Sulla pubblicità dei lavori:
Frassinetti Paola , Presidente ... 3
Audizione di rappresentanti della Conferenza delle regioni e delle province autonome, nell'ambito dell'esame del testo unificato C. 1063 Ungaro, C. 2202 De Lorenzo, C. 3396 Tuzi, C. 3419 Invidia e C. 3500 Di Giorgi recante: Istituzione e disciplina dei tirocini curricolari
(ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del Regolamento)
Frassinetti Paola , Presidente ... 3
Di Berardino Claudio , Coordinatore della Commissione Istruzione, Università e Ricerca, Assessore della Regione Lazio (intervento da remoto) ... 3
Frassinetti Paola , Presidente ... 4
Aprea Valentina (FI) ... 4
Frassinetti Paola , Presidente ... 5
Bucalo Carmela (FDI) ... 5
Frassinetti Paola , Presidente ... 5
Colmellere Angela (LEGA) ... 5
Frassinetti Paola , Presidente ... 6
Ungaro Massimo (IV) ... 6
Frassinetti Paola , Presidente ... 6
Tuzi Manuel (M5S) ... 6
Frassinetti Paola , Presidente ... 7
Di Berardino Claudio , Coordinatore della Commissione Istruzione, Università e Ricerca, Assessore della Regione Lazio (intervento da remoto) ... 7
Frassinetti Paola , Presidente ... 7
(La seduta termina alle 15) ... 7
Sigle dei gruppi parlamentari:
MoVimento 5 Stelle: M5S;
Lega - Salvini Premier: Lega;
Partito Democratico: PD;
Forza Italia - Berlusconi Presidente: FI;
Fratelli d'Italia: FdI;
Italia Viva: IV;
Coraggio Italia: CI;
Liberi e Uguali: LeU;
Misto: Misto;
Misto-Alternativa: Misto-A;
Misto-Azione-+Europa-Radicali Italiani: Misto-A-+E-RI;
Misto-MAIE-PSI-Facciamoeco: Misto-MAIE-PSI-FE;
Misto-Centro Democratico: Misto-CD;
Misto-Europa Verde-Verdi Europei: Misto-EV-VE;
Misto-Noi con l'Italia-USEI-Rinascimento ADC: Misto-NcI-USEI-R-AC;
Misto-Manifesta, Potere al Popolo, Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea: Misto-M-PP-RCSE;
Misto-Minoranze Linguistiche: Misto-Min.Ling.
PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTE
DELLA VII COMMISSIONE PAOLA FRASSINETTI
La seduta comincia alle 14.35
Sulla pubblicità dei lavori.
PRESIDENTE. Avverto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata, oltre che attraverso il resoconto stenografico, anche attraverso la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.
Audizione di rappresentanti della Conferenza delle regioni e delle province autonome, nell'ambito dell'esame del testo unificato C. 1063 Ungaro, C. 2202 De Lorenzo, C. 3396 Tuzi, C. 3419 Invidia e C. 3500 Di Giorgi recante: Istituzione e disciplina dei tirocini curricolari .
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca, ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del Regolamento, l'audizione di rappresentanti della Conferenza delle regioni e delle province autonome, nell'ambito dell'esame del testo unificato della proposta di legge C. 1063 Ungaro e abbinate recante: Istituzione e disciplina dei tirocini curricolari. Ricordo che l'odierna audizione sarà svolta consentendo la partecipazione da remoto, in videoconferenza, dei deputati, secondo le modalità stabilite nella riunione della Giunta per il Regolamento del 4 novembre 2020.
Darò prima la parola a Claudio Di Berardino, Coordinatore della Commissione Istruzione, Università e Ricerca, Assessore della Regione Lazio, poi ai colleghi che ne hanno fatta richiesta e quindi di nuovo al rappresentante della Conferenza delle regioni e delle province autonome per la replica.
Anche a nome della Presidente della XI Commissione della Camera, Romina Mura, e di tutti i colleghi delle Commissioni riunite, ringrazio il dottor Di Berardino e gli cedo immediatamente la parola.
