, cioè che alla fin fine dobbiamo fare dei tirocini obbligatori e non abbiamo un'offerta su questi tirocini obbligatori. Confermo che è mia intenzione stimolare l'università ad avere uno stretto monitoraggio e controllo sui luoghi dove si fa tirocinio e Pag. 8anche una lista di strutture che sono adeguate a farlo, che siano effettivamente utili e formativi, anche ascoltando l'opinione degli studenti. Quindi, l'aspetto sia di sicurezza, che è fondamentale, ma anche di qualità delle sedi in cui i ragazzi devono andare, deve essere preso in carico dall'università. Vi ringrazio per la sensibilità e penso che nelle prossime settimane sicuramente avremo i numeri da AlmaLaurea; tenete conto che sono tutte le lauree abilitanti, le abbiamo appena fatte, quindi non è facilissimo, però è molto importante ragionare sui numeri. Questo è fondamentale, perché abbiamo introdotto un sistema che fa risparmiare ai ragazzi un anno post laurea e i tirocini extracurricolari, quelli forse sono ancora più complicati rispetto a quelli curricolari dove, perlomeno, si sa che ci sono dei crediti formativi, che devono essere fatti in un certo modo e non possiamo adesso mettere già dei paletti, questo sarebbe veramente complicato. Grazie.
PRESIDENTE. Grazie ministra per il confronto sempre costruttivo e propositivo: sicuramente troveremo una sintesi. Ancora una volta tutti i lavori che abbiamo fatto vanno in questa direzione. Ringrazio la ministra per la sua disponibilità e dichiaro conclusa l'odierna audizione.
La seduta termina alle 13.35.