CLAUDIO DI BERARDINO, Coordinatore della Commissione Istruzione, Università e Ricerca, Assessore della Regione Lazio (intervento da remoto). Grazie, presidente. Grazie a lei e a tutti i componenti e le componenti delle Commissioni. In generale deve ritenersi che questa proposta non sia perfettamente allineata con le finalità dell'istituto, a cui è stata data una connotazione lavoristica piuttosto che enfatizzare e metterne in evidenza la valenza formativa. Vi sono una serie di norme che orientano lo strumento verso scopi occupazionali e di inserimento nel mercato del lavoro, che dovrebbero essere invece residuali per i tirocini curricolari, che, a differenza, come è noto, di quelli extracurricolari, sono per natura svolti nell'ambito di percorsi formativi.
In particolare facciamo riferimento all'introduzione di una indennità economica a favore del tirocinante, alla soggezione dei tirocini curricolari alla comunicazione obbligatoria, alla costruzione di un sistema di premialità che favorisca i soggetti ospitanti che al termine del percorso assumono i tirocinanti. Queste regole e questi aggravi economici rischiano di scoraggiare le imprese a ospitare giovani in tirocinio a discapito degli stessi studenti, che, in non pochi casi, devono svolgere un periodo di tirocinio perché obbligatorio. La previsione di una indennità a favore dei tirocinanti rischia di creare un lavoro povero anziché promuovere occasioni formative di valore.Pag. 4
La proposta abbraccia ogni tipo di tirocinio curricolare, anche quello finalizzato al conseguimento di una qualifica professionale. Essa tratta in modo uguale situazioni molto diverse, sottacendo che i tirocini curricolari devono avere regole differenti a seconda del corso formativo a cui sono agganciati. I vincoli sulle durate non possono essere stabiliti in maniera identica per ciascun tirocinio perché dipendono da cosa prevede lo standard formativo del corso di formazione. Allo stesso modo, l'attestazione prevista per la verifica del raggiungimento dei tirocini non può sostituire l'esame finale dinanzi alla Commissione regionale, che rappresenta uno step indispensabile per il rilascio della qualifica.
Da ultimo, c'è da considerare che la Conferenza dei Presidenti delle regioni ha approvato, su richiesta della Commissione XI, un accordo in materia di tirocini curricolari in caso di formazione regolamentata. Questo accordo andrebbe quindi puntualmente, dal nostro punto di vista, richiamato oppure ci sarebbe bisogno che un articolo specificasse che queste disposizioni non si applicano alla formazione obbligatoria richiesta per l'esercizio di attività e professioni. Per assicurare tirocini di qualità, la direzione da intraprendere, dal nostro punto di vista, dovrebbe essere quella di rafforzare le regole e i meccanismi a presidio e a tutela della natura formativa del percorso.
Inoltre, a proposito dei soggetti promotori, dobbiamo segnalare l'assenza degli ITS. Come è noto, nei percorsi ITS è obbligatorio che almeno una quota del 30 per cento del percorso sia svolta in tirocinio. In conclusione, fermo restando le argomentazioni esposte, non sfuggirà alle Commissioni che sono in corso i lavori per la predisposizione delle nuove linee guida in materia di tirocini extracurricolari e, pertanto, consigliamo di attenderne gli esiti per configurare una disciplina dei tirocini curricolari che sia coerente con la direzione e la ratio intrapresa sul versante dei tirocini extracurricolari.
Infine, c'è da segnalare che le interazioni – per quello che abbiamo registrato nel corso di questi anni – fra i due istituti, ossia fra il tirocinio curricolare e quello extracurricolare, sono abbastanza frequenti nella transizione dei giovani. Potrebbe, quindi, ipotizzarsi, sempre al fine di salvaguardare la natura formativa delle esperienze, che la medesima azienda ospitante non possa proporre a colui che abbia appena completato un percorso di tirocinio curricolare un percorso di tirocinio extracurricolare, salvo che non sia funzionale ad acquisizioni di competenze diverse. Queste, presidente, sono le sottolineature che noi come Commissione consegniamo a lei, alle Commissioni, al dibattito, alle vostre valutazioni.
PRESIDENTE. Grazie a lei. Passiamo agli interventi. Il tempo disponibile è stato suddiviso tra i gruppi per metà in parti uguali e per l'altra metà in proporzione alla consistenza numerica dei gruppi stessi. Quanto all'ordine di intervento, come sempre darò la parola secondo la consistenza numerica complessiva dei gruppi, a partire dal meno numeroso. Nel primo giro di interventi darò la parola a un deputato per gruppo e poi, eventualmente, faremo un secondo giro. La parola all'onorevole Aprea.
VALENTINA APREA. Grazie, presidente. Saluto l'assessore Di Berardino, che ringrazio per le sue osservazioni. Forza Italia ha fortemente voluto questo supplemento di audizioni, proprio perché non c'è uniformità di vedute rispetto a due aspetti fondamentali del testo. Parto da quello che è stato meno approfondito anche da Di Berardino: le sanzioni pecuniarie – si tratta di qualcosa che, in questo momento, potrebbe veramente scoraggiare le imprese e le aziende a investire sui giovani – e le indennità aggiuntive.
Con riferimento alle sanzioni, noi di Forza Italia nel comitato ristretto abbiamo spinto molto di più per tutte quelle sanzioni che già le regioni hanno concordato di comminare nei casi di inadempienza, di inadempienza grave, e che hanno funzionato. Quando le regioni hanno dovuto stabilire i regolamenti per i tirocini extracurricolari si è parlato, certo, di sanzioni, ma mai di sanzioni pecuniarie, e non era il Pag. 5momento che stiamo attraversando oggi. Non si tratta di penalizzare chi offre tirocini curricolari, quindi chi aderisce alla richiesta di questo tipo di percorso. Noi siamo contrarissimi a questo tipo di sanzioni. Tra l'altro sono anche molto pesanti e importanti.
Veniamo all'indennità. Proprio oggi abbiamo conosciuto le modifiche al testo del decreto-legge n. 36 del 2022, che il Senato si accinge ad approvare in prima lettura, che riguardano, pubblico su pubblico in questo caso, decine di migliaia di tirocinanti che, da studenti universitari, si candideranno a conseguire 60 crediti per l'abilitazione all'insegnamento. Tra questi 60 crediti ci sono dai 20 ai 25 crediti obbligatori di tirocinio diretto, con una distinzione, quindi, tra tirocinio diretto e tirocinio indiretto. Ma che significa? Significa che, pubblico su pubblico, un'università deve avere un accordo con le scuole e che comunque questi docenti o questi laureandi dovranno fare questo tirocinio.
Credetemi, noi conosciamo i numeri della scuola: a voler stare bassi, siamo da 100 mila a 150 mila tirocinanti, e questo è un tirocinio formativo obbligatorio. Anche nel pubblico su pubblico c'è un problema. Direi che questa è la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Se noi oggi consideriamo le migliaia di studenti universitari o quelli dell'ultimo anno della scuola secondaria superiore che faranno tirocini curricolari o giustamente, come ricordava De Berardino, gli iscritti agli ITS Academy, gli iscritti ai centri di formazione professionale, vediamo che si tratta in tutti i casi di tirocini curricolari formativi obbligatori. Se aggiungiamo tutti questi, evidentemente l'indennità si esclude da sola.
Volevo sapere cosa pensa Di Bernardino – perché mi è sembrato di non averlo sentito esprimersi in materia, ma magari sbaglio io – su un altro punto dell'articolo 8, quella che Forza Italia ha caldeggiato e che sostiene fortemente: il rimborso spese. L'articolo 8, al comma 1 prevede: «Ai tirocinanti spetta il rimborso integrale per le spese di trasporto, di strumentazione e, qualora il tirocinio superi le cinque ore giornaliere, di vitto a carico del soggetto ospitante, salvo che la convenzione non disponga diversamente». Noi su questo siamo fortemente favorevoli e lo sono ambedue le Commissioni. Potrebbe rappresentare la vera novità della legge insieme alle norme di tutela per la sicurezza e per la qualità del tirocinio, considerate anche tutte le altre norme che noi condividiamo assolutamente. Mi interessava sentire Di Berardino sul comma 1 dell'articolo 8 e poi avere un suo parere più specifico sulle sanzioni pecuniarie. Grazie, presidente.
PRESIDENTE. Grazie, onorevole Aprea. Qualcun altro vuole intervenire? Onorevole Bucalo.
CARMELA BUCALO. Grazie, presidente. Come già anticipato dalla collega Aprea, anche per Fratelli d'Italia uno dei punti più importanti sono le sanzioni; in questo momento anche Fratelli d'Italia non ritiene che bisogna inasprire le sanzioni già previste e che le regioni applicano quando ci sono situazioni gravi e che mettono a rischio i tirocinanti. Anche noi siamo contrari all'indennità, visto che il tirocinio è inserito anche nella riforma della scuola in discussione, che prevede anche il tirocinio formativo per i nuovi docenti all'inizio del percorso. Invece siamo anche noi propensi, e questo è importante, al rimborso delle spese; un rimborso spese che si può prevedere o in forma dettagliata o in forma forfettaria. Questo è un principio di apertura e di dialogo su questo punto che ritengo, così come la collega, un punto innovativo, un punto che dà la possibilità anche ai tirocinanti di avere non l'indennità, ma almeno un rimborso delle spese che affrontano. Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, onorevole Bucalo. Ci sono altri interventi? La parola all'onorevole Colmellere.
ANGELA COLMELLERE. Sì, come Lega, anche la nostra posizione è quella di prevedere un rimborso forfettario delle spese sostenute dai tirocinanti per il pranzo e per il trasporto; non sicuramente quella di prevedere una indennità, perché questo rischierebbePag. 6 di compromettere il rapporto con il mondo produttivo già durante un percorso di studio. Riteniamo che anche i giovani debbano essere invogliati a frequentare questi percorsi partendo da un principio di responsabilità. Volevo però anche sentire dall'assessore che posizione le regioni hanno sui tirocini extracurricolari, come intendono eventualmente considerarli e organizzarli.
PRESIDENTE. Grazie, onorevole Colmellere. La parola all'onorevole Ungaro.
MASSIMO UNGARO (intervento da remoto). Anch'io ringrazio l'assessore Di Berardino per questa utile audizione e chiedo anche se è possibile ricevere un contributo scritto per tenerne conto durante la fase emendativa. Mi limito a fare due osservazioni e una domanda. La prima osservazione è che la problematicità di una legge del genere è che – se ho capito bene dalla relazione dell'assessore Di Berardino – si creerebbero regole uniche per situazioni troppo diverse; è un'affermazione interessante perché la maggior parte dei soggetti auditi finora ha cercato di mettere in luce il fatto che c'è un vuoto normativo sui tirocini curricolari in Italia. Il problema è che gli abusi o le disparità di trattamento dei giovani in Italia nascono proprio dal fatto che i tirocini curricolari non sono regolati, o almeno si basano su norme desuete o comunque antiche in quanto risalenti agli anni novanta del secolo scorso. Questo è un punto che volevo rappresentare.
Poi, se ho capito bene, la maggior parte delle critiche della relazione dell'assessore riguarda l'indennità. L'indennità viene criticata perché potrebbe restringere le possibilità di tirocinio che le imprese potrebbero offrire. Questo però, secondo me, non tiene conto di quello che è successo per i tirocini extracurricolari. Otto anni fa è stata introdotta l'indennità obbligatoria per tali tirocini; otto anni dopo sappiamo molto bene che il numero di tirocini extracurricolari non è diminuito ma è esploso, si è raddoppiato. Bisognerebbe tenere conto anche di questi dati quando si fanno queste affermazioni.
Credo anche che l'assessore ha dimenticato che l'indennità è soltanto per i maggiorenni; quindi tutti gli studenti della scuola sono assolutamente esclusi. Viene anche criticato l'impianto troppo giuslavoristico della legge; però forse qui non si vede il punto, cioè che l'introduzione dell'indennità obbligatoria ha proprio l'obiettivo di aumentare la qualità formativa di questi momenti di formazione dei tirocini curricolari, ed è quello che molti altri Paesi europei hanno fatto o stanno facendo, introducendo l'indennità obbligatoria per i tirocinanti curricolari, proprio perché l'obiettivo è aumentare la qualità della formazione.
Infine non ho capito molto bene: da una parte si dice che bisogna distinguere i tirocini curricolari da quelli extracurricolari, e sono d'accordo; dall'altra, però, si dice al Parlamento di fare attenzione a normare i tirocini curricolari prima di conoscere le linee guida che la Conferenza Stato-regioni sta preparando per i tirocini extracurricolari. Questo mi sembra un'affermazione un po' contraddittoria. Comunque, volevo chiedere quando arriveranno queste linee guide. Se non erro, ma forse mi sbaglio, la legge di bilancio aveva previsto il termine del 30 giugno; oggi è il 21 giugno, quindi non so se i lavori della Conferenza Stato-regioni sono già arrivati a buon fine, non so se l'assessore ci può anticipare quando saranno pubblicate le linee guida. Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, onorevole Ungaro. La parola all'onorevole Tuzi, prego.
MANUEL TUZI. Grazie, presidente. Ringrazio l'assessore per la relazione e per l'intervento su quanto è di competenza della Conferenza Stato-regioni. Da relatore del provvedimento, considero con interesse i suggerimenti e l'intervento che è stato svolto. Mi chiedo solo su quali dati si fondi, ad esempio, il timore delle aziende di cui ha parlato l'assessore, considerando gli effetti opposti che si sono avuti sui tirocini extracurricolari. Sicuramente questo è un tema che deve essere trattato numeri alla mano, e in questa situazione gli unici numeri alla mano di cui abbiamo reale ed effettiva contezza ci danno un risultato opposto.Pag. 7
In questo contesto noi, secondo me, dobbiamo cercare di osservare analiticamente il fenomeno dei tirocini curricolari, al netto dei dei tirocini dei minori, dei ragazzi che frequentano la scuola. Il dato – sentivo prima da altri interventi – sarebbe molto importante, in quanto oggi l'unica quantificazione che abbiamo è tra 150 mila e 200 mila tirocini, come risulta da dati elaborati da AlmaLaurea. Io mi rifaccio a dati che possono essere considerati, più o meno, ufficiali e che, quindi, possiamo utilizzare in questa discussione. È normale che la valutazione effettiva da un punto di vista economico sia commisurata al numero attuale di tirocini.
Sulla questione dell'attendere le linee guida, credo che si tratti di una mera valutazione politica, per il semplice fatto che, se è vero che la Conferenza Stato-Regioni sta lavorando sulle linee guida, è anche vero che ci sono due rami all'interno del Parlamento, Camera e Senato. Pertanto, al netto della questione delle linee guida, qualsiasi intervento di correzione può essere fatto nel corso dell'esame presso l'altra Camera. Io cercherei di analizzare il problema relativo alle indennità, che mi sembra essere il problema principale: il timore da parte delle aziende di non riuscire a garantirle. Però noi non possiamo neanche permetterci di fare una formazione che, nella maggior parte dei casi, non è formazione, ma è lavoro a tutti gli effetti. Per cui non esiste una specifica disciplina tecnica dei tirocini curricolari.
Noi oggi dobbiamo dare delle risposte a un Paese che ce le chiede. Al netto di tali considerazioni, noi dobbiamo sicuramente fare delle valutazioni che sono prettamente anche di natura politica, e penso che le Commissioni stiano lavorando in questa ottica. Le domande che pongo, pertanto, riguardano sicuramente i dati su cui si basa il citato timore delle aziende e l'eventuale ragionamento fatto dalle regioni su tali aspetti. Quindi, chiedo quali sono questi dati e se li potete fornire al Parlamento, in maniera tale che se c'è questo timore, devono essere i numeri a dimostrarlo, altrimenti si tratta di valutazioni di per lo più carattere politico. Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, onorevole Tuzi. Qualcun altro vuole intervenire? Se nessun altro intende intervenire passo la parola per la replica all'Assessore Claudio Di Berardino.
CLAUDIO DI BERARDINO, Coordinatore della Commissione Istruzione, Università e Ricerca, Assessore della Regione Lazio (intervento da remoto). Grazie, presidente, e grazie a tutti gli onorevoli che sono intervenuti. Mi sono segnato tre o quattro punti. Ovviamente, il tema delle sanzioni è conseguente alle regole che ci diamo. Nel momento in cui sono fissate delle regole, è corretto che chiunque le violi subisca una sanzione. Sul secondo tema, che riguarda il rimborso delle spese, ovviamente noi siamo d'accordo. Dove non siamo d'accordo è sulla definizione dell'indennità da riconoscere al tirocinante, perché il punto vero è la formazione, non una qualche forma di lavoro.
Quando si dice che sono aumentati i tirocini extracurricolari, sappiamo tutti che, da questo punto di vista, quando è finito un percorso di tirocinio è corretto che si arrivi a stipulare un contratto di lavoro o di apprendistato. È, quindi, necessario che non si utilizzi il tirocinio in sostituzione del lavoro vero e proprio.
Per quanto riguarda le linee guida sui tirocini extracurricolari, è ancora aperto il confronto tra le regioni e il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, che dovremmo riprendere all'inizio del mese prossimo, certamente in ritardo rispetto alla scadenza fissata dalla legge di bilancio, come è stato segnalato dai vostri interventi. Credo che di avere fornito le precisazioni e gli approfondimenti richiesti sulle le questioni poste dagli onorevoli intervenuto.
PRESIDENTE. Grazie. Dichiaro conclusa l'audizione
La seduta termina alle 15.